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Bloody Desperation 8x02

Ultimo Aggiornamento: 09/09/2016 19:18
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Drago / Denny Leone
Over the God
09/09/2016 19:15
 
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Robert Dumas è di ritorno a casa.
Lo vediamo aprire la porta, togliersi gli occhiali da sole, sbottonarsi la camicia.
D'un tratto, la sua quiete viene turbata da un rumore proveniente dalla cucina: sicuramente, nel caso si tratti di un ladro, sta per passare un brutto quarto d'ora vista la casa in cui si è intrufolato.
Ma in realtà si tratta solo del gatto del Bastardo, un esemplare di Norsk Skogkatt che subito si avvicina al Bostoniano, strusciandoglisi sugli stinchi, vogliosa di coccole.

“Vieni qui, Athena“ e dunque il Bastardo inizia ad accarezzare il felino.

Un altro rumore, stavolta proveniente dal piano superiore, attira nuovamente la sua attenzione.

“Non devi aver fatto buona guardia se stanno facendo tutto questo casino...” proferisce in chiave sarcastica nei confronti del gatto.

Inizia a salire le scale, ma subito qualcosa di strano cattura la sua attenzione: alla parete infatti è appena una foto di Oregon McClure al posto di una sua foto sul ring.

“Ma cosa diavolo...”

Il Bastardo affretta il passo, sale gli scalini a due a due e mentre avanza constata che tutte le foto di casa sua sono state sostituite da foto di Oregon: c'è una foto di Oregon a pesca nel Mississippi, una foto di Oregon che ruba la beneficenza ad un barbone, una foto di Oregon sul set di “Milo in Milan” ed anche una foto di Oregon al naturale, come se l'avessimo visto poche volte nudo nel corso degli ultimi mesi.
Un dubbio lacerante accoglie Dumas, che spalanca la porta della sua camera da letto per ritrovarsi davanti il solito spettacolo indegno: Oregon, ignudo, intento a sostituire le foto dalle cornici.

“Cosa stai facendo?”

-Dato che mò semo superamici, e lo dice pure l'agenzia che lo semo, dovemo dimostrà allo Stato che semo superamici pe davero o ce tolgono la licenza!

“Funziona così per i matrimoni in cui una persona ha bisogno della cittadinanza americana, non per le agenzie!”

-E chi te dice che io non me voglio sposà er gatto tuo?

Dumas lo osserva perplesso, la gatta del Bastardo si lascia andare ad un “MIAO!” piuttosto confuso nei confronti del Non-Remembering One; Oregon quindi si volta verso il felino per rispondergli.

-A micia, t'ha detto pure bene che a Jackson ce piacciono le micie da scopà, si nascevo a Biloxi facile che te cucinavo...

“ORA BASTA!”

Il punto di non ritorno.

“Basta!”

Oregon osserva il suo “compagno” con gli occhi iniettati di sangue.

“Posso accettare l’idea di dover condividere un ring con te.
Posso accettare il casino che hai combinato con Betsie.
Posso accettare persino quella dannata agenzia che hai creato…


- A’ McClure&Dumas BFF Agency…

Il Mr.Unhappy Ending ignora la precisazione.

“Questo però è troppo!
Finché si tratta di lavoro è un conto: ogni secondo speso con te viene lautamente ricompensato dallo stipendio che la WBFF mi corrisponde mensilmente.
Ma questa è casa mia, questa è la mia vita.


McClure annuisce distrattamente avvicinandosi ad una porta...

- Ma che ce sta qua dentro?

“Non aprire quella…

- … Porca! Gran film… Una de e mejo interpretazioni mie…

Aprendo la porta Oregon si trova dentro alla stanza dei trofei del bastardo. Numerose statuette poste su diverse mensole, cinture di vecchie federazioni ormai scomparse appese al muro, affianco a repliche dei vari titoli dell’atleta bostoniano.

- me cojoni…

Come già accaduto in passato, la rabbia sfuma del bastardo sfuma nella rassegnazione.

- E facevi er taccagno pe ‘na cintura cor Desperescion-Airommen mio…

Oregon si fionda su una cintura e la stacca dal muro: dal poco che le telecamere riescono a cogliere pare la cintura UWC Magistral, una delle prime conquistate dal bostoniano.

- ‘mazza quanto pesa. Ce vore il viagra pe portalla questa…

La infila alla vita, sulle nudità. Una scena già vista miliardi di volte, ancora troppo poche per far andare via il disgusto dal volto di Dumas.

- Me dona?

Dumas rimane in silenzio.

“Oregon, ascoltami attentamente: non mi interessa cosa dice il pubblico, non mi interessano gli elogi che stiamo ricevendo. Io non sono un fenomeno da baraccone, non mi piace far ridere la gente, specie quando si tratta di colleghi. Per tanti anni non ho fatto altro che farli piangere e, te lo assicuro, è un’abitudine che ho intenzione di riprendere il prima possibile. A Symphony of Darkness non ho alcuna intenzione di stare dietro alle tue sceneggiate. Chiaro?
Voglio tornare ad essere il Dumas che ha riempito quella stanza, voglio vincere. E non per una stupida lotta fratricida, né per affermare la superiorità di un roster sull’altro.
Bloody Desperation è superiore solo perché ci sono io tra le sue fila e tu, tu sei un ostacolo.


Un velo di tristezza squarcia l’espressione di McClure.

“Ora puoi andartene.”

McClure guarda le foto di Dumas sottratte dalle loro cornici ed ora saldamente nelle sue mani, le appoggia sul letto con mestizia.
Fa per slacciare la cintura…

“Fai una cosa:”
“La cintura…”




“Tienila”

-che davero?

Gli occhi di McClure si illuminano fugacemente.

“Davero.”

McClure ringalluzzito - Aaa metto a sinfoni-of darcheness!

Petto all’infuori, cintura alla vita, McClure esce dalla stanza da letto del bostoniano.
Il tre volte Desperation Iron Man Cham, rimasto solo, osserva la sua stanza dei trofei in silenzio. La sua gatta Athena lo ha raggiunto e gli si struscia accanto al piede in attesa della cena.
Dopo diversi secondi il rumore della porta di casa che si chiude lo fa tornare in sé; un ultimo sguardo alle cinture.

CAMERA FADES

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WBFF WRESTLING PRESENTS...
[8x02b] Bloody Desperation:
02/09/2016 [@Jackson (Mississippi)]
BD#319 Event#603



WBFF RULES HANDICAP MATCH: Daniel Stuart vs Wizard and Black Violence

4 vs 4 TORNADO MATCH: Brutus "Cheek" Rotten, Nathan Murdoch, Eugene Hog and Harold Hog vs Crystal Houghton, David Barriage, Aaron Kirk and Bluebird

MAIN EVENT: 1 vs 3 LAST MAN STANDING MATCH: Claudio Cazador vs ???, ??? and ???


[IMG]http://i60.tinypic.com/2aglxmb.jpg[/IMG]

Kokone: Mancano sole due settimane a Symphony of Darkness! Benvenuti ad una nuova puntata di Bloody Desperation dal vostro El Kokone...
Taggart: ...e dal vostro John Taggart!

Parte a pieno volume “Two Moons” e fa il suo ingresso “Wizard” Eddie Drywar. Il lottatore riceve molti fischi e mostra un look diverso dal solito, con una tunica grigia a petto scoperto. Il wrestler sale sul ring e la regia ci mostra un cartello ‘Why, Eddie, Why?’ Molti vogliono sapere perché ha attaccato a tradimento Black Violence al termine del loro match di coppia.

Wizard: “Sapete bene perché l’ho fatto…”

Booooooooooo.
I fischi del pubblico interrompono il lottatore, che si ferma ad osservare la folla che gli è ostile.

Wizard: “No, voi non sapete nulla, non potete capire cosa provavo dentro di me a vedere la mia amata Chaotic Existence utilizzata come una merce di scambio. Siete almeno al corrente di cos’è successo realmente? Sembrava che ci fossero soltanto due persone a prendere le decisioni lì dentro, il leader John Kratos, e il vice-leader Black Violence. La Chaotic Existence si è divisa in molte federazioni, c’è Sander Estecado in ECF, c’è Drake Kratos in JLW, c’è il VDW World Champion Jacob Lamda in VDW. Poi è arrivata la separazione dei roster ed è stato permesso a Zed si passare ad Extreme Hell, di interrompere questa sua collaborazione per rendere Bloody Desperation l’unica vera attrazione della WBFF Wrestling.”

I fan sono felici di sentire nominare Zed, il King of Fight Champion della federazione.

