Siamo nel camerino di Robert Dumas.
Vediamo il Bastardo impugnare una stilografica con la quale sta appuntando qualcosa su di un foglio di carta pregiata.
Rilegge quanto scritto, dal volto sembra compiaciuto, quindi grazie ad una rapida inquadratura riusciamo a capire di cosa si tratta:
(…) e così, vi ho dimostrato che sono in grado di far vincere anche la più colossale delle mezze seghe in circolazione, se in squadra con me! (…)
Si tratta evidentemente del discorso da fare sul ring, ed ancora una volta trapela soddisfazione sul volto di Dumas.
Quindi un'increspatura.
Straccia il foglio, lo getta dietro di sé.
Perché in fondo, al Bastardo piace fare discorsi a braccio, lo sappiamo.
TOC TOC
Anche al caso piace improvvisare a quanto pare, e da dietro la porta, senza nemmeno attendere l'”Avanti”, appare l'ignudo Oregon McClure.
Ignudo tranne che per l'UWC Magistral Title.
-Bella Picchio!- esordisce il non-Remembering One.
“Come mi avresti chiamato?”
-T'ho chiamato Picchio, perché, nun te piace? Si nun te piace te chiamo a n'artro modo, tipom checcazzoneso... te chiamo Chicco!
“Da quando pensi di avere tutta questa confidenza da potermi dare un nomignolo ridicolo?”
-Oh, ma nun te piace niente, sei peggio de quello che faceva il gabbiano in “Deiezioni assassine”!
“Immagino sia il tuo ultimo film...”
-No Lè, è la prima produzione della BFF- McClure Dumas!
“Cosa?”
- Vojo dì che n'è sortanto l'urtimo mio firm, ma pure er primo tuo
Il volto del bostoniano si contorce in una smorfia di dolore, quella che accompagna la morte interiore.
“Non hai davvero associato il mio nome ad una delle tue squallide pellicole.”
- Sta scritto grosso così...
Oregon allarga il più possibile le sue braccia per consolidare la sua affermazione.
Dumas più sconsolato che altro...
“Quindi è piuttosto grosso”
-Avoja Pisè! Robba che tu n'hai mai visto...
“COSA?!?”
-T'ho detto Pisè, ma perché, ce sei rimasto male pe a questione dee dimensioni? Ma guarda che Pisé mica era riferito a quello...
Dumas ha un'espressione confusa, non sa se essere più arrabbiato per l'assurdo paragone o più spaesato per l'assurdo discorso di Oregon.
-No, ecco, io t'ho chiamato Pisè perché me ricordi er fio de braccio de fero, ecco!- prova a giustificarsi l'attore, con scarsa convinzione e scarso successo.
Dumas cerca di ostentare una superiorità che non gli appartiene. Il sopracciglio sinistro si contrae in un tic nervoso non controllato.
“Lasciamo perdere”
Oregon acconsente tirando contemporaneamente un sospiro di sollievo.
“Sei pronto per questa sera?”
- Perché? Che dovemo fa'?
“Come che dobbiamo fare?
Dobbiamo incassare il nostro meritato riconoscimento. Dobbiamo salire su quel ring e sottolineare la nostra impresa, sottolineare che quella di The B-B-Beginning non è stata una semplice vittoria, ma un autentico dominio.”
Dumas seppellendo l'ascia di guerra si avvicina ad Oregon abbracciandolo.
“Devi sapere, Oregon, che il vero piacere non è la vittoria in sé... No.
Il bastardo scuote il capo, trae un profondo respiro, come a voler inspirare con soddisfazione l'aria rarefatta di montagna, prima di riprendere le fila del discorso.
“La miglior cosa in assoluto è poter salire su quel ring e rinfacciare la tua vittoria al mondo intero.”
E nel dirlo, il bostoniano sorride beato. fissando lo sguardo in un punto non ben definito, in contemplazione. McClure segue gli occhi del suo tag team sino al punto in cui si vanno a perdere, ma non trovandovi nulla finisce per scuotere le spalle ed attendere in silenzio.
Solo dopo pochi secondi il Mr. Unhappy Ending torna pienamente in sé.
