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Vox Populi

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28/10/2007 15:12
 
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Re: Re:
stivi handler, 27/10/2007 21.13:



Ne sto giusto parlando con un mio amico, ma la cosa potrebbe costare del tempo di progettazione, perchè il materiale che ho a disposizione si deteriora di ora in ora come i testicoli di Bruno Vespa.

A parte gli scherzi, l'idea che ho in testa è complessa, una sorta di show satirico sul web, con tanto di video in cui presentare monologhi, situazioni, interviste farlocche fatte con montaggi video. Qualcosa che non avete mai visto.
Il titolo provvisorio è "Il Mostro".
Mi sembra un titolo rassicurante...




Hai sentito il nuovo simbolo del Pd? Harry Potter...
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Re: Re: Re:
Goroshi, 28/10/2007 15.12:


Hai sentito il nuovo simbolo del Pd? Harry Potter...



[SM=x1183766]

Non male, Goro!
Vedo che hai capito appieno lo spirito del topic! [SM=g27811]

(Comunque, la Rowling ha detto che Potter morirà in uno dei libri, perchè scoprirà di essere gravemente malato. Eeeeeeeh già, ha la vaginite!)

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28/10/2007 16:38
 
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Re: Re: Re: Re:
stivi handler, 28/10/2007 15.54:



[SM=x1183766]

Non male, Goro!
Vedo che hai capito appieno lo spirito del topic! [SM=g27811]

(Comunque, la Rowling ha detto che Potter morirà in uno dei libri, perchè scoprirà di essere gravemente malato. Eeeeeeeh già, ha la vaginite!)



Non sto scherzando... veramente è il simbolo del Pd... Era oggi sul giornale... va beh, le alternative erano:
- Topolino (Ovviamente, i pantaloncini rossi...)
- Paperino (... non trovo il nesso)
- Il gatto con gli stivali ( Altra incognita, se mi spiegate il nesso vi pago)
- Tex Willer (Scartato)
- Cip&Ciop (Scartati perché "Simpatizzavano per i Pacs"... Mi spiegate cosa c'entra???????)
- Biancaneve e i sette nani (Rifiutati perchè prodi non voleva fare Gongolo... va bene, può far Prodolo, il nano della mortadella).
Siamo caduti in basso, eh?

Edit: Ho dimenticato Braccobaldo... ???????????
[Modificato da Goroshi 28/10/2007 16:50]
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Re: Re: Re: Re: Re:
Goroshi, 28/10/2007 16.38:


Non sto scherzando... veramente è il simbolo del Pd... Era oggi sul giornale... va beh, le alternative erano:
- Topolino (Ovviamente, i pantaloncini rossi...)
- Paperino (... non trovo il nesso)
- Il gatto con gli stivali ( Altra incognita, se mi spiegate il nesso vi pago)
- Tex Willer (Scartato)
- Cip&Ciop (Scartati perché "Simpatizzavano per i Pacs"... Mi spiegate cosa c'entra???????)
- Biancaneve e i sette nani (Rifiutati perchè prodi non voleva fare Gongolo... va bene, può far Prodolo, il nano della mortadella).
Siamo caduti in basso, eh?



Alice nel Paese delle Meraviglie?
Naaaa!
Si sono chiesti: "Quali meraviglie?"
L'unica cosa positiva era che si sarebbero ingraziati il Vaticano: Alice è minorenne.

Cappuccetto Rosso?
Nemmeno!
I maliziosi avrebbero pensato ad un presevativo alla fragola!

Diabolik?
Niente da fare...
Il CSM non avrebbe visto la cosa di buon occhio (soprattutto dopo il caso Unipol)!

Gatto Silvestro?
Macchè!
E Titti, allora?
No, Veltroni non vuole discriminare.

Roger Rabbit?
Mmmmmm...
Questo poteva andare, no?
E invece no, ci sono i cacciatori tonti: avrebbero sparato al simbolo del PD, credendo di beccare un lepre.

