| | | OFFLINE | | Post: 9.384 Post: 1.029 | Registrato il: 25/08/2006 | Città: ROMA | Età: 103 | Sesso: Maschile | Handler | Desperation Iron Man Champion | Skyblue | |
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21/04/2007 19:33 | |
Sono le 7 di mattina nella dimora di Vance Cover…
[Sì, nella sua testa si fa chiamare così, perché in fin dei conti odia il suo alter ego Psycho Roman. Quel lurido farabutto l’ha ingannato, lo ha privato di tutta la gloria che ha ottenuto e l’ha lasciato seccare sotto il sole della sua fama. E peggio, lo ha illuso. Ma non è finita qui, anche Vance ha qualche carta da giocare per far tremare il suo eterno rivale, per farlo crollare come il più comune castello di sabbia.]
…e piove. Le gocce si infrangono sul vetro delle finestre provocando un irritante tintinnio. La sala è avvolta dalle tenebre più profonde, perché neanche il sole ha avuto il coraggio di alzarsi in cielo per vedere l’orripilante spettacolo che gli si presentava davanti, nelle parti più remote del boschetto di Rosenderg. Vance Cover è seduto sul suo divano, a guardare la televisione, ma in realtà sta ripensando ancora alla sera prima.
“Buongiorno a tutti, amici telespettatori! Sono le 7.01 del mattino nei nostri studi televisivi e siamo pronti a riferirvi il tema del giorno. Oggi parleremo della schizofrenia assieme ad un nostro grande esperto che è venuto a trovarci. E’ qui con noi John Brown! Comincia a parlarci della malattia mentale riguardo la quale hai condotto una serie rigorosa di ricerche scientifiche con risultati ben positivi, Johnny”.
Il clima era identico a quello attuale, fatta eccezione per i tuoni ed i lampi che animavano il cielo come potrebbe fare solo la più furiosa delle battaglie tra gli Dei. Mi trovavo a Rosenderg perché me l’hanno detto loro di andarci. Mi hanno informato che avrei trovato Psycho Roman in quel luogo, che con un po’ di fortuna l’avrei persino sconfitto! Ma ci pensate? Io che batto in duello il mio arcinemico. Forte, no?! Ebbene, non provavo neanche un brivido. Né una goccia di sudore che percorreva la mia schiena, né battito cardiaco accelerato, niente di niente! Ero forte. Ero pronto. Quando ad un tratto…
“Grazie Bill. Bene, cercherò di parlare in maniera più semplice possibile. Innanzitutto le attività normali di una persona malata da tale sintomo sono chiaramente limitate. E’ quindi molto consigliato non provocare, né, tantomeno, insultare, una persona affetta da questo tipo di malattia psicologica. Ci sono due sintomi di Schizofrenia: i positivi e i negativi. Nel primo caso il paziente ha comportamenti o esperienze in più rispetto ad un individuo cosiddetto “normale”. Questi sintomi possono essere: le idee fisse, i deliri, le allucinazioni e il disordine del pensiero. Nel secondo caso, invece, persistono sintomi quali diminuzione, declino o scomparsa di alcune capacità o esperienze normali del soggetto, che comportano inadeguatezza nel comportamento della persona, distacco emotivo o assenza di emozioni povertà di linguaggio e di funzioni comunicative, incapacità di concentrazione, mancanza di piacere e mancanza di motivazione”.
…ho sentito una vocina infantile che chiedeva, invano, aiuto. Ho istintivamente provato a respingerla, ma non proveniva dalla mia testa. No, era umana. Ho corso per raggiungerla, il fatto che non ero solo nel mio rifugio mi infastidiva non poco e dovevo rimediare all’atto di fastidio che la piccola stava generando. Ad un tratto mi si è parata davanti e ho dovuto trattenere a stento una risatina nervosa: cosa c’era da temere, con una bambina che avrà avuto al massimo 13 anni davanti a sé? Le ho chiesto se si era persa e le ho intimato di andarsene, perché quello non era il luogo più adatto per le mocciose, soprattutto quella sera. Ma essa ha continuato a piangere sempre più forte, impaurita dai miei comportamenti. Allora le ho teso la mano che lei, timidamente, ha accettato e siamo andati al riparo dalla pioggia sotto un albero. Mi ha riferito, con una tonalità di voce severa e adulta, che ho trovato quantomeno irritante…
“Ma c’è di più. Esiste anche un terzo tipo di sintomi dove compaiono soprattutto disordine del pensiero e problemi di pianificazione. I sintomi possono prendere la forma di deficit neurocognitivi: si tratta dell'indebolimento di alcune funzioni di base quali la memoria, l’attenzione, la risoluzione di problemi, la funzione esecutiva e la cognizione sociale. Inoltre ci tengo a fare una precisazione: la schizofrenia colpisce più frequentemente soggetti nella tarda adolescenza e nella prima fase dell'età adulta. I sintomi si manifestano generalmente prima negli uomini che nelle donne.”
