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Bloody Desperation 6x01 - 08/01/2016

Ultimo Aggiornamento: 08/01/2016 20:29
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08/01/2016 20:27
 
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?? << MA PPORCA PUTTANA!>>

?? << Si, Gregor?>>

Gregor << No, non dico a te, Kim>>

Kimberle << Ah ok>>

Gregor << Parlavo con “Jackie”…>>

Jacquelyn << MI STAI DANDO DELLA PUTTANA? Guarda che io ti mollo sul ciglio della strada, eh?!>>

Gregor << Cioè dove ti ho recuperato io?>>

Jacquelyn, al posto guida frena bruscamente facendo impattare un Heavans, privo di cintura , al posto del passeggero, col muso contro il cruscotto. Questi in preda al dolore si massaggia il muso scoprendo un naso sanguinante e con voce squillante e irritata urla incredulo alla ragazza

Gregor << Ma mi dice perché l’hai fatto?!!>>

Jacquelyn << Tu insinua un’altra volta che sono una prostituta e ti faccio volare oltre il parabrezza…>>

Kimberlee << Ma Jackie….è la verità….>> con tono teatrale e ironico << Lo siamo tuuuuuutte ahhahah>>

Non si può dire che l’abitacolo non sia affollato. Ci troviamo all’interno di un’auto scura, con una telecamera poggiata sul cruscotto, volta a inquadrare l’interno, monitorando la situazione. Al posto guida Jacquelyn Brown, pel di carota, sguardo deciso e abiti pesanti per combattere il freddo. Alla sua destra, Heavans, rampollo del Tennesse, con barba sfatta, giacca e camicia riciclate da un mercatino delle pulci e un naso arrossato.
Sul retro, altre due ragazze: Kimberlee Jane, capelli castani e mossi, sopracciglia marcate, leggermente in carne, non una stanga e con abiti succinti.
Con lei, fin’ora in silenzio, Danielle Trillie, biondina, formosa… e scema. Lei è intenta guardare puntate di Masha e Orso al cellulare.
Jacquelyn prende fiato irritata e si rimette in marcia spingendo sulla frizione.

Gregor << Ok, ok… perdonami Jackie. Mi è proprio scappato. Ero nervoso. Ma quando ho detto “porca puttana” era una semplice imprecazione. Non ti stavo accusando di nulla…>>

Jacquelyn << Non vedo dove sia il problema Greg…. Ti ho trovato un altro impiego. Meglio così, no?>>

Gregor << “Meglio così” un par di palle! E io quando mi riposo? Il sabato in WTF, il venerdì in WFFBFFW o come diavolo si chiama…. E il giovedì a commentare in NWR…>>

Jacquelyn << Nha nha nha… la NWR è un altro universo narrativo… quello non conta…>>

Gregor << Vaglielo a dire al me della terza dimensione allora: io mi stanco comunque Jacquelyn…>>

Jacqulelyn << Ohhhhh poveriiiino… il bimbo si stanca… Dimmi un po’ Greg… credi che i soldi crescano sugli alberi?>>

Gregor << Con le energie che spreco sul ring, potrei impiegarle per cercare di scoprirlo…>>

Jacquelyn guarda torva Heavans e poi torna a fissare l’autostrada davanti a sé… improvvisamente pare scoraggiata

Jacquelyn << Ecche là! Un ingorgo… che palle…>>

Kim << Dai, Jackie, vedi che tra poco si libera…>>

Jacquelyn << Ma noi già stiamo in ritardo… ci hanno appena assunto… ma che figura di merda è se non ci presentiamo, gente?>>

Gregor << Tranquilla Jacquelyn! Per esprienza… di figure peggiori non mancheranno ahaha…>>

Jacquelyn << Greg, basta, dai… ci vuole impegno. Ti ho procurato un contratto con la compagnia: non mandarlo a monte. Dobbiamo trovare i soldi per pagare le bollette e l’affitto dell’appartamento…>>

Gregor << Ma …. Ora che ci penso… voi siete in tutto sette ragazze…. Sette modelle… sette attrici.. . nonché sette pr… >> Jackie fulmina Heavans che si corregge << ….SEI, SEI saltuarie “accompagnatrici notturne”… ma possibile che ci manchino i soldi per pagare tutto ciò?>>

Kim << Mistero della fede! Aahahha>>

Jacquelyn << Sarebbe un mistero se il nostro Gregor non fosse pieno di debiti col Boss locale per via delle sue partitine a poker, quando non sa NEMMENO COME SI GIOCA!>>

Gregor << Imapererò… ma il fatto è che Don Nicciola è simpatico>>

Jacquelyn << Ma perché giocare con soldi ? Fate un’amichevole … vai al cinema anzi… mangiate qualcosa al ristorante…>>

Gregor << E vuoi mettere il brivido della competizione?>>

Jacquelyn << Ma non hai mai vinto nemmeno una mano!!>>

Gregor << Appunto! Il “brivido” che questa sia la volta buona ahahah>>

Jacquelyn << Comunque sia siamo proprio bloccati: se QUALCUNO si fosse sbrigato a prepararsi, forse saremmo arrivati in tempo>>

Kimberlee << Ero impegnata. Tra Danielle che guarda i cartoni animati e te che neghi l’evidenza, un surplus qualcuno deve portarlo a casa no? Ahaha… Ma manca molto all’arena? >>

Jacquelyn << Calcola che lo show è iniziato e a noi manca quasi un’ora e mezza, con ’sto traffico…>>

Gregor << Dai! Dai! Scommetto che arriviamo in tempo: BWWF stiamo arrivando!>>

Jacquelyn << Non sai manco come si chiama! Dio mio! La vedo bruttissima…>>

Danielle <<….ehmmm….. Ragazzi?>>

Jacquelyn << Che c’è Danielle?>>

Danielle << Po-po-possiamo fermarci alla stazione? Mi scappa di nuovo… >>

Jacquelyn << Ma ci siamo fermati mezz’ora fa Dany… >>

Gregor << MA INFATTI! Ceh! … come ti fa a scappare sempre? Legala! Altrimenti faccio la guardia io… >>

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This is the end, my friend, the end.

