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Bloody Desperation 11x05 - Youth Gone Wild

Ultimo Aggiornamento: 03/05/2017 20:09
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03/05/2017 20:07
 
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WBFF Wrestling presents...
Bloody Desperation 11x05 - Youth Gone Wild
Mercoledì 03 maggio 2017
[@Dover (Delaware)]
BD#342 Event#658






“A proposito…”

Il poliziotto sorride a mezza bocca.

“Ho paura che la cauzione sia di cinque milioni di dollari.”

3 aprile 2017



Veduta aerea di Las Vegas, il sole abbaglia la vista per un secondo, prima che lo schermo intero venga occupato dalla città, che alla luce del sole pari quasi spogliata della sua identità, confinata dalle colline e dal deserto.

“Cazzo.”

Aaron Kirk aggrotta le sopracciglia.
“I nostri conti?”
“Congelati.” risponde il poliziotto.

Bluebird resta con le mani nei capelli, la testa poggiata sul tavolo e la maschera di Calisthenic in pugno.
Si alza di scatto, si volta sorridente verso Aaron Kirk. “Credo di ricordarmi dove ho preso la maschera.”
“E chi cazzo se ne importa?” Kirk lo spintona con una spallata, quasi facendolo ribaltare dalla sedia “Non hai sentito che ci tocca la prigione? Scommetto cinque milioni che ne esci col buco del culo più largo del mio.”
Rainer non lo ascolta nemmeno.

Una mano aperta si aggrappa a un sampietrino, è insanguinata.
Dall’alto, vediamo Bluebird che striscia nella stradina che conduce alla scuola di ballo, perde sangue dalla fronte e il suo vestito blu è privo di una manica, strappata via. Goccioloni di sangue disegnano il percorso che Rainer ha già compiuto, si estendono per alcuni metri, sino a ciò che rimane della porta d’ingresso alla scuola di danza.
La visuale assume il punto di vista di Rainer, sfocato e parzialmente oscurato dal sangue. Rainer guarda la sua mano, la stringe in pugno. La sua vista si fa sempre più sfocata. Gli occhi si chiudono.
Quando si riaprono, una figura indistinta gli si staglia davanti, copre il sole ma è accerchiata dai suoi raggi, quasi come fosse l’uomo stesso ad emetterli. Rainer apre e chiude le palpebre. Due occhi a mandorla si immergono negli occhi di Rainer, lo scrutano da dietro una maschera dello stesso colore del cielo nelle torride mattine di Las Vegas.
“Calisthenic?”
Calisthenic non risponde.
“Come… come ci sei arrivato qui?”
L’uomo volante fa ancora silenzio, ma guarda verso l’alto, indicando con lo sguardo il cielo notturno.

L’inquadratura abbandona il punto di vista di Rainer, inquadra il tedesco mentre questi poggia il mento sul proprio avambraccio per riposare.
“Uccellino blu.” Il tono di voce di Calisthenic è solenne. È accompagnato da riverbero, nonostante non sia distorto dalla maschera. “Pari triste.”
“Ma che… ?”
Calisthenic appoggia una mano sulla spalla di Rainer. “Una mongolfiera può volare, uccellino, ma deve liberarsi di tutto il suo peso.”
“Ok. Tu non esisti. Sono… sono fatto, e…”
Calisthenic molla un ceffone a Rainer, lasciando il segno della cinquina sulla guancia. Rainer emette un rantolo di protesta, ma Calisthenic non se ne cura. “Ci sono cose da cui non puoi fuggire.” Dice poi, stringendo la mano di Rainer con entrambe le proprie. “Il dolore è una di queste. Va tutto bene, uccellino?”
“Cos’è che vuoi da me?”
“Rainer.” La voce di Calisthenic si fa più seria e profonda. “Chi l’ha detto che l’uomo non può volare? Per mia stessa natura io sono un migratore, uccello. Sono certo che tu puoi capirmi.”
“Cosa?”
“Quando ti ho visto per la prima volta ho visto la tua ala spezzata, ti ho visto solo e abbandonato, guardare verso l’alto e provare a respingere la tua voglia di spiccare il volo. Ma quello non sei tu. Il mio cuore non apparterrà mai a questo posto, a questa nazione, né alla WBFF. Ma sappi, Bluebird, a dicembre, mentre vincevi la tua cintura. A WBFF Maniacs IX, mentre la difendevi. Ti ho visto volare. Ho visto la tua paura scomparire, ho visto il vero te, per una frazione di secondo. Il falso te ha paura di saltare. Ma il vero te non vuole atterrare mai più. Spero che tu possa trovarlo di nuovo, uccello. Nel frattempo…”

Calisthenic si volta, mette mano alla maschera. Sono visibili dei corti capelli neri, ma questo è tutto ciò che ci è dato sapere.
“Voglio che tu tenga questa.”

