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End of an Era 2016

Ultimo Aggiornamento: 23/12/2016 20:22
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23/12/2016 20:22
 
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"Evisceration Plague" dei Cannibal Corpse risuona nell'arena di South Philadelphia! Paul DeSade è qui! Applausi del pubblico per il vincitore della Extreme Rumble di Extreme Hell che lentamente raggiunge il ring dove, dopo essersi fatto passare un microfono, inizia a parlare.

"La miopia di chi si trova a gestire le mie capacità assieme a quelle degli altri lottatori con cui condivido questo ring mi ha impedito di avere un incontro questa sera. Ha impedito a colui che sfiderà il WBFF Undisputed Heavyweight Champion in quel di Maniacs di dare sfoggio delle sue abilità preferendo privilegiare che inutili insetti come David Wolff o Zed diano sfoggio delle loro penose lacune su un ring."

DeSade sorride amaramente.

"Poco male, preserverò le mie energie per quando esse dovranno essere spese per raggiungere traguardi più importanti di un inutile scontro contro Dion Luxer... Ciò che però non mi si può impedire è quello di salire su questo ring e di parlare. Parlare di qualcosa, o meglio di qualcuno. Qualcuno che ha avuto l'ardire di definirmi come un futuro distopico che presto conoscerà il suo declino."

"Daniel Stuart."

I fischi del pubblico nei confronti del Nobleman si fanno sentire, ma Paul DeSade continua il discorso.

"Ebbene non voglio certo sprecare tempo nel tentare di convincere Stuart di quanto sia sbagliata una cognizione temporale che veda non tanto me come futuro, opinione peraltro condivisibile, quanto lui stesso come presente. Non voglio sprecare tempo nel mostrare a lui come a voi, quanto Daniel Stuart con i suoi strenui tentativi di dimostrarsi al passo coi tempi non sia altro che un simbolo del passato con cui questa disciplina deve assolutamente rescindere ogni legame se vuole avere un futuro."

"Non intendo indugiare su queste tematiche... Ciò che mi preme sottolineare, e voi mi sarete testimoni in questo, è che c'è solo un presente... E si trova qui, su questo ring, in questo esatto momento."

"Ed è il motivo per il quale così tante persone rimpiangono 'i bei tempi andati'..."

Nessuna theme-song ad annunciarlo, eppure il solo sentire, assolutamente a sorpresa, la sua voce, basta a sobillare il pubblico di Philadelphia: Daniel Stuart è qui, ospite del PPV del roster di Extreme Hell. Pantaloni scuri, camicia bianca con le maniche arrotolate fino ai gomiti, capelli scompigliati ad arte. Lo scozzese avanza verso il ring, verso Paul DeSade, suo futuro avversario a WBFF Maniacs, guardandosi intorno.

"Quindi è fatto così un B-show della WBFF. Tutto sommato mi aspettavo di peggio. Ma d'altronde siamo a Philadelphia, una città che ha sublimato ad arte il wrestling di serie B."

E' un complimento? Un insulto? Nell'indecisione, il pubblico fischia, cosa che fa sorridere lo scozzese. Che in breve raggiunge Paul DeSade sul ring. Gli gira intorno, senza però instillare una reazione particolare da parte del giovane DeSade.

"Vuoi davvero giocartela così, Paulie? Con quel "non risponderò a Stuart" quando in realtà è esattamente ciò che stavi facendo. Sai, per essere un wrestler di nuova generazione, utilizzi giochetti che erano già vecchi quando ho esordito io. Ma, d'altro canto, non penso che si possa pretendere chissà cosa dal figlio di Morgan DeSade. Uno nato e cresciuto nelle magioni del Kult.. ops, sorry: Scuola del Sapere Superiore. Non è facile crescere come figlio di Morgan, vero? Probabilmente quando ti ha concepito, era già nella fase in cui aveva bisogno del Cialis. Sempre che sia lui, tuo padre, of course..."

Stuart se la ride; la battuta, di pessimo gusto, sembra far montare la rabbia del giovane, che però, per il momento, riesce a controllarsi. The Nobleman si allontana, e va a poggiarsi con la schiena alle corde, fissando Paul che resta al centro del ring.