Wizard: “Perciò ho trascorso settimane a sentire Black Violence che minacciava di porre fine all’appartenenza al gruppo, poi lui ha pensato di essere troppo legato a John Kratos per fare quella decisione, ha voluto credere nel leader, ed è stata una decisione di cui tutti noi dovevamo prendere atto. Nel frattempo i ragazzi della nostra scuola a York si stanno allenando a NEW York, nel JLW Dojo. Vi sembra giusto che gli allievi di una scuola si allenino in territorio ostile? Vi sembra adatto che il leader della Chaotic Existence sia diventato il General Manager del JLW Dojo e ha stretto una buona collaborazione con Jack Leone? No, perché noi siamo il fulcro di Bloody Desperation, siamo stati i campioni di coppia più dominanti di questi ultimi undici anni, nessuno voleva salire sul ring contro di noi!”

Fischi del pubblico, chiaramente le parole di Eddie Drywar non corrispondono alla verità dei fatti, ha un po’ ingrossato il ruolo del tag team nella storia.

Wizard: “Voglio dirvi una cosa sul mio rapporto con Black Violence, anzi, chiamiamolo con il suo vero nome, Anjeh Leeu. Dentro di me provo disgusto per un uomo che sceglie di nascondere la sua identità al mondo ma poi vuole dire a tutti i costi da dove proviene e che tipo di persona è. Ci ha mostrato il suo volto e quello ci ha reso ‘fratelli’ di tante battaglie. Ma per me lui non è un fratello, è un deviato, un uomo che ha affidato se stesso alla religione. Dunque voglio chiudere una volta per tutte questo ra…”

Parte “Il signore è il mio pastore”, il tema d’ingresso di ‘The Shephard’ Black Violence. Il lottatore indossa la sua maschera nera da hockey e raggiunge di fretta il compagno di squadra.

Black: “Ehi, fermo, Eddie, se devi parlare di me abbi almeno la decenza di parlarmi faccia a faccia, da uomo a uomo.”

Wizard scuote la testa, non sembra interessato al dialogo con lui.

Black: “Pensi davvero di aver fatto la scelta giusta? Sai benissimo che se c’era qualcosa che ti turbava potevi parlarmene apertamente, ne avremmo discusso come sempre e avremmo trovato la giusta soluzione. Non avrei avuto problemi a separare le nostre strade, a lottare come lottatori singoli uniti da un legame fraterno. Ma non accetto di essere stato attaccato tradimento da te. Capisco che tieni alta la reputazione di Trickster della Chaotic Existence, ma non mi aspettavo che tu fossi un Caino, una figura perfida come il Loki mitologico.”

Eddie Drywar strappa il microfono dalle mani del compagno.

Wizard: “Quante lamentele, più ti sento parlare più mi accorgo che quello che ho fatto è stato necessario a dimostrarti che per tutto questo tempo non hai mai saputo ascoltarmi. Eravamo campioni, il team principale della federazione, ma per me te era una missione, un dovere, una prova di fede. Cazzate, Anjeh, le tue parole sono vuote come il dio in cui credi, la tua missione è inesistente come la vita dopo la morte. Non c’è nulla, Anjeh, né in te né nel tuo destino. Io ho scelto di legarmi alla natura, non agli inganni scritti sul tuo bastone di legno, i salmi, le preghiere, le illusioni patetiche. Perciò, prosegui sulla tua strada, non voglio più vederti, non mi interessa di te, spero che tu sparisca per sempre!”

Parole durissime da parte di Wizard, che continua ad apparire come il peggiore ‘fratello’ di sempre questa sera. Black Violence appoggia una mano sulla sua maschera e la lascia cadere a terra, mostra ancora una volta il suo aspetto da uomo normale, Anjeh Leeu.

Black: “Hai avuto il coraggio di parlarmi in quel modo, di dirmi queste cose, ma io ti GIURO che non ti permetterò di andartene sulla tua strada senza fare i conti con me. Ci affronteremo sul ring e sarò io a farti sparire nel nulla. Hai distrutto tutto quello che ci rendeva speciali e l’idea che la Chaotic Existence sparirà a causa tua mi provoca repulsione. Ti mostrerò il posto che ti appartiene, peccatore, ti attendono le fiamme degli inferi!”

Black Violence impugna il suo bastone di legno e lo punta verso Wizard, che non si toglie e se lo appoggia al mento, provocandolo a colpirlo, non ha paura di lui.

Parte la “Serenata Immortale”, è John Kratos in persona a presentarsi per risolvere il dilemma interno. Il Desperation Iron Man Champion sale sul ring e i due lottatori all’improvviso sono disposti a cedergli il microfono.

Kratos: “Il dialogo è alla base della risoluzione di ogni conflitto. Si può combattere una guerra per anni, decenni e molto di più, ma la conclusione avviene sempre con il dialogo. Dunque, ho ascoltato tutto quello che avevate da dirvi. Permettetemi di dirvi come ho vissuto questo attacco a tradimento da parte di Wizard. Lo trovo… tollerabile!”

Black Violence sembra sorpreso dalle parole del leader della Chaotic Existence, mentre Wizard sembra riderci sopra, come se sapesse che quello che ha fatto era giusto.

Kratos: “Chi è troppo ligio a una missione si ritrova per sottovalutare il fattore umano. Non ho creato la Chaotic Existence per avere una famiglia armoniosa piena di felicità interiore, vi ho dato un luogo per essere voi stessi. E quello che è successo fra voi è esattamente l’espressione di questa libertà. Non sono felice di vedervi combattere ma è un traguardo che abbiamo ottenuto con il nostro duro lavoro. Eddie, avresti dovuto attaccare anche me, sono certo che avresti scatenato una reazione molto interessante da parte mia. Perché in questo momento vorrei colpirti ripetutamente con la Feel The Pain, ma non lo farò per una semplice ragione: non hai ancora provocato il mio interesse. La verità è che non sarai mai un uomo carismatico come lo è Black Violence, non sarai mai un leader, sarai sempre una figura secondaria perché non c’è nulla che tu possa fare per conto tuo.”

La provocazione del Greek Warrior vede un boato del pubblico, ancora una volta Kratos non si trova a scegliere un lottatore sull’altro, si limita a esporre il suo parere e far infuriare entrambi.

Kratos: “Voi due dovete combattervi, ma dovete combattere anche me. Perciò vi propongo la stessa scelta che ho lasciato a Gaijin… Lord of Sorrow Castle match, Chaotic Existence e Unstable in lotta per il Desperation Iron Man Championship. Vi siete meritati questa title shot, e vi siete meritati la dura punizione che infliggerò a entrambi. Dopo questa sfida, tornerete a svolgere i vostri incarichi all’interno della Chaotic Existence, perché otterrò il mio titolo regale e una dimora da cui mandare avanti il mio ruolo di leader. Perciò, tutto ciò che potete fare è accettare la mia proposta… figure secondarie che non siete altro!”

Black Violence e Wizard si allineano sul ring e fissano il Bald Basterd, che solleva la cintura di Desperation Iron Man Champion davanti a loro. Il conflitto della Chaotic Existence sta per esplodere in un ‘tutti contro tutti’ senza alleanze.

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Un’intensa luce celeste illumina l’arena, gran parte del pubblico si alza per acclamare il wrestler dal nome lampeggiante che invade il titantron.

S k y b l u e

L’ex campione della WBFF percorre lo stage adeguatamente illuminato per permettergli di riconoscere la strada, mentre batte le mani degli spettatori presenti nelle prime file.

Skyblue sale sul ring e prende posizione al centro del quadrato, microfono alla mano.

Lo conduce alla propria bocca, ma stringersi in un silenzio che gli permette di accogliere un nuovo boato al suo indirizzo, al quale risponde salendo su uno dei quattro paletti e alzando un braccio.

Inizia il suo discorso dall’alto del paletto.

“Se potessi, vi donerei i miei occhi e vi farei vedere voi stessi da qui. Non un insieme di singoli individui, ma un’unica ombra, un’unica macchia, un muro che si erge in mio sostegno, mattone dopo mattone, e a cui io decido di aggrapparmi”.

SKYBLUE!
SKYBLUE!
SKYBLUE!

“La delusione per la perdita del titolo è stata forte, non lo nascondo. Ma è stata addirittura oltrepassata da quanto accaduto la scorsa settimana, quando ho subito il feroce attacco di qualcuno che si vuole definire uomo, qualcuno che…”

Il discorso di Skyblue viene interrotto da una voce familiare che proviene dagli altoparlanti dell’arena.

“Psssss… Sono qui!”.

Skyblue scende istintivamente dal paletto e si gira a destra e a sinistra, in posizione di guardia.

“No, scherzavo… non sono qui. Nessuno può vedermi, tutti coloro che sono presenti nell’arena si trovano effettivamente nella tua stessa condizione di cecità adesso!”.

Il pubblico fischia questo intervento di Cazador, Skyblue abbandona la guardia.

