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Bloody Desperation 7x10

Ultimo Aggiornamento: 08/07/2016 18:13
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Drago / Denny Leone
Over the God
08/07/2016 18:13
 
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Backstage di Bloody Desperation: ci troviamo di fronte alla porta che dona accesso alla tetra stanza dell'Unstable. La mano di un uomo di colore, chiusa a pugno, fa per battere ripetutamente sulla superficie di legno. L'inquadratura si allarga, il soggetto che ha appena bussato sui cancelli degli inferi è proprio Luis Riva, il manager di Sheenan. Sappiamo già che questa sera lo attenderà un compito molto delicato e sicuramente arduo da svolgere.

Nessuna risposta, silenzio tombale.

La porta però è aperta e Riva fa per sospingerla verso l'interno. L'ex pugile brasiliano si addentra guardandosi intorno. Non che ci sia molto da osservare, lì dentro è quasi buio pesto, più che altro sta provando a distinguere tra le tenebre la presenza di qualche sagoma ricollegabile ad uno dei membri dell'UnStable. I suoi sensi sono in all'erta, l'ansia si fa crescente.

"C'è nessuno?"

La voce dell'uomo riecheggia in quell'ambiente freddo e spoglio, rimbalzando sulle pareti. Ancora nessuna risposta, il manager del Tribal Warrior dunque fa marcia indietro con l'intento di tornarsene da dov'è venuto. E' frettoloso, qualcosa suggerisce che abbia davvero sperato fino all'ultimo che ivi non vi fosse anima viva; e nel portarsi verso l'uscio pare che voglia assicurarsi di risultare abbastanza rapido da evitare di incrociare qualcuno anche nell'eventualità in cui quel luogo dovesse rivelarsi popolato da chissà quale presenza fino ad ora rimasta silente e celata nell'ombra. Sembra di vedere un adolescente che, dopo essersi fatto grosso con i suoi coetanei, entra di notte in una dimora abbandonata e in rovina attraversandola con la velocità di un centometrista e con il cuore in palpitazione. Le sue speranze, però, poco dopo vengono sgretolate e totalmente vanificate...

Qualcuno c'è o meglio, inserisce la sua presenza all'interno della stanza oltrepassando la porta lasciata aperta da Riva, una massa enorme di ombra inghiotte lo spiraglio di luce che timidamente penetrava la stanza dando un po' di coraggio al manager del Tribal Warrior.
La figura entrata è buia, il buio è il suo vestito, e per varcare la soglia pare costretta a piegarsi, troppo ingombrante per il passaggio. Eppure nessun membro della UnStable è così ingombrante, eppure è il buio...l'alone di oscurità che lo circonda lo rende immenso.
Riva d'istinto fa un passo indietro, la creatura sembra percepire la sua inquietudine. Gli occhi di Luis si sono leggermente abituati al buio, non riesce a scorgere le fattezze dell'uomo o della bestia innanzi a lui ma percepisce il suo movimento oscillante, a tratti famelico, come una iena che si avvicina curiosa ad un piccolo roditore e intende giocare con esso prima di divorarlo in un boccone.
Ma questa andatura ciondolante Riva la riconosce, e capisce. Innanzi a lui c'è il Juggler.

Il manager brasiliano inizia a parlare a macchinetta, impossibile per lui non lasciar trapelare quel nervosismo che lo sta letteralmente divorando da cima a fondo.

Riva: "Tu hai visto e hai sentito, tu sai. Conosci la ragione per la quale mi trovo qui, al tuo cospetto. Il Tribal Warrior vuole una risposta, e la vuole da ognuno di voi. Qual è la tua scelta, Straniero? Concederai a Sheenan ciò che ha esplicitamente richiesto oppure opterai per imboccare il sentiero più tortuoso ed impervio, generando un odio che porterà soltanto ad altro odio?"

Il brasiliano ha appena finito di parlare, eppure non passa neppure mezzo secondo tra la sua ultima frase e la prossima che sta per pronunciare. Luis si sforza di apparire sciolto, gesticolando e utilizzando la mimica facciale, ma è palese quanto sia sotto pressione e l'effetto che ne consegue non rispecchia affatto i suoi propositi.

Riva: "Le cose semplici non sono fatte per l'UnStable, eppure accettare porrebbe fine a tutto quanto in un battito di ciglia senza lasciare a terra tracce di sangue o carcasse in decomposizione. Oppure il tuo spirito brama la violenza e la competizione? Immagina, Sheenan contro Gaijin su un ring della World Bloody Fight Federation, il male assoluto incarnato in due autentici mostri contrapposti tra loro, con in palio un importante ruolo che farebbe di uno di voi la creatura più temuta della federazione. Il Principe del Terrore, l'ultimo essere che qualunque lottatore vorrebbe mai incrociare su uno squared circle."

