Horizon 1x03: 14/04/2017 - Your Poison
[@Lakeland Arena, Waterford Township, Michigan]
HO#03 Event#654
__
"Chissà cosa vorrà questa volta..."
La voce è quella di John Doe, appena giunto nel parcheggio del palazzetto che ospiterà la nuova puntata di Horizon. L'uomo ha probabilmente ricevuto appuntamento da Sophitia in quel luogo e, conscio di dover aspettare vista l'assenza della sua mentore, si dirige verso un distributore per prendere qualcosa.
All'improvviso però una mano gli si poggia sulla spalla. John inizialmente crede che sia Sophitia, ma la presa man mano si fa sempre più forte, come se gli volesse stritolare la scapola. Doe in quel momento comprende che la ragazza non era l'unica persona che aveva interesse in lui. Anche un altro individuo era ansioso di posare le mani su di lui. The Savior nonostante la morsa dolorosa non batte ciglio, e senza voltarsi si rivolge alla misteriosa figura.
Doe: "Levami subito quella mano di dosso, bestiaccia."
???: Bestiaccia? Come mai questo vezzeggiativo caro pulitore di peccati? Non riconosci un demone ... quando lo vedi?
La figura costringe Doe a voltarsi e così si scopre il suo assalitore: si tratta proprio di Johannes Krauser II! Il cosiddetto Emperor of Hell sbatte al muro The Saviour scoppiando in un acuto ghigno.
JK2: Io e te parleremo un po' ... parliamo del tuo attacco allo scorso Horizon e di come risolveremo questo piccolo piccolo dilemma d'accordo?
John Doe cerca di divincolarsi dalla presa di Krauser, ma quest'ultimo risponde con un pugno allo stomaco per farlo stare fermo, dopodiché gli afferra il viso.
JK2: Forse non hai capito bene ... CON ME NON SI FOTTE! Sono io a fottere la gente NON VICEVERSA! Se non mi avessi pestato i piedi ti avrei lasciato la strada libera qualunque sia il tuo scopo ma adesso ... io sono costretto a dover usare l'artiglieria pesante.
Non prenderla a male, pensala solo a un meccanismo azione-reazione ok? Se hai qualcosa da dire a tua discolpa parla pure e spera che le tue preghiere vengano ascoltate.
Doe comincia a ridere in faccia a Krauser nonostante la situazione per lui non sia delle più rosee... per poi rispondergli.
Doe: "Io dovrei giustificare le mie azioni? Andiamo, pensavo tu fossi stupido ma non fino a questo punto... tu magari mi avresti lasciato in pace ma io non posso fare altrettanto... insomma, guardati! Tu sei l'esempio perfetto di tutto ciò con cui mi scontro quotidianamente. Uno schifoso peccatore che cerca di riempire il suo animo vuoto ammazzando, violentando e compiendo altre amenitá del genere.
Ancora maledico il giorno in cui siamo stati dalla stessa parte nella prima puntata di Horizon, per non parlare del post match... avrei dovuto lasciare che Gaijin ti desse una lezione e non provare ad abbatterlo. Ma fu un errore mio."
Mentre parla il tagliagole senza farsi notare tenta di allungare la mano verso la tasca, dove è nascosto il suo fidato coltello.
Doe: "Puoi pestarmi in questo parcheggio nel modo più violento che conosci, puoi sussurrare nelle mie orecchie atrocità compiute nei meandri più nascosti dell'inferno ma in cuor tuo sai che questa storia è appena iniziata, e non avrà termine finché non sarai solo carne morta. E in quel momento... potrò dire di aver fatto un favore al mondo."
Krauser si avvede in tempo della mano di John e con una poderosa ginocchiata gli blocca il braccio, facendolo urlare di dolore.
The Metal Demon arriccia le labbra in una parodia della smorfia di delusione.
JK2: Mi deludi John, mi deludi enormemente: pensavi veramente che fossi così stupido da non accorgermi del gingillo che hai?
Gli pizzica la guancia come fosse un bambino piccolo.
JK2: Tu pensi di essere un giustiziere, un ripulitore ... l'angelo della morte in persona! Ma in realtà sai cosa sei? Sei come me: un essere mosso dalla voglia di sangue.
Prende il coltello di Doe facendosi un taglio al dito per poi passare il proprio sangue sulla fronte di Saviour per fargli una croce rovesciata.
JK2: So già che tu proverai a difenderti dicendo che lo fai per ripulire il male dal mondo ma ti prego di non mentire, almeno non davanti a me visto che rovini il divertimento. Tu sei malvagio quanto me ed estremo allo stesso livello solo che tu giustifichi i tuoi bassi istinti per un'etica morale del cazzo mentre io non la giustifico ... sono un mero edonista io! E per questo ti propongo una piccola sfida ok?
Gli restituisce il coltello in modo canzonatorio.
JK2: Ci stai a una piccola sfida?
John scuote la testa in evidente segno di disapprovazione, riprendendo la lama dalle mani di Johannes.
Doe: "Sai cosa? Anche io penserei lo stesso se fossi dall'altro lato della barricata. Dall'esterno vengo visto nella tua stessa maniera. Ed è qui che tu e tanti altri incappate nello stesso errore...
Io non sono mosso dalla voglia di uccidere. È solo l'unico modo che conosco per rendere questo mondo un posto migliore. Credici oppure no, fatto sta che ciò che hai appena udito è la pura e sacrosanta verità."
Doe ripulisce il coltello dal sangue di Krauser e lo rimette in tasca, rinunciando alla sfida lanciata dall'Emperor of Hell.
Doe: E non saresti degno neanche di sentirla...
Krauser ride, una risata che infrange la barriera psichica di Doe.
JK2: Sei solo uno sciocco Doe! E dire che era una proposta allettante ... avresti potuto umiliarmi così.
John aguzza le orecchie a questa dichiarazione.
JK2: Ti sto incuriosendo eh? AHAHAHAHAHAH! Che ne dici se scegliamo un lottatore per l'altro in questo show ... scegliere i contendenti del nostro avversario. Ci stai?
Tende la mano sempre con un atteggiamento buffo ma inquietante allo stesso tempo.
Lo sguardo di Doe é impassibile di fronte alla provocazione del rivale, ma l'occasione è troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire.
Doe: Vuoi scegliere il tuo veleno? E sia... so già a cosa andrò incontro, ma correrò il rischio. Vederti essere preso a calci in culo sarà una gran soddisfazione.
Nonostante abbia accettato la proposta non sembra intenzionato a stringergli la mano, preferendo sfidarlo con lo sguardo.
Pierfrancesco
Il sorriso di Krauser si allarga ancora di più.