“Per dimostrarti la mia onestà, stasera combatterò nel Last Man Standing che hai affrontato la scorsa settimana, contro tre avversari che saranno estratti adesso da te…”

Un inserviente con indosso la maglietta ufficiale della WBFF entra nell’arena di gran carriera per portare a Skyblue un’urna contenente i bigliettini che decreteranno gli sfidanti di Cazador nel main event.

“Cazador – interviene Skyblue – qualunque siano i tre nomi che estrarrò, sappi una cosa. Che stai scherzando con l’acqua. Sì, già, proprio così, non col fuoco. Il fuoco si può spegnere, l’acqua non si può respingere, e quando vedi l’ombra di uno tsunami che si sta per abbattere su di te puoi solo iniziare a correre. Se non ti fai vedere, commetti un errore, perché invadi il mio campo: quello delle immagini sbiadite. È questo che diventerai, una volta che perderai il titolo: un lontano ricordo al quale dovrai aggrapparti per non cadere nell’abisso. Io nell’abisso ci sono già da sempre e c’ero anche quando avevo il titolo alla vita, perché è quella la mia condizione naturale”.

Skyblue estrae tre biglietti dall’urna. Il pubblico trattiene il fiato.

L’inserviente legge il primo biglietto ad alta voce:

AMANITA PHALLOIDE

BOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

Un boato di disapprovazione si leva dal muro descritto da Skyblue nel suo intervento precedente.

“Come siamo sfortunati oggi, Signor Celeste!”, commenta Cazador con un tono di voce ironico.

Skyblue estrae il secondo nome.

DERRICK MORTIMER

BOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

Un boato ancora più forte rompe il silenzio di pochi istanti prima.

“Ahi ahi ahi… Che avversari forti che stai estraendo… Non so come farò a vincere il mio match…”

Skyblue estrae il terzo ed ultimo nome.

ZOMBIE SEAN X

A questo punto il pubblico esplode.

Come una bomba.

Dagli spalti piovono schiamazzi, fischi e urla, che si fondono alla risata di Cazador, che non si è mostrato per tutta la durata di questo segmento.

Skyblue commenta con un veloce “Ti sei rovinato con le tue mani, Claudio… Continua a giocare con l’acqua. Col fuoco ti bruci, con l’acqua affoghi.” e abbandona il ring.

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Siamo nel backstage, una stanza totalmente vuota a parte una scrivania e due sedie, i fan riconoscono l’inutile e pressoché inutilizzato “ufficio di Aaron Kirk”.
Ma non vi è alcuna traccia dello scozzese nella stanza.
Infatti, seduti ai due fronti opposti della scrivania, abbiamo l’assistente personale di Denny Leone nonché ex general manager di Bloody Desperation Daisuke Kobayashi e Lena Habermann.

“Signora Jax” al pronunciare il cognome del wrestler di Las Vegas, Kobayashi non prova neanche a dissimulare una punta di disprezzo “è così che devo chiamarla ora? La faccenda del matrimonio mi è ancora nuova. Non sono neanche certo che voi due siate legalmente sposati, dopotutto. A cosa devo il piacere?”

Lena non si mostra affatto turbata dalle frecciate, appoggia un gomito sulla scrivania e si rivolge all’avvocato penale con tono pacato, quasi accondiscendente.
“Può chiamarmi come vuole, mi importa poco.”
“No, non posso chiamarla come vorrei” Kobayashi sfoggia un sorriso fastidiosamente mellifluo. Lena ingoia di nuovo il rospo senza battere ciglio.
“Come lei mi chiama è l’ultimo dei suoi problemi, avvocato. Lei sta attivamente cercando di sabotare gli show di Bloody Desperation, e per farlo sta usando Aaron Kirk, che non è più un suo dipendente...”
“Sabotare?”
“Esatto, sabotare.”
“Ha usato una parola curiosa.” Kobayashi si accarezza il labbro superiore con la punta della lingua “Purtroppo non siamo madrelingua e a volte certe sfumature possono sfuggirci, ma portare come diretta conseguenza delle proprie azioni all’interruzione di uno show televisivo di due ore coperto da innumerevoli sponsor… be’, si avvicina alla mia definizione di ‘sabotare’ più di quanto non faccia qualsiasi cosa io abbia mai fatto. Non ne conviene, signora Jax?”
“Ed è un padrone ad essere responsabile delle azioni del proprio cane? Capisco dove cerca di arrivare, ma mi attribuisce più responsabilità di quante io ne abbia. Denny Leone al momento è fuori controllo, e quello che lei sta cercando di fare allo show non fa che peggiorare la situazione. Ha scritto una lettera a Kirk fingendosi me, lo ha spinto ad abbandonare il Survivor of the ring…”

Kobayashi irrigidisce tutti i muscoli del viso.

“Sì, l’ho fatto.”
“Sì, l’ha fatto. E la cosa mi ha dato parecchio fastidio. Ma io sono qui per dirle che senza di lei non c’è nulla che possiamo fare per salvare lo show. Conosce meglio di me gli azionisti ed il resto del consiglio d’amministrazione.”
“Il consiglio nella sua interezza mi ha voltato le spalle quando mi sono esposto in prima persona contro Denny Leone. Nessuno di voi è meglio di lui e farete meglio a venire a patti con questa verità.”
“Denny Leone ha conquistato il controllo della WBFF in maniera del tutto legittima.”

Kobayashi osserva Lena accigliato per qualche secondo.

“Legittimo. Siamo entrambi avvocati, signora Jax, sappiamo entrambi che il concetto di ‘legittimo’ è soggetto a molte interpretazioni diverse sul giudizio del proprio valore. Le nostre leggi sono del tutto arbitrarie e convenzionali, cosa che per me vi aggiunge valore, piuttosto che toglierne. Ma, nondimeno, restano arbitrarie e convenzionali, per cui persone come Denny Leone o come lei possono usarle come un’arma, invece che come struttura portante.”
“Non sono qui per una conferenza sul significato della legittimità, sono qui per seppellire l’ascia di guerra. È la miglior cosa che può succederle, signor Kobayashi, non avrà nessun alleato all’infuori di me.”
“Non sono dello stesso avviso. Aaron Kirk, Michael McFarry…”

Lena sorride.
“Aaron Kirk non si è fatto problemi a rivolgersi a me per farsi affrancare dal contratto che lo legava alla sua società, avvocato. E McFarry è sparito, lei è da solo.”
“Allora potrei rivolgermi a suo fratello?” Kobayashi sorride a mezza bocca “È un astro nascente dello show e non sembra più godere della sua simpatia. Fra l’altro, non ho potuto fare a meno di notare il tempismo con cui ha portato Garet Jax a Extreme Hell, ovvero fuori dalla mia sfera d’influenza.”
“Appena ho potuto.” Conferma Lena “Provi a biasimarmi.”
“Sbagli a credere che tutti ragionerebbero come lei. Suo fratello l’ha licenziata e adesso lei vuole impedirgli di fare carriera, io non mi comporterei mai così.”
“Non mi faccia la predica.” Lena si puntella su entrambi i gomiti “La guerra tra Extreme Hell e Bloody Desperation non ci fa bene. Avrebbe perfino potenziale, eccome se ne avrebbe, ma dovrebbe essere gestita, non possiamo permetterci che gli show saltino, non possiamo permetterci che le nostre stelle abbandonino i tornei in corso d’opera, ma all’infuori di me e lei nessuno ha interesse nel fermare questo scempio.”

Kobayashi si alza in piedi, chiude il bottone della giacca.

“Ci penserò.” Dice a Lena. “Mi perdoni se la abbandono frettolosamente, ma sono piuttosto occupato.”
Kobayashi rivolge alla signora Jax un breve inchino.
“Ne sono certa. Arrivederci.” Lo congeda Lena.

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Siamo appena fuori dal palazzatto di Jackson che questa sera ospiterà lo show WBFF e le immagini raggiungono Crystal Houghton intenta a fare colazione in un piccolo bar: La rossa ha davanti a sè una pila di pancakes che sbocconcella distrattamente completamente assorta dal suo cellulare.

"Crystal ti stavo cercando."

Cray: "Pare che tu mi abbia trovata, che succede?"

La donna di fronte a lei porta sulla t shirt il logo della federazione e sembra piuttosto preoccupata mentre la fissa con le mani suoi fianchi.

"Leone stà per iniziare a parlare, ha raccolto tutti per dare le ultime direttive della giornata e tu dovresti esserci."

Miss Congeniality sorride giocherellando con quello che ha nel piatto.

Cray: "Sai cosa? Non me ne frega un cazzo.
Denny può parlare di quello che vuole per tutto il tempo che vuole ma non intendo dedicargli nemmeno un secondo del mio tempo: Cercherà di punirmi per questo? Prego, mi multi pure.
Si lascia tenere per le palle dai suoi dipendenti e non è nemmeno in grado di far rispettare loro la card di un PPV, quindi sai cosa ti dico?"