Strana retorica quella di Luis, sembra quasi una psicologia inversa considerando l'entità del suo obiettivo. Riva disegna un semicerchio a mezz'aria con una mano, rivolgendo lo sguardo verso l'alto, inducendo il Juggler a focalizzare quanto appena da lui proferito e - forse - anche per distogliere lo sguardo dalla sua terrificante figura.

Riva: "Qualcosa che non si è mai visto prima, ma che allo stesso tempo... Ora, nel momento che state vivendo, sarebbe l'errore più grave in cui entrambi potreste incorrere. Pensaci, un tuo rifiuto non farebbe altro che spingere Voodoo Doll a metterti i bastoni tra le ruote e a compromettere il percorso che ti vedrà raggiungere Sophitia sul ring di Extreme Desperation. Se lui si mettesse in mezzo adesso ti ritroveresti a combattere una battaglia su due diversi fronti e, in qualunque caso, non riusciresti ad affermare la tua superiorità nè su di lui nè sulla New Age Eris. L'idea è allettante, ma se vuoi imporre la tua supremazia devi affrontarli uno per volta e in separate sedi."

Il manager brasiliano adesso deglutisce, sperando di non essersi concesso qualche azzardo di troppo.

Riva: "Non è questo il momento, e tu lo sai. Tienilo a bada ancora per un po', sii paziente. Non ti sto chiedendo di cedere ad un suo capriccio, e so che andargli incontro potrebbe lasciar intendere - erroneamente - che tu tema la sua collera e la sua furia sul ring. Sto parlando di un compromesso, di chinare il capo verso terra e piantare un seme oscuro per vedere - un domani - crescere il rovo dalle spine più appuntite che il mondo abbia mai conosciuto, un arbusto maligno che solo la tua mano d'ombra potrà toccare senza rischiare di esserne trafitta."

Il Juggler attraverso la sua maschera, piegando obliquamente il collo, rimane a fissare Luis in una posa inquietante. Riva non sa che risposta aspettarsi, non sa nemmeno se verbo può uscire da quella faccia celata, e teme che se la risposta non verbale di Gaijin dovesse essere un diniego solo la violenza potrà esserne degna rappresentante.
E il peggio sembra arrivare quando lo Straniero porta le mani al viso e cambia la faccia divenendo il Berserker.
Riva scatta indietro di un passo.
Gaijin alza il braccio destro e lo piega, anche lui fa un passo indietro come a prendere la rincorsa, ciò significa una cosa sola: WARRIOR'S DEATH! ROARING ELBOW IN ARRIVO!
Ma lo Straniero si piega su sé stesso facendo scontrare il gomito del braccio destro col palmo della mano sinistra. Poi ripete il movimento, sempre con forza e con violenza, provocando un susseguirsi di rumori simili agli schiocchi di una frusta.
Le gomitate sono così forti da far pensare che stia tentando di rompersi il polso della mano.
Riva è impietrito e ipnotizzato da quella sorta di danza macabra e terribile, dopo alcune decine di secondi però il ritmo dello Straniero rallenta e a Luis balza il pensiero che terminata la danza quel gomito possa schiantarsi sulla sua faccia.
Al termine della serie di colpi il Berserker è piegato, alza la testa in direzione del manager del Tribal Warrior e tremante spalanca le braccia verso di lui, come se lo invitasse a porgergli qualcosa...

Riva: "Ho capito, va bene! Vuoi Sheenan? Ed è quel che avrai!"

L'espressione sul volto di Luis è un misto tra rabbia, frustrazione e disperazione. Sembra che in questo momento non badi più alla possibilità che lo Straniero possa avventarsi su di lui.

Riva: "Sei soddisfatto? E ora se vuoi massacrami, spediscimi all'altro mondo se lo desideri. Oppure attendi che io torni da te e scoprirai il dove, il quando e soprattutto il COME."

Su quest'ultima frase di Riva soggetta a molteplici interpretazioni, il cameraman sposta l'inquadratura sulla massa oscura del Three Faced Demon. Poi le immagini vengono interrotte.

Camera fades.

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L’obiettivo di una telecamera non della migliore qualità, con un leggero effetto grana, passa a inquadrare uno stanzino poco illuminato. Un sottoscala che fino a qualche mese fa era appuntamento fisso e da un po’ aveva smesso di esserlo.
Dopo aver cliccato il pulsante apposito per iniziare la registrazione, con un balzo e qualche rapido passo indietro fatto con pantomimica eleganza, Sophitia, pallida come sempre, si sente pronta a cominciare. Notiamo come curiosamente indossi non il solito ring-attire ma una t-shirt arancione dal logo oscurato da un effetto “appannato”.
La sua voce tradisce eccitazione ed entusiasmo.