Vieri?
Serve un simbolo che dia stabilità, non l'illusione di scoparsi Melissa Satta.

I Fantastici 4?
No, la donna invisibile avrebbe dato adito a battute sessiste...

Per cui la mia proposta è:
la mucca Carolina.
Ma non tutta la mucca. Solo le sue emissioni organiche di tipo intestinale.
Ecco qua!
Tiè, Walter!


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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
stivi handler, 28/10/2007 16.52:



Alice nel Paese delle Meraviglie?
Naaaa!
Si sono chiesti: "Quali meraviglie?"
L'unica cosa positiva era che si sarebbero ingraziati il Vaticano: Alice è minorenne.

Cappuccetto Rosso?
Nemmeno!
I maliziosi avrebbero pensato ad un presevativo alla fragola!

Diabolik?
Niente da fare...
Il CSM non avrebbe visto la cosa di buon occhio (soprattutto dopo il caso Unipol)!

Gatto Silvestro?
Macchè!
E Titti, allora?
No, Veltroni non vuole discriminare.

Roger Rabbit?
Mmmmmm...
Questo poteva andare, no?
E invece no, ci sono i cacciatori tonti: avrebbero sparato al simbolo del PD, credendo di beccare un lepre.

Vieri?
Serve un simbolo che dia stabilità, non l'illusione di scoparsi Melissa Satta.

I Fantastici 4?
No, la donna invisibile avrebbe dato adito a battute sessiste...

Per cui la mia proposta è:
la mucca Carolina.
Ma non tutta la mucca. Solo le sue emissioni organiche di tipo intestinale.
Ecco qua!
Tiè, Walter!




Io proporrei Cicciolina: alla fine sparano puttanate...
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30/10/2007 23:14
 
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Uuuuuuuuuuuuh!!!
Uuuuuuuuuuuuuuuuuuuuh!!!
Uuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuh!!!
Scusate l’entusiasmo, ma sto facendo un giro sull’ottovolante nel cervello mirabolante di Ronald P. Spogli, ambasciatore americano a Roma!
Volete venire con me?
(Mi piacerebbe avere una giostra delle montagne russe tutta per me. Sul biglietto farei scrivere: “Conati di vomito non inclusi nel prezzo.)

Ora, questo ambasciatore, qua, no? Spogli, okay? Ha rilasciato un’intervista a Repubblica (Venerdì 26 ottobre). Sappiamo tutti come funziona con questi personaggi, no? Loro danno una risposta, ma ne pensano un’altra. La risposta che danno a volte è più rivelatrice di quella che si tengono per sé. Grazie ad uno studio di una tale Università che preferisce rimane romana... ehm... volevo dire anonima, siamo riusciti a carpire le vere risposte che Spogli, se fosse stato al bar, gonfio di gin (come il sottoscritto), avrebbe dato.
Purtroppo è ambasciatore.
I ricercatori, che preferiscono rimanere Fogli, Pedazzo e Ferretti... ehm... volevo sempre dire anonimi, si sono avvalsi di una navicella spaziale rimpicciolita fino all’ordine dei micron. Guidata da un criceto.
Buon divertimento.
(Tra parentesi e in corsivo i dati della loro ricerca.)

Il caso Calipari è uno di quelli su cui il governo di centrosinistra è entrato in maggiori frizioni con l’amministrazione Bush.
Sì, questo assieme a quello di Abu Omar con i 24 agenti americani sotto inchiesta e la questione della base di Vicenza sono stati momenti particolari nei nostri rapporti nei 26 mesi da quando sono ambasciatore. La questione Abu Omar non è ancora risolta, noi speriamo che lo sia positivamente per gli Stati Uniti. Ma già a Vicenza mi pare di poter dire che stiamo gestendo molto bene la cosa con il governo italiano: sono state decise delle modifiche, ci sarà un’aggiunta di costi che sosterremo, e lo faremo innanzitutto con la comunità locale.
(Sì, ogni tanto fate i bricconcelli, ma poi correte subito qui a leccarci il culo. È la prassi. Su Abu Omar? Gli U.S.A si aspettano che la vicenda si concluda positivamente, dunque non vorrete certo deluderli, vero? E Vicenza? Collaboreremo con la popolazione locale. Diremo loro: avete visto come è finita in Iraq? A buon intenditor... Avvertiti foste! Amoninne, picciotti!

