Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
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Bloody Desperation 8x02

Ultimo Aggiornamento: 09/09/2016 19:18
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Drago / Denny Leone
Over the God
09/09/2016 19:15
 
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Robert Dumas è di ritorno a casa.
Lo vediamo aprire la porta, togliersi gli occhiali da sole, sbottonarsi la camicia.
D'un tratto, la sua quiete viene turbata da un rumore proveniente dalla cucina: sicuramente, nel caso si tratti di un ladro, sta per passare un brutto quarto d'ora vista la casa in cui si è intrufolato.
Ma in realtà si tratta solo del gatto del Bastardo, un esemplare di Norsk Skogkatt che subito si avvicina al Bostoniano, strusciandoglisi sugli stinchi, vogliosa di coccole.

“Vieni qui, Athena“ e dunque il Bastardo inizia ad accarezzare il felino.

Un altro rumore, stavolta proveniente dal piano superiore, attira nuovamente la sua attenzione.

“Non devi aver fatto buona guardia se stanno facendo tutto questo casino...” proferisce in chiave sarcastica nei confronti del gatto.

Inizia a salire le scale, ma subito qualcosa di strano cattura la sua attenzione: alla parete infatti è appena una foto di Oregon McClure al posto di una sua foto sul ring.

“Ma cosa diavolo...”

Il Bastardo affretta il passo, sale gli scalini a due a due e mentre avanza constata che tutte le foto di casa sua sono state sostituite da foto di Oregon: c'è una foto di Oregon a pesca nel Mississippi, una foto di Oregon che ruba la beneficenza ad un barbone, una foto di Oregon sul set di “Milo in Milan” ed anche una foto di Oregon al naturale, come se l'avessimo visto poche volte nudo nel corso degli ultimi mesi.
Un dubbio lacerante accoglie Dumas, che spalanca la porta della sua camera da letto per ritrovarsi davanti il solito spettacolo indegno: Oregon, ignudo, intento a sostituire le foto dalle cornici.

“Cosa stai facendo?”

-Dato che mò semo superamici, e lo dice pure l'agenzia che lo semo, dovemo dimostrà allo Stato che semo superamici pe davero o ce tolgono la licenza!

“Funziona così per i matrimoni in cui una persona ha bisogno della cittadinanza americana, non per le agenzie!”

-E chi te dice che io non me voglio sposà er gatto tuo?

Dumas lo osserva perplesso, la gatta del Bastardo si lascia andare ad un “MIAO!” piuttosto confuso nei confronti del Non-Remembering One; Oregon quindi si volta verso il felino per rispondergli.

-A micia, t'ha detto pure bene che a Jackson ce piacciono le micie da scopà, si nascevo a Biloxi facile che te cucinavo...

“ORA BASTA!”

Il punto di non ritorno.

“Basta!”

Oregon osserva il suo “compagno” con gli occhi iniettati di sangue.

“Posso accettare l’idea di dover condividere un ring con te.
Posso accettare il casino che hai combinato con Betsie.
Posso accettare persino quella dannata agenzia che hai creato…


- A’ McClure&Dumas BFF Agency…

Il Mr.Unhappy Ending ignora la precisazione.

“Questo però è troppo!
Finché si tratta di lavoro è un conto: ogni secondo speso con te viene lautamente ricompensato dallo stipendio che la WBFF mi corrisponde mensilmente.
Ma questa è casa mia, questa è la mia vita.


McClure annuisce distrattamente avvicinandosi ad una porta...

- Ma che ce sta qua dentro?

“Non aprire quella…

- … Porca! Gran film… Una de e mejo interpretazioni mie…

Aprendo la porta Oregon si trova dentro alla stanza dei trofei del bastardo. Numerose statuette poste su diverse mensole, cinture di vecchie federazioni ormai scomparse appese al muro, affianco a repliche dei vari titoli dell’atleta bostoniano.

- me cojoni…

Come già accaduto in passato, la rabbia sfuma del bastardo sfuma nella rassegnazione.