Sophitia << E-e-era da una vita che non registravo da qui, sapete? Che peccato: ho anche rimodernato camera… volete vedere?>>

La New Age Eris stringe simpaticamente la lingua fra i denti e allunga le mani verso la telecamera ruotandone l’inquadratura: mostra alle sue spalle, appeso al muro, una locandina con scritte in giapponese non meglio intellegibili.

Sophitia << L’ho preso come souvenir all’albergo insieme alla T-Shirt. Ho anche comprato un cappellino, ma mi sembrava fuori luogo indossarlo nel seminterrato. Insomma eheh… sarebbe da pazzi, no?>>

L’Apostola del Chaos ridacchia mestamente e poi torna ad essere il centro nevralgico dell’inquadratura spostando la telecamera in suo favore.

Sophitia << Ma evitiamo di cincischiare oltre… veniamo subito al punto. Al motivo per cui voi tutti vi grattate le testo lotte, vi scervellate. Il principale motivo di discussione dei vostri schifo di pettegolezzi…. >> Il tono si sta facendo, come al solito, via via più acceso << …essendo voi nient’altro che TRISTI, INUTILI ESSERI che invece di realizzare se stessi, parlando di altre persone! VOI! VOI PERSONE PICCOLE! PERSONE INSIGNIFICANTI DAL MORBOSO INTERESSE VERSO QUALCUN ALTRO! PERSONE CHE NON MIGLIORANO SE STESSE!>>

Sophy si calma di botto e sbatte le palpebre con fare candido.

Sophitia << Ma Sophy-So’ è qui per sviscerare i vostri dubbi.
Vi state tanto chiedendo quale sia il futuro della UnStable.
Sento le pareti sussurrare qualcosa sul nostro “split”.
Perché? Ahahah Perché siete così convinti che l’UnStable stia per andare incontro alla fine? Uh?
Si vede proprio che tutti voi non fate altro che osservare il mondo con pigrizia…>>

La giovane scuote il capo come fosse delusa e mostra i palmi rivolti verso l’alto in una postura che ricorda quella del “Padre Nostro”, ma intende più fare dare da “bilancia”…

Sophitia << Da una parte…>> muove la destra << c’è il “to eòn”. Dall’altra…>> muove la sinistra << i “ta eònta”. Ma niente panico. Non sforzate le testoline, o al criceto mancherà il fiato a furia di correre. Lasciate che vi spieghi.
Il to eòn… è quello che un signore chiamato Parmenide intendeva come il TUTTO, l’Universo nella sua interezza. Esso è completo, perfetto, immutabile e imperituro.
I ta eònta sono invece gli enti, i “fainomena” che si manifestano nella loro molteplicità NEL mondo. Essi sono vari, mutabili, caratterizzati da un ciclo di nascita… e morte>>

Salta quindi sul posto, afferra la telecamera sottobraccio e passa a inquadrare quanto la circonda pur restando in modalità "selfie".

Sophitia << E’ un po’ come una stanza. Puoi comprare nuovi libri, puoi disfarti dei vecchi, spostare la mobilia, ridipingere le pareti, mutare l’illuminazione, pulirla, sporcarla, puoi perfino cambiare le persone che vi ci entrano e vi abitano… ma non puoi cambiarne la dimensione!
Questo… è l’UnStable. Potete mutare non solo l’ordine degli addendi… MA ANCHE GLI ADDENDI… il risultato… non cambia…>>.

Uno sghignazzo sgraziato e inquietante le deforma il viso facendole far sfoggio di un bianco e raccapricciante sorriso.

Sophitia << L'UnStable non rischia nulla. Ciò che rischia sono i suoi enti! Io e lo Straniero stiamo lottando per stabilire come sistemare la mobilia, per capire chi debba sedere sul letto in alto, per comprendere come sbarazzarci del Gaijin-che-è-ora e tenerci l'uomo che Gaijin-fu-allora>>

La bionda avvicina fulminea la telecamera al volto, in un super zoom, come se volesse sussurrare all'orecchio dell'apparecchio qualcosa.

Sophitia << La guerra tra i ta eònta è certa... e se per vincerla, dovrò versare il mio sangue a Sheenan o oppormi a lui, sarò pronta a farlo... sarà solo dal Caos che avremo l'Ordine... fino ad allora...>>

Allontana la telecamera e urla con gioia mostrando di nuovo il cartellone.