Questi forse sono i casi “puntuali”, ma su temi di fondo, come la guerra in Afghanistan, il Medio Oriente, il nucleare iraniano, le differenze sono meno clamorose, ma più sostanziali
Ma guardi che la collaborazione tra i due governi è ottima, i punti di convergenza sono molto più importanti di quelli su cui abbiamo avuto malintesi. Non dimentichiamo mai il Libano, che davvero è stata un’occasione in cui l’Italia ha dato il meglio di sé, dalla convocazione della Conferenza di Roma al contributo decisivo per la creazione della forza di pace Onu con l’offerta di 25.000 militari, alla stessa gestione della forza in questi mesi. L’Afghanistan, poi: insieme stiamo affrontando una delle crisi più delicate, e lo facciamo con grande solidarietà.
(Okay, ce la siamo legati al dito quando ve ne siete andati dall’Iraq, ma adesso abbiamo assorbito l’offesa, e ci passiamo sopra, baciamo le mani, d’accordo? Tutt’apposto! Non dimentichiamo mai il Libano; anche perchè gli U.S.A preferirebbero che voi dimenticaste ciò che fa Israele. Ieri ho imparato la parola solidarietà. Suona bene, soprattutto se associata alla parola Afghanistan. Da quando ho sperimentato questa associazione fonetica, non faccio altro che ripeterla in continuazione. Afghanistan, solidarietà... Afghanistan, solidarietà... Ah, pura poesia!)

Sull’Afghanistan ci sono stati momenti di tensione forte, ricordiamo solo la lettera aperta che assieme ad altri ambasciatori lei pubblicò proprio su Repubblica.
(Nota di Stivi: “...la lettera aperta che [...] proprio Repubblica pubblicò.” Repubblica si vanta come di consueto di non essere riuscita a cogliere il punto.)
Quella lettera lodava il ruolo dell’Italia, parlava dell’importanza della missione in Afghanistan, della necessità che continuassimo insieme a mantenere questo impegno. Non c’era nessuna critica, nessun tentativo di interferenza. Molti la contestarono, il ministro degli Affari Esteri mi disse che la considerava un “manifesto politico”: è difficile per me dire perchè c’è stata questa reazione. Comunque: quella lettera aveva semplicemente lo scopo di sensibilizzare al massimo l’opinione pubblica italiana sull’importanza della missione in Afghanistan. Devo dire che il governo sa bene quanto sia decisiva questa missione.
(Quella lettera intimidiva l’Italia, parlava dell’obbligo che avevano nei nostri confronti riguardo alla missione in Afghanistan, della minaccia posta in essere dagli Stati Uniti perchè continuassimo a mantenere un ruolo di dominio sul vostro paese. Non c’era nessuna critica, nessuna interferenza: vi davamo solo modo di pararvi il culo prima che vi faceste male sul serio. Molti la contestarono, il ministro degli Affari Esteri disse che la considerava un “manifesto politico”: è difficile per me ricordarne il nome e sapere che sia. E poi... chissenefrega! Faccia quel che gli diciamo, no? Devo dire che il governo italiano sa bene che sta ballando sui carboni ardenti.)

