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JLW #7: The Match Who Sold The World

Ultimo Aggiornamento: 27/03/2016 18:40
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The Boss
27/03/2016 18:39
 
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Can’t Hold Us risuona nell’arena, ed è Drago a palesarsi sullo stage! Il debutto del fighter di Liberec in JLW è accolto con assoluto calore da parte del pubblico, con il quale Drago gioca scambiando il cinque e danzando in maniera orribile sulle note della sua theme song. Una volta salito sul ring, si gode il suo classico momento di gloria chiudendo gli occhi ed ascoltando il vociare della folla che inneggia il suo nome, prima di cominciare a parlare.

“Terzo turno del 2 worlds 1 cup…Repubblica Ceca ancora dentro! Sconfitta la Scozia, ed il degno rappresentante in Aaron Kirk, questa volta mi tocca la Grecia, nel nome di John Kratos. Quando ho intrapreso questo percorso, pensavo di dovermi affrontare con rivali sconosciuti sui quali documentarmi a fondo, ed invece la sorte mi ha proposto in sequenza Riddle…Kirk…ed ora Kratos. Tutti wrestlers della WBFF, curioso…davvero curioso! By the way, vi ho già parlato di Liberec, vi ho già annoiato a più riprese su quanto ci tenga a portare la Repubblica Ceca sul tetto dei due mondi, quindi prima di salire sul ring con Kratos vorrei spendere due parole sul mio avversario e sul mondo che lo rappresenta.”

Drago sembra pensieroso

“Il guerriero di Sparta…”

Il tono è lieve, Drago aspetta qualche istante per trovare le giuste parole da pronunciare.

“Io rispetto John Kratos. Parliamo di una leggenda di questa disciplina, un wrestler conosciuto in ogni angolo del globo. Quando si parla dei nomi che hanno fatto la storia della nostra federazione, quello di John Kratos è sicuramente in cima alla lista insieme a pochi altri eletti, quali Jack Leone, Michael McFarry e forse nessun altro. Kratos c’è sempre stato, tra alti e bassi ha rubato la scena con il suo modo di fare così peculiare e caratteristico, mischiare comedy e realtà senza far mai mancare quel pizzico di misticismo e mitologia che da buon rappresentante del paese ellenico riesce a trasmettere senza mai stancare. Tutto questo, ma non solo, è John Kratos.
Eppure, per quanto lo rispetti, vi è un aspetto che non tollero di John Kratos.”

Il pubblico sembra stupito, e Drago zittisce il mormorio con ampi cenni della mano.

“Kratos ha sempre sfruttato la sua provenienza per piacere alla gente, o quantomeno per generare interesse attorno alla sua figura. Quando tu parli di un paese, di una popolazione, e pensi alla Grecia, ti viene semplice pensare alla filosofia, all’eterna lotta tra Sparta e Atene, al rapporto con le divinità, alla cultura del passato che si fonde con il presente. John Kratos rappresenta la Grecia di ieri, ma non la Grecia di oggi! Mai una citazione sulle difficoltà economiche di un paese in crisi, mai un accenno sull’attuale realtà ellenica. E’ molto semplice rinnovarsi e risultare affascinanti parlando di storia e filosofia laddove il tuo paese natio ti consenta di farlo senza risultare noioso. Se John Kratos fosse nato a Liberec, cosa avrebbe da raccontare?”

Il brusio del pubblico è tangibile, e Drago sembra non curarsene affatto.

“Chiunque mi conosca, sa perfettamente che i voli pindarici non fanno parte del mio bagaglio culturale, ed adoro l’estremo realismo e la noiosa quotidianità, risultando talvolta poco interessante o poco incline al facile applauso. Quello di oggi non è un semplice scontro tra John Kratos e Petr Vesely.
Non è un semplice scontro tra Grecia e Repubblica Ceca.
Quello di oggi è uno scontro tra due mondi diametralmente opposti che fanno parte di uno dei due mondi che rappresentano questo torneo. Non saranno gli affascinanti ricordi evocativi di un passato mai dimenticato dal guerriero di Sparta a dominare la scena! Riuscirà sicuramente a fare breccia nel vostro cuore, laddove io non ci riuscirei mai, semplicemente perché io non sono così.
Io sono un tipo qualunque, il ragazzo della porta accanto che non ha chissà quali aneddoti da raccontare, il quale più che parlare di wrestling e di cosa ha combinato negli ultimi giorni di fronte ad un bel boccale di birra non è in grado di fare. Sono semplicemente diverso da lui, così come lui è profondamente diverso da me.
Ed in questa diversità non viene meno il rispetto.
Due mondi opposti…ma l’ho già detto qualche istante fa, ed allora definiamolo pure come un match valevole per il 2 worlds into the 2 worlds 1 cup! ”

Attimi di imbarazzo tra la folla e sul volto paonazzo di Drago una smorfia divertita fa capolino.

