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Bloody Desperation #353 - 27/10/2017

Ultimo Aggiornamento: 27/10/2017 19:25
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27/10/2017 18:09
 
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CAN'T HOLD US A TUTTO VOLUME!
Drago fa il suo ingresso sul ring, baldanzoso come sempre nonostante numerosi cerotti ed una vistosa fasciatura al petto, i cosiddetti danni collaterali causati da Sophitia e Blackjack sette giorni or sono.
Il suo balletto viene accompagnato dai fischi di disapprovazione del pubblico, che ormai ha voltato le spalle al fu fighter di Liberec.
Drago sale sul quadrato armato di microfono, e sembra carico come sempre, pronto a sparare a zero sulla federazione.

Drago: "Ohhhhh, cosa potrei dire oggi per far innervosire il WBFF Universe? Potrei forse sparare a zero su Bluebird dopo avergli lisciato il pelo la scorsa settimana? Oppure..."

Drago non riesce a completare la frase, non menziona neanche lontanamente Sophitia, quando 'we drink your blood' risuona nell'arena, e John Doe fa il suo ingresso sul ring. Mentre percorre la rampa che porta sul quadrato, Drago in maniera ironica si rivolge al pubblico.

Drago: "Parlavo di lisciare il pelo, ed entra un tizio che ha come theme song un inno ai vampiri...si sarà sentito chiamato in causa! Tranquillo, non ci sono lupi mannari!"

Scoppia a ridere il fighter, ma di tutt'altro avviso sembra essere Doe, che raggiunge Drago sul ring e gli si pone faccia a faccia.

Doe: "Dovresti pensare ad altro piuttosto che alla mia musica d'ingresso o a come far innervosire questa plebaglia, Petr. Anche se ammetto che a fare il giullare di corte col naso rotto hai pochi pari. Ringrazia che insieme a Sophitia la settimana scorsa ci sia stato BlackJack e non il sottoscritto, altrimenti non saresti finito KO con un colpo di mazza.
Saresti rimasto cosciente, e avresti sentito sulla tua carne ogni singolo attacco secco e feroce."

Il newyorkese fissa il fighter senza far trasparire alcun tipo di emozione mentre continua la sua arringa.

Doe: "Vedi, ho conosciuto tante persone durante la mia vita, e nonostante le molteplici e variegate personalità in cui mi sono imbattuto, esse possono essere raggruppate in due macrocategorie: coloro che possono essere salvati dai loro vizi e rieducati... e i reietti col quale non è possibile nulla di tutto ciò, e come tali vanno abbattuti.
Confido che tu capisca quale ruolo ho affibbiato a Bluebird e quale a te, seppur tu non sia Albert Einstein."

Il pubblico dell'arena accenna qualche reazione positiva nei confronti del Savior, anche se probabilmente chiunque verrebbe elogiato se contrapposto a questo Drago. Tuttavia John non si scompone e riattacca a parlare.

Doe: "Petr, a Royal Pornocracy, che tu lo voglia o meno, affronterai Sophitia, e se non le presterai la dovuta attenzione ti ficcherá tutti quei discorsi sul midcarding e sul Main eventing su per il culo. E in quel momento altro che quarta parete, l'unica cosa rotta sarà di nuovo il tuo setto nasale. Sempre se rimarrà integro dopo stasera.

Perché se io e Blackjack ci occuperemo di Rainer al PPV, BJ intende finire quello che ha iniziato sette giorni fa. E né io, né Sophy, intendiamo assistere a tale spettacolo."

Le parole di John Doe sembrano minacciose, al punto da...generare totale ilarità in Drago, che dapprima si finge preoccupato salvo poi scoppiare in una fragorosa risata in faccia a Doe, che rimane impassibile sul ring.

Drago: "Prima Sophitia e Blackjack...ed ora questo...non ci posso credere! Ahahahahahahah"

Drago scende dal ring mentre John Doe rimane fermo ed immobile, con sguardo severo, ad osservare l'allontanarsi del fighter di Liberec verso il backstage. Le risate di Drago non convincono il pubblico, che anzi grida con forza il suo sdegno. Sul primo piano di Doe che, impassibile, guarda in direzione del backstage, le immagini sfumano e va in onda la pubblicità.

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Una theme mai sentita in WBFF risuona nell'arena. Di chi potrà mai essere?

Taggart: "Derrick Mortimer?"
Kokone: "Gesùmmariasignore!"

Derrick compare sullo stage assieme a quella che, dopo mesi di misterioso silenzio, si è rivelata essere il nuovo manager del Worst Wrestler Ever: l'amazzone Lindsey Park alias Atalanta, 2 volte Custom Champion della JLW e acerrima rivale di Crystal Houghton.
Il WWE si avvia verso il ring atteggiandosi con fare altezzoso, la cosa è esilarante contando che è accompagnato da una donna assai più muscolosa di lui e sulle note della theme della ragazza, una canzone delle Spice Girls.
Il pubblico si spezza a metà tra fischi e cori di incoraggiamento e di benvenuto: ci sono spettatori che seguono la JLW e apprezzano Atalanta, altri che vogliono bene allo sfortunato Derrick, altri che fanno entrambe le cose. Infine ci sono quelli cui Mortimer fa schifo al cazzo. Come biasimarli?
Derrick si fa passare un microfono, poi esegue un giro su se stesso con le braccia alzate a mo' di santone, infine attende che il pubblico faccia silenzio prima di prendere parola.

WWE: "Come vaaaaaa, amici di Stamford???"
Pubblico: BUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU!
Kokone: "Ma veramente siamo a Hartford!"
Taggart: "Ma dai, El. Questo è il classico atteggiamento da heel alla Barriage, ha finto di sbagliare per dimostrare agli spettatori che per lui sono tutti uguali, con l'intento di farsi odiare! Bel colpo di Derrick Mortimer, mi ha stupito!"
Kokone: "Per me si è sbagliato."

Atalanta sussurra all'orecchio di Mortimer.

WWE: "Ops, scusate! Volevo dire: amici di Hartford!"
Kokone: "Che ti avevo detto, John?"
Taggart: "Qual mestizia..."
WWE: "Che stavo dicendo? Ah sì! La scorsa settimana è stato rivelato al mondo chi è il mio attuale manager e trainer. Ma questo non è importante. Ciò che conta è l'allenamento a cui mi sono sottoposto in questi mesi per diventare ancora più forte. E presto, miei cari amici di Stratford, ne avrete la dimostrazione!"
Pubblico: BUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU!

Il pubblico riprende a inveire contro Derrick per i suoi strafalcioni geografici, impedendogli di parlare.

WWE: "Come vi permettete di interrompermi? Adesso vi faccio vedere io!"

Derrick scende dal ring e preleva un bambino di otto anni dalla prima fila, tenendolo in braccio.

WWE: "Per la serie 'punirne uno per educarne cento', adesso eseguirò un backbreaker su questo ottenne. E sarà solo colpa vostra!"

Il padre intanto ha superato le barriere, dà un pugno sul naso a Derrick e si riprende il pargolo. Epistassi per Mortimer.

WWE: "Aaaaargh! Ma porca miseria! Miliardi di piastrine perse per sempre!"

Dopo una serie di lamenti, Derrick si volta e va verso il violento genitore con l'intenzione di vendicarsi.
Per fortuna Atalanta è intanto scesa dal ring, ferma Derrick caricandoselo sulla spalla usando un solo braccio, lui scalcia in segno di protesta mentre lei si scusa col padre del bambino, come una madre dispiaciuta per le birbonate del figlio troppo vivace.

Taggart: "Ricordi una scena più desolante di questa?"
Kokone: "Guarda, rimpiango i tempi in cui c'era Mike Fregna."

Lindsey si allontana dal pubblico sempre con Derrick in spalla, poi lo scarica come un sacco di patate dentro al quadrato di lotta.
Adesso è lei ad avere il microfono in mano.