"Più ti guardo, più mi rendo conto di quanto poco sia il valore di questo roster se, per tanto tempo, tu sei stato l'esponente di spicco di EXTREME HELL. D'altronde adesso chi è il campione? Quel James McFist che ho già umiliato? Decisamente, Paul... il Main Eventi di WBFF Maniacs non dovrebbe essere affar tuo. Sei un corpo estraneo, e sarai espulso come un'infezione viene combattuta dagli anticorpi. Ma non devono essere le mie parole ad indicare la tua pochezza... dovranno essere i fatti. Dovrai essere TU a far rendere conto al pubblico che ci segue, da ogni parte del globo, di quanto quella tua vittoria alla Extreme Rumble di serie B sia stato niente pi
che un colpo di fortuna che non ti ha regalato lo spotlight nell'evento più importante dell'anno, ma ha soltanto sancito che quella sera, tu sarai lo zerbino su cui Daniel Stuart si pulirà i piedi."

Adesso lo scozzese torna faccia a faccia con Paul.

"Ti propongo una sfida, Baby DeSade: una sfida incrociata... tu sceglierai il mio avversario ed io sceglierò il tuo. Vogliamo chiamarla... una "Pick the Poison" Challenge? Nessuna remora, nessuna limitazione. Qualsiasi nome verrà fatto, sono certo che gli officials della Federazione faranno in modo di rendere la sfida possibile. Ti voglio dimostrare, Paul..."

Per un istante Stuart abbassa lo sguardo, poi lo rialza, fissando DeSade con un disprezzo tale da sconfinare nell'odio.

"...che questo 'simbolo del passato', come poco prima mi hai definito, è ancora due passi avanti a te. Non sono tanti, ma sono abbastanza da rendermi irraggiungibile, sotto ogni aspetto, fisico e mentale. Se accetti, a te l'onore di decidere per primo chi sarà il mio avversario. Qualsiasi sarà la tua scelta, sarà solo la dimostrazione che non solo non sei in grado di competere con me... ma non sei in grado di mettermi i bastoni tra le ruote, neanche indirettamente."

Paul DeSade sorride con fare compiacente, un'espressione che raramente si dipinge sul volto dell'allievo della Scuola del Sapere Superiore.

"Trovo onestamente divertenti le tue battute sulla genealogia dei DeSade... Forse è vero che il mio modo di fare ricorda stratagemmi già abusati da chi mi ha preceduto su questi ring con un microfono alla mano, ma è altrettanto vero che il tuo modo di insultarmi e di prendermi in giro ricorda senz'altro quello dei miei coetanei quando avevo poco più di dieci anni..."

Pausa di DeSade che si gode le risate del pubblico.

"E probabilmente è anche vero che il Main Event di Maniacs non mi appartiene. Ma il motivo è un altro... Poiché per un atleta del mio calibro sarebbe un insulto dividere il ring con feccia come te e, presumibilmente, Claudio Cazador!"

Il sorriso di Paul si tramuta in un'espressione più rabbiosa che presto però lascia spazio ad una più calma e rilassata.

"Ma, come ho già detto, non è mio interesse convincerti di alcunché... D'altronde io in primis condivido le critiche che riservi al valore degli atleti di Extreme Hell. Ed è per questo che dovrò sconfiggere te e l'Undisputed Heavyweight Champion a Maniacs, in modo da lasciare questa penosa valle di lacrime e tornare dove è il mio posto. Bloody Desperation. E così finalmente Denny Leone rimpiangerà di avermi costretto ad abbandonare quella che era la mia casa."

Altra pausa di Paul che sembra riflettere su qualcosa.

"Ma tornando a noi e all'interessante proposta che hai avanzato poc'anzi, non nego che sono numerosi i nomi che ora affollano la mia mente chiedendo di essere scelti... Uno soltanto però svetta tra tutti. Il suo nome significa follia, chiunque divida il ring con lui anche solo per pochi minuti rinuncia alla certezza di uscire dal quadrato sulle sue gambe."

"Valtharius è il nome del tuo avversario, Daniel Stuart, e sono sicuro che saprà rivelarsi uno spiacevole ostacolo, in un modo o nell'altro."

DeSade sorride. Il nome di Valtharius ha sicuramente fatto breccia nella facciata di sicurezza ostentata da Daniel Stuart e ora Paul incalza il suo interlocutore.