JK2: PEEEERFETTO! Dimmi il veleno che vuoi iniettarmi e io dirò il tuo.
Doe: "Brutus. "Cheek". Rotten. Volente o nolente é uno dei pochi qua ad Horizon che sa il fatto suo. Magari lo apprezzerò di più dopo che avrà fatto di te la sua cavia per nuove signature weapon.
Estrae di nuovo il coltello, ma stavolta solo per giocherellarci, riprendendo il discorso.
Doe: A te l'onore Krauser. E mi raccomando... non essere banale
Il sorriso di Krauser si spegne leggermente solo per dare il posto a un'espressione pensosa.
JK2: E così mi mandi contro quel cinghiale barbuto sperando di vedermi come un pezzo di carne al macello?
Gli punta un dito contro.
JK2: Non male Doe ... non male sul serio. Vuoi una scelta non banale? Sai a differenza tua voglio ledere anche la mente oltre che il corpo del mio avversario quindi il tuo avversario sai chi è? Lo sai? Lo sai?
Riprende di nuovo a ridere.
JK2: Il tuo avversario è ... IL TUO MENTORE! SOPHITIA!
Osserva lo sguardo scandalizzato di Doe con grande gioia.
JK2: AHAHAHAHAHAHAH ERA QUESTO CIÒ CHE VOLEVO VEDERE! Sei davanti a un bivio: lotti con tutte le tue forze ma ferendo il tuo sostegno ... oppure cerchi di non farle male ma umiliandoti in maniera pesante?
Gli da un buffetto sulla spalla.
JK2: Mi raccomando ... scegli bene la tua tattica! AHAHAHAHAHAHAHAH!!!
Lascia Doe in preda alla confusione andandosene.
John non se lo aspettava. Mentre Krauser è già svanito, si siede per terra appoggiato al muro e si lascia andare.
"Cazzo..."
Le telecamere ci portano a bordo ring dove i tifosi salutano allegramente le telecamere. Siamo alla Lakeland Arena di Waterford per questa quarta puntata di Horizon. Al tavolo di commento sempre Chris De Witt ed El Silente "Dos"
Silente: "E dopo la meravigliosa Theme Song concessaci dalla dirigenza direi che possiamo partire"
DeWitt "Diresti bene, El. E partiamo con lo scusarci di una card tanto scarna pervenuta sui Social, ma ci hanno informato durane la lunga sigla, che Veronica Palmer ha adorato l'idea di Krauser e Doe, e sarà rispettata la loro volontà: i due si sono scontrati poco fa nel Backstage e si sono accordati per un Pick Your Poison"
Silente: "Un match in cui berranno veleno per topi?"
DeWitt: "Ma no! Sono due match in cui ognuno ha scelto il rivale dell'altro e per chi se lo fosse perso... guardate un po' cosa ci aspetta..."
Match 1 Kratos e Chun Li vs Crawford e Madara
Match 2 ?? vs ??
Match 3 Johannes Krauser II vs Brutus Cheek Rotten - Pick your poison
Match 4 John Doe vs Sophitia - Pick your poison
Silente "Che cosa malvagia. Mentore e Allievo sono come Fratello e Fratello. Non si dovrebbero scontrare in questo modo. E' come se io e te litigassimo. Io piangerei per giorni, Chris"
DeWitt "..... sei davvero tanto affezionato, El?"
Silente "Sono anni che lavoriamo insieme. E' naturale. Tu no?"
DeWitt "Bheeee.... confesso che con Lover mi trovo meglio"
Silente "Sono il secondo sulla lista????"
DeWitt "Temo di si..."
Silente "YESS!! SILENTE DOS!! Ma parlando di DOS, il secondo match è un mistero. Qualcuno ha scommesso sul primo '??', qualcuno sul secondo. Tu che dici?"
DeWitt: "Io dico che anche Kokone forse mi è più simpatico di te..."
Le telecamere si spostano dall’arena verso una zona non precisata della società, nei dintorni ci sono agenti dell’interpol in divisa che sorvegliano casa zang.
Gli operatori vengono autorizzati a entrare, (la traghetta all’entrata dice: ogni gentiluomo è ben accetto) la casa è silenziosa, ma le luci sono stranamente accese
Le telecamere sorpendono la zang a parlare con qualcuno al telefono
CL: << Sì sì, sto bene. Mi sono ripresa a sufficienza, ho ripreso molte energie, e sono pronta per fare il mazzo a kevin e toby. Quei due esseri non conosco ancora la vera Potenza delle mie gambe, ci vediamo tra qualche giorno in palestra, ma se vuoi venire prima casa mia è sempre aperta, si sì ti voglio bene, a presto >>
La zang attacca il telefono alla sua base, sente suonare alla porta e manda due agenti dell’interpol, si tratta del mentore della cinese, che viene puntualmente controllato da cima a fondo, poi viene accompagnato nella stanza della li
John Kratos, questo è il suo nome, la raggiunge, indossa la sua t-shirt con la scritta “Bald Basterd” e la testa pelata con un riflesso di luce. L’uomo di origine greca fa una smorfia alla lottatrice.
JK: << Chun Li, finalmente ci incontriamo di nuovo. Ho passato anni a riflettere all’interno di un tempio e ultimamente trascorro i giorni a far visita ad altri lottatori nelle loro abitazioni. Devo ammettere che la presenza di agenti mi fa strano, non ho mai avuto un bel rapporto con le forze dell’ordine, sarà perché in passato ho creato un gruppo di lottatori orientato al caos e alla ribellione. C’è da dire però che non mi ritengo un sovversivo, ma basta parlare di me. Sono venuto qui per te. >>
Il Greek Warrior si posiziona su una sedia al gesto della ragazza di sedersi su di essa. Il lottatore si guarda attorno, il suo sguardo cade sugli oggetti tradizionali della cultura cinese, dai vasi ai riquadri.
JK: << Kevin Bryan Crawford, questo lottatore ho avuto modo di conoscerlo quando è stato ospite in JLW, e mi ha dato l’impressione di essere un buon atleta, ma una persona ignorante. Non è mai alla ricerca della cultura, e nemmeno cerca di temprare il suo fisico, a lui interessa solo picchiare i propri rivali e non si cura d’altro. Anzi, c’è una cosa che lo infastidisce: i non-americani come lo siamo noi.
Sono certo che gli diano fastidio gli stranieri, non so se è una di quelle persone che magari nel tempo libero si tatuerebbe la bandiera americana sulla chiappa destra, ma di certo è vicino al concetto che ho io di un razzista. E questo mi dà fastidio perché sinceramente non mi importa se il mio nemico è bianco o nero, americano o russo, tutto ciò che so è che il sangue è sempre rosso, e l’occhio malmenato si colora di nero. >>
Chun Li ascolta la riflessione dello Spartano.
