Se c’è una cosa che odio è venire interrotto mentre faccio qualcosa.
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I tre tutori dell’ordine ammanettarono Parker e lo condussero al di fuori dell’hotel. Li seguii e una volta di sotto osservai la scena accendendomi una sigaretta. Il mio smoking color cachi e la mia posa mi davano un aspetto molto simile ad un investigatore degli anni 40, e tutto ciò mi rendeva proprio un figo. Sto pensando seriamente di presentarmi anche ai prossimi tapings vestito così, in fondo di personaggi da look retrò se ne vedono pochi, e di sicuro uno come me attirerebbe di molto l’attenzione… Comunque, ancora non ho capito il perché fossi io l’obiettivo di Parker…
STOP! PERFETTA!
Mi voltai verso la telecamera, notando il regista scendere dalla sua postazione che si dirigeva verso di me complimentandosi. Devo ammettere senza alcuna modestia che, nonostante fosse la mia prima prova d’attore me l’ero cavata più che decentemente, risultato che non mi aspettavo minimamente…
Regista: oh, complimenti, fossero tutti gli attori naturali e così bravi di fronte alle telecamere come te l’industria cinematografica sarebbe meravigliosa!
Garet: va bene, va bene, senta, io stasera ho l’aereo che mi parte verso il New England e quindi…
Regista: ma si, ma si, volevo solamente scambiare 4 chiacchiere! Dove vai di bello?
Garet: nel New England, gliel’ho già det…
Regista: ah, si, si, è vero, ma cosa ci vai a fare?
Garet: beh, dovrei part…
Regista: ah, adesso si dice partecipare, eh? Vecchio marpione!
Garet: ma veramente dovrei lottare in uno show di wr…
Regista: eh, lo so, queste donne, anche ai miei tempi era una lotta…
Garet: no, ha capito male, veram…
Regista: avanti, suvvia, siamo tra uomini, non nasconder…
Garet: E CHE CAZZO FAMMI PARLARE! DEVO FAR PARTE AL PPV DELLA WBFF, NON DEVO TROMBARMI TUTTA LA META’ FEMMINILE DEL VERMONT!
Regista: va bene… va bene… non ti scaldare…
Garet: io non mi scaldo ma odio che mi si interrompa quando parlo… ora, se permette, mi congedo…
Regista: si, si, tranquillo, vai pure…
Notai che il regista rimase piuttosto offeso dalla mia scenata, ma sinceramente poco me ne importava, alla fine mi stava solamente facendo perdere del tempo e io avevo si e no 7 ore per arrivare in albergo, fare la valigia, telefonare a un paio di persone quindi arrivare all’aeroporto e partire.
Chiamai un taxi, che in breve tempo mi condusse verso il mio albergo: a dire il vero il termine “albergo” era piuttosto largo per quella catapecchia con 4 camere situata in periferia, ma alla fine sono fatto così, nonostante possa permettermi una vita agiata su alcune cose ho il pessimo vizio di andare al risparmio per preservare qualcosa dello stipendio (e delle vincite accumulate…), e una delle cose ove andavo più spesso al risparmio erano proprio i costi di alloggio ogni volta che dovevo soggiornare in città diverse dalla mia.
Arrivato in camera, decisi di sdraiarmi sul letto qualche minuto, quando mi ricordai di un gentile omaggio di un mio amico di qui: sapendo che mi sarei fermato nei pressi di Raleigh nella Carolina del Nord, mi era venuto a portare in dono un ventino.
Si, insomma, un bel po’ di erba con la quale spararmi un purino nei momenti di stress. Non ero solito fumare, nemmeno mi piaceva, ma considerando che era rischioso portarsi appresso quello scomodo fagotto, soprattutto nell’aeroporto, decisi di finirla ora e passare le ore prima della partenza in totale relax.
Cercai di fare mente locale sulla mia gioventù e su quei miei vecchi amici che in adolescenza erano soliti farsi in ogni modo e maniera, dunque cercai nel mio database mentale le lezioni sul rullaggio di uno spinello, perciò ricordai di aver bisogno di cartine, tabacco e di un pezzetto di carta col quale fare il filtro.
Non avendo i primi due elementi, e non avendo per nulla voglia di uscire in cerca di un tabaccaio, decisi di telefonare alla hall per mandare qualcuno a comprare quanto mi serviva.