“Quindi adesso io e te saliamo su quel ring e ci prendiamo i nostri dieci minuti di gloria.”
Poi osservando diritto nell'obiettivo, ancora sorridente...
“Guarda che coglione, quel cameraman ci sta riprendendo nel backstage anche se non dobbiamo andare in onda.”
Dumas sorride, Oregon invece pare piuttosto imbarazzato.
- Pisé...
“Un attimo... Perché quella telecamera ha la luce accesa?”
Dumas si volta verso il tag team partner.
Oregon appare pietrificato.
“Io devo salire sul ring per fare il mio discorso...”
Il tre volte Desperation Iron Man Champ afferra per le spalle Oregon...
“Cosa hai fatto?”
Inizia a scuoterlo...
“COSA HAI FATTO?”
- gnente Pisè, m'hanno chiesto se eravamo pronti e j'ho detto de sì.
La reazione del bostoniano alle parole di Oregon è più sintomo di un esaurimento nervoso che di una vera furia.
Continua a strattonare il Non-Remembering One con veemenza.
“Mi hai rubato il tempo!
Mi hai portato via il mio discorso!
Hai ucciso quello per cui io combatto!”
…
“No! No! No! No! No! No! No! No! No!
Dumas abbandona freneticamente il suo camerino e inizia a camminare con passo veloce per la zona del backstage.
“Devo salire su quel ring. Devo fare il mio discorso!”
…
“Devo dire al mondo che, da solo, sono in grado di sconfiggere orde di rivali. Devo sottolineare che persino un dilettante può ambire al successo se al suo angolo ci sono io.
Dumas è fuori di sé, vede in fondo ad un corridoio la luce, sotto forma di tendine nere. Il separatorio che divide il backstage dalla zona ring. Affretta il passo continuando a borbottare invasato.
“Io sono Robert Dumas. Nessuno mi toglierà il mio momento di gloria.
È praticamente arrivato.
“Io sono Robert Dumas...
Un addetto ai lavori si frappone tra lui e lo stage.
Addetto ai lavori: “Tempo scaduto”.
CAMERA FADES
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Il logo della Hab’s di Seattle campeggia sulla cima dell’inquadratura, spalleggiata dal sole di metà mattina, per qualche secondo, le immagini scorrono lentamente verso il basso.
Borsone in spalla, sigaretta accesa in bocca, una mano sullo smartphone e l’altra a trascinare un trolley, Bluebird controlla l’orario mentre esce indaffarato dalla palestra, imbocca una strada alla sinsitra, prima che l’ormai noto BMW X5 nero sgommi davanti a lui tagliandogli la strada.
“E ora che cazzo vuole?” borbotta Rainer, lascia cadere il borsone e picchietta sul finestrino del macchinone.
“Dico a te, che cazzo ci fai qua?”
Aaron Kirk abbassa il finestrino.
“Ieri sera mi hanno invitato all’apertura di una palestra a Belltown, dicono che vogliono fare concorrenza alla tua topaia del cazzo.” Kirk si stringe nelle spalle “Ed ero qua. Quindi ho pensato di raccoglierti e incamminarci. Fino a Washington saranno due giorni di viaggio.”
L’ultima frase di Kirk lascia Rainer interdetto per qualche secondo. “Mph. Ho visto troppi episodi di Criminal Minds per farmi caricare in macchina da uno psicopatico. Senti, ho un volo che parte fra tre ore, spiegami per quale cazzo di motivo dovrei farmi due giorni di viaggio con te.”
Kirk non fa una piega.
“Per quanto voglia vederti morire male non sono cieco né sordo, Blue Balls, sei la stellina emergente di Bloody Desperation.”
“Aaaah, adesso dormirò molto meglio. E allora?”
“Allora è il momento di iniziare a pensare in grande. Non ci guadagno niente a scarrozzarti per gli Stati Uniti, quindi vedi di darti una cazzo di mossa.”
Stacco
Una mano pallida spazza via i residui di una galletta di riso, quando le immagini si allargano vediamo ancora Aaron Kirk al posto del guidatore, Bluebird estre una sigaretta da un pacchetto, ma Kirk gliela prende e la getta fuori dal finestrino.
