Aracnofobia

E’ la morte peggiore.

TIC TAC. TIC TAC.

Ti paralizza e ti intrappola nella sua tana. Ti risvegli lì, lui può anche non esserci, ma sai chi è stato a ridurti in quel modo. O meglio, cos’è.

Per qualcuno diventa persino un’ossessione, una ragione di vita. Un oggetto, non più un animale.

Rimanere intrappolati nella sua tela è una delle paure più profonde e remote.

TIC TAC. TIC TAC.

Il tempo scandisce il proprio cammino. Il terrore e la disperazione aumentano col passare dei minuti. Cerchi di non voltare lo sguardo e di non osservare a pochissimi centimetri da te altri esemplari della tua specie. Maciullati, torturati, fatti a pezzi.

Secondi che non passano mai. Che riducono la differenza che separa la tua vita dalla morte. Non l’avresti mai immaginata così, dico bene?

TIC TAC. TIC TAC.

Cerchi di ricordare come sei finita lì, in quella tela appiccicosa, incapace di muoverti. Stavi volando vicino a delle piante e all’improvviso… PAM! La Sua infallibile precisione ha colpito ancora.

Più veloce di un proiettile.
Più letale di un cobra.
Più spietato di un leone.

TIC TAC. TIC TAC.

Sta per arrivare. L’atmosfera si fa più cupa, speri in un miracolo, ma non c’è più niente o nessuno che possa salvarti. Quella roba che ti tiene imprigionata è così… Appiccicosa. Farebbe schifo se non pensassi ad altro in quel momento. E pure se ci riusciresti dove andresti? Ormai le tue forze sono ridotte. Non riusciresti quasi più a muoverti. Saresti catturata da un altro di Loro in brevissimo tempo.

Non si scappa da Lui… Quando ti vuole veramente ti acchiappa.

TIC TAC. TIC TAC.

Non ti sei mai sforzata così tanto in qualcosa in vita tua. La paura della morte a volte fa miracoli. A volte. Non ora, Dio non è qui. D’altronde cosa ti aspettavi? E’ la legge della natura. La catena alimentare. Lui ha scelto così.

Devi attenerti alle regole. Devi cibare un altro animale come te.

TIC TAC. TIC TAC.

E all’improvviso eccolo. E’ enorme visto dalla sua stessa altezza. Imperiale, energico e, toh, persino elegante. Chi l’avrebbe mai detto? Apprezzare il proprio assassino.

Buffo.

Si sente come a casa sua. Si muove senza problemi nelle tele. Quella marcia dura così tanto che se rimarresti viva per descriverla probabilmente il tuo racconto durerebbe esageratamente troppo.

TIC TAC. TIC TAC.

Lo guardi negli occhi. Riesci a leggergli nel pensiero. E’ affamato, sta pregustando un buon pasto. E’ soddisfatto di ciò che ha catturato. Cavolo, sei una preda proprio niente male! Cerchi per l’ennesima volta di liberarti, ma lui ormai ti ha paralizzato.

Noti che non c’è proprio via di scampo. Ti rassegni al tuo destino.

TIC TAC. TIC TAC.

Spalanca le fauci e tutto in un attimo diventa più chiaro.

Quell’alito… Quella bocca… Quella forza…

E’ tutto inutile.
E’ il più letale di tutti.
E’ il più forte di tutti.

Almeno ora farai parte di lui.

TIC TAC. TIC …. TIC….

…

E’ la morte migliore.

Racconto fatto in un'ora in una notte senza significato, attendendo l'inizio di un giorno nuovo. Non c'ho un cazzo da fare e passo il tempo scrivendo. Non c'è niente di meglio di un buon racconto breve per riprendere la mano con gli spot.

Se ve va, commentatelo, se non vi va... Fatelo lo stesso.

Io ho il terrore dei ragni

Io sono un ragno

io commento.

Vincerai perché nel tuo spot si parla pure del Leone.
Inoltre, mi piace l'idea. Grande! Ma se vince Edo non è che mi dispiaccia affatto, tanto è bravissimo pure lui.

Ok, devo dirlo come faccio anche con "My Hero, Your Hero" Xero, forza Roma(n)! E voglio Totti capitano.

Max... Non è uno spot.

Ottimo lavoro, vorrei fare così bene senza pensarci su..

Ottimo lavoro, vorrei fare così bene senza pensarci su..

Beh, corto e d'effetto, in perfetto stile Poe come costruzione narrativa, ma con uno stile personale che riconosco tipico di Valerio.

Non male!

Qualcosa di più lungo e articolato la prossima volta, per vedere se riesci a sviluppare trame interessanti anche con narrazioni più ampie e più "classiche"!

Ah, te lo copio per uno spot di Stivi, visto che parla di animali!

interessante, sembra sia una persona che sta epr essere uccisa da qualche carnefice a raccontarlo... piuttosto visionario come racconto.

in certi tratti mi ha ricordato la scena del trailer di quel film che sta uscendo in sto periodo al cinema, quella co la ragazza nella teca di vetro che si riempie di sabbia, captivity mi sembra si chiami

Grazie a Alter, Stivi e Tippie per i commenti. Mi ha fatto molto piacere, in particolare, il fatto che Stivi abbia scritto "che riconosco tipico nello stile di Valerio". Vuol dire che, in parte, il mio obiettivo è stato centrato, ovvero avere uno stile "proprio" negli spot e nei racconti. Riconoscibile come mio.

Cmq ho visto anch'io lo spot di Captivity, Andrè, e non c'ho proprio pensato mentre scrivevo..

Infine, vorrei chiedervi se avete notato una cosa. Il ragno penso sia chiaro che sia l'antagonista nascosto, ma per voi la vittima è una semplice mosca o qualcosa di più? Pensateci.

IL TAGLIAGOLE CANADESE, 11/09/2007 23.09:

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Infine, vorrei chiedervi se avete notato una cosa. Il ragno penso sia chiaro che sia l'antagonista nascosto, ma per voi la vittima è una semplice mosca o qualcosa di più? Pensateci.

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il mio commento l'hai letto tutto o solo le righe riguardo captivity?

HHHThegame, 13/09/2007 19:16:

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il mio commento l'hai letto tutto o solo le righe riguardo captivity?

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infatti dici ciò che ha chiesto..