00 29/06/2017 18:52
WBFF Wrestling presents...
Bloody Desperation at the Beach 11x12
Giovedì 29 giugno 2017
[@Miami (Florida)]
BD#349 Event#673






DRIIIIIN!

È arrivata l'ospite, il Luckyman si toglie la parannanza e, pur controvoglia, indossa la camicia con i quadrupedi, legandosela in vita con la cintura da King of Luck.
Siamo all'interno di casa Jax-Habermann.
Mentre le bambine sono sedute alla tavola apparecchiata, intente a giocare a qualche stupido gioco da bambine, Garet Jax sta cucinando con indosso solamente un paio di calzoncini corti ed una parannanza floreale con su scritto il più classico “Kiss The Chef”... in araldica.
L'abbigliamento del Luckyman è probabilmente dettato dal caldo eccessivo, all'esterno dell'abitazione ci saranno almeno 41° ed il condizionatore borbotta dalla fatica, probabilmente è acceso ininterrottamente da giorni.
Tra il rumore delle risate delle piccole ed il fritto di bacon e uova, la telecamera si sofferma su un dettaglio, un biglietto sul frigorifero, calligrafia femminile.

“Oggi passerà a casa la nostra vicina, Karen, a pranzo da noi. Ha bisogno di tutela legale, in quanto sta avendo problemi con alcuni parenti che non hanno accettato il suo cambio di fede. È mormona, quindi vedi di non fare battute strane come tuo solito. Ed è una bella donna, quindi non fare il cretino. Ti ho messo una bella camicia rosa con gli elefantini sulla sedia. Baci”

-Rosa con gli elefantini... spero scherzi... il grigio di quegli elefantini è fuori moda almeno dal 2009...- bofonchia tra sé e sé Garet Jax.

DRIIIIIN!

È arrivata l'ospite, il Luckyman si toglie la parannanza e, pur controvoglia, indossa la camicia con i quadrupedi, legandosela in vita con la cintura da King of Luck.
Si avvicina quindi, apre a Karen, i due si salutano e la lascia accomodare a tavola.
Inizia quindi a servire i piatti, senza perdere ulteriore tempo, quando la porta suona nuovamente.

DRIIIIIN!

Con un cenno di scuse, Jax si alza, quindi si avvicina e prova ad osservare dallo spioncino, che però risulta tappato.

-Chi è?
“MORMONI!”

Faccia basita del Luckyman.

-Karen, per caso dovevano venire altri tuoi parenti?
-No Garet, io sono l'unica credente in famiglia, magari sono alcuni amici della parrocchia venuti a darmi supporto morale.

Il Luckyman storce un po' il naso, non si aspettava di sicuro un traffico del genere in casa sua, ed in cuor suo teme che l'apres-midi possa trasformarsi in una pesantissima discussione sull'Altissimo... visto da Joseph Smith.
Ma deve adeguarsi, in fondo si tratta di una cliente della moglie, quindi ogni cortesia è d'obbligo se può servire a metterla a suo agio.
Si avvia dunque ad aprire la porta, ma invece dei Mormoni, di fronte a sé, trova Sophitia.

<< Hai 45 minuti per parlare della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni? >>

Jax richiude la porta di botto, tenendola chiusa appoggiandovisi con la schiena.

-Chi era?- chiede Karen.
-Sicuramente, non dei Mormoni.
-Ma ho sentito che voleva dialogare a riguardo di Gesù, potrebbe entrare comunque a farci compagnia!
-No, fidati che non vuole parlare di Gesù.
-Oh...- e Karen abbassa la testa in un moto di dispiacere, visibilmente delusa dal comportamento poco ospitale del padrone di casa; Jax nota il fatto, e per non risultare inospitale riprende il discorso.
-Però magari vuole parlare di qualcos'altro, adesso provo a riaprire e a vedere!

E subito il viso di Karen si illumina nuovamente in un sorriso.

-Questo è un fottuto incubo...- bofonchia tra sé e sé Jax, prima di aprire nuovamente la porta, e non trovarvi nessuno.

-Ma che cazz...
<< CUCU'!!!! >> -urla Sophy, spuntando alle spalle del King of Luck e facendolo sobbalzare in avanti per lo spavento.
-Come… come hai fatto ad entrare?
<< Potremmo stare qui a parlare di come io faccia ad avere le tue chiavi di casa e quanto siate adorabili te, tua moglie e le bambine mentre dormite, ma credo ci sia un’ospite che ci attende nell’altra stanza>>

Garet vorrebbe, piuttosto, soffermarsi sul punto trattato con nonchalance, ma ob torto collo si trova a concordare con Sophitia: urge raggiungere Karen. Nell’accompagnarle le sussurra comunque tra i denti.
-Non far stronzate… chiaro?

Sono nel salotto in tre. Hanno preso posto e Karen sorride alla bizzarra ragazza allungandole la mano per presentarsi. Sophitia ricambia, ma durante la stretta, ecco sbucare dalla chioma della giovane, il fido animaletto che sfreccia lungo il suo braccio fino a raggiungere quello di Karen che resta impressionata.