Atalanta: "Buonasera a tutti, amici di Hartford, Connecticut, Stati Uniti d'America, pianeta Terra, Sistema Solare, Via Lattea, Gruppo Locale, Superammasso della Vergine. COME STATE, GENTE?"

Il carisma di Lindsey Park calma il pubblico più feroce, parte qualche coro di incitamento.

Atalanta: "Vi chiedo scusa per la brutta scena a cui avete appena assistito, anche a nome di Derrick. Dovreste conoscerlo bene ormai, è sempre un po' nervoso... lo sareste anche voi se tutti vi dicessero di continuo che fate schifo al cazzo! Un po' quello che fa David Barriage ogni volta che ha un microfono in mano!"

Il pubblico ride, Derrick batte i pugni sul mat, l'Amazon Princess sorride prima di riprendere parola.

Atalanta: "Invece alcuni di voi, non molti spero, non conoscono me. Mi presento: sono Atalanta, la Female Super-Athlete e fino a domenica scorsa, la JLW All-Star Champion. Questo prima che una rossa di vostra conoscenza mi portasse via la cintura."

Partono cori per Crystal Houghton.

Atalanta: "Ma stasera non sono qua per parlare di me, il protagonista di questo segmento è proprio Derrick Mortimer!"

Derrick gonfia il petto, tronfio come un tacchino.

Atalanta: "So che non avete una buona opinione di lui, e vi comprendo. Ma vi assicuro che quello che avete davanti a voi non è più il Peggior Wrestler di Sempre, bensì un uomo nuovo, una nuova speranza per il wrestling business, un esempio di redenzione frutto del duro lavoro!"

Derrick sale sul paletto mettendosi in mostra.

Atalanta: "In questi mesi ho sottoposto Derrick a un durissimo allenamento, così duro che è un miracolo sia sopravvissuto. Vi avviso però, non aspettatevi che sia già diventato un campione, questo è un processo moooolto lungo infatti, date le sue inesistenti abilità di wrestler, non siamo partiti da zero ma da -1.000.000..."
WWE (offeso): "Ehi!"
Atalanta: "... ma i suoi miglioramenti vi faranno allibire! E per questo io vi annuncio che a Royal Pornocracy, il mondo vedrà la fine del Worst Wrestler Ever..."

Derrick Mortimer si tocca i genitali.

Atalanta: "... per assistere alla rinascita di Derrick Mortimer! Venerdì prossimo farà la sua comparsa su questo ring un lottatore nuovo che darà vita a una rivoluzione nel wrestling business e voi non potrete fare a meno di tifare per il nuovo che avanza! Il Riscatto dell'Uomo Senza Qualità!! L'Evoluzione della Mediocrità!"

Derrick si gratta il mento, non sa se essere lusingato oppure offeso.

Atalanta: "YOUR FAVORITE WRESTLEEEEEEER... DERRIIIIIIIICK MORTIMEEEEEEEER!"
Pubblico: YFW! YFW! YFW!

Partono cori in favore di Derrick, che rimane basito: nemmeno lui si aspettava tanto positivo fervore nei propri confronti.

Atalanta: "A Royal Pornocracy assisterete al debutto del 'YFW' Derrick Mortimer! Non mancate!"

Nell'arena risuona "Spice up your life" delle Spice Girls, l'Amazon Princess saluta il pubblico con un occhiolino mentre Derrick reagisce eccitato ai cori del pubblico.

Kokone: "YFW! YFW! YFW!"
Taggart: "Ma... ma... Derrick Mortimer poco fa stava per spezzare la schiena a un bambino!"
Kokone: "Atalanta col suo carisma innato ha trasformato Derrick Mortimer in un idolo! E adesso non vedo l'ora di vederlo in azione a Royal Pornocracy! Chi sarà il suo avversario?"
Taggart: "I bambini! Qualcuno pensi ai bambini!"

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WBFF Wrestling presents...

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Live Friday 03/11/2017
Boston (Massachusetts)


Taggart: "Al termine del Main event verrà annunciata la card ufficiale del PPV di venerdì prossimo."
Kokone: "Quindi non cambiate canale, passatevi un po' di colla sui pantaloni e sedetevi comodamente."
Taggart: "Un PPV con un nome del genere farà più ratings del Super Bowl."
Kokone: "Donnine, DONNINE!"

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Bianco. Un bianco accecante, dal quale emerge vociare sommesso, del tutto incomprensibile.
Pian piano il bianco sfuma, il canto di uccelli in lontananza ed il rumore delle onde che si infrangono sul bagnasciuga si fanno via via più distinti. Il cielo è blu ceruleo, neanche una nuvola sporca quella immensa distesa.
Davanti alla telecamera si para qualcuno. La sua faccia è dello stesso colore del cielo, riflette il cielo intorno e riflette la sabbia bianca. E riflette il volto di Rainer Habermann, deformato per la vicinanza allo specchio e dai tratti somatici di chi indossa la maschera.
“Skyblue?” rantola Rainer.
“Cosa vedi?”
“Sto… sto sognando. Sto sognando?”
“Per molti questa è la fine di un sogno.”

La telecamera adesso non assume più il punto di vista di Rainer. Vediamo Skyblue piegato su un ginocchio al capezzale del campione uscente, che sta a quattro di bastoni sul bagnasciuga, come un naufrago portato lì dalla marea.
“Ma per noi questo è il sogno.” Prosegue Skyblue alzandosi in piedi “L’illuminazione mi è baluginata mentre lottavo con Denny Leone, quella che stavo combattendo non era più la mia battaglia, Rainer. E non erano il potere o la responsabilità a logorarmi, quanto il semplice detenere qualcosa di prezioso, qualcosa che tutti volevano. Persino agli occhi dell’amico più fidato ero divenuto una… preda, e loro erano i predatori. Ti suona familiare?”
Rainer si puntella su entrambi i gomiti, annuisce.
“Così non mi presentai alla festa a casa di Petr,” prosegue Skyblue “non mi presentai al matrimonio dell’avvocato… ‘tieni le distanze’, ho pensato, ‘lascia che l’altra gente si consumi da sé’. Ero il lago nel quale il mio avversario si specchiava e riconosceva la propria follia, ma quand’è che io avrei riconosciuto la mia?”

Skyblue tende la mano a Rainer, che l’afferra per rimettersi in piedi.

“L’ho riconosciuta mentre lottavo con Denny Leone: le cose non dovevano andare così.” Skyblue non lascia la presa ed avvicina Rainer a sé “E adesso voglio che mi guardi, Rainer, perché devo vedere i tuoi occhi. Guardami e dimmi che non ti senti come mi sentivo io, neanche un po’.”

Rainer punta gli occhi su quella maschera, tutto ciò che vede è il proprio volto ricoperto da ciocche bagnate dei suoi lunghi capelli.
“Io…”
“Dillo.”
Rainer si lecca le labbra.
“Io…”
“Dillo!”
“Non posso!”

Rainer si scansa da Skyblue con uno strattone, poi siede per terra, portando le ginocchia al petto.

“Però puoi fare una scelta, Rainer. Nessuno ti obbliga a vivere così. Adesso voglio che tu mi guardi, proprio come hai fatto prima, e che mi dica che non hai intenzione di inseguire la tua stessa rovina.”
Rainer inspira profondamente.
“No.”
“Dillo.”
“No.”
“DILLO!”

La voce di Skyblue si distorce, fino a diventare irriconoscibile. La telecamera assume nuovamente il punto di vista di Rainer, la vista di lui si annebbia, Skyblue torreggia su di lui e comincia a scuoterlo.
“DILLO! DILLO! DILLO! DILLO!”