"Preferirei non sapere la risposta."

La ragazza ride di gusto passandosi una mano tra i capelli.

Cray: "Ti dico che non alzerò il culo dalla sedia finchè non avrò finito di mangiare, poi andrò a sistemare le mie cose in camerino e quando ne avrò voglia mi preparerò per l'incontro.
Si fotta Barriage ed il suo titolo di cartone non mi interessa più: Io voglio un'avversario degno di questo nome, non trovarmi contro una ragazzina in preda alle crisi ormonali.
Quella title shot il nostro caro Boss può infilarsela su per il culo e la nostra deliziosa inglesina può fare la stessa cosa con la sua bella cintura.
Per quanto mi riguarda questa sera non salirei nemmeno sul ring... Siamo onesti, il nostro team è fatto per esplodere.
Da una parte abbiamo i tirapiedi di Denny e dall'altra? Quattro persone che non vedono l'ora di prendersi a calci a vicenda."

"Bhè, diciamo che non credo sia un caso..."

La rossa della Carolina annuisce stiracchiandosi pigramente sulla sedia.

Cray: "Quanto ci metteranno Kirk e Bluebird prima di trasformare la cosa nell'ennesima questione personale? Barriage come al solito fingerà di assestare qualche colpo prima di ritirarsi in tutta fretta nel backstage ed IO dovrei trovarmi in mezzo a questo casino a fare cosa? Fanculo a Nathan Murdoch gli Hog e quello stronzo di cui non ricordo nemmeno il nome."

La bionda sospira con rassegnazione stringendosi la cartellina di plastica al petto.

"Non c'è possibilità che tu possa cambiare idea?"

Cray: "Assolutamente no."

Le due donne si fissano per qualche secondo in silenzio e le immagini si interrompono.

[IMG]http://i61.tinypic.com/10dv9rp.jpg[/IMG]

Kokone: "The Rains of Castamere" accompagna l'ingresso sul ring di Daniel Stuart!

*** DURANTE IL SUO INGRESSO VIENE MOSTRATO IL RECAP DI QUANTO ACCADUTO AD EXTREME HELL ***

Lo show si sta concludendo e abbiamo già il logo giallo e nero della WBFF Wrestling sulla sinistra dello schermo a indicare che fra qualche secondo le immagini svaniranno. Tuttavia ci viene mostrato James McFist che si separa da Jack Leone, che invece rimane nei pressi del maxischermo ultrapiatto 4K nel backstage che trasmetteva lo show.
Hammer si prepara a raggiungere il parcheggio quando noi possiamo vedere una figura sullo sfondo che lo sta seguendo e fa una strada secondaria per poter agire.

THUMP!

Hammer viene gettato contro il muro e l’assalitore svela se stesso.

SI TRATTA DI DANIEL STUART!
Il Nobleman aggredisce a sorpresa il Cowboy From Hell.
Pugni del wrestler a un McFist che ha già perso la sua aggressività dopo l’impatto violento contro il muro di metallo. Stuart lo atterra e lo osserva dall’alto in basso.

“Stavolta tocca a te, Hammer!”

Detto questo, Stuart prende la strada per il parcheggio e si allontana, è stato lui ad avere la meglio su McFist in questo confronto fisico.

E con questo lo show si conclude.

*** FINE RECAP ***

Taggart: Stuart ha lanciato il guanto di sfida a James McFist in vista di Symphony of Darkness, ma stasera dovrà vedersela contro la coppia che scoppia, due amici forse solo ex-amici, ex compagni, ex...
Kokone: Che caos!
Taggart: Esatto! Ex caos...vedremo cosa ci riserverà questo opener!

WBFF RULES HANDICAP MATCH: Daniel Stuart vs Wizard and Black Violence

DING DING

La campana dà il via alla contesa...e Wizard colpisce Daniel Stuart con una mortifera CLOTHESLINE!
L'ex membro dell'ormai defunta Chaotic Existence colpisce con violenza il nobiluomo, il quale si difende a fatica e subisce il primo tentativo di schienamento sotto lo sguardo di Black Violence.

1...
2...

Kick Out da parte di Stuart!
Ora anche Black Violence partecipa alla festa e Wizard lascia che il suo compagno completi l'opera, rialzando Stuart e schiantandolo sul mat con una BODYSLAM!
Black Violence prova il pin:

1...
2...

Kick Out ancora di Stuart, mentre BV si volta verso Wizard...
...IL QUALE HA ABBANDONATO IL RING!!!!
Wizard abbandona Black Violence e si allontana, con quest'ultimo che non sembra neanche troppo perplesso!
Daniel Stuart ne approfitta con una INSIDE CRADLE facendo pressione sul costume di Black Violence!

1...
2...

Kick Out di Black Violence!
SOLD OUT!
Modified SLEEPER SLAM da parte di Stuart, che ora prova una STANDING HEADLOCK a terra su Black Violence, il quale tenta di liberarsi dalla manovra del suo rivale!

Kokone: Di fatto è diventato un canonico one on one!
Taggart: Niente di più vero!

Black Violence si divincola, e con una serie di gomitate all'addome costringe Stuart a mollare la presa prima di lanciarsi alle corde e colpire The Nobleman con un BIG BOOT al quale fa seguito un tentativo di schienamento!

1...
2...

ROLL-UP DI STUART, COME SEMPRE CON PRESSIONE SUL COSTUME!

1...
2...

Kick Out di Black Violence, il quale si rimette in piedi insieme al rivale, che tira fuori la sua...

...DEEP VANITY!!!!!!!
OUTTANOWHERE!!!!!
Per Black Violence è notte fonda, Daniel Stuart prova lo schienamento:

1...
2...

3!!!!!!

Vittoria agevole per Daniel Stuart, in quello che doveva essere un Handicap Match equilibrato, ma che si è mostrato come un semplice più uno nella tacca di un Daniel Stuart lanciatissimo verso la sfida con James McFist!

VINCITORE
[Modificato da wordlife85 09/09/2016 19:18]
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Earlier today ...

Le telecamere della WBFF ci portano per le strade di Jackson, Mississipi. Inquadrano due uomini, voltati di spalle, che camminano su di un marciapiede.
Quello a destra è un armadio a 4 ante coi capelli color carota, avvinghiato in una larga tuta da ginnastica nera della adidas, mentre quello a sinistra indossa un paio di shorts di jeans marroni e una canottiera, sul cui retro è riportata la scritta "Till I Die". Insomma, c'è proprio bisogno di dire chi sono? E beh, ovviamente parliamo di Brutus "Cheek" Rotten e del suo mentore, Sick Mike!

SM: "E quindi questa è Jackson, la capitale del Mississipi! E'..."

BCR: "La solita merda."

SM: "Beh, non era proprio quello che stavo per dire però va bene allo stesso!
Ti vedo mogio, Brutus..."

BCR: "Mi sto solo concentrando per il match di stasera. A dir la verità, sto pensando al migliore modo per far più male possibile ai miei 4 avversari di stasera! Aaaah, la goduria, Mike!
Oggi 4 culi da rompere, a Simphony of Darkness addirittura 9! Quello strozno di Denny ha capito come fare a rendere felice questo cane rabbioso ..."

SM: "Occhio a non esagerare. Dai, andiamo a vedere che cazzo ci offre questa città."

L'inquadratura stacca.
Quando torna, i due compari sono in un bar, al bancone. Stanno bevendo, si presume, come spugne: le guance di entrambi sono arrossate e lo sguardo sembra meno lucido.

BCR: "... E allora l'ho preso e l'ho gonfiato di botte, tant'è che le sue urla da checca isterica si sono sentite da Philadelphia a Miami! Ahahahah ... Quante ne abbiam passate, Mike ..."

SM: "E' vero, amico ... Ne abbiamo passate un sacco. Abbiamo passato vittorie e sconfitte. Momenti buoni e brutti. Per arrivare fin qui hai versato molto sudore e ancor più sangue..."

Un attimo. Una scintilla. Un doloroso ricordo, un'impetuosa valanga di emozioni contrastanti prendono il controllo totale di Brutus portandolo chissà dove. Sta lì, immobile, con gli occhi puntati sulla bottiglia in vetro che tiene in mano e che riflette il suo viso, storcendolo e rendendo la cicatrice che gli ricopre metà faccia ancor più immane di quello che è. La mente del Bloody Engine sta attraversando mondi di cui noi siamo a conoscenza, e le parole del suo mentore arrivano confuse e impercettibili, quasi fossero dolorosi lamenti in una lingua sconosciuta.
No, non è questo il momento.
Svegliati, Brutus.
Apri gli occhi.

SM: " ... Ed è per questo che devi vincere stasera. Sei arrivato fin qui per un motivo, ricordi? Mandare più gente possibile all'obitorio. Ed è ciò che Denny ti sta offrendo su un piatto d'argento ... Teste di feccie umane da portare a casa come fossero un trofeo! Concordi?"