Gli U.S.A chiedono all’Italia altri soldati per l’Afghanistan?
(Nuova nota di Stivi: Finalmente Repubblica fa una domanda! Peccato che sia totalmente superflua... Sigh...)
In Afghanistan insieme abbiamo fatto passi da giganti, un cambiamento enorme nell’arco di 5 o 6 anni. Ma c’è ancora moltissimo da fare, tutti lo vedono, lo stesso ministro Parisi valuta che dovremo restare impegnati fino al 2011. È importante la prospettiva lungimirante del vostro ministro: ci vorrà del tempo per arrivare a una soluzione stabile in Afghanistan. E Parisi ci ha detto una cosa chiara: l’Italia non può fare di più, ma può continuare a farlo per il tempo che servirà.
(Afghanistan? E chi ci capisce più nulla? Lì è tutto un caos, perchè complicare ancora di più le cose con qualche migliaio di soldati italiani in più? E poi, che facce fa Parisi, quando deve fare una dichiarazione? Sembra sempre che abbia la diarrea! Odio quel suo accento sardo. È così... isolano!)

La crisi forse più grave per il futuro è quella con l’Iran. Ieri in Italia ci sono stati i due mediatori iraniani Larijiani e Jalili, con l’inviato Ue Solana.
(Altra nota di Stivi: Dove l’ha pescato Vincenzo Nigro (autore dell’intervista) quel “forse”? Gli avanzava da un tema delle medie... forse.)
L’Europa ha preso una posizione chiara sul nucleare iraniano e in questo da molto tempo Solana sta facendo un lavoro assai positivo per tentare di convincere gli iraniani che c’è una sola cosa da fare, sospendere l’arricchimento dell’uranio e rispettare le richieste delle Nazioni Unite. Le sanzioni possono aiutare a cambiare la strategia iraniana: certo, sono uno strumento doloroso perchè all’inizio colpiscono proprio chi le applica, ma l’obiettivo delle sanzioni è chiaro, evitare l’alternativa peggiore. L’Italia è un paese importante, non bisogna lanciare segnali sbagliati.
(A voi la patata bollente della diplomazia. Quando è ora di bombardare, fateci uno squillo. Intanto, pane e acqua per gli iraniani mi sembra una buona misura.

Una domanda sulla situazione politica italiana...
(Ennesima nota di Stivi: Nigro, sei un ingenuo... Infatti, vedete come risponde...)
... si può tentare, per me è molto difficile entrare nei dettagli della politica italiana.
(Serve una traduzione? C’importa na segaaaaaa!

Cosa pensa della nascita del Partito democratico, nell’evoluzione del sistema politico italiano?
(A Stivi gli tocca fare un’altra nota: Nigro! Come un bambino...)
Le faccio solo una battuta sul Partito democratico, inserita nel contesto generale dell’evoluzione del sistema politico italiano: guardiamo sempre con grande interesse all’evoluzione del vostro sistema, e mi sembra chiaro che un’espressione di questa evoluzione è la creazione del Partito democratico. È molto presto per dare un giudizio, per capire se la nascita di questo partito potrà davvero avere un impatto positivo sull’evoluzione complessiva del sistema, ma come ambasciatore e grande estimatore del vostro paese mi auguro che un impatto positivo ci sia.
(Le faccio solo una battuta sul Partito deemocratico: “Il Partito democratico entra nel sistema politico italiano...” [Mima il rumore di una scoreggia con la bocca.])

Lei arriva dal mondo delle imprese: da quando è a Roma ha dedicato molte energie al tentativo di stimolare anche l’evoluzione del sistema economico.
L’Italia ha una grande capacità culturale, imprenditoriale, inventiva: noi stiamo lavorando molto alla possibilità di liberare questi grandissimi talenti, per renderli produttivi per il paese. Questo richiede flessibilità, dinamismo, capacità di permettere ai giovani di esprimersi. Ma questo è un punto importante, un tema a cui tengo molto. Vorrei ragionarci sopra ancora meglio e offrirvi magari una riflessione complessiva nei prossimi giorni.
(Guardiamo a voi come al fratello ritardato per il quale bisogna senz’altro fare qualcosa...)