Il “Greek Warrior” John Kratos fa il suo ingresso sulla “Serenata Immortale”. Il lottatore riporta ancora sul corpo le ferite subite nella colluttazione con Sheenan e Psycho Roman a WBFF Maniacs VIII. Non porta cerotti, ha dei punti sulla fronte che non pare vergognarsi di esibire al pubblico. Il lottatore raggiunge il ring e si arma di microfono, pronto a confrontarsi con la folla.

“Negli ultimi mesi mi sono sentito l’Uomo dietro alla tenda, il Oscar Zoroaster Phadrig Isaac Norman Henkle Emmannuel Ambroise Digg della situazione.”

All’inevitabile ‘what’ del pubblico Kratos ha già la risposta pronta.

“Il mago di OZ.”

Grandi risate nell’arena, era molto più semplice riferirsi così al The Man Behind the Curtain.

“Ho manipolato Roman e Sheenan ma non li ho mai trattati come burattini, per me erano persone vere, ho percepito il loro respiro affannato, il loro istinto distruttivo. E sono felice del risultato finale, la mia Maniacs, l’occasione per dire ‘io c’ero e ho disputato un grande match’. Sì, perché quello che conta è che ho colmato il vuoto dentro di me. Tutto quello per cui mi sono battuto nel 2015 era condensato in quella sfida. I miei due peggiori, no, migliori rivali. E non ho vinto, ma il dolore che provo sulla mia fronte, la sensazione di qualcosa che si contorce e tira la pelle in ogni singolo istante, è qui presente.
Grazie, Roman.
Grazie, Sheenan.
Per merito vostro, questo guerriero spartano è in pace con gli spiriti dei guerrieri antichi che hanno accompagnato le mie battaglie. Dopo dieci anni in WBFF Wrestling, è giunto il momento di seppellire l’ascia di guerra, di porre fine a questa folle rincorsa.”

Si avvertono dei “nooooo” da parte del pubblico, molti vogliono che il Greek Warrior rimanga parte del roster.

“Il mio futuro è a Larissa, ho bisogno di prendermi del tempo per ritrovare le mie radici, per essere connesso alla mia terra natia. Ma vi prometto che questa non è l’ultima volta che mi vedrete. La WBFF Wrestling mi ha battezzato nel sangue, mi ha permesso di competere contro i più sadici figli di buona donna dell’ambiente. Ho affrontato Mark The Cannibal, che ha cercato di sradicarmi la carne dal mio corpo, ho combattuto Psycho Roman, un grande guerriero e un fantastico pazzo, sono entrato in competizione con icone come James McFist, Red Revolution Raven, i membri del new Turkish order. Sono fiero di queste battaglie, sono fiero di esserne stato parte e di aver avuto il vostro supporto.
Sono orgoglioso del Violence Club e della Chaotic Existence, so di aver fatto tutto ciò che speravo in questi dieci anni. E dopo un’onorata carriera lontano da cinture, ego e ipocrisia, posso considerare conclusa la mia meta nella World Bloody Fight Federation. Ci vediamo a Larissa, dove domani notte affronterò Jason Slayer in un Hell in a Cell match a The F-World #140. Ma potete stare certi che un guerriero torna sempre nel luogo in cui è stato forgiato. Un giorno tornerò da voi, alla ricerca di un nuovo nemico!”

Il Greek Warrior torna ad impugnare il suo scudo, decide di andarsene da guerriero e sa che non ci sarà alcun tributo per lui. Non si può amare chi ti abbandona, non dopo dieci anni. Eppure, quando il lottatore solleva lo scudo al cielo urlando il suo potente grido “Vaaaaaaaaaai” arriva il tributo. Forse ingiusto, ma lì presente.
Il Bald Basterd abbandona la WBFF Wrestling per tornare in Grecia.

Taggart: “Sembra incredibile, so che questa è la volta buona in cui sento che l’addio del Greek Warrior sia sincero.”
Kokone: “Almeno se ne va di sua volontà, non viene costretto dalle circostante o da Michael McFarry. Anche se ricordo di aver letto una news sulla scadenza del suo contratto al termine di Maniacs.”

Kratos osserva per l’ultima volta il ring. Sembra quasi provare una sensazione nostalgica sapendo di doverlo lasciare alle sue spalle. Ma è un guerriero, non abbandonerà il suo scopo.

E in quel momento, le luci dell’arena si spengono.
Tutto buio.
Il titantron è l’unico elemento vistoso ad essere luminoso. Su di esso compare una scritta a caratteri cubitali.

WHO’S NEXT???


GREEK WARRIOR.


YOU’RE NEXT!!!



Taggart: “Cosa succede?”
Kokone: “Alex El Tova è in WBFF Wrestling?”
Taggart: “Ma no, sarà Paul Garcia.”
Kokone: “Davvero, non ho idea di cosa stia succedendo.”

Le luci nell’arena ritornano e il Greek Warrior è in posizione combattiva, ma non c’è nessuno attorno a lui. Poi un’altra scritta compare sul titantron in caratteri rossi e strisce che ricordano scie di sangue.

JULY 27TH.
STAPLES CENTER, LOS ANGELES, CALIFORNIA.
EXTREME DESPERATION 2016.

BARBED WIRE MASSACRE MATCH.


Il Bald Basterd appare sorpreso e fa cenno di sì con la testa, non teme questa sfida, non teme questo avversario misterioso. Il Greek Warrior solleva lo scudo al cielo, in attesa di una sfida misteriosa a cui prenderà parte.

Taggart: “Almeno sappiamo che l’addio di Kratos dalla WBFF Wrestling durerà solo qualche mese. Qualcuno gli ha lanciato una sfida e lui ha accettato senza sapere di chi si tratti.”
Kokone: “Quel who’s next potrebbe averlo detto chiunque.”
Taggart: “Devo dire che fa strano aspettare una sfida che si svolgerà fra quasi otto mesi senza nemmeno sapere chi c’è dall’altra parte. Ma almeno possiamo dire di avere già un match nella card di Extreme Desperation con netto anticipo.”
Kokone: “L’ultimo evento prima della pausa estiva, il secondo più importante della federazione dopo WBFF Maniacs VIII. Sarà una bella attesa!”

