Capisco il tuo punto di vista.
Per come la vedo io, le lacrime nel wrestling sono qualcosa da riservare al raggiungimento di un risultato importante (un titolo, un torneo) o alla sconfitta di un avversario di gran lunga più quotato, quindi per quanto la sfida con McFist potesse essere sentita avrei voluto vedere prevalere il lato da showman che non quello da uomo-oltre-la-maschera di Kirk, ecco spiegato il motivo della mia incomprensione.
Detto questo, ci sta tutto e sono d'accordo con quanto fatto. Appena ne avrà l'occasione, Paul DeSade inviterà Aaron Kirk a partecipare al prossimo Empress of WBFF in modo da poter sfogare al meglio le sue tensioni ovariche.