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Bloody Desperation 5x06 - No Way to Escape - 11/12/2015

Ultimo Aggiornamento: 11/12/2015 21:01
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11/12/2015 20:59
 
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J&M Adventures vs l’hype di Star Wars
Houston, Texas.
Una schiera di fans è posizionata nell’Astrodome per assistere al trailer di Star Wars: The Force Awakens trasmesso per la millesima volta in questi mesi. Solo due lottatori possono entrare lì dentro senza farsi riconoscere, utilizzando il cosplay come mezzo per rimanere anonimi.

Fan vestito da Han Solo: “Da piccolo pregavo al risveglio, prima di pranzo e cena e prima di andare a dormire. Ora invece al posto di pregare in quelle occasioni riguardo questo trailer. Quando arriva il 14 dicembre?”
Fan vestito da Luke Skywalker: “Eh, sai, almeno tu riesci a dormire, io attendo così tanto il film che lo sogno ad occhi aperti. Star Wars è la mia saga preferita!”
Fan vestito da Han Solo: “Davvero? È pure la mia preferita!”

Tutti cominciano a gridare “Star Wars è la mia saga preferita!”

Solo due persone non sembrano condividere tutto l’hype incredibile.

Michael McFarry, vestito come il dimenticabile pilota Wedge: “Almeno fate uscire questo film e poi giudicate! Cioè, la trilogia originale era geniale e ha rivoluzionato la storia del cinema e della fantascienza, ma quella moderna? Bah, è facile estrarre latte dalla vacca dalle uova d’oro!”
John Kratos, vestito come la principessa Leila: “Sai, Biggs, alla fine della saga moderna ho apprezzato l’Episodio III, mi ha insegnato come fare un turn heel con i fiocchi. Basta dire ‘era il mio destino’ e iniziare a malmenare brutalmente il mio mentore a suon di Feel The Pain.”
Michael: “Guarda che sono Wedge, non sono Biggs!”
John: “Io li confondo sempre!”
Chewbecca: “PIACNZ!!!!!”
John: “Okay, Jessie, ma dovevamo pure portarci dietro l’orso piacentino?”
Michael: “Crashindenton è il cosplayer ideale di ‘Becca! E poi ti ho detto che sono Wedge. Te lo metti in testa o devo aprirtela e copia-incollarti dentro l’Episodio V?”
John: “Ho capito, piuttosto… in questa convention ci sarà un bar?”
Michael: “Ma quale bar, c’è il mio maggiordomo.”

Ambrogio raggiunge i due lottatori con tre tazze di tè, vestendosi come Lando.

Ambrogio: “Non ci vedete più dalla sete? Ecco del tè verde per Monsieur Kratos, del tè giallo per Monsieur McFarry.”
Michael: “Ambrogio, e quella tazza di delizioso tè nero?”
Ambrogio: “Quella è per me, sono Lando, il primo Awesome Black Man delle epopee spaziali!”
Michael: “Apprezzo questa mentalità, ma il tè nero è troppo buono, lo voglio io!”
Ambrogio: “Come si dice nel gergo del Texas, monsieur, mi permetto di dirle: ma va a ciapé i rat!”

L’attenzione è attirata dalla figura mascherata di Darth Vader, che entra sulla Marcia Imperiale.

Vader: “Lo Imperatore demanda ai suoi sudditi di pugnar al suo demanio!”
Fans di Star Wars: “Andiam, andiam a pugnar.”
John: “Chewbecca, non vedi che stanno sfruttando i fans per del lavoro gratuito al maniero dello Imperatore?”
Chewbecca: “PIACNZ!!!!!”
Michael: “Vabbe’, ormai quello è andato da quando è stato abbandonato dal suo grande leader Jumala.”
Chewbecca: “Don’t rush with the Crash!”
John: “Insomma, siamo venuti qui per dire la verità, dunque facciamolo.”

Il Greek Warrior (o la principessa Leila se preferite) sale sul palco in alto e prende un megafono.

John: “La saga moderna fa cahare!!!”
Fans: “Eretico!”
Michael: “Leila, smettila di spalancare le gambe da quell’altezza che fai una brutta figura!”

I fans si arrampicano sull’impalcatura, ma il Bald Basterd si getta di sotto con un Asai Moonsault, atterrando su una figura a caso… il povero Michael.

BAM!

Michael: “Noooooo, non voglio essere ininfluente nella storia come Wedge.”
THE END

[IMG]http://i61.tinypic.com/10dv9rp.jpg[/IMG]