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Doooooooooooooooooooooon.
Doooooooooooooooooooooon.
Doooooooooooooooooooooon.
Il suono delle campane è inusuale. Un becchino, un lutto?


Parte la Marcia Funebre di Chopin.
A quanto pare, c’è davvero un becchino nell’arena.
È JACK LEONE!!!
Non è da solo, con lui c’è Crashindenton a lanciargli fazzoletti di carta per pulirsi gli occhi.

Taggart: “Cos’è successo a Mr. Attitude? È morto qualcuno?”
Kokone: “La sua carriera è già morta da un pezzo…”

Il Cowboy di New York sembra tristissimo (anche se non del tutto convincente) e Crashindenton si comporta dal Chewbecca della situazione, lo abbraccia grugnendo parole incomprensibili all’umano udito. Finalmente Mr. Attitude sale sul ring e la marcia funebre cessa di suonare. Il clima nell’arena è gelido.

‘Old Jack si fa passare il microfono da Crashindenton, che gli passa pure tutta la confezione di fazzoletti di carta. Il lottatore ha la voce più rauca del solito.

“A WBFF Maniacs VIII ho vinto il mio match, ma ho perso un figlio. Mi ha detto che sono una merda d’uomo e che non mi rispetterà mai come tale. Quindi io…”

Jack osserva Crashindenton, che mantiene la sua espressione passiva-aggressiva.

“Ma certo, io ho vinto il mio match. E non ho sconfitto un lottatore qualsiasi. Ho sconfitto il top heel del 2015, ho sconfitto Denny Leone. Nove anni di rivalità sul ring e finalmente ho battuto quel lottatore che mi ha portato tremende crisi di nervi nel passato e nel presente. Ehi, ho sconfitto Denny Leone.”

Mr. Attitude abbraccia il gigante di Piacenza, mostrandosi felice, esultando. I fans sembrano divertiti seppur spiazzati da questo cambio repentino di attitudine da parte di ‘Old Jack, che pare tornato il mattatore di un tempo, capace di intrattenere il pubblico senza amarezza o acidità.

“È vero, non ho ottenuto il rispetto di Denny come uomo, ma sia io che lui siamo uomini adulti, sappiamo entrambi che ha senso separare le nostre strade. Io penserò alle mie faccende e lui alle sue, non c’è rancore in tutto ciò, c’è solo gioia perché ho sconfitto il mio più grande rivale in dieci anni di carriera. Quello spettro indomabile, il figlio dominante. E questo, amici miei, si chiama un successo, forse il più grande della mia carriera.
Mentre stavo crollando in quel match, ho percepito il vostro tifo. Se c’era qualcuno capace di credere in me, allora avrei dovuto crederci anch’io. Ed è per questo che ho resistito, che ho compiuto ciò che ritenevo impossibile: sconfiggere Denny Leone.
Questo mi rende felice, anche se è vero che c’è da considerare ciò che è accaduto in seguito, ma ve ne parlerò dopo.”

‘Old Jack scende dal ring, si avvicina alla transenna e parla vicino ai fans.

“Anno nuovo… nuova catchphrase?”

“Jack is Gonna Kill you… no, troppo usata da tanti altri.”

Leone: “Jack Leone loves co… Kokone?”
Kokone: “E io cosa c’entro?”
Leone: “Lasciamo perdere. È vero che per una volta non posso dire ‘più le cose cambiano, più rimangono le stesse’ perché questa mia vittoria è una game-changer, rivoluziona la mia carriera e la mia autovalutazione come pro wrestler. Ringrazio ognuno di voi per la passione con cui avete seguito questa rivalità, da voi ritenuta il feud of the year. Per me è stato ancora di più, la rivalità della carriera, la più personale, la più sentita. Perciò la mia felicità è reale perché ci sono vittorie nel Wrestling che ti fanno sentire vivo. E per un uomo che ha superato ‘i confini del tempo’, avendo già in corso un processo di decadenza fisica che va avanti da anni, è un miracolo, ma è successo realmente.”

Ci sono diversi applausi del pubblico per Mr. Attitude, arrivano anche gli inevitabili cori “You’ve still got it.” Leone torna sul ring e si avvicina a Crashindenton.

Leone: “E tu, Crash, vuoi dire qualcosa?”
Crashindenton: “PIACNZ!!!”
Taggart: “Più scontato di un punto esclamativo nei nostri commenti!”
Kokone: “Sempre meglio del Don’t rush with the Crash!”
Leone: “Che la Forza sia con te, ‘Becca.”

Il Cowboy di New York congeda Crashindenton con una pacca sulla spalla, poi cambia espressione, è decisamente più serio. Ha riso e scherzato, ma ci sono delle tematiche da affrontare e lo sa lui quanto il pubblico lì presente.

Taggart: “Quell’espressione la conosco.”
Kokone: “Gli occhi della tigre?”
Taggart: “Ma no, è più Rambo 2 – La Vendetta.”
Kokone: “Sempre Stallone.”
Taggart: “Meglio non nominare Stallone in presenza di Leone, non andiamo a scavare troppo a fondo in momenti imbarazzanti che un lottatore vorrebbe dimenticare.”
Kokone: “WBFF Maniacs I?”
Taggart: “Shush, chiudiamo questo off topic.”
Kokone: “Ahahahahah, Demolition Man.”
Taggart: “Ho detto Basta!”

Leone si accarezza la barba senza mostrare esitazione, porta una mano sul petto e gli sembra che manchi qualcosa.