<< Oh, pare tu sia simpatica a Malvasio. Di solito è un timidone. Vero Malvo?>>

L’Aralda gratta il mento del peloso animaletto e prende posto alla tavola volgendo lo sguardo sorridente, e forse beffardo, verso Garet Jax e quindi verso l’altra ospite.

<< Allooora, come mai sei qui, Karen? La scusa del Mormone è stra-usata per intrufolarsi in casa di altri. Anche tu sei, come me, l’amante di Garet? Io sono la numero 7. Tu da quanto conosci il vecchio volpone? Ah? Ci siamo conosciuti sul posto di lavoro. Sai che lavoro fa? Viene pagato per pestare a sangue la gente. Talvolta anche in gruppo. E’ un lavoro divertente ahaha..
Tu come ti guadagni da vivere, Karen? Dico a parte andare a letto con Garet, insomma?>>

Jax tossisce infastidito come a voler deragliare il discorso verso altri binari.

- Ah la nostra Sophitia, sempre desiderosa di scherzare. Adora inventare storie. VERO Sophitia?- e nel frattempo, fa un eloquente cenno a Karen, cercando di farle capire con la mimica ed il labiale che Sophitia è un po' picchiatella.

<< Ohhhhh si si. Verissimo. Io faccio da babysitter alle sue bambine e loro adorano le mie storie. Le loro preferite sono quelle in cui il papà viene mangiato dal drago. Pare che abbiano una avversione verso il babbo. Sarà che le tratta male e insegna loro le parolacce. E’ verissimo, Garet. Chiedi anche a loro. Gliele ho raccontate l’altro ieri sera… che bella serata … >>

Un ghigno fintamente bonario compare sul viso della biondina che si arriccia il piccolo codino, facendo bella mostra di un paio di chiavi allacciate al nastro per capelli. Dettaglio che fa gelare il sangue al Lucky Man per un attimo.
Dato che solitamente quando piove, grandina, Frida sta per scoppiare a piangere, appena sentito che il papà sta per essere mangiato da un drago, o qualunque altra cosa possa aver capito.

- Posso immaginarlo. Sei una babysitter fantastica. Sei già vestita da pagliaccio per farle divertire.- proferisce Jax con fare nervoso, prima di accarezzare la piccola, cercando di tranquillizzarla.
<< Ti ringrazio dell’ottimo complimento. A loro piaccio. E io piaccio a loro. Ero venuta proprio per finire di concordare quanto ci eravamo detti, no? Il fatto che io potessi spostarmi da voi per un paio di mesi per terminare gli studi. Non ho dove stare e non ho abbastanza soldi per un appartamento tutto mio. Alla fine è tutto confermato?>>
-Certo che è tutto confermato, ma a una condizione: mi lasci due minuti per parlare con Karen?

Sophitia annuisce, quindi Jax fa un cenno alle bambine per far capire loro di andare in camera di sopra, perciò prende sottobraccio Karen e le spiega qualcosa mimando ampi gesti delle braccia, prima di accompagnarla alla porta e probabilmente invitarla a ripassare in un momento/giorno più sereno; quindi, vediamo il King of Luck rimettersi a tavola, faccia a faccia con l'Aralda del Caos.

-Senti, per quello che mi riguarda, puoi restare qui, parlarmi di Gesù Cristo, scroccarmi la colazione, riempirmi casa di topi, spacciarti per la mia amante e tormentare me, mia moglie e le mie figlie, ma a una condizione: che ti conquisti questo diritto NEL MIO CAMPO.
<< Ovvero?!?!?!? >> chiede eccitata Sophitia.
-Testa o croce?
<< TESTA, TESTA, TESTA, ADORO VEDER CADERE LE TESTE!>>
-E sia.

Jax estrae dalla tasca sinistra una moneta, lanciandola quindi in aria.
Attimi di rotazione interminabile.
Quindi, viene afferrata al volo da Sophitia, che la riversa sul dorso della mano.

<< Oh, no, è uscita croce...>>
-Queste quindi me le riprendo...- e con un gesto felino, Jax strappa dalle mani di Sophitia la moneta e pinza via le chiavi dal nastrino ai capelli.
<< Posso andare a salutare Alma e Frida?>>
-No. E adesso fuori.

Sophitia fa per avviarsi e apre la porta con un moto di tristezza. E’ sul punto di uscire quando si lascia quasi svenire contro lo stipite, con la guancia pressata, e le braccia penzoloni. E con una voce sotto le scarpe commenta mestamente.

<< S-scusami se ti ho importunato, Garet. E’.. è davvero una bella famigliola la tua. Te lo dico senza malizia o cattiveria. Io… io non ricordo più neanche come era la mia. Ma ricordo che eravamo due sorelline. Ehehe… Alma mi ricorda un po’ me…>>

Sophitia si morde stretta il labbro inferiore, e con i capelli che le cadono davanti agli occhi, rotea leggermente il muso verso il padrone di casa, pur restando sull’uscio.