Oregon McClure è nel suo camerino, ha un dito fasciato, sta guardando i cartoni animati, per la precisione, una vecchia replica di "James Bond Junior".
Ogni tanto, The Non-Remembering One imita le mosse del suo idolo, soprattutto quando spara dal suo orologio o quando fa il coatto co la fregn... ehm, quando si mostra bello con le donzelle.
D'un tratto, la porta si apre, irrompe nel camerino il misterioso individuo del pisciatoio!
-ARGH!!!- urla McClure -Io mi ricordo di te! Sei l'assassino aguzzino più tremendo che la storia se ricordi, pure più tremendo del trittico "Asso, Ass & Assino, tre natiche killer", o de "La Cuspide Carlotta"!
L'uomo misterioso tace, continua ad osservare Oregon.
-Ahò, nun fa così che me fai preoccupà! Ma chi è sto Puccio?!? Io nun c'ho buffi e nun ce li vojo avè, ma che vole?!?
-Sono qui per rispondere a questo tuo interrogativo.
-Ah...- si tranquillizza Oregon -allora bella!
-Puccio si è reso conto di essere stato sgarbato a non palesarsi ancora di persona, ma è così che agisce.
-Che vordì palesarsi?
-Vuol dire mostrarsi.
-Ah.
-Tuttavia, gli risulta ancora poco cristallino come tu non ti sia ancora reso conto di chi sia lui.
-Che vordì cristallino?
-Vuol dire trasperente come il cristallo, chiaro a livello concettuale.
-Che vordì concettuale?
-Dicesi di ciò che riguarda il concetto, l'astrazione, l'intelletto.
-No, io nell'oroscopi n'è che ce credo tanto, me sembrano un sacco de cazzate.
-Astrazione, non astrologia.
-Vabè, sempre de ste cazzo de stelle parlamo no, che cazzo cambia?
-Cambia che Puccio vuole i suoi soldi, ma ha deciso di allungare la scadenza del pagamento. Ti ha lasciato cinque diversi indizi per tentare di capire di chi si tratti. Sta a te usare il tuo intelletto per arrivare alla logica conclusione.
-Mica ce lo sapevo che su smartphone oltre a ios e androi ce se poteva mette pure intel...
-...
-Beh? Quali so st'indizi?
L'uomo misterioso apre la porta del camerino, fuori di questo c'è una scatola di cartone; viene appoggiata sul tavolo e svuotata di un oggetto alla volta, inquadrato dalla telecamera.
Tre fiches.
Un cappello da cowboy.
Un vestito da cosplayer della Principessa Leila schiava di Jabba.
Un fazzoletto bianco con un bacio stampato con un rossetto rosso.
Una foto de "Il Palazzo" di Excel Saga.
-Embè?- replica Oregon.
-Solo uno di questi indizi ti porterà a Puccio. Gli altri 4 indizi, ti porteranno a delle persone da cui Puccio vuole mandarti, ma che non sono Puccio e che con lui non hanno niente a che spartire.
-E allora perché me ce manna?
-Per non mandarti a fanculo.
-Ammazza che fio de na mignotta...
-Ora vado. Ti lascio qui con i tuoi ragionamenti.- e detto ciò, l'uomo misterioso esce dalla stanza, lasciando Oregon da solo a ragionare a voce alta.
-Allora, ce stanno delle fiche, saranno de qualche donna... Ah no, ho sbagliato, queste de leggono "fisce", allora ponno esse solo de Giacse. Poi ce sta un cappello da cowboy, quello poesse solo de nonno Leone. Poi ce sta er vestito da cosplayer de quea smandrappona maneggevole della Houghton, pure se n'è lei Puccio, me fa piacere andalla a benedì... ehm, a trovà. A foto der palazzo, o è de Caltagirone, o è de quella Strabica che me sta a batte i pezzi, ma in ogni caso, ogni buco è trincea. E sto fazzoletto baciato, pe me è de quea stracciac*zzi de Liva, quasi quasi... Mo sta co n'altro, sai quello quanto ce rosica quando vede che torna l'ex a batteje i pezzi... LIIIIIIVAAAA NUN FA LA STUUUUUUPIDAAAA STASEEEERAAAAA...
E cantando e stonando, Oregon corre imitando l'esultanza di Vincenzo Montella nella stanza, inciampando sul costume da Leila e ruzzolando a terra, permettendo alla telecamera di sfumare.

[IMG]http://i61.tinypic.com/10dv9rp.jpg[/IMG]

Questo show è stato approvato dall'Over the God Champion D.B. Wordlife


[5x06] Bloody Desperation - No Way to Escape: 11/12/2015 [@The Astrodome, Houston (Texas)]


OPENER (give him a Chance Match): KoF Championship Match: Jack Leone (c) vs Oregon McClure

SCENT OF GLORY SPOTFEST 3 vs 3: Bluebird/Drago/Angel Obike Lowe vs Gaijin/KGS/David Barriage

SCENT OF GLORY SPOTFEST 3 vs 3: Michael Malcolm Clark/Volkermord/Claudio Cazador vs Paul DeSade/Joseph Roux/Daniel Stuart

WBFF TORNADO TAG TEAM STEEL CAGE MATCH (win is possible only via Pin or Via Submission, No Way To Escape): Liiva/Sophitia vs Artemis/Crystal

MAIN EVENT WBFF STEEL CAGE MATCH (win is possible only via Pin or Via Submission): Aaron Kirk vs Vance Cover

[IMG]http://i60.tinypic.com/2aglxmb.jpg[/IMG]

Kokone: No Way To Escape!
Taggart: WBFF Maniacs è alle porte e la road to Maniacs procede a meraviglia!
Kokone: E noi ce la suoniamo e cantiamo da soli che è un piacere!
Taggart: E' proprio vero!

Non vediamo una persona davanti alla telecamera, ma una foto. Una normale foto di famiglia.
Jack Leone e Denny Leone, WBFF World Tag Team Champions a fine gennaio 2007... la Leone's Family.
Una scritta è allegata alla foto "viva i Leone."

Una voce rauca comincia a commentare, sappiamo tutti a chi appartiene.

"Denny, forse hai dimenticato quei momenti felici, hai pensato che fossero degli errori del passato e li hai scacciati via dalla tua vita.
Sei sempre stato un lottatore migliore di me, mi hai sempre sconfitto e anche domenica a An Immaculate Conception mi hai sconfitto, anche se lì ero "Time" Angel Obike Lowe, il cavaliere mascherato al fianco di Angel. Sono anni che mi è entrato in testa questo concetto: tu sei un lottatore migliore di me, così nel 2007 come nel 2015."

Breve pausa, l'immagine non si schioda, pare voler buttare sul volto degli spettatori quella foto felice dei lottatori con le cinture di coppia e i volti felici.

"Denny, non ho dimenticato nulla di tutto ciò, ho puntato a riconquistare le cinture per tornare a momenti come quello, dove non era l'idea di avere una cintura a renderci felici, ma di averla vinta insieme, unendo le nostre forze. Per mesi ci eravamo affrontati e massacrati, ogni volta anche se mi battevi non riuscivi mai a piegare il mio orgoglio. E alla fine di tutto, sei stato in grado di ritirarmi, di porre fine alla mia carriera.
Ero disposto a lasciare tutto, a sacrificare la mia passione per il tuo futuro. Sentivo di aver lasciato in te l'eredità che meritavi di avere, terminavo i miei doveri svolgendo il mio compito di padre.
Sai, sarebbe bello se fosse stato così."

Mr. Attitude attira la telecamera a sé, la punta sul suo volto e si rivolge ancora al figlio. Lo vediamo con la cintura di King of Fight sulla spalla destra. Cinque difese titolate, la loro sfida è già stata annunciata.