Sophitia << ... ricordate di frequentare il magnifico Albergo a Tokyo, Japan! Fa buoni prezzi, è confortevole e si mangia una meraviglia!>>

La New Age Eris ammicca alla telecamera e chiude il collegamento coprendola con il palmo.

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Siamo nella zona interviste, con il nostro amico Cactus Mike c’è “The Humbler” Aaron Kirk! Kirk indossa una delle sue t-shirt personalizzate, questa reca semplicemente la scritta “I BREXITED MY COCK IN THE QUEEN’S FACE”, con pochissima proprietà di linguaggio.
Kirk osserva pensieroso la telecamera, mentre Cactus Mike lo introduce.

CM: “Bang bang, amici, io sono Cactus Mike e con me c’è un ex Undisputed Champion fresco di riassunzione, uno dei volti principali della rinnovata WBFF del 2014, è sempre un piacere averti in zona interviste.”

AK: “E questa chi cazzo te l’ha scritta?”

CM: “Aaron, ammettiamolo, il tuo abbandono, la tua riassunzione, il tuo disinteresse nel corso del Survivor of the Ring, ora la sfida a Daniel Stuart… è tutto un po’ intricato.”

Kirk contorce la bocca in una smorfia per qualche secondo, poi si rivolge a Mike.

AK: “Queste stronzate non sono mai facili, Mike. Se non fossi una nullità te ne renderesti conto, ad un certo punto dalle tue decisioni derivano una marea di stronzate. Mi rendo conto di non essere affatto l’unico a spostare qualcosa, il nostro amico Skyblue a cui non ho mai fatto sviolinate ha ancora il titolo alla vita, ma sono in una situazione abbastanza anomala. Siamo tutti abituati a vedere un volto attorno a cui gravita tutto il resto, ma io mi sento più come…”

Sentiamo un colpo di tosse, qualcuno si è schiarito la voce per attirare l’attenzione del duo.
E quel qualcuno è The Nobleman, Daniel Stuart.

Lo scozzese si avvicina fino ad affiancare l'intervistatore. Il solito sorriso attira-schiaffi sul volto.

DS: "Permetti che completi io il pensiero del nostro amico Aaron, Mike?"

Senza aspettare risposta, Daniel si appropria del microfono dell'intervistatore, che viene scostato e lasciato nelle retrovie. Inutile raccontarvi che a Kirk iniziano già a prudere le mani.

DS: "Ti senti come ti saresti sentito in tutta la tua carriera, se la WBFF del "passato" fosse stata una Federazione valida come quella dei nostri giorni, Mr. McGunner."

Pausa di Stuart che si pizzica il naso e guarda per qualche istante verso il basso, come se cercasse di trovare le parole giuste per rendere chiaro il suo concetto.

DS: "Eh già. Perchè finora, la storia tra "Aaron Kirk" e la WBFF era la storia di una simbiosi perfetta tra una Federazione mediocre, vissuta in un costante e compulsivo complesso di inferiorità verso tutte le altre realtà che la circondavano, ed un wrestler mediocre, assurto a "volto della franchigia" per la semplice incapacità... di esprimere di meglio."

Stuart sorride, guardando Kirk negli occhi.

DS: "Lo so, la cosa buffa è che agli occhi di chissà quanti beoni, le mie sembreranno le parole dell'ultimo arrivato che va a cercar "rogne" col nome importante.
Non c'è nulla di più sbagliato. Vedi Aaron... tu vai in giro con... segretarie, avvocati... ostenti il potere che credi di aver guadagnato e cerchi di impietosire con il tuo atteggiamento da simpatico disadattato alla riscossa. Ragazzo, se la WBFF fosse la Disney tu saresti Robert Downey Jr: un tossico strapagato, capace di interpretare un solo ruolo sullo schermo, ossia sè stesso ma osannato da una massa belante talmente abituata ad ingoiare merda, da averne sviluppato una certa assuefazione.

In fin dei conti, sappiamo tutti cos'è Aaron Kirk in WBFF. Il dilemma è: cos'è Aaron Kirk FUORI dalla WBFF? Un poveraccio che viene riconosciuto solo per essere stato il primo nome, con un minimo di spessore, ad aver vinto un titolo interfed per midcarder. Già, in realtà ormai si ricordano in pochi anche di questo, forse perchè colui che ti ha sconfitto ha poi totalmente eclissato il tuo regno.

By the way, my friend, lascia che ti parli una persona che non si lascia impressionare dal poco che hai raccolto finora. Non mi lascio impressionare dal tuo entourage, o dai tuoi trofei. Ho vinto UNDICI titoli in CINQUE promotion differenti.
Nel momento in cui ho deciso di conquistare una Federazione, ne sono diventato il proprietario senza versare una goccia di sudore.