"E ora dimmi... Qual è il nome del malcapitato che dovrò affrontare?"

Se preoccupato dalla sfida che gli ha prospettato Paul DeSade, Stuart non lo lascia a vedere, nonostante Valtharius sia un avversario di tutto rispetto, molto pericoloso.
The Nobleman fa un cenno di assenso col capo, mentre si allontana da DeSade.

DS: "Valtharius, eh?"

Stuart sembra pensarci, poi prosegue.

DS: "Vedi Paul, è questa la differenza tra me e te, è questo che ti rende acerbo. Tu hai fatto, probabilmente, il primo nome che ti è venuto in mente, credendo che il fatto che il 'tuo' Valtharius sia un grosso, pazzo, bastardo rappresentasse chissà che insormontabile problema. Hai pensato che mettendo un GROSSO OSTACOLO sulla mia strada, ciò potesse rallentarmi... perchè il punto è che non hai minimamente considerato che il mio interesse NON è distruggere l'ostacolo che cerchi di pormi, a me basta solo... superarlo. Qualsiasi sia il modo."

Sorriso strafottente dello scozzese che torna ad avvicinarsi all'ex Deadly-Shiver Champion.

DS: "Mi hai affibiato una sfida dura, non lo nego. Ma è una sfida che non rappresenta poi molto per me... la verità è che ti manca il pelo sullo stomaco per fare considerazioni un pizzico più complesse. Quindi sarà questa la mia sfida per te... cioò che ti darà, non sarà semplicemente l'avversario di una sera, un ostacolo da superare lungo il tuo cammino.

No, Paul.

La mia sfida è vedere se sei in grado... di uccidere "il ragazzo" che è ancora in te. Quel "ragazzo" che ti impedisce di avere la sagacia che tuo padre ha dimostrato nei suoi giorni migliori.

You have to kill that boy, Paul DeSade.

E per farlo, dovrai dimostrare di essere libero da ogni tipo di legame, unicamente focalizzato su quella vittoria. Credimi, ti sto facendo un favore... perchè se vinci, avrai fatto un passo in avanti verso il MIO livello, ma se dovessi perdere... beh, a quel punto sarà palese anche a te quanto tu non sia assolutamente pronto, quanto tu non sia affatto il PRESENTE di questa Federazione.

Il tuo avversario, Paul, è...

.... il tuo caro amico Joseph Roux."

Per un istante, Paul sbarra le palpebre, una reazione visibile a fronte di un nome del tutto inatteso. Stuart se ne accorge è sorride malignamente.

"Sei destinato a competere in un match per qualcosa che vale davvero, e per competere a certi livelli bisogna essere spietati... non solo coi nemici.

Gli affetti, ragazzo mio, non forgiano i campioni.

Toccherà a te dimostrare di esserlo."

Paul resta impietrito di fronte alla dichiarazione di Stuart, il nome di Joseph Roux come avversario da affrontare lo ha colpito nel vivo e ora DeSade non sa come reagire. Rabbia e frustrazione pervadono il suo corpo ed è con questi sentimenti che Paul compie alcuni passi verso Stuart con intenzioni non ben precisate. Nonostante l'incedere minaccioso di Paul però Stuart non mostra il minimo timore e resta a guardarlo con fare di sfida. I due si fissano ancora a lungo negli occhi prima che Paul decida di parlare.

E il tremore della sua voce la dice lunga su quale sia ora il suo stato d'animo.

"Scelta singolare la tua, Daniel Stuart. Hai deciso di colpire il mio cuore più che il mio corpo e, te ne dò atto, la tua decisione difficilmente non ti porterà alcun vantaggio. Ma mi auguro che tu sia pronto anche ad affrontare gli svantaggi che essa inevitabilmente comporterà. Perché qualunque sia l'esito del mio scontro da te deciso, pagherai a caro prezzo il vile affronto di cui ti sei macchiato in questo istante."

Attimi di silenzio, poi DeSade conclude.

"Buona fortuna."

Non risuona nessuna theme, Paul si limita a posare il suo microfono per terra e a tornarsene nel backstage mentre Stuart lo osserva allontanarsi soddisfatto del suo operato.