Tutto diventa nero.
<< Ciao Bluccellino.>> È la voce di Sophitia, mentre tutt’intorno è l’oscurità più totale. << Quelli erano John Doe e Black Jack, due miei cari amici che presto imparerai a conoscere. Se hanno fatto quello che hanno fatto è perché gliel’ho chiesto io, ed io gliel’ho chiesto perché sono una brava persona, e so che a volte per fare il buon samaritano bisogna prima… forzare un pochettino la mano. Sarai molto arrabbiato con me in questo momento, e ne hai tutti i motivi, ma a volte, come per un padre severo, qualche sculacciata è a fin di bene…>>

Rainer riapre gli occhi. Vede John Doe tirare un calcio al suo cellulare, che slitta sul pavimento del magazzino fin quasi a raggiungerlo. Black Jack ha imboccato il corridoio senza neanche voltarsi, John Doe invece riserva un’ultima occhiata all’ex campione, disteso su un fianco, prima di raggiungere il complice.
Rainer indirizza uno sguardo al proprio telefono, la nota vocale che prima di essere aggredito ha registrato per Artemis non è ancora stata inviata. Con un colpo di reni Rainer raggiunge lo smartphone, cancella la registrazione prima che questa venga inviata.
Con l’indice fa partire un’altra registrazione.

“Vaffanculo… vi voglio bene. Tutti e due.”

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Partiamo senza troppe esitazioni con “Can’t Hold Us” che rimbomba di nuovo nelle nostre orecchie, annunciando l’ingresso del Fighter di Liberec: Petr Vesely è stato vittima di un'aggressione feroce da parte di Sophitia e BlackJack la scorsa settimana e in questo match, richiesto dallo stesso BJ, non vorrà certamente lasciarsi sfuggire l’occasione di lavare l’onta e vendicarsi sul rookie di Horizon.

E proseguiamo con “IoLeon – DoubleFace”, theme song che accompagna l’arrivo di BlackJack. Il ragazzo mascherato di Horizon è al suo ring debut per quanto riguarda Bloody Desperation – fatta salva la partecipazione al match di Extreme Desperation – e il suo primo rivale è uno scoglio spaventoso.

Kokone: “Qui BlackJack ha fatto a mio parere il passo più lungo della gamba. Avanzare in prima persona la richiesta di un match con Drago al tuo debutto è come essere vergine e volerti portare a letto Crystal Houghton: si deve andare per step! Non ci si fionda in certe situazioni senza esperienza o si finisce per sfigurare”
Taggart: “Chi suggeriresti per cominciare, tu?”
Kokone “Derrick Mortimer con la parrucca da Crystal ahahah”
Taggart: “Segnalazione di colore comunque, che potrebbe rivelarsi interessante: John Doe STA AFFIANCANDO BlackJack durante la sua entrata. Sophitia, come aveva promesso, è rimasta nel backstage, ma Doe c’è e si posiziona a bordo ring”
Kokone: “Pare che questo Doe sia un po’ tra l’incudine e il martello. Sembra il mediatore… anche se ha la faccia da ‘perfetto criminale’: sarà che assomiglia a quell’attore… Kevin Spacey!”

Drago vs BlackJack [WBFF Rules Match]

Tutto sembra pronto.
John Doe è a bordo ring a braccia conserte che veglia con occhio vigile, ma distaccato, mentre BlackJack e Drago saltellano sul posto in attesa del gong.

E la campana suona! Si dia inizio alle danze.

Drago alza la guardia e cerca di avvicinarsi al rivale con piccoli, ma rapidi passi in una posa tipica delle Arti Marziali Miste, proponendo un confronto a cui il Rookie sceglie deliberatamente di sottrarsi con qualche scatto laterale con cui aggira il Fighter. Questi prova ad allungare la mano per proporre un lock up, ma BJ scuote il capo e saltella su posto temporeggiando per poi aggirare nuovamente il nemico.
Sta palesemente cercando di irretirlo, e Drago si fionda in avanti tentando una presa: BJ compie una capriola con cui passa sotto le braccia di Drago, gli sbuca alle spalle e gli assesta un French TKO (Heel Kick alla nuca). L’oppositore assorbe la manovra senza colpo ferire e si volge indietro con un sorriso che oscilla tra il positivamente sorpreso e il “tanto mo’ de faccio er culo a strisce”.
L’intenzione di un lucchetto si risolve in un nuovo buco nell’acqua, perché BlackJack si scansa ancora e tenta uno school boy: ma si è chiesto troppo! Il mascherato si ritrova a rotolare indietro senza trascinare giù Drago che pianta bene i piedi… ed ora il fighter è in posizione di vantaggio: e infatti BlackJack NON FA IN TEMPO A SCANSARSI STAVOLTA! VIENE PLACCATO E SPINTO IN SHOULDER BLOCK, ma si affretta a indietreggiare verso il corner cercando le corde.

BlackJack subice l’impatto al corner, ma è nell’intersezione delle corde e l’arbitro deve contare per il rope break: scaltra decisione di BJ che spezza subito il vantaggio di Drago dal referee costretto a indietreggiare. Il DoubleFace non si sposta dalla corde: temporeggia… e passeggia lungo l’intero lato tenendosi ben ancorato.
Drago scuote il capo: si sta davvero iniziando a seccare.

Kokone: “Si ma, cazzo, hai chiesto il match, giovanotto, giocatelo! Non fare la checca!”

Drago si è rotto: va in braccio teso, BlackJack passa sotto, Drago si volta e becca un calcio all’addome! Un secondo! E un terzo!! NO! Il terzo viene parato, e BLOCCATO.
BJ saltella su una sola gamba… e Drago gli si lancia addosso premendolo al tappeto e regalandogli una serie di cazzotti degni della MMA con cui potrebbe avergli rotto il setto nasale – ma la maschera ci impedisce di saperlo!
Violenza impietosa del Fighter di Liberec che ora tenta una immediata Lamani Rameno alla gamba destra di Black, ma questi si aggrappa alla corda più bassa sottraendosi e scivolando fuori.

Taggart: “Da come prende fiato là fuori e da come si massaggia il viso, penso che il ragazzo si sia reso conto di aver giocato con il fuoco.
…Guarda Doe che resta impassibile, ai limiti dell’indifferenza, e con uno scatto di orgoglio acciuffa la corda più bassa… e fa per risalire… avanti!”

Drago è al centro del ring che lo attende e lui va in Springboaaard: DRAGO LO ANTICIPA IN KOLENO SKOK AL VOLO, MA LUI ANTICIPA L’ANTICIPO E DALLA TERZA CORDA TORNA SULL’APRON PRIMA DI SALTARE! Drago si è sporto in avanti e subisce uno shoulder block attraverso le corde, cui segue uno spring board Missile Dropkick con cui Drago finisce dritto al centro del quadrato, in ginocchio.

E allora Scissor Kick del Double Face, ma Petr ritrae il capo, e serra una waist lock alle spalle di Black a cui fa conseguire un GERMAN SUPLEX! Ma casca in piedi acrobaticamente Black Jack; Running Hurricarrana di lui: NO! Gli resta appeso penzoloni al collo in Tombstone…

E Drago salta applicando una Tombstone into Double Knee Gutbuster: ha fatto praticamente sbattere il gracile rivale contro le sue ginocchia in volo d’angelo! Manovra di prepotente superiorità di Drago che non perde tempo e solleva nuovamente il nemico: POWERSLAM!!
BJ stordito e dolorante fa per rialzarsi… KOLENO SKOK: la ginocchiata in rincorsa centra il bersaglio che finisce al suolo e Drago procede con la chiusura: LAMANI ROMENO!
Stavolta le corde sono lontane.
La sottomissione è chiusa e BlackJack cerca di resistere, ma sta soffrendo le pene dell’inferno.
Si trascina come può verso le corde… cerca in preda al dolore con un moto d’orgoglio di avvicinarsi.
Servono ancora dei centimetri e…

…dall’altro capo di esse stanzia John Doe, braccia conserte, muso duro e sguardo imperscrutabile.
BlackJack pare urlargli qualcosa: forse vuole farsi allungare le corde, desidera un aiuto esterno, l’arbitro mangia la foglia e si volta verso Doe per verificare non avvengano scorrettezze ma il Saviour non pare affatto intenzionato ad immischiarsi.
Black Jack per tutta risposta urla mandandolo probabilmente all’Inferno e batte la mano in segno di resa ritenendo le corde oramai troppo lontane!