Potresti pensare che sia il livore a farmi parlare ma... non è così, Aaron. Te lo ripeto... tu sei Robert Downey Jr. in questa Marvel-WBFF. Io sono Benedict Cumberbacth... per questi poveri idioti sono "quello nuovo" che interpreta il Doctor Strange, per chiunque ne capisca un po' di più, sa già che fare un paragone tra quei due attori... è improponibile, per il povero RDJ.
Esattamente come è improponibile fare un paragone tra me e te in termini wrestling."

Stuart si ferma, guardandosi le unghie della mano sinistra, con una certa soddisfazione.

DS: "Sto divagando, lo so. Quindi torniamo all'incipit: hai detto tu stesso che sei consapevole di non essere l'unico che sposta. Bene, Aaron.

L'accettazione del problema è il primo passo che vi insegnano negli Alcolisti Anonimi, no?

Well, you're damn right.
La scena è cambiata, la WBFF è cambiata. Ma tu? Tu sei rimasto fottutamente ed ostinatamente uguale a te stesso. Ed è il motivo per il quale OGGI ti senti così.

La concezione Kirk-centrica dell'universo WBFF è un eco del passato come il sistema tolemaico... oggi questa Federazione è in piena rivoluzione copernicana.
E, guardandoti, dubito che tu sia in grado di fronteggiare quest'evoluzione.

Il tuo destino è l'estinzione, Aaron Kirk."

Kirk si stringe nelle spalle e rivolge un'occhiata a Cactus Mike.

AK: "Certo che quando questo attacca la pippa..."

Aaron si avvicina a Daniel Stuart.

AK: "Ammetto di essermelo chiesto. Molte persone fraintendono, io non penso di essere superiore rispetto agli altri. Non ho un ego fragile da rimpolpare, tutti gli errori che ho fatto li ho fatti in diretta televisiva, il mio potere non è ostentato, ma è chiaramente sotto gli occhi di tutti.
Quando dici che la WBFF è cambiata, che la scena è cambiata, dovresti sapere di cosa parli. La WBFF era una federazione mediocre in costante e compulsivo complesso di inferiorità, questo è cambiato, ma come è cambiato? Quando? Chi l'ha cambiato? A chi cazzo frega qualcosa di un fottuto titolo per midcarder se non è Aaron Kirk a tenerlo intorno alla vita? A chi cazzo fregherà dei tuoi undici titoli in cinque federazioni quando io e te saremo sul ring? Quello che la WBFF è diventata e quello che io sono diventato sono andati avanti in sincronia da due anni a questa parte, e tu sai che questo è vero ancora oggi.

Ma se vuoi parlare di risultati FUORI io sono qui. Ho sconfitto Child of Havoc, l'attuale FWF World Heavyweight Champion uno contro uno, pulito e leale, ho sconfitto Denny Leone e James McFist, pluri-campioni ovunque, ho le teste di Tommy Kent, Herr Morbid, Robert Dumas... vogliamo contare quanti titoli fanno? Undici più, undici meno?
Non mi importa di aver vinto questo o quel torneo o quel titolo, la storia dimostra che se metti me e qualcun altro su un ring, la maggior parte delle volte 'qualcun altro' ne esce con le gambe rotte e l'ego a pezzi."

Kirk sorride solo col lato destro della bocca, assumendo per qualche secondo un ghigno quasi accondiscendente.

AK: "Ma ti ho detto che me lo sono chiesto, dopotutto. Neanche il tempo di mollare un titolo, hai appena finito di ridare vita a una federazione morta, e chiunque, perfino un coglione di trentasei anni, mi dicono che sono un relitto del passato, che la mia era è finita. Questa è la mia era Daniel, l'era in cui un undici volte campione in cinque federazioni diverse sente il bisogno di sfidare me, tutto il disprezzo che riesco a creare in una persona che a stento mi ha visto in faccia è sempre sorprendente. Se vuoi sapere come mi sento, Daniel, mi sento come l'anima, più che la faccia. Sono stato la faccia, forse lo sono ancora.

Ma quando sono andato via per sfidare McFarry, ho potuto vedere le cose da una certa distanza. Ho visto una federazione irruenta e bulimica, incapace di vedere i danni che crea, esattamente come me in questi due anni. Non so se fra 'essere speciale' e 'essere quello che la gente vede come speciale' ci sia davvero una differenza, ma se qualcuno dev'essere speciale, quello sono io. Oggi.
Ma su una cosa hai fottutamente ragione."

Kirk mette il dito sul petto di Stuart, che lo allontana immediatamente.