“Questa definizione fa davvero schifo, sono proprio un pessimo intrattenitore! Per fortuna posso esprimere divertimento attraverso il ring. Mai come oggi il risultato passa in secondo piano! Ho solo voglia di divertirmi…e di divertirvi!
John, voglio essere onesto con te… sappiamo tutti cosa porterai al pubblico della JLW quest’oggi! Idee e ricordi, storia che si mescola con attualità, porterai in JLW evocative immagini con le quali immedesimarsi, con le quali far giocare la fantasia! Molti di voi resteranno rapiti dalla dialettica e dalla storia che John vi racconterà, ed a me verrà come sempre da esclamare un laconico…”

Drago arrossisce vistosamente

“Un laconico…
Va beh, lo dico…CHEPPALLE!”

Il pubblico scoppia a ridere ed anche Drago sembra particolarmente divertito, anche se riesce a ricomporsi in breve.

“Seriamente ragazzi, quanti di voi ascoltano ogni parola che Kratos sciorina di volta in volta dall’inizio alla fine?
Dai…

…comprenderete il senso di quello che sta dicendo, apprezzerete la smisurata cultura e lo straordinario personaggio del guerriero Spartano, ma se affermate di non perdervi neanche un istante nei suoi discorsi mentite sapendo di mentire!
E se riuscite a seguire tutto il discorso, significa che non siete come me! Il mondo è bello perché vario…ribadisco un’ultima volta il mio CHEPPALLE!”

Altre risate, Drago sta evidentemente scherzando con Kratos e con il pubblico.

“A parte gli scherzi, sai che ti rispetto comunque, John! Sei un grande avversario ed un grande uomo! Buona fortuna! E che vinca il migliore!”

Sulle note della sua theme song e con passi di danza ai limiti dell’indecenza, Drago scende dal ring e ricambia ancora una volta l’affetto dei fan, scambiando pacche sulle spalle e cinque soprattutto con i più giovani. Sul volto del fighter di Liberec campeggia un sorriso naturale, la tensione dell’incontro con Kirk ormai è un pallido ricordo. Oggi conta solo il divertimento.
Reale divertimento.

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Chi di valor ci avanza?
Per noi son le battaglie
Gioia d’ionia danza:
Noi dell’età sul fior,
Bollente abbiam nell’anima
Di patria il sacro ardor.
(Tirteo, poeta e guerriero Spartano del VII secolo a.C.)

Rumore di passi lenti, che si arrestano all’improvviso. Davanti ai nostri occhi, rovine calpestate da piedi provenienti da tutto il mondo. Un luogo turistico, il sito di una città che non esiste più.
John Kratos ha completato il suo pellegrinaggio, ha raggiunto la sua casa fatta di sabbia e terreno spianato. Si ferma a contemplare lo scenario che ha di fronte, ripreso pochi passi alle sue spalle.

“Vedo una città fiorente, dove uomini parlano a voce alta per le strade e una donna espone prodotti agricoli dell’orto su un banco di legno.
I bambini si rincorrono schiamazzando, una dama ancora vergine dal volto scoperto attira l’attenzione dei vigorosi Spartani. Chi ancora può la desidera, chi è già legato dal vincolo famigliare può solo osservarla con il cuore già rammaricato.
Una coppia di amanti è appoggiata testa a testa in un vicolo, la mano sottile di una giovane donna trova il contatto con quella dell’uomo. È tempo per amarsi, per identificarsi in uno sguardo, per vivere la propria esistenza.
Chi ha detto che Sparta è guerra e brutalità? Cosa io vedo non è che il riflesso del crepuscolo di un giorno ordinario. Persone lontane nell’epoca, esseri umani come noi, quella parte di Grecia antica che ci siamo portati dietro al giorno d’oggi.”

Il Greek Warrior riprende il suo percorso, afferra un ramo rimasto a terra, dirottato dall’ultima folata di vento avvenuta in zona. Non tanto distante da qui vi è una città, ci sono alberi e quel ramo è giunto a salutare un luogo glorioso. Kratos lo impugna come una penna e incide delle scritte a terra. Non è cirillico, è alfabeto latino, possiamo riconoscerne il contenuto.
D R A G O
F R O M
L I B E R E C
Il nome del suo avversario, il luogo di provenienza del Fighter di Liberec, Repubblica Ceca.

“Ho sconfitto un prode guerriero samoano per giungere qui, ma ora sono a casa. Questo è il mio luogo d’appartenenza, dove non vivono più gli uomini del luogo, posso vagare per il mondo perché la Sparta che sento mia non esiste più. Oggi sono un greco che ha scelto di trasmettere il suo amore per la patria natia al mondo intero. A quello più vicino a me, l’Europa, fino ai confini del Nuovo Mondo.”

Il Bald Basterd appoggia il ramo a terra, osserva la sua stessa scritta come un mantra. C’è passione nei suoi occhi, c’è riconoscimento verso quel nome.

“Io ti conosco, Drago, viaggio nei tuoi stessi luoghi, dormo negli stessi alberghi. Non siamo amici, non c’è dialogo fra noi, eppure siamo uomini legati a storie parallele. Ho ammirato il tuo percorso di redenzione. Desperation Iron Man Champion poco dopo il tuo debutto, poi Undisputed WBFF Heavyweight Champion. Potresti essere nuovamente in cima alla montagna, ma hai scelto di stare al fianco di persone che ritieni affini. Lo sai, Drago, tu e io ci affronteremo non solo nel torneo, ma anche nei War Games. Noi che siamo sempre stati separati ci troveremo a conoscerci sul piano della competizione. E questo mi aggrada.
Il guerriero spartano contro il combattente di Liberec.
Così ci definiamo, così lontani sono questi termini da ciò che siamo realmente. Due persone vere e sincere, le cui parole condiscono percorsi dove quello che conta è l’atto dell’esistenza nella lotta.
Ti ho guidato qui per mostrarti chi sono realmente.”