Leone: “Non so quanti di voi seguono la Jack Leone Wrestling, ma c’è qualcosa che tutti dovete sapere. Michael McFarry è un grande amico, di quelli con cui vai a ubriacarti circondato da belle donne e alla mattina ti risvegli nel letto mano nella mano con un irlandese e l’altra mano che impugna una lattina di McFarry’s True Irish Beer. Perciò, sul piano personale c’è un’amicizia longeva, sono stato il suo mentore, l’ho portato in questo mondo e credo che a modo suo lui mi sia riconoscente. Ma nel mondo degli affari siamo rivali, siamo nemici e lui non può accettare che nel 2015 io abbia ancora un ruolo. Ho creato la JLW e per prima cosa gli ho parlato del progetto e l’ho invitato in prima fila a seguire l’evento d’apertura a fine agosto. Lui, tutto tranquillo, dopo il primo match ha raggiunto il ring e mi ha lanciato una sfida. Ci siamo affrontati e mi ha sbattuto dentro una cella, lasciandomi sanguinante senza cure mediche e si è preso il mio posto. Sono fuggito solo grazie alle mie conoscenze e il benvolere del più tremendo uomo d’affari al mondo, Mr. Khan. E sono tornato a colpire!”

Mr. Attitude pare felice di ricordarsi che alla fine dei conti, è stato lui ad avere l’ultima parola in JLW.

“Sono ancora il boss della Jack Leone Wrestling e il suo tentativo di portarmela via è stato un fallimento generale, perciò McFarry da patetico perdente qual è diventato, ha capito che se non avesse agito sarebbe sprofondato nell’oblio. Nel 2012 mi disse che tutti mi odiavano, che la mia famiglia mi odiava, ma in realtà al giorno d’oggi tutti odiano McFarry e quello che odiano di lui è che non c’è nessuno, e dico nessuno, che può togliergli il potere che ha accumulato. È stato facile far ricadere i sospetti su un takeover di Daisuke Kobayashi, l’avete visto? Figuratevi se l’avvocato più leale della storia cercherebbe di tradire il suo boss! McFarry è l’owner della WBFF Wrestling e lo rimarrà a lungo. Questo è un fatto, mi fa schifo ma lo accetto.”

I fans sembrano presi dalle parole di ‘Old Jack, nessuna pietà verso il suo nemico nel mondo degli affari, l’uomo che gli ha fatto perdere tutto ciò che aveva.

“Non ho bisogno di raccontarvi cos’è successo a WBFF Maniacs VIII, sono immagini che rimarranno scolpite nella vostra mente finché la sindrome di Alzheimer non vi separi da questi ricordi! Robert Dumas ha ottenuto un match titolato per la cintura di Desperation Iron Man Champion e chiaramente mi ha battuto, ero distrutto, avevo perso ogni desiderio di combattere. Perciò, quello che voi vi aspettate di sapere è se io ho intenzione di sfruttare una clausola di rematch, considerato il modo in cui ho ‘perso’ una sfida non annunciata nell’evento più importante dell’anno.”

Boato nell’intera arena, tutti vogliono Robert Dumas vs Jack Leone per il Desperation Iron Man Championship, una sfida pulita per vedere chi fra loro è il migliore.

Leone: “Robert Dumas, ho una sola parola per te.”
Fans: “YES!!!”
Leone: “NO!!!”
Fans: “Yes!”
Leone: “Noooooooo!”
Fans: “Yes (pretty please?!?)”
Leone: “Noooooooooooooo. Questo match non s’ha da fare. Considero Robert Dumas il più grande Desperation Iron Man Champion della storia della federazione, la stima che ho per lui non è cambiata minimamente e sono certo che se fosse stato nel Cage of Death match avrebbe avuto la sua possibilità di puntare alla vittoria. Ha avuto la sfortuna di fidarsi di McFarry, magari in questo momento vede il lato buono della medaglia, una cintura conquistata senza la minima difficoltà, ma a lungo termine si accorgerà anche lui che con l’Irish Multimillionaire non ci sono vantaggi, è un uomo spietato che nel mondo degli affari patteggerebbe la WBFF Wrestling se ci fossero dei profitti nel farlo. Però, avere potere è ciò che gli interessa di più al mondo, essere l’uomo di riferimento.”

Mr. Attitude fa una pausa e riprende a parlare.

“Bobby, tu fai parte della vecchia scuola della WBFF Wrestling, siamo cresciuti insieme in questa federazione, sei una leggenda e non hai bisogno di dimostrarlo ogni volta, tutti lo sanno e la gente ti ama. Sappiamo tutti che la tua passione ti ha spinto a prendere una decisione sbagliata. In passato eri il leader del New Doom Syndacate e hai fatto affari con Sylvia Madison, ma lei, seppure sia la donna più stronza e traditrice che ho avuto il piacere di conoscere, era sexy! McFarry non può nemmeno regalarti questo. Hai vinto la cintura che ti spetta di diritto, non cercherò di portartela via. Ma da questo momento ti conviene riconsiderare le tue alleanze. McFarry ti porterà solo alla disfatta e alla perdizione. Pensaci… pensaci con calma perché il 17 gennaio ci vedremo da molto vicino a JLW Pro Wrestling Wars. Tu, io, McFarry e il JLW World Champion, Acid Flash.”

Il lottatore punta il dito verso il titantron, dove compare la grafica di un match nella locandina dell’atteso evento della Jack Leone Wrestling.

• Jack Leone & Acid Flash vs Michael McFarry & Robert Dumas (Special Rules; win only via pinfall or submission on Leone or McFarry)

“Ecco qual è il nostro ‘futuro’, Bobby. Ci affronteremo, io sarò al fianco del giovane campione che sta facendo impazzire l’ambiente con la sua esuberanza, sia in R-Pro che nel Total War Project. Ma almeno, so di poter contare su Flash. E tu… tu, Bobby, puoi fidarti di McFarry? Sarà dalla tua parte o ti userà come ariete offensivo per proteggersi? Abbiamo tutto il tempo che vogliamo per discuterne, goditi questo annuncio.”

I fans sembrano felici di questa sfida annunciata.

Taggart: “Allora ‘Old Jack non vuole sottrarsi da una sfida con Dumas, cerca solo di fargli capire che McFarry non è il migliore alleato.”
Kokone: “Cazzate, McFarry è un uomo integro e onesto! Sicuramente lui e Dumas otterranno una vittoria facile. Tanto basta schienare o sottomettere Leone, giusto? Guarda caso Robert Dumas ha già schienato Mr. Attitude a Maniacs, perciò è una scena che si ripeterà di nuovo.”
Taggart: “Ogni volta trovi sempre il modo per difendere l’Irish Multimillionaire.”
Kokone: “Dovere professionale, John!”