“Ed è così che l’ho avuta!” Rainer batte un pugno sulla scrivania. Siamo tornati all’interrogatorio.
“Che mucchio di stronzate.” Aaron Kirk scuote la testa.
“E allora spiegami la maschera.”
“Potresti anche averla trovata nel fottuto cassonetto dove hai dormito.”
“E che mi dici delle tue stronzate, eh? Tu ricordi un foursome con Crystal e Sophitia?”
“Stavo scherzando!”
“Davvero?” Rainer sbuffa.
Il poliziotto ferma il discorso sollevando la mano, scrive sul taccuino, mentre mormora “Falsa testimonianza…”
“Non siamo mica in tribunale!” protesta Kirk.
“… e ostacolo alle indagini.”

Bluebird si stringe nelle spalle.
“Quindi questo è tutto quello che sappiamo su stanotte?”
Il poliziotto inforca un paio di occhiali da lettura. “Già. Che avete molestato una receptionist, devastato la hall di un hotel, bruciato un casinò, fatto esplodere un’automobile in una scuola di danza, rubato degli abiti da delle tombe e un tutù dalla scuola di danza.”
“E da dove viene questa maglietta?” Bluebird mostra la maglietta di Paul DeSade, ma l’unica risposta che ottiene è il silenzio.
Il poliziotto spospira.
“Avete bisogno di un avvocato.”

Oggi

Lena Habermann spegne una Davidoff in una ceneriera, a malapena illuminata da una lampada, unico vezzo della scrivania in rovere posta al centro dell’ufficio, altrimenti completamente spoglia. La parete bianca alle spalle della scrivania è dominata da un quadro astratto, al quale Lena ogni tanto rivolge un’occhiata girando sulla sedia da ufficio.
“Signora Jax.”
Saluta una voce grave dal tono mesto, la pronuncia di ogni lettera è leggermente prolungata, l’accento giapponese è quasi impercettibile. Daisuke Kobayashi sospira e riprende a parlare.
“Dopo l’affronto che le ho fatto sopportare facendola tagliare fuori e l’aiuto che ha offerto nel tirare Aaron Kirk e Bluebird fuori di prigione, mi sento in dovere di sdebitarmi. Conosco, tristemente, la sensazione che si prova quando il tuo lavoro viene sfruttato e tu ne vieni tagliato fuori. Vedere altre persone… e in particolar modo vedere me cogliere i frutti del suo lavoro è un’esperienza che mi duole sinceramente averle fatto provare. Il mio accordo con Jack Leone prevede la mia nomina a general manager, Denny Leone non ha la testa per dirigere le operazioni giornaliere e ho scavalcato sia Claudio Cazador che Morgan DeSade, che pure concorrono per la nomina.”

Lena si siede più comodamente. “Perlomeno non sono l’unica a cui hai fatto le scarpe.” Commenta sarcasticamente. “Come avresti intenzione di sdebitarti?”

Kobayashi si schiarisce la voce.
“Concederò a lei la possibilità di trovare qualcuno pronto a combattere per lei, non ostacolerò in nessun modo nessuna operazione che lei voglia compiere. E so che ci sono diversi wrestler che vorrebbero combattere per lei, o contro di me, o contro Denny Leone.”
“Combattere per cosa?”
“The Last War si avvicina. Potrà formare una squadra, reclutare chiunque sia disposto, e guadagnarsi il posto da general manager di Bloody Desperation.”
Lena aggrotta le sopracciglia, sorpresa. Kobayashi continua.
“Potrà, ma è mio dovere sconsigliarle di procedere in tal senso. Ho più mezzi di lei, ho ricucito i miei rapporti con la federazione e ne possiedo il trenta percento. Lei ha ben poche possibilità. Da parte mia, sono più che disposto a offrirle una permanenza pacifica all’interno del nostro staff, potrà continuare a garantire pari opportunità per le lottatrici che combattono per la società. Nutro grande rispetto per lei ed è mia viva speranza che le nostre divergenze non vengano risolte bellicosamente.”

Lena sorride a mezza bocca. “La permanenza pacifica se l’è giocata molto tempo fa.”
“Come temevo, signora Jax.”
“Fuori dal mio ufficio.”

Kobayashi si alza, sistema la giacca, rivolge a Lena un breve e cortese inchino.
“Ah.” Lena attira l’attenzione di Kobayashi prima che questi abbandoni l’ufficio. “È Habermann. Prego.”

CAMERA FADES



John Taggart: “Un saluto a tutti i fan di Bloody Desperation e della World Bloody Fight Federation. Di ritorno da The People’s Choice, abbiamo una nuova Desperation Iron WOMAN Champion ed è Crystal Houghton.”
El Kokone: “Un cambio di titolo che non mi sorprende del tutto, ma che proietta Crystal di nuovo fra i grandissimi nomi della federazione.”
Jimmy Lover: “Pace e amore per tutti, The People’s Choice è stato un evento piacevole, ma ci avviciniamo all’atto finale, a quello più traumatico fra tutti… The Last War, la guerra finale. E ogni anno miete le sue vittime.”
Taggart: “Giusto, ma abbiamo ancora quattro puntate belle piene per arrivarci, perciò godiamoci la card di questo show.”