Il lottatore torna a fissare il sito dell’antica città. Tende una mano verso di esso, come se le immagini scorressero vivide nella sua immaginazione.

“Un messaggero raggiunge la folla per annunziare a gran voce il grido di guerra. Sparta è scesa ancora una volta in battaglia, contro altri nemici, verso nuovi territori ai margini della Grecia.
C’è silenzio per qualche secondo, poi arrivano risate fragorose.
Forti guerrieri si separano dalle mogli, erano già pronti, tornano a fare quello per cui sono addestrati.
Chi di valor ci avanza? Per noi sono le battaglie.
Così scriveva Tirteo, con la gioia nel cuore.
Lo Spartano non conosce timore delle guerre, combattere è come vivere, un modo per affermare di esistere. Lontano dalla morale moderna, lontano dal giudizio storico.
Se per proteggere le persone amate bisogna spostarsi per mare e terra in territori sconosciuti all’uomo, allora è un percorso prode, che va seguito a testa alta.
Gli Spartani sono fratelli, nessuno combatte da solo, c’è sempre qualcuno ai fianchi. La debolezza di uno significa il crollo di tutti, la forza del gruppo significa il successo di ogni spartano. Il vero significato di fratellanza, anche se gli Spartani la chiamavano amor di patria.”

Il Bald Basterd si china a terra, osserva ancora una volta il terreno e afferra della sabbia da esso, la infila nel suo sacchetto. Ecco da dove arriva la famosa sabbia spartana

“Quello che io vedo arriva dal cuore.
Posso percepire la storia di questo luogo anche senza averla vissuta, perché sono legato a Sparta.
Drago, tu e io non veniamo dalle capitali delle nostre nazioni, siamo prodotti di altre città che sentiamo nostre.
Però anche noi abbiamo differenze sostanziali, io sono il passato, tu il presente. E il mio passato rimane attuale perché è parte di ciò che sono. Non posso dimenticare chi è venuto prima di me, il solo fatto di non conoscere i loro nomi mi tormenta, perché sono legato a questa fratellanza spartana. So che essi saranno con me al momento di scendere in battaglia contro di te, per dare a Sparta e alla Grecia intera un posto d’appartenenza all’atto finale del torneo.
Io sono il rappresentante scelto della Grecia, mi ergo contro di te come paladino della mia nazione, senza negarti il mio rispetto, con il desiderio di impormi su di te senza offendere il tuo orgoglio.
Rispetto il patriottismo e la tua passione, però io sono come la sabbia di Sparta che mi porto dietro, un ricordo che non ha intenzione di andarsene.
Da Sparta al mondo ellenico il passo è vicino, questa è la mia casa e mi batterò per essa.
Uno Spartano è felice prima di scendere in guerra perché protegge ciò che gli è caro.”

Il guerriero spalanca le braccia e chiude gli occhi, percepisce il vigore del territorio a cui è legato. La Sparta che non esiste più è con lui. A occhi chiusi si lega al suo passato. La vita ordinaria scorre attorno a lui.

“Anch’io sto partendo per la mia guerra personale.
I guerrieri che marciano insieme all’esterno della città sentono la voce profonda di un guerriero proveniente da un’altra epoca. Egli cita Tirteo per donare loro la gioia di combattere.
Noi dell’età sul fior,
Bollente abbiam nell’anima
Di patria il sacro ardor.

Sorridere di fronte alla guerra.
Drago… io sono felice, non c’è nulla di più ilare che combattere per la Grecia.
Sto arrivando da te, puoi provare a distruggermi ma io sono come la sabbia di Sparta, continuerò a ritornare per continuare a esistere.”

Kratos riapre gli occhi, impugna il suo sacchetto e osserva quel luogo.
Non una persona, solo la natura di un luogo disabitato.
Il guerriero si volta di spalle e se ne va da casa senza più guardarsi indietro. Pochi passi per sparire dalla terra natia nel tramonto.

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DeWitt: “Il prossimo match è valido per il Two Worlds One Cup e riguarda due lottatori che non sono nel roster JLW.”
Lover: “Non dire così! Kratos ce l’abbiamo già avuto due volte ed era Maskos.”
Silente: “Peccato che non fosse davvero un allievo, vedevo grande potenziale in Maskos.”
DeWitt: “Stiamo parlando di due lottatori imponenti, Drago è stato fra i volti della WBFF Wrestling nel 2015, mentre Kratos è conosciuto un po’ ovunque ma ormai è in pianta stabile in WTF.”
Silente: “Sfida fra europei che garantirà l’accesso allo show finale. Questo è il PRIMO turno degli ottavi di finale, si saprà il primo degli otto partecipanti all’ultimo show del Two Worlds One Cup.”
Lover: “La finale la facciamo da noi?”
DeWitt: “Direi che è impossibile!”