JK: << Invece, Madara mi sembra un uomo colto, è diverso da Crawford e posso immaginare la sua disperazione nel gestire un ragazzo così problematico, ma se lui gli fornisce assistenza allora possiamo stare certi che ha visto in lui del potenziale. Io non dubito di quello che ha visto Madara, perché lo ritengo un ottimo giudice. Quello che mi chiedo è se lui sarà pronto a tornare sul ring, è stato un lottatore iconico delle federazioni indipendenti, poi ha iniziato a svolgere il suo ruolo di mentore di giovani promesse. Ma è davvero pronto a far squadra con Crawford? Penso che l’esitazione giocherà un ruolo chiave nel nostro match, devi insistere negli attacchi a Madara quando sarà sul ring perché l’esperienza è ottima, però l’assenza di allenamento porta a perdere fiato. E tu sei giovane e al pieno della forma fisica, non avrai alcun problema a mostrare una fisicità migliore di lui.
Non sottovalutare Crawford, hai già visto con i tuoi occhi che non è un avversario semplice. Rimani concentrata e sappi che io sarò al tuo fianco, che sarò lì per te, per vederti ottenere la tua prima vittoria. >>
Le parole di Kratos mostrano la sua calma, non esita e non è agitato.
La zang ascolta con attenzione le parole di Kratos e prosegue
CL: << Sai john, non ho incontrato mai nessuno come te. Credi che se ti succedesse qualcosa non me lo perdonerei mai, io sono una persona che ha pochissimi affetti. E questi me li tengo molto stretti >>
La zang fa portare due bicchieri d'acqua e riprende
CL: << Vedi Jonny, quella con cui stavo parlando prima è una persona a cui sono molto affezionata. Forse ti dirò in futuro di chi si tratta, la prossima settimana ti va di andare a mangiare fuori? Per affinare la nostra amicizia, s'intenda. Credo che che uno come te sia qualcuno di unico che non va perduto, per il momento vorrei essere lasciata sola >>
Il Bald Basterd sorride con un’altra smorfia.
JK: << Già… hai bisogno di un po’ di spazio, ci vediamo sul ring! >>
Il lottatore lascia la stanza della lottatrice, scortato dagli agenti dell’Interpol.
Ci troviamo all’interno di una palestra, una strana palestra, viste le porte in legno intagliato, con maniglie dorate e i pesanti lampadari di cristallo al posto dei normali neon.
Qualcuno potrebbe aver intuito che ci troviamo all’interno della palestra situata nella villa di Tobi Madara, dove si allenano i suoi allievi.
Di fronte a noi infatti, il Gaijin King è in piedi di fronte al ring presente al centro della stanza, mentre, di fronte a lui, seduto sull’apron, vediamo Kevin Bryan Crawford.
Madara: Prima di cominciare, vorrei parlare con te di quanto accaduto la scorsa settimana.
Volevamo puntare principalmente sulla tua vera irosa e patriottica, ma questa ti è sfuggita di mano, portandoti ad attaccare la tua avversaria prima che salisse sul ring.
L’omino mascherato pone i pugni sui fianchi, fissando Crawford inclinando leggermente la testa di lato.
Madara: Questo ha portato ad una catena di conseguenze pessime.
Primo. Non hai combattuto il tuo match, quindi non hai fatto esperienza e non hai vinto.
Questo dovrebbe già bastare per farti capire che dovresti ascoltare con più attenzione le mie parole, ma…
Secondo. Sei stato pestato da Mr. Kratos.
Se in questi giorni ti sei chiesto come mai non ti ho difeso, è perché così facendo, hai imparato una lezione.
Spero la cosa non ti causi problemi di sfiducia nei miei confronti, ma ti assicuro che ciò è entrato a far parte del tuo… come dire… “bagaglio culturale.”
Ora sia che ad ogni azione corrisponde una reazione e sai che non è saggio colpire alle spalle qualcuno che ha come proprio mentore un signore come John Kratos, una leggenda del pro-wrestling, non un nome come un altro, ma IL nome all’interno del roster.
Il Lunatic & Aristocratic unisce le mani dietro la schiena, cominciano una lenta camminata che fa avanti e indietro di fronte all’apron.
Madara: Quell’uomo ha un’esperienza che farebbe impallidire il settanta per cento dei lottatori.
Quell’uomo è un ottimo mentore, ha portato ai tag team titles un tag team su cui nessuno avrebbe puntato i propri soldi o i propri sforzi, ha vinto svariati titoli in giro per il mondo e soprattutto… ha vinto il Two Worlds One Cup, un torneo di livello mondiale.
Oggi, io e te saliremo sul ring contro quest’uomo, comprendi quanto sembri la battaglia delle Termopili?
Madara sembra sorridere sotto la maschera per questa citazione.
Madara: Lui è quindi più esperto, più forte… beh, confrontato a te, lui è più tutto, inutile negarlo.
Per questo lui è un mentore e tu un allievo, ma fortunatamente, anche io sono un mentore… certo, non sono John Kratos, ma proverò ugualmente a darti qualche dritta per provare a vincere questo scontro.
Inutile starti a dire che se vogliamo vincere, dobbiamo puntare maggiormente su Chun Li, schienare Kratos non ti arriverebbe nemmeno come regalo di Natale purtroppo, quindi dobbiamo cercare di tenere sul ring lei il più possibile.
Prima che io continui… domande?
KBC: Sai Tobi, fin da piccolo mi sono posto come punto un qualcosa che non dovevo e non dovrò infrangere mai, questo è: “il non avere paura di nessuno chiunque egli sia”, ed è quello che mi sono ripetuto quando ho visto John Kratos al fianco di quella cinesina del cazzo, con o senza il tuo aiuto ho cercato di dimostrare che io valgo! Che io merito un posto nel Main Roster, in mezzo alla gente che conta e non a fare il culo a gente che a stento sa cosa è questo quadrato, dopo di questo non ho più niente da dirti quello che doveva essere chiarito lo hanno chiarito le tue parole, ora l’unica cosa importante di stasera è fare il culo al greco e mandarlo in crisi come il suo paese e fare fuori quello sputo di lottatrice al suo fianco.
L’omino mascherato, stringe i pugni, in silenzio.
Un silenzio pesante che si protrae per parecchi istanti.
Madara: Mi spiace dirlo ma tu… non meriti un posto nel roster principale.