Line-up dell'evento
* Match 1 - #1 contender for Deadly Shiver Championship: Angerfist vs Dante vs Soggetto 22 [Three Way match]
* Match 2: Chadwick Ellis vs King "Pimp" Caesar VI [Parking Lot Brawl match]
* Match 3: Zed vs Ava Misfit (w/ Cami Bucket) [Last Man Standing match]
* Angle: Lord Hades addresses the crowd
* Main Event: King of Fight Championship: Garet Jax (c) vs Claudio Cazador [Ladder match]


Lover: “Posso dire una cosa?”
Kokone: “Dipende se è intelligente o meno.”
Lover: “Tre match a stipulazione speciale, adoro questa cosa.”
Taggart: “Non abituarti troppo, questo è uno show particolare, che si focalizza sui nuovi talenti, ma con un main event fra veterani eccezionali, Jax contro Cazador in un Ladder match per il King of Fight Championship.”



Oggi splende il sole a Pittsburgh.
Vediamo un uomo di spalle, piuttosto basso, grassoccio e fuori forma, capelli corti con calvizie al centro della nuca fino a ricongiungersi alla nudità delle tempie.
Indossa un giacchetto di pelle nero e dei pantaloni jeans, impugna una bottiglia di budweiser.
Ne scola quanta rimasta, circa un terzo, quindi appoggia il vuoto nel prato circostante l'edificio di fronte a lui: l'Ospedale Psichiatrico della Dincht Inc.
Sempre inquadrato di spalle, sale i gradini dell'ingresso, si porta alla reception.
Ha un andamento lento e piuttosto barcollante, verrebbe da dire per la birra appena scolata, ma sembra più una zoppia da infortunio ortopedico.

-Sono qui per vedere Gabriel Dincht.
-Sì, posso avere le sue generalità cortesemente?
-Sono il suo ex datore di lavoro.

Il segretario alla reception lo guarda con fare dubbioso prima di procedere oltre.

-Non mi sembra un volto dirigenziale della Dincht Inc...
- L'altro lavoro...
-Ah...- proferisce scocciato l'addetto alla reception; lo vediamo battere rapidamente alla tastiera chissà quale tipo di documentazione, prima di aggiungere: -Sezione 9, stanza 12, segua la linea arancione- poi, con un gesto scostante della mano, lo invita ad andare.

L'individuo sospira, quindi la telecamera segue i passi claudicanti dell'uomo lungo la linea arancione, e ogni due tre passi riusciamo ad ascoltare in sottofondo i vaneggi di qualche folle.

“Quella cavalla lì, non è la stessa più...”
“uno più uno più uno più unopiùunopiùunopiunoooooo”
“Perché chiamarlo Ferdinando anche dopo che sarà morto? Ferdinatoooooo!”

Stanza 12, un portantino apre la porta.
L'uomo entra, passa davanti ad uno specchio.
Primo piano sul suo volto specchiato.
Porta un paio di Ray Ban con lenti verdi molto spesse, probabilmente da vista oltre che da sole.
Il volto grassoccio solcato da qualche micro cicatrice, mascherata poco abilmente da una barba incolta.
Si siede sul tavolo, dall'interno del giacchetto estrae una bottiglia da 33 cl di Budweiser.
Apre il tappo facendo leva sull'angolo del tavolino, quindi la porge in direzione dello Straniero.

-Birretta?
"........"
-Non sai cosa ti perdi.

E manda giù un avido sorso di Budweiser.
Lo Straniero lo fissa con disprezzo velato di una punta di disgusto.

-Come te la passi? Ho saputo che ogni tanto sei passato a Roma e hai dato di matto. Mi cercavi?
"........"
-Sei diventato un tipo di poche parole, eh? Una volta ne avevi in abbondanza e 3/4 di quello che ti usciva di bocca erano insulti. Insulti eleganti, però. Ci hai sempre saputo fare al mic.
"........"
-Niente? Guarda che ne ho fatta di strada per questa visita di cortesia.
"........"
-Vabbé, in realtà sono in visita negli states per motivi miei. Ma sono venuto volentieri qui in Pennsylvania per cercare di capire come ti è andato in botta il cervello. Soprattutto, sono curioso di sapere se gli indiani che frequenti tu sono gli stessi cui facevo visita io ai tempi della EWF... A giudicare dai costumi sembrano proprio loro. Sai bene, ogni tribù ci tiene alle proprie tradizioni e a non essere confusa con le altre... detta così sembrano dei sudisti però.
"........"
-Nulla, eh? Beh, meglio non saperlo. Gli indiani che conoscevo io erano una manica di cazzari. Ma nel calumet ci mettevano roba forte, oh, se valevano una visita...
"Perché hai chiuso la EWF?"