Two Worlds One Cup; Ottavi di finale: Drago (Rep. Ceca) vs John Kratos (Grecia)
Referee: Azure Crusada

Drago /
John Kratos 0-2

La Jack Leone Wrestling non ha portato fortuna a Kratos finora. Nei panni di Maskos ha ardito il suo piano contro Völkermord ma quando si sono affrontati da uomo a uomo nel Greek House of Fun match è stato il Berliner Annihilator a sconfiggere lo Spartano, infliggendogli una sconfitta che invece di ferirlo nell’orgoglio lo ha fortificato. Da quel momento Kratos ha ritrovato se stesso, sia in WTF dove ha sconfitto Jason Slayer in un Hell in a Cell match per poi entrare in lotta per il Total Title, sia in WBFF dove si è unito all’alleanza sempiterna fra Awakening e Chaotic Existence.


Il “Greek Warrior” John Kratos si presenta con la sua armatura da oplita. Su di essa due effigi, la V capovolta che rappresenta Sparta e la bandiera crociata bianca e blu con le strisce orizzontali che rappresenta la Grecia.
Il prode guerriero viene accolto con un boato dai fans della JLW, altrove viene considerato un sadico sanguinario, brutalizzatore nato, qui è lo Spartano che non si tira mai indietro.
“VAAAAAAAAAAAAAAAI!”

Il Greek Warrior solleva lo scudo al cielo, poi raggiunge il ring di corsa.
Esplodono dei pyros mentre ci viene elencato un elenco piuttosto modesto di titoli vinti nel corso di 11 anni di carriera.
Undisputed WBFF Heavyweight Champion
WBFF Survival Champion
FWF Trios Champion w/ Chaotic Existence
King of La Playa Champion
E poi l’immancabile simbolo: la testa pelata da Bald Basterd.

Lover: “Giovanni Kratosauro pelato bastardo.”
DeWitt: “Please, almeno in sfide come queste evita.”
Silente: “Jimmy che ricicla il coro su Attilio L…”
Lover: “Non roviniamo l’atmosfera!”
DeWitt: “Ormai è tardi per salvarla.”
Silente: “C’è gente che ci segue da tutto il mondo per vedere Drago vs Kratos e le cazzate di Jimmy Lover sono in mondovisione.”

Il Greek Warrior sale sul ring e si spoglia della sua armatura pesante, la fa cadere e con fierezza si toglie anche l’elmo. Il guerriero è pronto, fiata con pesantezza, è teso e motivato.
Ha sconfitto Sami Maeda.
Ha sconfitto Sam Lemi.
E ora un avversario di tutto rispetto, Drago.



Il Fighter di Liberec fa il suo ingresso, anche per lui un’accoglienza pazzesca.
Il lottatore saltella come lo abbiamo già visto fare nel suo promo precedente alla sfida, è carico e di buonumore, contrapposto alle sensazioni percepite da Kratos. Non c’è tensione in Petr Vasely, che
Ha sconfitto Emyx Riddle.
Ha sconfitto Aaron Kirk.
Due lottatori appartenenti alla WBFF Wrestling e ora ne ha di fronte un terzo. Anche se Kratos si sente 100% connesso alla WTF e a Larissa, per Drago è uno dei suoi tanti avversari e lo affronterà di nuovo ai War Games a The Last War.
Undisputed WBFF Heavyweight Champion.
WBFF Desperation Iron Man Champion.
Ancora alla caccia delle cinture di coppia della federazione di Chicago insieme all’alumni JLW Angel Obike Lowe.
Drago ha debuttato nel 2014 ed in poco tempo ha vinto quasi quanto gli undici anni di Kratos, merita di essere qui a giocarsi un posto ai quarti di finale, al Final Show che deciderà il vincitore del Two Worlds One Cup.

DeWitt: “Drago ha un’apparenza da lottatore fisicato, ma ha un grande cuore, è umano e passionale.”
Lover: “Fa beneficienza agli orfanotrofi come l’Uomo Tigre?”
DeWitt: “Questo non ci è dato saperlo.”
Silente: “Drago vuole emergere, anche se dovesse vincere stanotte sarebbe di nuovo contro un altro lottatore della World Bloody Fight Federation.”
DeWitt: “Già, si tratta comunque di una sfida mastodontica.”

Drago e Kratos sono sul ring, pronti a combattere. La referee Azure Crusada dice che non saranno permesse armi, se il wrestler della Repubblica Ceca lo capisce al volo, il Greek Warrior se lo fa ripetere un’altra volta, lui ci spera sempre.
E finalmente la sfida ha inizio!