BCR: "Che domanda ... E' ovvio. Andiamo a fare un giro. Tra poco dobbiamo trovarci con Nathan."

I due si alzano dallo sgabello e escono dal bar senza paagre una minchia, tant'è che il barman gli rula dietro ma entrambi se ne fottono, uscendo dalla porta e facendo con la mano il segno delle corna.

L'inquadratura stacca.
Ora siamo in un parcheggio semi-deserto. Brutus e Mike stanno parlando del più o del meno, ma l'Appaling Scar è impaziente e, quasi, saltella sul posto.

BCR: "Dove minchia è Nathan? Giuro che se non arriva entro un minuto non esiterò a sbattergli la faccia contro il parabrezza di qualche macchina, qua."

SM: "Piantala, Brutus, i fumi dell'alcool ti stanno confondendo. Tra poco sarà qua."

BCR: "Se lo dici tu..."

E puntuale come la morte, ecco che arriva Nathan Murdoch, in Ferrari. Parcheggia il veicolo e scende da esso, egli indossa una canotta oversize a righe orizzontali nere, dei pantaloncini marroncini che arrivano al ginocchio, delle Vans ed uno snapback dei New York Knicks. Egli batte il pugno a Brutus e si scambia uno sguardo con Sick Mike. Poi rivolge la parola al gigante.

"Mi stavate aspettando? Scusate il ritardo ma, sapete com'è, la gente importante è sempre l'ultima ad arrivare...ahahaha! Non me ne vogliate, signori, non me ne vogliate! Allora, cosa abbiamo in programma quest'oggi? Un 4 contro 4 assieme a quei buzzurri della Hog Family? Allora penso che dovrei essere io a guidarvi in quest'incontro. Ho affrontato in prima persona quegli squinternati e non so quanto potremmo mai andare d'accordo. I nostri avversari saranno Aaron Kirk, David Barriage, Crystal Hougton e Bluebird, giusto? Tutti pezzi grossi. Anzi, tutti pezzi grossi in faida tra loro. Ascoltate, non c'è nemmeno bisogno di studiare un piano per l'incontro del giorno. Quelli là si faranno la guerra fra loro e la vittoria dovrebbe arrivare tranquillamente. Ciò che mi preoccupa sono i fratelli Hog. Ma se diamo loro quello che vogliono, il problema non dovrebbe porsi, giusto?"

Mike e Brutus ascoltano assorti Nathan, apprezzando la sua gran parlantina. L'australiano prosegue.

"Ciò che dovremmo studiare, Brutus, è la nostra attitudine. Ai servizi di Denny Leone non possiamo permetterci di sfigurare. Mettiamo da parte il nostro ego e collaboriamo, magari anche con delle manovre in coppia. Ma resta sempre attento a non ignorare la Family, perchè loro non perdonano. Ma anche tu, ragazzone, non gliela farai passare liscia. Ho piena fiducia in te, spero sia ricambiata. Direi di aver finito, non c'è altro da dire. A questo punto, andiamo a prenderci ciò che ci spetta!"

Nate dà una pacca sulla spalla di Rotten, poi sorride a Mike e si incammina, mentre i suoi compagni restano fermi dov'erano. Nate allora prega i compagni di muoversi con un semplice "Come on!". I ragazzi iniziano a camminare ed entrano nella Ferrari di Nathan. La telecamera stacca e il collegamento riprende nel parcheggio dell'arena, dopo un viaggio piuttosto silenzioso in automobile.

I primi a scendere sono Rotten e Mike, uno da una parte e uno dall'altra.

SM: "Avrei giurato che in vita mia non avrei mai visto una Ferrari, e invece ... Ahahah ..."

BCR: "Avrei preferito farmela a piedi, o su di una moto."

SM: "Ma c'hai sempre qualcosa da ridire te, eh?"

I due si ricongiungono, camminando fianco a fianco verso l'entrata dell'arena. Alle loro spalle, Nate scende dalla Ferrari e la sta a rimirare con orgoglio.
Ormai i suoi due compari sono a qualche metro di distanza.

BCR: "Hai colto il punto, man. Sono cinico. E sai cosa significa?
Che do alle cose il disprezzo che meritano."

In lontananza, Nathan prova a raggiungere i due, ma ormai sono troppo lontani.

NM: "Ci vediamo sul ring, Brutus!
Ti voglio carico, eh! Ahahahah!"

Le parole giungono alle orecchie di Brutus e Mike. Entrambi alzano il braccio destro, facendo il segno delle corna a due dita.
Segno di fratellanza, di assenso, di complicità.
Nathan Murdoch e Brutus "Cheek" Rotten sono pronti, questa sera, per lottare e dare un assaggio di ciò che sono capaci.

Till I Die.

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Un video mostra Denny Leone che stringe la mano ad Harold Hog e ad Eugene Hog.
I due sorridono all'owner WBFF.
Tuttavia, con l'allontanarsi di quest'ultimo, gli sguardi tra i due membri della Family sembrano tutt'altro che concilianti.

Denny si volta verso di loro per un breve istante, redarguendoli.

"A me non interessano i vostri problemi interni alla Family.
A me interessa il risultato...e se il risultato verrà meno per mancanza di vostra collaborazione..."

Denny non termina la sua frase, dileguandosi e lasciando i due della Hog Family sbigotitti (ma neanche troppo)

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Una calca piuttosto fitta è riunita attorno al ring della HAB’S di Seattle. Alcuni stanno filmando coi telefonini, altri provano a far partire il coro “Bluebird, Bluebird!” senza successo. Al centro del ring ci sono, come al solito, Rainer e Jo. Rainer è chiuso da Zittino in un Kata Gatame, col volto color porpora, e sta provando goffamente ad eseguire un colpo di reni. Uno, due, tre tentativi prima di riuscire a rotolare all’indietro appoggiandosi sulla spalla sinistra e finire pancia a terra. Da quella posizione riesce a mettersi in piedi trascinandosi Jo, che lo lascia andare. I due si battono il pugno.

“Adesso devi farmi quella cazzo di Sharpshooter.”

Questa frase basta ad infiammare i presenti. Una stridula voce femminile grida “Escape the Humbler!”, Zittino si stringe nelle spalle ed arretra fino all’angolo, volgendo rapide occhiate alla gente intorno. “Non so farla” dice con un filo di voce “… cioè, so come si fa, ma…”
“Andiamo!” lo esorta Rainer, “Ascoltali!” aggiunge poi invitando con la mano i presenti ad alzare la voce. Jo Boykin non dice nulla, ma continua a scuotere la testa. Si gratta la nuca, preme la schiena contro l’angolo.
“Vaffanculo!” ringhia poi Bluccello, sfogandosi con un calcio alle corde. Si appressa al compagno d’allenamento e fa per sferrargli un pugno, Jo non fa nulla per evitarlo – a ragione, perché Rainer stava soltanto tentando di intimidirlo.
“Sai che c’è? È ora di trovarmi uno serio per gli allenamenti.” Rainer prova a stuzzicare Boykin, il quale tiene ancora una volta fede al proprio soprannome.

“Quando si inizia a combattere, signorine?”

Tutta la palestra di colpo zittisce. Aaron Kirk, in tuta di felpa, assiste divertito alla scenetta.

“Che devo fare, denunciarti per stalking?” Bluebird si affaccia oltre le corde, Aaron Kirk si toglie la felpa restando in canottiera bianca e rotola sotto le corde del ring.

Bluebird scatta immediatamente sulla difensiva, Aaron Kirk sorride.

“Hai detto che volevi un allenamento serio, stellina, eccoti l’allenamento serio. Andiamo, chiudi la Sharpshooter.”

Bluebird, per un secondo, sorride sadicamente. L’opportunità di chiudere Kirk nella sua stessa finisher è senz’altro ghiotta.
Kirk si mette supino sul mat, allarga le braccia.
“Ci muoviamo?”

Bluebird afferra le gambe dell’Humbler e chiude la Sharpshooter!
“Stellina” la voce di Kirk è leggermente spezzata dalla sofferenza “questa è una Sharpshooter, ma non una Humbler. Se vuoi fare la Humbler devi sederti più vicino alle mie spalle.”
Non appena Bluebird si sbilancia leggermente per farsi più indietro, Kirk poggia le mani sul mat, fa ruotare il busto e tiene fra le gambe la gamba sinistra di Bluebird, lo manda al tappeto, si rialza e prova a chiudere una Sharpshooter a propria volta, ma Rainer si dimena come un pesce fuor d’acqua, mollando anche un calcio a Kirk, e striscia via con l’aiuto delle braccia. Mentre Rainer, rimessosi in piedi, alza i pugni a protezione del volto, Kirk non sembra avere intenzioni aggressive.