Vincitore


Kokone: “BlackJack ha pisciato fuori dalla tazza, però se l’è giocata dai! Forse questo ragazzo deve mettere la testa apposto, ma il talento c’è.”
Taggart: “Oddio, non è che Jax abbia la testa a posto e lui è al top”
Kokone “E’ una eccezione…”
Taggart “Kirk?”
Kokone “Eccezione”
Taggart “Hammer a suo modo?”
Kokone “Sai che ti dico? ABBIAMO UN FUTURO CAMPIONE MONDIALE QUI! BlackJack! Aahah”

Mentre Drago festeggia con un sorriso beffardo, BlackJack rotola giù dal ring e dibatte con John Doe, il quale sembra non scaldarsi neanche troppo e giustifica il suo mancato intervento asserendo di non voler rischiare squalifiche, ma BJ non pare d’accordo e ci si domanda sinceramente come i due potranno fidarsi l’uno dell’altro a Royal Pornocracy per l’handicap che li attenderà con BlueBird.

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Siamo nei corridoi WBFF. 
In un'ala separata del palazzetto dello sport, accessibile solo dietro autorizzazione, c'è un corridoio presidiato da un dottore, un paio di infermieri e quattro omaccioni nerboruti con fare da buttafuori. 
C'è del grigiume nel loro abbigliamento, spezzato però da un'insolita nota di colore: il gessato scarlatto a righe giallo ocra del Luckyman, con indosso la sua consueta cintura di King of Luck. 
Lo vediamo di fronte ad uno degli uomini-armadio, esibendo una sorta di documentazione in più pagine che dovrebbe fungere da lasciapassare. 
Viene quindi accompagnato nei pressi di una porta, di un camerino. 
Dal nome sulla targhetta, capiamo il perché di tanto riserbo: Gabriel Dintch. 

-Non aprite la porta qualunque cosa accada. Non apritela finché non sentirete una determinata parola d'ordine che concorderemo adesso.- proferisce con tono calmo Jax al medico di turno. 

"Nemmeno per sogno. Ragazzi, portatelo via." 
I gorilla afferrano Jax per le braccia e lo trascinano via. 
-Fermi! Voi non sapete chi sono io!
 


Jax, appena finita la frase, ha un brivido lungo la schiena.

“Ehm... è una proceduta insolita e non so se possa essere sicuro per lei...” 
-Sono un wrestler professionista a mia volta, che rischi posso correre? Che mi rompa una caviglia prima di rompermela tra mezz'ora? 
“Beh, ma anche nel caso di colluttazione, non farebbe bene al paziente essere attaccato nella sua area personale, di sicurezza, potrebbe causare...” 

Ma prima che il dottore possa finire la frase, dal taschino della sua giacca Garet Jax tira fuori una bella manciata di banconote accartocciate, tutte recanti il volto di Benjamin Franklin. 
Mentre il dottore è ancora impegnato a raccogliere tale pioggia di fortuna, Jax entra nel camerino, ma prima di richiudersi la porta dietro, annuncia. 

-La parola d'ordine sarà: Pupazzo. 


Gabe: "Pupazzo!" 
I gorilla afferrano Jax per le braccia e lo trascinano via. 
-Fermi! Non ero ancora entrato! 
 


Quindi, il Luckyman si chiude la porta alle spalle. Ha un leggero tic nervoso all'occhio sinistro, ma stropicciandolo sembra passargli. 
Di fronte a lui, Gabriel Dintch, seduto nei pressi... di nulla, il suo camerino è assolutamente spoglio, ed in un angolo sono ben piegati i suoi abiti da ring. 
Ha lo sguardo perso, rivolto verso il basso e con il capo obliquo. 

-Allora, facciamo una bella cosa...- esordisce Jax -Dato che lo so benissimo che nessuno dà niente per niente, facciamo che io do una cosa a te, e te dai una cosa a me. 
Gabe: "Non hai niente che mi interessi. A parte quella cintura da lowcarder... cedimela così potrò aggiungere un +1 al mio palmarès. Poi ritirati." 
-Non mi sembri molto collaborativo, però mi sembri fin troppo curioso, e visto che non amo tenere sulle spine i miei interlocutori, ti faccio vedere cosa potresti guadagnare dal darmi le informazioni che voglio... 

Jax fruga nel taschino posteriore dei suoi pantaloni... ed estrae due paia di mutandine di pizzo! 

-QUESTE! Queste sono di Crystal Houghton, gliele ho fregate la scorsa settimana durante il Treasure Hunt Match mentre cercavo la cintura nel suo spogliatoio! Quei babbei dei cameraman non se ne sono accorti, ma d'altronde, se so far sparire le carte, figurati se non so far sparire qualcos'altro... Sono riuscito addirittura a nasconderle a mia moglie per una settimana... 
Gabe: "Ma porca di quella (brusio indistinto)!!!" 

Gabriel si alza infuriato, batte un pugno sul muro. 

Gabe: "Ma come cazzo ti permetti di venire qui a farmi un'offerta del genere?!?" 
-Ma capisci di cosa parlo?!? Per QUESTE Derrick Mortimer ucciderebbe, o mi ricoprirebbe di soldi a palate! 
Gabe: "Derrick Mortimer è un morto di fame, al massimo può darti il suo sangue in fiaschetti!" 

Jax si ferma un attimo a riflettere, quindi delle due paia di mutandine, uno se lo rimette in tasca. 

-Anzi, facciamo che per ricompensa te ne darò solo uno, ok? 

L'alter ego di Gaijin afferra Jax per il vistoso bavero, guardando l'avversario fisso negli occhi. 

Poi lo atterra con un pugno, un altro ancora, lo colpisce ripetutamente fino a ridurlo a un bagno di sangue. 
Gabe: "Presentarti qui a provocarmi... sei più pazzo di quanto credessi!" 
I gorilla afferrano Jax per le braccia e lo trascinano via. 
 


Jax ha un altro tic, ma stavolta al sopracciglio sinistro.

Gabe: "Forse non ti ricordi chi sono." 
-Mi sa che non te lo ricordi nemmeno tu da quando ti vesti da pupazzo...

Improvvisamente, nella stanza irrompono i gorilla.

-Ehm... tranquilli, mi è scappato...

Con fare piuttosto scocciato, i buttafuori escono dalla stanza.
Jax, con il collo ed il bavero ancora intrappolati nella morsa di Gabe, con nonchalance gli fa cenno di proseguire.
 
Gabe: "Io sono l'erede di una delle più floride aziende degli Stati Uniti nonché l'attuale campione del mondo di questa federazione. Un uomo di classe, fascino e carisma che scopa così tanto che un individuo malvestito come te può solo rinchiudersi nel gabinetto a farsi un solitario bagno di sperma e lacrime fantasticando sulle mie avventure erotiche e frignando al ritornello di 'anche io avrei potuto...', rimpiangendo così ogni occasione persa prima di serrarsi volontariamente in una gabbia chiamata 'matrimonio' con una donna già madre di due figlie." 

Dopo aver pronunciato questo lungo monologo senza nessuna pausa e senza aver smesso di fissare negli occhi Garet nemmeno per un istante, Dincht molla il bavero. 

Gabe: "E comunque, quel paio di mutandine non mi servono. Le conosco già bene."
-Se non sapessi che Cray sa difendersi da sola, sarei quasi preoccupato che tu l'abbia stuprata...
Gabe: "Questo mi fa riaffiorare alla mente dei ricordi..."