DIN DIN DIN
Il suono della campanella apre le ostilità fra i due avversari.
High Kick di Drago per cominciare al meglio, subito il lottatore di arti marziali fa la sua prima mossa e travolge Kratos, che non si aspettava un’aggressione così intensa. Il lottatore lancia Kratos all’angolo e lo colpisce con uno Spinning Kick.
Drago è scatenato, chiama il pubblico e vuole il suo supporto. Ottime reazioni per lui, ma il Greek Warrior è già pronto a riscattarsi e lo fa con una Clothesline.
IL CECO IMPATTA SUL TAPPETO!
Kratos lo rivolge con il petto a terra e gli blocca il braccio dietro alla schiena, è un Fujiwara Armbar, applicato a perfezione. Il greco stringe senza mai mollare, lasciando l’European Drago in difficoltà dopo una manovra del genere, però anche lui mostra grande determinazione, con una prova di forza si rialza e va a toccare le corde, evitando di farsi sottomettere.
I due lottatori arrivano faccia a faccia, muso a muso in una collisione devastante. Il pubblico rumoreggia, ama vedere questi confronti fra uomini duri e crudi.

SPINTONE DI DRAGO!
Kratos non si aspettava questa reazione e contrattacca con lo SPARTA KICK, il calcio a mezz’aria… ma Drago lo evita con un passo laterale alla Tekken 3.
EUROPEAN UPPERCUT DEL CECO SUL GRECO, CHE TRAMORTISCE LA MANDIBOLA DEL GREEK WARRIOR.
Kratos è stordito e vulnerabile, Drago lo sa bene e punta sul Backstubber alla sua schiena, facendolo crollare sul tappeto. Il wrestler ceco si esalta, sente di essere in controllo, sa che può battere Kratos e lo sta dimostrando con una prestazione a cinque stelle, non si è mai fatto vedere vulnerabile mentre è già stato in grado ben due volte di cogliere il rivale impreparato.
Il Bald Basterd si rialza lentamente e tiene un piede a terra, sembra pronto a colpire dalla distanza.
LAST BREATH!
IL SUPERKICK ALLA GOLA.
DRAGO CROLLA CON LE SPALLE A TERRA, VENENDO SCAGLIATO A DISTANZA DALL’ATTACCO.
What a match!

DeWitt: “Non riesco a crederci, sembrava una posa da sumo, invece era per mascherare il suo clamoroso Superkick alla gola.”
Silente: “Kratos es muy poderoso!”
Lover: “C’è tutta la grinta del Greek Warrior, la sua energia bellica che chiunque qui dentro può percepire. Rispetta Drago, lo considera un grande avversario, però vuole smantellarlo pezzo dopo pezzo.”

Il Bald Basterd afferra il suo sacco ed estrae della sabbia da esso, si prepara al suo classico You Can’t See It, la sabbia negli occhi per prendere una posizione di vantaggio e connettere con una Power move. Tuttavia, l’arbitro lo ferma e gli strappa il sacco dalle mani, dicendogli che se userà la sabbia dovrà squalificarlo.
Booooooooooo.
Il pubblico non approva la decisione, ma Drago ha la possibilità di contrattaccare, Elbow Smash seguito da uno STOMP DIRETTO AL VOLTO DEL GUERRIERO SPARTANO!
Drago non si trattiene, ci mette anche lui tutta la sua violenza, la sua capacità di distruggere un rivale. Il lottatore appoggia di nuovo il piede sulla faccia di Kratos e l’arbitro comincia a contare, pena la squalifica.
Booooooooooo.
Niente da fare, anche l’European Drago è costretto a mollare la presa. Non si può usare l’Hardcore tipico dei due lottatori, Azure Crusada è stata chiara, è una sfida tradizionale.

MA VEDIAMO ARRIVARE MR. KHAN.

Khan: “Ma quale regole tradizionali? Questo è il Khanato della JLW, l’unica regola è che SI VA AVANTI FINCHE’ NON CI SARA’ UN VINCITORE, TUTTO È AMMESSO!

Viene cambiata la stipulazione dopo soli cinque minuti di match.
Ora non ci saranno squalifiche e i due lottatori potranno darci dentro con il PEGGIO del loro repertorio. L’arbitro Azure Crusada pare disperata, non voleva trovarsi in un campo di battaglia, il parco giochi di due lottatori brutali.
Kratos sorride ma Drago lo anticipa. DDT veloce con schienamento annesso.
1……………….
Solo conto di uno!

Silente: “Ora che si può andare avanti con le regole dell’Hardcore match, sono certo che i lottatori si sentiranno ancora più motivati.”
DeWitt: “Drago è sopravvissuto a un Cage of Death match, non l’ha vinto ma è stato in grado di rialzarsi, è indubbiamente uno fra i lottatori più resistenti in circolazione, può sopportare sulla sua pelle gli assalti brutali di Kratos.”


Il Bald Basterd si riporta in piedi e si apre il percorso a suon di pugni tesi, raramente lo vediamo combattere da strada, ironicamente per un hardcorista come lui il brawling non è il suo punto di forza, ma è anche un modo efficace per reggere il confronto con un grappler da arti marziali capace di bloccare i rivali in morse senza via d’uscita. Kratos riesce a raggiungere il rivale continuando a tenere separate le braccia dal corpo, perciò può connettere con uno SPINEBUSTER!
Slaaaaaaaaaaaam.
L’impatto è devastante.
Il Greek Warrior vive questa sfida, torna dal suo sacco contenente sabbia delle rovine di Sparta e stavolta se le cosparge sulla faccia. Sul volto ha le ceneri del suo territorio, non ha paura che qualche granello gli finisca negli occhi. Alla fine rinuncia a usare la sabbia per colpire l’avversario, la unisce a se stesso come un legame indelebile con la terra natia.
Drago viene rialzato……… posizione di Double Handed Chokeslam.
TERMOPILI DEL GREEK WARRIOR!
L’avversario impatta a terra e arriva subito lo schienamento da parte di Kratos.
1……………………
Anche qui solo conto di uno.
Drago mostra una determinazione incredibile, era praticamente quasi una manovra finale da parte del pelato bastardo.
I due lottatori rimangono al centro del ring e si scambiano un colpo dopo l’altro, alternandosi a vicenda.