Bene, il viaggio sull’ottovolante nel cervello di Spogli è terminato.
Chissà cosa c’era, dentro alla sua mente, oltre al materiale raccolto per la ricerca. Fatto sta che il criceto è impazzito.
[Modificato da stivi handler 30/10/2007 23:15]
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Alice nel Paese delle Meraviglie?
Naaaa!
Si sono chiesti: "Quali meraviglie?"
L'unica cosa positiva era che si sarebbero ingraziati il Vaticano: Alice è minorenne.


anche se ripetitive, queste mi fanno sempre scompisciare [SM=x1183766] [SM=x1183766] [SM=x1183766]
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BUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUH!!!!!!!!
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Re:
stivi handler, 30/10/2007 23.14:

Uuuuuuuuuuuuh!!!
Uuuuuuuuuuuuuuuuuuuuh!!!
Uuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuh!!!
Scusate l’entusiasmo, ma sto facendo un giro sull’ottovolante nel cervello mirabolante di Ronald P. Spogli, ambasciatore americano a Roma!
Volete venire con me?
(Mi piacerebbe avere una giostra delle montagne russe tutta per me. Sul biglietto farei scrivere: “Conati di vomito non inclusi nel prezzo.)

Ora, questo ambasciatore, qua, no? Spogli, okay? Ha rilasciato un’intervista a Repubblica (Venerdì 26 ottobre). Sappiamo tutti come funziona con questi personaggi, no? Loro danno una risposta, ma ne pensano un’altra. La risposta che danno a volte è più rivelatrice di quella che si tengono per sé. Grazie ad uno studio di una tale Università che preferisce rimane romana... ehm... volevo dire anonima, siamo riusciti a carpire le vere risposte che Spogli, se fosse stato al bar, gonfio di gin (come il sottoscritto), avrebbe dato.
Purtroppo è ambasciatore.
I ricercatori, che preferiscono rimanere Fogli, Pedazzo e Ferretti... ehm... volevo sempre dire anonimi, si sono avvalsi di una navicella spaziale rimpicciolita fino all’ordine dei micron. Guidata da un criceto.
Buon divertimento.
(Tra parentesi e in corsivo i dati della loro ricerca.)

Il caso Calipari è uno di quelli su cui il governo di centrosinistra è entrato in maggiori frizioni con l’amministrazione Bush.
Sì, questo assieme a quello di Abu Omar con i 24 agenti americani sotto inchiesta e la questione della base di Vicenza sono stati momenti particolari nei nostri rapporti nei 26 mesi da quando sono ambasciatore. La questione Abu Omar non è ancora risolta, noi speriamo che lo sia positivamente per gli Stati Uniti. Ma già a Vicenza mi pare di poter dire che stiamo gestendo molto bene la cosa con il governo italiano: sono state decise delle modifiche, ci sarà un’aggiunta di costi che sosterremo, e lo faremo innanzitutto con la comunità locale.
(Sì, ogni tanto fate i bricconcelli, ma poi correte subito qui a leccarci il culo. È la prassi. Su Abu Omar? Gli U.S.A si aspettano che la vicenda si concluda positivamente, dunque non vorrete certo deluderli, vero? E Vicenza? Collaboreremo con la popolazione locale. Diremo loro: avete visto come è finita in Iraq? A buon intenditor... Avvertiti foste! Amoninne, picciotti!

Questi forse sono i casi “puntuali”, ma su temi di fondo, come la guerra in Afghanistan, il Medio Oriente, il nucleare iraniano, le differenze sono meno clamorose, ma più sostanziali
Ma guardi che la collaborazione tra i due governi è ottima, i punti di convergenza sono molto più importanti di quelli su cui abbiamo avuto malintesi. Non dimentichiamo mai il Libano, che davvero è stata un’occasione in cui l’Italia ha dato il meglio di sé, dalla convocazione della Conferenza di Roma al contributo decisivo per la creazione della forza di pace Onu con l’offerta di 25.000 militari, alla stessa gestione della forza in questi mesi. L’Afghanistan, poi: insieme stiamo affrontando una delle crisi più delicate, e lo facciamo con grande solidarietà.
(Okay, ce la siamo legati al dito quando ve ne siete andati dall’Iraq, ma adesso abbiamo assorbito l’offesa, e ci passiamo sopra, baciamo le mani, d’accordo? Tutt’apposto! Non dimentichiamo mai il Libano; anche perchè gli U.S.A preferirebbero che voi dimenticaste ciò che fa Israele. Ieri ho imparato la parola solidarietà. Suona bene, soprattutto se associata alla parola Afghanistan. Da quando ho sperimentato questa associazione fonetica, non faccio altro che ripeterla in continuazione. Afghanistan, solidarietà... Afghanistan, solidarietà... Ah, pura poesia!)