Dibbio abbassa lo sguardo sulla bottiglia, scuote leggermente la testa con un ghigno.

-Perché abbiamo chiuso?- Dibbio sorride tra sé e sé -Amico, ma non ricordi gli ultimi mesi? Non riuscivo più a starvi appresso con gli stipendi, il contratto televisivo era in scadenza e nessun canale aveva intenzione di farci un'offerta e le arene si stavano svuotando mano a mano che gli infortuni diventavano più frequenti!

“E tu? Tu che fine hai fatto? Sei scappato di punto in bianco, e prima delle registrazioni dell'ultima puntata, prima di prendere il bus per l'aeroporto, abbiamo trovato la palestra ed il QG EWF chiusi ed occupati da una ditta di costruzioni!”
-Io? Io ho venduto tutto, la EWF era piena di debiti, un giorno mi arriva un architetto cinese che promette di ricoprirmi di soldi in cambio del terreno, che cosa avrei dovuto fare? Ora da quel che ne so, lì c'è un centro commerciale, almeno è rimasto un luogo d'aggregazione...

Nella voce di Dibbio, si fa strada un filo di malinconia.
Gli si strozza un groppo in gola, lo vediamo dal suo linguaggio del corpo.
Quindi lo vediamo prendere coraggio.

-Gabriel, te lo dico con franchezza. Guardami.

Dibbio si alza, avviandosi verso lo Straniero zoppicante.

-L'Hardcore Wrestling è un gioco che non può durare per anni. Io ne sto pagando ora le conseguenze. Sì, è vero, mi sono lasciato andare...- lo dice accarezzandosi la pancia alcolica -ma se zoppico così vistosamente è per colpa di quei salti da metri e metri d'altezza che facevo ogni fottuta settimana solo per compiacere un pubblico che ora non si ricorda di me, e che nemmeno mi riconoscerebbe a vedermi così, oggi.

Lo Straniero grugnisce di disapprovazione.

-E non sono l'unico. Mr That ha subito vari interventi alla schiena, Sergio Ramones sono dieci anni che ha una dipendenza da Painkillers, Revolver Leon zoppica più vistosamente di me e, tolto Denny Andersson che ha avuto la fortuna di morire in un incidente stradale, posso dirti che Big Bear e Deadscorpion non hanno fatto una bella fine...

Lo Straniero sembra toccato, alza lo sguardo verso l'ex boss EWF.

-Eh già. Ha fatto bene Latino Heat a ritirarsi appena messa su famiglia...- si blocca, beve un sorso di birra -L'unico altro a cui ha detto bene è Charismatic Enigma, lui sembra che continui a fare il pazzo in qualche indie, non so come diavolo fa...

Dibbio si blocca, cerca di fissare negli occhi Gabe, che di risposta volta il suo sguardo a terra di scatto.

-Non so cosa cazzo vi diano, in WBFF, per farvi “durare” tutti questi anni. So solo che ne pagherete le conseguenze, e mi dispiace dirtelo, ma il conto sarà amaro. Tu forse fai ancora in tempo ad andartene.

Dibbio beve un goccio di birra, finendola; non sa dove buttarla, quindi si rende conto che forse non è il caso di lasciare del fragile vetro nella stanza di un malato di mente.

-Forse questa è meglio se me la riporto con me...- sussurra tra sé e sé, prima di voltarsi e andarsene.



???: La posizione in una card determina il valore del wrestler? Si è dimostrato il valore di Sheenan con quel match a The People's Choice.

A parlare è la BloodCage Angerfist. I suoi occhi esplodono di una gioia malsana e il suo respiro è veloce e irregolare.

Angerfist: A The People's Choice non serviva neanche entrare nella gabbia e picchiarlo quasi a morte, mi è bastato semplicemente mostrarmi sullo stage ... solo questo è bastato al "grande" Sheenan di cadere. Sheenan ... TUTTO QUA LA TUA POTENZA? TUTTA QUA LA TUA FORZA? Mi avevi promesso di staccarmi la testa e darla in pasto ai maiali.

Scuote la testa in segno di diniego.

Angerfist: Non vorrai rimangiarti le parole date spero: non vuoi mica passare per un bugiardo oltre che per un debole spero, sennò chi ti crederebbe mai più? Chi vorrebbe mai guardare un tuo match? Tutti ti definirebbero "il perdente bugiardo"! Saresti peggio di Derrick Mortimer e Crashindenton Sheenan caro lo sai? Almeno questi due mantengono fede al loro status: perdenti sono e perdenti rimarranno ... tu invece? Eri un Desperation Champion e hai perso da puro miserabile, eri nel Lion's Den e hai perso da puro miserabile anche lì, senza contare il piccolo fatto che ho distrutto te e il tuo manager da solo ... la tua carriera sta crollando Sheenan, sta crollando come le fondamenta di un castello in rovina da secoli costruito con mediocrità.