PUGNO DI DRAGO. OLEEEEEE.
BACKHAND CHOK DI KRATOS. VAAAAI.
PUGNO DI DRAGO. OLEEEEEE.
BACKHAND CHOK DI KRATOS. VAAAAI.
PUGNO DI DRAGO. OLEEEEEE.
BACKHAND CHOK DI KRATOS. VAAAAI.
BACKHAND CHOK DI KRATOS. VAAAAI.
Poi Drago prende il sopravvento e travolge l’avversario con un Facebuster. Il lottatore di 119 kg subisce un impatto devastante per via di quella manovra!
Drago è pronto, vuole passare alle manovre pesanti, quelle che debilitano i suoi avversari. Dalla distanza aspetta che il rivale si riporti in piedi.
SVLECI!
Tuffo con slancio annesso, Kratos viene gettato a terra con una manovra classica da parte del fighter di Liberec.

LAMANI RAMENO!
Drago cerca di applicare la Knee Bar Clip al Greek Warrior, ma lui striscia verso le corde e riesce a sopravvivere prima di finire nella morsa.
Conosce bene il repertorio del rivale ed è stata questa la sua ancora di salvezza, ha previsto lo scopo dello Svleci.

Drago: “I’ll make you tap, Kratos!”
Kratos: “Try it or DIE trying it!”

PROVOCAZIONE a vicenda fra i due lottatori. Non c’è astio ma lo spirito bellico li invita a ignorare l’étiquette sportiva, stanno alzando la posta in gioco e ogni manovra fa ancora più male della precedente. Siamo già nel vivo da minuti ma qui il ring è bollente come un Inferno match.

Il Greek Warrior appare scatenato, va a connettere con lo SPARTA KICK, il calcio a mezz’aria. Poi va a prendere il suo scudo con le iniziali J.K. Il wrestler lo posiziona a terra e poi ci connette su di esso il CREEPING CHAOS, la mossa il cui nome è un omaggio a Cthulhu di Lovercraft.
Sitout Full Nelson Atomic Drop.
Il Bald Basterd ci ha dato dentro con una manovra devastante, tant’è che va a schienare l’avversario senza nemmeno provare altre soluzioni.

1……………………


2……………………


Nooooooooooo!
Non è sufficiente, non può esserlo visto che Drago ha sopportato ben altro nella sua onorata carriera.
Il fighter di Liberec sembra quasi grato al rivale per aver risvegliato il suo spirito da combattente. Si ricorda le sue origini, il mondo delle MMA underground dove tutto è lecito. E questo lo spinge a colpire l’avversario al volto con una raffica di pugni.
DRAGO NON SI FERMA, È UN VERO ASSALTO FATTO DI PUGNI. SI APRE UNA FERITA AL SOPRACCIGLIO DI KRATOS, POI UN’ALTRA ANCORA.
Il Greek Warrior barcolla alle corde e Drago lo stende con un pugno da K.O.
Il Fighter solleva un pugno al cielo, su di esso è impresso il sangue dell’avversario.
KRATOS VIENE LASCIATO A TERRA IN UN BAGNO DI SANGUE, DEL SUO STESSO SANGUE!
Drago sa che la situazione è a suo vantaggio ma non cerca ancora lo schienamento, conosce Kratos e sa che si rialzerebbe al conto di due. Vuole proprio martoriarlo, distruggerlo senza vie d’uscita.
ANKLE LOCK dell’European Drago, boato del pubblico nel vedere applicata una fra le manovre più amate. La caviglia di Kratos è in balia del rivale, lo vediamo urlare con il volto che è diventato una maschera di sangue, una sofferenza tremenda.

DeWitt: “Kratos sta per cedere!”
Silente: “No, non cederà.”

Il Greek Warrior riesce a scalciare via dalla presa………… E CARICA DRAGO SULLE SPALLE.
Posizione che conosciamo tutti benissimo.
FEEL
THE
PAIN.

Il tornado di Forza 5 viene connesso a perfezione, l’impatto di Drago al tappeto è devastante, ma Kratos rimane in ginocchio, stremato, affaticato. Avvicinarsi al corpo dell’avversario è un’impresa titanica pure per lui, ma finalmente ci riesce e Azure Crusada va al conteggio.


1………………………


2……………………….


KICK-OUT DI DRAGO.

E non finisce qui, il fighter di Liberec si riporta in piedi e tramortisce l’avversario con la KOLENO SKOK. GINOCCHIATA AL VOLTO.
COLPO DA KO.
Il wrestler della Repubblica Ceca ci crede, ma non vuole lo schienamento, punta alla vittoria piena.