…che i suoi genitori le davano il tormento riguardo a non riferir parola agli sconosciuti, e che quindi, con una dannata retorica, lei mi considerava tale. “L’apparenza inganna”, diceva la madre, “Spero solo che tu non avrai mai la sfortuna di provare ciò che ti dico, figliola”. Mi provocava, mi prendeva in giro, mi umiliava di fronte ai miei amici. Era davvero troppo. Le ho mentito con un tono di voce dolce quanto falso che anche io avevo una figlia della sua età a cui davo questo tipo di educazione. Che ora l’avrei riportata a casa, da Mamma e Papà, e questa storia sarebbe stata archiviata negli immensi scaffali dimenticati dell’infanzia. Mentre dalla mia parola uscivano queste vili menzogne, però, serrai i pugni e mi preparai a colpire la mia giovane preda…
“La terapia può essere effettuata con farmaci neurolettici, i quali agiscono soprattutto sui deliri e sulle allucinazioni, diminuendo il senso di angoscia e le reazioni aggressive. È indicata, ciò che consiglio sempre anche io ai miei pazienti, anche la psicoterapia che può coinvolgere o meno familiari e conoscenti, allo scopo di individuare eventuali tensioni col malato e trattare il suo isolamento. Inoltre la psicoterapia può aiutare il paziente a contestualizzare il problema e le risposte dell'ambiente, rendendolo autoconsapevole. Le terapie del passato, come le applicazioni elettroconvulsivanti e l’insulinoterapia, non hanno mai dato risultati apprezzabili e sono sempre meno impieg…”
…con un violento destro che la colpì sul nasino e la fece stramazzare nel fango. Ero in lei in quel momento, potevo avvertire il sangue caldo che mi scendeva giù per la gola. E poi si è trasformata in…in…Psycho Roman, ecco, l’ho detto! Ho ancora i brividi se ripenso a quegli occhi gelidi che mi sono penetrati nel cervello, per qualche secondo ho temuto di diventare pazzo, sapete? Beh, ecco, avevo paura. E sentivo le mie vene pulsare e trasmettere al mio corpo quel sentimento chiamato rabbia. Ho afferrato il suo collo con entrambe le mani. Sentivo sotto i miei polpastrelli il sangue che fluiva e fissandomi l’immagine nella mente, una risata mi è scappata dalla bocca. Ho stretto, lui si è dimenato, ma alla fine è morto. Come un debole. Il mio sputo verdastro si è posato sopra di lui su quei dannati occhi ghiacciati che l’hanno…l’hanno…risucchiato!
[La sua storia termina qui. L’ha raccontata alla sua mente ridendo, con la bava alla bocca. Il ricordo gli ha evocato un piacere speciale, un caldo influsso di energia gli attraversa ora il corpo, è l’uomo più felice del mondo. Con la sua cambiella al cioccolato in mano può finalmente tornare a dedicarsi alla televisione, e in preda alle convulse risate e a quel senso di piacere che l’ha invaso, quasi non nota che gli occhi del giornalista si tingono tutto ad un tratto di quel pallido azzurro che caratterizzava Roman. Vance sgrana gli occhi, incapace di credere a ciò che vede, ma sperando che si tratti semplicemente di un’allucinazione].
“Scusa se ti interrompo John, ma ci è appena arrivata una notizia raccapricciante! E’ stato ritrovato questa notte il corpo senza vita di Psycho Roman nella nota foresta di Rosenderg. Il lottatore è stato finalmente punito per i suoi atti malefici compiuti contro Vance Cover, l’uomo che ha avuto il coraggio di compiere questo simile atto.”
[“Cavolo, ero certo che i suoi capelli fino a poco tempo fa erano castani!” Urla Vance disperato nella sua testa. Le parole non possono uscire, neanche loro hanno il coraggio di guardare i capelli di Bill Cole diventare, oscurate per qualche attimo da quel nervoso battito di ciglia accelerato, biondo ossigenato].
“Ma Vance, sì, proprio te che stai guardando me medesimo, ossia Psycho Roman, in questo preciso momento con la tua ciambella al cioccolato in mano. Io non verrò mai sconfitto da uno scarto umano come te. Insieme eravamo una bella coppia, una volta, in un triste passato che per fortuna resterà eternamente tale. Hai provato a farmi fuori ma non ci sei riuscito, bel tentativo, devo ammetterlo, ma io ho un’arma in più di te. Io sono immort…”
[Basta, è troppo. Anche per uno come Vance Cover. Si inginocchia a terra, piange urla, bestemmia, fino a che non si addormenta. La luce del sole gli illumina le palpebre, la mattina dopo, solo questo riesce a risvegliarlo da un sonno che pareva infinito. Si alza, si va a guardare allo specchio, e nota il cambiamento. Ora è Psycho Roman. Vance Cover è stato messo al tappeto, per adesso. Bisogna approfittare di questo momento. Sente tuttavia anche l’energia di Vance brulicare dentro di sé, un’energia potente, che insieme alla sua ne provoca una forse fin troppo grande per un wrestler ancora giovane come lui. Ma d’altronde lui è qui per stupire, no? Vuole far vedere al mondo realmente quanto vale. “E’ tempo di vincere”, esclama, “Vance Cover!”]
...
[Ma se fosse anche questa un'allucinazione?] |