Jack Leone si allontana mentre “Stillborn”, la sua vera theme song, suona nell’arena. Mr. Attitude pare pronto a chiudere i conti con Dumas e McFarry!

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“Vedi, è tutta la merda che prendi, Ray, ora stai sulla cyclette come le quarantenni.”

La scritta “Hab’s” campeggia sulla porta, un omaccione dai capelli rossicci e l’accento scozzese urla a un altro rosso, più basso e tarchiato.
Si tratta di Aaron Kirk e “Bluebird” Rainer Maria Habermann.
Aaron stringe due manubri da quaranta chili nelle mani. È evidente che sta faticando come mai nella sua vita, ma tiene una modesta poker face a “beneficio” di Rainer. Il tedesco è sulla cyclette e ha una sigaretta spenta sull’orecchio e prova ad ignorare Kirk.

“Adesso, la vedi quella tizia? Mi ha adocchiato dall’entrata. Ha la faccia da ‘ho già visto quel tipo, magari in una pubblicità’, e per l’effetto priming adesso si sta bagnando tutta. Non guardarla, idiota! Adesso mi avvicino lateralmente con la faccia disinteressata, così può vedere che sto sollevando OTTANTA fottutissimi chilogrammi. Aye, baby, non settantanove...”

Bluebird, pedalando, affonda la faccia in un palmo di mano.
“Quella ‘tizia’ avrà almeno una cinquantina d’anni, coso!” Strilla Rainer allo scozzese mentre questi si allontana.
“E dire che allora...”
“Sbagliato promo.”
Aaron si batte una mano sulla fronte, molla finalmente i due pesantissimi manubri con un gran sospiro e si avvicina a Rainer con la faccia contrita.

“E tu? Li sollevi ottanta chilogrammi? No che non li sollevi, fodero per cazzi... quella è tutta mia, e oggi sono in vena di milfone. A proposito, tua sorella...”
Rainer scoppia a ridere.
“Mia sorella ne avrebbe davvero bisogno, cazzo. Buona fortuna e attento a non stirarti per attirarla, ah ah.”
“Stirarmi? Lo dice la fichetta di cristallo col corpicino delicato che cerca di rassodarsi le chiappe con la cyclette? Con gli infortuni me la sono sempre cavata.”
“Non mi pare...”

Silenzio imbarazzato, Rainer fa un cenno al ginocchio di Kirk, che resta impassibile,con un mezzo ghigno dipinto sul volto.

“Ti facevo più furbo di così.”
“Non è vero.”
“Aye, beccato.”
Kirk piazza un tappetino accanto alla cyclette e continua.
“Ma oggi sei sulla cima della piramide, non puoi essere tanto peggio degli altri.”
“E questo vale...?”
“Quanto lo fai valere tu, stellina.”
“Tutta retorica.”
“Oh, Aye. Pensi che Gaijin ti faccia impazzire?”
“Aiuta. Ma chissà se capisci...”
“Ti aspetti che ti sfotta e ti mandi a fanculo. Tutta retorica. Stellina.”

Kirk ammicca e inizia a fare gli addominali, orientato in direzione della MILF per farsi meglio ammirare.

“La TUA retorica.”
“Non facciamo a scaricabarile su chi fa più retorica...”
“Hai cominciato tu!”
“Ci sono già passato con Mac, stellina, la mia retorica è...”
“La tua retorica!”
“Fanculo!”
“Visto che alla fine mi sfotti e mi mandi a fanculo?”
“Questa è tua, stellina.”

Rainer sorride e ammicca verso la MILF, che si volta allarmata, spingendo il crucco a fingere che gli sia scivolata una goccia di sudore nell’occhio, tra le risate di Kirk.

“Ray, adesso voglio farti un discorso importante.”
“Eh?”
Rainer si volta con l’occhio arrossato perché ci ha fatto finire un dito dentro.
“Tu puzzi di Gloria da un miglio di distanza, io ho sconfitto il mio idolo, non voglio mentirti. Quando siamo usciti da Maniacs io e te eravamo le nuove fondamenta di questa federazione, li vedi quei tre main eventer? Loro ti faranno diventare pazzo. E io sono molto, molto peggio...”
“Man, questa palerstra puzza di qualsiasi cosa, tranne che di gloria.”
“E di cosa puzza?”
“Di fottuto scozzese.”

Aaron si alza in piedi, ha sempre quel sorriso a mezza bocca, alza le sopracciglia.
“Io c’ho provato. Il fatto è che la mia retorica vi ha impappinato il cervello, a tutti. Non mi interessa se ti senti minacciato dalla tua cazzo di ombra e devi dare risposte da faccia di culo perché non hai abbastanza coglioni per reggere un dialogo con me, neanche in palestra, davvero non mi interessa. Ma tu vuoi scalare questa federazione? Bene, stellina, riesci a mettere i piedi in testa a undici, venti, trenta, cento fottuti wrestler? Sopra a questi cento wrestler ci sono io.”

Anche Rainer interrompe i propri esercizi, arriva a tu per tu con Kirk, scatenando reazioni di giubilo tra i fan che osservano questo filmato.