"Eri un uomo felice e avevi tutto, ma la vita non perdona, spesso toglie a chi si sente in cima alla montagna. Ricordo ancora quando mi dicesti che Lucy Black aspettava un figlio. L'avevi appena sposata e quella era l'immagine perfetta di una famiglia. La gioia... la felicità... tutte cose che la vita ti dona e ti porta via. Ai tempi ancora cercavo di vedere tutto sotto l'ordine di un Grande Piano per ogni essere umano, ora non ci riesco.
Non c'è alcun grande piano, o se esiste poche persone sono in grado di coglierlo. Quello che so è che si può perdere tutto quello che si costruisce. Guadagnare qualcosa, realizzare un traguardo può essere faticoso e durare per anni, ma perdere è immediato, per questo una disfatta nella vita è il maggiore shock che un uomo possa avere.
Non ricordi quei momenti? È possibile che ogni volta che vedi Angel indossare la maschera di Time tu provi disgusto nell'idea di un lottatore fuori dal tempo? So che se potessi tu torneresti lì, quando la vita era felice, quando non c'erano pensieri sul futuro perché non c'era ragione di averne!"

Il Cowboy di New York si tocca la barba, uno dei suoi tic occasionali.

"Denny, fino a poco tempo fa ti avrei detto che se vuoi il mio rispetto ti basta chiedermelo, ma non ora. No, non posso dirti 'I Respect You' perché io non ti rispetto, ho fatto di tutto per espiare le mie colpe, errori imperdonabili, però non sono in grado di pagare anche per i tuoi errori. L'ho fatto come potevo ma stavolta non sarà così semplice.
Pensi che salirò sul ring, ti guarderò negli occhi e con la stessa velocità con cui abbiamo perso il nostro match per le cinture di coppia a WBFF Maniacs VII io ammetterò al mondo di rispettarti come se nulla fosse? Non lo farò, non sento nemmeno dispiacere nel dirti questo.
Non siamo rivali in competizione per una cintura, sebbene quel Desperation Iron Man Championship per me significhi molto per riscattare la mia carriera dopo così tante sfide vinte senza meriti personali, sai benissimo che lì saremo tu ed io, Denny e Jack. Nient'altro esisterà in quel momento. Ai nostri occhi, l'arena sarà vuota, non ci sarà arbitro o team di commento, perché in quel momento tu vedrai me ed io vedrò te."

'Old Jack continua a mantenere la sua flemma, non dà segni di debolezza nel discorso così personale.

"Denny, hai detto di non rispettarmi perché non mi sono comportato da vero uomo accontentando le tue richieste, entrando nel Kingdom per garantirti un futuro roseo al fianco del più grande lottatore della federazione, Garet Jax. Allora, stavolta mi comporterò da padre e da lottatore, ti combatterò con tutte le mie forze e, pur sapendo di essere inferiore a te, non demorderò.
Preferisco che tu mi uccida sul ring piuttosto che farmi dire che rispetto l'uomo che sei oggi. Perché dicendo questo ucciderei l'uomo che eri una volta, quel Denny Locker che, per quanto l'altra sera in R-Pro non fosse 'reale', mi ha ricordato che Denny Leone è solo un nome, ma che il tuo vero spirito di lottatore era quello da rapper di Portland, uomo abituato alla vita di strada, pronto a tutto per sopravvivere un nuovo giorno. Solo che a quei tempi tu desideravi immergerti nel futuro, ora ti maledici per continuare ad esistere."

Il Cowboy di New York sembra esitante, è come se fosse sul punto di dire qualcosa da cui non poter tornare indietro.

"Denny, io NON ti rispetto, pensi di poter scaricare sulla vita tutte le colpe della tua caduta in disgrazia, ma non è così. Assumiti le tue colpe, farò di tutto perché tu possa comprendere che anche tu hai commesso degli errori e che accettarli sarà il primo passo per tornare ad essere felice come in quella foto.
Questo è il più grande controsenso di sempre, eppure per un padre è il percorso più logico. Per renderti felice dovrò prima distruggere ogni parte di te e farmi rispettare. Ecco cosa accadrà il 27 dicembre!"

Jack Leone rimane a fissare la camera senza più proferire parola.

[IMG]http://i61.tinypic.com/10dv9rp.jpg[/IMG]

Kokone: Oregon McClure fa il suo ingresso sul ring, ben accolto dal pubblico!
Taggart: Buona accoglienza anche per Jack Leone, il quale, con passo deciso, si avvia verso il ring....

....

CROWD: "BOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO"

DENNY LEONE!!!!!!!!! DENNY LEONE DAL BACKSTAGE CORRE IN MANIERA INCONTROLLATA E COLPISCE ALLA NUCA IL PADRE CON LA STEEL CHAIN!!!!!! Jack Leone non si aspettava l'azione del figlio e crolla a terra!!!!!! Denny comincia a colpire Jack con una raffica di frustate di catena al corpo!!!!!! Jack Leone intanto sanguina vistosamente dalla nuca!

Kokone: Il pubblico fischia il becero attacco del giovane Leone al leggendario padre!

DENNY TUTTAVIA NON SEMBRA INTENZIONATO A FERMARSI E PROCEDE NEL SUO MASSACRO!!!!! Avvolge la catena attorno al pugno e colpisce Jack in piena fronte, facendolo sanguinare anche dalla fronte stessa!

Taggart: Ma non è soddisfatto...rialza Jack Leone...ETERNAL PAIN!!!!!!! OUTSIDE THE RING!!!!!!!!

CROWD: "BOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO"

Denny rialza Jack Leone come un sacco di patate e lo lancia sul quadrato! Jack è a terra e non sembra volersi rialzare, Oregon chiede spiegazioni all'arbitro il quale dice che deve attendere che Jack sia in piedi per iniziare il match...

Taggart: Ed intanto, Denny Leone si avvia verso il backstage, ma si gira un'ultima volta verso il padre e gridando a squarciagola a causa dell'assenza di microfono dice...

"PROVA A VINCERE DA SOLO LE TUE BATTAGLIE!
PROVA A MANTENERE IL TITOLO SENZA IL MIO AIUTO!
DIMOSTRA DI ESSERE UN UOMO!
FAI VEDERE A TUO FIGLIO COME SI FA!
NON SEI MAI STATO UN ESEMPIO PER ME!
MOSTRAMI PERCHE' DOVREI RISPETTARTI!"