“Ma che cazzo fai?” protesta Rainer.
“Non puoi fumare qua dentro. Hai idea di quanto cazzo mi siano costati gli interni?”
“E capirai. Quanto ti alzi al mese, centocinquanta? Gli sponsor, porca puttana…”
“Non sono cazzi tuoi.”
“Cazzo c’è, ti vergogni? In fondo lo sai che lo stipendio è l’unica cosa che ti eleva rispetto a me o Skyblue o Crystal.”
Aaron Kirk resta in silenzio per qualche secondo.
“Vuoi sapere cos’è che mi eleva rispetto a Sky, a Crystal, a Drago o una piccola merdina come te? Niente. È tutto nelle vostre fottute teste, si chiama senso di inferiorità. Se c’è una cosa che Crystal mi ha insegnato è che il passato si deve lasciar andare. Tutto quello che ho fatto non mi mette su un piano diverso dal vostro, è semplicemente una testimonianza di quello che so fare.’ So’, non ‘sapevo’, attenzione alle fottute parole. Siete voi a scegliere di vivere sotto la mia ombra.”
“Ma se ho appena detto che lo stipendio…”
“Lo so cos’hai detto.”
“E allora da dove l’hai tirato fuori il discorso sul senso di inferiorità?”
“Hai cercato tutto il tempo di nascondere la gamba durante il nostro incontro, ed hai scoperto tutto il resto. Questa è paura, e senso di inferiorità.”
“Aaaaaah, è tutto perché ti rode non aver chiuso la Humbler, uh?”
“La Humbler, la Crossface… sono la stessa cosa. Solo due anni fa ti sei rotto il collo, ed hai più paura della Humbler che di TRE fottute Crossface. Come me lo chiami questo?”
Rainer non riesce a rispondere, si accascia contro lo schienale della macchina.
“La facciamo una bella, right?” propone mentre guarda fuori dal finestrino.
“Sì, la facciamo.”
“Io ti stavo conoscendo. Il primo incontro mi hai fottuto la gamba, il secondo ho pensato ‘bene, se levo la gamba che cazzo fa?’”
“L’hai scoperto.” Kirk sorride a mezza bocca.
“L’ho scoperto. E ne sono uscito.”
Kirk annuisce.
Stacco
I fanali della X5 tagliano l’oscurità, l’autostrada si staglia a perdita d’occhio.
Aaron Kirk alla guida lancia uno sguardo a Bluebird che si è appena appisolato, alza a palla l’autoradio, proprio mentre passa Get Lucky. E, per rincarare la dose, adatta malamente “tonight i’m fucking your sister” al ritmo della canzone.
Bluebird si rimette a sedere.
“Chi cazzo me l’ha fatto fare...”
“Metà roster ammazzerebbe per essere nella tua situazione.”
“Sì? E vai a rompere il cazzo a loro.”
“Aye… col tempo.”
“Mettiti pure un tassametro già che ci sei. E fammi dormire...”
“Un professionista, eh? Blue Balls… Kobayashi vuole metterti in riga. Ci vuole alleati, lo sai?”
Bluebird rimane spiazzato dal non sequitur di Kirk, si rimette a sedere composto.
“Mi ha fatto il discorsetto almeno un paio di volte.”
“E sai perché non può accadere?”
“Perché sei un pezzo di merda che pugnala alle spalle gli alleati?”
“Perché sei un avido figlio di puttana, uccellino. Il tuo obiettivo è mandare Denny a fare in culo o mandare me a fare in culo?”
“Hai fatto tutto da solo.”
Kirk sorride sarcasticamente.
“Aye… ci sono passato. Solo che quando ero nella tua situazione sia McFist che Raven si erano volatilizzati… fuggiti a gambe levate, cazzo. E Tommy Kent e Simon Steed a stento riuscirebbero a trovare il loro buco del culo, figuriamoci affrontare…” Kirk si interrompe a metà, il volto corrugato in una smorfia di amarezza.
“Il punto è che c’era bisogno di me allora, c’era bisogno di me nel 2014, c’è bisogno di me adesso. Ho iniziato per la gloria come tutti, e come te… ma non c’è nessuna fottuta gloria.”