Gabriel lancia un urlo straziante che squarcia l'aria, la stanza diventa nera anzi, la stanza smette di esistere. Anche Gabe smette di esistere, adesso è Gaijin in Berserker Mode a presenziare.
Jax non ha il tempo di fare una delle sue esilaranti battute perché Gaijin con rapidità sovrumana lo investe con la sua Warrior's Death, una mortale gomitata rotante che sfonda la gola del Luckyman, che smette di essere fortunato nell'istante in cui incontra la morte.
La stanza torna a esistere, Jax no.
Entrano i gorilla allarmati dal grido di prima, vedono il cadavere di Jax, lo afferrano per le braccia e lo trascinano via.
 


-Comunque, immagino tu non voglia dirmi cosa diavolo vuoi da Crystal. Beh, allora mi limiterò ad avvertirti che faresti meglio a lasciarla perdere, o ad affrontarla da uomo a... maschiaccio? 
Gabe: "Opto per la seconda. È destino che lei e io ci affrontiamo di nuovo per scoprire chi sia il migliore tra i due, inoltre la sua cintura mi fa gola: prima o poi dovrò vincerla per consacrarmi leggenda. Altro che McFist, altro che Garet Jax..." 

Gabe incrocia le braccia dietro la schiena e si muove verso l'angolo dove sta il suo ring attire. 

Gabe: "11 titoli vinti in WBFF, eh?" 

-Probabile, è più una fissazione dei miei avversari che mia, quella di contare i miei titoli...

Gabe: "Ricordo quell'Elimination Chamber a Maniacs dove c'eri anche tu. Era la mia grande occasione dopo la chiusura della EWF, stavo passando un brutto periodo... tu mi hai eliminato. Poi ti ho ricambiato il favore, però." 

Gabe sfiora il suo costume da ring, poi sorride malizioso. 

Gabe: "Stasera raddoppierò il favore. Mi spiace per la tua caviglia ma devo lanciare un messaggio forte al tuo ex-compagno di coppia, Stivi." 

-E che coppia, ci siamo scannati dopo appena due mesi...- proferisce sarcastico il Luckyman, senza dar peso all'errore di Gabe relativamente alle sue capacità di riconoscere le persone.

Gabe: "Adesso ti do un consiglio prima che tu te ne vada di tua spontanea volontà..." 

Gabe si avvicina alla parete a sinistra di Garet e si ferma a fissarla, come se guardasse oltre una finestra che non c'è. 

Gabe: "Fatti gli affari tuoi. Quello che è successo, succede o succederà tra Crystal e me non è affar tuo. Dopo che ti avrò azzoppato stasera tornerai a casa dalla tua bella famiglia acquisita e prima di andare a letto andrai nella cameretta delle due bambine, gli racconterai la favola della buonanotte e gli prometterai che d'ora in poi le tratterai come esseri umani." 

Gabe allunga la mano e accarezza la parete. 

Gabe: "Non sottovalutare i bambini, non sono adulti incompleti e dunque idioti. Piuttosto sono cerchi perfetti non ancora fatti a spicchi dal coltello di questa società immonda." 

Si volta con occhi sbarrati verso il Luckyman. 

Gabe: "Adesso vattene, Gastone. O dio solo sa quale maschera indosserà il tuo fato stasera." 

-Così, tu vorresti dare lezioni sul fato a me, il prediletto della Dea Bendata? Falla finita con questa stronzata del pazzo coi tre volti, gli indiani, i samurai, le dimensioni parallele, o se proprio vuoi proseguire, non trascinare altra gente nella tua merda. Perché se lo fai con dei miei amici, io non ti verrò a cercare per aprirti il culo. Io ti verrò a cercare con i migliori avvocati della nazione per farti marcire nella peggiore fogna del Kentucky mentre una dozzina di secondini ti utilizzeranno come diversivo dallo scoparsi le loro cugine, mi sono spiegato? 

Jax non attende nemmeno la risposta di Gabe, fa per voltarsi ed apre la porta per uscire dalla stanza. 
Fuori dal camerino, però, gli si frappone uno spettacolo che non si aspettava. 
Infatti, non sono più presenti energumeni, dottori o infermieri, le pareti sono tinte di nero, ma di un nero talmente particolare che sembra tridimensionale, sembra perdersi nelle profondità dello spazio. 
Di fronte a lui, in piedi nel corridoio, è presente solo una minuta figura: quella del Nano. 

“A questo Nano non piacciono i tuoi modi da maleducato!” 

Dietro la schiena di Jax, la porta si chiude autonomamente. 
Il Luckyman sembra sorpreso ma non troppo, socchiude un occhio per osservare meglio, quindi si avvicina di qualche passo al Nano, per poi chinarsi di fronte a lui ed osservarlo a quattr'occhi. 
Sul volto del minuto si dipinge un ghigno satanico, sul volto di Jax, un sorriso beffardo. 
Il Luckyman, quindi... prende in braccio il minuto essere e lo solleva come se fosse un neonato! 

-E che carino che sei, sembri un pupazzo! 

Ma nessun energumeno appare dal nulla. 

Nano: "Oggi tutti vogliono fare le coccole al Nano." 

Ma in un lampo gli occhi del piccolo demone si fanno bianchi, Jax viene colto di sorpresa, anche lui perde le pupille. 



Taggart: "Gaijin trionfa in questo main event!"
Kokone: "Jax invece urla indicando la caviglia ai paramedici! Infortunio per lui?"
... Lena Habermann irrompe nella stanza sorprendendo il marito seduto sul divano.
Lena: "E queste cosa sarebbero???"
L'avvocato mostra a Garet un paio di mutandine di pizzo...
... Garet è sdraiato sul ring, in piedi accanto a lui Derrick Mortimer e Atalanta saltellano festosi, il primo tiene in mano la cintura di King of Luck.
Derrick Mortimer: "Chi è che fa schifo al cazzo adesso???"
... Lena scuote il capo, lacrime sgorgano dai suoi occhi...
Lena: "Mi spiace Garet, ma io non ho più fiducia in te."
Lei sale in macchina, Jax rimane in stampelle sul marciapiede a guardare le bambine che lo salutano in lacrime dal lunotto...
... l'avvocato Kobayashi poggia delle carte sulla scrivania.
Kobayashi: "Mi spiace signor Jax, ma nemmeno le vendite del suo merchandise giustificano più la sua permanenza nella nostra federazione. Le auguriamo il meglio per la sua carriera."
... Garet tiene in mano una fotografia, una lacrima solca una guancia...
... un irriconoscibile Garet Jax, vestito di abiti stracciati e monocolore, siede su un marciapiede. Tra le sue gambe tiene un cappello dentro al quale luccicano poche monetine e una bottiglia semivuota di birra Efes Pilsener.


Le pupille tornano sui bulbi oculari del Luckyman, lo stesso accade su quelli del Nano, che ride maligno. 

Nano: "Stai ben attento o fortunello, perché la tua buona sorte non è che una bizzarra costante che, nelle infinite possibilità di tutti i mondi che si creano e si distruggono, d'un tratto potrebbe diventare una variabile qualunque." 

Il Nano diventa serio. 

Nano: "O assumere valore negativo, se continui a essere maleducato." 

Jax sembra riprendersi improvvisamente, come se fosse stato investito da una sorte di trance, quindi scuote la testa e, preda ancora di confusione, proferisce:

-Sento... sento freddo!

Ma il Nano non fa in tempo a rispondere che viene lasciato dal Luckyman, cadendo quindi a terra; prima di toccare il suolo, però, la sua figura si ferma a volteggiare levitando a mezz'aria di fronte il wrestler del Nevada.

-Non mi aspettavo che i pupazzi sapessero volare...- proferisce sarcastico Jax, con la voce leggermente impastata e dal tono ancora poco deciso per via dell'esperienza vissuta da poco. -Non è che sei appeso con una cordicella al soffitto?

Jax fa per passare violentemente il braccio sopra la testa del minuto essere, come a cercare un qualche cavo trasparente a sorreggerlo, ma il suo tentativo va a vuoto.
Il Nano ghigna diabolicamente, prima di rispondergli.