Non ancora, io sono qui per fare in modo che arrivi il giorno nel quale davvero potrai competere con i lottatori dei piani alti, ma tu… tu, sembra voglia rendere le cose difficili, più difficili di quanto dovrebbero essere.
Ascoltami Kevin, io sono una mente, io so cosa è corretto fare e cosa no.
Tu, beh, è di fronte agli occhi di tutti il fatto che tu non sei in grado di distinguere le due cose, ragioni per istinti e questo forse può andar bene durante un incontro, durante certe fasi, ma non va bene sempre.
Io sono qui per insegnarti come si vince, ma tu, pensi di essere già arrivato e non hai intenzione di darmi retta.
Il Gaijin King incrocia le braccia sul petto, mostrandosi pensieroso.
Madara: Te la faccio semplice.
Se sali sul ring con l’idea di dominare perché è quello che vuoi, allora perderemo prima ancora che io possa dire “thè nero”. Perché sei forte, ma non sei astuto, non hai niente che possa mettere in difficoltà John Kratos e il solo fatto che tu abbia l’idea malsana di “mandarlo in crisi” sta a significare che non hai idea di quello che ti aspetta, ma io sì, io ho studiato Kratos e so come combatte.
Seconda possibilità. Se metti da parte per qualche minuto la voglia di dominare Horizon con le tue sole forze e mi dai retta, agendo come ti consiglio io, allora, abbiamo una possibilità di uscire dallo stage con le ossa intere e magari anche la vittoria in tasca.
Madara sospira, poi si siede sull’apron, accanto a Crawford.
Madara: Agire utilizzando l’intelletto prima dei pugni, non significa dimostrare paura, ma dimostrare intelligenza.
L’intelligenza da sola difficilmente basta a vincere e i muscoli, stessa cosa.
Un lottatore che utilizza entrambe le cose, è un buon lottatore ed ha tutte le carte in regola per diventare un grande lottatore.
Fa la tua scelta…
KBC: Capito Maestro, la testa prima dei pugni, meditare prima di eseguire la violenza, pensare a cosa fare prima di agire e non sottovalutare mai l’avversario chiunque lui sia e qualunque cosa lui voglia.
Agirò solo dopo aver meditato su come detto da te Tobi, seguirò i tuoi consigli e tenterò di mettere la mia testa nel mirino per essere un futuro membro della WBFF che conta, staserà lotterò senza sottovalutare l’avversario, lotterò come se davanti a me avessi un atleta come un altro, ricorderò di puntare tutto su Chun Li e di non sottovalutare Kratos ed il suo passato, Maestro io ci sono!
Anche se è possibile vedere solamente un occhio attraverso la maschera arancione, il Gaijin King sembra essere soddisfatto di quanto appena sentito.
Madara: Bravo ragazzo.
Adesso, sali sul ring, abbiamo ancora qualcosa su cui lavorare prima di combattere contro i nostri avversari.
Crawford sale sul quadrato, seguito lentamente dal mentore. Ma prima che si possa vedere su cosa hanno da lavorare, l’immagine sfuma.
-CAMERA FADES-
Risuonano le note di Feeling Good Sprintis Remix e Chun Li fa il suo ingresso trionfale ad Horizon .
Al suo fianco John Kratos, suo mentore e wrestler già ben noto al pubblico WBFF.
I due si dirigono verso il ring, scambiandosi un paio di occhiate d'incoraggiamento, soprattutto rivolte da Kratos a Chun Li.
Ben diversa l'atmosfera quando è Kevin Bryan Crawford a fare il suo ingresso nell'arena. La note di Blow me open sono nettamente più aggressive della theme di Chun li.
Il wrestler americano è ovviamente affiancato da Tobi Madara, che procede a passo lento dietro l'Iron Pitbull di Weaverville!
Match 1: John Kratos e Chun Li vs Tobi Madara e Kevin Bryan Crawford
Tutti e quattro i partecipanti di questo primo match sono sul ring. Il referee parla velocemente con entrambi i mentori che annuiscono seriosi.
Pare che cominceranno però i rookie, ognuno all'angolo d'appartenenza, Chun Li ascolta le utlime direttive di Kratos, ma nello stesso istante suona la campanella e Crawford parte come un treno e con un body check schiaccia la cinese all'angolo! Che botta, una partenza terrificante da parte di Crawford che rialza la sua avversaria, la porta al centro del ring e la mette al tappeto con un body slam!
Schienamento...
1...
2...
Colpo di reni! Ma la partenza è stata brutale, ma l'alteta asiatica è determinata e nonostante i colpi durissimi di un bestione come Crawford è riuscita a sfuggire allo schienamento all'ultimo secondo!
L'iron Pitbull rialza la sua avversaria che però con un moto d'orgoglio riesce a mettere a segno un calcio alla gamba destra del gigante di Weaverville! Quest'ultimo per un attimo barcolla e Chun Li ha tutto il tempo di mettere a segno un altro colpo, questa volta però si tratta di un dropkick ben calibrato che becca in pieno il viso di Crawford che non può far altro che cadere al tappeto!
Chun Li si volta verso Kratos cercando approvazione, ma Kratos non sembra trasparire alcuna emozione e si limita ad annuire.
Chun Li si porta sulla terza corda, mentre lentamente Crawford si rialza, la cinese prova un crossbody, ma il wrestler americana l'afferra come se fosse un sacco di patate, Chun Li però è velocissima a sfruttare la situazione a proprio favore e stende il suo avversario con un tornado DDT di fortuna!
Adesso è l'ultimate female fighter a provare il pin sul suo avversario!
1...
2...
e con un colpo di reni Crawford manda all'angolo Chun Li, che di tutta risposta da il cambio al suo mentore Kratos, che una volta entrato sul ring sembra non voler affrontare Crawford, ma anzi attende che quest'ultimo dia il cambio a Madara; cambio che però non pare essere nelle intenzioni dell'iron pitbull che sfida il wrestler greco, che seppur riluttante, si lancia verso il rookie.
I due si chiudono in un clinch al centro del ring, ma il greco ha immediatamente la meglio e stende Crawford con un snap suplex!
Il rookie subisce il colpo, ma prova a rialzarsi subito e con un po' di orgoglio da la sensazione di non aver accusato più di tanto la manovra lanciandosi nuovamente al contrattacco, ma Kratos lo schiva, per poi colpirlo prima con un toe kick chiudendo il tutto incredibilmente out of nowhere con la sua Feel the pain!!
Che il match sia finito, qui?