“Non sono neanche lontanamente simile ai coglioni che hai fatto cedere, coglione.”
La differenza d’altezza si fa sentire, Rainer quasi poggia la fronte sul mento di Kirk.
“Non mi ci avvicino neanche un po’, coglione. Non mi interessa se hai bisogno di far sentire la presenza a chiunque abbia raggiunto un risultato in ‘sta topaia. Non ti accuserò di essere un insicuro per questo, ma un po’ puttana sì però. Un po’ puttana sì. E di coglioni che si premurano di raggiungermi per ricordarmi che saranno il peggio che ho mai affrontato ne ho già avuti paio anche io. Undici, in effetti. E sai che c’è? Battle Royal? Vince Bluccello. Scent of Glory? Vince Bluccello. Contro Gaijin? Fanculo, vince Blucc...”
“Risparmiamelo, Blue balls.”
Rainer resta interdetto per un secondo, quanto basta affinché Kirk lo interrompa definitivamente.
“Non sono qui per ricordare che ti piscio in testa, Ray, sarebbe un tantino fuori luogo. Sono qui per ricordarti che sei impazzito per un paio di trucchi del cazzo che fanno giusto i prestigiatori ai compleanni del mio nipotino, che in tutto questo devi ancora dimostrarti superiore ad ANCHE UN SOLO avversario su un cazzo di ring di wrestling. Che ti fai comandare come un cazzo di cagnolino bastardo da tua sorella, che appena un wrestler degno di nota ti rivolge la parola impazzisci peggio delle ragazzine ai concerti di Michael Jackson. Con la tua considerazione mi ci asciugo il cazzo dopo la doccia, se io sono una puttana la WBFF intera è la puttana di una puttana, che può anche essere... ma sei davvero tu a volerla mettere così? Nel mio show non vince chi prende i ferri di cavallo, nel mio show vince il migliore. E gira e rigira, Ray, alla fine il migliore è sempre Aaron Kirk.”

Rainer prova a rispondere, ma Kirk è ancora il più veloce.
“E specialmente tu, stellina, specialmente tu. Sei l’alternativa di carta a un campione di carta. Buona fortuna, cazzo.”

Rainer prova ancora a parlare, ma Kirk, con uno scatto gli afferra la mascella.
“Io ho finito di parlare.”

Kirk sale sulla cyclette dove prima era Rainer.

STACCO.

Rainer Habermann è solo, la sigaretta che aveva sull’orecchio ora la stringe nervosamente fra le dita, che tremano. L’intera palestra è vuota, le luci sono ancora accese ed i televisori mandano ancora in onda addominali lampadati che sollevano centinaia di chili come fossero piume, la musica pop ignorante ancora rimbalza contro le finestre di plexiglass, ma Rainer è solo. Sul parquet sono sparsi manubri e pesi, rovesciati attrezzi, si vede anche una pectoral machine collassata contro un muro bianco, sul quale si è aperta una crepa. Adesso il tedesco si dà da fare col bilanciere mentre sputa fumo, ogni ripetizione è accompagnata da un “fanculo” mormorato a bassa voce.
“FANCULO!”
Rainer getta per terra il bilanciere, tira un pugno contro la panca.

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Parte "Hammer smashed face" dei Cannibal Corpse, gli spettatori dell'arena di Lexington balzano in piedi per accogliere James McFist con un'autentica ovazione. Il lottatore di Chicago appare sullo stage applaudendo i suoi fans, per ringraziarli del calore con il quale lo acclamano. Hammer indossa una felpa nera con il logo dei Soulreapers, la sua band; il cappuccio è sollevato sul capo e lascia intravedere appena il suo viso.

Kokone: "Sembra un drogato del ghetto in crisi d'astinenza."

Taggart: "Solo perchè indossa una felpa con il cappuccio alzato sulla testa? Alla faccia degli stereotipi!"

McFist scambia i soliti hi-five con gli spettatori più vicini alle transenne, poi si porta all'interno del quadrato. Dopo essersi fatto passare un microfono, James attende che la sua theme music venga interrotta per iniziare a parlare.

Il ritmo martellante di "Hammer smashed face" cessa del tutto, ma McFist non fa in tempo a prendere la parola: partono dei cori dagli spalti, che testimoniano l'apprezzamento alla sua prestazione di Maniacs VII nonostante la sconfitta.

Crowd: "HELL! HELL! HELL! HELL! HELL! HELL! HELL!"

Hammer: "Thank you guys."

McFist attende che torni il silenzio in arena, quindi avvicina nuovamente la bocca al mic.

Hammer: "WBFF Maniacs è sempre stato un evento mozzafiato, che si fa attendere per 365 giorni su 365. Scommetto che qualcuno di voi, oltre che pensare a quanto accaduto nella sua ottava edizione, sta già provando ad immaginare cosa potrebbe accadere in occasione della nona. E' così che funziona, Maniacs apre e chiude cicli, consacra leggende e attende di consacrarne altre ancora. Tutto questo business ruota intorno a quel grande ed imperdibile evento che è WBFF Maniacs. Noi lottatori siamo abituati a vedere Maniacs come un PPV in cui possiamo davvero cambiare il nostro destino, le nostre carriere, ma ciò che accade realmente è che spesso, più che per mano nostra, é proprio quell'evento a costituire di per sè una vera svolta, ce l'ha nel DNA, è Maniacs che cambia il nostro modo di concepire e di fare wrestling. E' successo anche a me, più di una volta, l'ultima delle quali lo scorso 27 Dicembre."

McFist si concede una breve pausa e abbassa il cappuccio della sua felpa. Ha i capelli corti.

WHAT THE FUCK?!? DOVE SONO FINITI I FOTTUTI CAPELLI DI JAMES MCFIST?!?

Crowd: "Oooooooooh..."

Taggart: "Ma che c..."

Kokone: "Dimmi che non è vero, i capelli lunghi sono sempre stati un suo segno distintivo, in 8 anni lo abbiamo sempre visto con i fottuti capelli lunghi!"

Hammer si guarda intorno per osservare attentamente le reazioni del pubblico.

Hammer: "Purtroppo prima dell'opener questa sera si è tenuto un Dark Match, un Hair vs Hair tra me e il Bald Basterd John Kratos."

Crowd: "BULLSHIT!"

Hammer: "Lo so. Allora lasciate che vi spieghi come stanno realmente le cose."

James inizia a passeggiare sulla superficie del ring.