Gesticola in maniera forsennata.

Angerfist: Avresti potuto continuare la nostra alleanza e avresti mantenuto il titolo, avresti potuto diventare campione Undisputed e avremmo persino sconfitto il Demone Gaijin ... ma tu hai voluto peccare di vanagloria ... ti sei voluto macchiare di quello che i greci chiamano Hybris! E sai cosa succedeva a coloro che si macchiavano di tracotanza? Chiedi a Tantalo, a Prometeo o a Lucifero stesso ... tutti puniti in maniera esemplare per il loro eccessivo orgoglio, per la loro superbia. E sinceramente ... sarò pure una presenza fissa negli opener ... ma almeno io sto vincendo i miei match caro Sheenan! E guarda ora dove sono capitato: in un Triple Threat per il Deadly Shiver detenuto da Alcide. Certo non è una shot titolata per il titolo mondiale, ma sempre meglio di perdere incontri su incontri. Senza contare il fatto che non ci sono grandi minacce tra i miei due avversari ... forse solo Soggetto 22 potrebbe riservarmi qualche sorpresa, vista la sua imprevedibilità.

Si siede per terra osservando da una spaccatura del muro il cielo notturno.

Angerfist: Dante lo conosco: siamo stati alleati contro quella carne di cannone rappresentata da Crashindenton e Mortimer, conosco il suo carattere, la sua storia e il suo modo di lottare ... è un libro aperto per me! Quindi Sheenan se vuoi vedere come vince un vero lottatore ... fammi visita e poi potremo riprendere la nostra "chiacchierata" con tutta tranquillità, in attesa del giorno in cui potremo scontrarci ed è lì che prima della tua sconfitta definitiva udirai queste parole ...

Prende il suo fucile a canne mozze e spara a dei corvi appollaiati su quello che rimane di una finestra, infine si volta.

Angerfist: "Fire in the hole, Hard to the Core"

Le immagini si interrompono.



Calano le luci in arena col risuonare di Shoots and Ladders, che preannuncia l'ingresso di Dante. La Presenza, vestita con l'immancabile gilet ad accompagnare la tenuta da ring, si incammina verso il quadrato con passo lento. Giunto nel ring, il faro che lo aveva seguito per tutta la rampa, lo accompagna anche nel perimetro adibito per il combattimento. La musica scema e Dante è a gambe incrociate a centro ring. Tutto buio in arena, se non per l'unico faro che lo illumina alle spalle e per qualche flash dei cellulari. Dante, munito di microfono, inizia a parlare.

"Avete mai pensato al significato della parola Bloody Desperation? A cosa vi fa pensare?
È un nome triste, indubbiamente. Sangue, disperazione, per non parlare di quello che si vede negli show. La WBFF non è una terra per tutti. Dobbiamo però esserle grati. Negli anni ha regalato campioni, fenomeni, leggende di questo sport. Una di queste, però, non è Jumala. Da molti esaltato a mito, a divinità, per me Jumala, nel tempo, è riuscito a confermarsi il miglior ciarlatano della storia della federazione."

Fischi per Dante.

"Io non dovrei parlare di Jumala questa sera, soprattutto perché c'è un Triple Threat con Angerfist, Soggetto 22 ed il sottoscritto con in palio una shot al titolo Deadly Shiver.
Ma sapete cosa vi dico?
Non mi importa.
Non mi importa perché, alla fine, cosa me ne faccio di un pezzo di plastica attorno alla vita? E, non per vantarmi, comportamento che ritengo il più stupido di tutti, ma io sono già un campione. Ho sconfitto la morte, le ho chiuso la porta in faccia. Quindi, sinceramente, non vedo neanche perchè esprimermi riguardo i miei rivali. Forse perchè qua in mezzo c'è qualcosa di più grande che un semplice match per una title shot. Dante è giunto qui, stasera, per una questione di destino. Per anni abbiamo dovuto sorbirci i sermoni di un perdente come Jumala. A che pro? È mai entrato nelle nostre grazie? È mai stato capace di rubare, per davvero, le luci della ribalta? No. È sempre stato schiacciato da qualcuno a lui superiore. Questo perchè Jumala, la sua follia e tutto il resto, sono state troppo sottovalutate dai fan."

Ancora fischi per lo scozzese, che prosegue impalpabile.

"Sono arrivato qua dentro con lo scopo di cambiare per sempre i canoni tradizionalisti del wrestling.
Se un tempo, creare una reazione, positiva o negativa che sia, nel pubblico, era una cosa fondamentale per andare avanti, da oggi non lo sarà più. E questo non perchè lo sto dicendo io. Questo perchè, diciamocela, è così che deve andare. Almeno per il sottoscritto. Sono uscito fuori stasera, su questo quadrato, per sparlare della vostra divinità ed impormi al suo posto. Voi state fischiandomi eppure, io sono qua. Resterò qua finché Jumala non si farà vivo per accettare la mia sfida. Questo perchè non sento bisogno di fan. Ormai, Dante è un personaggio a sé stante.
Non penso ci sia altro da dire.
Jumala, mio caro Jumala, sei al capolinea. È giunto il momento di consegnare a me le chiavi della città.
Dante sta aspettando."