- E facevi er taccagno pe ‘na cintura cor Desperescion-Airommen mio…

Oregon si fionda su una cintura e la stacca dal muro: dal poco che le telecamere riescono a cogliere pare la cintura UWC Magistral, una delle prime conquistate dal bostoniano.

- ‘mazza quanto pesa. Ce vore il viagra pe portalla questa…

La infila alla vita, sulle nudità. Una scena già vista miliardi di volte, ancora troppo poche per far andare via il disgusto dal volto di Dumas.

- Me dona?

Dumas rimane in silenzio.

“Oregon, ascoltami attentamente: non mi interessa cosa dice il pubblico, non mi interessano gli elogi che stiamo ricevendo. Io non sono un fenomeno da baraccone, non mi piace far ridere la gente, specie quando si tratta di colleghi. Per tanti anni non ho fatto altro che farli piangere e, te lo assicuro, è un’abitudine che ho intenzione di riprendere il prima possibile. A Symphony of Darkness non ho alcuna intenzione di stare dietro alle tue sceneggiate. Chiaro?
Voglio tornare ad essere il Dumas che ha riempito quella stanza, voglio vincere. E non per una stupida lotta fratricida, né per affermare la superiorità di un roster sull’altro.
Bloody Desperation è superiore solo perché ci sono io tra le sue fila e tu, tu sei un ostacolo.


Un velo di tristezza squarcia l’espressione di McClure.

“Ora puoi andartene.”

McClure guarda le foto di Dumas sottratte dalle loro cornici ed ora saldamente nelle sue mani, le appoggia sul letto con mestizia.
Fa per slacciare la cintura…

“Fai una cosa:”
“La cintura…”




“Tienila”

-che davero?

Gli occhi di McClure si illuminano fugacemente.

“Davero.”

McClure ringalluzzito - Aaa metto a sinfoni-of darcheness!

Petto all’infuori, cintura alla vita, McClure esce dalla stanza da letto del bostoniano.
Il tre volte Desperation Iron Man Cham, rimasto solo, osserva la sua stanza dei trofei in silenzio. La sua gatta Athena lo ha raggiunto e gli si struscia accanto al piede in attesa della cena.
Dopo diversi secondi il rumore della porta di casa che si chiude lo fa tornare in sé; un ultimo sguardo alle cinture.

CAMERA FADES

[IMG]http://i61.tinypic.com/10dv9rp.jpg[/IMG]

WBFF WRESTLING PRESENTS...
[8x02b] Bloody Desperation:
02/09/2016 [@Jackson (Mississippi)]
BD#319 Event#603



WBFF RULES HANDICAP MATCH: Daniel Stuart vs Wizard and Black Violence

4 vs 4 TORNADO MATCH: Brutus "Cheek" Rotten, Nathan Murdoch, Eugene Hog and Harold Hog vs Crystal Houghton, David Barriage, Aaron Kirk and Bluebird

MAIN EVENT: 1 vs 3 LAST MAN STANDING MATCH: Claudio Cazador vs ???, ??? and ???


[IMG]http://i60.tinypic.com/2aglxmb.jpg[/IMG]

Kokone: Mancano sole due settimane a Symphony of Darkness! Benvenuti ad una nuova puntata di Bloody Desperation dal vostro El Kokone...
Taggart: ...e dal vostro John Taggart!

Parte a pieno volume “Two Moons” e fa il suo ingresso “Wizard” Eddie Drywar. Il lottatore riceve molti fischi e mostra un look diverso dal solito, con una tunica grigia a petto scoperto. Il wrestler sale sul ring e la regia ci mostra un cartello ‘Why, Eddie, Why?’ Molti vogliono sapere perché ha attaccato a tradimento Black Violence al termine del loro match di coppia.

Wizard: “Sapete bene perché l’ho fatto…”

Booooooooooo.
I fischi del pubblico interrompono il lottatore, che si ferma ad osservare la folla che gli è ostile.

