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Bloody Desperation #356 - 24/11/17 - BD in Europe III - Paris

Ultimo Aggiornamento: 24/11/2017 15:58
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24/11/2017 15:56
 
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Backstage.
Anche quest’oggi, prima che inizi la puntata e con l’arena che piano piano va riempiendosi, le telecamere ci mostrano immagini in diretta via Titantron di un Drago irrequieto che girovaga per il backstage. Il fighter sembra camminare senza una meta precisa, quando ad un certo punto…

D: “Finalmente!”

Di fronte al fighter si palesano Morgan DeSade e Paul DeSade.

D: “Paul, cercavo proprio te…”

Paul DeSade, senza proferir parola, e senza degnare di uno sguardo Drago, si allontana come se nulla fosse. Il fighter prova a rincorrerlo, ma Morgan DeSade gli si para davanti.

MDS: “Mi scuso per il comportamento scostante di mio figlio, signor Vesely, ma ultimamente egli è, come dire, preso da tutta una serie di questioni che lo portano a trascurare altri aspetti della sua vita che attualmente reputa marginali... Come lei, ad esempio. Pertanto mi rincresce, ma se ha bisogno di lui, è meglio che si rivolga a me, dopodiché io farò il possibile per sottoporre la questione a Paul stesso.”

D: “Io…io avevo bisogno di parlare faccia a faccia con Paul!”

MDS: “Dica a me, ci penserò io a parlarne poi con Paul.”

Il tono di Morgan stavolta è duro e insistente e non lascia trasparire alcuna possibilità di ammorbidimento. Il fighter sembra spazientirsi, ma la risolutezza di Morgan lo portano a riflettere ed a rilassarsi.

D: “Allora, Daniel Stuart si è dimostrato un pezzo di merda senza precedenti, e come ben saprai io sarò lo Special Referee del match tra Stuart e Paul…”

Morgan annuisce.

D: “Confido nella vostra maggiore scaltrezza nell’accettare una proposta che a mio avviso…”

Morgan interrompe con un perentorio gesto della mano il fighter.

MDS: "Comprendo dove lei voglia arrivare, signor Vesely, ma prima di farle perdere inutilmente fiato credo che sia il caso che io la fermi qui. Noi non abbiamo alcun interesse per lei né tantomeno per il suo ruolo, ciò che Paul dovrà fare contro Daniel Stuart, dovrà essere fatto senza alcuna interferenza esterna e in tal senso non gradiamo aiuti da parte di nessuno, lei compreso. Dovremmo sentirci offesi dal fatto che lei abbia prima tentato di corrompere Daniel Stuart, e poi solamente dopo il suo rifiuto abbia ripiegato su di noi, ma ciò nonostante la ringraziamo per la proposta."

Drago vorrebbe replicare ma Morgan lo blocca.

MDS: "La prego di non insistere, signor Vesely. Lei non ha nulla da offrire che a noi possa interessare, quindi perché non mettiamo fine a questa poco stimolante conversazione priva di sbocchi?"

Drago si morde la lingua per non insultare Morgan che lentamente si allontana.

MDS: "Mi ringrazi, signor Vesely. Se avesse disturbato Paul con una questione così sciocca, difficilmente la discussione si sarebbe tenuta sui binari del civile scambio d'opinioni tra gentiluomini com'è stato invece tra noi due..."

Drago rimane sbigottito mentre Morgan DeSade sparisce per i corridoi del backstage. Il fighter di Liberec si ritroverà giocoforza a dover interpretare un ruolo che non gli interessa, senza al tempo stesso aver ottenuto nulla in cambio. Drago scuote la testa e tira un violento pugno al muro di carton gesso, il quale per sua fortuna non arreca alcun danno alla mano del fighter. Su questo gesto di stizza le immagini sfumano.


WBFF Wrestling presents...


Bloody Desperation in Europe III
24/11/2017
[@Paris (France)]
BD#356 #Event683


[IMG]http://i68.tinypic.com/29w1wsk.jpg[/IMG]

Chairman: Denny Leone
General Manager: Daisuke Kobayashi
Undisputed WBFF Heavyweight Champion: Daniel Stuart
Desperation Iron Man Champion: Crystal Houghton
WBFF World Tag Team Champions: Hog Family
King of Luck (Fight): Garet Jax
Survival Champion: Gaijin

[IMG]http://i66.tinypic.com/2mwyo89.jpg[/IMG]

BOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOM!
PYROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOS!

Taggart: "Benritrovati cari fans della WBFF Wrestling!"
Kokone: "Questa sera siamo a Parigi, la città degli innamorati."
Taggart: "Ma vi assicuriamo che gli atleti di Bloody Desperation daranno vita a tutto meno che a smancerie da fidanzatini, è assicurato."
Kokone: "Abbiamo ben 5 match in card, uno più promettente dell'altro."
Taggart: "Non perdiamo altro tempo, rinfreschiamo come sempre la line up dell'evento."

Line-up dell'evento:

Dumahim (Krauser & Angerfist) vs Lone Ranger Foley & James McFist vs John Doe & Brutus Rotten [WBFF Rules 3 Way Tag Team Match]
Bluebird vs BlackJack [Parking Lot Brawl Match]
King of Luck Championship: Garet Jax (c) vs Opponent chosen by Kobayashi [WBFF Rules Match]
R-Pro World Cruiserweight Championship: Diamante (c) vs Diamante Nero [WBFF Rules Match]
Main event: Crystal Houghton vs Gaijin vs Aaron Kirk vs Sheenan [Fatal 4 Way Match]


Taggart: "Credevo che avremmo visto qualcuno aprire lo show come al solito, e invece..."
Kokone: "E invece cosa?"
Taggart: "Guarda il monitor che hai davanti, imbecille!"
Kokone: "Ah... Ci chiedono già la linea dal backstage. Bene."

[IMG]http://i66.tinypic.com/2mwyo89.jpg[/IMG]

Inizio atipico per questa puntata di "Bloody Desperation"... perchè non ci troviamo sul ring, bensì all'interno dell'ufficio del General Manager, Daisuke Kobayashi, la cui porta si apre, senza alcun preavviso. L'avvocato nipponico solleva stancamente lo sguardo dai documenti che stava visionando... e sembra restare sorpreso quando vede entrare, in un classicissimo completo blu scuro, Daniel Stuart.
E c'è di più: il WBFF Undisputed Champion non è solo, bensì è attorniato da un gruppetto di uomini (ed una donna) che per atteggiamento, mise ed alterigia sembrano dichiarare la loro professione senza presentare alcun biglietto da visita.