Kratos però non accenna a schienare Crawford, quest'ultimo striscia lentamente verso l'angolo e da finalmente il cambio a Madara che si trova faccia a faccia con Kratos! Il greco non aspetta e con un irish whip fa rimbalzare contro le corde il suo avversario che però con una repentina giravolta evita Kratos e si porta alle sue spalle... Bridging Dragon Suplex da parte di Madara!!!
1...
2...
Colpo di reni di Kratos! Madara rialza il suo avversario e lo lancia all'angolo per poi seguirlo a ruota, ma Kratos alza la gamba destra e lo colpisce in pieno volto!
Il Master of Pain barcolla in avanti e Kratos ha tutto il tempo di afferrarlo alla gola e di stenderlo con un impatto impressionate con la sua Termopili!
Kratos sembra però ancora stordito dal Bridging Dragon Suplex di prima e si lascia cadere anche lui al suolo.
I due mentori, dopo qualche istante di recupero, si dirigono lentamente verso i proprio rookie e gli danno il cambio. Una scelta cuoriosa, ma forse dettata dalla volontà di vedere i propri protetti all'opera!
Crawford non pare però aver recuperato a pieno dopo la finisher di Kratos, il greco ci è andato giù pesante, forse per la troppa sfrontatezza del rookie che ha dovuto subire l'ira dello Spartano!
Chun Li prova dunque ad approfittare della non proprio brillante forma del suo avversario e si lancia contro di lui colpendolo con un braccio teso! Crawford non cade, ma indietreggia lentamente! Chun Li è impressionata dalla forza e dalla stabilità dell'Iron Pitbull, ma non demorde e prova nuovamente a colpire Crawford con un braccio teso, ma questa volta Crawford alza la sua possente gamba e la stende con un Big Boot, ma subito dopo averla colpita si lascia andare su un ginocchio per recuperare le forze...
Chun Li è visibilmente provata dal calcione appena ricevuto, ma con l'aiuto delle corde si riporta in piedi seppur barcollante!
Crawford prova a raggiungerla, ma Chun Li è decisamente più agile del gigante di Weaverville e con una capriola lo evita, facendolo finire rovinosamente contro il turnbuckle!
Crawford barcolla vistosamente, Chun Li si porta difronte a lui e tenendosi ben salda sulla gamba sinistra lo colpisce con la destra ripetutamente e in diverse parti del busto! La velocità dei calci della giovane atleta cinese è impressionate e dopo l'ennesimo colpo Crawford non può far altro che lasciarsi cadere stremato...
Chun Li lo schiena...
...1
…2
...TRE! Aiutata da un devastante Kratos, Chun Li porta a casa una vittoria molto sofferta contro un avversario decisamente più forte di lei, almeno sotto il profilo fisico!
Vincitori
Kratos e Chun Li
Horizon ... Be ready for a Fuckin' Battle!
Nell'arena c'è del silenzio sommesso, viziato, non del tutto tale. C'è curiosità, ognuno chiama a sé - a gruppi - il proprio beniamino, con cori da stadio e cartelloni vari. Ma manca la scintilla, un qualcosa che renda questa platea un fiammeggiante tumulto.
Ed eccola, dopo qualche secondo, questa scintilla che bramavano i tifosi.
Nell'arena risuona - coi suoi rintocchi rockeggianti e per certi versi spaventosi, ma dal ritmo attraente - una cover di "Sweet Dreams" di Marilyn Manson, che le nostre orecchie e la nostra materia grigia sanno subito associare all'uomo di punta di Horizon, il Rookie che poi tanto Rookie non è, insomma: signore e signori, nani e stranieri, ecco a voi la sensazione di Horizon ... Brutus! "Cheek"! Rotten!
Il pubblico esplode appena lo vede sulla rampa d'ingresso, scatenandosi con cori pro e contro: reazione caldissima quella del palazzetto che ospita Horizon, verso un uomo che di queste reazioni - calde o fredde che siano - se ne sbatte le palle.
Infatti, appena entrato non perde tempo in cazzate - come siamo sicuri che definirebbe il fatto di dare segni di empatia col pubblico - e si dirige con passo celere e carico verso lo squared ring, munito di microfono.
Eccolo. Entra nel ring, la musica si dissolve ma i cori verso di lui no.
CHEEK! CHEEK! CHEEK!
Così urla il pubblico.
FUCK YOU! FUCK YOU! FUCK YOU!
Questo è quello che sicuramente starà pensando il nostro bravo Rotten.
Il nativo di Philadelphia, per qualche secondo, è costretto a tenere il microfono basso, seppur visibilmente contrariato. Il suo labbro inferiore trema, segno palese di rabbia, mentre il pubblico continua a omaggiarlo dopo l'ingresso. È sicuramente l'uomo del momento, e nel bene o nel male, si sta parlando parecchio di lui.
Ma ora il Bloody Engine s'è stancato e, senza rimorso alcuno, avvicina il microfono alla bocca.
Rotten: "Facciamola breve. Facciamola molto breve perché il solo fatto di rivangare questo argomento, a distanza di una settimana dall'accaduto, mi fa dannatamente incazzare e voler prendere a sediate in faccia qualcuno, finché questo suddetto "qualcuno" finisca per sanguinare e cagarsi addosso contemporaneamente, in modo tale da cagare sangue dal culo e tremare, tremare capendo che si può scherzare con chiunque, qui, tranne che con una persona.
E questa ... Questa sono io, diamine: non si scherza col fottuto Brutus "Cheek" Rotten!"
Brutus, provando a sbollire l'incazzatura, inizia a camminare a destra e a sinistra, con passo comunque lenti e che paiono calcolati. La sua pausa di silenzio è colmata dalle voci del pubblico, che s'è diviso in due parti: una che lo acclama, l'altra che invece non fa altro che aumentare la sua ira urlando a gran voce un nome, un nome che a Brutus è rimasto in testa tutta settimana.
Rotten: "PERRA. Sì, quel nome, per Dio, non riesco a togliermelo dalla testa.
Non riesco a dimenticare quel dannatissimo bassotto scodinzolante prendersi la MIA vittoria, di rapina, e scappando con la coda tra le gambe. Quel nome mi sta entrando dentro, ed è per questo che non vedo l'ora di eliminarlo, fino a farlo diventare uno dei tanti brutti ricordi, uno degli scheletri nell'armadio, uno di quelli da prendere e riporre nello scatolone "cazzate della vita".
Scatolone del quale anche lei, nel suo essere, fa parte."
Brutus si ferma, di fronte alla telecamera che sta registrando i suoi deliri in modo che anche a casa i tifosi possano assistervi e tremare come delle vacche mandate al macello.