Wizard: “No, voi non sapete nulla, non potete capire cosa provavo dentro di me a vedere la mia amata Chaotic Existence utilizzata come una merce di scambio. Siete almeno al corrente di cos’è successo realmente? Sembrava che ci fossero soltanto due persone a prendere le decisioni lì dentro, il leader John Kratos, e il vice-leader Black Violence. La Chaotic Existence si è divisa in molte federazioni, c’è Sander Estecado in ECF, c’è Drake Kratos in JLW, c’è il VDW World Champion Jacob Lamda in VDW. Poi è arrivata la separazione dei roster ed è stato permesso a Zed si passare ad Extreme Hell, di interrompere questa sua collaborazione per rendere Bloody Desperation l’unica vera attrazione della WBFF Wrestling.”

I fan sono felici di sentire nominare Zed, il King of Fight Champion della federazione.

Wizard: “Perciò ho trascorso settimane a sentire Black Violence che minacciava di porre fine all’appartenenza al gruppo, poi lui ha pensato di essere troppo legato a John Kratos per fare quella decisione, ha voluto credere nel leader, ed è stata una decisione di cui tutti noi dovevamo prendere atto. Nel frattempo i ragazzi della nostra scuola a York si stanno allenando a NEW York, nel JLW Dojo. Vi sembra giusto che gli allievi di una scuola si allenino in territorio ostile? Vi sembra adatto che il leader della Chaotic Existence sia diventato il General Manager del JLW Dojo e ha stretto una buona collaborazione con Jack Leone? No, perché noi siamo il fulcro di Bloody Desperation, siamo stati i campioni di coppia più dominanti di questi ultimi undici anni, nessuno voleva salire sul ring contro di noi!”

Fischi del pubblico, chiaramente le parole di Eddie Drywar non corrispondono alla verità dei fatti, ha un po’ ingrossato il ruolo del tag team nella storia.

Wizard: “Voglio dirvi una cosa sul mio rapporto con Black Violence, anzi, chiamiamolo con il suo vero nome, Anjeh Leeu. Dentro di me provo disgusto per un uomo che sceglie di nascondere la sua identità al mondo ma poi vuole dire a tutti i costi da dove proviene e che tipo di persona è. Ci ha mostrato il suo volto e quello ci ha reso ‘fratelli’ di tante battaglie. Ma per me lui non è un fratello, è un deviato, un uomo che ha affidato se stesso alla religione. Dunque voglio chiudere una volta per tutte questo ra…”

Parte “Il signore è il mio pastore”, il tema d’ingresso di ‘The Shephard’ Black Violence. Il lottatore indossa la sua maschera nera da hockey e raggiunge di fretta il compagno di squadra.

Black: “Ehi, fermo, Eddie, se devi parlare di me abbi almeno la decenza di parlarmi faccia a faccia, da uomo a uomo.”

Wizard scuote la testa, non sembra interessato al dialogo con lui.

Black: “Pensi davvero di aver fatto la scelta giusta? Sai benissimo che se c’era qualcosa che ti turbava potevi parlarmene apertamente, ne avremmo discusso come sempre e avremmo trovato la giusta soluzione. Non avrei avuto problemi a separare le nostre strade, a lottare come lottatori singoli uniti da un legame fraterno. Ma non accetto di essere stato attaccato tradimento da te. Capisco che tieni alta la reputazione di Trickster della Chaotic Existence, ma non mi aspettavo che tu fossi un Caino, una figura perfida come il Loki mitologico.”

Eddie Drywar strappa il microfono dalle mani del compagno.

Wizard: “Quante lamentele, più ti sento parlare più mi accorgo che quello che ho fatto è stato necessario a dimostrarti che per tutto questo tempo non hai mai saputo ascoltarmi. Eravamo campioni, il team principale della federazione, ma per me te era una missione, un dovere, una prova di fede. Cazzate, Anjeh, le tue parole sono vuote come il dio in cui credi, la tua missione è inesistente come la vita dopo la morte. Non c’è nulla, Anjeh, né in te né nel tuo destino. Io ho scelto di legarmi alla natura, non agli inganni scritti sul tuo bastone di legno, i salmi, le preghiere, le illusioni patetiche. Perciò, prosegui sulla tua strada, non voglio più vederti, non mi interessa di te, spero che tu sparisca per sempre!”