Avvocati.

Di quelli abituati a presentare parcelle con diversi zeri.

(Anticipo Gabe e Dibbio ed allego foto di Stuart con i suoi legali, mentre entra nello studio di Kobayashi)

Kobayashi: "Sono molto occupato, per qualunque richiesta o capriccio potete rivolgervi alla signorina Palmer. Sono certo che vi dirà di no in maniera più educata e delicata rispetto a quanto non farei io."

Stuart non risponde e, benchè non invitato, prende posto ad una sedia di fronte al General Manager, mentre i suoi avvocati restano in piedi dietro di lui. Lo vediamo accavallare le gambe, sistemarsi i polsini della camicia... quindi si ferma. Scruta Kobayashi. Poi sbuffa, platealmente.

Kobayashi: "Sai, so riconoscere i miei colleghi. E, constatandone il numero, immagino che la faccenda sia seria. Di quale crimine contro l'umanità ci siamo macchiati questa volta?"

Lo scozzese sorride, e si passa un dito tra i capelli. Quindi sospira di nuovo, pesantemente, poi proferisce, finalmente, parola.

DS: "Evitiamo le pantomime ed i preamboli, OK?"

Il Nobleman alza la mano destra e, prontamente, uno degli avvocati alle sue spalle, gli passa un'elegante cartelletta nera. Stuart la prende e la poggia sulla scrivania di Kobayashi. La apre.

DS: "Lo riconosci?"

Cenno di assenso del General Manager, ma la domanda era retorica.

DS: "E' il mio contratto. Questa... [Stuart sfoglia alcune delle varie pagine che regolamentano il suo rapporto di lavoro con la WBFF] è la clausola che sancisce che il managment può obbligarmi a match "intergender" solo nel caso io debba difendere una cintura. Infine, qui... [Stuart arriva all'ultima pagina] c'è la mia firma e sotto quella della controparte che rappresentava la WBFF al momento della firma del contratto, quindi Denny Leone. [Stuart spinge con l'indice il contratto verso Kobayashi] Ora, la mia domanda... vedi modifiche a questo contratto? Aggiunte? Postille?"

Kobayashi risponde, senza controllare neanche.

Kobayashi: "No, non ce ne sono."

Daniel annuisce.

DS: "Esatto, avvocato Kobayashi. Non ce ne sono. Adesso, forse non c'era bisogno di ingaggiare il miglior studio legale di Chicago perchè chiunque, perfino uno sbarbatello al primo anno di Law School sarebbe capace di dimostrare che un cambio di governance all'interno di un'azienda, non modifica i contratti in essere, salvo che questi non siano discussi in maniera bilaterale, da ambo le parti. Questo è stato fatto? Non affannarti a rispondere: sappiamo entrambi che non è così."

Stuart comincia a picchettare con le dita sul suo contratto.

DS: "Mi sono chiesto diverse cose dopo quella sera. Che senso ha firmare un contratto con una dirigenza che si dimostra inaffidabile. Certo, parliamo di una federazione che ha fatto firmare un contratto a gente come i fratelli Hog, Derrick Mortimer o Oregon McClure... in pratica, vi aspettate che è già tanto se un lottatore sappia scrivere il suo nome anzichè firmare disegnando una X. Ma vede, mister Kobayashi, evidentemente ha sottostimato con chi ha che fare."

Kobayashi: "Una federazione che ha fatto firmare un contratto a The Nobleman Daniel Stuart. Se sei qui vuol dire che siamo qualcosa di più di una indy che raccoglie feccia umana per lanciarla sul ring. E, se sei qui, saprai anche che nei vostri contratti ci sono dei punti fermi, intoccabili, mentre altri soggetti ad interpretazione. Siete comunque dei dipendenti e vi è richiesta versatilità, capacità di adattamento alle varie esigenze che nascono di volta in volta."

Il Nobleman risponde con un sorriso, che è quasi una smorfia.

DS: "Non sia così naive, avvocato. Vede? Continua a sottovalutarmi? Secondo lei, l'equipe alle mie spalle è venuta solo per fare presenza scenica? Non mi rivarrò certo su di un ring... ma in un'aula di tribunale. Citerò la WBFF per inadempienza contrattuale. Ad essere sincero non so quanto vi costerà di più: se sarà maggiore il danno economico visto che andrete di fronte ad una sicura sconfitta legale, o il danno d'immagine visto che è il vostro Undisputed Champion a portarvi in tribunale."

Kobayashi: "Io... Io non credo che sia necessario arrivare a questo. Alle volte si compiono degli errori, tutti noi ne facciamo, ma non credo che questa sia una faccenda da risolvere in un luogo diverso da un'arena WBFF e in maniera così plateale. Le soluzioni esistono, possiamo parlarne e trovare un punto di incontro."

DS: "Un accordo, dice?"

Kobayashi: "Ebbene si, un accordo che accontenti ambedue le parti. Siamo appena usciti da una battaglia legale non di poco conto, abbiamo superato la crisi di qualche mese fa con sforzi immani e sacrifici. Mi basta che tu mi offra la garanzia di non procedere per vie legali e di evitarmi anche questa rogna, e in cambio... Si, potrei essere molto più ben disposto del solito a prendere in considerazione ed accogliere delle eventuali richieste."

Stuart sembra restare lì a pensarci, per qualche secondo. Poi abbozza un sorriso sardonico.

DS: "Lei è un uomo fortunato, Kobayashi-sama. Perchè pur essendo un uomo dai profondi principi morali, sono anche pragmatico. Va bene... voglio venirvi incontro. Vi eviterò l'umiliazione in pubblica piazza. In cambio, visto che siamo ormai a ridosso di "Interim Plague", ecco cosa chiedo: NESSUNA. PLAGUE. PER ME."

Kobayashi: "Non sarebbe un problema, se la cosa riguardasse solo me e te. Ma stiamo parlando della caratteristica peculiare del nostro prossimo evento in pay-per-view. Se accettassi ne distruggerei la forma, lo spirito, la sua dimensione."

Stuart, spazientito, interrompe il discorso del General Manager.