“Ehi, ‘sti sproloqui non vanno da nessuna parte. Se sei deluso da quello che hai fatto sono cazzi tuoi, io ho lottato in uno scantinato ed ho lottato davanti a ventimila persone. E scelgo le ventimila persone, fotti quello che dicono le puttane che hanno preso venti cazzi in culo e adesso ce l’hanno tutto slabbrato, io non sono così. Sei tu quello avido.”
“Non essere così convinto di essere dalla parte del giusto, stellina. Tu sei avido perché di te non ha bisogno nessuno, e invece eccoti a piangere per la tua fetta di torta. Perciò non parlarmi di pugnalate alle spalle, cazzo.”
Stacco
La telecamera indugia per qualche istante sull’arena, puntata sul flusso di persone che varca i cancelli. Uno stacco ci porta nel parcheggio, dove il BMW di Kirk spegne i fanali. È parcheggiato malissimo.
Rainer sta dormendo, Kirk fa per svegliarlo ma ritrae la mano. Esce dalla macchina e, ridacchiando, blocca le portiere. Il suono sveglia Rainer che, invano, prova a chiamare Kirk, già troppo distante. Rainer si abbandona alla frustrazione, batte i pugni contro lo schienale e poi, come parziale rivincita, si accende una sigaretta.
WBFF WRESTLING PRESENTS...
Bloody Desperation 8x07:
14/10/2016
[@Washington DC] BD#322 Event#610 MADE IN USA
Kokone: Booooooooooooooooooorn in the U.S.A!!!
Taggart: Amici, ma soprattutto amiche...oggi è la giornata del made in U.S.A.!
CROWD: USA! USA!
Kokone: Patriottismo a gogo, ci piace!
Siamo nella palestra allestita all'interno del palazzetto per il riscaldamento degli atleti e troviamo Crystal sulla soglia intenta a discutere con quello che sembra essere il suo preparatore, la rossa si asciuga il viso con l'asciugamano che porta sulla spalla e annuendo risponde qualcosa che non riusciamo a recepire a causa della distanza.
La telecamera si avvicina ma la conversazione tra i due viene bruscamente interrotta da Erica che schiarendosi la voce si nasconde, imbarazzata, dietro l'onnipresente cartellina.
Erica: "Emm chiedo scusa ma si è fatto tardi e Miss Houghton è richiesta alla postazione del trucco per il make up e la prova del ring attire."
I due si guardano in silenzio per qualche secondo, c'è lo scambio di uno sguardo d'intesa e la discussione riprende ignorando completamente l'assistente.
Cray: "Quindi, dicevamo, che non ci sono assolutamente problemi.
Voglio provare ad allenarmi in questo modo perc..."
Erica: " Emm... Devo ricordarle che io sono obbligata a farle rispettare i suoi impegni, e siamo già in ritardo di 10 minuti sul mio programma."
La lottatrice della Carolina cerca di rimanere seria e dopo essersi congedata piuttosto rapidamente dal suo allenatore rivolge la sua attenzione sulla bionda che sfoglia una serie di appunti scritti con una penna colorata.
Cray: "Senti, se mi chiami ancora una volta Miss Houghton giuro che non rispondo delle mie azioni: Credevo che il messaggio fosse piuttosto chiaro ma probabilmente non sei sveglia come vorresti far credere.
Io non ho bisogno di una balia, non mi serve che tu mi corra dietro come un cucciolo ricordandomi cosa devo fare! Sono parecchi cazzo di anni che faccio questo lavoro e ti svelo un segreto..."
Incrocia le braccia arricciando il naso evidentemente infastidita.
Cray: " Non me ne frega un cazzo del ring attire, me ne frega ancora meno del trucco e... Non intendo cambiare le mie abitudini.
Quei bei vestiti che continui a portare avanti ed indietro dal mio camerino alla sartoria, per qualche misteriosa ragione, sono sempre gli stessi! Non ho bisogno di provarli perché sono i miei maledettissimi vestiti e non hanno bisogno di nessuna modifica."