“Questo Nano non ti faceva né così stupido, né così maleducato, pertanto si divertirà molto ad intercedere nel tuo fato, così da dimostrarti quanto poco controllo tu abbia su questo!”
-Poco controllo dici?- risponde Jax, stavolta trattenendo a stento una sincera risata -A questo Nano piace giocare?- domanda con velata curiosità.
“Questo Nano ama molto giocare”.

Ma nella risposta del Nano si nasconde qualcosa di molto più truce di quanto possiamo immaginare.
Garet non se ne avvede ed estrae un mazzo di carte di poker, che in pochi secondi mischia con innata maestria.

-Scegli una carta.

Il Nano, senza toccare il mazzo ma solo grazie ai suoi poteri, fa levitare una carta, un Fante di fiori; la osserva, poi senza farla vedere a Jax gliela reinfila nel mazzo.

-Vedo che conosci già questo gioco...
“Questo Nano è onnisciente!”- proferisce, non senza un po' di vanagloria.
-Beh, allora dato che conosci le regole, e conosci il fato, e conosci tutto, stammi a sentire: se vinco io, mi dici chi affronterò in PPV.
“Questo Nano trova accettabile la tua condizione.”

Jax procede nel mischiare le carte nei modi più acrobatici possibili.

-Io sono un essere umano, perciò posso basarmi solo sulla logica per scoprirlo. L'unico senza un match in PPV è Sheenan, quindi magari mi manderanno lui contro. Hanno addirittura cambiato le regole del mio Custom Title, facendomelo difendere per la prima volta in un WBFF Rules match. Ma ti pare giusto? A me pare una merda fatta apposta per privarmi della mia cintura.

Breve pausa, quindi il minuto essere risponde.

“Questo Nano non gradisce la maleducazione.”
-Ah no? Beh, allora la carta cercatela da solo, tanto sicuramente sai già dove si trova!

E detto questo, Jax lancia il mazzo contro il Nano, che con i suoi poteri psichici lo blocca a mezz'aria prima di essere colpito.
Quindi il Luckyman fa per sorpassare il minuto essere, passandogli accanto, ed una volta superatolo, con una serietà mai vista, esclama:

-Pupazzo.

Intorno a lui, si dissolve l'universo parallelo, i muri tornano ad essere pareti di cemento, alle sue spalle dottori, infermieri e gorilla si chiedono come abbia fatto ad uscire senza che loro se ne fossero accorti.
Jax continua con passo deciso, senza voltarsi per il corridoio.
La telecamera quindi indugia ancora una volta sul borbottio dello staff medico di Gabriel Dintch.
Perciò prosegue fin dentro il camerino di quest'ultimo, che ha iniziato ad abbigliarsi da Gaijin, deve solamente indossare la sua maschera.
Una maschera su cui è poggiato un Fante di fiori.

Camera fades.

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Londra
Oggi pomeriggio…



La telecamera inquadra un gruppo di uomini seduti al bancone di un pub. Il gruppo, 3 persone, è di schiena con l’uomo al centro che indossa una maglia da calcio del Tottenham con il numero 7 di Aaron Lennon, ex giocatore degli Spurs.

L’uomo, dopo qualche secondo, si gira mostrandosi in volto… è David Barriage!

“Vi chiederete cosa ci faccia qui e, soprattutto, perché vi parli da questo pub e non sia sul ring a rivolgermi a voi…

… la cosa è molto semplice… stasera ho deciso di rimanere a casa, qui a Londra, e non presentarmi a Bloody Desperation!”

Barriage fa un sorso dal boccale di birra che teneva vicino a lui e riprende poi a parlare.

“A differenza di qualcuno che minaccia di andarsene portandosi dietro i ‘suoi’ titoli per poi, invece, mettersi la coda tra le gambe e tornare come un cagnolino ammaestrato al primo schiocco di dita del padrone; io posso fare quello che voglio in WBFF e, semplicemente, stasera ho deciso che nessuno di voi stupidi yankee fosse degno della mia presenza!

Quando anni fa decisi di abbandonare la maschera di Slythered e tornare ad essere David Barriage firmai un nuovo contratto e quel contratto, come vi dissi anni fa, semplicemente mi permette di decidere e scegliere quando e se presenziare a Bloody Desperation.

Per questo motivo ho deciso di rimanere a casa e, soprattutto, di ‘risparmiare’ la mia presenza a Bloody Desperation quando veramente conterà qualcosa…. Tra due settimane ovviamente…. Quando, davanti a persone degne di assistere alla storia nel suo svolgimento, incasserò lo Scent Of Glory e diventerò il nuovo WBFF Undisputed Champion!

Quindi cerchiatevi il giorno sul calendario, se già non l’avete fatto, e sintonizzate i vostri decoder perché la prossima presenza di David Barriage a Bloody Desperation sarà quella in cui verrò incoronato WBFF Undisputed Champion!”

Barriage fa un nuovo sorso dal boccale, svuotandolo, per poi rimanere qualche secondo in silenzio (come se stesse pensando a qualcosa) sorridendo beffardo prima di ricominciare a parlare.

“Tranquillo nonno James… non mi sono dimenticato di te!”

I due uomini al fianco di Barriage ridono divertiti alla battuta dell’inglese che, con il solito sorriso da schiaffi stampato in viso, continua il discorso.

“Non pensare che stia abbassando la guardia con te! Potrò anche disprezzarti e non avere il minimo rispetto per un parassita come te, e credimi questo è niente rispetto a quello che penso, ma so bene che prima di Bloody Desperation ci sarai tu sulla mia strada e so bene che l’unico modo di arrivare nel mood giusto alla sfida di Londra sarà quello di sconfiggerti a Royal Pornocracy!

Si, Hammer, se pensi che la tua età, la tua ‘gloriosa’ carriera o un’altra di queste stronzate possa farmi provare una qualche pena… well mate… sei fuori strada!
Quello che non capisco, però, è perché tu abbia scelto di farla finita in questo modo, avresti potuto organizzare una grande festa in tuo onore. Tu ed i tuoi 2 amici potreste ritrovarvi all’ospizio dove vivi e brindare con del succo di frutta mentre parlerete delle vostre artriti.. pensa James… non sarebbe bellissimo?!

E invece no! Hai deciso di sfidarmi… hai deciso che ritirarti così non ti piaceva…. E così hai deciso di fare in modo renderti impossibile il solo camminare decidendo di sfidarmi.

Vedi… io non ti vedo come una sfida ma come una semplice perdita di tempo in vista del MATCH e per questo motivo farò di tutto per metterti a tacere una volta per tutte e darmi modo di concentrarmi sulle cose davvero importanti.

Non mi interessa se ti ritirerai veramente dopo Royal Pornocracy o se continuerai a girovagare senza meta per la WBFF… quello di cui sono sicuro è tra due settimane potrai fare richiesta per l’assegno d’invalidità!!”

I tre scoppiano in una grossa risata e brindano con una nuova pinta di birra mentre il collegamento sfuma.

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IL GIORNO PRIMA DELLO SHOW

Siamo all’Avert Brasserie, uno dei migliori ristoranti di cucina francese di Hartford… almeno a fidarsi delle recensioni scritte su Google. E’ l’ora di cena, ed il locale è pertanto discretamente affollato. Pertanto non ci stupisce più di tanto che il maitre si pari davanti ad un avventore che, con fare deciso, sta avanzando lungo la sala, senza attendere di essere accompagnato.

M: “Mi perdoni monsieur, ma se non ha una prenotazione non pos.. oh. Chiedo venia, non l’avevo riconosciuta.”

Un sorriso, ed una vigorosa pacca sulla spalla, fanno intendere che l’avventore non se l’è presa. Il che è abbastanza strano, trattandosi di Daniel Stuart.

DS: “Non importa. Mi hanno detto che il mio ospite è stato già fatto accomodare al suo tavolo. Mi aiuta a raggiungerlo?”

M: “Ma certo, mi segua.”