DS: "Non me ne importa un accidenti. Aldilà del fatto che avere Drago anzichè un referee professionista nel MIO match è già, di per sè, una piaga; non tollererò comunque ulteriori deroghe. Voglo la totale immunità da qualsiasi "Plague" dell'evento. O quello, o risolveremo la storia in tribunale. A lei la parola."

Kobayashi: "E va bene, D'ACCORDO! Daniel Stuart sarà l'unico atleta immune alle Plagues dell'evento, ok? Ma non prenderci l'abitudine, Nobleman. Ti assicuro che d'ora in poi presteremo alle faccende che ti riguardano la stessa attenzione di un chirurgo in sala operatoria, questa è l'ultima volta che vieni a dettare legge nel mio ufficio!"

Stuart si alza dalla sedia, e si riabbottona la giacca.

DS: "Eccellente."

Si volta verso i suoi avvocati, uno di loro stoppa in quel momento un dispositivo di registrazione audio. Stuart annuisce con un cenno del capo.

DS: "E' bello vedere che tra gentleman è ancora possibile trovare un accordo."

Fa quindi per avviarsi alla porta.

DS: "Sayonara, Kobayashi-sama."

Così dicendo, lascia l'ufficio e...

CAMERA FADES

...
....
O forse no.

Le immagini restano ancora con Stuart, fuori dall'ufficio, circondato dai suoi avvocati. Quello che sembra essere il "senior" del gruppo si pone di fronte allo scozzese, e gli porge la mano. Stuart la stringe con decisione.

Avv: "Ha ottenuto tutto ciò che voleva, mister Stuart."

DS: "Me l'aveva anticipato, no? Questa non era una partita, era solo un pallone da spingere in rete, a porta vuota. Al novantesimo."

L'avvocato sorride.

Avv: "Adesso, cosa farà?"

The Nobleman fa spallucce.

DS: "Magari manderò dei fiori a mrs. Houghton. Se non fosse stato per lei, non avrei mai ottenuto questo."

Risate della combriccola, poi l'immagine sfuma. Stavolta per davvero.

[IMG]http://i66.tinypic.com/2mwyo89.jpg[/IMG]
???: "Niente latinismi stavolta, intesi?
Non sono ferrato in materia e non ho voglia di riprendere in mano i libri del college, quindi tieniteli per te, Foley."

Il Ranger e John Doe sono seduti a gambe incrociate uno di fronte all'altro, e si fissano intensamente, o almeno il Saviour lo sta facendo, vista la maschera del suo interlocutore che nasconde qualsiasi sua emozione.
L'unica cosa che viene inquadrata sono i loro volti, facendo in modo che tutto ciò che li circondi sia ininfluente, mentre il newyorkese riattacca a parlare.

Doe: "Credo che tu voglia una risposta alla tua proposta di sette giorni fa.
Ad essere sincero ricordo ben poco di quella chiacchierata... rimembro distintamente solo quelle frasi in latino e una serie di motivi per il quale io sarei il cattivo della storia. Quando sei giunto al punto della stipulazione ne avevo talmente le palle piene che non ti ho più ascoltato e ho preferito lasciarti imboccare la porta d'uscita senza dire altro. Quindi, già che ci sei, perché non mi rinfreschi la memoria, visto che questa ha tutti presupposti per essere una grande giornata?

Insomma, avere di nuovo la possibilità di pestare i piedi a Krauser e al suo nuovo compagno da giochi, di rinfacciare a Rotten la ripida discesa della sua carriera da quando ha rifiutato il mio aiuto ad Horizon, perdendo la medaglia d'oro che tanto bramava, ed infine di darti una lezione prima di Interim Plague. Cosa avrei potuto chiedere di più? Solo una cosa.
Un match one vs one contro di te, Foley.
Perché c'è una linea sottile tra coraggio e stupidità, e non ho intenzione di pendere verso uno dei due estremi. Se vuoi prendertela con qualcuno, incolpa Kobayashi, visto che se fosse stato per me ti avrei fatto tornare a camminare nel deserto del Mojave a calci."

Il tono rabbioso e provocatorio di John non sembra sortire alcun effetto sul Ranger, mentre l'uomo continua a discorrere.

Doe: "Ti aspettavi che accettassi quello che sarebbe stato un Handicap Match senza fare nulla per cambiare le carte in tavola? Andiamo, se ti fossi trovato al mio posto non muovendo un dito ti saresti dimostrato soltanto un cocciuto idiota.
Ho fatto ciò che era meglio per me, generando un incontro che si sarebbe concluso grazie anche a quel pizzico di fortuna che non ha mai guastato.
Ma tu e il tuo malsano senso di giustizia avete voluto rovinare tutto.
Quindi... sono tutto orecchi, Foley. Dimmi cosa vuoi attuare per Interim Plague, prima che mi penta di questa decisione."

Passano secondi interminabili, Foley sembra stia ponderando le prossime parole, quando, in fine, riprende la parola.

Foley: "Consuetudo est altera natura.
L'abitudine è una seconda natura e per questo motivo che io non la cambierò, per te o per chiunque altro."

Il Ranger osserva l'espressione di Doe per qualche attimo.

Foley: "Questa è la premessa con la quale apro questa discussione. Questa proposta nel quale, tu, potrai decidere se scegliere la via del vero uomo che crede veramente nella giustizia e nella lealtà o se con quelle parole di pulisci solamente il muso, come se fossero dei vecchi stracci."

Ancora un'ennesima pausa che lascia queste frasi in sospeso per venir meglio digerite dal suo interlocutore.

Foley: "Io non avrei fatto nulla, perché non importa se le regole ci sono favorevoli o meno. Se il nostro fine è buono o meno.
Non vi sono metodi diversi per raggiungere qualcosa, solo una strada, quella giusta, che sia a noi favorevole o meno.
La giustizia ed ella è bendata."

Sospira, tagliando corto.

Foley: "La proposta, era quella di un match giusto. Per vincere, devi sconfiggere tutti i rivali.
Uno dopo l'altro, nessuno che possa rubare la vittoria, che possa vincere illegalmente.
Nessuno che trattiene il rivale per non farlo intervenire durante il pin conclusivo.
Nulla di tutto ciò. Una lotta dove vince solamente il più meritevole."