<< Mi… mi manca tanto vivere in una vera famiglia. Non ho più ricordi della mia. Non so nemmeno se sono ancora vivi. Non ho più notizie di loro… e voi… sembrate così carini e sereni al contrario dei Leone…prima scherzavo, ma a costo di essere l’amante o la babysitter, un po’ mi farebbe piacere respirare l’aria di una famiglia normale come la vostra>>

La ragazza abbassa lo sguardo, con fare da cane bastonato e prende fiato socchiudendo le palpebre.
<< …e invece temo di averti rovinato la serata. Posso andare a parlare con Karen, se vuoi e scusarmi…>> fa lei giocherellando con gli indici, in un moto di imbarazzo
- Lascia stare. Preferisco pensarci io…
<< Capisco… posso… non posso proprio andare a salutare Alma e Frida prima di uscire?>>
- No.

Il tono è fermo, ma non categorico. E il LuckyMan chiude la porta in faccia a Sophitia, senza sbatterla. Le ultime parole di Sophitia l’hanno leggermente addolcito e gli hanno impedito di mostrarsi troppo duro.
Jax quindi richiude a chiave la porta e si siede al tavolo.
Lancia una schicchera alla moneta, che inizia a roteare su se stessa, mantenendosi in equilibrio sul tavolo.
Riusciamo ad intravedere lati con solo la cosiddetta "croce".
Ma dato che si tratta di un effetto ottico, non ne abbiamo la certezza.



Jimmy Lover: La spiaggia, il mare, il sole, il colore azzurro del cielo ma che è anche nel cuore… benvenuti a Napoli, la città dei fan della WBFF Wrestling.
John Taggart: Siamo a Miami, Florida!
El Kokone: Napoli? Ci facevo le missioni ad Assassin’s Creed Brotherhood, bei tempi! Dobbiamo garantire ai fan di Miami uno spettacolo degno della loro insulsaggine, infatti c’è Derrick Mortimer. Ma anche Cami. Vi sentite trollati? Pensate che questo sia un gioco? È la realtà, ciofeche!
Fans: Booooooo. Kokone sucks!!!
Taggart: Meglio passare alla card dell’evento.

Line-up dell'evento
* Match 1: King of Luck Championship: Garet Jax (c) vs Derrick Mortimer [Find the Hidden 'Treasure' match]
* Match 2: Crystal Houghton & Paige vs Silen Rose & Cami Bucket [Bikini Tag Team match]
* Contract Signing: Angerfist & Sheenan [w/ Daisuke Kobayashi]
* Main event: Claudio Cazador & James McFist vs Paul DeSade & King "Pimp" Caesar VI [Tag Team Extreme Beach Brawl match]


Lover: Cazador e McFist insieme nel main event! Che coppia adorabile! Dall’altra parte DeSade e Caesar, sento tanta cattiveria, non mi piacciono, tiferò contro di loro.
Taggart: Tifa per chi vuoi, ma non ho la minima idea di chi avanzerà in questa sfida fra i semifinalisti del Survivor of the Ring.
Kokone: E la prossima settimana ci sarà Extreme Desperation.
Lover: E poi?
Kokone: E poi per me vacanza, tu tornerai a sgobbare in JLW, vabbe’ che tanto non capisci nulla.



Siamo dietro le quinte di un servizio fotografico dai toni decisamente estivi: Paige è la protagonista degli scatti e posa completamente a suo agio con un bikini rosso fuoco, la mora si mette in posa sorridendo e tra un flash e l'altro chiacchiera animatamente con il fotografo che continua a revisionare il suo lavoro sullo schermo del portatile poco distante.

"Manca poco e abbiamo un sacco di ottimo materiale!"
Paige: "Non c'è problema, lo trovo divertente."
"Dovresti dedicarti di più a questo lavoro, sei davvero straordinaria."
Paige: "Uhm, sai che non mi dispiacerebbe?"

Crystal dietro di loro ride di gusto mentre continua a giocare con il suo cellulare, la lottatrice della Carolina non è altrettanto provocante e sfoggia una t-shirt oversize con una grossa stampa che riporta a caratteri cubitali 'Fuck Off!'.

Cray: "Brava! Cambiare mestiere mi sembra una fantastica idea: come lottatrice sei davvero penosa, magari se riesci a tenere la bocca chiusa potresti sfondare tra le decerebrate che si spogliano per le riviste patinate."
Paige: "Sei sempre molto gentile."
Cray: "Dove hai lasciato il tuo tirapiedi?"

La mora fa una smorfia alzando gli occhi al cielo.

Paige: "A Nathan non piacciono queste cose, è andato in palestra questa mattina presto."
Cray: "Lui per lo meno prende sul serio il suo lavoro."

Le due restano in silenzio guardandosi con astio mentre l'uomo alle loro spalle si schiarisce la voce evidentemente a disagio.

"Facciamo quindici minuti di pausa Paige."
Paige: "Vedi, fai scappare le persone."

Miss Congeniality si stringe nelle spalle sistemandosi una ciocca di capelli dietro le orecchie, con noncuranza si dondola sulla sedia che oscilla pericolosamente.

Paige: "Se continui così finirai per terra."
Cray: "Ok mamma."