Reception: portiere del love hotel angry bull, in cosa posso esserle utile?
Ecco perché quell’albergo era situato in periferia e aveva un look così bizzarro, era un hotel per le coppiette! Possibile che ero stato così sbadato nello sceglierlo?
Certo, il fatto che fosse situato vicino ad un motel e che mentre mi apprestavo alla scelta un fottutissimo giapponese mi abbia intrattenuto distraendomi, non mi fu molto d’aiuto, ma mi meravigliai di quanto fossi distratto quando venivo interrotto in un ragionamento…
CLAC!
Questo mio ragionamento, senza che me ne rendessi conto, contribuì ad interrompere la telefonata, infatti il portiere non sentendo alcuna voce all’altro capo del filo ebbe la grandiosa idea di riagganciare.
“Che cazzo, mi tocca ritelefonare!”, pensai. Alla fine, era una sciocchezza, si trattava solo di premere un solo numero sulla tastiera, ma l’essenza del gesto era piuttosto irritante se vai a pensare che avresti già potuto finire da un pezzo ciò che avevi iniziato a fare…
Reception: portiere del love hotel angry bull, in cosa posso esserle utile?
Garet: salve, senta sono Garet Jax della…
Reception: ah, il famoso wrestler! Sa, non perdo una puntata di Bloody Desperation, lo seguo solamente per lei!
Garet: si, ma veramente…
Reception: i miei due bambini hanno tutti i suoi poster in cameretta, non sa quanto la stimano! Se prima di lasciare l’hotel mi farebbe degli autografi per loro mi renderebbe un eroe ai loro occhi!
Garet: certo, li farò sicuramente, ma veramente avevo una richiesta da farle, vorrei…
Reception: ho già capito, non si preoccupi, le mandiamo su Francine, una delle nostre migliori ragazze!
Garet: no, guardi, mi ha frainteso, volevo…
Reception: ah, non si deve mica vergognare a chiederlo… vuole provare qualcosa di più originale… allora, mi dica: sesso a 3, sadomaso, bondage, gemelle, quello che vuole noi l’abbiamo!
Garet: no, non ero in cerca di quello, semplicemente volevo…
Reception: ah… sa che non ce la facevo così? Comunque mi dispiace dirglielo, ma Jason e Bruce arriveranno in albergo non prima delle 6, quindi per uno di loro,o entrambi, dovrà attendere…
Garet: ma che cazzo ha capito???
Reception: ah, quindi lei non è dell’altra sponda? Fiuuuu, che sollievo…
Garet: SE PORCA DI QUELLA PUTTANA LEI FINORA NON MI AVESSE INTERROTTO AVREBBE CAPITO CHE IO VOLEVO SEMPLICEMENTE CHIEDERLE UN PACCHETTO DI SIGARETTE E DELLE CARTINE!
Reception: e poteva dirlo prima, gliele portiamo sub…
CLAC!
Reception: ma che scortese, riattacca senza far finire di parlare la gente…
Ora si che avevo bisogno di calmarmi e questa benedetta fumata, che mi stava facendo sudare 7 camicie, penso proprio che mi avrebbe aiutato. Dopo circa mezz’ora il fattorino del servizio in camera mi portò tutto l’occorrente, dunque gli regalai 5 dollari di mancia e lo congedai.
Presi dalla bustina quanto mi rimaneva, notai che avevo fatto bene a prendere un pacchetto di sigarette poiché l’erba non bastava per un purino, dunque mi apparecchiai il tutto per passare all’opera quando venni interrotto dal suono della porta.
DRIN!!
E adesso chi cazzo era? Mi diressi verso l’entrata e mi resi conto che si trattava nuovamente del fattorino.
Fattorino: senta, volevo sapere se le occorreva un posacenere.
Garet: no, grazie, già sono…
Fattorino: ok, va bene, necessita di altro?
Garet: no, la ringrazio, sono veramente a…
Fattorino: è proprio sicuro?
Garet: si che sono sicuro, porca troia! E smettetela tutti quanti di interrompermi!
Fattorino: va bene mi scusi, non c’è bisogno che si inalbera…
Garet: si, ma adesso vai, su…
Fattorino: …
Garet: cosa c’è ancora?
Fattorino: beh, ecco, sa, per arrivare da lei mi sono rifatto nuovamente tutte le scale e…
Garet: FUORI DI QUI PRIMA CHE MI INCAZZO VERAMENTE!