Doe abbassa lo sguardo, visibilmente disorientato. Accettare la proposta di Foley significherebbe rinunciare al vantaggio di cogliere l'attimo ad Interim Plague costringendolo ad un Tour De Force. Ma all'improvviso John gli sorride beffardo.

Doe : "Sei davvero ottuso per certi versi, lo sai? Hai una visione così chiusa di questo mondo... e se a dirti ciò è uno come me, dovresti porti qualche domanda.
Ma se io mi sono evoluto e ho compreso che esiste altro oltre alla propria missione, tu preferisci riempirti la bocca di paroloni come lealtà, giustizia ed onestà.
Tutti concetti soggettivi, che variano di persona in persona.
La giustizia per qualcuno potrebbe essere lo sparare in faccia all'assassino di un proprio caro.
La lealtà potrebbe significare appoggiare un amico in un qualcosa di potenzialmente disastroso, e via dicendo.

È tutto soggettivo, Foley, e non sarà una stipulazione come quella proposta da te a farmi cambiare idea.
Ma sai che ti dico? Per me va bene."

Il Saviour si alza da terra, aggiustandosi il giubbotto di pelle e con gli occhi fissi sul Ranger.

Doe: "Ma non per il tuo pensiero di creare un incontro giusto e con un vincitore meritevole.
Bensì per farti scendere dal piedistallo sul quale ti sei posto quando, nonostante tutto, il braccio alzato alla fine di tutto sarà il mio.
Perché quello che mi trovo di fronte non è nient'altro che un superbo.
Un superbo inflessibile che impone la sua logica e la sua condotta con la forza... e ironicamente questa descrizione potrebbe anche calzarmi a pennello.

Ma io so di essere un uomo comune con un particolare passato, che da la possibilità di redimersi ai suoi avversari, quando possibile.
Brutus Rotten ha avuto la possibilità di farlo, Bluebird anche. Il fatto che abbiano rifiutato questa via non implica che non avessero chance di cambiare.
Purtroppo, con un avversario così fermo nelle sue convinzioni, non mi resta altra scelta che annientarlo nel territorio dove si sente più al sicuro.
Ossia nel modo che lui ritiene retto e giusto."

Il newyorkese passa oltre a Foley ancora seduto per terra, scomparendo dall'inquadratura, mentre il mascherato rimane a gambe incrociate, impassibile.

[IMG]http://i66.tinypic.com/2mwyo89.jpg[/IMG]

Risuona a pieno volume “The Dope Show”, il brano d’ingresso del Narcisistic Hollow Ava Misfit. Il lottatore cammina sul palco mano nella mano con la manager Cami Bucket, sommerso da fischi o in generale disinteresse nei suoi confronti. Ava si fa passare il microfono e fa cenno di interrompere la musica.

Ava: “Cosa c’è… volevate uno dei dilemmi morali di Drago? L’uomo a cui è stata rubata l’anima? Be’, sappiate che avete di fronte un uomo che non possiede alcuna anima, io sono vuoto dentro, proprio come le vostre misere esistenze.”

Stavolta i fischi sono inevitabili.

Ava: “Come tutti già sapete, Foley e John Doe hanno trovato un accordo, una stipulazione adatta per lo Smell of Revenge che sarà messo in palio fra loro, me e la coppia dei darkettoni squallidi. Una stipulazione in cui vince chi schiena tutti gli altri avversari.
Dal backstage mi hanno detto ‘ehi, va sul ring e dì quello che ti pare e poi levati dal cazzo’. Come se questa fosse una cosa normalissima. Sapete, se avessi avuto come avversarie Beatrice, Sophitia, Crystal e la mia Cami, avrei avuto molto piacere in un match del genere, uno strofinamento di corpi l’uno sull’altro. Quello è il mio territorio, ma se un patriota americano propone idee del genere in una sfida fra uomini… che schifo!
Sono qui per rinunciare alla mia possibilità di combattere per lo Smell of Revenge.”

Il pubblico sembra quasi esclamare di gioia all’affermazione.

Ava: “Ci avete creduto? Pensate davvero che io potrei tirarmi fuori da un match violento con altri quattro deficienti che credono di avere la vendetta dentro di loro? Io sono lo spirito della vendetta, perché in questo momento so che a nessuno di voi importa nulla di questo match! Credete che noi cinque siamo soltanto delle riserve che scaldano la panchina. Ma andate a farvi fottere.
In questo momento il ring è occupato da me, e sono io a fare lo show.
Cami, vieni qui.”

La compagna di Mr. Wrong Soul sale sul ring e lo abbraccia.

Ava: “Potrei garantirvi uno spettacolo indimenticabili insieme a lei, ma questo non cambierebbe niente perché vi siete fatti l’idea che Chojiro-comesichiama sia un uomo dal nome impronunciabile che vedremo solo per qualche mese, e che Dante sia qui soltanto perché Jumala è sparito negli abissi da cui era giunto.
Mi dispiace, forse avete ragione, ma io voglio mostrarvi che c’è del fuoco che arde in loro, e ancor più dentro di me.
Non siamo i vostri riempitivi, siamo l’antipasto delizioso prima della zuppa di merda a cui siete abituati!”

Parole forti da parte del Narcisistic Hollow, il pubblico rumoreggia, viene lanciata qualche lattina vuota di Coca Cola e altre porcherie.

Ava: “Dante, Chojiro, muovete il culo e presentatevi qui, questa è la vostra occasione perché nel Dope Show c’è spazio anche per voi… e in questo momento siete co-protagonisti. Godetevi il momento e mostrate a questi stronzi chi comanda!”

Profondo Rosso Remix riecheggia in arena, sullo stage un alone di fumo avvolge tutto e solo un’ombra si intravede all’ interno di esso. Chojiro Nishimura sopravanza sulla rampa, a piccoli passi, con incedere vago, trascendente con un lungo mantello che lo copre ed un cappuccio che gli oscura quel volto dal luttuoso paint-face.
The Dark Master Of Custodial Arts sale sui gradoni e poi sull’ apron, passando poi tra la terza e seconda corda. Palesatosi sul ring Chojiro spalanca le braccia e solo un debole battimano si propaga. Alla cessazione dell’acclamazione, il figlio delle divinità agguanta un microfono e inizia a dissertare.