L'inglesina sospira profondamente sedendosi accanto alla sua interlocutrice che canticchia sul motivetto del gioco che la tiene impegnata.

Paige: "Hai pensato alla mia offerta?"
Cray: "Ho pensato che non me ne frega un cazzo, tu stai cercando disperatamente di riportare Nathan il più vicino possibile ad una cintura.
Avete fallito contro Hades e adesso vorresti l'Iron Man servito su di un piatto d'argento: hai cercato di fregarmi ed io non ho nessun bisogno di averti tra i piedi."
Paige: "Ti sbagli."

Cray si stiracchia annuendo.

Cray: "Ovviamente, ma nel dubbio non voglio aver niente a che fare con te."
Paige: "Hai paura di Alcide."
Cray: "Sei seria?"

La compagna di Nathan annuisce studiando con estrema attenzione le sue lunghe unghie laccate, resta in silenzio per qualche secondo prima di riprendere la parola.

Paige: "Si, sono seria.
Se non lo temi dagli una possibilità: se lo batterai vorrà dire che meriti di avere quella cintura attorno alla vita."
Cray: "E questo lo avresti stabilito tu?! Non me lo hanno regalato quel titolo stronza.
E... lui, lui cos'ha fatto per meritarsi ciò che mi stai chiedendo?"
Paige: "Questa è una domanda stupida."
Cray: "Mi stai facendo perdere tempo."

La rossa si alza di scatto avviandosi verso la porta.

Cray: "Sorprendimi Paige, se il tuo cucciolo farà qualcosa degno di nota forse e dico FORSE avrà la mia attenzione."
Paige: "Potrebbe aiutarti contro Hades, ma in realtà è del mio aiuto che hai bisogno e parlo di Gaijin."
Cray: "Mi viene voglia di prenderti a calci quando fai così quindi probabilmente è meglio che me ne vada."

Crystal evidentemente infastidita lascia la stanza.

"COME HAI POTUTO?"

Passi frettolosi di qualcuno sempre più vicino, da un angolo sbuca fuori una chitarra a precedere un uomo dall'aspetto inutile, la sua identità conferma la peculiarità del suo aspetto. Si tratta del...

WWE: "CRAY! Come hai potuto?!?"
Cray: "Come ho potuto non spaccarti la faccia!?"
WWE: "Come hai potuto baciare lo Straniero?!?"

Crystal sgrana gli occhi, apre la bocca restando senza parole di fronte al WWE che ripete insistentemente la sua domanda.

WWE: "Come hai potuto baciare lo Straniero?!?"
Cray: "Di cosa cazzo stai parlando?!"

Stringe i pugni avanzando minacciosamente verso Derrick Mortimer.

Cray: "Non ho baciato proprio nessuno! Quello Stronzo mi ha colta di sorpresa.
E poi, TU! TU che cazzo vuoi da me?!"

L'ex-Kolme fa un passo indietro, memore della violenza dei colpi della rossa, ma il suo spirito non cede.

WWE: "Io ti ho dato il mio cuore! Io ti ho dedicato una canzone! Io ti ho fatto dono della mia melodia!"

Si esibisce in un arpeggio con lo strumento.

Cray: "Smettila subito!"
WWE: "Io ti ho donato l'arte! Ho fatto l'amore con te..."
Cray (quasi ringhiando): "MH?"
WWE: "... platonicamente!"
Cray: "Aaaah."
WWE: "E tu mi spezzi il cuore baciando non una persona qualsiasi ma Gaijin! Il mio mentore! Il mio migliore amico!"
Cray: "Senti coso, io non so come tu abbia saputo..."
WWE: "Allora è vero! Lo hai baciato!"
Cray: "Fammi finire! Non so chi ti abbia raccontato quello che Gaijin ha tentato di farmi ma sappi che non è successo niente tra me e quel cretino di Gabe e comunque non sono cazzi tuoi!"
WWE: "Lo chiami addirittura con un nomignolo! Sei cotta di lui, traditrice fedifraga spezzacuori!"
Cray: "Io ti spezzo le ossa!"

Crystal alza le braccia infuriata, non accorgendosi che dietro di lei è comparsa Paige che, con un ghigno sadico sulle labbra, afferra dal basso la larghissima t-shirt di Cray e con un colpo degno di un prestigiatore gliela sfila via lasciandola in bikini, anteprima del match di stasera.
Crystal d'istinto si copre il petto con le braccia, Derrick Mortimer strabuzza gli occhi mentre la mascella gli cede lasciandolo con la bocca spalancata di fronte a un sogno che si avvera.



Lover: Nelle puntate precedenti abbiamo scoperto il segreto di Derrick Mortimer: fa schifo al cazzo. Garet Jax può battere ogni superuomo, ma può resistere all’uomo medio? La spiaggia può essere l’ideale per lui, per dargli un’occasione di sconfiggere chi gli è nettamente superiore.
Taggart: Bisogna trovare il tesoro nascosto, la cintura di King of Luck Champion sepolta nella sabbia. Dove sarà?
Kokone: Cioè sti due potrebbero impiegare 3 ore per trovarla, io non ho tutto questo tempo.