Denny osserva il padre che, lentamente...sanguinante...si rimette in piedi con l'ausilio delle corde...Jack si disinteressa totalmente di Oregon, ha ancora la cintura attorno alla vita, ma Oregon freme...

L'arbitro è costretto a dare il via al match!

OPENER (give him a Chance Match): KoF Championship Match: Jack Leone (c) vs Oregon McClure

DING DING

Jack è voltato verso Denny, ma Oregon lo colpisce con una gomitata alla nuca che lo manda nuovamente a terra!
Jack si rimette lentamente in piedi...

OREGON SCIENTIFIC OUTTANOWHERE!!!!!!!

CLAMOROSO NON AL CIBALI!!!!!!!!! PIN!!!!!!!!!

1....
2....
3!!!!!!!!!!!!

3!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

OREGON McCLURE IS THE NEW King Of Fight Champion!!!!!!!

VINCITORE


McClure sfila la cintura dalla vita di un Jack Leone esanime ed esulta in maniera scomposta, abbracciando il referee!
Il pubblico tuttavia fischia copiosamente Denny Leone, il quale viene inquadrato dalle telecamere mentre scuote la testa e si dilegua nel backstage! Jack Leone rotola fuori dal ring omaggiato dagli applausi del pubblico!

Kokone: Sull'esultanza di McClure mandiamo in onda la pubblicità!

[IMG]http://i61.tinypic.com/10dv9rp.jpg[/IMG]

N.B: I SEI SEGUENTI PROMO RIGUARDANO LO SCENT OF GLORY, VOTARE QUESTI LAVORI CONDIVISI IN MANIERA UNIVOCA (PER UN PROMO CONDIVISO ENTRAMBI I WRESTLER VANNO VOTATI IN MANIERA UGUALE)

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La regia ci mostra un camerino con all'interno Paul DeSade e Angel Obike Lowe, che indossa la maschera di Time. Entrambi saranno parte del 12 men Elimination Chamber match valido per la Scent of Glory a WBFF Maniacs VIII. La presenza della cintura di WBFF World Tag Team Champion ci indica che quella è la stanza di DeSade.
Il Cavaliere si rivolge al futuro rivale.

AL: "Penso che noi due abbiamo qualcosa in comune. Siamo stati presi come parte di due famiglie legate al Wrestling. I DeSade di fama inter-promozionale e i Leone, i primi padroni e fondatori della WBFF Wrestling. Non so nel tuo caso, ma per me è strano conoscere un uomo per diversi anni, servirlo nel suo progetto e poi trovarmi a chiamarlo 'padre' quando la carriera di entrambi sembra ormai terminata."

Lowe si aggiusta la maschera di Time, la stessa indossata da Jack Leone ai tempi dell'Apocalypse, di cui era il leader.

"La grande differenza fra noi è che tu puoi essere fedele e fidarti di Morgan DeSade, mentre io non potrò mai considerare Jack Leone un fedele alleato, so che ogni volta che abbasserò la guardia la sua ambizione prenderà il sopravvento, stessa ragione per cui lui è rimasto King of Fight Champion mentre io sono crollato a Extreme Rumble."

DeSade pare disinteressato al discorso, non è lì per parlare di padri e figli, ma Lowe sa come attirare la sua attenzione.

"Pensi che avremo mai una via d'uscita da un mondo dove i padri fanno grandi promesse ma non sembrano intenzionati a porre fine alla loro 'epoca'? Io attendo il momento del riscatto, quando la nuova generazione non dovrà più stare a guardare e potrà entrare in azione, questa Elimination Chamber per noi significa una chance di scrivere il nostro nome nella storia della federazione, poter scegliere quando conquistare la gloria!"

PDS: "E' proprio questo il tuo problema."

Paul si siede su una sedia e accavalla le gambe mentre scruta Angel.

"Vivi il rapporto con tuo padre come una conflittualità da risolvere necessariamente con il prevalere dell'uno o dell'altro. Sei fermamente convinto che nonostante tutto per te Jack sia una zavorra che ti impedisce di spiccare il volo con le tue ali di angelo... E non riesci a renderti conto che la zavorra in realtà è chiusa qui dentro."

Paul si punta un indice alla tempia.

"Lo trovi curioso, immagino. Penserai che voglia iniziare una seduta di psicanalisi..."

Il giovane DeSade sorride.

"Non preoccuparti, non intendo fare nulla di tutto ciò. Tuttavia non nego che le tue parole mi interessano notevolmente. Poiché anche io un tempo condividevo i tuoi stessi pensieri."

"Ho vissuto anche io il rapporto con mio padre, Morgan, in maniera estremamente problematica. Ho vissuto prima la mancanza di una figura paterna perché lui era più interessato al ring che a me, ma poi sono cresciuto col mito del Morgan DeSade sanguinario che aveva instaurato un regime del terrore nella All-Star Wrestling... Un Morgan DeSade che era l'esatto opposto di quello che ho incontrato quando decisi di esordire in WTF."

"Immagina questo, Angel: immagina di aver plasmato la propria esistenza per essere quanto più vicino possibile al genitore che hai sempre desiderato avere al tuo fianco e di realizzare a processo compiuto che quel genitore ti rifiuta per ciò che sei, che quel genitore ti impone di cambiare drasticamente. Tu puoi capire ciò di cui sto parlando, lo so."

Paul si prende una piccola pausa.

"Eppure è accaduto. Alla fine sono riuscito a realizzare i miei errori e a correggerli. Sono riuscito a comprendere una cosa fondamentale: è più facile trarre vantaggio dalla diversità che dall'omogeneità... Morgan, come per te Jack, non necessariamente doveva essere un mio nemico."

"Lo scopo del vincere lo Scent of Glory non è quello che dici tu... Non si tratta del prevalere della nostra generazione su quella precedente. E' un passaggio di consegne, nient'altro. E' scritto nella natura e nel destino che il Dolore ha tracciato per noi: solo assecondando il procedere degli eventi potremo garantire che ciò accada, non combattendo contro di esso per tornare indietro e modificare ciò che non ci aggrada. E' tutto già segnato... Immutabilmente.

Angel riflette sulle parole del giovane DeSade.