“Così si esce dalla Humbler, stellina.” Dice Kirk mentre abbandona il ring.
“Ehi, dove cazzo vai?”

Aaron Kirk non risponde, ma raccoglie la felpa da terra e si avvia verso l’uscita.

Stacco

Una lunga fila di armadietti si estende a perdita d’occhio, schiacciata contro la pareti grigia del lungo corridoio, dirimpetto una fila di porte dipinte di rosso, ognuna ha apposta una targhetta placcata d’oro. Una camminata sgraziata schiocca sul marmo bianco. Anticipato da un alone di fumo denso, ecco apparire Rainer Habermann, con lo spinello tra pollice ed indice, che controlla da vicino i nomi sulle porte, e tra i nomi cerca un nome. Ovviamente è quello di Aaron Kirk. Si ferma in prossimità della porta giusta tirando un sospiro di sollievo, ma la sua gioia dura poco, poiché la porta si apre improvvisamente testando i suoi riflessi, poiché Rainer deve spostarsi immediatamente per evitare di essere colpito.

“Stellina…” prova a dire Kirk.
“Yo, partner!” lo apostrofa Bluccello, entrando senza permesso. Sulla scrivania è appoggiato uno specchietto circolare, per terra ai piedi della sedia un paio di pinzette. “Adesso ti abbandono e poi ti spacco una bottiglia in testa.”
“La lezione di prima non ti è bastata?”
“La lezione di prima…” Rainer imita malamente l’accento scozzese di Kirk “Quale? Quella specie di tentativo di mettermi sotto?”
“Sì, quella.”
“Ma se non ce l’hai fatta, partner. Che cazzo, hai provato a chiudere la Humbler? Non ce l’hai fatta, ti distruggi da solo, cazzo, continui a scavarti la cazzo di fossa tutto da solo, e non pensare che non l’ho notato che ti stavi facendo bella con le pinzette…” Bluccello scoppia una risata simile ad un fischio “Sai che c’è? Non ci provare neanche a mettermi sul tuo stesso piano, continua a fare il postino per mia sorella!”
“Fottuta retorica.”

Bluebird solleva un sopracciglio, Kirk continua.

“Sono stato distrutto più di una volta, coglioncello, ma sono stati Mehmet Arkin, Micheal McFarry, Raven, McFist, Jack Leone, Drago, Daniel Stuart a distruggermi. Sono state le puttanelle come te che credono di potersi prendere quello che è mio. È stato il dover trascinare la baracca per anni sulle mie fottute spalle mentre voi altri copiate i miei promo e vi sentite ‘sto cazzo con le vostre fottute lattine e i vostri fottuti ferri di cavallo. Ma indovina, sono ancora qui e piscio ancora in testa a tutti. Me ne sbatto il cazzo che oggi siamo partner, Blueballs, io e te siamo avversari.”
“Sai una cosa? Mi sembri me con quell’altro lì, Garet. Lena organizza tutto e tu provi a dire che è una cosa personale, ma che cazzo te ne frega? La prima volta che ci siamo visti mi hai detto che non sarei mai stato alla tua altezza, e adesso eccoti qua a fare le consegne per due avvocati, a sbraitarmi addosso che siamo avversari…”

Aaron Kirk sorride sprezzante.
“Il mio mondo non è il tuo mondo, stellina. Lena, Kobayashi… loro hanno bisogno di me. Tua sorella da quando l’hai licenziata ha fatto carriera e si è sposata, se io adesso lasciassi sprofonderebbe tutto nel fottuto caos.”
“Ma quale caos? Coglione, non riesci a capirlo? Sfruttato e poi abbandonato, questa è la tua cazzo di carriera, e così continuerà. E avrebbero fatto lo stesso con me…”
“Con te?” Kirk si lascia andare ad una risata sguaiata “Cos’è, mentre in cameretta sognavi di essere me ti sei anche convinto di poter rimediare ai miei errori? È per questo che hai fatto fuori tua sorella? Sei peggio di quanto pensassi, stellina. Credi che non sappia che quelli vogliono il mio sangue? Che vogliono cavarmi fuori ogni singolo dollaro e poi legarmi in autostrada perché una macchina mi investa? Ma che cazzo ne sai, tu sei solo un fighter fallito, esattamente come Drago che è scoppiato come una bolla di sapone. Questa è la mia vita, questo è il mio business, questo è il mio show.”

Bluebird applaude sarcasticamente.
“Sei una pedina, Humbler, sai pure di esserlo e questo lo rende solo più triste, cazzo.”

Aaron scatta e afferra Bluebird per la collottola, facendogli cadere per terra la torcia.
“Il mondo sta cambiando, Blueballs. Non saranno Lena Habermann e Kobayashi e cambiarlo, come non è stato qualche coglione dietro una scrivania a cambiarlo quando ho vinto il mio titolo nel 2014. Siamo e te. Il resto non esiste nemmeno, la tua fottuta sorella non esiste nemmeno. Esisto soltanto io. Stasera Brutus, Murdoch, la Hog, Crystal, Barriage… non esisterà nessuno di loro. Esisto soltanto io. E ora va a prepararti.”

“Lo sto facendo adesso.” Chiosa Rainer con un sorriso scostando educatamente le mani di Kirk dalla propria collottola prima di raccogliere lo spinello, che però nel frattempo si è spento. “Cazzo.” Mormora quindi, prima di andarsene.

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Mirate il Signore che siede sul Trono.
Egli impera, Egli semina caos.
Egli crea, Egli distrugge.
Egli è giusto, Egli punisce.

Non ha una corona sul cranio
ma tre maschere a coprire il volto.
A cosa ti serve uomo,
conoscere i connotati di Colui che temi?

Quattro divinità in pietra sono suoi sudditi
e lungo la Sala del Trono si ergono muti.
Ares della Guerra, Dioniso del Mistero,
Eracle della Forza, Nys della Notte.

Quattro statue crollano una dopo l'altra,
Quattro divinità si sbriciolano.
Solo macerie lungo la Sala del Trono,
un Lord in silenzio, sì, ma glorioso.

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Taggart: “Siamo arrivati al secondo match della nostra card!”
Kokone: “Di già? Mi stavo proprio godendo lo show, anche grazie a queste fantastiche scarpe della Reebok che sono talmente comode che ti fanno perdere la cognizione del tempo.”
Taggart: “El, ma che dici?”
Kokone: “Ma se volessi riacquistare la cognizione del tempo, posso guardare il mio polso e vedere questo fantastico Chronotech Beyond con cinturino in pelle nera e cassa di quarantatré millimetri!”
Taggart: “Ma ti sei bevuto il cervello?”
Kokone: “No, è che quando la puntata di Bloody Desperation è stata interrotta non abbiamo potuto mandare in onda delle pubblicità con l’audience di Bloody Desperation e sono stato incaricato di recuperare.”
Taggart: “Ma per favore.”

Brutus “Cheek” Rotten, Nathan Murdoch, Eugene Hog & Harold Hog vs Crystal Houghton, David Barriage, Aaron Kirk & Bluebird [4 on 4 Tornado Tag Team match]

Otto lottatori sul ring, da una parte la Hog Family, prigioniera fra due fuochi: dissidi interni da una parte e pretese di Denny Leone dall’altra. A completare il quartetto ci sono Nathan Murdoch e Brutus “Cheek” Rotten. Dall’altro due coppie pronte scoppiare: Crystal Houghton, David Barriage, Bluebird e Aaron Kirk. Tutti sul ring contemporaneamente, Big Brain Franklin Aloisio a provare a tenerli a bada. Si comincia!

DIN DIN DIN!

E SCATTA SUBITO LA RISSA! Crystal Houghton si prende Nathan Murdoch, Aaron Kirk si prende Brutus Cheek Rotten, Bluebird si prende Harold Hog, mentre David Barriage gira attorno a Eugene Hog, prova ad agire con furbizia per contrastare la differenza di stazza e peso.
Partenza a razzo invece per il resto del suo team: hanno portato gli avversari ognuno a un angolo diverso: Aaron Kirk manda Brutus all’altro angolo, dove Crystal tiene Nathan Murdoch… Cray si sposta appena in tempo e Brutus rovina addosso al compagno! Ora Kirk si lancia alle corde… ma Bluebird ha avuto la stessa idea, per cui i due finiscono per scontrarsi frontalmente. Vista la differenza di stazza, è Rainer ad avere la peggio nel contrasto e finisce per un secondo al tappeto, prima di rotolare all’indietro e tornare in piedi. Rainer si avvicina a Kirk e lo spintona mettendogli le mani sul petto, ma lo scozzese afferra una mano per mettere a segno un Hip Toss… che non va a buon fine, poiché Bluebird gli molla una ginocchiata sulla schiena, lo manda alle corde e LO GETTA FUORI CON UNA CLOTHESLINE! Gettando fuori contemporaneamente anche sé stesso! I due si rialzano: RISSA!