Parole durissime da parte di Wizard, che continua ad apparire come il peggiore ‘fratello’ di sempre questa sera. Black Violence appoggia una mano sulla sua maschera e la lascia cadere a terra, mostra ancora una volta il suo aspetto da uomo normale, Anjeh Leeu.

Black: “Hai avuto il coraggio di parlarmi in quel modo, di dirmi queste cose, ma io ti GIURO che non ti permetterò di andartene sulla tua strada senza fare i conti con me. Ci affronteremo sul ring e sarò io a farti sparire nel nulla. Hai distrutto tutto quello che ci rendeva speciali e l’idea che la Chaotic Existence sparirà a causa tua mi provoca repulsione. Ti mostrerò il posto che ti appartiene, peccatore, ti attendono le fiamme degli inferi!”

Black Violence impugna il suo bastone di legno e lo punta verso Wizard, che non si toglie e se lo appoggia al mento, provocandolo a colpirlo, non ha paura di lui.

Parte la “Serenata Immortale”, è John Kratos in persona a presentarsi per risolvere il dilemma interno. Il Desperation Iron Man Champion sale sul ring e i due lottatori all’improvviso sono disposti a cedergli il microfono.

Kratos: “Il dialogo è alla base della risoluzione di ogni conflitto. Si può combattere una guerra per anni, decenni e molto di più, ma la conclusione avviene sempre con il dialogo. Dunque, ho ascoltato tutto quello che avevate da dirvi. Permettetemi di dirvi come ho vissuto questo attacco a tradimento da parte di Wizard. Lo trovo… tollerabile!”

Black Violence sembra sorpreso dalle parole del leader della Chaotic Existence, mentre Wizard sembra riderci sopra, come se sapesse che quello che ha fatto era giusto.

Kratos: “Chi è troppo ligio a una missione si ritrova per sottovalutare il fattore umano. Non ho creato la Chaotic Existence per avere una famiglia armoniosa piena di felicità interiore, vi ho dato un luogo per essere voi stessi. E quello che è successo fra voi è esattamente l’espressione di questa libertà. Non sono felice di vedervi combattere ma è un traguardo che abbiamo ottenuto con il nostro duro lavoro. Eddie, avresti dovuto attaccare anche me, sono certo che avresti scatenato una reazione molto interessante da parte mia. Perché in questo momento vorrei colpirti ripetutamente con la Feel The Pain, ma non lo farò per una semplice ragione: non hai ancora provocato il mio interesse. La verità è che non sarai mai un uomo carismatico come lo è Black Violence, non sarai mai un leader, sarai sempre una figura secondaria perché non c’è nulla che tu possa fare per conto tuo.”

La provocazione del Greek Warrior vede un boato del pubblico, ancora una volta Kratos non si trova a scegliere un lottatore sull’altro, si limita a esporre il suo parere e far infuriare entrambi.

Kratos: “Voi due dovete combattervi, ma dovete combattere anche me. Perciò vi propongo la stessa scelta che ho lasciato a Gaijin… Lord of Sorrow Castle match, Chaotic Existence e Unstable in lotta per il Desperation Iron Man Championship. Vi siete meritati questa title shot, e vi siete meritati la dura punizione che infliggerò a entrambi. Dopo questa sfida, tornerete a svolgere i vostri incarichi all’interno della Chaotic Existence, perché otterrò il mio titolo regale e una dimora da cui mandare avanti il mio ruolo di leader. Perciò, tutto ciò che potete fare è accettare la mia proposta… figure secondarie che non siete altro!”

Black Violence e Wizard si allineano sul ring e fissano il Bald Basterd, che solleva la cintura di Desperation Iron Man Champion davanti a loro. Il conflitto della Chaotic Existence sta per esplodere in un ‘tutti contro tutti’ senza alleanze.

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Un’intensa luce celeste illumina l’arena, gran parte del pubblico si alza per acclamare il wrestler dal nome lampeggiante che invade il titantron.

S k y b l u e

L’ex campione della WBFF percorre lo stage adeguatamente illuminato per permettergli di riconoscere la strada, mentre batte le mani degli spettatori presenti nelle prime file.

Skyblue sale sul ring e prende posizione al centro del quadrato, microfono alla mano.