Sull’Afghanistan ci sono stati momenti di tensione forte, ricordiamo solo la lettera aperta che assieme ad altri ambasciatori lei pubblicò proprio su Repubblica.
(Nota di Stivi: “...la lettera aperta che [...] proprio Repubblica pubblicò.” Repubblica si vanta come di consueto di non essere riuscita a cogliere il punto.)
Quella lettera lodava il ruolo dell’Italia, parlava dell’importanza della missione in Afghanistan, della necessità che continuassimo insieme a mantenere questo impegno. Non c’era nessuna critica, nessun tentativo di interferenza. Molti la contestarono, il ministro degli Affari Esteri mi disse che la considerava un “manifesto politico”: è difficile per me dire perchè c’è stata questa reazione. Comunque: quella lettera aveva semplicemente lo scopo di sensibilizzare al massimo l’opinione pubblica italiana sull’importanza della missione in Afghanistan. Devo dire che il governo sa bene quanto sia decisiva questa missione.
(Quella lettera intimidiva l’Italia, parlava dell’obbligo che avevano nei nostri confronti riguardo alla missione in Afghanistan, della minaccia posta in essere dagli Stati Uniti perchè continuassimo a mantenere un ruolo di dominio sul vostro paese. Non c’era nessuna critica, nessuna interferenza: vi davamo solo modo di pararvi il culo prima che vi faceste male sul serio. Molti la contestarono, il ministro degli Affari Esteri disse che la considerava un “manifesto politico”: è difficile per me ricordarne il nome e sapere che sia. E poi... chissenefrega! Faccia quel che gli diciamo, no? Devo dire che il governo italiano sa bene che sta ballando sui carboni ardenti.)

Gli U.S.A chiedono all’Italia altri soldati per l’Afghanistan?
(Nuova nota di Stivi: Finalmente Repubblica fa una domanda! Peccato che sia totalmente superflua... Sigh...)
In Afghanistan insieme abbiamo fatto passi da giganti, un cambiamento enorme nell’arco di 5 o 6 anni. Ma c’è ancora moltissimo da fare, tutti lo vedono, lo stesso ministro Parisi valuta che dovremo restare impegnati fino al 2011. È importante la prospettiva lungimirante del vostro ministro: ci vorrà del tempo per arrivare a una soluzione stabile in Afghanistan. E Parisi ci ha detto una cosa chiara: l’Italia non può fare di più, ma può continuare a farlo per il tempo che servirà.
(Afghanistan? E chi ci capisce più nulla? Lì è tutto un caos, perchè complicare ancora di più le cose con qualche migliaio di soldati italiani in più? E poi, che facce fa Parisi, quando deve fare una dichiarazione? Sembra sempre che abbia la diarrea! Odio quel suo accento sardo. È così... isolano!)

La crisi forse più grave per il futuro è quella con l’Iran. Ieri in Italia ci sono stati i due mediatori iraniani Larijiani e Jalili, con l’inviato Ue Solana.
(Altra nota di Stivi: Dove l’ha pescato Vincenzo Nigro (autore dell’intervista) quel “forse”? Gli avanzava da un tema delle medie... forse.)
L’Europa ha preso una posizione chiara sul nucleare iraniano e in questo da molto tempo Solana sta facendo un lavoro assai positivo per tentare di convincere gli iraniani che c’è una sola cosa da fare, sospendere l’arricchimento dell’uranio e rispettare le richieste delle Nazioni Unite. Le sanzioni possono aiutare a cambiare la strategia iraniana: certo, sono uno strumento doloroso perchè all’inizio colpiscono proprio chi le applica, ma l’obiettivo delle sanzioni è chiaro, evitare l’alternativa peggiore. L’Italia è un paese importante, non bisogna lanciare segnali sbagliati.
(A voi la patata bollente della diplomazia. Quando è ora di bombardare, fateci uno squillo. Intanto, pane e acqua per gli iraniani mi sembra una buona misura.