Match 1: King of Luck Championship: Garet Jax (c) vs Derrick Mortimer [Find the Hidden 'Treasure' match]

Sulla spiaggia, Derrick Mortimer fa il tipico cafone, mostrando di avere un bel fisico e dei pettorali sviluppati, ma la gente gli ride addosso. Povero uomo, non è poi messo così male!
Invece “Il Diamante” Garet Jax sfoggia una quantità di patonza devastante, belle donne al suo fianco e tanta goduria, ha il fisico da spiaggia adatto, e anche se non è playboy come Oregon McClure, chiaramente le fan impazziscono per lui.

Mortimer lo minaccia di prendere la cintura prima che possa trovarla lui, si sente fortunato. Ceeeeeeeerto, gli crediamo tutti.
CHOP!
Chop! Chop! Chop! Chop! Chop!
Il Luckyman comincia a menare l’avversario come il peggiore rivale giapponese in circolazione, il petto dell’ex membro dell’UnStable si fa subito rosso, visto che Jax lo sta praticamente martoriando.
Mortimer da vigliacco quale si nasconde dietro a un bambino piccolo e lo usa come scudo fra i fischi del pubblico.
Boooooooooooo.
Jax non ha problemi, sa benissimo che non sarebbe così sfortunato da colpire una povera creatura innocente, perciò ‘disarma’ Derrick e connette con una DDT sulla spiaggia.
ED OVVIAMENTE MORTIMER COLPISCE UNA PIETRA, sembra KO.

Kokone: Worst Match Ever! Mi sa che non durerà più di un minuto.
Lover: Non essere negativo, magari ora Mortimer si riprende.

Garet Jax scava alla ricerca del tesoro, pensa di aver trovato il punto giusto e getta via un telo… dove c’è una ragazza in topless. Boato dei fan lì presenti, anche il fortunello di Las Vegas non pare affatto dispiaciuto dalla scoperta.

Lover: Jax non ha trovato un tesoro, ne ha trovati due.
Kokone: Per fortuna che il buon Mike Fregna non ha accesso agli show, altrimenti cadremmo in quantità di trashismo degne del periodo al potere di Cith & Vale.
Taggart: Io non voglio ricordare quel periodo, perché me ne hai ricordato l’esistenza? Stupidi General Manager tossicomani!

Jax torna alla ricerca del tesoro, ma ecco che Derrick Mortimer è tornato in azione, ed ha afferrato un altro bimbo del pubblico… CHE USA PER COLPIRE L’AVVERSARIO CON UN DROPKICK, facendo in modo che i suoi piccoli piedi colpiscano il campione.
Booooooooooooo.
Che tattica vigliacca, Mortimer è veramente scatenato, sa benissimo di non poter urtare il suo nemico, quindi si approfitta di tutto ciò che ha intorno.
Il lottatore afferra un salvagente e glielo lancia addosso, ma ha una mira così scarsa che colpisce il bagnino.
E IL BAGNINO S’INCAZZA!
Clothesline del bagnino ai danni di Mortimer, che finisce al tappeto, o meglio, con la testa sulla sabbia. Garet Jax sale sulla postazione del bagnino e si toglie via la maglia, poi arriva la SWANTON BOMB!
Swanton Bomb su Mortimer, che viene affossato per il boato dei presenti.

Taggart: Mortimer non è in grado di reggere il confronto con il campione, ma è anche vero che trovare la cintura nascosta non sarà facile per nessuno di loro.
Kokone: Potrebbero volerci delle ore!

Jax raggiunge i camerini e capisce che la cintura potrebbe essere lì dentro, perciò li spalanca tutti a calci (almeno quelli aperti).
C’è una coppia che sta limonando! I due si accorgono della presenza di Jax e rimangono sorpresi.

Il Luckyman comincia a diventare paranoico, dov’è quella cintura? Dove è stata posizionata?

Derrick Mortimer intanto si riprende e si approfitta della distanza dal suo avversario per cercare la cintura sotto a un castello di sabbia.

Lover: Ehi, quel castello è il Castello dell’Amore, ho aiutato dei ragazzi e ragazze a crearlo, abbiamo passato tutto il pomeriggio per renderlo pieno di sentimenti positivi ed energia buona.

SPLAT!

Lover: Noooooooo, Mortimer ha schiacciato il castello, non è un uomo, è una merda umana.
Kokone: E lo hai capito adesso?
Taggart: Se Jimmy Lover perde fiducia in un essere umano, siamo davvero alla fine dei tempi!

Mortimer scopre che la cintura non è nel castello, allora si sfoga prendendolo a calci, davanti a bimbi che piangono per la distruzione del loro lavoro. Se dopo questa non vince il premio di heel dell’anno, non sappiamo chi possa vincerlo!

Ma ecco tornare Garet Jax da lui… Shining Wizard.
Poi arriva THE LAST LUCK!
Double Underhook Piledriver che seppellisce sulla sabbia Derrick Mortimer e stavolta è veramente KO.