Lo conduce alla propria bocca, ma stringersi in un silenzio che gli permette di accogliere un nuovo boato al suo indirizzo, al quale risponde salendo su uno dei quattro paletti e alzando un braccio.

Inizia il suo discorso dall’alto del paletto.

“Se potessi, vi donerei i miei occhi e vi farei vedere voi stessi da qui. Non un insieme di singoli individui, ma un’unica ombra, un’unica macchia, un muro che si erge in mio sostegno, mattone dopo mattone, e a cui io decido di aggrapparmi”.

SKYBLUE!
SKYBLUE!
SKYBLUE!

“La delusione per la perdita del titolo è stata forte, non lo nascondo. Ma è stata addirittura oltrepassata da quanto accaduto la scorsa settimana, quando ho subito il feroce attacco di qualcuno che si vuole definire uomo, qualcuno che…”

Il discorso di Skyblue viene interrotto da una voce familiare che proviene dagli altoparlanti dell’arena.

“Psssss… Sono qui!”.

Skyblue scende istintivamente dal paletto e si gira a destra e a sinistra, in posizione di guardia.

“No, scherzavo… non sono qui. Nessuno può vedermi, tutti coloro che sono presenti nell’arena si trovano effettivamente nella tua stessa condizione di cecità adesso!”.

Il pubblico fischia questo intervento di Cazador, Skyblue abbandona la guardia.

“Per dimostrarti la mia onestà, stasera combatterò nel Last Man Standing che hai affrontato la scorsa settimana, contro tre avversari che saranno estratti adesso da te…”

Un inserviente con indosso la maglietta ufficiale della WBFF entra nell’arena di gran carriera per portare a Skyblue un’urna contenente i bigliettini che decreteranno gli sfidanti di Cazador nel main event.

“Cazador – interviene Skyblue – qualunque siano i tre nomi che estrarrò, sappi una cosa. Che stai scherzando con l’acqua. Sì, già, proprio così, non col fuoco. Il fuoco si può spegnere, l’acqua non si può respingere, e quando vedi l’ombra di uno tsunami che si sta per abbattere su di te puoi solo iniziare a correre. Se non ti fai vedere, commetti un errore, perché invadi il mio campo: quello delle immagini sbiadite. È questo che diventerai, una volta che perderai il titolo: un lontano ricordo al quale dovrai aggrapparti per non cadere nell’abisso. Io nell’abisso ci sono già da sempre e c’ero anche quando avevo il titolo alla vita, perché è quella la mia condizione naturale”.

Skyblue estrae tre biglietti dall’urna. Il pubblico trattiene il fiato.

L’inserviente legge il primo biglietto ad alta voce:

AMANITA PHALLOIDE

BOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

Un boato di disapprovazione si leva dal muro descritto da Skyblue nel suo intervento precedente.

“Come siamo sfortunati oggi, Signor Celeste!”, commenta Cazador con un tono di voce ironico.

Skyblue estrae il secondo nome.

DERRICK MORTIMER

BOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

Un boato ancora più forte rompe il silenzio di pochi istanti prima.

“Ahi ahi ahi… Che avversari forti che stai estraendo… Non so come farò a vincere il mio match…”

Skyblue estrae il terzo ed ultimo nome.

ZOMBIE SEAN X

A questo punto il pubblico esplode.

Come una bomba.

Dagli spalti piovono schiamazzi, fischi e urla, che si fondono alla risata di Cazador, che non si è mostrato per tutta la durata di questo segmento.

Skyblue commenta con un veloce “Ti sei rovinato con le tue mani, Claudio… Continua a giocare con l’acqua. Col fuoco ti bruci, con l’acqua affoghi.” e abbandona il ring.

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Siamo nel backstage, una stanza totalmente vuota a parte una scrivania e due sedie, i fan riconoscono l’inutile e pressoché inutilizzato “ufficio di Aaron Kirk”.
Ma non vi è alcuna traccia dello scozzese nella stanza.
Infatti, seduti ai due fronti opposti della scrivania, abbiamo l’assistente personale di Denny Leone nonché ex general manager di Bloody Desperation Daisuke Kobayashi e Lena Habermann.