DeWitt: Siamo giunti al maaaaaaaaain event, l’atteso TLC match.
Lover: TLC che vuol dire? Tavoli, Levatoi, Cadreghe?
Silente: Tavoli, Scale, Sedie, dai, la sa chiunque tranne che te.
DeWitt: James McFist ha privato Paul DeSade della cintura di Deadly Shiver Champion, e stasera parte favorito contro Jack Leone, ma Mr. Attitude pare veramente furioso nei suoi confronti, mi aspetto una sfida molto sentita fra loro.

Main Event: Deadly Shiver Championship: James McFist (c) vs Jack Leone [TLC match]
Referee: Eric Adams


Icona contro Icona, il fondatore contro la stella più grande della storia della WBFF Wrestling.
Sicuramente chi è qui nell’arena di South Philadelphia freme dall’attesa di vedere a confronto due wrestler che negli ultimi anni non hanno mai avuto un vero scontro in pay per view, una battaglia risolutiva fra loro.

STILLBORN.
Jack Leone fa il suo ingresso sulla rampa, stasera sembra percepire l’adrenalina del combattimento, la tensione e il desiderio di porre fine al confronto con un suo grande amico, ora suo eterno nemico. Qui si va sul pesante, e credeteci, questi due si scorticheranno a vicenda dal suono della campanella!

HAMMER SMASHED FACE.
Arriva il Deadly Shiver Champion, il campione fra i campioni del roster di Extreme Hell, “Hammer” James McFist. Grandissimi fischi per lui, sicuramente si gioca il premio di top heel del 2016!

I due avversari si osservano dalla distanza, mentre la cintura viene appesa al gancio e sollevata in superficie, fino a essere tenuta dove può essere raggiunta solo con l’ausilio di una scala.
Ci sono scale.
Ci sono sedie.
Ci sono tavoli.
Il ring announcer “The Italian Professional” Vincent Di Catalunia introduce i lottatori.

Vincent: “Signore e signori, all’angolo rosso da New York, New York, per 185 cm e 100 kg, lo sfidante al Deadly Shiver Championship, Mr. Attitude, ‘Old Jack, il Cowboy di New York JACK LEONE!”

Buona reazione del pubblico per il gestore di Extreme Hell.

Vincent: “All’angolo blu da Chicago, Illinois, per 190 cm e 114 kg, il Deadly Shiver Champion, Santa Fist, Hammer JAMES MCFIST.”

Boooooooo a non finire per il campione, che si esalta dietro ai suoi occhiali da sole.
Due cowboy, ma allo stesso tempo due figure così diverse (e nessuno di loro è un southern). C’è veramente tensione nell’arena.

Vincent: “Che si aprano le danze per il MAAAAAAAAIN EVEEEEEEEEENT dello show. TLC match, si vince soltanto per recupero della cintura!”

Tutto è pronto per un confronto all’ultimo sangue. Ref. Eric Adams dà il via alla sfida.



DIN DIN DIN.
Si parte, questo è il MAIN EVENT, la sfida conclusiva di End of an Era. Sarà anche la fine dell’era da campione di McFist oppure la fine di ogni speranza per Jack Leone?

SI PARTE!
Rissa. Rissa estrema fra i due avversari, che si attaccano con dei pugni selvaggi. Zero Pro Wrestling, 100% astio distruttivo.
Mr. Attitude spinge Hammer all’angolo, ma lui riversa la manovra e sferra una spallata di prepotenza all’avversario, seguita da una ginocchiata allo stomaco. Il dolore è evidente, anche se ‘Old Jack è un incassatore nato, abituato a subire attacchi pericolosi e resistere al dolore da essi provocato. Il cowboy di Chicago lo solleva per un Body Slam. È lui a connettere il primo attacco, la prima vera mossa di Wrestling della sfida.
James sale all’angolo e si lancia di sotto con l’HAMMER SMASHED FACE.
Diving Headbutt che va a segno!
A sorpresa, Jack Leone non la schiva, ma sembra pronto con le braccia.