Dall’altra parte, Nathan Murdoch è alle corde, Crystal corre per gettare fuori anche lui… ma Nathan riesce ad abbassarsi e mandare fuori la Rossa con un Back Body Drop!!!
Harold Hog osserva la scena compiaciuto, Eugene, Brutus e Nathan si compattano. David Barriage è solo sul ring! Probabilmente ci metterà poco a capire che 2 vs 4 è una causa persa, infatti arretra lentamente verso le corde, con le mani sollevate.
MA SI BECCA UNA SEDIATA DIETRO LA NUCA!
SBAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAM!!!!!!!!!!!!!!
David Barriage finisce in ginocchio, la telecamera inquadra l’esecutore dell’assalto… o meglio l’esecutrice, poiché è Crystal Houghton a brandire la sedia d’acciaio in piedi sull’apron ring.
Miss Congeniality scende, lancia la sedia sul ring, ad invitare i suoi avversari a continuare l’opera.

Kokone: “E mi sa che David Barriage è proprio nella merda.”
Taggart: “Ben detto, El. Ben detto.”
Kokone: “Forse avrebbe bisogno del nuovo TomTom Start 42 per tirarsene fuori! Sono sicuro che troverebbe una strada.”
Taggart: “Oh, andiamo…”

Harold Hog, vedendo David Barriage in ginocchio non aspetta nemmeno un secondo: va alle corde.
BIRTH OF A NAT0N!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! A SEGNO! A SEGNO!!!
Eugene Hog raccoglie I resti di David Barriage, lo mette in posizione di Argentine Rack. È LA EUGENE JOKE!!! Eugene schianta l’avversario al tappeto facendolo girare.
Nathan Murdoch, nel frattempo, è già salito sulla terza corda.
GREEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEETINGS FROOOOOOOOOOOOOM MELBOOOOOUUUUURNEEEE!!!!!
È UN MASSACRO! Crystal, a bordoring, osserva la scena compiaciuta.
Brutus “Cheek” Rotten raccoglie la sedia lanciata da Crystal la sistema sul mat, raccoglie anche David Barriage, lo posiziona sul paletto, lo solleva.
CHEEK TO CHEEK. CHEEK TO CHEEK. CHEEK TO CHEEK A SEGNO!!!!!!!!!!!!!!!!!!
La East End Machine non ne ha più. Brutus solleva la sua gamba e lo copre.

1…
2…
3!!!

DIN DIN DIN!

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Wrestler of the Year
Drago / Denny Leone
Over the God
09/09/2016 19:18
 
Quota

Ci troviamo all'interno di un ambiente molto buio, la scarsità di luce è tale da renderci impossibile capire se quel luogo si trovi all'interno dell'arena o meno. Sembra essere una dimensione estranea al mondo civilizzato e lo scorrere del tempo assume una rilevanza del tutto ininfluente.
Tutto ciò che riusciamo a scorgere è una parete umida e in pessimo stato, con delle scritte tracciate a mo di graffiti con l'ausilio di un coltello, o forse un pugnale. Poi, in primo piano, un essere semi dormiente in una sorta di stato di torpore, adagiato su una sedia fradicia e malconcia.
Sheenan sta meditando nell'ombra, nel suo habitat naturale. Poi un rumore di passi, che rimbomba altisonante nel vuoto: Voodoo Doll solleva il capo, tra quei dreadlock scomposti che coprono quasi interamente il suo volto deturpato si apre una fenditura; per mezzo di essa, uno dei suoi occhi abituati al buio pesto e dalla pupilla dilatata scruta la figura di chi sta per portarsi al suo cospetto.

"Sono io."

La voce è quella di Luis Riva.

"Quale altro malato di mente - se non tu - si sarebbe fatto venire la brillante idea di raggiungermi qui, a casa mia, nel regno delle ombre e dell'abominio?" - risponde il Tribal Warrior.

"Come darti torto." - ribatte Luis, che nel frattempo è penetrato all'interno dell'inquadratura.

Sheenan: "Parla."

Riva non è per nulla intimorito, ormai è abituato a scenari come quello. Ha visto di tutto nel corso degli anni che ha passato al fianco di Sheenan, sa che può accadere di tutto e in qualsiasi momento, e che per resistere più di un giorno nel regno del Caos bisogna adottare l'approccio di un soldato al fronte. Potresti perire oggi, domani, tra qualche settimana, mese o anno. Se riesci ad accettare di avere la gelida lama della falce nera costantemente a portata di gola, allora diventa tutto più semplice.
Luis si avvicina al suo assistito e si mette a braccia conserte, mostrando un ottimo autocontrollo.

Riva: "La scorsa settimana qualcuno ha fatto il tuo nome, e quel qualcuno è l'uomo che controlla la World Bloody Fight Federation. Denny Leone."

Sheenan non risponde, rimane completamente immobile.

Riva: "Ha deciso che tu combatterai per lui e per Bloody Desperation. Il prossimo PPV targato WBFF sarà il teatro di una guerra mai vista fino ad oggi, e tu sarai uno dei suoi protagonisti."

Sheenan: "Cosa ti fa pensare che me ne importi qualcosa di una guerra tra Bloody Desperation ed Extreme Hell?"

Riva: "Nulla, ormai penso di sapere cosa ti passa per la testa."

Sheenan: "Se lo sai, dunque, dovresti anche aver previsto che non combatterò quella guerra poichè - oltre a non essere la MIA di guerra - non mi offre neppure qualcosa di concreto da guadagnarci."

Riva: "Ed è qui che ti sbagli."

Luis scoglie l'intreccio delle braccia ed emette un lungo sospiro, poi riprende a parlare.

Riva: "C'è da guadagnarci molto più di quanto immagini, e non sto parlando di quella shot all'Undisputed Championship che otterreste tu e i tuoi compagni in caso di vittoria. So che il regno del terrore che desideri va fondato sul palcoscenico giusto e contro il campione giusto piuttosto che tra un'accozzaglia di perdenti ed opportunisti."

Sheenan: "TU SAI COSA VOGLIO! TU SAI CHI VOGLIO!"

Voodoo Doll scatta impiedi, all'improvviso, con la velocità di un predatore che sa di poter uccidere con un solo violento e fulmineo colpo. Riva stavolta indietreggia di un paio di passi.

Riva: "Si, penso proprio di saperlo. Ti sto solo chiedendo di ascoltare ciò che ho da dirti."

Sheenan: "Non me ne frega un cazzo di ciò che hai da dirmi, io combatto solo per ciò che mi interessa. E l'unica cosa che in questo momento è capace di attirare le mie attenzioni è la fottuta testa di Gaijin. Voglio staccargliela dal collo, a mani nude, e poi spappolarla sotto i miei piedi... Ridurla in poltiglia, raccoglierne ciò che ne rimane con un cucchiaio, e poi... Ingoiarla e lasciare che venga corrosa dai miei succhi gastrici. Voglio lo Straniero, su un ring di wrestling. Voglio sfregiare ognuna delle tre facce del demone."

Riva: "Frena. So benissimo che vuoi affrontare lo Straniero e che il suo sangue è ciò di cui hai bisogno per concludere il tuo rituale, quello che distruggerà per sempre il tuo vincolo con l'UnStable."

Sheenan però, più che calmarsi, avanza lentamente verso Riva fino ad annullare completamente la distanza che li separava. Lo fissa dall'alto verso il basso, facendogli percepire il suo respiro caldo e affannato sul volto. La tensione cresce a dismisura, basta un niente e il corpo di Luis potrebbe giacere sulla fredda pavimentazione di quel posto in rovina.

Riva: "Non ho intenzione di prendere decisioni che spettano a te, voglio solo che tu capisca che il culo di Denny Leone siede su El Dorado, cazzo! Lui non è il tipo da concederti qualcosa senza avere prima riscosso la sua parte, e ciò che gli interessa al momento è prevalere su Extreme Hell.
Vai pure da lui, digli che non prenderai parte alla battaglia e che ti interessa solo impalare lo Straniero ad uno dei quattro paletti di sostegno. Sai già che genere di risposta ti verrà data.
Oppure combatti quella maledetta guerra che non è tua... E Gaijin ti sarà servito in pronta consegna senza che tu abbia neppure bisogno di chiederlo esplicitamente."

Voodo Doll inclina il capo verso sinistra, il suo sguardo sembra trafiggere prima la carne e poi l'anima del suo interlocutore. E' affilato, minaccioso, opprimente.

Riva: "Odi in maniera viscerale scendere a compromessi perchè sei abituato ad essere tu il burattinaio che con le sue dita muove ogni filo, ad avere il controllo della dimensione in cui ti muovi. Ma lascia che ti dica una cosa, la riconoscenza di Leone potrebbe spingersi perfino al di là di una semplice concessione come quella di lasciarti affrontare Gaijin sul ring.
El Dorado. Cosa ti suggerisce?"