“Signora Jax” al pronunciare il cognome del wrestler di Las Vegas, Kobayashi non prova neanche a dissimulare una punta di disprezzo “è così che devo chiamarla ora? La faccenda del matrimonio mi è ancora nuova. Non sono neanche certo che voi due siate legalmente sposati, dopotutto. A cosa devo il piacere?”

Lena non si mostra affatto turbata dalle frecciate, appoggia un gomito sulla scrivania e si rivolge all’avvocato penale con tono pacato, quasi accondiscendente.
“Può chiamarmi come vuole, mi importa poco.”
“No, non posso chiamarla come vorrei” Kobayashi sfoggia un sorriso fastidiosamente mellifluo. Lena ingoia di nuovo il rospo senza battere ciglio.
“Come lei mi chiama è l’ultimo dei suoi problemi, avvocato. Lei sta attivamente cercando di sabotare gli show di Bloody Desperation, e per farlo sta usando Aaron Kirk, che non è più un suo dipendente...”
“Sabotare?”
“Esatto, sabotare.”
“Ha usato una parola curiosa.” Kobayashi si accarezza il labbro superiore con la punta della lingua “Purtroppo non siamo madrelingua e a volte certe sfumature possono sfuggirci, ma portare come diretta conseguenza delle proprie azioni all’interruzione di uno show televisivo di due ore coperto da innumerevoli sponsor… be’, si avvicina alla mia definizione di ‘sabotare’ più di quanto non faccia qualsiasi cosa io abbia mai fatto. Non ne conviene, signora Jax?”
“Ed è un padrone ad essere responsabile delle azioni del proprio cane? Capisco dove cerca di arrivare, ma mi attribuisce più responsabilità di quante io ne abbia. Denny Leone al momento è fuori controllo, e quello che lei sta cercando di fare allo show non fa che peggiorare la situazione. Ha scritto una lettera a Kirk fingendosi me, lo ha spinto ad abbandonare il Survivor of the ring…”

Kobayashi irrigidisce tutti i muscoli del viso.

“Sì, l’ho fatto.”
“Sì, l’ha fatto. E la cosa mi ha dato parecchio fastidio. Ma io sono qui per dirle che senza di lei non c’è nulla che possiamo fare per salvare lo show. Conosce meglio di me gli azionisti ed il resto del consiglio d’amministrazione.”
“Il consiglio nella sua interezza mi ha voltato le spalle quando mi sono esposto in prima persona contro Denny Leone. Nessuno di voi è meglio di lui e farete meglio a venire a patti con questa verità.”
“Denny Leone ha conquistato il controllo della WBFF in maniera del tutto legittima.”

Kobayashi osserva Lena accigliato per qualche secondo.

“Legittimo. Siamo entrambi avvocati, signora Jax, sappiamo entrambi che il concetto di ‘legittimo’ è soggetto a molte interpretazioni diverse sul giudizio del proprio valore. Le nostre leggi sono del tutto arbitrarie e convenzionali, cosa che per me vi aggiunge valore, piuttosto che toglierne. Ma, nondimeno, restano arbitrarie e convenzionali, per cui persone come Denny Leone o come lei possono usarle come un’arma, invece che come struttura portante.”
“Non sono qui per una conferenza sul significato della legittimità, sono qui per seppellire l’ascia di guerra. È la miglior cosa che può succederle, signor Kobayashi, non avrà nessun alleato all’infuori di me.”
“Non sono dello stesso avviso. Aaron Kirk, Michael McFarry…”