Erica: "Questa non è una valida motivazione, ci può sempre essere un imprevisto."
Cray: "Sai, dovresti rivedere l'ordine delle priorità della tua scaletta.
Io sono una lottatrice, arrivo in anticipo per riscaldarmi ed assicurarmi di essere nella giusta condizione fisica per l'incontro che mi aspetta, il trucco è una perdita di tempo."
Erica sembra indignata di fronte a questa affermazione è sbigottita spalanca la bocca.
Erica: "Ma ne risente la tua immagine! Tu hai bisogno di concentrarti sulla tua immagine! Sei sguaiata, dici quello che ti passa per la testa e ti comporti come una selvaggia. Ti lascio per una settimana e tutti gli spettatori della federazione ti vedono bere birra da una lattina in compagnia di Barriage."
Cray: "E quindi?"
Erica: "E quindi non sfrutti al massimo il tuo potenziale, potresti fare molti più soldi se ti moderassi un pochino, sai quante riviste ti proporrebbero dei set fotografici?"
Cray: "Io non faccio queste cose, non ne sento il bisogno."
Erica: "Potresti attira l'attenzione delle riviste di gossip con pochissimo sforzo."
Miss Congeniality sembra aver sentito abbastanza e sbottando risponde con un tono di voce decisamente troppo alto.
Cray: "Ora basta!!"
Chiude gli occhi sospirando profondamente.
Cray: "Guarda dove mi trovo Erica ed apri bene gli occhi, ho guadagnato questo posto con l'impegno ed il duro lavoro IO non ho bisogno di scorciatoie.
Questa sera salirò sul ring e ti mostrerò l'unica cosa che conta, quando mi vedrai prendere a calci nel culo quello stronzo di Barriage prendi una nota sul tuo fottuto quadernino e poi fammi sapere se con il trucco avrei potuto farlo meglio."
Crystal non concede nessuna replica e lascia la stanza come una furia.
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"Non ce l'ho fatta."
Il volto inquadrato è quello di Rebeca Helderson da Silva, ma la voce, bassa e leggermente roca, con un marcato accento scozzese, è senza dubbio quella di Aaron Kirk.
Il contesto è un corridoio vuoto nel backstage.
AK: "Sono solo rimasto davanti al camerino di Crystal come un coglione, senza entrare."
Rebeca si lascia scappare un sorriso.
RHS: "Emozione?"
Kirk sorride a sua volta.
AK: "No. Solo che non è il momento per una conversazione del genere."
RHS: "E quando sarà il momento?"
AK: "Non lo so, Becky. "
Rebeca incrocia le braccia.
RHS: "Hai bisogno di alleati nel roster. Specialmente adesso."
AK: "Non ho bisogno di nessuno."
RHS: "No? Devo ricordarti come mi hai convinta a restare negli Stati Uniti?"
The Humbler allarga le braccia.
AK: "Tu non conti. Cazzo, sono gli altri ad avere bisogno di me. Arrivano perfino a farmi passare come americano per infilarmi negli incontri."
Rebeca abbassa la testa.
RHS: "Non fa niente, ti stai impegnando. Il viaggio con Bluebird è stato fruttoso?"
AK: "Lo scopriremo. Ho un match fra tipo dieci minuti"
Aaron si stringe nelle spalle.
AK: "Parla con Koba."
CAMERA FADES
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L'Independent Championship è lasciato incustodito su di una panchina. Si sente rumore d'acqua scrosciante, l'aria della stanza è impregnata di vapore denso. D'un tratto il volume del vapore aumenta ancora, e come spinto da una forza mistica assume le sembianze di... più vapore, fino a diradarsi. Era soltanto Bluccello che fumava una sigaretta.
Rainer è seduto su una panchina, o per meglio dire un'asse di legno adibita a panchina, e dà le spalle alle docce, in attesa del proprietario di cotanta cintura. Dalle docce Barriage comincia persino a canticchiare #ThatsNotMe di Skepta.
"Quand'è che dovevi fare 'sta festa? Bella 'festa' hai fatto!" grida Rainer, senza ottenere risposta.
