Premessa: Cell in the hell oggi andava a Santhia ad incontrare un suo amico prete. Il viaggio che tutti vorremmo fare l'ha fatto lui ed è molto fortunato. Prego di astenersi in questo egregio topic, a meno che non siano belle ragazze ben munite di tette, qualche frocio.
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Marco, la premessa è per te.
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AND NOW
THE TG's and Game's Production PRESENTS......................
"Duemilasette: fuga da Ostia".
Dunque, sarò breve e conciso, un po' come Jim Carrey in 23 quando si mette a scrivere il suo cazzo di libro e perde giorni interi.
CAPITOLO 1:
2000 Km per un pezzo di pane
Ci incontriamo alla stazione di Ostia alle ore 12.enonmiricordononscassateicoglioni. Il luccichìo dell'orecchino d'oro brillante direttamente pescato da Zio Paperone nel Klondike mi attira verso il mio futuro compagno di viaggio. Appena arrivo scopro la spiacevole notizia che Messi ci ha pisciati come i peggiori coglioni. Starà scopando con Arianna online su MSN. Dibbio, invece, non può raggiungerci. Proseguiamo indi per la nostra strada da soli. Entrambi siamo lasciati senza cibo da più di un mese. Scartata l’idea del McDonald’s al Cineland (perché, in effetti, aspettare 3 ore lì davanti al sole non sarebbe stato molto piacevole) ci dirigiamo verso il medesimo locale, stavolta sul lungomare. Game mi avverte con tono perentorio: “Ci vorrà un po’”. Io, non preoccupato minimamente di questa affermazione, annuisco e proseguo con il cazzeggio più totale che stavo cominciando ad introdurre. Non avevo idea, purtroppo, che quello che aveva appena proferito il mio innocente amico sarebbe stato il vero. Ed anzi, peggio. 2000 Km di attraversata sotto il sole battente del Sahara, luogo dove abbiamo trascorso la giornata. Non nego durante questo duro viaggio di aver avuto delle pesanti allucinazioni e di aver visto in lontananza un’oasi con CITH dentro l’acqua nudo che si lavava le ascelle. Strano però che il prode Marco non abbia visto nulla. Ma vabbeh, dettagli. Giungiamo finalment al McDonald’s, ma notiamo che almeno 10.000 beduini affamati hanno trovato riposo qui. “Poco male”, rassicura Game, “andiamo da ??? (non mi ricordo assolutamente il nome di codesto locale). Ecco, er paninaro si trova nel bel mezzo di una stazione di servizio Esso o quello che cazzo è. Mentre entro non nego di aver temuto di dover mangiare fianco a fianco con qualche camionista puzzolente, stile Riky3:16 insomma. Ecco, il nostro pranzo è così composto: Io con un panino con due hamburger dentro e tre pomodori che prontamente tolgo. E poi sì, le normali patatine e Coca Cola. Per Game il medesimo menù tranne il panino, con dentro merd.. ehm, petti di pollo. Mentre mangiamo cazzeggiamo sulle e-fed e parliamo un po’ male di tutti. Marco non so come cazzo ci sia riuscito, ma non ha toccato Coca Cola durante il pasto. Cioè, avrà sorseggiato una o due volte. E, alla fine, il compito di buttare codesta bibita nel cestino è toccato a… me. Sti cazzi, direte voi. E lo dico anche io. Bene, il primo capitolo riguardante il pranzo è finito, passiamo al resto e alle foto. Che capitolo di merda questo qui. Non leggetelo, è un consiglio. Peccato sia alla fine.
CAPITOLO 2:
Il cappuccino di Satana
Altri 3000 Km ci separano dalla prossima meta, il celebre Cineland di Ostia, monumento nazionale che addirittura i Cileni e gli Angolani ci invidiano. Dopo il duro allenamento fisico che abbiamo affrontato nel viaggio per arrivare dar paninaro, i 3000 km sono bazzecole per noi. Ci mettiamo, difatti, solo un centinaio di ore. Ma anche di più. Intanto i giorni passano, una settimana per l’esattezza, e una settimana esatta dopo, oggi per l’appunto, riusciamo ad arrivare finalmente. Però… deve ancora aprire. Ci rechiamo allora al McDonald’s vicino. Io, che non mangiavo da una settimana, acquisto un Doppio Cheeseburger per il cui ingerimento impiego circa 10 minuti, a causa della temperatura della carne all'interno superiore senz’altro ai 50 gradi. QUASI uguale a quella della temperatura ambientale all’esterno, per intenderci. Marco, invece, si compra un
cappuccino. Lui ancora non sa dei terribili poteri di questa bevanda, che è stata scaldata dalle fiamme dell’Inferno alimentate da Satana per 2323 lunghi anni. Celebre il suo aforisma che passerà alla storia: “Er bello è che le cose fredde se scaldano, quelle calde rimangono così”. Come sempre ci vuole TG per mettere apposto la situazione sgradevole che si era creata. Infatti porto le labbra vicino al liquido maledetto di colore marrone per assaggiarlo, ma appena lo faccio lentamente le mie narici avvertono l’odore maligno. Tossisco, infatti, e uno sputo entra nel Cappuccino. Esso si fredda subito e torna normale, ma quello strano tipo di Marco non lo vuole più. Indi, io, con un abile gesto tecnico, butto dentro al secchio bicchierino + cappuccino, consapevole del fatto che i santi saranno tirati in ballo innumerevoli volte dai pulitori del locale.
