Spot SIN per Awakening (aXa)
L’ora è tarda, il pub inizia a svuotarsi dai ragazzi venuti a farsi un paio di birre prima di buttarsi in discoteca, rimangono solo i clienti abitudinari e magari qualche sbandato di passaggio.
Tu sei li, seduto da solo in quel cantuccio buio del locale, dove il divanetto descrive un angolo attorno alla parete, scegli sempre quel posto perchè è comodo e lontano dal continuo rumore degli ubriachi.
Sei lì, in silenzio a tracannare una birra dopo l’altra, così isolato nell’ombra che nessuno si accorge di te tranne quando aspiri una boccata di fumo dal tuo sigaro cubano facendone brillare la punta di un rosso incandescente.
Sei lì, e nessuno ti viene a disturbare perchè hanno già visto cosa gli può accadere, ma stasera c’è da divertirsi anche solo come spettatore.
Qualche minuto fa è entrato nel locale un tipo assieme ad una ragazza, il posto e l’ora non è la più indicata per una coppietta a spasso, e infatti due tipi con un pò troppo alcool nel sangue hanno iniziato fare commenti sul culo della ragazza, inutile dire che il suo partner non l’ha presa molto bene, ma se conoscesse il posto e la clientela saprebbe che è meglio frenare la lingua o si rischia di ritrovarsela strappata.
Ma il tipo è uno di quelli che non indietreggia mai, uno di quei palestrati alla Bruce Lee, con il corpo coperto di tatuaggi di dragoni, ideogrammi ed altre stronzate giapponesi, e dice ai due ubriachi di farsi avanti.
Lo confesso, mi stupisce subito, il primo gli si avventa addosso ma lui lo prende per il braccio e lo ribalta in stile judo.,
Il secondo tenta di colpirlo con una bottiglia e per pocho non ci riesce, ma lui gli scivola di fianco e gli pianta una gomitata dritta sulle gengive, ed il bastardo sputa sangue misto a denti mentre crolla al suolo.
E’ gia finita. Il ragazzo si mette in posa pugilistica e lancia uno sguardo ai due ubriachi stesi a terra, non fanno più gli sbruffoni adesso, hanno abbassato la cresta.
Prende sotto braccio la ragazza e si dirige a testa alta verso l’uscita squadrado dall’alto in basso tutti i presenti nel locale.
Mi dispiace, piccioncini, stasera non ci sarà lieto fine.
Butti quel che è rimasto del sigaro per terra e finisci rapidamente di scolarti la birra, poi ti alzi dal divano che subito scricchiola rumorosamente quando gli togli di dosso oltre duecento chili.
Ti piazzi fermamente davanti alla porta d’uscita sbarrando la strada dei due.
Non dici una parola.
Non muovi un muscolo.
Ragazzo: “Ehi cerchi rogna! Ne vuoi un pò anche te? Allora?”
O guardi negli occhi, lui ricambia lo sguardo.
La ragazza si intromette: “Avanti calmati adesso” poi si rivolge a te “non vogliamo altri guai stasera per favore...”
SLAP!
La colpisci con un manrovescio che la sbalza un metro più in la e gli spacca il labbro. Un vero peccato, aveva un bocca molto sensuale.
Il suo ragazzo non ci vede più dalla rabbia, ti si avventa contro come una furia.
E’ veloce, molto veloce, e ci da dentro come un’osesso con quei pugni.
Ti colpisce allo stomaco, poi alle gambe con dei calci e poi un diretto al volto.
Fa male, ma non ti sposti nemmeno. E adesso tocca a te.
Gli pianti il tuo pugno dritto sullo sterno e si piega in due mentre inizia a tossire con forza, poi gli afferri la testa tra le mani, lo guardi e gli sferri una testata in mezzo agli occhi.
Crolla.
Sanguina.
Ansima.
Gli piazzi il tuo stivale proprio sul volto tumefatto ed inizi a premere con forza.
Lui urla.
Tu sorridi.
La ragazza si è ripresa e si avvicina strisciando al poveraccio, ti si aggrappa alla gamba cercando di spostarti ma non ci riesce, allora inizia ad urlare, e le parole vengono fuori miste a singhiozzi, pregando di lasciarlo andare.
Alzi il piede e lo lasci libero, poi incroci lo sguardo della donna.
I suoi occhi sono profondi e grandi e da essi sgorgano lacrime.
“Perchè? Perchè lo hai fatto? Che ti aveva fatto lui?”
Poi riprende a singhiozzare mentre tu esci dal pub.
Mentre ti incammini verso casa ripensi al suo sguardo carico di quell’unica domanda.
Perchè?
Perchè lo fai?
Ma tu non hai una risposta, non l’hai mai cercata e non ti importa di trovarla.
Lo fai perchè è questo che sei e perchè è questo che ti piace fare.
Ti piace sentire il rumore delle ossa che scricchiolano e la vista del sangue, ti piace provare e far provare dolore, e se qualcuno pensa che sia sbagliato a te non frega un cazzo, continuerai su questa via finchè qualcuno non ti avrà fermato.
Ma alla gente questo non basta, forse non riesce a capirlo, o forse non vuole farlo, sperando che dietro alla violenza ci sia qualcosa che la giustifichi, ma così non è.
E lo dimostrerai anche ad Awakening, quando la gente ti vedra giocare con quel pupazzo di carne di nome Marticos e gioire della sua sofferenza e con il suo sacrificio lancierai al mondo un messaggio di terrore, un messaggio che tutti saranno costretti ad ascoltare e temere.
“Tu non sei qui in aXa per i soldi.
Non sei qui per vincere.
Non sei qui per concquistare titoli
Sei qui per fare più male possibile, e non ti fermerai finchè avrai vita in corpo.”