I due uomini avanzano, compostamente, tra i tavoli, fino ad arrivare in un’area un po’ più riservata; un tavolo per due persone, al quale già siede l’ospite di Daniel Stuart. Lo scozzese si accomoda, ma prima ancora di salutarsi, sfiora il braccio del maitre.

DS: “Perdonerà l’impertinenza, ma ho davvero i minuti contati, quindi se possibile ordinerei subito. Prendiamo entrambi due tartare di filetto. Con insalata di indivia per accompagnare.”

M: “Certo, signor Stuart. E da bere?”

Il Nobleman fa spallucce.

DS: “Io sono poco pratico. Mi affido al vostro sommelier, il miglior vino che può accompagnare quella carne. Salvo che il mio ospite non abbia qualche bottiglia in mente. Cosa consigli, Morgan?”

Scopriamo quindi che l’interlocutore di Stuart è Morgan DeSade… il padre di Paul, il wrestler designato a sfidare lo stesso Stuart, a “Royal Pornocracy”, con in palio il WBFF Undisputed Championship.

MDS: “Il Collio Bianco del ’98 andrà benissimo.”

Annotata la risposta di DeSade, il maitre si allontana. Stuart accavalla le gambe, e si dispone il tovagliolo bianco sulle cosce. Sembra divertito.

DS: “Spero che non ti sia offeso se ho ordinato per entrambi. Sai, il mio entourage mi ha detto che la tartare di filetto è il piatto forte di questo posto. Ho pensato fosse meglio andare sul sicuro. D’altronde, essere il miglior ristorante francese di Hartford, non è la stessa cosa che essere il miglior ristorante francese di Montecarlo, no? Un po’ come essere la miglior stable dell’ASW nel 2014, non era la stessa cosa che esserlo nell’ASW del 2004.”

Stuart ridacchia e si versa un bicchiere d’acqua. Prima che l’interlocutore possa replicare, lo scozzese continua.

DS: “Scusa, scusa. Pessima battuta, lo so. Ma sono… felice. Quasi euforico. Devo dire che non mi aspettavo che tu accettassi quest’invito.”

MDS: “Se è per questo, nemmeno io mi aspettavo in alcun modo un invito di questo tipo da parte tua… Tra noi due non ci sono mai stati legami particolarmente stretti che possano giustificare un incontro di questo genere e poi Paul… Non serve che stia qui a spiegarti chi dovrai affrontare fra poco più di una settimana. Tuttavia non avevo alcun valido motivo per rifiutare la tua proposta, Daniel, pertanto… Eccomi qui.”

DS: “Beh… il padre dello sfidante; a cena con il Campione. Se ti vedessero, potrebbero pensare che stai agendo contro gli interessi di tuo figlio.”

MDS: “Al contrario. Se sono qui in realtà è proprio perché sto tutelando gli interessi di mio figlio. L’esperienza ha insegnato a entrambi che curarsi delle apparenze è importante solamente entro un certo limite, oltre il quale l’unica cosa che conta è ottenere ciò che si vuole. Immagino che tu capisca appieno questo mio ragionamento, Daniel.”

DS: “Comprendo. Cosa non si fa per i figli dopo tutto? A proposito, sai di chi è questo posto? Jean Avert! Te lo ricordi? Ex-lottatore, ma mi pare fosse già un road-agent quando entrambi lottavamo in ASW. Cristo, quanti anni sono passati. Mi pare che il vecchio Jean avesse anche lui un figlio maschio, e che stava cercando di instradarlo alla carriera di pro-wrestler. Forse sarà meglio se gli lascia un ristorante ben avviato… la sua non è stata una carriera così sfavillante.”

Mentre Stuart divaga sul passato, arriva il cameriere che con estrema delicatezza posa i piatti con le pietanze per i due commensali sul tavolo e augura loro buon appetito prima di sparire tra gli altri tavoli. Mentre i due si accingono a gustare la loro cena, Morgan si rivolge con la solita calma serafica a Stuart.

MDS: “Devi perdonarmi, Daniel, se le mie parole rovinano il tuo appetito o l’atmosfera amichevole che ci ha avvolto fino a adesso, ma purtroppo gradirei che lasciassimo da parte tutti i convenevoli e che venissimo al nodo della questione: perché siamo qui?”

Stuart finisce di masticare il suo primo boccone di tartare, poi si pulisce la bocca col tovagliolo di stoffa.

DS: “Uhm… dritto al punto eh? Ed io che tentavo di fare un po’ di conversazione.”

Questa volta la replica di DeSade è secca e priva di tatto.

MDS: “Non sono qui per fare conversazione, Daniel, dovrebbe esserti chiaro.”

Stuart solleva un sopracciglio, e tanto ci basta per capire che è un po’ contrariato. Lo scozzese continua a mangiare, con compostezza, mentre il sommelier, arrivato anch’egli al tavolo, riempie il calice ad entrambi gli ospiti, per poi dileguarsi.

DS: “E sia, andiamo al punto allora.”

Altra pausa, con Daniel che continua a gustarsi la sua portata.

DS: “Facciamo un gioco, Morgan. Ti dico un luogo ed una data, e tu mi dici se ti fa venire in mente qualcosa, OK? Bene: Cambridge, Maryland… 13 febbraio 1996.”

Per noi comuni spettatori questa data non significa nulla ma per Morgan DeSade sì. Per una frazione di secondo, la sua espressione muta completamente: la calma e l’apparente distacco si trasformano in un batter d’occhio in una maschera di apprensione prima di tornare nuovamente alla compostezza. Un cambiamento rapido, ma che un uomo attento ai particolari come l’Undisputed WBFF Heavyweight Champion non può non cogliere.

MDS: “No. Stiamo parlando di un giorno che è caduto più di venti anni or sono… Non ricordo nulla collegato ad esso.”

Stuart sorride.

DS: “Niente quindi? Aggiungo un ulteriore indizio, un nome. Emma Zoe Harper.”

Questa volta Morgan non può più nascondere le emozioni, spalanca gli occhi fissandoli sul volto divertito di Daniel Stuart e gli rivolge un sibilo che tradisce ansia e forse anche un pizzico di paura.

MDS: “Tu… Cosa credi di sapere di Emma Zoe?”

DS: “Cosa? Vuoi sapere “cosa”? Andiamo Morgan, non privarmi di tutto il divertimento. Quanto meno, fammi cominciare… dal come.”

Stuart sorseggia il suo primo bicchiere di vino del pasto. Lo fa con lentezza esasperante, divertendosi a tenere il suo interlocutore intento a crogiolarsi nell’attesa.

DS: “Viviamo in un mondo in cui tutti sanno tutto di tutti. Non serve scavare neanche chissà quanto a fondo e trovi storie disturbanti, tipo quello che ha vissuto Cody Knox prima di avvicinarsi al wrestling. Le scappatelle di Lena Habermann con Garet Jax sono diventate qualcosa di più seguito di una soap-opera. E’ quasi impossibile tenere un segreto… eppure, Morgan, cosa si sa di te? Le tue biografie partono col generico “once upon a time” che i promoter di un tempo propinavano alla folla per creare… personaggi da leggenda. Sei sempre riuscito a tenere per te la tua VERA storia, o quanto meno… la tua COMPLETA storia. Ma io e te abbiamo un amico comune… Damon Devlin.”

Stuart si ferma, Morgan digrigna i denti cercando di tenere a bada quello che sembra essere un accesso d’ira abbastanza inconsueto per un uomo come lui.

MDS: “Quel cane maledetto…”

DS: “Si beh… non è mai stato uno stinco di santo. E da quando ha abbandonato il wrestling business, è diventato praticamente un bue. Ma… nel “dirty business” non ha perso il suo tocco. E tu dovresti sapere quanto io e Damon siamo legati… resta pur sempre uno dei fondatori della Legacy. Ad ogni modo, è a lui che mi sono rivolto… perché inizialmente volevo sapere qualcosa in più di Paul. Il ragazzo è misterioso, enigmatico. Ma di lui non c’è molto. E’ nato con un lustro d’anticipo, ma è praticamente un millenial: gente nata già digitale. Nessuna aurea di mistero: l’hai allenato tu, l’hai cresciuto, in maniera quasi ascetica, nella magione di famiglia ma… niente, nada, nisba che potesse essermi utile. E’ stato lo stesso Damon a dirmi che se volevo qualcosa di utile, non dovevo scavare più a fondo su Paul… ma andare a ritroso… verso di te. Ed è quello che ho fatto. Beh, tecnicamente l’ha fatto lui, ma io gli ho fornito i mezzi.”