Rotten: "C'ho pensato. Hammer m'ha detto che gli ostacoli si possono abbattere anche senza sbattervi addosso a testa bassa. Ed ha ragione. Settimana scorsa Perra è stata più furba... Questo bisogna ammetterlo. Ma quella vittoria era mia, dannazione! Io odio chi prende scorciatoie, chi pensa di passarla liscia sempre, chi sceglie il proprio veleno ma poi non se lo inietta nelle vene.
Perché è così, Perra. Pensavi che mi dimenticassi? Che tutto sarebbe filato liscio? Oh, no. Oggi ho un match in programma con Krauser ... Ma a quello ci penserò dopo.
Ora voglio che tu, bassotto, guardi in faccia il tuo veleno e comprenda che questo è solo l'inizio. Perché io non mi fermerò finché il muro che mi si è parato davanti crollerà ... E non solo.
Non mi fermerò finché le macerie di questo muro bruceranno fino a diventare polvere e a smembrarsi, fino a scomparire, portate via dal vento."
Brutus, detto questo, si volta di 90°, rivolgendosi verso lo stage.
Rotten: "Se devo studiare i punti deboli di questo muro, per poi abbatterlo ... non lo farò da lontano. No, a me non piace guardare le cose col cannocchiale. Voglio studiarti da vicino, ragazza."
Il Bloody Engine s'appoggia coi gomiti alla corda più alta, sporgendosi verso lo stage.
Rotten: "PERRA! Vieni qua e diamo a questa gente quello che vuole. Vieni qua e "discutiamo". Da mastino a bassotto. T'aspetto, dio, se t'aspetto. Muoviti!"
Il Rookie di James McFist punta il suo sguardo sulla rampa di ingresso.
Attimi di esitazione e di snervante attesa.
Brutus è tentato di riportare il mic alle labbra, ma le note degli Smash Mouth rispondono che non ce ne sarà bisogno.
"Somebody once told me,
the world is gonna roll me..."
Lungo la rampa, con la sua canonica maschera azzurra, compare la luchadora canadese, già fornita di mic su cui tamburella con le dita per via di un viscerale timore reverenziale. Con esitazione si porta sull’apron, guardinga, aspettandosi forse un attacco… ma questo non arriva e la ragazza entra nel ring. I cori per lei sono stati meno chiassosi di quelli riservati all’Appealing Scar, ma la Bassotta è concentrata solo sul suo aguzzino.
Chelsea: « Mentirei, se dicessi che non mi tremavano le gambe prima di varcare quella soglia »
Martinez indica l’ingresso della rampa distendendo il braccio, ma non scostando un secondo lo sguardo dal viso di Brutus che è costretta a fissare col collo piegato all’indietro.
Chelsea: « Sei più grande di me, più feroce di me, più infuriato di me, più determinato, più forte, più sicuro, e certamente più capace di lasciare un impatto sul pubblico, da quanto queste orecchie possono sentire… »
I tifosi tornano a rumoreggiare nel bene e nel male per Rotten.
Chelsea: « …eeee sei anche più loquace. Troppo più loquace, se mi permetti»
Pur pronunciata con sua compostezza e serenità, la frase sembra avere il peso di un disarmante plot-twist.
Chelsea: « …sei tutto “più” di me infatti, ma non sei più Vincente di me, Brutus.
Hai sconfitto Zed a Maniacs. Basta.
Quindi, a meno che tu non voglia vantarti di un forfait dell’uuuuunico Matt Leone in un Handicap Match, io e te … siamo pari. Potresti ribattere di non essere stato ancora schienato, ma hai alle tue spalle un scontro hardcore con un uomo infortunato, il suddetto handicap, e un Triple Threat in cui… se non erro ho vinto io… »
La mostra un sorriso quasi di sfida a Rotten.
Chelsea: « Sarebbe di contro quasi vergognoso avere una sconfitta alle proprie spalle, non credi?
Parli tanto, Brutus. Più di quanto ci si aspetterebbe da un tipo come te. Non so se dopo gli anni da reietto questo pubblico ti abbia dato il brivido dei riflettori, ma vedi, io non sono mai stata “quella figa” o “quella più carismatica”. Io in ogni gruppo di amici sono sempre stata semplicemente “quella”. Ma non ho sviluppato la brama dello sproloquio, ma l’attenzione nella scelta delle parole, perché quei pochi momenti concessimi per aprir bocca, fossero significativi.
L'uomo parla per coprire i silenzi.
Il cane abbia per segnalare fatti e sensazioni: non si consuma le corde vocali.
E tu, in quasi 7 minuti di monologo hai solo dimostrato di essere ossessionato da qualcun'altro, rendendo ME la persona di cui parlare, e non te stesso.
Grazie della pubblicità gratuita. Ripagherò in croccantini»
Brutus pare più tranquillo del solito. O almeno, da come ci si aspetterebbe da uno come lui in queste situazioni.
Invece i due sono faccia a faccia ed ora Rotten, col capo abbassato verso La Perra, avvicina il microfono alla bocca.
Con questo movimento, quasi in modo incontrollato, appare una smorfia sul suo viso. Gli angoli del suo viso sono spigolosi, cattivi.
Brutus si prende qualche secondo prima di proferire parola, assicurandosi di non distogliere mai lo sguardo dalla cagnolina.
Rotten: "Me l'aspettavo, sai? Che saresti arrivata qua, con quel tuo buonismo, quella tua maschera che nasconde le tue paure e sì, lo sapevo che avresti cercato di usare poche parole, ma taglienti, in modo da destabilizzarmi. Ma hai sbagliato."
Brutus s'avvicina, per quanto gli è permesso, a Perra, con passi lenti e calcolati.
Rotten: "Io non ho bisogno di pubblicità: credo si parli già abbastanza di me. Non credi? Sono la fottuta scheggia impazzita qui e sì, posso permettermi di parlare a vanvera, di sproloquiare, di esagerare. Perché sono io, e posso farlo. Anche perché ... Chi me lo impedisce? Nessuno.
Potrei pure attaccarti, e ci sarebbe anche da aspettarsi una cosa del genere da uno come me. Ma oggi no.
Voglio limitarmi a capire ciò che pensi su di me ... E credimi, ti sei fatta un'immagine totalmente sbagliata di questo schifoso reietto. Io solitamente non parlo molto, anzi, lascio che siano i fatti a farlo al mio posto. Ma quando ci si trova in queste situazioni ... I silenzi devono essere per forza coperti dalle parole, perché esse sono dovute.
Cioè, in questo caso, pensi di essere al mio livello basandoti su una base prettamente statistica.
Credi basti solo quello?"
Rotten, ora, inizia lentamente a circumnavigare Perra, guardandola con gli occhi quasi persi, fino a tornarle di fronte.