AK: "Io e te siamo imparagonabili sul ring. Le gocce di sudore che tu non hai versato per conquistare una federazione... io le verso ogni giorno allenandomi. Non sei riuscito a mettere David Barriage a terra, ti sei fatto fottere il ferro di cavallo da un crucco che le prende perfino da sua sorella, il massimo che sei riuscito a fare nello stesso torneo in cui ho sconfitto Robert Dumas, James McFist, Sheenan, Paul DeSade e Skyblue nel giro di tre ore del cazzo, è stato rubare un paio di schienamenti dal peggior wrestler di sempre e Jumala. Tieniti i tuoi titoli, le tue federazioni, a Extreme Desperation io mi prenderò le tue gambe. Non ti infliggerò semplicemente il dolore più grande che abbia mai provato, Dan, io vincerò, disruggerò la tua mente e il tuo fisico e ti farò cedere alla Humbler. Because, nel 2016 come nel 2014 come nel 2018... this is the Humbler's way."

Aaron fa l'occhiolino in direzione di Daniel Stuart, restituisce il microfono a Mike e, a passo svelto, abbandona la scena, non prima di aver dato una pacca sulla spalla del suo prossimo avversario.

CAMERA FADES

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Spogliatoio della Chaotic Existence, ancora una volta il gruppo è riunito, ma ne manca uno: Zed!
John Kratos ha la completa attenzione dei suoi compagni.

Kratos: “Zed ha fatto una scelta nobile, ha sacrificato il nostro supporto per combattere Gregory Heavans, vincere il King of Fight e rafforzare Extreme Hell. Porterà una fetta di Chaotic Existence all’interno dell’altro roster. Rimane uno di noi, non lo abbiamo perso, semplicemente lo abbiamo promosso all’indipendenza. Dobbiamo credere nel Badasser, perché donerà grandi soddisfazioni a questo gruppo.”

Il Bald Basterd non sente repliche, Black Violence e Wizard rimangono in silenzio con le cinture di campioni di coppia in loro possesso.

Kratos: “Io ho raggiunto il Total War Project per confrontarmi con Heinz Lieder. Non era lui l’uomo dietro alla sfida che mi è stata lanciata, ma il punto di forza del Kommando, Der Kraken. Colui che possiede il nome di una creatura leggendaria della mitologia greca, il mostro marino, la bestia a più teste, il terrore dei mari.”

Ancora silenzio, i compagni ascoltano quanto ha da dire il loro leader.

Kratos: “Mi conoscete bene, io amo combattere, adoro le sfide all’ultimo sangue e ancora una volta farò del ring il mio campo di battaglia. Ho dei progetti, compagni miei, progetti lungimiranti per il gruppo, e ho bisogno di voi dalla mia parte. So di avere il vostro supporto!”

Il lottatore pare amichevole nei confronti dei suoi alleati, tuttavia c’è qualcosa di strano, Black Violence rimane in silenzio, Wizard invece non ha per nulla la sua solita espressione giocosa.

Wizard: “Sto pensando di lasciare il team, John!”

Parole forti come un fulmine a piena potenza.

Black: “Ho fatto lo stesso ragionamento, Kratos.”

Entrambi i campioni di coppia mostrano opposizione al progetto del Greek Warrior.

Kratos: “Perché… perché volete lasciare la Chaotic Existence? Ho creato questo luogo per persone come voi che ne avevano bisogno. E ora che avete ottenuto successo state pensando di mollare?”

Black: “Ti conosco dal momento della creazione del gruppo. Sei una persona dalla grande empatia, tutto ciò che tocchi diventa parte di te. E io ti ammiro per questo. Però, sei tornato con due obiettivi. Far trionfare l’Awakening in Chaos e rinforzare la squadra… qui a Bloody Desperation. Ti sei dimenticato per chi lavoriamo?”

Kratos: “Voi lavorate per me, non per Denny Leone.”

Wizard: “Sbagliato, noi lavoriamo per Denny. E questo significa che anche tu sei sotto al suo controllo. Ci hai posto nella condizione di schiavismo nei confronti dell’uomo di potere, ed è qualcosa che abbiamo sempre combattuto.”

Kratos: “Come osate dire questo! Jack Leone è il nostro nemico storico, e ancora una volta stiamo intralciando i suoi piani. Credete davvero che io mi sia venduto a Denny? Che abbia venduto il nostro sogno a lui?”

Black: “Forse ancora non lo realizzi, ma tu sarai la causa della nostra caduta. Potremo andare per le strade armati di cinture, con la fama del momento, ma serve uno scossone a questa squadra. Non oserò scavalcare la tua autorità, Kratos, non cercherò di portarti via la leadership. Ma è giunto il momento di riflettere e pensare se questa alleanza è in linea con gli ideali che hai impartito al team.”