Lena sorride.
“Aaron Kirk non si è fatto problemi a rivolgersi a me per farsi affrancare dal contratto che lo legava alla sua società, avvocato. E McFarry è sparito, lei è da solo.”
“Allora potrei rivolgermi a suo fratello?” Kobayashi sorride a mezza bocca “È un astro nascente dello show e non sembra più godere della sua simpatia. Fra l’altro, non ho potuto fare a meno di notare il tempismo con cui ha portato Garet Jax a Extreme Hell, ovvero fuori dalla mia sfera d’influenza.”
“Appena ho potuto.” Conferma Lena “Provi a biasimarmi.”
“Sbagli a credere che tutti ragionerebbero come lei. Suo fratello l’ha licenziata e adesso lei vuole impedirgli di fare carriera, io non mi comporterei mai così.”
“Non mi faccia la predica.” Lena si puntella su entrambi i gomiti “La guerra tra Extreme Hell e Bloody Desperation non ci fa bene. Avrebbe perfino potenziale, eccome se ne avrebbe, ma dovrebbe essere gestita, non possiamo permetterci che gli show saltino, non possiamo permetterci che le nostre stelle abbandonino i tornei in corso d’opera, ma all’infuori di me e lei nessuno ha interesse nel fermare questo scempio.”

Kobayashi si alza in piedi, chiude il bottone della giacca.

“Ci penserò.” Dice a Lena. “Mi perdoni se la abbandono frettolosamente, ma sono piuttosto occupato.”
Kobayashi rivolge alla signora Jax un breve inchino.
“Ne sono certa. Arrivederci.” Lo congeda Lena.

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Siamo appena fuori dal palazzatto di Jackson che questa sera ospiterà lo show WBFF e le immagini raggiungono Crystal Houghton intenta a fare colazione in un piccolo bar: La rossa ha davanti a sè una pila di pancakes che sbocconcella distrattamente completamente assorta dal suo cellulare.

"Crystal ti stavo cercando."

Cray: "Pare che tu mi abbia trovata, che succede?"

La donna di fronte a lei porta sulla t shirt il logo della federazione e sembra piuttosto preoccupata mentre la fissa con le mani suoi fianchi.

"Leone stà per iniziare a parlare, ha raccolto tutti per dare le ultime direttive della giornata e tu dovresti esserci."

Miss Congeniality sorride giocherellando con quello che ha nel piatto.

Cray: "Sai cosa? Non me ne frega un cazzo.
Denny può parlare di quello che vuole per tutto il tempo che vuole ma non intendo dedicargli nemmeno un secondo del mio tempo: Cercherà di punirmi per questo? Prego, mi multi pure.
Si lascia tenere per le palle dai suoi dipendenti e non è nemmeno in grado di far rispettare loro la card di un PPV, quindi sai cosa ti dico?"

"Preferirei non sapere la risposta."

La ragazza ride di gusto passandosi una mano tra i capelli.

Cray: "Ti dico che non alzerò il culo dalla sedia finchè non avrò finito di mangiare, poi andrò a sistemare le mie cose in camerino e quando ne avrò voglia mi preparerò per l'incontro.
Si fotta Barriage ed il suo titolo di cartone non mi interessa più: Io voglio un'avversario degno di questo nome, non trovarmi contro una ragazzina in preda alle crisi ormonali.
Quella title shot il nostro caro Boss può infilarsela su per il culo e la nostra deliziosa inglesina può fare la stessa cosa con la sua bella cintura.
Per quanto mi riguarda questa sera non salirei nemmeno sul ring... Siamo onesti, il nostro team è fatto per esplodere.
Da una parte abbiamo i tirapiedi di Denny e dall'altra? Quattro persone che non vedono l'ora di prendersi a calci a vicenda."

"Bhè, diciamo che non credo sia un caso..."

La rossa della Carolina annuisce stiracchiandosi pigramente sulla sedia.

Cray: "Quanto ci metteranno Kirk e Bluebird prima di trasformare la cosa nell'ennesima questione personale? Barriage come al solito fingerà di assestare qualche colpo prima di ritirarsi in tutta fretta nel backstage ed IO dovrei trovarmi in mezzo a questo casino a fare cosa? Fanculo a Nathan Murdoch gli Hog e quello stronzo di cui non ricordo nemmeno il nome."

La bionda sospira con rassegnazione stringendosi la cartellina di plastica al petto.

"Non c'è possibilità che tu possa cambiare idea?"

Cray: "Assolutamente no."

Le due donne si fissano per qualche secondo in silenzio e le immagini si interrompono.

[IMG]http://i61.tinypic.com/10dv9rp.jpg[/IMG]

Kokone: "The Rains of Castamere" accompagna l'ingresso sul ring di Daniel Stuart!