Lo scozzese si fa un altro sorso di vino, anche per aiutare la sua parlantina.

DS: “E cosa mi va a scoprire, quel diavolaccio di un Devlin? Che nel 1994, il qui presente Morgan DeSade, era ricercatore associato all’università di Cambridge. Assistente alla cattedra del corso di “Storia del Cristianesimo”. Il che, in primis mi ha fatto ridere, perché non capisco un laureato in storia con che coraggio possa definirsi “ricercatore”. Cosa diavolo ricerca uno storico?”

MDS: “Cerca le risposte a quello che i soldi non possono comprare, Stuart, ma non pretendo che tu lo capisca…”

DS: “Ad ogni modo, la parte che curavi, di quel corso, era prettamente inerente alla demonologia, il che mi ha rassicurato che fossi davvero TU quel Morgan DeSade. By the way: ricercatore associato, di ottima famiglia, sembrava lanciato verso una sfavillante carriera accademica… nonostante un’insana passione verso il pro-wrestling, non vista di buon occhio né dalla famiglia, né dal decadente ambiente universitario di Cambridge. Ma perché la storia parte nel 1994? Perché in quell’anno, questa brillante carriera si interrompe. Sembra che questo giovane Morgan DeSade perda la testa, ricambiato, per una studentessa, tale… Emma Zoe Harper.

Si sfiora lo scandalo, ma la cosa passa in sordina, perché la signorina Harper era all’ultimo anno ed anche perché, il giovane ricercatore Morgan, accetta i saggi consigli dei decani dell’Ateneo, e lascia il suo ruolo accademico. Sembrerebbe la fine, ma era solo un nuovo inizio: il giovane Morgan potrà sfruttare ed applicare in maniera diversa alcune… bizzarre… conoscenze acquisite durante i suoi studi e, nello stesso tempo, seguire le sue pulsioni. Non solo, ma quella relazione che sembrava essere un’insana passione capace di demolire la carriera, si dimostra un sentimento più duraturo… al punto che nel giugno del 1995, la giovane Emma da alla luce un bambino. E non penso sia una sorpresa, scoprire che il nome di quel bambino è Paul. Che ne dici? Sono o non sono un ottimo narratore?”

Morgan continua ad apparire agitato ma cerca di stare al gioco di Stuart senza scomporsi più di tanto.

MDS: “Nemmeno io se avessi dovuto raccontare la mia storia al nipote che spero di avere un giorno sarei stato così preciso, Stuart. E’ tutto vero, tutto estremamente aderente alla verità. Devo forse dedurne che sono stato invitato a questa serata solamente per sentirmi snocciolare i dati sulla mia storia pregressa? Tutto qui?”

Stuart sorride ed alza il calice verso The Principal.

DS: “Oh no, Morgan. Questa non è la tua storia. Ma stavo proprio per arrivare al climax. Purtroppo non c’è un happy ending: il 13 febbraio del 1996, quando il piccolo Paul ha solo otto mesi, Emma Zoe Harper muore. In circostanze che all’epoca non furono del tutto chiare.”

Breve pausa. Il vostro di Morgan sembra aver acquisito ancor più pallore del normale, Stuart giocherella con lo stelo del calice, gustandosi la “difficoltà” di DeSade senior.

DS: “Damon mi ha fatto avere l’intero fascicolo. E non parlo solo dei referti medici. La morte della signorina Harper fece aprire un’indagine. E quell’indagine ha visto anche te, tra gli indagati, Morgan.”

MDS: “E allora dovresti anche sapere che sono stato scagionato da ogni accusa, Stuart! Io non c’entravo nulla con quello che è successo!”

DS: “Certo, scagionato perché, e cito, “non esistevano prove indiziarie che confutassero le tesi dell’accusa oltre ogni ragionevole dubbio.” In poche parole, Morgan: sei stato prosciolto per insufficienza di prove.”

MDS: “Io… Io non avrei mai fatto del male a Emma… Mai!”

DS: “Oh certo… magari non volontariamente, ne sono sicuro. Ma quelli, sono gli anni in cui, insieme a Karachell, stavi fondando il Kulto. Ed all’epoca… eri un uomo molto diverso, no? Erano gli anni del Culto del Dolore. Magari hai trascinato in quella spirale anche Emma… e lei non ha retto.”

Morgan è furioso, raramente si è visto il leader della Scuola del Sapere Superiore in un tale stato d’animo.

MDS: “Le tue sono solo bugie, infami menzogne che ti diletti a sputare come veleno…"

DS: “Si certo. Può darsi che io mi sbagli. Sia chiaro… non ho trovato nulla di più. Nulla che possa far riaprire un procedimento legale nei tuoi confronti. Però… mi chiedevo.”

Stuart si sporge in avanti, poggiando entrambi i gomiti sul tavolo.

DS: “Come prenderebbe Paul questa storia? L’hai sepolta talmente a fondo che, ne sono abbastanza certo, lui è ignaro di tutto. Come si sentirebbe nello scoprire che FORSE suo padre è stato, magari involontariamente, la causa della morte di sua madre? Come affronterebbe il fatto che se è cresciuto da orfano… magari è colpa tua?”

Morgan batte un pugno con violenza sul tavolo. L’intera sala finora intenta a consumare i propri pasti è ammutolita e tutti gli occhi sono posati ora su Morgan DeSade e Daniel Stuart. Quella che sembra essere impassibilità sul volto di Morgan non è altro che la genuina incapacità di reagire alla situazione in cui si trova in questo momento, una situazione che non avrebbe mai voluto vivere e che invece adesso gli si sta riversando completamente addosso come nel peggiore degli incubi.

MDS: “Non puoi farlo, Stuart.”

DS: “Oh, ma non sarò io a farlo. Siamo sinceri, Morgan. Se andassi IO da Paul a raccontargli tutto questo, tuo figlio penserebbe che sono solo balle. Non ha senso che si fidi di ME più che di TE. Ed è per questo che la cosa diventa divertente: io farò pervenire a Paul queste notizie… in forma anonima. Anonima e riservata, almeno per il momento. Ma se ti ho concesso questa… cena, è per offrirti una opportunità. Concederti la chance di fare ciò che sarebbe giusto e che non hai fatto per vent’anni. Ti concede il privilegio di essere TU a dire a Paul la verità.”

Un lungo silenzio fa seguito alle parole di Stuart. Morgan fissa il vuoto cercando di trovare una soluzione ad un problema che invece al momento sembra davvero impossibile da risolvere: all’improvviso il padre di Paul sembra essere invecchiato di almeno altri dieci o quindici anni. Con voce piena di sconforto, Morgan si rivolge ora al suo interlocutore.

MDS: “Perché stai facendo questo, Stuart… Perché?”

Lo scozzese si pulisce, per l’ultima volta, la bocca col tovagliolo. Quindi si alza dal suo posto.

DS: “Lo faccio perché certe battaglie, per quelli come me, è più facile vincerle FUORI dal ring, piuttosto che DENTRO. Ho penato troppo prima di raggiungere la posizione che occupo attualmente. Farò di tutto pur di difendere quel che ho guadagnato.”

Così dicendo, il Nobleman si allontana, lasciando un Morgan DeSade sconfortato, al tavolo.

DS: “Non preoccuparti per il conto, me ne occupo io. E’ stato un piacere rivederti, Morgan.”

E così dicendo, sparisce dalla scena.
[Modificato da Hammer_ 27/10/2017 19:25]
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