Wizard: “Concordo con il fratello Anjeh. Tranquillo, non ce ne andremo presto, hai ancora tutto il mese di luglio per decidere la linea guida della Chaotic Existence. Però, quando l’avrai esposta noi prenderemo la nostra decisione… e potremmo decidere di rimanere o lasciare.”

Il Bald Basterd vede uscire i due lottatori dalla stanza e pare furioso, sferra un pugno contro il muro.

Kratos: “Ingrati… ho costruito tutto questo per loro, ma ho concesso la libertà di scelta. Se rimarranno li perdonerò, se chiederanno di andarsene… io li eliminerò, romperò le loro ossa e porrò fine alle misere carriere che credono di avere.”

Kratos ride, è arrabbiato ma allo stesso tempo non riesce a vedere qualcosa di negativo nell’opzione B. Come un vero padre, anche lui deve prendere delle decisioni serie nei confronti dei ‘figli’ ribelli.

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Ci troviamo nel backstage a poche ore dall'inizio di Bloody Desperation e la telecamera è intenta a seguire gli spostamenti di Crystal Houghton che completamente assorta dallo schermo del suo smartphone accenna un sorriso. ??Cray: "Ho quasi finito." ??La rossa si ferma di colpo e dopo aver registrato un breve messaggio vocale concentra le sue attenzioni sull'occhio curioso della camera. ??Cray: "Ok, adesso assisterete ad uno spettacolo divertente!" ??Con un gesto della mano si fà seguire e muovendosi senza fretta lungo il corridoio ci conduce di fronte all'area dedicata ai camerini: Raggiunge quello di Barriage e con una smorfia accenna una sorta di inchino di fronte alla targa dell'atleta inglese. ??Cray: " Andiamo a rompere il cazzo a sua maestà." ??La lottatrice della Carolina bussa violentemente e dall'interno qualcuno risponde. ??"Ho da fare" ??Cray: "Che coglione." ??Assesta un paio di colpi in direzione del compensato scuro che traballa pericolosamente, bastano pochi secondi perchè l'uscio si spalanchi: Sulla soglia compare David Barriage che la fissa con le mani sui fianchi e un'espressione di evidente fastidio dipinta sul volto. ??Cray: "Oh finalmente." ??DB: "Non ti hanno insegnato le buone maniere?" ??Cray storce il naso e in tutta risposta scansa David infilandosi nella stanza sotto lo sguardo sbigottito del legittimo proprietario: Miss Congeniality si siede sul divanetto scuro e poggiando i piedi sul tavolino che ha di fronte si mette comoda. ??Cray: "Non ti hanno insegnato ad accogliere gli ospiti?" ??Il suo interlocutore la fissa senza proferire parola e si limita ad incrociare le braccia al petto, reazione che diverte moltissimo Cray che scoppia in una risata rumorosa. ??Cray: "Prendi le cose troppo seriamente, ad esempio parliamo di quella stronzata che hai fatto la scorsa settimana. L' Indipendent Championship? Sul serio? Giuro che mi hai lasciata senza parole, ed è molto difficile quando si parla della sottoscritta. Sai cosa penso tesoro? Che tu ti sia un pochino montato la testa, il tuo delirio è stato veramente imbarazzante. Io ero lì e vedevo lo sconcerto della gente, guardavo i membri dello staff mentre cercavano di darsi una valida spiegazione e soprattutto..." ??Estrae il cellulare dalla tasca de jeans. ??Cray : "E soprattutto ho avuto il piacere di partecipare alla reazione del web. Sai che ci sono dei sondaggi per stabilire se tu ti sia completamente bevuto il cervello o meno? Devo dirti quale risultato è in vantaggio?" ??DB: "...."

Cray: " Uhm, immaginavo. In ogni caso, mi riprenderò quella cintura solo per il gusto di bandire questa mostruosità che la tua mente ha partorito, quello che stai sfoggiando come fossa la coroncina di una Miss è il Survival Championship e tale ritornerà per mano MIA. Sei stato abbastanza fortunato da affrontarmi con un sacco di distrazioni a favore sul ring, ma questa volta sarà Crystal Houghton contro David Barriage."

Barriage sorride beffardamente a Crystal per poi prendere il suo smartphone e 'leggerlo' per qualche secondo prima di risponderle.

DB: "Well... hai ragione Cray... c'è una petizione contro di me.... così come ci sono un sacco di articoli che parlano della mia vittoria a Survivor Of The Ring e, soprattutto, di quella..."

Barriage indica la cintura di WBFF Indipendent Champion che fa bella mostra su un tavolino.

DB: "... perdonami, peró, non vedo nulla che riguardi Crystal Houghton... sai perchè?!