Cala il silenzio nell'arena, mentre Dante attende Jumala

Le luci si abbassano e le note della theme song del Self Proclamed God rintoccano, per poi scemare in un sibilo acuto, un suono distorto e fastidioso che si arresta di colpo facendo posto a un lamentoso canto lirico che annuncia l’ingresso di una figura che mancava da circa un mese a Bloody Desperation: Sophitia.
La giovane Aralda avanza a passo lento con andatura dinoccolata e si gratta l’orecchio con un moto di dissenso.

<< Mhh… forse il signor Dante aspettava qualcun altro?>>

Sophy si sporge leggermente in avanti con occhi fintamente innocenti mentre gioca con una ciocca di capelli.

<< Oh, ma certo! Certo è che Dante aspettasse qualcun altro, dopotutto Dante non ha chiamato Sophiia, Dante ha chiamato qualcuno in particolare, ed è giusto allora che Dante riceva delle spiegazioni da Sophitia. Lascia che Sophitia si concentri e ti venga incontro: l’Inferno della Commedia lo conosco su per giù..>>

La giovane si schiarisce la voce con un evidente sorriso perculatorio e inizia con fare declamatorio

<< Ahi… pentirotti, o’ciarliere che starnazza,
il qual crede di poter lanciar tenzone,
pisciando fuori e molto dalla tazza…

vorresti tu pugnar con un Santone,
ma allor “ che cazzo scassa questa pazza?”
Lei è qui, o’ Monsieur Napoleone

per dirle della Waterloo ch’avanza,
o’uom di TheRockico linguaggio:
qui l’Orco già reclama una pietanza

e di te, chiede d’avere un assaggio.
Superbia in pasto al cerchi dei Giganti:
io solo confinata al bracconaggio…
>>

Sophitia è ormai entrata nel ring e sottolinea l’ultima parola mimando il segno di una pistola contro il rivale.

<< …sostituirò il “Maestro dei Sognanti”.
Divorziammo noi senza un “ohimé lasso!”
…e seppur l’hanno abbandonato in tanti

a lui resterà grata la Virgulta
del RISVEGLIO ricevuto, quindi, CAZZO,
do in cambio il “sonno eterno” a chi lo insulta…

….ben sai, questo si chiama contrappasso
>>

I due si fissano. Faccia a faccia. Le luci sono soffuse.
A Sophitia prudono le mani. L’Aralda pare voglia mostrare gratitudine verso il primo Maestro e compagno che l’abbia “raccolta” qui in WBFF. Tra loro, come ha detto Sophitia, non ci fu alcun divorzio sofferto. Decisero solo di percorrere strade diverse.
E ora la biondina pare non abbia gradito le parole di Dante.
La ragazza si limita ad alitargli in faccia con un sorriso di sfida.
Pare solo un avvertimento questo, ma Sophitia ha trovato un bersaglio e Dante pane per i suoi denti…

Camera Fades



Nell'atrio dell'arena, come al solito, sono presenti alcuni giornalisti locali in cerca di news che possano catturare l'attenzione dei loro lettori, forti di uno special pass pagato profumatamente. Ha appena fatto il suo ingresso all'interno dell'edificio Luis Riva, il manager di Sheenan. Il brasiliano viene subito raggiunto da un paio di intervistatori.

"Signor Riva, dov'è il suo assistito? Come mai non è con lei?"

Luis continua ad avanzare dritto per la sua strada, eludendo la domanda.

"Può rilasciarci un commento su quanto avvenuto a The People's Choice 2017?"

Alla seconda domanda, da parte di un secondo giornalista, Riva si ferma e finalmente rivolge loro le sue attenzioni.

Riva: "Non ho nulla da dichiarare, andate a cercare il vostro scoop da un'altra parte. Nessun commento, nessuna riflessione, nessuna dichiarazione, nessuna anticipazione. Fine della storia."

"Una sola domanda, e poi la lasceremo in pace... In virtù di quanto è accaduto in occasione dell'ultimo PPV, ormai archiviato, ci aspettiamo che stasera Sheenan trovi il modo di far sentire la sua voce lanciando un messaggio al suo rivale Angerfist. Crede che, finalmente, a The Last War i due collideranno in un match ufficiale sul ring?"

Riva sorride.

Riva: "Stasera? Per quel che vi è dato sapere... Sheenan potrebbe anche non essere presente in arena, questa sera. Arrivederci."

Luis si fa largo tra i giornalisti e li supera, sbarazzandosene definitivamente.