...

Riva: "Distinguiti, come hai sempre fatto. Sii l'artefice del trionfo di Bloody Desperation, il resto verrà da sè. Lasceremo che si scannino a vicenda per cogliere l'unica opportunità che le loro carriere potranno mai conoscere, perchè noi sappiamo che la chiave per El Dorado è una sola e che LUI la poserà solo tra le mani del migliore."

Sheenan fa comparire in viso un ghigno, i suoi occhi prima totalmente intrisi di pura follia adesso lasciano spazio anche ad un barlume d'ambizione.

Camera fades.

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<< Come hai potuto?... L’avevi promesso… >>

Le dita candide scivolano con rassegnazione sulla superficie di uno specchio, trovando un ideale contatto con le proprie gemelle riflesse in un opaco mondo simmetrico, quali uniche compagne da poter illudersi di stringere.
La voce è rotta in pianto, le labbra tremano, il viso deformato dalla tristezza.
Grosse e pesanti lacrime si infrangono al suolo producendo un suono sordo che riecheggia nella stanza di piccole dimensioni.
La mano adagiata sullo specchio trova nuova forza e inizia a stringere con forza la lastra applicando pressione coi polpastrelli.

<< Lo avevi promesso che ce l’avresti fatta! Che sarebbe stata una ripartenza: lo avevi promesso… a te stessa…>>

Sophitia tira su col naso mordendosi le labbra mentre incrocia il proprio sguardo riflesso, non apprezzando affatto ciò che vede.

<< Sei una fallita! Sei un completo fallimento: tanti proclami. Tanto parlare! E cosa hai ottenuto? Una nuova sconfitta. Oh ma ti piace eh?! TI PIACE PRENDERLE DA CRYSTAL, VERO?
E allora perché non ti compri un cazzo di guinzaglio e ti offri di diventarne il cagnolino !? TI PIACEREBBE QUESTO?! >>

Ormai abituati ai modi della ragazza, è difficile anche per noi comprendere se si tratti di tecniche di incoraggiamento, o le sia definitivamente “partita la brocca”: per ora si limita a sbraitare contro l’ “altra-Lei”, puntandola con un indice accusatorio.

<< E continui a mentire!! Mi fai vedere una persona completa, definita nel suo corpo, perfetta nelle sue proporzioni, ma non è la verità! NULLA è in ordine in questo momento!! NULLA!>>

Con rabbia Sophitia sferra un pugno in direzione della lastra incrinando gran parte del vetro che, per effetto delle spaccature, riflette un’immagine deformata della ragazza: sembra uno di quelli che si potrebbero incontrare nei parchi divertimento.
Restituisce una Sophitia con più occhi, un braccio più lungo dell’altro, un bacino scomposto in più frammenti. La mano destra, però, non c’è gioco di specchi che tenga, è palese stia sanguinando.
Probabilmente a causa di qualche scheggia. Ma il volto traspira soddisfazione.

<< Questo è quello che volevo vedere. Questa è la verità. Sono a pezzi. Ma lentamente… >>

Si inginocchia con attenzione e con cura quasi materna recupera un frammento dello specchio finito al suolo, osservandolo con attenzione.

<< …lentamente ricomporrò il puzzle… ma non è una operazione che posso compiere interamente da sola… >>

Sophitia si volta quindi a osservare uno dei poster nella stanza… quello della UnStable… Un mesto sorriso compare sul suo viso, i cui occhi tradiscono però una luce positiva.

<< … e forse, in fondo, so chi devo cercare… sperando che Sheenan non l’abbia ridotto peggio di come io abbia fatto con lo specchio >>.

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Taggart: Una pagliacciata! Questo Main Event è una pagliacciata!
Kokone: Il sorteggio ha deciso che doveva essere così...
Taggart: Ma il sorteggio era evident...

*** Denny Leone via titantron appare all'improvviso per la prima volta nel corso della puntata ***

Denny: "Il sorteggio era evidentemente...cosa, John?"
Taggart: ...evidentemente sfortunato!
Denny: "Ahhhh, volevo ben dire..."

*** Il titantron si spegne, per poi illuminarsi nuovamente con le immagini del video d'ingresso di Claudio Cazador, con i tre rivali già presenti sul ring ed uno Zombie Sean X non propriamente lucido ***

Kokone: CLAUDIO CAZADOR SI PRESENTA CON UNA MAZZA FERRATA TRA LE MANI!!!!!!
Taggart: Amanita e Derrick Mortimer sa a cosa stanno andando incontro???

MAIN EVENT: 1 vs 3 LAST MAN STANDING MATCH: Claudio Cazador vs Amanita Phalloide, WWE Derrick Mortimer and Zombie Sean X

DING DING

Kokone: Evidentemente lo sanno, perchè fuggono a gambe levate dal ring...e rimane solo Zombie Sean X che attacca Claudio Cazador...

...IL QUALE REAGISCE CON UNA MAZZATA IN PIENA FRONTE!

Zombie Sean X crolla sul mat, il pubblico è una polveriera e fischia sonoramente quanto accaduto mentre l'arbitro inizia il conteggio!

1...
2...
3...
4...
5...
6...
7...
8...
9...

10!!!!!!

ZOMBIE SEAN X E' GIA' KO, ABBIAMO UN VINCITORE DOPO APPENA VENTI SECONDI D'INCONTRO!

VINCITORE


Taggart: Il pubblico non accetta tutto questo, era inevitabile visto l'incontro al quale abbiamo assistito...
Kokone: Eppure non senti questo boato, John???

...



.............



SKYBLUE!!!!!
IL FORMER UNDISPUTED HEAVYWEIGHT CHAMPION FA IL SUO INGRESSO NELL'ARENA ARMATO DI MAZZA...INFUOCATA!!!!!!

Il pubblico incita a grandissima voce il wrestler mascherato, che raggiunge in un istante il quadrato...con Claudio Cazador che brandisce la sua mazza ferrata!

I due si osservano per qualche istante, la gente intona cori FIGHT! FIGHT! FIGHT!


....




CROWD: BOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO


Claudio Cazador rotola fuori dal ring e lascia cadere a terra la sua mazza, indicando che non è questo il luogo ed il momento adatto per la loro sfida. Il cacciatore sorride e mostra con orgoglio la cintura di campione Undisputed ad uno Skyblue che rimane sul ring ad osservare le movenze di Claudio, che svanisce nel backstage.

CROWD: Skyblue! Skyblue! Skyblue!

Kokone: E sulle immagini di un'arena completamente devota a colui che è stato campione fino a poco tempo fa, nonchè completamente ostile nei confronti di chi campione lo è attualmente, vi diamo appuntamento a settimana prossima!
Taggart: Ultima puntata prima di Symphony of Darkness!

WBFF...Blood is the Key!
CREDITS:
Wordlife85 (Assemblaggio + Match 1 + Main Event)
Kirk (Match 2)
Utenti (Promo)


Lena sta zampettando a passo più spedito che può. Tiene la Davidoff tra indice e medio, cicca per terra e poi aspira.
“Chi me l’ha fatto fare…” sussurra tra sé.
Arriva ad un camerino senza targhetta, comincia a bussare nervosamente senza ottenere risposta.
“Idiota!” grida, ma dall’altra parte ancora silenzio. “Guarda che la sfondo!”
Al che, Garet Jax apre la porta.
-E rovinarti quei bei piedini? Dio, no.- la accoglie con un sorriso, indossa una giacca color ocra a striature zebrate argentate.
“PERCHE’ non eri presente allo show di Extreme Hell?”
-Non so. Non ne avevo voglia…
Lena afferra Garet per il bavero della giacca e lo sbatte violentemente contro il muro, in uno sforzo che vista la differenza di stazza pare fisicamente impossibile.
“Tu mi metti nei casini così, lo capisci?”
-Oh, poverina!- Garet finge di asciugarsi le lacrime –Hai rovinato la carriera di tuo marito! L’amore della tua vita, il patrigno dei tuoi figli, il tuo sole e le tue stelle…
“Piantala.”
-Dobbiamo per forza litigare?- Garet rimuove dolcemente le mani di Lena dal colletto della giacca –Perché non possiamo risolverla… serenamente?
“Non…” Lena è interrotta da un bacio di Jax, prova a staccarlo con due ceffoni sulle braccia, prima di arrendersi.
-Siediti.- le dice adesso Jax con voce calda. Lena si abbandona su una sedia di metallo e Garet comincia a massaggiarle le spalle. – Chiudi gli occhi.
Lena obbedisce con un sospiro. “Garet… devi capire che… Garet?!”
Il Fortunello se n’è scappato via a gambe levate.
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