"E gran bell'incontro, pure." adesso Rainer ottiene una risposta: Barriage alza la voce e continua a recitare i versi della canzone, pur masticando gran parte delle parole.
"Mi dispiace per la macchina!" riprova Rainer, stavolta ridacchiando. "Quanto è costato far riparare quella riga?"
"Niente." risponde finalmente Barriage "Ne ho comprata una nuova."
Rainer fa spallucce. "Touché."
"Senza troppi giri di parole.... cosa vuoi?!"
La voce di David Barriage che arriva dalla doccia sembra alquanto stizzita.
"Dobbiamo essere compagni stasera" prosegue il britannico "ma questo non vuol dire che saremo mai 'compagni' sul serio... Io sono uno che viaggia da solo, non ho bisogno di aiuto e di certo non lo vado a cercare in uno come te! David Barriage ha avuto un solo 'fratello' che combatteva al suo fianco durante la sua carriera e quel fratello non sei tu...
... e spegni quella dannata sigaretta!!"
Il getto d'acqua sembra arrestarsi, la telecamera inquadra Bluebird mentre di Barriage ancora non si sente che la voce.
"Quindi stasera fai il bravo uccellino, siediti sul trespolo e aspetta che David Barriage si occupi dei nostri avversari senza intrometterti... ci siamo capiti?"
Rainer comincia a ridacchiare.
"Compagni sul serio... bah. In realtà, 'compagno sul serio', ero soltanto venuto a dirti che... se vuoi i tuoi vestiti dovrai cercarteli!"
Detto ciò, Rainer scatta fuori dallo spogliatoio, presto inseguito da David Barriage, che indossa soltanto un asciugamano arrotolato alla vita. Quando la corsa di Barriage sbocca in un corridoio, Rainer s'è già dileguato.
"RAINER!" grida David invano. L'Independent Champion prosegue la sua ricerca per i corridoi, incontra Oregon McClure.
-Ahoooooooooooo fratello de niudism!- lo accoglie Oregon facendo il segno delle pistole. Barriage non gli presta attenzione e prosegue nella sua frenetica ricerca.
"Dov'è andato?" chiede a Davd Stuart, che passava di lì.
"Copriti, per Diana!" gli risponde stizzito lo scozzese. Barriage lo spinge via e, incurante delle sue proteste, prosegue a passo svelto.
Alla fine del corridoio c'è una biforcazione a T, appoggiato allo spigolo destro c'è Claudio Cazador, che sta fumando un sigaro riempito d'erba, usando uno degli stivaletti di Barriage come posacenere.
"Ehi, tu!" gli fa Barriage, strappandogli lo stivale "L'idiota che ti ha dato il mio stivale da che parte è andato?"
Cazador fa spallucce.
"Dov'è andato?!"
-Non saprei.- mente il campione col sorriso sulle labbra.
Dal fondo del corridoio a destra si alza una nuvola di fumo. David si fionda verso quella nuvoletta, attraversando il corridoio ad ampie falcate, gettando a terra e calpestando - probabilmente a morte - Derrick Mortimer, che si era frapposto tra lui e la sua preda. Arrivato in fondo al corridoio c'è soltanto una porta chiusa: Rainer dev'essere lì dentro. Con un sadico sorriso sulle labbra, Barriage spalanca la porta.
È il camerino di Crystal. La rossa se la ride, così come Rainer, seduto accanto a lei col borsone in mano.
"Bella scenetta!" commenta lei mentre Rainer lancia a Barriage il borsone.
Barriage lo afferra al volo e se lo mette in spalla, poi rivolge un applauso ironico ai due giocherelloni.
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Kokone: Eccoci giunti al match della discordia! Aaron Kirk non è americano, eppure il pubblico sulle note di I WANT IT ALL esplode in un boato!
Taggart: In parte poco giustificato, visto il comportamento di Aaron Kirk nei confronti di Bluebird nel recente match di The B-Beginning!
Kokone: Però questa sera, Kirk è MADE IN U.S.A! Come lo è Crystal!
Taggart: Per lei gli applausi sono giustificatissimi, come lo sono i fischi per l'Indipendent Champion David Barriage!