Perchè a nessuno frega un cazzo di Crystal Houghton!!"

Barriage va a muso duro con Cray che, impassibile, non indietreggia nemmeno un centimetro.

DB: "La cintura Survival era l'unica cosa che rendeva interessante la tua presenza qui in WBFF, averla persa ti ha fatto finire nel limbo dell'anonimato come tre quarti delle persone che passeggiano per questi corridoi e questo ti sta facendo impazzire vero?!
Per questo sei venuta qui carica come una molla a pretendere un qualcosa che non ti spetta, per questo sei entrata nel mio camerino senza nemmeno bussare, per questo hai mancato di rispetto al più grande campione della WBFF...

... e per questo che ora uscirai da questo camerino prima che la situazione degeneri...."

Barriage indica l'uscita a Crystal che, peró, rimane immobile e continua ad osservare Barriage con aria di sfida.

DB: "Bene, sembri proprio pronta ad andare fino in fondo uh?! Sai, potrei colpirti con questa bottiglia proprio ora e lasciarti qui a terra sanguinante e tutto questo solo come 'prezzo' per il tempo che mi hai fatto perdere. Potrei anche andarmene e lasciarti qui da sola ad ammirare quella cintura che mai riuscirai a riconquistare..."

Questa volta Barriage recupera il titolo Indipendent e lo appoggia alla sua spalla sinistra mettendolo in bella mostra sia a Crystal che alla telecamera.

DB: "... ma in realtà essere campione Indipendent comporta dei doveri e questi doveri sono quelli di dimostrare a tutta la WBFF che NESSUNO è migliore di David Barriage! Non lo è Skyblue, non lo è Denny Leone, non lo è Daniel Stuart e di sicuro non lo è Crystal Houghton!
Vuoi un'opportunità per il titolo?! Avrai la tua opportunità ma ricordati che se già ora nessuno si interessa più di Crystal Houghton dopo che ti avrò sconfitta ed umiliata nemmeno tua madre vorrà più pronunciare il tuo nome!"

Barriage 'scosta' Crystal e fa per lasciare il camerino rivolgendo un'ultima frase alla rossa.

DB: "Mi raccomando, metti a posto quando esci!"

[IMG]http://i61.tinypic.com/10dv9rp.jpg[/IMG]

Kokone: La Hog Family, una forza dominante all'interno della WBFF dei giorni nostri, fa il suo ingresso sul ring!
Taggart: Contro di loro, Sheenan ed il WWE Derrick Mortimer...
Kokone: Riuscirà il Tribal Warrior a sopperire alle mancanze del suo compagno?

MATCH 2* Title Shot for WBFF World Tag Team Championships (Slot for Elimination Chamber at Extreme Desperation Tornado Tag Team Match): Hog Family (Eugene and Harold Hog) vs Sheenan and WWE Derrick Mortimer

DING DING

La campana dà il via alla contesa...

....MA UN BOATO SCUOTE LE FONDAMENTA DEL PALAZZETTO!
JUMALA!!!!!
ALCIDE!!!!!!!!!!!!!
PAIGE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Kokone: E' un'invasione, possibile che nessuno faccia nulla per evitare problemi di questo genere???

Harold Hog si volta, ma ormai è troppo tardi!
Paige e Alcide hanno due sedie d'acciaio, e con il loro ausilio colpiscono al volto Harold Hog, il quale rotola dolorante fuori dal ring!

Jumala sale sulle protezioni che delimitano il pubblico dal ring...

.....JUMALA'S WAY!!!!
CURB STOMP SU HAROLD HOG, che è di fatto a terra fuori dal quadrato!

Kokone: Sheenan e il WWE Derrick Mortimer osservano la scena senza proferire parola e senza interferire.

Eugene sembra perso a centro ring, chiama l'aiuto del fratello che è fuori gioco fuori dal ring...

ALCIDE COLPISCE CON UNA SEDIATA EUGENE HOG ALLA SCHIENA, E PAIGE COMPLETA L'OPERA COLPENDO A RIPETIZIONE IL POVERO EUGENE!

Sheenan sembra sorridere mentre Alcide e Paige, con Jumala, si dileguano dal luogo del misfatto visibilmente soddisfatti.

Harold Hog è fuori gioco, Eugene si rialza tenendosi la schiena per il dolore...

...si volta...

....SKULLSCRAPER!!!!!

Kokone: E buonanotte!!!


1....
2....

3!!!!!!!!!!

Taggart: Sheenan e il WWE Derrick Mortimer, il quale esulta senza di fatto aver fatto NULLA, si qualificano alla Elimination Chamber di Extreme Desperation!

VINCITORI
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