Il Luckyman continua a cercare mentre un uomo con il look da fan del Reggie balla sulla spiaggia con la sua folta cresta di capelli. Con modo di fare sospettoso, balla vicino a Jax… che lo afferra per i capelli… CHE ERANO FINTI!
LA CINTURA ERA NASCOSTA LI’, PIEGATA SOTTO AL TRUCCO!!!

Jax afferra la cintura e la conquista, sollevandola al cielo, è la sua QUARTA DIFESA. La slot machine segna il suo nuovo successo, gli manca una vittoria per ottenere la quinta difesa che gli darà una title shot al Desperation Iron Man Championship… e può ottenerla direttamente a Extreme Desperation contro Sophitia!!! Ma non sarà facile superare la New Age Eris, determinata a vincere il suo primo titolo singolo in federazione.

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Venditore: Cocco Fresco, Cocco Bello.
Kokone: Questo è un fuori programma, mandate via quell’uomo.
Taggart: Ma dai, è lì per fare il suo lavoro!
Lover: Sono contento che Mortimer sia stato sconfitto, ben gli sta, non vincerà mai nulla in carriera.



“Non chiudere gli occhi.”

Rainer accarezza il cemento, lasciando tracce di sangue. Il telefonino è a pochi metri da lui, Rainer allunga un braccio nel vano tentativo di raggiungerlo, e quello è tutto lo sforzo che riesce a fare.

“Pronto? 911, avete chiamato il 911…”

Rainer continua a cullarsi per tenersi sveglio. “Non chiudere gli occhi” biascica.
La telecamera assume il punto di vista di Rainer, che vede il grigio dello spiazzare il cui Stuart l’ha lasciato varsi via via più vivido. I colori si mischiano tra di loro fino a scomparire, tutto si fa bianco.

In tutto quel bianco si staglia una porta rossa. Una targhetta d’oro porta la scritta “DENIAL”
Rainer timidamente si avvicina alla porta, la apre. Dietro la porta un salotto a lume di candela, sulla parete di fronte a quella della porta una libreria imponente piena fin quasi a scoppiare. Sul parquet in mogano un tappeto Ferahan rosso decorato con bordi neri e fiori dorati. Appoggiato ad uno scrittoio, a fumare una pipa, Felix Owens. L’ex lottatore è vestito in jeans e camicia, la seducente barba incolta che un tempo portava ha lasciato il posto ad un lungo barbone crespo nero come il carbone, gli occhi verdi sembrano fari in mezzo ad una selva di capelli neri che Felix non scosta dalla faccia. Mentre si accende una pipa, Felix apostrofa così il nuovo arrivato.
“Eccoti.”
“Mi… mi aspettavi?”
“Certo. Cioè, non adesso, ma sapevo che prima o poi saresti passato per di qua.”
“E com’è possibile?”
“Tutti passate per di qua.”
“E tu?”
“Io ci sono rimasto. È comodo qui, di là non mi fanno fumare la pipa.”
“Mica li hai letti tutti quelli?” Rainer indica la libreria alle spalle di Felix
“Certamente. Io sono un uomo di cultura, mica come quel fesso di Skyblue.”
“Che c’entra Skyblue?”
“NIENTE!”
Felix getta la pipa per terra, poi la calpesta per spegnerla come si fa per le sigarette e quella, inaspettatamente, si spegne per davvero.

“Qui non stiamo parlando di me” prosegue Owens “piuttosto sarebbe il caso di parlare del… problemuccio che ti affligge.”
“Che problemuccio?”
“Come che problemuccio? Sei morto!”

Rainer ingoia saliva. “Ehm… no. Mi hanno solo drogato.”
“Ti hanno drogato? Dio, che schifo. Questa è la roba che va in onda in WBFF oggigiorno?”
“A quanto pare…”
“C’era tutta un’altra qualità quando ero campione io.”
“Ma tu non…”
“ZITTO! Stiamo parlando di te!”

Rainer raccoglie un libro dalla libreria per sfogliarlo, nota che le pagine sono in realtà degli specchi.
“Che roba è questo libro?”
“Oh, quello? Un’ideuzza che mi è venuta, praticamente ci insegna che la realtà è come uno specchio d’acqua cristallina, inizia sempre dalla riflessione su se stessi.”

Rainer getta via quel libro. “Perché dici che sono morto?”
“Perché non hai più polso e non respiri più. È quello che di solito fa la gente morta.”
“La tua tesi ha una piccola falla, genio.”
“Sarebbe?”
“STAI PARLANDO CON ME! Che diavolo ci faresti tu a parlare con la gente morta?”
“Ho fatto un feud intero con Skyblue…”
“CHE C’ENTRA SKYBLUE?!?”
“Non urlare con me, ok? Non mi piace questo tono da ragazzina petulante, piuttosto vai a rompere le scatole a qualcun altro.”
“Dove?”