Kokone: Per Bluebird ci sono comunque applausi, sovrastati però dai cori USA! USA!
OPENER: Tornado Tag Team Match U.S.A vs EUROPE (Aaron Kirk and Crystal Houghton vs David Barriage and Bluebird)
DING DING
La campana dà il via alla contesa, e subito Crystal e Barriage collidono a centro ring, e lo stesso fanno Kirk e Bluebird!
Le due fazioni sono ben delineate, e vediamo che Barriage colpisce subito con un calcione allo stomaco Crystal, prima di schiantarla sul mat con una POWERBOMB!
Dall'altra parte, è Aaron Kirk che prende l'iniziativa colpendo ripetutamente Bluebird e dandosi slancio alle corde prima di atterrare il rivale con un BRIGHT KICK che lo manda fuori dal ring!
In piedi rimangono, in questo momento, Kirk e Barriage...i quali collidono a centro ring con il pubblico che inneggia ovviamente per l'Humbler!
PUGNO DI KIRK!
PUGNO DI BARRIAGE!
PUGNO DI KIRK!
PUGNO DI BARRIAGE!
PUGNO DI KIRK!
PUGNO DI BARRIAGE!
...CRYSTAL SI RIPRENDE E SVICOLA ALLE SPALLE DI DAVID PROVANDO UN ROLL-UP!
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Kick Out di Barriage.
Kirk osserva la scena, ma non si avvede che Bluebird è salito sul ring e si lancia contro di lui con un DIVING CROSSBODY!
Applausi del pubblico, e Bluebird collide con Aaron Kirk a terra colpendolo con una serie di pugni al volto che mettono in serissima difficoltà l'Humbler!
Crystal intanto prova una presa articolare su Barriage, il quale tuttavia si divincola abbastanza agevolmente abbrancando per il braccio la rossa, la quale viene lanciata con prepotenza con un IRISH WHIP contro le corde...
...di rimbalzo, tuttavia, Barriage viene colpito da un SUPERKICK da parte di Crystal, la quale mette a terra il rivale e prova lo schienamento:
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BARRIAGE ROVESCIA IN UN INSIDE CRADLE FACENDO PRESSIONE SULLE CORDE!
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2.99!
Crystal si libera all'ultimo, mentre Bluebird dall'altra parte non si cura di quanto accade tra Cray e Barriage e connette un BACKHANDER su Kirk che si era rimesso in piedi, salvo rialzarlo e metterlo al tappeto con una DDT!
Pin di Bluebird su Kirk!
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Kirk alza la spalla, Barriage intanto con un PELE' KICK prima colpisce Crystal, la quale rotola fuori dal ring...ed intanto, Aaron Kirk riesce a riprendersi e a bloccare l'offensiva di Bluebird, per poi alzarlo e schiantarlo al tappeto con un TELEGRAPH ROAD!
Anche Bluebird rotola fuori dal quadrato vistosamente dolorante, ed a centro ring rimangono Aaron Kirk e Barriage!
I quali collidono nuovamente come ad inizio match, con il pubblico sempre e comunque dalla parte dell'Humbler!
PUGNO DI KIRK!
PUGNO DI BARRIAGE!
PUGNO DI KIRK!
PUGNO DI BARRIAGE!
PUGNO DI KIRK!
PUGNO DI BARRIAGE!
Questa volta Barriage tenta un LOW-BLOW su Aaron Kirk, il quale tuttavia ne intuisce le intenzioni...ED ANZI E' AARON KIRK A RISPONDERE FUOCO CON IL FUOCO, COLPENDO CON UN CALCIONE ALLE PARTI BASSE BARRIAGE!
Il pubblico esulta comunque, il fine giustifica i mezzi...Barriage viene rialzato da Kirk...
KIRK'S BRAND!
A SEGNO!
Crystal intanto è in piedi fuori dal ring, e Bluebird sembra scosso...SUPERKICK DI CRYSTAL SU BLUEBIRD CHE FINISCE NUOVAMENTE A TERRA FUORI DAL RING!
Cray sale sulla terza corda, Kirk si sposta...
THE LAST KISS!
MOONSAULT DI CRYSTAL SU BARRIAGE!