Una domanda sulla situazione politica italiana...
(Ennesima nota di Stivi: Nigro, sei un ingenuo... Infatti, vedete come risponde...)
... si può tentare, per me è molto difficile entrare nei dettagli della politica italiana.
(Serve una traduzione? C’importa na segaaaaaa!

Cosa pensa della nascita del Partito democratico, nell’evoluzione del sistema politico italiano?
(A Stivi gli tocca fare un’altra nota: Nigro! Come un bambino...)
Le faccio solo una battuta sul Partito democratico, inserita nel contesto generale dell’evoluzione del sistema politico italiano: guardiamo sempre con grande interesse all’evoluzione del vostro sistema, e mi sembra chiaro che un’espressione di questa evoluzione è la creazione del Partito democratico. È molto presto per dare un giudizio, per capire se la nascita di questo partito potrà davvero avere un impatto positivo sull’evoluzione complessiva del sistema, ma come ambasciatore e grande estimatore del vostro paese mi auguro che un impatto positivo ci sia.
(Le faccio solo una battuta sul Partito deemocratico: “Il Partito democratico entra nel sistema politico italiano...” [Mima il rumore di una scoreggia con la bocca.])

Lei arriva dal mondo delle imprese: da quando è a Roma ha dedicato molte energie al tentativo di stimolare anche l’evoluzione del sistema economico.
L’Italia ha una grande capacità culturale, imprenditoriale, inventiva: noi stiamo lavorando molto alla possibilità di liberare questi grandissimi talenti, per renderli produttivi per il paese. Questo richiede flessibilità, dinamismo, capacità di permettere ai giovani di esprimersi. Ma questo è un punto importante, un tema a cui tengo molto. Vorrei ragionarci sopra ancora meglio e offrirvi magari una riflessione complessiva nei prossimi giorni.
(Guardiamo a voi come al fratello ritardato per il quale bisogna senz’altro fare qualcosa...)

Bene, il viaggio sull’ottovolante nel cervello di Spogli è terminato.
Chissà cosa c’era, dentro alla sua mente, oltre al materiale raccolto per la ricerca. Fatto sta che il criceto è impazzito.



Mah, e poi si chiedono perché Zapatero preferisce Totti ai politici...
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uhauhauhuhauhauhauhauha
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Re: Re:
Goroshi, 02/11/2007 0.36:



Mah, e poi si chiedono perché Zapatero preferisce Totti ai politici...



Forse perchè non sa di quella storia di Totti, Flavia Vento e Fabrizio Corona.
Che poi mi sono sempre chiesto perchè due come Totti e Corona (sposati con due gnocche come Ilary e la Moric) debbano fare sesso a tre con Flavia Vento.

Flavia Vento è una scienziata di fama mondiale.
Precoce.
All'età di sei anni riuscì a far sparire il suo cervello cercando di pensare cosa significhi averne uno. Lo sforzo le è stato fatale.
Da allora si fa scrivere i discorsi da uno speech writer. Che di professione fa il mimo.

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stivi...parlaci di cosa pensi sul ritorno di luttazzi su la7
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Io penso che sia meglio un giorno da leoni che cento messo a pecora
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Re:
sailorluisa, 02/11/2007 1.26:

stivi...parlaci di cosa pensi sul ritorno di luttazzi su la7



Risponderò a questa domanda di Luisa solo dopo aver seguito la prima puntata del “Decameron” in onda stasera su La7. Voglio capire il livello di libertà che Luttazzi avrà nella conduzione. Se è limitato in qualche modo, lo si capisce al volo.

Nel frattempo ho completato il mio mini saggio sulla “fenomenologia della censura”.