Felix indica la libreria. Rainer si appressa a questa per ispezionarla, vi trova un libro rilegato in cuoio con su scritto “ANGER”, lo muove. Un passaggio si apre tra i libri, Rainer si volta verso Felix. “Posso… ?”
“Vai, vai vai” Felix lo scaccia come si fa con le mosche, Rainer si infila in quel passaggio, entra in una piccola casa di montagna tutta di legno, col camino spento e la luce della luna ad illuminare quel poco la sagoma di James McFist, rannicchiato con la schiena poggiata al muro.
“NON MI ROMPERE I COGLIONI!” Lo accoglie James.
“Ma che cazzo… ?” Rainer non trova neanche le parole.
“Sei venuto a prenderti gioco di me, faccia di merda? ‘Ottima idea il turn heel, James, sicuramente rilancerà la tua carriera’ VAFFANCULO!”
“Non incazzarti con me, ok? Sono già bello incazzato di mio, sai cos’ha detto quel coglione di Owens? Ha detto che sono morto!”
“MORTO HAI DETTO?! NON TI AZZARDARE A PARLARMI COSI’ CHE TI MANGIO LE DITA DEI PIEDI!”
“Sai che c’è? Vattene affanculo! Uno c’ha i problemi suoi…”
“NON ME NE FREGA UN CAZZO DEI TUOI PROBLEMI!” James si alza e preme la testa contro il petto di Rainer. “Certo che per essere un morto non smetti mai di parlare…”
“MORTO A ME? Pure tu?!” Rainer tira un manrovescio poderoso a James, lasciando sulla guancia i segni delle nocche. McFist strabuzza gli occhi, abbranca Rainer per la Anvil’s Treason prima che questi possa rendersene conto. Rainer barcolla fino ad una porta, varcata questa comincia a ruzzolare per una gradinata.

È vuoto e buio tutt’intorno ai gradini, il rumore delle culate sul tufo produce eco. Alla fine della gradinata un vecchio ring polveroso, sul mat i contorni di un giovane Jack Leone che solleva la cintura mondiale.
“James?” Rainer si guarda intorno.
“Ragazzo.” È la sagoma di Ol’ Jack a parlare.
“Chi è?”
“Qui sotto.”
Rainer si guarda i piedi. “Non è il disegno sul ring a parlare, vero?”
“È proprio il disegno sul ring a parlare.”
“Ho preso troppe botte…”
“In tutti i sensi.”
“Non ti ci mettere anche tu, c’era McFist nell’altra stanza e Owens in quella prima…”
Jack ridacchia. “Una delle cose positive dell’essere bloccato qui, è che non devo avere a che fare con Owens e McFist.”
“Quei pazzoidi mi ha detto che sono morto.”
“Oh, certo, tu SEI morto.”
“Come no. E tu ti sei ritirato.”

Rainer si siede sul paletto, si accende una sigaretta.
“Sei morto per davvero, ragazzo. Ma puoi rallegrarti: io ho l’opportunità di riportarti in vita. In fondo cos’è che si fa con il latte scaduto? Lo fai bollire con l’aceto e lo rendi una bella ricottina.”
“Io sarei il latte scaduto?”
Jack ridacchia un’altra volta. “Fa uno strano effetto, eh?”
“Ma come… come… come sono morto?”
“Non hai sparato al coniglio. Il coniglio però ha fiutato bene il pericolo ed ha pensato bene di difendersi. È stato Daniel Stuart a farti fuori.”
“E… non si può proprio… ? Hai detto che sei in grado di far tornare tutto indietro? Io, io posso essere più atttento, sai? È stato un piccolo, PICCOLO errore, Jack! Non commetterò più errori, guarda, guarda io sono pronto.”
“Vieni qui.”

Rainer si alza dal paletto e si avvicina al faccione di Jack, che apre la bocca e lo inghiottisce.
Rainer allora comincia a cadere in quel vuoto nero e buio che circondava il vecchio ring. Prova ad urlare, ma il suono della sua voce non si propaga.
La sua caduta si interrompe bruscamente. Rainer alza la testa e si trova in un corridoio del backstage di un’arena. Davanti ai suoi occhi la porta di un camerino, la targa d’ottone non reca un nome, ma la parola “DEPRESSION”. Rainer sospira, apre la porta.
Il camerino è quello di Cazador, completamente spoglio tranne che per la scrivania ed il singolare ritratto che raffigura l’ex campione, con la mano infilata nella giacca in posa napoleonica.
“Ho finito le cartine.” Fa il quadro di Claudio. A muoversi sono soltanto le labbra del dipinto, che per il resto rimane immobile.
“Sei un quadro, non puoi fumare.”
“Razzista.”
“Eh?”
“Secondo il galateo del joint…”
“Risparmiatela. Non ho niente. Poi diavolo, a quanto pare è stata la droga ad uccidermi…”
“No, in realtà è stata la tua stupidità.”