E TENTATIVO DI SCHIENAMENTO!
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2...
3!!!!!!!!!!
Kokone: Sui cori del pubblico che grida USA! USA! si conclude questo tag team match!
Taggart: Aaron Kirk con astuzia, rispondendo a scorrettezza con scorrettezza, lancia la sua compagna per un giorno verso un'importante vittoria!
VINCITORI
VINCITORI: Crystal Houghton e Aaron Kirk
Taggart: Staredown tra Aaron Kirk e Bluebird fuori dal ring, e lo stesso avviene tra una Crystal che esulta a debita distanza su un Barriage che ancora è dolorante laddove non batte il sole, ma alza a mò di sfregio la cintura di Indipendent Champion davanti agli occhi di una Crystal ora meno soddisfatta!
Kokone: Queste sono due neverending stories...
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Vediamo lo spezzone di una videointervista fatta a un corpulento uomo dalla testa calva, nonostante l'aspetto rozzo il sorriso amabile stampato sulla faccia lo rende pacioso.
Intervistato: << ...io per primo non mi sarei mai aspettato di ritrovarmi a fare questo lavoro. Quando ero bambino davano alla tivù un cartone animato con protagonista un draghetto che sognava di fare il pompiere... ecco, io sono quel draghetto divenuto adulto ahahah... >>
Voce fuori campo: << E non ti manca il business? >>
Intervistato: << Beh, sinceramente mi manca la grana che si faceva eheheh... ma quello che sto facendo adesso mi piace, lo vivo come una sorta di redenzione. Un tempo incutevo timore manipolando le fiamme, adesso posso usare questo mio dono al servizio della comunità. Ciò mi fa sentire utile e... felice. >>
Voce fuori campo: << Dunque il pubblico WBFF non rivedrà mai più Pixero tornare sul ring? >>
Pixero: << No, mai. >>
Voce fuori campo: << Nemmeno sotto altre maschere? >>
Pixero: << Mai usato maschere eheheh. No, non tornerò. Questa panza non me lo permetterebbe mai ahahah >>
Il video viene messo in pausa.
Il quadro della telecamera si allarga e vediamo che l'intervista era trasmessa su un televisore, a visionarla l'indiano Artiglio-di-Falco e un misterioso individuo di cui non si riesce a intuire l'identità.
Artiglio-di-Falco: << Questo era il sospetto? >>
Voce fuori campo (lo stesso intervistatore del video): << Questo è solo il primo di una lista anzi, in verità lo era, l'ho scartato per ovvie ragioni. >>
Artiglio-di-Falco: << Certo che era ovvio! Potevi anche scartarlo subito ed evitare di perdere tutto quel tempo in questa finta intervista! Come hai potuto pensare che quel panzone potesse essere Gaijin??? >>
Voce fuori campo: << Gaijin non ha forse poteri paranormali? Non può fare cose tipo assumere diverse forme e farsi sparire la panza? Questo Pixero aveva il potere di manipolare le fiamme, ho pensato che potesse aver imparato qualche altro trucchetto in questi dieci anni, no? Era un ottimo punto di partenza! >>
Artiglio-di-Falco: << Quindi funzionano così le tue grandi abilità deduttive? Indagare su tutti i pazzoidi che hanno militato in WBFF? Faccio prima a salire sul ring durante un match e togliergliela di persona la maschera allo Straniero! >>
Voce fuori campo: << Senti piscio-di-gatto, io devo unire l'utile al dilettevole e visto che di qualcosa devo pur campare ho ideato questa storia delle interviste agli ex-lottatori per venderle alla WBFF che poi li trasmette sul suo network. Ciò mi permette di indagare sui possibili Gaijin guadagnandoci anche qualche spicciolo. E siccome da te non ho preteso nemmeno un centesimo PER ORA, ti conviene non giudicare i miei metodi. Chiaro? >>
Artiglio-di-Falco: << Mpf...va bene, viso pallido. Chi è il prossimo intervistato? >>
Voce fuori campo: << Allora, vediamo un po'... >>
CAMERA FADES...
[Modificato da cell in the hell 14/10/2016 19:58]