*** DURANTE IL SUO INGRESSO VIENE MOSTRATO IL RECAP DI QUANTO ACCADUTO AD EXTREME HELL ***

Lo show si sta concludendo e abbiamo già il logo giallo e nero della WBFF Wrestling sulla sinistra dello schermo a indicare che fra qualche secondo le immagini svaniranno. Tuttavia ci viene mostrato James McFist che si separa da Jack Leone, che invece rimane nei pressi del maxischermo ultrapiatto 4K nel backstage che trasmetteva lo show.
Hammer si prepara a raggiungere il parcheggio quando noi possiamo vedere una figura sullo sfondo che lo sta seguendo e fa una strada secondaria per poter agire.

THUMP!

Hammer viene gettato contro il muro e l’assalitore svela se stesso.

SI TRATTA DI DANIEL STUART!
Il Nobleman aggredisce a sorpresa il Cowboy From Hell.
Pugni del wrestler a un McFist che ha già perso la sua aggressività dopo l’impatto violento contro il muro di metallo. Stuart lo atterra e lo osserva dall’alto in basso.

“Stavolta tocca a te, Hammer!”

Detto questo, Stuart prende la strada per il parcheggio e si allontana, è stato lui ad avere la meglio su McFist in questo confronto fisico.

E con questo lo show si conclude.

*** FINE RECAP ***

Taggart: Stuart ha lanciato il guanto di sfida a James McFist in vista di Symphony of Darkness, ma stasera dovrà vedersela contro la coppia che scoppia, due amici forse solo ex-amici, ex compagni, ex...
Kokone: Che caos!
Taggart: Esatto! Ex caos...vedremo cosa ci riserverà questo opener!

WBFF RULES HANDICAP MATCH: Daniel Stuart vs Wizard and Black Violence

DING DING

La campana dà il via alla contesa...e Wizard colpisce Daniel Stuart con una mortifera CLOTHESLINE!
L'ex membro dell'ormai defunta Chaotic Existence colpisce con violenza il nobiluomo, il quale si difende a fatica e subisce il primo tentativo di schienamento sotto lo sguardo di Black Violence.

1...
2...

Kick Out da parte di Stuart!
Ora anche Black Violence partecipa alla festa e Wizard lascia che il suo compagno completi l'opera, rialzando Stuart e schiantandolo sul mat con una BODYSLAM!
Black Violence prova il pin:

1...
2...

Kick Out ancora di Stuart, mentre BV si volta verso Wizard...
...IL QUALE HA ABBANDONATO IL RING!!!!
Wizard abbandona Black Violence e si allontana, con quest'ultimo che non sembra neanche troppo perplesso!
Daniel Stuart ne approfitta con una INSIDE CRADLE facendo pressione sul costume di Black Violence!

1...
2...

Kick Out di Black Violence!
SOLD OUT!
Modified SLEEPER SLAM da parte di Stuart, che ora prova una STANDING HEADLOCK a terra su Black Violence, il quale tenta di liberarsi dalla manovra del suo rivale!

Kokone: Di fatto è diventato un canonico one on one!
Taggart: Niente di più vero!

Black Violence si divincola, e con una serie di gomitate all'addome costringe Stuart a mollare la presa prima di lanciarsi alle corde e colpire The Nobleman con un BIG BOOT al quale fa seguito un tentativo di schienamento!

1...
2...

ROLL-UP DI STUART, COME SEMPRE CON PRESSIONE SUL COSTUME!

1...
2...

Kick Out di Black Violence, il quale si rimette in piedi insieme al rivale, che tira fuori la sua...

...DEEP VANITY!!!!!!!
OUTTANOWHERE!!!!!
Per Black Violence è notte fonda, Daniel Stuart prova lo schienamento:

1...
2...

3!!!!!!

Vittoria agevole per Daniel Stuart, in quello che doveva essere un Handicap Match equilibrato, ma che si è mostrato come un semplice più uno nella tacca di un Daniel Stuart lanciatissimo verso la sfida con James McFist!

VINCITORE
[Modificato da wordlife85 09/09/2016 19:18]
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