Hammer: "Avete presente quando una donna che si è appena resa conto di aver offerto troppo facilmente la sua passera inizia a sbavarsi il rossetto su tutto il viso e ad urlare di essere una troia davanti allo specchio? Focalizzate l'immagine, poi dimenticatela, perchè non è ciò che è successo a James McFist. Quando io e Aaron Kirk abbiamo stabilito che ci saremmo affrontati a Maniacs VIII abbiamo fatto un accordo, siamo scesi entrambi al livello numero uno, ma quell'accordo non ha mai stabilito che in caso di sconfitta io sarei diventato la sua puttana. Quindi Aaron, se mi stai ascoltando, mi dispiace ma dovrai continuare a trastullarti con i tuoi porno-TOYS. Grazie per avermi offerto quel match che desideravo da tempo immemore, ma ciò che vedi sulla mia testa non è il frutto di una sottomissione, né un riconoscimento alla tua supremazia sul ring. Ciò che tutti voi state guardando è un simbolo esteriore di un'evoluzione interiore. E' un sintomo di cambiamento, il mio cambiamento."

Il lottatore di Chicago si poggia alle corde ed inizia a dondolarsi su di esse.

Hammer: "Da quando sono tornato in WBFF non ho fatto altro che inseguire quel James McFist che tutti ricordano, quello con l'Undisputed WBFF Heavyweight Championship in vita, l'uomo dai grandi record. E per farlo ho pensato che sarebbe bastato dimostrare di essere ancora superiore ai miei avversari, di non essermi rammollito, di essere ancora capace di battere i migliori lottatori della federazione. Ma lungo questo percorso, in qualche modo, ho capito che non avevo nulla da ripristinare, nulla da riportare al proprio posto, ma ancora molto da imparare da ogni singolo uomo e ogni singola donna del roster. Oggi questo business ha visto emergere molti giovani lottatori, forti e tenaci. Sbagliavo nel pormi un gradino sopra rispetto a tutti loro, perchè non ero più io l'uomo da battere."

McFist guadagna nuovamente il centro del ring.

Hammer: "Piuttosto io, più probabilmente, oggi più che mai devo dimostrare di poter ancora reggere il confronto, di poter ancora fare la differenza. Voglio scendere e ripartire da zero, come se fossi appena stato assunto per la prima volta in una federazione di wrestling, come se il prossimo fosse il mio match di debutto. Più che ricevere rispetto ad honorem, voglio conquistarmi il rispetto degli avversari per ciò che sono in grado di fare ADESSO sul ring. Quindi ora sapete che non ho fatto fuori la mia chioma per venderne le ciocche su e-bay, nella speranza che il ricavato possa coprire quella parte del mio stipendio che ancora oggi viene versata sul conto di Völkermord. Ma che l'ho fatto perchè..."

...

Hammer: "Voglio tornare a vedere quei capelli crescere, di nuovo, giorno dopo giorno."

*STUD*

McFist getta il mic a terra, riparte Hammer smashed face. Gli spettatori sono ancora un po' frastornati, ma mentre il wrestler di Chicago scende dal ring il loro calore torna a farsi sentire, forse anche più di prima. La sua sarà sicuramente stata una scelta difficile, ma lo spirito con il quale l'ha compiuta merita sicuramente del rispetto da tutti i WBFF Fans.

Camera fades

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Backstage. Cactus Mike si trova nell'area interviste con un microfono in mano. L'intervistatore sembra un po' agitato, si sistema più volte il colletto della camicia e si guarda intorno, ripetutamente.

Mike: "Buona sera a tutti voi cari fans della WBFF, cioè anche alle care fans, senza distinzioni di sesso. E, insomma, neanche di età, religione e... Dunque, sto aspettando..."

Qualcuno da una pacca sulla spalla a Mike. Non una pacca qualsiasi, ma una pacca che lo sposta letteralmente facendolo barcollare a lato per almeno due metri. Il cameraman inquadra l'autore dell'amichevole gesto, spostando l'inquadratura. Ma trova un paio di enormi pettorali. Quindi sposta l'inquadratura un po' più in alto per catturare il viso del sopraggiunto.

Völkermord!

Völkermord: "Mike, dove cazzo vai? Torna qui."

Mike: "Non avevo alcuna intenzione di allontanarmi."

Völkermord: "Mi hai invitato per un'intervista, quindi... Vogliamo cominciare?"

Mike: "In realtà è un dovere imposto, non ti ho invitato di mia spontanea volontà, ma va bene lo stesso. Accomodati pure."

I due prendono posto su due poltrone rosse molto vicine tra loro.

Mike: "La federazione ha indetto un torneo al quale, a quanto pare, prenderai parte anche tu. Il vincitore sarà il prossimo #1 contender al King of Fight, cosa pensi di quest'oppurtunità?"

Il tedesco si scrocchia le dita delle mani, poi s'appresta a rispondere.

Völkermord: "Penso che sia stato uno spreco attendere per più di un anno il momento in cui Völkermord sarebbe entrato in competizione per una delle cinture di questa federazione. Ho rimproverato spesso a Michael McFarry di aver limitato le mie possibilità, spero che la comparsa del mio nome nella lista dei candidati sia scaturita da un ravvedimento della dirigenza nei miei confronti."

Mike: "Secondo te dunque, è possibile che McFarry e Kobayashi ti abbiano concesso quest'opportunità conseguentemente ai successi che hai ottenuto di recente in altri progetti?"

Völkermord: "Mike, ognuno di noi sbaglia, chi più e chi meno. So che Michael non è uno che chiede scusa, mi basta che abbiano parlato le sue azioni. Guarda cos'è successo negli ultimi mesi uomo, sono entrato in JLW e ho trovato un uomo che ha riposto enorme fiducia in me e nella wrestling way che rappresento. E di certo non ho deluso le aspettative, al mio match di debutto ho spezzato in due il mio avversario e mi sono conquistato la Custom Championship. Ho fatto di quella cintura la mia Berlin Wall Championship e nessuno, e dico nessuno, è ancora riuscito a sottrarmela."

Mike: "Oltre alla JLW in effetti ci s...!?!"

Völkermord: "Non ho finito."

Cactus Mike viene travolto da uno sguardo affilato, l'Unsterblich sembra averlo congelato con una semplice occhiataccia.