CAPITOLO 3:
Aspettando il film
Acquistiamo, successivamente, 2 biglietti per il film “The Number 23”, con Jim Carrey. Tuttavia c’è ancora circa 1 ora e 10 di tempo prima dell’inizio della pellicola. Che fare, dunque? Il TG ha sempre la soluzione ha portata di tasca. Estrae quindi dai Jeans la sua macchinetta digitale Sony Cyber-Shot 2.0 Mega Pixel, acquistabile per la modica cifra di 5 euri dai maroks! Ecco, quindi, le prime foto:
TG Versione “SoMmejoIo”
Game mattissimo
TG Versione Satana. Notare le corna in testa.
TG che tenta di chiamare Wordlife85
Sosia di Dibbio (è venuto solo il retro)
Scoop! Casa Riky3:16 ad Ostia!
Prima di dirigerci nel parcheggio e scattare altre foto idiote, Game avvia una chiamata con Edo a.k.a Angle4ever. Stava dormendo, ma a lui non importa. Me lo passa ed io ho il piacere di cominciare una conversazione con lui riguardo alla composizione chimica delle pietre. Dopo circa 1 minuto, la chiamata è terminata e il buon Edo torna al suo riposo pomeridiano, in vista della sua conferenza stampa di stasera, dove mostrerà a tutti il Premio Nobel per la pace ottenuto nell’89, sebbene sia nato nel 90.
Svoltiamo l’angolo ed entriamo nel parcheggio. Altre foto.
Io in contemplazione di un cartello “Alta tensione”
Marco si mette in mutande nel parcheggio deserto
A quel punto ci fa uno squillo Wordlife85. Visto che con tale uomo ci ho parlato innumerevoli volte, porgo il mio fiero 3310 a Marco. Egli fa: “ti piacerebbe pijà Dracomir”? Lui “sì”. Marco: “Ti piace piallo allora?” lui “sì, da morire”. Ah Davide, guarda che famo la spia a Taty eh!
Un secondo dopo ci chiama Maz Cith. Mi scambia subito per Marco, ma io come il peggior coglione non sto al gioco e gli passo quello vero. Che cazzo avran detto non ne ho idea, sinceramente. XD
Altre foto.
Game che si prepara al lancio della confezione di cartone di Coca Cola.
Il risultato
TG sotto un cartellone pubblicitario gigante della maledizione della prima luna. Altro che Jack Sparrow!
Game al telefono, non ricordo se era con la madre o con CITH, o con entrambi contemporaneamente
CAPITOLO 4:
Prima del film
L’attesa è finita, finalmente entriamo nella sala del film ma… è vuota! Ne approfittiamo per scattare qualche foto!
Game davanti allo schermo posizione normale
Il prode Game steso davanti allo schermo
Marco In mutande davanti allo schermo
Marco con l’estintore della sala tra le mani
Il comodo posto di TG
Arrivano molti altri spettatori, la sala raggiunge il suo storico record positivo di 7 persone su 157 posti disponibili. Due eravamo Marco ed io, altri due una coppia di anziani, un uomo potenzialmente squilibrato che si puliva il naso in pubblico e mandava a fanculo le pubblicità con eloquaci gesti della mano sinistra, e altri due… non me ricordo. Il film? Beh, non c’ho voglia di spiegarvelo, vedetelo. Vale la pena soprattutto per il finale.
CAPITOLO 5:
La fine
Beh, mettere tutte quelle foto mi ha messo sonno. Quindi, sarò breve. Siamo usciti dalla sala, abbiamo camminato avanti indietro per tutta Ostia e ci siamo salutati.
FINE.
[Modificato da IL TAGLIAGOLE CANADESE 28/04/2007 23.55]