Poco dopo la regia ci porta all'interno di una stanza del backstage: viene fatto un primo piano su un televisore sul quale vengono trasmesse le immagini dell'ultimo segmento dello show, che ha visto protagonista Luis Riva. In seguito alla conclusione dell'ultima scena la TV viene spenta; poco dopo il cameraman sposta la telecamera a lato, inquadrando...

SHEENAN... Voodoo Doll sembra essere molto nervoso, respira con affanno corrucciando più volte il naso e mostrando la schiera di denti. Poi lo vediamo allontanarsi con passo veloce verso la porta.

Camera fades.



Siamo all'interno della famosa libreria del Soggetto, eppure, lui non c'è.
Montagne di libri sistemati in enormi ed altissimi scaffali raggiungibili da scale con rotelle e da passerelle ai piani più alti.
Alcuni metri più in alto, proprio al livello di una delle passerelle in legno ed ottone, vediamo una rientranza.
La telecamera sale, sale e sale ancora fino a trovarsi di fronte alla rientranza di quello che sembra un piccolo corridoio, anzi, più una piccola anticamera di tre metri, la porta è aperta, ed al suo interno una stanza abbastanza grande, al suo interno contiene scritti ancor più vecchi, dalla cima su papiri e fogli arrotolati, fino ad alcuni più recenti, ma molte sono ancora vuote.
Al centro, una scrivania in pietra alla quale v'è seduto proprio l'osservatore, intento a scrivere su un librone.
Noi leggiamo quanto sta scrivendo.

"Detengo tutti il sapere di questo globo tra le mani.
So a memoria come è nato tutto, ho letto gli scritti del primo osservatore, del secondo e del terzo
ma nessuno di questi ha mai avuto il mio problema né tantomeno ne ha la soluzione.
Un vero osservatore, Dovrebbe esser muto, all'inizio questo ho pensato, è insindacabile.
Come fai ad intrometterti se non parli?
Eppure mi sono reso conto che la parola mi serve, è una mia mancanza,
la possibilità di comunicare con numerosi esseri che popolano questo strano stato dell'esistenza.
Mangiatori di pianeti, uomini che tengono il conto del tempo che rimane, alcuni nemici dell'esistenza,
altri semplici uomini che servono allo scopo, alcuni hanno visitato gli inferi e ne sono usciti,
altri sono stati rinchiusi, come lo sconosciuto che ora vive intrappolato nei piani più bassi di questa fortezza.
Ne esistono di numerosi.
Se c'è una cosa che accomuna molti di loro, è la cieca brama di avere potere,
Ecco, una possibile via, evitare loro la tentazione, mantenere l'equilibrio togliendo loro la fonte di quel problema.
Nonostante ne farei volentieri a meno."

Chiude l'enorme librone. Ed alza lo sguardo.
Ad un angolo notiamo un vecchio televisore anni 50.
Al suo interno notiamo Mr.Smith.

Mr.Smith: "Hey vanilla boy! Non credi che sia il momento di prendere una svolta?"

Il soggetto chiude gli occhi passandosi le mani tra i capelli.

Mr.Smith: "Non disperare! Troveremo sicuramente la soluzione!"

Prima di avere risposta, il collegamento si chiude.



Kokone: “Wowowowo amici del… ma chi ha scritto ‘sta merda?”
El Kokone osserva scetticamente i fogli stampati con le istruzioni.
Taggart: “Non dovresti mostrarli in… El, dammeli.”
Lover: “Avete mai pensato alla distanza che c’è fra le vostre dita delle mani e le vostre dita dei piedi? Voglio dire… sono più vicini della testa in linea d’aria, ma se ci fosse una formichina che deve percorrere il vostro corpo e arrivare ai piedi farebbe più strada partendo dalla mano che dalla testa.”
Kokone: “L’hai pensato tutto da solo?”
Lover: “Quasi. Eheheh.”

Match 1 - #1 contender for Deadly Shiver Championship: Angerfist vs Dante vs Soggetto 22 [Three Way match]

I tre wrestler sul ring, sistemati agli angoli, con l’angolo in basso alla destra del teleschermo che è l’unico ad essere rimasto libero. Dante scruta il Soggetto 22 con le sopracciglia aggrottate, Angerfist fa scrocchiare le dita. Il Soggetto 22 non guarda nessuno dei due, si limita a guardare in basso per tutta la durata della breve preparazione. Franklin Aloisio si avvicina al centro del ring, indica di cominciare!

DIN DIN DIN!