Adesso stavo veramente toccando livelli di nevrosi assurdi, sebbene non fosse del tutto colpa mia, ma quel fattorino che mi chiedeva un’ulteriore mancia me li fece veramente roteare, come si suol dire, a elica.
Mi consolai pensando che perlomeno ora non avrei dovuto più avere interruzioni, perciò mi diressi in bagno chiudendo la porta, affinchè non potessi sentire più alcun rumore, perciò arrivai a leccare la cartina per chiudere quel capolavoro di tecnica di perfetta forma cilindrica quando…
DRIN!!!
Mi dimenticai che il telefono era anche in bagno, dunque sobbalzai e la mia creazione cadde nella tazza; non sapevo se dovevo ridere o piangere in queste situazioni, ma soprattutto mi chiedevo: va bene che le coppiette passeranno gran parte del loro tempo nella spaziosa vasca da bagno dell’albergo, ma che bisogno c’era di riempire questa bettola di ben due telefoni a stanza?
Decisi di non pensarci, risposi comunque: si trattava del portiere che mi chiedeva quando sarei passato a fargli degli autografi per i figli.
Per colpa della sua stupida interruzione dissi addio per sempre agli ultimi momenti di tranquillità che avrei potuto passare nella North Carolina.
Riagganciai senza dirgli nulla, perciò decisi di fare le valigie in fretta e furia e dirigermi al più presto possibile in aeroporto, almeno lì sarei stato tranquillo.
Superfluo aggiungere che, all’ennesima richiesta del portiere di fargli degli autografi, mentre mi apprestavo a lasciare l’albergo, egli si sentì rispondere un sonoro “col cazzo!”.
Decisi di chiamare il numero locale per un taxi, ma la voce femminile in segreteria mi disse che per uno sciopero il servizio quest’oggi era interrotto per due ore, che sarebbero iniziate in quel momento. Tutte queste interruzioni rendevano Garet Jax un pazzo furioso, e Garet Jax, guardandosi alle spalle, si rese conto che da fuori l’albergo assomigliava molto ad una versione ridotta dell’Overlook Hotel. Garet Jax si rese inoltre conto che oramai era talmente incazzato da parlare di se in terza persona.
Sbollita la rabbia, seppur non totalmente, mi sedetti su una panca nei pressi di dove mi trovavo, attesi due lunghissime ore perciò richiamai, stavolta con buon esito, un mezzo di locomozione a pagamento per dirigermi in aeroporto.
Stranamente, e per fortuna oserei dire, che stavolta sembrava essersi ricordata di me, non ci furono intoppi e arrivai in aeroporto senza alcun problema.
Anche il viaggio in aereo si svolse senza interruzione alcuna, senza perturbazioni e senza problemi di alcun tipo, e vista la giornata avuta oggi iniziavo a preoccuparmi.
Arrivato in aeroporto, inoltre, ebbi una piacevole sorpresa, infatti non solo non erano presenti miei fans, il che voleva dire un viaggio in albergo meno faticoso, ma addirittura ad attendermi c’era Linda, una mia vecchia fiamma con la quale i rapporti, esclusi i mesi in cui mi fidanzai con Elaine, non si erano mai incrinati…
Linda: Garet! Vecchio mio, come butta?
Garet: ho avuto una giornata piuttosto stressante, e te invece?
Linda: beh, io sono 3 anni, da quando mi hai lasciata, che sono stressata… sai, è da allora che nessun uomo entra nella mia “casa”…
Incredibile! Non solo non mi aveva interrotto mentre parlavo, ma addirittura aveva voglia di divertirsi!
Calcolando che il tentativo di drogarmi non era andato a buon fine, decisi di provare a cogliere la palla al balzo, mandandola per le lunghe però, visto che mi piacevano i corteggiamenti vecchio stile.
Non sono il tipo da un’avventura e via, ma quando si ha una giornata nervosa come la mia si comincia a diventare più cinici…
Linda: Garet hai uno strano odore…
Garet: come?
Linda: fa un po’ vedere…
Vidi che si avvicinava verso il taschino della mia giacca, mettendosi, posizionandosi ad angolo retto. O mio Dio! Voleva fare del sesso orale in aeroporto, davanti a tutti! È una pazza!