Völkermord: "Total War Project... Ho portato la JLW alla vittoria in più di un'occasione, facendola imporre su altre fazioni di tutto rispetto. Questo progetto interpromozionale ha finalmente fatto luce sull'inarrestabile War Machine, ho vinto anche su avversari considerati punte di diamante del wrestling business - come The Coon. Adesso, visti i risultati, mi è stato affidato un intero reggimento di wrestling soldiers da guidare alla vittoria delle Pro Wrestling Wars. Un'occasione che sfrutterò per distinguermi, oltre che come atleta, anche come stratega e leader. In molti mi hanno sottovalutato pensando che fosse da temere solo la mia massa muscolare, adesso invece capiranno che la War Machine non è pericolosa solo perchè è una weapon of mass destruction... Ma che va temuta perchè si è progettata da sola, con la sua fottuta testa."

...

Völkermord: "Quindi la domanda, Mike, è... In tutto questo, non è forse troppo stretta la King of Fight Belt sulla vita dell'Unsterblich?"

L'intervistatore non sa come rispondere, si prende più tempo del previsto.

Mike: "Effettivamente, forse lo è."

Völkermord: "Nessun problema. Ogni competizione è affascinante, per il fatto stesso di essere una competizione. In più, però, c'è che il King of Fight non è soltanto un titolo fine a sè stesso, è una porta aperta verso altri obiettivi. Quando quella cintura sarà mia - e fidati, lo sarà - la sfrutterò per compiere un percorso analogo a quello che sto facendo in JLW. Distruggerò ogni altro contendente e raggiungerò prima il traguardo delle cinque difese, per lanciarmi verso il Desperation Iron Man, poi quello delle dieci... Per fare mio l'Undisputed WBFF Heavyweight Championship. Pensaci, chi dovrebbe impedirmi di vincere questo torneo? McClure? Blackjack? Black Violence? Wizard? O addirittura, KOLME?!?"

Cactus Mike fa un colpo di tosse e si schiarisce la voce.

Mike: "Non hai pensato che, forse, Völkermord tra un gruppo di lowcarder... Più che una promozione, possa essere una provocazione?"

Il Berliner Annihilator scatta in piedi e si avvicina minacciosamente a Cactus Mike! Lo afferra per il colletto della camicia e lo solleva di peso, come fosse un pupazzo di gomma.

Völkermord: "No. Perchè una provocazione, per funzionare, deve sortire l'effetto sperato da chi la mette in atto. McFarry sa che offrire a me una chance per il King of Fight significa stravolgere l'intera WBFF. Lui sa che questa federazione da oggi non sarà più la stessa, perchè mi ha messo in mano un sacco di concime per nutrire un albero dalle mele d'oro. E soprattutto, a lui non basta avere i copyrights su quelle mele, le vuole tutte nel suo cesto."

Il teutonico molla la presa e lascia ricadere Mike sulla poltrona.

Völkermord: "Se qualcuno pensa di riuscirci, che provi a fermarmi. Ma prima... Leggere attentamente il contratto stipulato con la WBFF e assicurarsi di avere un'ottima copertura sanitaria. Questa, Mike, è una provocazione."

Camera fades.

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Taggart: Due giganti a confronto!
Kokone: Da un lato Wizard può risollevare l'onore della Chaotic Existence, umiliata dalla sconfitta di BV perpetrata da Oregon McClure.
Taggart: Dall'altra Volkermord, tirapiedi di McFarry, il quale ha già ampiamente dimostrato di essere uno dei wrestler più temibili della WBFF.

* Match #3 (SEMIFINALE TORNEO N°3): Volkermord vs Wizard

DING DING

Wizard si lancia contro Volkermord con una CLOTHESLINE, la quale rimbalza contro il Berliner Annihilator! Wizard finisce all'indietro, BERLIN WALL AI DANNI DI WIZARD CHE ROTEA DI 360°!!!!!

CROWD: Woooooooooo

Wizard è un gigante, ma Volkermord al suo cospetto sembra una montagna! E' devastante la forza del tedesco, il quale rialza il membro della Chaotic Existence...CHE REAGISCE CON UNA MAGIA!!!!! WIZARD OF OZ!!!! E Volkermord finisce in ginocchio!!!!!! Calcione di Wizard al collo di Volkermord, ma questi ripara il colpo con un braccio e abbranca la gamba del rivale, schiantandolo a terra con una sorta di ONE HANDED SPINEBUSTER che fa tremare i muri del palazzetto! Volkermord prova il pin:

1....
2....

Kick out da parte di Wizard! Volkermord rialza Wizard e lo lancia contro le corde con una IRISH WHIP, ma questi reagisce con una ESPANDING FORCE!!!! Volkermord indietreggia, ma non cade al tappeto! Wizard si dà nuovamente slancio alle corde, e colpisce con un'ulteriore ESPANDING FORCE, ma ancora una volta Volkermord non cade...Wizard prova una terza ESPANDING FORCE, ma Volkermord lo anticipa con una DISCUS THROW che manda Wizard al tappeto!

1....
2....

Kick Out! Volkermord non sembra prendere benissimo questa resistenza, seppur flebile, da parte dell'avversario. Prende una certa distanza da Wizard, il quale si sta lentamente rialzando...GUT CRASH!!!!
GUT CRASH!!!!!!!

Vengono inquadrati volti di bambini impressionati dalla potenza dell'attacco del tedesco, che pone la sua manona sul corpo di Wizard ormai privo di forze in segno di superiorità, mentre l'arbitro conta!

1.....
2.....
3nooooooooooooooooooo!

Wizard con un colpo di reni alza la spalla! Volkermord sembra incredulo ma scoppia a ridere fragorosamente, rialza l'avversario senza attendere ulteriore tempo...

VOLKERSTRASSE!!!!!!!! GOOD BYE WIZARD!!!!!!!!

1....
2....
3!!!!!!!

Kokone: Prova di forza paurosa da parte di Volkermord, che si candida di diritto quale favorito per la vittoria della finale che vedremo a breve!

VINCITORE


Taggart: Abbiamo quindi la finale per il torneo valevole per la n°1 contendership al King of Fight Championship di David Wolff

FINALE DEL TORNEO


Taggart: Ne vedremo delle belle!
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