Rainer si mette a sedere sulla scrivania.
“Forse è meglio che tu sia morto.” Prosegue Claudio. Rainer non ribatte, sebbene appaia infastidito, ma si limita ad ascoltare con la testa bassa. “Le rotture di cazzo le lasci ad altri, no? Tu sei morto da campione, capace che qualcuno di piange pure. Forse tua sorella, perfino. Hai visto quello che abbiamo passato io, Garet, Aaron Kirk… hai voglia di mettere su famiglia, o di scappartene per andare a girare qualche filmaccio di serie b? Diavolo, spero per te di no. Invece così te ne vai con quel poco dignità, e lasci le rotture di cazzo allo stronzo che ti ha tradito e allo stronzo che ti ha ucciso. Eh? Morire al top, MAGARI fosse capitato a me. Dovevamo tutti fare la pensata di Skyblue?”
“Ancora Skyblue?”
“Skyblue, certo. Quel genio lì ha finto la sua morte e adesso si sta godendo la pensione a Cuba. Tu purtroppo morirai sul serio, ma questi sono dettagli.”

Rainer sospira. “Sai? A volte mi chiedo cosa lotto a fare…”
“QUESTO è lo spirito!”
“Già… botte in testa, sangue, tutto per inseguire questa vana sensazione di essere il migliore anche solo per un attimo. Eppure gira e rigira è come se fossi sempre in debito.”
“Proprio quello che dicevo io. A cosa serve sbattersi quando puoi sfondarti di canne e farti schifo da solo? Addirittura tu hai la possibilità di levarti proprio dai coglioni, coglila, e che diamine!”
“Ho… è che ho paura, Claudio.”
“La paura va bene, amico. Siamo così abituati a correre in questa ruota dei criceti che il solo pensiero di trovare un po’ di pace ci sembra così lontano…”
“Datemi almeno una degna sepoltura.” Conclude Rainer prima di alzarsi dalla scrivania.

Rainer esce dall’ufficio di Claudio, ma all’esterno di questo non trova il corridoio da cui è entrato, ma un giardino. Il prato è pefettamente tagliato, un sentiero di selciato conduce alla soglia di una deliziosa villetta. Sotto al campanello la targhetta ha incisa la parola “ACCEPTANCE”. Rainer bussa al campanello.
“Buonasera.” È Garet Jax alla porta. Il fortunello indossa un grembiule da casalinga sopra una sobria camicia bianca con le maniche piegate.
“Come sei vestito strano, Garet…”
Garet si fa una risata. “Neanche la morte ti ha tolto la vena comica, eh? Vieni in casa, ho fatto i biscotti e il caffè con la moka, in culo a chi dice che in America non usiamo la moka. Se non usiamo la moka com’è che io l’ho fatto il caffè con la moka?”

Rainer entra. Attraversa l’ingresso, attento a non scivolare su un pavimento in marmo talmente lucido da riflettere le immagini come uno specchio, arriva in sala da pranzo.
“Come stai?” Chiede Garet.
“Non ne ho idea.”
“Io sto da favola.”
“E chi te l’ha chiesto?”
“Te lo dico perché Claudio ti ha detto che dovresti temere di fare la mia fine. Io ti dico che a fare la mia fine non c’è nessun problema, sai?”
“Secondo te cos’è che dovrei fare?”
“Niente. Ci fanno con una data di scadenza, e questo è quanto. Lo sai da quando sei nato, perché te ne preoccupi proprio ora?”
“È che… insomma, sembra sempre così lontano il momento. Finché non arriva.”
“Io ho messo nero su bianco che quando muoio voglio donare tutti i miei organi. Mi piace pensare che il segreto della mia fortuna sia nascosto lì da qualche parte, così magari un tizio che ha avuto il mio fegato o il mio cuore potrà avere la mia stessa fortuna. Che te ne pare?”

Rainer si accascia sul divano. “Difficile fare progetti che non puoi controllare. Voglio dire, come lo sai che il tuo cadavere non verrà trafugato e stuprato da qualche necrofilo?”
“E se pure fosse? Avrò dato un po’ di gioia a quel malato. Tanto che me ne importa, sarò morto.”
“A me importa! Chi mi garantisce che se lascio andare tutto…”
“Nessuno ti garantisce niente” Garet si siede accanto a Rainer “ma devi venire a patti col fatto che non tutto dipende da te. Morire a posto con la coscienza è un gran bel modo di andartene. Tu sei a posto con la coscienza?”
Rainer non risponde subito, riflette per qualche istante. “Sì.” Risponde poi sorridendo, come sorpreso dalla propria stessa risposta.
“E questo è tutto quello che conta. Non sei più grande del modo, e il mondo sta per ingoiarti adesso che è arrivata la tua ora, ma la vita è soltanto un giro di giostra socio, se dura troppo cominci a sentirti male ed hai un sacco di gente dietro che vorrebbe il tuo posto. Non vuoi andartene così, giusto?”
“Hai ragione, sai?”
“Certo che ho ragione.” Garet sorride.
“Ho… ho passato così tanto tempo a preoccuparmi di quello che avrei lasciato. Questa chiacchierata mi ha fatto bene, Garet. Dovremmo farlo più spesso.”
Rainer si alza dal divano.
“Buona fortuna.” Lo saluta Garet, mentre tutt’intorno ricomincia a farsi bianco.

Stacco.

Rainer riapre gli occhi, due paramedici sono al suo capezzale.
“Bentornato.” Lo accoglie uno dei due, mentre tira fuori una siringa dal suo braccio.
[Modificato da cell in the hell 30/06/2017 12:53]