PERFECT ALGORHYTM di Mr. Attitude, è una Triangle Choke Hold. Incredibile invettiva del fondatore della WBFF Wrestling, che ha subito la manovra aerea per avere l’avversario con la gola alla sua portata. La manovra di sottomissione sorprende Hammer, che si ritrova imprigionato nella morsa senza alcuna possibilità di salvarsi da essa.
O forse sì perché stiamo parlando di un veterano, di un lottatore eccezionale che è arrivato a conquistare la cintura di Deadly Shiver Champion con le sue sole forze.
McFist riesce a toccare le corde, ma Leone non abbandona la presa.
Pressione.
Intensità.
Disperazione.
Jack viene richiamato dall’arbitro, che non può squalificarlo, ma sta rischiando di soffocare l’avversario, è troppo pericoloso, perciò Eric Adams scalcia, come ogni arbitro che si rispetti dovrebbe fare. Il wrestler abbandona la presa.

DeWitt: Leone non si è trattenuto, è furioso, raramente negli ultimi anni lo abbiamo visto così tanto aggressivo nei confronti di un rivale.
Lover: Magari Denny non gli ha pagato la tredicesima!
Silente: Incredibile vedere il beniamino del pubblico comportarsi in quel modo.

McFist è ancora a terra dolorante e l’avversario comincia a scalciarlo ripetutamente, poi scende dal ring e si arma di una sedia, che si prepara ad utilizzare, ma lui si sposta.
HAMMER GLI STRAPPA LA SEDIA DALLE MANI!
CHAIRSHOT!

A segno.

Incredibile colpo alla testa di Mr. Attitude, che si accascia a terra. Hammer ha la sua possibilità di vendicarsi e non perde l’occasione per farlo.
Chairshot.
Chairshot.
Chairshot.
Attacchi ripetuti ai danni dello sfidante alla cintura, Hammer è veramente scatenato e poi appoggia la sedia sotto alla testa di Leone e scalcia sulla testa per fargliela sbattere con violenza.

DeWitt: Questo non è un match, è un tentativo di omicidio da parte dei lottatori!
Silente: Il loro odio è forte e si riflette su tutte le manovre che utilizzano per farsi soffrire a vicenda.

McFist non è ancora soddisfatto, non lo è minimamente, e trascina sul ring un tavolo, che posiziona all’angolo. Tuttavia, appena si gira vede l’avversario già in piedi e pronto a scattare di corsa.


REMEMBER THE PAIN!
L’incredibile Stinger Splash all’angolo di Jack Leone su un oggetto pronto a essere frantumato, in questo caso il tavolo.
Hammer si toglie e ancora una volta la percentuale di successo della manovra si mantiene vicina allo zero.

CRAAAAASH.
Il tavolo non si rompe, ma il cowboy di New York impatta su di esso e pare urtarsi, McFist lo solleva e connette con l’HAMMERSLAM.


HAMMERSLAM SUL TAVOLO ALL’ANGOLO.
Samoan Drop che stavolta lo distrugge.


CRAAAAAAAAAAAAAASH.

HOLY SHIT, CHE DISTRUZIONE!

DeWitt: Sicuramente non sarà il tavolo apparecchiato del Natale, ma dannazione se fa effetto vederlo passare dal pienone al vuoto assoluto.
Silente: I pezzi di legno sono ovunque.
Lover: Ma non potevano metterci su del cibo e stare davanti al camino ad ascoltare brani di Natale invece di ammazzarsi?

Jack Leone è in condizioni pessime, non ha saputo resistere, prima le sediate, poi lo schianto sul tavolo, Hammer allo stato attuale sta dominando, come ci si poteva aspettare dal Deadly Shiver Champion.

Arriva finalmente la scala, McFist sa cosa sta facendo e la trascina sul ring, pronto ad utilizzarla.
Però Leone si rialza e gli impedisce di posizionarla. Dropkick di ‘Old Jack, che spinge Hammer contro alla scala.
Mr. Attitude si scatena con una raffica di pugni duri e crudi, poi va per la FIVE TIMES, la serie di Chop consecutive, accompagnate dai Woooooooo del pubblico.
Leone afferra la testa di Hammer e dopo averlo tenuto per la gola gliela schiaccia dentro alla scala.

LA SCALA VIENE CHIUSA CON LA TESTA DI HAMMER.

DeWitt: A vedere la testa compressa in quel modo mi viene in mente la Francia rivoluzionaria, la ghigliottina, le esecuzioni brutali e le teste mozzate. Tremendo, un’immagine orrenda nella mia testa.
Lover: A me viene in mente Willy il Coyote!

KAPUT!
Hammer cade a terra, tenendosi la gola, è un impatto tremendo a ‘mo di ghigliottina. Jack Leone ha uno sguardo sadico, vuole farlo soffrire.