CN: "Ava, per tutto il trauma e la miseria che ti ho causato, so che vuoi distruggermi, so che vuoi strapparmi l’animo ma attenzione, ci sono cose dentro di me senza rimorso, senza compassione. Cose che possono farti del male, cose che ti possono spaventare per ora e per sempre.”

Chojiro toglie il cappuccio, mostrando i suoi capelli mezzi mori e mezzi biondi e il suo paint face che parte da sotto l’occhio e finisce sullo zigomo. The Lord Of Sorcery pare deprecabile, quasi afflitto da un dolore che lo corrode.

CN: “Il liceo deve essere stato un periodo tetro per te. Tu sei come me: niente amici, niente famiglia, niente di niente. Come te so cosa vuol dire essere votato come il più impopolare oppure quando non vieni invitato alle feste. La verità è che io non ho bisogno di te, l’unica cosa di cui io ho bisogno è il rimorso dell’usufruire dei miei poteri fisici e mentali.”

Chojiro gironzola per il ring, con sguardo basso e capo chino. Nishimura sogghigna con irruenza e guarda un Ava altrettanto saccente.

CN: “C’è una parabola di un uomo che camminava solo nel deserto, prima di camminare ebbe l’apparizione di un corpo celeste che gli dice di non abbandonarlo mai, ma nel bel mezzo del suo vagabondaggio si volta e si accorge che è solo. Allora guarda il cielo e chiede del perché dell’abbandono ed egli gli fa notare che questi seppur vede una sola serie di impronte, lui è stato accanto all’ uomo a donargli forza d’ animo. Bene! Prossimo pay per view ti accorgerai che Dio non ci sarà, tu Foley, sarai solo, persistendo insieme all’ angosciante lacerazione del passaggio alla miglior vita. Io ti permetterò di dominare, io ti permetterò di sfiorare il cielo con un dito, poi ti guarderò negli occhi e scaverò nell’ ardimento di colui che era anche mio padre, quell’uomo che come voi mi metteva all’ ombra, mi demoliva le speranze e mi riempiva di illusioni. Ava, so che fremi dalla volontà di abbattere Foley e Doe per poi metterti in un match equo insieme a me e Dante, ma questo è un match dove non è ricompensabile con la presenza. Tu non hai animo, io non conosco etica, mi sono sempre apprestato alla lotta, con l’uscio degli inferi spalancato. Non so a cosa comporta la mia disputa, dove saranno sepolte le mie ossa, se sarò in una fossa o nel ventre di Djambala, io mi preparo all’ evenienza della deplorazione.”

Il Narcisistic Hollow scuote la testa, appare abbastanza interdetto dalle parole di Nishimura.

Ava: “Abbiamo qualcosa in comune, Chojiro. Anch’io so che finirò in una fossa, ma mi auguro proprio di non seminare nel ventre di una donna… se comprendi cosa sto dicendo! Parigi è la città dell’amore e del romanticismo, io però preferisco l’istinto e la violenza a questi ‘sentimenti’ che non servono a nulla. Per mia fortuna non sono nato francese, e tantomeno parigino.”

Piovono nuovamente fischi per il King of Nobodies, che se la ride mentre appoggia la mano destra sulla spalla di Nishimura.

Ava: “Sai, potrei anche farci un selfie per festeggiare questa occupazione del ring che abbiamo appena fatto, ma lo stick se l’è preso Cami e non me lo ha più restituito.”

La manager si lascia scappare un sorriso malizioso.

Ava: “Interim Plague si avvicina e io sarò la piaga che purgherà la tua esistenza, e quella degli altri nostri avversari. Ma sai… Master of Custodial Arts, in te c’è lo sguardo di un uomo che non si arrenderà facilmente. Mi auguro che anche Dante abbia il fegato di presentarsi qui e ora!”

Attimi di suspance. Le luci si spengono, boati del pubblico. Pochi secondi dopo, la luce ritorna alta e, al centro del quadrato, voltato verso Ava troviamo Dante, che fissa l'avversario con sguardo inespressivo, ma in qualche modo colmo d'ira.

Dante: "Tu parli troppo."

Esordisce così lo scozzese, accolto positivamente dagli spettatori. La Presenza poi si dà una spinta per capovolgersi all'indietro e mettersi in piedi con una capriola. Armato di microfono, Dante inizia a camminare per il quadrato, squadrando i suoi avversari.

Dante: "Sono qui oggi per discutere del match che noi tre, assieme a Ranger Foley e John Doe, disputeremo nel prossimo evento a pagamento della WBFF.
Un match nel quale sono stato ficcato, al quale non appartenevo. Un match che mi contrappone a ben tre perfetti sconosciuti, giacché il mio obiettivo quel giorno sarà il Ranger.
Ava, Chojiro, dovete sapere che Dante rispetta poche persone. Voi non siete fra questi. Ciarlatani, presuntuosi, spacconi: ce le avete tutte voi.
No, non è una lagna come tante. È la verità di Dante, un uomo che ha conosciuto persone di tutti i tipi sulla sua strada, ma che mai si era trovato di fronte a due soggetti come voi. Vi fate la guerra, vi odiate quasi più di quanto io detesti Foley. Eppure siete sempre così leziosi, con Cho che si ferma alle sue minacce poco pericolose e Ava che lavora con sarcasmo e presunzione.
Non conoscete il concetto di storia, non capite cos'è l'odio.
Non capite il senso dei miei messaggi."

Piccola pausa, il pubblico è preso dalle parole di Dante, che va a chiudersi in un angolo, continuando il monologo.

Dante: "Mi sono sempre chiesto dov'è che inizia l'odio.
Foley mi ha fatto vincere il match, mi ha dichiarato vincitore, poi mi ha sollevato il braccio e mi ha steso. È qui che inizia l'odio.
Nasce un sentimento, lo si coltiva, prende piede da solo: la faida tra me e Lone Ranger Foley è molto più radicata di quanto voi immaginiate.
Non sopporto gli impiccioni, eppure voi due e Doe mai riuscirete a risultare più antipatici di quel fantomatico guardiano della giustizia, che non solo ha attaccato me, ma ha anche colpito i miei principi. Mi ha dato del bugiardo, ha insinuato il falso, dandomi per un uomo qualunque, che cade e ricade nell'errore. Dante non è uomo qualunque, e seppur io non sia tipo che serba rancore, penso sia giunto il momento di mettere le cose al loro posto. Ora è Dante il guardiano. È Dante che fa la giustizia, e si appresta a dare una lezione di vita al Lone Ranger.
Foley ha bussato alla mia porta, io gli ho aperto e sono entrati ben tre intrusi. Devo ristabilire l'ordine. Molto presto sarà fatto, e la pagherete tutti.
Questo è solo l'inizio."