Rotten: "Grave, grave errore. Lo sai che io sono già stato in WBFF, ah? Che ho lottato con gente del calibro di John Kratos? No, no che non lo sai, ti sei limitata a denotare ciò che ho fatto o non dal mio RITORNO qui. Perché è doveroso farlo notare: il mio non è stato un debutto, come il vostro, ma un ritorno. E da quando questa facciona s'è rivista qui sono diventato quello di cui parlano tutti. E lo testimoniano i 40 voti al The People's Choice con cui ho affossato tutti gli altri.
Perché io non sono sul vostro livello. Sono io che m'abbasso tra voi formiche per bruciarvi una ad una.
Io sono diverso da voi: stampatelo in testa."
La tensione si potrebbe tagliare con un coltello.
La voce di Brutus si fa più rotta e sinistra.
Rotten: "E una differenza l'hai sottolineata te. Io sono un uomo. Tu ... Un animale.
Abbai, scalci, scodinzoli ... Ma rimani quello che sei. E anche se esulti e vinci, lo rimani. Resti sempre qualcosa di più piccolo, più debole, più infimo. Rimarrai sempre un animale incapace di distinguersi dal branco, nonostante i tentativi come l'attire sgargiante o l'atteggiamento buonista.
Sei una dei tanti, un abbaio nel coro, una maschera sotto alla quale non c'è nessuno.
Mentre qui ..."
Brutus si indica il volto con l'indice libero.
Rotten: "Qui c'è chiunque abbia mai lottato per emergere, per essere qualcuno, per lottare, sanguinare e infine, vincere.
Non accetterò mai a cuor leggero, come fai tu, la normalità, la piattezza, o essere "quello".
Ti vuoi farlo? Cazzi tuoi.
Dopo che ci incontreremo in un match, ripagherò il dono dei croccantini con un altro soprannome che i tuoi amici potranno usare: "quella" che è stata annichilita da ... BRUTUS! "CHEEK"! ROTTEN!
Aspettati delle sorprese, bellezza, è solo iniziata. Guardati le spalle..."
Brutus fa cadere il microfono teatralmente e, tirando una spallata a Perra, esce dal ring, con un piccolo sorriso sul volto.
Non si volta, non ha intenzione di tornare indietro. Perra resta interdetta, ma non molla la posizione e rimane lì, in mezzo al ring, col microfono in mano. Una buona fetta di pubblico è dalla sua parte, mentre un'altra inneggia a Brutus che se ne sta andando verso il backstage.
Chelsea: « 4 minuti. Facciamo progressi.
Vuoi sapere cosa penso di te? Penso che tu sia un autentico carro armato e io la povera disperata di Piazza Tienanamen: non giochiamo alla pari, ma tu sei un pessimo perdente.
So poco e niente del tuo primo stint ma se sei sparito dai radar per tanto dubito sia stato memorabile. Hai fatto come il gatto randagio che lascia casa perché ha preso qualche scappellotto, per poi tornare convinto di poter fare il bello e il cattivo tempo.
Mi spiace dirtelo, Brutus, ma questa casa ha un nuovo animale domestico ed è questa Bassotta: un cagnolotto che si dimostrerà assai più fedele di te e anche capace di fare ciò che tu non sei stato in grado di fare: metabolizzare una batosta. Con Kratos hai perso e dopo poco sei sparito.
Io ho già perso i miei primi due match, non ho sbraitato, mi sono data da fare, e con l’astuzia mi sono rialzata: ora sono sull’1 a 2. E tra poco, se Dio vuole, pareggerò i conti. Sentiti libero di assistere da vicino, se ti va... non vedo l'ora di vedere la tua faccia quando sarò "quella" con più vittorie di te qui ad Horizon... »
La Perra lascia cadere il microfono e invita Rotten con un gesto ad accomodarsi a bordo ring.
Silente: “Ci siamo allora! La Perra è già sul quadrato e pare che Brutus abbia accettato l’invito di lei e si stia venendo ad accomodare qui con noi. Ciao BRUTUS!!”
DeWitt: “Contieniti El, ti prego. Non farlo arrabbiare ché già lo vedo incazzato!”
Cheek Rotten prende posto accanto ai commentatori e Silente gli offre delle cuffie, ma Brutus resta impassibile e non degna di uno sguardo il commentatore che opta lasciargliele accanto.
Nel frattempo Chelsea osserva la rampa di ingresso e invita con energia il suo rivale, chiunque esso sia, a farsi sotto.
Silente: “Hey! Bru-bru. tu chi credi possa essere?”
Brutus: “…”
Silente: “Non ti va di scommettere, eh? Lo rispetto… Chris, invece tu?”
DeWitt: “In effetti potevano offrirci una caletta migliore eh! Non sapevamo nulla di nulla fino a poche ore fa…”
La theme song che si ode è Double Face degli IoLeon ma il brano non appartiene a nessuno sotto contratto. Sullo schermo del Titantron compare un volto mascherato, seguito da delle fiches.
E la dicitura sul megaschermo recita “BlackJack”.
DeWitt: “Che bella sorpresa! Un ritorno in terra WBFF dopo oltre un anno. Quello di BlackJack fu uno stint tremendamente corto: lo ricordo associato con l’Awakening, insieme a Black Demon, Sophitia, Wolff e Jumala. Stable corposa, ma priva di vera aggressività che finì per sfaldarsi in tempi record. Vedremo se BlackJack sarà tornato con più convinzione stavolta”
Silente “Geloso, eh? Non sei più il solo a non essere al debutto. Eh, Brutus? Eh?! SALUTA, BRUTUS!”
Brutus “…..”
Silente “Sta nervoso… ”
Brutus “…”
Silente “Enniente… questa è la serata….”
Il lottatore mascherato raggiunge la luchadora sul quadrato. Entrambi scalpitano e il referee, dopo aver fatto le raccomandazioni di rito, fa suonare il gong per partire.
Spoiler partecipanti match 2
Match 2: La Perra Tejòn vs BlackJack
DeWitt: “Per la prima volta La Perra si trova contro qualcuno con dimensioni e peso simili alle sue, quindi forse assisteremo a un autentico match tra pesi leggeri!”
Il sorriso di Chelsea è ben visibile sotto la mascherina, desiderosa di farsi valere. I due contendenti saltellano in tondo cercando di indurre in tentazione il rivale. Il Double Face del Nevada prova a farsi avanti, ma lei con una giullaresca nota si sposta e allarga le braccia invitando il nemico a farsi sotto. Questi cade in tentazione con un braccio teso, evitato da Chelsea che passa sotto e tenta un Yakuaza Kick alla fiancata destra: placcato.