AL: "Già, quando abbiamo accettato di entrare a far parte di una famiglia, ci aspettavamo di ereditare degli insegnamenti da fare nostri. Da Jack ho appreso tanta amarezza e cinismo nei confronti del mondo e il concetto che l'ultima persona di cui puoi fidarti è il tuo migliore alleato, perché esso sarà il primo fra i nemici."

"Non sono io a voler giudicare il credo del Sapere Superiore, ma non c'è bisogno di tramandarsi un culto sul Dolore, basta avere la sfortuna di nascere in un villaggio povero di un paese ricco come il Sud Africa, circondarsi di persone che stanno morendo di fame e altre che si gettano alla strenua del capitalismo più esaltante. Forse quel dolore non è il Dolore di cui parlate voi, ma segna l'esistenza di un individuo, non è come farsi 'figo' per venire da Compton o dal Bronx e scriverci sopra un disco rap. Non è la stessa cosa!"

Un sospiro, poi lo sguardo verso l'orologio a muro che pare scandire il passaggio da un minuto all'altro.

"C'è altro che posso dire, nella sua acidità, Mr. Attitude mi ha insegnato valori positivi e donato una maschera che vale come l'eternità stessa. Questa maschera potrei cederla a un giovane prospetto al termine della mia carriera, perché possa servire a lanciare qualcuno. Possiamo anche fermarci a riflettere, ma la verità è che il Tempo non aspetta nessuno, scorre inesorabile anche mentre stiamo parlando. E quello che conta davvero è che possiamo imparare qualcosa l'uno dall'altro per continuare a muoverci in un mondo di prede e predatori, in cui da un giorno all'altro lo stesso uomo affamato di vittorie potrebbe indebolirsi e ritrovarsi 'divorato' da tutti gli altri. Perciò, Paul, potrà sembrarti un mero cliché, ma in questo momento ti consideri preda o predatore?"

Quella che può sembrare una normale domanda retorica, invece riceve una risposta pressoché immediata da parte di DeSade.

"Entrambe le cose."

È questa la risposta laconica di Paul DeSade.

PDS: "L'hai appena detto, l'incedere del Tempo non attende nessuno. Basta un battito di palpebre per passare da una condizione all'altra e io ho imparato ad accettare entrambe le cose. In fondo, quale differenza abissale può mai intercorrere tra le due cose? Anche una preda, se messa all'angolo, può usare tutte le energie rimaste per trasformarsi in predatore..."

Paul si alza dalla sedia.

"Non parlare di cose di cui non hai conoscenza, Angel... Il nostro Dolore non ha nulla a che vedere con le miserie umane di cui parli. La nostra è una filosofia di vita che quelli come te non possono capire se non quando saranno sottoposti al giudizio del Dolore stesso sul ring. E io sarò il boia che darà atto alla sua sentenza."

Un sorriso sadico si dipinge sul volto di Paul.

"Perché per quanto io possa provare empatia per entrambe le condizioni... Io, qui dentro, sono un predatore. E voi non siete altro che prede inermi, incapaci di reagire in alcun modo."

Angel Obike Lowe, dietro alla maschera di Time, rimane a fissare il lottatore per tutto il tempo del discorso.

AL: "Interessante", risponde in maniera laconica, "hai risposto e hai fatto ben più di questo. Mi hai mostrato determinazione, qualcosa che lotto strenuamente per far mia nei momenti in cui ne ho bisogno."

Il lottatore si muove di due passi, poi riprende il discorso.

"La mia filosofia di vita è semplice. Imparare dagli altri e sfruttare queste informazioni per progredire. Sono nato incapace di muovere i primi passi e sono maturato al punto da sentirmi pronto a salire sul ring con i migliori del Business. Non c'è nulla di più adatto per il Cavaliere del Tempo che una possibilità da utilizzare con la cadenza perfetta, in ogni singolo momento distribuito su 365 giorni. La Scent of Glory è il compimento di un percorso, la fine di un'era e l'inizio di quella seguente."

Il lottatore cerca di chiarire la sua posizione, difficile intravedere il suo umore dietro alla maschera.

"Ho sacrificato l'identità dell'uomo dietro a questa maschera perché non si può ottenere la gloria senza essere disposti a rinunciare a qualcosa di importante. Nel mio caso, Angel Obike Lowe avrà sempre bisogno del patto forgiato con l'idea del 'tempo' per esistere, senza di esso io sono polvere senza forma, pronta a disperdersi. Tutto quello di cui avevo bisogno era di fronte a me, una semplice maschera per vincere la guerra con me stesso e la mia inferiorità."

Lo sguardo è poi rivolto agli occhi del futuro avversario.

"Paul DeSade, ti ritengo un lottatore di alto livello, un uomo sicuro che ha imparato molto nella vita. Ma nella mia incertezza ho trovato il giusto equilibrio ed è grazie a questo che mi sento pronto, non venga mai detto che l'uomo certo sia colui che alla fine di tutto trionferà. Sentendoti parlare ho realizzato che saremo dodici predatori e una sola preda, quel profumo di gloria a cui tutti ambiamo. Non si rimane che aspettare che arrivi il tempo della sfida, quando tutto giungerà a compimento e uno solo di noi realizzerà le sue ambizioni."

DeSade continua a sorridere ad Angel.

PDS: "Sono onorato di essere tenuto così in considerazione da te, Angel Obike Lowe, ma credimi... Non sono un uomo dotato di certezze. Io ne ho una sola..."

Piccola pausa, Paul osserva Angel che a sua volta lo attende incuriosito.

"Qualunque cosa accada, avrò sempre la protezione e la benedizione del Dolore..."

Paul pronuncia queste parole con una solennità quasi inconsueta.

"Per questo motivo, mi duole comunicarti che per quanto tu abbia faticato per raggiungere un equilibrio interiore e per trovare la chiave che permetta alla tua esistenza di procedere indisturbata senza alcun disturbo riguardante la tua identità, lo Scent of Glory non sarà il momento in cui un predatore azzannerà finalmente la sua preda, ma il momento in cui il tuo equilibrio si spezzerà e tu impatterai nuovamente col terreno della dolorosa e triste realtà..."

DeSade raggiunge Time, i due sono a pochi centimetri l'uno dall'altro e si fissano negli occhi.