LAMANI RAMENO!
Knee Bar Clip.
LA GAMBA DI KRATOS È IN UNA TRAPPOLA DEVASTANTE.
Il Greek Warrior si avvia verso la sua fine da tragico eroe greco.
MA NOOOOOOO, il wrestler allunga una mano verso il suo sacchetto contenente sabbia di Sparta… E LA GETTA ADDOSSO A DRAGO.
Il fighter anche ad occhi chiusi mantiene la presa, anche se basta una frazione di secondo per cambiare le carte in tavola.
IL GREEK WARRIOR RIESCE A USCIRE!

DeWitt: “Miracolo dovuto alla presenza di Hardcore nella sfida, altrimenti sarebbe stato un tap-out bello chiaro per il Greek Warrior.”
Silente: “Salvato dalle ceneri delle rovine di Sparta, lo trovo poetico.”
Lover: “L’amore degli antichi guerrieri per il Greek Warrior è un segnale di speranza.”
DeWitt: “O di guerra!”

Il Bald Basterd si approfitta della cecità temporanea del cieco, in realtà ceco, che ora è disorientato. Kratos lo spinge all’angolo e lo solleva con forza sopra la terza corda per appoggiarlo sulle sue spalle.

TEMPLE OF DESTRUCTION!

Musclebuster seguito da un Roll-Up.
KRATOS VA PER LA VITTORIA!


1………………………….



2…………………………..



3NO!
NO.
NO.
NO.
Non è possibile.

Drago non molla.
Drago non si arrende.
Drago resiste.

Il Greek Warrior non può crederci che sia la Feel The Pain che il Temple of Destruction sono stati spezzati. Drago è sopravvissuto anche ad altre manovre brutali dello Spartano.

“A shield and an helmet. This is my way to be a Greek Warrior!”

Kratos trascina sul ring anche il suo elmo e lo usa come ariete per travolgere Drago……… ma lui schiva la mossa e lo anticipa con uno Spinning Kick. Evitata anche da Kratos, che con l’elmo ancora in suo possesso va a colpire Petr Vasely al volto.
COLPO BRUTALE CON L’ELMO!
Il fighter di Liberec crolla al tappeto e sanguina anche lui dal volto. Stavolta è proprio il suo sangue a sgorgare, non solo quello del Greek Warrior che aveva già impresso sul suo corpo. Kratos dovrebbe agire, ma si ritrova paralizzato, l’effetto della Lamani Rameno gli ha debilitato una gamba.

DeWitt: “Due wrestler che ormai sono maschere di sangue, non è una sfida eccessivamente Hardcore, eppure la distruzione ha compiuto il suo atto.”
Silente: “Kratos non cede, Drago non si lascia schienare, è incredibile questa situazione e si prosegue così finché non ne rimarrà uno solo.”
Lover: “È una sfida che sicuramente rimarrà scritta nella storia!”


Il Greek Warrior striscia a terra, poi applica la sua presa definitiva a Drago.

WAIT AND TAP.
La Cattle Mutilation.
Ci vuole un’incredibile determinazione solo per eseguirla, figuriamoci per uscirne.

PLEASE DON’T TAP.
PLEASE DON’T TAP.
PLEASE DON’T TAP.

DeWitt: “I fans non vogliono che questa sfida abbia fine.”
Lover: “Tutto quello che ha un inizio ha una fine. #NichilistLover.”
Silente: “Mi dispiacerebbe vedere Drago cedere, mi provocherebbe dolore.”
Lover: “Nel senso del tedesco Tut mir leid? Che vuol dire ‘mi dispiace’ ma anche che provocherebbe dolore?”
Silente: “Jimmy, smettila di fare il poliglotta che ci spaventi!”
Lover: “Sono le erbe dei migliori pascoli del Nepal a farmi questo effetto.”

PLEASE DON’T TAP.
PLEASE DON’T TAP.
PLEASE DON’T TAP.

E Drago NON cede.
Non usa oggetti, non cerca la via d’uscita facile nemmeno in una situazione disperata.
C’è da dire che POTREBBE ESSERE SVENUTO!
Azure Crusada fa il suo controllo con conto di tre al braccio per vedere se ha perso i sensi.
One.
Two.
NO!
IL BRACCIO RIMANE ALTO!
DRAGO È ANCORA FRA NOI.
Kratos non riesce più a reggere la posizione, è lui a crollare.

DeWitt: “Non puoi uccidere la morte, ma non puoi nemmeno sottomettere l’idea stessa di sottomissione.”
Lover: “È un concetto troppo new age per i miei gusti.”
Silente: “Kratos è crollato prima di poter far cedere Drago.”
DeWitt: “Questo è il one on one match più lungo della storia della JLW, siamo ben oltre i 35 minuti.”