Linda: cos’è sta roba?
Vidi che Linda estraeva qualcosa dal taschino per poi rimettersi in posizione eretta, facendomi tirare un sospiro di sollievo visto che non sarei saputo uscire da una situazione del genere.
Oh cazzo.
I problemi non erano finiti, infatti Linda aveva in mano un quantitativo di erba tale da sbatterci entrambi in galera per una notte. Mi sembrava fosse troppo poca quella che avevo in albergo infatti…
Linda: poi mi racconterai da quanto ti fai le canne, ora però dobbiamo andare altrimenti passiamo la notte in questura!
Garet: è una storia lunga, non me le faccio ne spaccio, è un regalo di un amico, poi ti spiego, ora però come hai detto te è meglio allontanarsi ed in fretta!
Fortunatamente nei paraggi non era presente nessun cane poliziotto, perciò la passammo liscia…
Prendemmo la sua macchina e, da galantuomo qual’ero, le aprii la portiera per farla accomodare, quindi mi misi io alla guida. Decidemmo di dirigerci ad un pub, nel quale ordinammo un paio di cocktail a testa.
Usciti dal locale eravamo abbastanza brilli, tanto brilli da fare una follia, ovvero mischiare l’alcol con le sostanze stupefacenti. Finita l’opera di rullaggio, stavolta andata a buon fine, notai che la panchina alla mia destra saltava allegramente per la strada e per poco non veniva investita da un cucciolo di elefante, che però molto probabilmente era solo una Fiat Duna, ma la canna me la faceva sembrare un piccolo pachiderma.
Avevamo esagerato, e ne eravamo consapevoli.
Tutta questa storia mi fece dimenticare l’obiettivo principale, ovvero tentare di rilassarmi una notte in dolce compagnia, sebbene alla fine potevo ritenermi soddisfatto visto che i bollori della giornata andarono smaltiti con qualche piccolo vizio, ma Linda sembrava invece ricordarsi benissimo di quanto andava fatto, perciò mi tirò con forza a cravatta fino a trascinarmi con se in casa.
Mi sdraiò sul letto ed incominciò a baciarmi e a spogliarmi. Lei sembrava eccitatissima, nonostante la mia passività dovuta ad uno status di tranquillità che rasentava la pace dei sensi.
Arrivò a denudarmi totalmente, col mio sesso nella sua mano, direzionato sempre più verso la sua cavità orale, una volta, due volte, tre volte, poi si interruppe. Cazzo, no, ancora queste interruzioni!
Avrei voluto allegramente mandarla a quel paese, odiavo la gente che lasciava i lavori a metà, ma per sua fortuna ella continuò a sollazzarmi con i suoi seni, quindi nemmeno ci andai a perdere con la precedente interruzione. O, perlomeno, questo discorso fu valido fino a quando ella non si interruppe nuovamente…
Ero sul punto di lasciare tutto e andare in bagno a spararmi una sega per la rabbia che provavo, queste interruzioni oggi sembrava non volessero proprio abbandonarmi, ma a farmi cambiare idea ci pensò nuovamente l’imprevedibilità di Linda, che finalmente passò all’atto vero e proprio.
I nostri corpi oramai stavano vivendo una simbiosi quasi totale, e finalmente stavolta ero io a tenere le redini del gioco, quindi nessun altra interruzione mi avrebbe rovinato la serata. O così pensavo.
Linda: ah… ah… Garet, attento…
Garet: anf… perché?
Linda: perché… ah… AAAHHH…. Non hai messo il preservativo e io non prendo la pillola!
Garet: Ah… OH CAZZO!
Non poteva dirmelo un po’ prima? Sentivo il mio seme scorrere alla velocità di una Ferrari, quando con un colpo di reni mi tirai indietro.
Mi era andata bene, il salto della quaglia era riuscito, seppur per poco. Linda in volto era diventata paonazza, consapevole del rischio che aveva corso, e lo stesso valeva per me, che quasi sicuramente avevo gli occhi sgranati su di lei mentre ridevo con un sorriso da ebete.
Non pronunciammo parola per il resto della serata, perciò mi girai e mi addormentai, ed ella fece lo stesso, soddisfatta comunque nonostante anche per lei il dì si concluse con un interruzione.
In fondo, non è sempre male venire interrotto…[Modificato da HHHThegame 12/07/2007 17.05]