LAST DANCE.
La danza alle spalle che anticipa la SPEAR OF THE FEAR.
Devastante!
Jack Leone travolge il suo peggiore nemico, lo scaglia a terra con brutalità.

DeWitt: Mr. Attitude ha un’occasione per vincere la sfida e posiziona la scala al centro del ring.

YOU STILL GOT IT!

I fan credono in Jack Leone, sperano che possa ottenere un traguardo quasi impensabile per la sua carriera. Ha fallito miseramente contro Claudio Cazador e si è visto l’abisso fra il wrestler della nuova generazione e il cowboy della vecchia, comprensibile e credibile. Ma ora sta rinascendo ancora una volta, ce la vuole fare, sale sulla scala per raggiungere la gloria.
E come spesso accade, la gloria è effimera.
HAMMER GETTA GIU’ LA SCALA!

CRAAAAAAAASH.
Jack cade sulla terza corda, e rimbalza di nuovo sul ring.
Si accanisce con le braccia a terra.
Cosa ha battuto?
Eric Adams incrocia le braccia.

DeWitt: No, non ci voglio credere. Non voglio un altro infortunio stronca-carriera.
Silente: Le condizioni di Jack sono tremende, se ha sbattuto il collo è finito!

Hammer, che è un essere umano anche se tutti lo odiano, ha un attimo di esitazione.
E JACK LEONE SI RIALZA.
Dito medio nei confronti dell’avversario e FALLAWAY SLAM!
Aveva simulato un infortunio, per fortuna non ha battuto il collo.
Clamorosa tattica del lottatore, che ora si avvantaggia e sale all’angolo.
LA RANA, arriva la Frog Splash da parte di Mr. Attitude. Hammer subisce la mossa e stavolta ‘Old Jack ha un’altra grande opportunità per salire la scala… ma cambia idea. VUOLE UN TAVOLO! E PURE UNA SEDIA.
Il Cowboy di New York sistema il tavolo sul ring e poi ci appoggia sopra McFist, riprendendo la sedia per appoggiarla sul petto del rivale.
Stavolta sale sulla scala, non è posizionata per raggiungere la cintura, anzi, è lì per lanciarsi di sotto, sopra alla sedia sul petto del rivale per frantumare il tavolo e causargli il peggiore dolore possibile.

DIVING LEG DROP DALLA CIMA DELLA SCALA.
Ma Hammer lancia in aria la sedia e lo fa crollare.

ENTRAMBI CADONO SUL TAVOLO.


CRAAAAAAAAAAASH.


INCREDIBILE CADUTA DA PARTE DEI DUE LOTTATORI.


WHAT. A. MATCH.


DeWitt: Non ci credo, questo è veramente un massacro.
Silente: No Way! No f’n Way, davvero.
Lover: Che sfida pazzesca!


Jack Leone e James McFist sono a terra sofferenti.
Chi di loro riuscirà a rialzarsi per primo avrà una chance di ottenere la cintura di Deadly Shiver Champion. C’è da dire che Hammer ha subito una Spear of the Fear, mentre Jack ha subito manovre veramente brutali e ora ha da resistere all’impatto di una sediata lanciata verso di lui durante il suo tuffo.
La regia ci mostra ancora una volta quanto è successo, con Hammer che ha rischiato di veder rimbalzare la sedia addosso a lui, in quel caso sarebbe stato tremendo.

Ed ecco che entrambi i lottatori si riportano in ginocchio. Jack sembra soffrire l’età, la fatica, la difficoltà nel tenere il ritmo di un wrestler più giovane di lui. McFist si rialza per primo e scalcia Jack a terra, poi lo ignora e sistema la scala al centro del quadrato.
Il Deadly Shiver Champion va a prendersi la SUA cintura, la tocca, comincia ad accarezzarla, ma deve ancora sollevarla dal gancio.
JACK LEONE È IN PIEDI, prende la rincorsa.
Che vuole fare?
Hammer intanto sta per staccare la cintura dal gancio, è a un secondo dalla difesa titolata, ma…


SPEAR OF THE FEAR SULLA SCALA!