Chiude così il proprio discorso il wrestler scozzese, che con fare serio lancia via il microfono, abbandona il quadrato, scavalca le balaustre e si perde tra il pubblico, nel buio, abbandonando i suoi due avversari.
Il Narcisistic Hollow scrolla le spalle mentre osserva Nishimura.

Ava: “È arrivato, ha scatenato l’inferno e se ne è andato… sei geloso? Ne dubito!
Mi sembra che ognuno abbia esposto a dovere la sua idea sul nostro match di Interim Plague. Contento carrellista del backstage? Non siamo andati off topic. Abbiamo troppa merda da lanciarci addosso per saltare un’occasione del genere.
Sarà violento, spietato e a differenza di quanto vorrebbe Foley, non sarà una festa con bandiere arcobaleno, ma un match dove lo Smell of Revenge diventerà il traguardo da conquistare e noi cinque scriveremo la storia, rubando la scena ai nomi più noti.”

Il wrestler volge il suo sguardo verso la folla.

Ava: “Il Dope Show termina qui, potete riprendervi il ring e lo spettacolo potrà continuare. Grazie per averci dedicato il vostro tempo prezioso. Ancora una cosa: Parigi fa schifo!”

Mr. Wrong Soul fa cenno a Cami di seguirlo ed esce dal ring. L’ultimo a rimanere lì è Chojiro Nishimura, che fa una delle sue taunt prima di andarsene. L’occupazione, o Dope Show come la chiama Misfit, è appena terminata.

Prima che tutti possano andare via, però, un annuncio fa la sua comparsa sul Titantron, sotto gli occhi di tutti.

PLAGUE prevista per Foley, Doe, Misfit, Nishimura e Dante


Taggart: "Ci sarà da divertirsi"
Kokone: "Meglio così. Se, come concordato, tutti dovranno schienare tutti, senza questa plague avremmo fatto notte. Invece ora la faccenda si farà incandescente"

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Ci troviamo nel backstage, più precisamente nell'area interviste dell'arena. Davanti alla telecamera troviamo Cactus Mike, come sempre in giacca e cravatta, seduto su una poltrona rossa con un microfono in mano.

Mike: "Buona sera cari fans della WBFF Wrestling. La persona che sto per intervistare rappresenta sicuramente una delle personalità più controverse degli ultimi tempi, il cui operato ci ha dato parecchio di cui discutere. Sto parlando di..."

L'inquadratura si allarga, progressivamente.

Mike: "Brutus Cheek Rotten".

Il wrestler proveniente da Horizon se ne sta comodamente spaparanzato su un'altra poltrona posta al fianco di quella dell'inteviewer, completamente rilassato e sicuro di sè. Anzi, a dirla tutto sembra addirittura svogliato.

Mike: "Brutus, la scorsa settimana hai spiegato in maniera piuttosto chiara cosa pensi di McFist e, soprattutto, perchè hai scelto di voltargli le spalle. La mia prima domanda è... A prescindere dal fatto che tu possa aver torto o ragione..."

Rotten: "Ho ragione, indubbiamente. Perché, ti sei forse bevuto le stronzate del martello?"

Mike: "No, no. Certo."

Rotten: "Appunto. Dopo tutto anche tu, se non ricordo male, hai avuto delle rogne per colpa sua."

Cactus Mike annuisce debolmente, ma senza esporsi più di tanto.

Mike: "Dicevo... Non hai qualche timore dato che non conosci la stipulazione che determinerà le regole del vostro match? Ma soprattutto, non credi che battere James McFist sul ring di un PPV, il tuo PRIMO PPV WBFF, possa essere impresa ardua per un esordiente come te? Pur tenendo conto delle tue comprovate abilità, s'intende."

Il wrestler di Philadelphia si umetta le labbra e aggrotta la fronte, mostrandosi perplesso.

Rotten: "E' il perno di tutta la vicenda, Mike. Voglio farlo proprio per dimostrare quanto lui sia solo un pallone gonfiato, capace solo di vendere aria alla gente. Sarò anche un esordiente, ma sono perfettamente in grado di farlo a pezzi e... Quando l'avrò fatto, tutti finalmente capiranno che Hammer è un debole, che lo è sempre stato. E tutti i risultati che ha conseguito in carriera diverranno superflui, perchè arrivati in un'era in cui il livello di questo wrestling era così basso da lasciare perfino ad uno come lui la possibilità di emergere. Un'era in cui non c'era Brutus Cheek Rotten, un'era che Brutus Cheek Rotten farà dimenticare."

Mike: "Tuttavia... Hai risposto solo parzialmente alla mia domanda."

Rotten lancia un'occhiataccia all'intervistatore.

Rotten: "No dude, non mi spaventa nulla, figuriamoci una stipulazione non ancora annunciata. Di cosa può trattarsi, uh? Di avere un paio di tubi al neon al posto di un sacchetto di thumbtacks? Di dover schiantare Hammer su un tavolo piuttosto che sul mat? Cazzo, sarebbe davvero questo a dovermi impensierire?"

Ad un tratto Rotten cambia completamente espressione, facendosi molto serio. Inizia a fissare Mike con insistenza, almeno così sembra.

Mike: "Che c'è?"

Rotten non risponde. L'intervistatore, capendo che c'è qualcosa che non quadra, fa per voltarsi dall'altra parte.
E si ritrova, su un'altra poltrona posta sul lato opposto rispetto a quello di Rotten...
Proprio lui, JAMES McFIST! Hammer indirizza un gesto ai due, come a chiedergli di continuare e di fare come se lui non ci fosse!

Rotten: "Un classico di James-AdessoTiRuboLaScena-McFist. E' ciò che gli riesce meglio, d'altronde."

Mike: "Buona sera McFist, non mi aspettavo di certo che questo sarebbe finito con il diventare un confronto verbale face to face."

Brutus adesso sembra più rigido, vigile.

Mike: "Riprendiamo, dunque... Rotten, nel momento in cui...!?!"