Angerfist parte a mille e stende Dante con una Clothesline! E lo stesso destino tocca al Soggetto 22! Angerfist afferra il Soggetto per l’afro, lo spinge contro l’angolo, e lì colpisce con una seconda Clothesline… no! L’Osservatore lascia il suo posto all’angolo e intercetta la corsa di Angerfist atterrandolo con una Shoulder Block. Dante si avvicina e colpisce con un Elbow Strike, ma il Soggetto 22 blocca la gomitata afferrando la spalla di Dante, poi atterra The Presence con un Arm Drag e ne afferra il braccio per una Armlock, Dante sferra un pugno all’indietro che costringe il Soggetto 22 a barcollare, Angerfist lo solleva alle spalle:
INCOMING! Lifting Inverted DDT a segno! Angerfist schiena:

1…
Dante ovviamente interviene.

E ora lo scozzese afferra Angerfist per la maschera, gli rifila una serie di tre Elbow Strike alle tempie, Angerfist crolla a sedere, Dante raccoglie il Soggetto 22, che però reagisce con un pugno… che Dante evita, sfrutta per arrivare alle spalle dell’avversario e mettere a segno un German Suplex! Dante mantiene il ponte:

1…
2…
NO!

Il Soggetto 22 rotola all’indietro, va a prendere spinta alle corde, Dante lo colpisce con una Clothesline sul ritorno… e stavolta è il Soggetto 22 ad evitare il colpo dell’avversario, abbrancare Dante alle spalle e METTERE A SEGNO UN EVEREST GERMAN SUPLEX!
Anche l’Osservatore mantiene il ponte per schienare:

1…
2…
Angerfist interviene!

Dante rotola di lato, Angerfist prende il Soggetto 22 per i capelli, lo copisce con una ginocchiata, poi arretra verso le corde, prende spinta e salta per mandare l’avversario al tappeto con una Lou Thesz press! Il Soggetto 22 sfrutta la stazza superiore per mandare immediatamente l’avversario via usando le gambe come leva, Angerfist è subito in piedi e colpisce il Soggetto 22, in ginocchio mentre ancora si stava mettendo in piedi, con un calcio poderoso alla base del collo! Angerfist avanza ancora verso il Soggetto 22…
MA DANTE LO INCHIODA AL TAPPETO CON UNO SCHOOL BOY PIN:

1…
2…
NO!!!

Angerfist si rialza immediatamente e prova la medesima manovra di prima con Dante, che però va al tappeto evitando la manovra e si rialza in tutta fretta: ora Dante ha un leggero vantaggio e lo sfrutta per colpire Angerfist con una serie di pugni diretti al volto, Angerfist arretra e incassa, Dante lo porta all’angolo con una Irish Whip, copre la distanza che ora li separa in corsa E METTE A SEGNO UN ROCKET KICK! Angerfist barcolla in avanti per qualche secondo, poi crolla al tappeto.
Dante però lo rialza, solleva un braccio per indicarsi, si abbassa… per connettere con un Northern Light Suplex CON PONTE:

1…
Il Soggetto 22 interviene!

Angerfist rotola di lato, il Soggetto 22 forza Dante a restare in ginocchio, colpisce con UNA SERIE di calci diretti alla base del collo, esattamente come quelli che l’hanno atterrato, poi si inginocchia accanto all’avversario, lo afferra e lo porta al tappeto con sé chiudendo una Rear Naked Choke! Dante estende le braccia in cerca di una via d’uscita, il Soggetto 22 lo sta soffocando! E la calma e il distacco con cui porta avanti la manovra si fanno inquietanti ogni secondo che passa. Dante tira una gomitata al costato dell’avversario, riesce a liberarsi dalla presa, prova a tornare in piedi, ma non può farlo in modo adeguato, e ora è malfermo ed è costretto a tenersi alla terza corda. In poche parole, una preda facile.
Il Soggetto 22 arriva alle sue spalle, lo solleva per un Backdrop, ma durante la mossa si volta per accompagnare la caduta dell’avversario fra le sue gambe.
È il Backdrop Piledriver. E Il Soggetto 22 schiena Dante:

1…
2…
ANGERFIST INTERVIENE!

Angerfist afferra il Soggetto 22 per i capelli, gli rifila una ginocchiata in pieno costato, prende la rincorsa, il Soggetto 22 è in ginocchio.
Ma il pubblico inizia a rumoreggiare!
Angerfist avverte il pericolo, si guarda intorno.
Sheenan corre come un fulmine, stringe un tubo. Lo abbatte sulla fronte di Angerfist prima che questi possa reagire, sotto lo sguardo dell’immobile Soggetto 22. Angerfist, per effetto del colpo, rimbalza contro le corde, ma non cade. Sheenan fa un passo per venirgli incontro.
SKULLSCRAPER.
E Angerfist è al tappeto. Sheenan tira un calcetto alla sua testa, con disprezzo.

Il Soggetto 22 si china per schienarlo:

1…
2…
3!!!

DIN DIN DIN!

Testo nascosto - clicca qui


Lover: Soggetto 22 ha vinto, si va a Berlino, Beppe.
Kokone: Tossico…
Taggart: A volte lo perdiamo…


[Modificato da cell in the hell 03/05/2017 21:34]
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