"Grazie a te, ho una nuova certezza da oggi..."

"Ed è che il mio compito è quello di far crollare tutte le vostre."

Angel muove la testa in segno d'assenso.

AL: "La mia certezza rimane la stessa: la data è già segnata, non ci rimane altro che aspettare e prepararci in attesa di undici tramonti e una nuova alba."

I due atleti restano a fissarsi ancora a lungo, nessuno intende cedere di fronte all'altro, ma a questo punto le immagini vanno in dissolvenza.

[IMG]http://i61.tinypic.com/10dv9rp.jpg[/IMG]

Siamo nella zona interviste, e con l'intervistatore Marlon Dune c'è il former Undisputed WBFF Heavyweight Champion European Drago! Il ceco sorride per la telecamera, Marlon inizia a formulare la domanda...
Ma è un'altra voce a parlare, con un marcato accento ispanico:
"Tre mesi fa eri l'uomo da battere, guero, cosa è cambiato?"

Drago rimane interdetto, nella zona interviste si è palesato il leader della Trinidad Keith Gutierrez Sanchez!

KGS: "Ho passato questa settimana a provare a capire chi mi sarei trovato di fronte. Qualche cosiddetta 'estrella' nascente, qualcuno è troppo sicuro di sé, qualcuno è talmente insicuro da fare spavento, ma tu? Un mese riesci a sconfiggere un guero che sembrava imbattibile, un altro non riesci neanche a disfarti della tua amichetta. Sai, io non credo nelle... trasformazioni. Il cambiamento è una cosa lunga e faticosa, i meno brillanti se ne accorgono solo alla fine, e i più brillanti (Keith, allargando le braccia, fa capire chiaramente di star parlando di se stesso) lo conducen... lo manovrano nell'ombra. E credimi, so riconoscerlo quando lo vedo. Per questo sei... curioso."

Drago rimane qualche secondo in silenzio e sorride a KGS, prima di rispondere al messicano, dimenticandosi dell'intervista che lo vedeva protagonista.

Drago: "Keith, sinceramente non ti conoscevo prima di apprendere che avresti partecipato anche tu allo Scent of Glory di WBFF Maniacs, fortunatamente questo dialogo avviene oggi, dopo una settimana nella quale ho avuto la fortuna di documentarmi sul tuo recente passato, sul tuo stile di lotta...insomma, ciò che dovevo sapere."

Drago sembra particolarmente rilassato ed a suo agio nel discutere con il messicano.

Drago: "Noto con stupore, che ben si addice alla curiosità che provi nei miei confronti, che anche tu scimmiotti il mio recente incontro con Artemis come se fosse una tappa da dimenticare della mia carriera, come se fosse una sconfitta che intacca le qualità del sottoscritto. Ora, la recente sconfitta non serve ad altro che a creare ulteriori stimoli, a comprendere che bisogna risalire la china per tornare ad essere l'uomo da battere, colui che eri abituato ad osservare dal basso verso l'alto, e come te tanti altri miei colleghi. E' sempre stato questo il mio obbiettivo, emergere...spiccare...pur senza mancare di rispetto a nessuno di voi, degni avversari da superare per mostrare di essere il migliore."

Drago sembra soddisfatto e si volta verso Marlon, salvo poi cambiare idea ed assumere uno sguardo sconvolto e stupito.

Drago: "Aspetta un secondo...ora che ci penso, tu...e molti altri come te, a dire il vero, continuate a parlare del mio scontro con Artemis con toni negativi, come se questo insuccesso possa veramente condizionare il mio prossimo futuro...tuttavia, mi duole ricordarvi che ho VINTO contro Artemis. Non è stata lei a sconfiggere me, sono stato io a sconfiggere lei. Non importa come, non fa differenza il fatto che io non abbia reputato questa vittoria come soddisfacente e propedeutica per la crescita mia e di Jana, ma evitate di parlare di Artemis come tappa negativa della mia carriera. Artemis, se consideriamo esclusivamente l'universo WBFF, è una mia collega, ed è una collega alla quale ho dimostrato di essere ancora superiore."

Drago punta l'indice contro KGS.

Drago: "Utilizzate le parole in maniera adatta se volete colpirmi nell'orgoglio. Ho passato a livello verbale il test Kirk, e successivamente anche il test Dumas. Ho superato la morte di una ex fidanzata portata sul maxischermo da individui che non si sono fatti scrupoli nel tirare fuori scheletri del passato dolorosi ed ingombranti. Queste sono cazzate che non hanno alcun effetto su di me, bisogna giocare diversamente, Keith!"

Keith cammina a semicerchio intorno a Drago, mostrandosi in pieno controllo della situazione.

KGS: "Vedi, guero, se pensi che stia giocando non hai prestato attenzione. Non fraintendermi, non mi importa niente né di te nei tuoi sentimenti né della tua fidanzata morta che tiri fuori ogni discorso per fare pietà come il peggiore dei mendigos, come li chiamate? Mendicanti. No, l'unico motivo per cui mi sono degnato di rivolgerti la parola è che sei uno degli undici hombres che sono fra me lo Scent of Glory. Non sei capace di provare amore per una mujer ma ti senti stranamente superiore agli altri, tiri fuori Aaron Kirk e Robert Dumas come se fossero più di un paio di schifose scimmie glorificate, e se non fossi un tale... brontolone, sarei anche divertito dall'importanza che ti attribuisci da solo senza nessuna base."

Gutierrez si passa pollice e indice sui baffi.

KGS: "Ma vedi, hombre, io ero qui per una risposta seria e ho ricevuto i pianti di un niño in cerca di attenzione, non sono dell'umore giusto per farmi una risata, anche se è sulle tue spalle. Voi niños vedete tutto come un gioco, vedete i vostri estupidi pianti come il centro dell'Universo e credimi, se mi interessasse influenzarti in qualche modo saresti già la mia marioneta, guero, perché sono bravo a quel punto, e tu saresti l'ultimo a rendersene conto. Ma che senso avrebbe? Sei stato tanto bravo a distruggerti da solo che farei fatica inutile."

Keith si appoggia ora contro il muro ed estrae un sigaro che mette sull'orecchio, tenendolo da parte per dopo il dialogo.