Rotten: "Non facciamo i maleducati, abbiamo un ospite. Ci vorrebbe una domanda anche per il nostro Hammer, e sai... Si dà il caso che io ne abbia già una pronta."

L'intervistatore, un po' rassegnato, lo invita a proseguire lasciandolo fare.

Rotten: "Dimmi Jim, perchè non hai vinto i titoli di coppia con Jeff Hyghtler? Perchè non li hai vinti con Alfonso, o Angel Obike Lowe, o come cazzo vuoi chiamarlo? Perchè non con Red Revolution Raven, McFarry, Leone... E per finire, perchè non ci sei riuscito neanche con Brutus Cheek Rotten?"

La provocazione di Rotten è forte, ma non sembra scomporre McFist più di tanto. Hammer si alza dalla poltrona, si schiarisce la voce e mette le mani dietro la schiena. Sembra che non attendesse altro che una domanda del genere per iniziare a fare un po' di show.

Hammer: "Beh, potrei parlarne fino a domani mattina, ma cercherò di essere breve e di soddisfare ugualmente la tua curiosità. Hyghtler tradì il Violence Club, mi colpì alle spalle distruggendo il team conosciuto come Diabolic Rhythm per ambire a traguardi di maggior prestigio. E ci riuscì pure, vinse il Survival Championship e poi l'Undisputed. Ma poi sai come andò a finire? Prima mi presi il Survival e, infine, anche l'Undisputed Championship a WBFF Maniacs, nella Cage of Death."

Mike: "Breve? Strana concezione di sintesi, McFist."

Hammer allunga una mano a palmo aperto verso Mike per zittirlo e invitarlo a rimanere in silenzio in modo che possa proseguire.

Hammer: "Con Alfonso, beh, quella è stata sicuramente la volta in cui ci sono andato più vicino. Eravamo ad un passo dal risultato, ma poi McFarry - con il quale ai tempi avevo una rivalità piuttosto sentita - finì con il licenziare il mio partner con il solo scopo di distruggere la nostra corsa al campionato tag team.
Ti lascio per ultimo Cheek, mi sembra doveroso. Beh, che dire, con tutti gli altri semplicemente...!?!

Rotten: "No James, ti interrompo prima che qualcuno rischi di addormentarsi. Vuoi sapere la verità? Forse ti serviva qualcuno che te la sbattesse in faccia, sai?
Tu hai fallito semplicemente per due ragioni, o perchè arrivato sul ring hai dimostrato di essere un incapace, di non essere affatto all'altezza della situazione, finendo per penalizzare i tuoi partner. O perchè i tuoi partner hanno capito in anticipo quanto tu sia un fottuto pagliaccio, finendo per lavarsene le mani prima di fare una figura di merda in diretta TV! Ecco qual'è la verità!"

McFist sorride.

Hammer: "Il bello della soggettività. Possiamo interpretare tutto a modo nostro, ma poi bisogna vedere quanto il nostro pensiero si avvicini alla realtà dei fatti. Ma in tutto questo, Cheek, essendo io il bacucco tra me e te, mi stupisce quanto tu questa sera sia in vena di rimuginare sul passato. Un passato che non ti riguarda, tra l'altro.

...

Ho l'impressione che queste pippe mentali non portino da nessuna parte, sai? Il passato è passato, ciò che conta davvero - e tu dovresti saperlo meglio di me - è l'oggi, l'adesso, il presente. Quindi lascia che io ti parli del NOSTRO presente e dell'immediato futuro che ci attende."

WHAT?!? Attenzione, McFist solleva la poltrona sulla quale era seduto prima, E LA LANCIA ADDOSSO A ROTTEN! L'oggetto manca per pochissimo lo stesso intervistatore, che se l'è vista davvero brutta! BRUTUS VIENE TRAVOLTO DALLA POLTRONA E FINISCE PER RIBALTARSI A TERRA!
McFist gli è subito addosso, dopo aver spinto a lato la poltrona infierisce sul suo rivale con una serie di pugni molto veloci! Poi lo afferra per la testa e lo rialza da terra...

REAZIONE DI ROTTEN! Pugno a mano chiusa, Headbutt! McFist indietreggia di un paio di passi... Brutus gli si avvicina nuovamente e allunga le mani verso la sua testa, MA HAMMER LO ANTICIPA, è più veloce... McFist afferra la testa del suo avversario e...

ANVIL'S TREASON! Rotten crolla a terra!

James si rialza e osserva per qualche istante il corpo di Rotten giacente sulla pavimentazione.

Hammer: "Questo è il presente, feccia umana. Ed è solo l'antipasto di un futuro che - tra due settimane - vedrà il tuo culo in fiamme e la tua faccia schiacciata in una pozza DEL TUO STESSO SANGUE!"

McFist, dopo aver indirizzato il suo messaggio a Rotten, toglie il disturbo e sparisce di scena. Cactus Mike si ricompone e si alza in piedi, alternando lo sguardo tra il corpo di Brutus e l'obiettivo della telecamera. Infine, con un sorriso fasullo come una banconota da 4 dollari, si congeda.

Mike: "E con questo è tutto dall'area interviste, buon proseguimento e... Alla prossima."

Camera fades.

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Siamo nella roulotte di Krauser. Al suo interno il duo dei Dumahim, Krauser appunto e Angerfist, sono seduti su dei pouf dall'aria consumata con il mascherato che sta osservando il "soffitto" del veicolo con aria vuota mentre il Demone sta bevendo una bottiglia di rum.

JK2: Parigi ... che schifo di topaia. Patria di effeminati, sodomiti, ipocriti e mangia-ranocchie. Tutti lodano i vini francesi ma in realtà è solo acqua sporca: Moet & Chandon, Chateau Petrus ... bah che schifo. I francesi dovrebbero morire nei peggiori modi possibili!

La Bloodcage abbassa lo sguardo per osservare il suo tag team partner.

Angerfist: Il tuo odio contro i francesi è ... interessante. Non sarai mica un francese?

Il volto dell'Emperor diventa paonazzo di rabbia.

JK2: Tu lurido ... NON OSARE MAI PIÙ! Io non sono francese!

Il mascherato risponde con una cupa risata.

Angerfist: Comunque adesso basta parlare di "scheletri nell'armadio" e parliamo del nostro secondo incontro in tag team: sono tutte vecchie conoscenze a quanto pare. Sicuro che io abbia fatto una saggia scelta nell'unire le mie forze alle tue?