BlackJack la sgambetta e approfitta per un tentavi di Boston Crab, ma la Bassotta non si lascia girare, oppone resistenza, piega le ginocchia a sé… e poi spintona il rivale schiena all’angolo.
Con una capriola all’indietro torna su e corre verso il corner a capo chino, peccato che il nemico la scavalchi con un salto che sfrutta la seconda corda: la Martinez si ferma in tempo scongiurando l’impatto col paletto, ma BlackJack è alle sue spalle.
Lei gli si fionda addosso con un clothelsine, ma fa un buco nell’acqua: Full Nelson Slam di Black? no!
La bionda va di victory roll!
Uno! Due! No!
Ribaltato! Uno! Due!
Solo due! Rotola via Chelsea con Jack che resta seduto e rischia il Basment Dropkick, ma si rotola a destra, la Perra piomba col sedere per terra e il nuovo acquisto di Horizon la copre, sortendo solo un conto di uno! Chelsea si sposta, si alza, va di Roundhouse Kick, evitato e RollUp ancora!
Ma ancora è solo uno!
La Perra è su, BlackJack prova a sgambettarla dal basso, ma quella salta sul posto ed evita il calcio; prova a scagliarne lei uno molto stiff a distanza ravvicinata, ma la gamba viene intercettata per una Single Leg Boston Crap di BlackJack che non riesce a chiudere…
….e attenzione… Chelsea poggia ambo i palmi al suolo tenendosi ritta a fare la verticale… libera le gambe e le cinge intorno al capo del lottatore di Los Angeles… HANDSPRING SPINNING HEADSCISSOR: oramai un marchio di fabbrica del Bassotto!
Black Jack si riprende subito e scongiura il nuovo colpo abbassando le corde: la Perra rotola sull’apron che affaccia verso il tavolo di commento, Black va di Enziguri: a segno!!
La Perra stordita finisce fuori, ma in piedi. BlackJack va di Suicide Dive allora: DROPKICK CHE INTERCETTA PERFETTAMENTE IL BERSAGLIO!! E Black resta dentro. Che colpo quello di Chelsea, la quale concede anche un comico “UOF!” a Brutus che sta ribollendo di rabbia.
Torna sul ring apron la Martinez e col dito indica ancora Rotten, come a dedicargli la prossima manovra… attende che il rivale si rialzi… SPRINGBOARD MOLLY GO ROUND!
A vuoto! Black si è spostato e corre alle corde per darsi uno slancio, Chelsea si volta, se lo trova di faccia.
Chelsea: “WAAAAAAAAAAAAIT!!”
La bassotta allunga le mani per chiede al nemico di stopparsi, questo colto alla sprovvista esegue di istinto… e Chelsea gli pesta il piede.
Silente: “AHAHAHAHA l’ha fatto di nuovo!”
La Perra de el Ring abbaia un “UOF” a cui il pubblico risponde con lo stesso monosillabo, e va quindi di Monkey Flip su BlackJack proiettato al corner. La Perra urla un altro sonoro “UOF!!” e sfreccia verso il rivale, ma non dritta: percorre una parabola tanto è stretta la curva e, dirigendosi in prossimità dell’angolo, salta verso le corde adiacenti: mentre salta stampa un savate laterale allo stomaco di Jack e subito dopo slancio dalla seconda corda in SpringBoard DDT!
Fino in fondo!!
UNO!
DUE!!
NO!
Non basta alla Martinez che batte i pugni in terra e non si perde d’animo. Con insistenza canta i propri “Uof! Uof! Uof!” e il pubblico le va dietro! Afferra Black Jack e con una Headscissor lo fa piombare tra seconda e terza corda penzoloni, affacciato verso il tavolo di commento e Chelsea corre a tutto gaaaaaaaas: REVERS TIGER FAINT KICK (n.d.r. la 619)!
DeWitt: Che magia: l’ha fatta al rovescio! Penso serva una forza nelle braccia non da poco!
Ed ora se ne sta orizzontale tra le corde, in panciolle, a guardare Brut… NO!! BRUTUS!!
Rotten si alza di scatto, non sopportando l’ulteriore provocazione, e corre contro la ragazza tirandola con forza giù per una gamba: la fa così sbattere di schiena contro le l’apron.
La Perra accusa il colpo e non ha tempo di rialzarsi che Rotten la scaglia di peso verso il tavolo di commento facendola ruzzolare dall’altra parte.
La Bassotta resta a terra per diversi secondi… Brutus obbliga De Witt e Silente a farsi da parte… E CHEEK-KISS (Double Knee Facebuster) su Chelsea!!!
Subito la rilancia dentro tramortita.
E BlackJack ha gioco non facile, facilissimo. Un Poker d’Assi gli è stato passato sotto il naso e lui non può far altro che andare in All-In con uno schienamento.
Uno!
Due!
Tre!
NO!!
La Perra alza la spalla! Clamoroso. Rotten sgrana gli occhi incredulo fuori dal ring. Chelsea ancora stesa al suolo lancia un’occhiata a Brutus all’esterno e fa di “no” col capo come se per un moto d’orgoglio si fosse rifiutata di perdere per sua mano. E tremante si aiuta con le corde per tornare in piedi… Rotten minaccia di salire sul quadrato, distraendola: Chelsea ha oramai perso la concentrazione… Roll-up di BlackJack.
Uno!
Si tiene al costume!
Due!!
Tree!!
E’ andata! E’ finita così. BlackJack è tornato ma – va detto – ha mostrato pochissimo, lottando molto col freno a mano, complice il travolgente entusiasmo di una Perra che ha saputo tenere il controllo della situazione: il nemico però la superava solo di 4 centimetri e di 3 kg.
Con Brutus la differenza ammonta un attimo a 31 centimetri e 38 Kg, quindi non sarà proprio lo stesso tipo di scontro il loro. Ma il risultato è ciò che conta e in WBFF, dove non ci sono regole di norma, BlackJack può festeggiare senza troppo moralismo.
Vincitore:
Vincitore BlackJack
Silente: "La Perra rotola giù dal ring dolorante ... E BRUTUS LA ATTACCA DI NUOVO! Rotten la scaraventa contro le balaustre e se la ride tra sé. Che uomo malvagio! Lo dicevo che stava nervoso!"
DeWitt: "BlackJack si fa i fatti suoi e abbandona il quadrato mentre l'Appealing Scar se ne impossessa. Dopotutto il prossimo match in programma è il suo perché John Doe l'ha scelto come rivale di Johannes Krauser II, ma noi torniamo qui dopo uno spot pubblicitario".