Clamoroso, Jack Leone sacrifica se stesso per travolgere la scala.
E LA SCALA VOLA OLTRE LA TERZA CORDA CON HAMMER ANCORA SOPRA DI ESSA.
Fuori c’è un tavolo esposto, non diteci che…
CRAAAAAAAAAASH.
LA SEDIA TRAVOLGE IL TAVOLO.
Ma no, niente effetto domino, almeno McFist non finisce su di esso.

Lover: Mai risposte scontate in WBFF Wrestling, niente combo a catena da cartoon di basso livello, Hammer NON si è schiantato sul tavolo e possiamo parlare di Happy Ending per lui.
Silente: Non direi proprio, quel volo è micidiale, quanto impiegherà a rialzarsi?


Jack Leone è sofferente, ha colpito la scala e l’ha rovinata, deve scendere dal ring per recuperare una seconda scala. LA SECONDA SCALA, quella che viene sempre ignorata, riceve le cure di Mr. Attitude.
Viene portata sul ring e posizionata al centro, poi Jack sale.
Passo dopo passo verso la cintura, che è sempre più vicina, ma ancora troppo lontana.
McFist comincia a rialzarsi da terra.
Jack è in cima alla scala, allunga entrambe le braccia, cerca il gancio, il dannato gancio che non è mai comodo da raggiungere.

HAMMER TORNA SUL RING!
Con furia afferra la scala, ma Jack si appende alla cintura, spinge sul gancio, rimane in equilibrio.
McFist afferra la scala per usarla come ariete e dà un COLPO TREMENDO a Jack, che tiene la cintura e grazie allo sbilanciamento riesce a tirarla via dal gancio.


JACK LEONE CADE GIU’ CON LA CINTURA IN SUO POSSESSO.


NON È POSSIBILE! Quasi nessuno può crederci.
Il miracolo è avvenuto, il regno di James McFist è terminato alla PRIMA difesa. E questo è uno shock assoluto per tutti gli spettatori.
C’è gioia fra il pubblico mentre Jack Leone è incredulo, ha compiuto qualcosa di impossibile mentre veniva urtato da Hammer, che non può crederci.
La tentazione di massacrare ‘Old Jack è forte, ma McFist si contiene, esce dal ring, gli ‘lascia’ questa vittoria, ma sappiamo tutti che non finisce qui.
Il piano di distruzione della carriera di McFist è andato a buon segno con questa tappa.
Mr. Attitude solleva al cielo la cintura di Deadly Shiver Champion, sale di nuovo sulla scala per festeggiare.

Testo nascosto - clicca qui


DeWitt: Miracolo a South Philadelphia! Jack Leone ha compiuto qualcosa di inatteso, ha vinto contro ogni pronostico.
Silente: Sono fiero di quanto è riuscito a fare, ma sono sincero, non penso che Jack possa mantenere quella cintura, non credo che avrà la costanza per resistere, i miracoli succedono una volta sola, se quei due torneranno sul ring, McFist lo rovinerà e si riprenderà ciò che si merita.
Lover: In ogni caso è un successo che corona le fatiche del Cowboy di New York. Però mi preoccupa sapere che vuole spingersi fino a far ritirare Hammer, fino a spingere McFist a crollare nel baratro.
DeWitt: Eh, che bel pensiero per associarci ai saluti e augurarvi buona notte, buone feste e un Natale spettacolare con i cd musicali di Kim Popart.
Silente: Le action figure di Gregory Heavans e della sua crew.
Lover: E salame piacentino al cenone di Capodanno!
DeWitt: Arrivederci fra sette giorni con Year’s End Night of Champions.
Silente: Ma noi non ci saremo.
DeWitt: Ci sarà il Wrestling (e Denny mi paga solo perché promuovo anche Bloody Desperation).





Crediti:
Aaron Kirk (Lord Hades vs Soggetto 22 vs Zed)
Cith (Awesome Brothers vs Fellowship of the Ring, James McFist vs Jack Leone, assemblaggio)
Gregory Heavans (SIR Gregory Heavans vs Gregory Heavans)
Hammer (Matt Leone vs Prince Raoh, Alcide vs Garet Jax)
Neith (grafica evento)
Wordlife (Dion Luxer vs Jumala, Noah & Denny vs ADAM & Kratos, Wolff vs Völkermord)
Utenti (promo dei lottatori)
[Modificato da cell in the hell 24/12/2016 23:49]
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