Fenomenologia della censura

I. Aspetti generali.


1


I sistemi etico-morali provenienti dalla religione sono un totem per la creazione del limes oltre il quale non si può andare. Precetti assoluti che determinano le aree di competenza nella struttura organizzativa sociale dal punto di vista comportamentale. Nulla è sopra a questo. L’equilibrio è dettato dalla loro presenza e dalla loro conservazione.

2


I sistemi di riferimento economici sono la base dell’azione di conservazione delle strutture classiste ed interclassiste della società. Ogni movimento che si denoti (politico, culturale, artistico) è accettabile nella misura che si riconosca in questo principio. Anche in questo caso, l’equilibrio è dettato dalla loro presenza e dalla loro conservazione.

3


Il consentito sta nella misura dettata dai punti 1 e 2. Ogni forma che prescinda da questo, va scoraggiata. I sistemi per lo scoraggiamento sono indicabili attraverso le consone regole conservatrici che pervadono in una società. Fuori da questo, termina il campo del consentito.

II. L’etica della censura.

4


Qualora lo spunto (politico, culturale, artistico) si ponga al di là dell’area del consentito, la soppressione di dati atteggiamenti ricade invece all’interno dell’area del consentito, in quanto necessaria fonte di conservazione delle condizioni di partenza.

5


Nessun elemento di espressione può essere accettato se intacca i principi generali. Partendo da questo concetto, l’opera del censore è sempre morale, dev’essere perseguita. Il censore non può accettare la licenza.

6


Il censore è il custode dei principi etico-morali provenienti dalla religione e dei principi economici provenienti dall’immutabile struttura classista di una società. Ogni censura può e deve essere accettata come movimento di rettitudine da applicare agli sbandati, coloro che escono dai principi generali. In questo, non c’è né contraddizione, né possibilità di critica.

7


Il censore, fatte le dovute valutazioni del contesto morale e sociale che lo investe, può di volta in volta fare delle piccole concessioni alle nuove forme di morale laica (in senso religioso ed economicistico), qualora questa azione serva per conservare il proprio ruolo e non lo ponga come contrasto in prima persona. Il censore deve sempre apparire come una figura non naturale che rispetta principi da tramandare come naturali. Esterno all’esposizione attiva, deve agire tramite figure simboliche (autorità religiose, personalità politiche).

8


La concessione rispetto ad un nuovo piano morale e sociale in senso laico deve essere piano piano fatto rientrare nei principi generali di cui al punto 1 e 2. L’esposizione di una determinata liberazione sessuale è consona al censore nel momento in cui le strutture economiche possono addomesticarla avvalendosene. Nuove teorie morali sono consone al censore nel momento in cui le strutture etico-morali provenienti dall’autorità religiosa sono passibili di distorsione mistica rispetto alla loro origine laica.

III. Scopi della censura

9


Lo scopo principe della censura è quello di occultare fenomeni culturali e artistici che non solo siano contrari alla morale etico religiosa ed alle costruzioni economiche in voga, ma che paiano come profondamente pericolose per uno di questi due aspetti o per entrambi.

10


Qualora questi fenomeni culturali e artistici siano semplicemente contrari alla morale etico-religiosa ed alle costruzioni economiche in voga, ma non determinino pericolo per uno di questi due aspetti o per nessuno, il censore si dovrà mostrare magnanimo e non mettere in atto nessuno strumento evidentemente repressivo rispetto questi fenomeni.

11


È altresì evidente come anche questi fenomeni non sovversivi debbano comunque essere rivelati come poco opportuni, anche quando non si arrivi alla messa alla berlina diretta di tali pratiche innovative all’interno della società. Opportuno sminuirle come fenomeno marginale e fallace, ridicolizzandolo e togliendo ad esso ogni capacità attrattiva potente nei confronti di chi guarda a queste nuove espressioni.

12


L’emarginazione di detti fenomeni è il miglior propulsore per una successiva e rinnovata operazione di censura.

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