JK2: Hai fatto un'ottima scelta. Rotten non è più l'essere imbattibile che terrorizzava Horizon, non è più il "cinghialone" come io lo definivo mesi fa: è una pallida, volgare ombra di sè stesso ... ed è anche molto stupido se ci ha regalato una vittoria quando ormai il suo mentore ci stava per battere.

Scoppia a ridere in modo sguaiato.

JK2: Infatti il suo ex-maestro starà in questo match e noi ci occuperemo della nostra vittoria aspettando che quei due si scannino amorevolmente a vicenda, quando si dice "prendere due piccioni con una fava".

Angerfist: A proposito di mentori ... tu non ne avevi uno? Quel "Geeno"?

The Metal Demon sputa per terra.

JK2: Dopo la mia vittoria della Golden Medal è sparito nel nulla come fumo. Ma se lo becco tra le mani ...

The Bloodcage si alza dal suo posto e poggia una mano sulla spalla del Demone.

Angerfist: Non ti distrarre ora. Dobbiamo pensare al nostro match altrimenti tutte le nostre buone intenzioni crolleranno, se non erro c'è pure John Doe tra i nostri avversari ...

Qualcosa scatta nella testa di Krauser.

JK2: Cosa hai detto? Ripeti!

Angerfist: John Doe è tra gli avversari per dare manforte a Rotten.

Anche Krauser si erge in piedi con una furia smodata.

JK2: DOE!!! BRUTTO BASTARDO! Pensavo che non avrei dovuto più incontrarlo ... e invece ... ME LO TROVO DI NUOVO DINANZI A ME!!! Quel lurido purista delle mie palle ... io gli strappo la pelle dal suo dannato viso e mi godrò la sua visione di uomo moribondo e sanguinante mentre io mi mangio il suo volto con gusto! Troppe volte ha cercato di interrompere il mio cammino, troppe volte mi ha intralciato ... NON LO SOPPORTO PIÙ!!!

Angerfist: Allora abbiamo un motivo in più per vincere non credi? Non vorresti umiliarlo definitivamente, non vorresti ... fargli il culo?

JK2: Sì ... lo desidero. Lo desidero come desidero vincere i titoli di coppia, desidero che quel Doe, quel bastone tra le mie ruote finisca di stare sempre di fronte a me.

Angerfist: Allora sfoga la tua furia su di lui, sei un demone maledizione! Distruggilo!!!

Krauser sfonda la porta con un calcio.

JK2: YES! Hai ragione, faremo il culo a quei bastardi!!! WBFF ... READY TO BE RAPED???

Angerfist lo segue ridacchiando.

Le telecamere sfumano. L'immagine va in dissolvenza.
Al suo posto la Plague che forse non divertirà molto Angerfist, ma di certo i tifosi.

PLAGUE per i Dumahim


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Dumahim (Krauser & Angerfist) vs Lone Ranger Foley & James McFist vs John Doe & Brutus Rotten [WBFF Rules 3 Way Tag Team Match]

DING DING

Sul ring partono Krauser e Lone Ranger Foley. Presa di clinch a centro quadrato, con Krauser che mette subito in difficoltà Foley portandolo all'angolo e dimostrando di essere in grandissima forma, colpendo il Ranger con una serie di colpi molto stiff. Non potendo contare sulla stazza fisica, sono la rapidità e la durezza dei colpi che fanno la differenza. Foley non sembra essere molto concentrato nel match, e Krauser ne approfitta mettendo a segno la sua KILLAH! From the third rope! Foley a terra, Krauser chiude!

1...
2...

Kick Out!
Krauser dà il tag ad Angerfist ed i due si accaniscono a terra su Foley, salvo poi Krausee tornare al suo angolo. Angerfist rialza Foley...reazione del Ranger con una gomitata al volto!
SNAP DDT!
Foley chiude Krauser!


1...

Solo conto di uno!
Foley rialza Krauser...MA VICINO A LUI VEDIAMO CHE JOHN DOE SI PRENDE IL TAG DI PREPOTENZA!
Foley è perplesso, ma Doe entra sul ring e comincia a pestare come se non ci fosse un domani Angerfist!
RUNNING DROPKICK ALL'ANGOLO!
ALTRO RUNNING DROPKICK!
TERZO RUNNING DROPKICK!

...

che va a vuoto, Angerfist si sposta all'ultimo istante e manda a vuoto il colpo di Doe, SNAP DDT dopo averlo rialzato!
Doe rotola verso il suo angolo, e dà il cambio a Brutus Cheek Rotten!
Brutus entra sul ring e connette con una CLOTHESLINE su Angerfist!
Altra Clothesline, la quale tuttavia va a vuoto, e con uno SWINGING NECKBREAKER Angerfist mette il punto esclamativo!
Schienamento!


1...
2...

Interviene Doe ad interrompere il conteggio!
E FOLEY NON CI STA!
Foley entra sul ring per pestare Doe che aveva OSATO chiedere il tag prima...

...


SI SCATENA UNA RISSA!
ANCHE MCFIST, ANCORA NON ENTRATO IN SCENA NELLA CONTESA,SALE SUL QUADRATO!
E' un tutti contro tutti, con Brutus che sembra aver la peggio e rimane contuso a terra, mentre McFist, Foley e Doe continuano a legnarsi di santa ragione...


...

KRAUSER, LADIES AND GENTLEMAN!
KRAUSER SI LANCIA CONTRO I TRE E TUTTI QUANTI FINISCONO FUORI DAL RING! E ricordiamo che Brutus è ancora l'uomo legale, così come Angerfist che è rimasto con lui sul quadrato.
Brutus barcolla, i colpi subiti nella tonnara poc'anzi hanno fatto il loro effetto, Angerfist ne approfitta...


SNAP DDT!
E POI...

KNOCK KNOCK!!!!!
La combo Ganso Bomb + Double Underhook Piledriver!
SCHIENAMENTO!



1...
2...


3!!!!!!


Vittoria tutto sommato agevole per i Dumahin, che hanno mostrato di essere decisamente più concentrati nella contesa, ed avere più 'fame' di vittoria!

VINCITORI

[Modificato da GregorHeavans 24/11/2017 20:30]
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