Un match devastante, due lottatori distrutti che sono sopravvissuti a tutto.
E alla fine faticano a reggersi in piedi, ma si comportano da uomini e da guerrieri del quadrato, continuano a confrontarsi.
KRATOS SPALANCA LE BRACCIA… E DRAGO FA LO STESSO.
Ancora provocazioni fra loro, anche se sono a pezzi c’è ancora l’agonismo, la competizione fino all’ultima risorsa rimasta.
Qui si scrive la storia, c’è posto solo per uno di loro, non è una questione personale, è la rappresentanza delle rispettive nazioni.
La Grecia, patria del Wrestling olimpico, storica nazione legata alla lotta molto prima del Catch as catch can.
La Repubblica Ceca, poco legata alla disciplina ma forgia di grandi atleti legati alle arti marziali.
Entrambe le nazioni fremono di sapere quale passerà ai quarti di finale, al Final Show del torneo.
Sul ring, Drago e Kratos si scambiano ancora pugni, stavolta senza coreografia di alcun tipo.
Pugni, mazzate, lotta di strada per uomini che hanno perso ogni aspetto tecnico dopo una partenza che sembrava degna di un Pure match.
È Kratos a connettere, interrompendo la catena di pugni per eseguire uno SPARTA KICK.
Drago impatta al tappeto e Kratos afferra nuovamente il suo scudo, lo posiziona al centro del ring.
MA DRAGO SI ACCANISCE SU DI LUI, lo getta all’angolo e lo colpisce con tre pugni al volto. Poi sale alla terza corda per un tuffo… KRATOS LO AFFERRA IN VOLO.

KING OF SPARTA SULLO SCUDO.
BLACK HOLE SLAM INTO X-FACTOR.

SLAAAAAAAAAAAAAAAAM.

LA MANOVRA HA UN IMPATTO TERRIFICANTE. LO SCUDO TRABALLA MENTRE DRAGO CROLLA CON LE BRACCIA DISTESE.
Il Greek Warrior volge uno sguardo verso l’alto, non verso un dio ma verso la sua gente così distante da lui. Salvato dallo scudo, salvato dal suo simbolismo.
E arriva lo schienamento.


1……………………………


Silenzio, solo silenzio.


2…………………………….


È pacifico, c’è quiete.


3!!!

Nessuna reazione, nessun rumore sul ring, soltanto l’1-2-3 che chiude una sfida di dimensioni omeriche.

Il pubblico è lì ad acclamare Kratos o disperarsi per Drago, ma nel ring c’è solo silenzio, la fine di un’epica sfida.

Testo nascosto - clicca qui


DeWitt: “Match clamoroso, finale insano, sfida che verrà ricordata, non riesco a credere che abbiano tirato avanti per tutto questo tempo.”
Silente: “Avranno bisogno di stare a riposo per almeno qualche giorno.”
Lover: “Già, dopo questa sfida non ci sono dubbi.”

A fine sfida partono i cori “THAT WAS AWESOME” da parte dei fans.
John Kratos esulta sulla sua Serenata Immortale, reggendosi alle corde. Azure Crusada con un po’ di timore verso il wrestler alto, grosso e sanguinante gli solleva un braccio al cielo, ma lui chiede a uno staffer di passargli il microfono.

“Cut the g’damn music!”

Il Greek Warrior ottiene quello che ha chiesto, la musica si interrompe e il wrestler si avvicina a Drago, che viene aiutato dai paramedici ma si rifiuta di accettare ogni aiuto. Applausi dei fans per il wrestler della Repubblica Ceca, che ancora si regge in piedi con le sue sole forze.
Kratos si avvicina a lui… E LO ABBRACCIA.
Drago ricambia la stretta, i due lottatori si fanno forza a vicenda, si scambiano qualche parola fra loro prima di separarsi.
Il Greek Warrior se ne esce da sotto alla corda più bassa, lascia a Drago questo momento e parte la sua theme song, il vincitore morale forse è proprio lui, solo la brutalità dell’Hardcore ha salvato Kratos dalla disfatta, il suo scudo e il suo elmo lo hanno protetto, ma non gli interessa essere l’eroe della gente, sa di aver svolto il suo dovere nei confronti della Grecia.
Drago se ne va sempre da solo, dà il cinque ai fans, può uscire a testa alta così com’era entrato 40 minuti prima.
Finale sul pieno rispetto fra due lottatori che saranno nuovamente avversari ai War Games della WBFF Wrestling fra poche settimane.

[IMG]http://i61.tinypic.com/vxl0dd.png[/IMG]

Il match è finito da diversi minuti e John Kratos torna nel suo spogliatoio, la porta è visibilmente forzata e richiusa, tenuta solo per miracolo ancora sui suoi cardini. Il Greek Warrior la spalanca pronto allo scontro con chiunque vi sia entrato, ma ad attenderlo trova solo una busta in bella vista su un tavolo.
Senza perdere tempo a guardarsi intorno Kratos raggiunge rapidamente la busta e la strappa per leggerne il messaggio. Digrigna i denti, lascia cadere il foglio sul tavolo.
L'inquadratura si avvicina e si può finalmente vederlo, non c'è firma e il messaggio è stampato a computer con un classico carattere Times New Roman, impossibile dire da chi provenga, ma non leggerlo...

[IMG]http://i64.tinypic.com/210ah78.jpg[/IMG]

DeWitt: “Ma che succede? Chi è il mandante di questa immagine?”
Silente: “Sarà lo stesso individuo che già lo ha sfidato per WBFF Extreme Desperation?”
Lover: “Non so cosa pensare.”
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