KGS: "Eppure, non ho avuto nessuna risposta. Devo dedurre che neanche tu sai perché sei costretto a combatterti le briciole di quello che hai già avuto con dei luchadores di terza fascia come me, il che rende tutto ancora più curioso."

Drago sorride, per nulla intimorito dalle parole di KGS.

Drago: "Guarda, guero...sei evidentemente stato poco attento nel recente passato, visto che non mi sembra di tirare fuori discorsi del mio tormento vissuto salvo rispondere a precise accuse. L'averlo fatto con te è ben diverso dal piangere, come dici tu. Si tratta di esporre dei fatti reali, chiari e concreti, eventi accaduti nel corso dell'ultimo anno. Se vogliamo fingere che ciò che è accaduto in realtà non sia veramente accaduto, facciamolo pure, a parole possiamo fare ciò che ci pare ed uscirne a testa alta. Parlare e colpire nel segno è molto più semplice di ciò che ci pensa, e l'ho imparato a mie spese nel corso dei mesi."

Drago si avvicina a KGS fino ad arrivare faccia a faccia con il messicano.

Drago: "Vedi delle lacrime sul mio volto? Nah, non ne vedi, non sei persona che merita un tale onore. Non mi vergogno, ho pianto a più riprese, anche se non molto davanti alle telecamere. Non abusare di un termine così prezioso, cerca di distinguerti dalla massa di trash talker che popolano questa federazione e non solo, guarda al di là delle apparenze, approfondisci i rapporti con amici e nemici. Io sono solo uno degli undici avversari che dovrai affrontare, questo è vero, ma ognuno di noi ha le sue caratteristiche, fisiche e mentali, che lo contraddistingue. Dovrai fare emergere le tue caratteristiche su quelle degli altri, e non sarà così facile come le tue parole farebbero supporre."

Drago si allontana dal ring, lasciando un interdetto KGS ad osservarlo con sguardo poco convinto. Il fighter di Liberec, tuttavia, riprende a debita distanza dal messicano la parola.

Drago: "Perdonami se non ho soddisfatto la tua curiosità. Sinceramente, non ho neanche capito cosa volessi sapere da me. Ed altrettanto sinceramente, posso dirti che non me ne frega un cazzo."

Drago si allontana definitivamente mentre sul volto di KGS appare un sorriso sarcastico e la telecamera indugia sul volto del messicano che esclama a bassa voce...

KGS: "Davvero curioso, este guero..."

Marlon Dune, visibilmente insoddisfatto per non aver praticamente ottenuto l'intervista, chiude il collegamento.

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Siamo nel backstage con David Barriage, da solo, davanti alla telecamera e pronto a parlare.
DB: "Settimana scorsa Kobayashi ha fatto un annuncio che tutti aspettavano ma che tutti non vedevano l'ora di sentire: anche a questa edizione di Maniacs avremo lo Scent Of Glory e, ovviamente, David Barriage sarà tra i partecipanti.
Inutile dirvi che, visti i nomi, non c'è modo e possibilità che io non vinca la title shot. Questo match sarà solamente una celebrazione del mio talento e della mia superiorità come lo sono stati gli ultimi show della R-Pro e della Fight For Honor.
A Maniacs voi tutti, sia sugli spalti che nel backstage, avrete modo ancora una volta di apprezzare la perfezione britannica all'opera e quello che, dopo la vittoria di Maniacs, sarà il vostro prossimo campione mondiale!
Non basteranno 'Draghi', 'Uccelli', 'Stranieri Mascherati' e altri buffoni simili a fermarmi. Nessuno potrà impedire che il destino si compia e che David Barriage vinca lo Scent of Glory!
In queste settimane che ci separano da Maniacs sentirete 11 buffoni raccontarvi stronzate su come loro vinceranno lo Scent Of Glory e sentirete 1 uomo dirvi quello che, invece, succederà per certo e quell'uomo sono io.... DAV...."

Appare Malcolm Clark dal nulla che strappa che si lancia in un abbraccio affettuoso nei confronti di David Barriage facendolo cadere.

Malcolm: "David, amico! Quanto tempo? Ma tu lo sai che mi sei proprio mancato? No? Eh, infatti non mi sei mancato. Ma non ti offendere è che semplicemente noi non ci siamo mai conosciuti, quindi come potresti mancarmi se non ti ho mai avuto. Vuoi essere mio? Se tu sarai mio e poi ti perdessi potresti mancarmi. E' successo così con la Chaotic Existence, per un attimo spazio temporale che per voi è durato sei mesi, io sono stato un leader spirituale, e adesso che questo ruolo non mi appartiene più mi manca. Vuoi essere mio adepto? Sì, potrei adoptarti! Ahahahah! Sono simpatico? No? Non importa, quello che importa è che io e te saremo alleati a WBFF Maniacs IV e insieme vinceremo i titoli di coppia!"

Malcolm sorride a David.

Malcolm: "Che bello lottare in coppia con un amico nuovo!"

Barriage spinge via Clark con un espressione mista tra rabbia e disgusto rivolgendosi poi al suo "avversario".
"È per gente come te che la nostra gloriosa patria viene denigrata dalla gentaglia come quella che riempie gli spalti stasera.
Mettiti il cuore in pace, Malcom. Io e te veniamo dalla stessa terra ma, nonostante questo, non saremo mai amici né alleati e a Maniacs, stai sicuro, non vinceremo i titoli di coppia e non combatteremo nemmeno da alleati.
Non aspettarti favoritismi o altro, la tua mente si è corrosa qui in America facendoti perdere il senno. Io non sono qui per salvarti e non ne ho nessuna intenzione ma stai sicuro che, appena ne avrò l'occasione non esiterò dall'eliminarti dallo Scent Of Glory!"
Barriage si volta e fa per andarsene va viene fermato da Malcom che lo prende per un braccio. I suoi occhi si accendono e diventano aggressivi.

Malcolm: "Non vuoi combattere con me per il titolo di coppia? Va benissimo! Sappi che tenterò la scalata in singolo e senza di te riuscirò a sconfiggere Brock Johnson e diventerò il primo WBFF champion con i capelli non tinti!"

Detto questo, si gira e se ne va.

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...E io gli faccio 'il bicchiere quasi colmo è più forte, ma non è migliore; ora sono questo bicchiere, mezzo vuoto di qualcosa di forte ed ottimo', e la barista BOM, è tutta affascinata..."
Bluebird sta camminando per i corridoi del backstage, un inserviente sfigatello lo sta ascoltando suo malgrado.
"Ahem... w-wow?"
I due si bloccano, abbassano lo sguardo. Seduto a gambe incrociate per terra, con la schiena appoggiata agli armadietti, c'è Claudio Cazador! Il cacciatore è moderatamente, molto moderatamente, divertito.
"..."
-...
"... ..."
-...
"..."
-.......
"?"
-.
"Io però non fumo" fa l'inserviente sfigatello, i due lottatori lo freddano con un'occhiata. Cazador intanto rolla, lecca, chiude in cima.
- Sei a corto di storie da raccontare?
Bluebird alza il sopracciglio, infastidito dall'accusa del cacciatore.
"Ah sì? E tu sei a corto di... no, non mi viene niente."
Cazador se la accende.
- Che novità.
"Prima che venissi in 'sto buco di culo vi guardavo alla TV. E tu eri uno dei miei preferiti. Un gran duro, li battevi tipo tutti quanti e sparavi one liners di merda e mi esaltavo a pazzi. Bah. Penso che siamo due begli aborti, io e te."
-Regola numero 1: se vuoi un tiro, non farmela prendere a male.
"E se ne volessi di più?"
-Secondo il galateo del joint, dovresti conquistarteli, prova a raccontare una bella storia, almeno passiamo il tempo...
Claudio sorride con velata ironia, sbuffando qualche nuvolone pesante di hashish.
"Eh, sono a corto."
-Ma davvero? E io sono a corto d'erba.
"Ehi, sta' calmo. Sto pensando..."
-Pensa quanto vuoi, io intanto fumo.
"Uhm. Dunque. Stamattina, ma, ma era proprio mattina presto, io scendo per andare ad allenarmi."
-Vuoi davvero...
"Lascia fare. C'è, allora, c'è uno Starbucks lungo la strada e io c'ho fame e mi ci ficco dentro. Là dentro c'è... una ragazzina, che non so come, mi scambia per Bob Sinclar. Dice 'oddio, Bob Sinclar', e io ho il grande vantaggio di non avere l'accento americano e quindi faccio 'oui', che tanto i bambini sono scemi e non capiscono la differenza tra accento tedesco e francese. Poi suo fratello le fa 'ma no, scema, è Bluebird, è un lottatore'. Lei fa 'ah', mi volta le spalle e torna dalla sua cioccolata."
Il Cacciatore non sembra per niente impressionato dalla storia di Rainer.
"Io ho sempre pensato..." continua Rainer, che si ferma per tossire "... ho sempre pensato che sarebbe arrivato, chissà quando, un momento in cui la fama mi avrebbe fatto... permesso di godermi la vita. Non tipo 'canne e squillo di lusso', più tipo 'entro nel club e la fica più fica del posto ha intenzione di darla proprio a me'. Poi però mi sono chiesto perché, perché cazzo quella bambina avrebbe dovuto riconoscermi? Fino a trent'anni ho lottato negli scantinati delle palestre più infime di Seattle e dintorni fino a spezzarmi il collo in cambio di un briciolo di attenzioni, e ti giuro, ti giuro che non chiedevo altro. Mi facevo chiamare 'The Eagle', cacciavo urlacci a caso e tanto bastava, ti giuro. Poi mi sono spezzato il collo. La nostra croce è che finché sali ti senti gasato, poi ti fermi e cominci a farti delle domande. 'Che cazzo ho concluso?', 'chi sono io?', 'posso dare di più?', 'perché la fronte del Toro del logo dei Bulls sembra un culo peloso?', 'cosa mi aspetto da me stesso?'. Quella bambina mi ha fatto realizzare di essere un bell'aborto, che sono meno giovane di quasi tutti in federazione e vado in giro a dire di essere una promessa. Quasi quasi ci sguazzo nella mia condizione: prendo il mio sgabello, dico le mie stronzate, sbaglio le Shooting Star Press, incasso il rispetto di qualche lottatore e qualcuno sugli spalti pensa che meriterei di più. E... niente, questo flusso di pensieri mi ha portato a seguire l'odore dell'erba. Credo... sia finita. La storia."
-Beh... diciamo che poteva andare peggio.
Claudio passa la torcia a Rainer, che si affretta a dare quattro boccate rapide in successione, forse per pareggiare la brace, forse solo per compulsione.
"Adesso però tocca a te."
-Ti mette a disagio il distensivo suono del silenzio, modulato solo dal rumore della respirazione?
"Amico, se l'hash ti fa questo effetto, comincio a pensare che Owens passi settimanalmente a trovarti"
-Nah, quel tipo odia il fumo...
"..."
-...
"...E?"
-E niente, io non mi sento a disagio nel silenzio.
"Sì, ma io mi rompo le palle a fumare senza interagire."
-E dire che allora...
"E dire che allora cosa?"
-Nel film "Slevin", Bruce Willis esordisce con questa frase.
"E quindi?"
-Niente, volevi una storia, questa ha un inizio, uno svolgimento, una fine ed anche una spiegazione.
"Questa canna me l'hai proprio fatta andare di traverso"
-Nessuno ti ha obbligato a fermarti.
"Già, ma una canna che non ti fa penso che sia una terribile onta sul tuo curriculum..."
Bluebird lancia un'occhiata fugace e divertita nei confronti di Cazador, che si sente piccato e sfidato, a tal punto da accettare la sfida e chiamare a sé un giovane inserviente che stava pulendo con un aspirapolvere il corridoio.
-Tu, fammi un filtro.- ordina il Cacciatore.
"C-C-Claudio Cazador!" esclama il ragazzo in brodo di giuggiole; senza pensarci due volte, l'inserviente si toglie il pass per il backstage WBFF e ne strappa un pezzetto, per una lunghezza di un centimetro di altezza e quattro di base, circa un sesto del totale "strappabile". Lo arrotola e lo porge a Cazador.
Il wrestler di Sparks lo osserva insoddisfatto, lo rigira tra le dita, quindi portandolo verso le labbra inizia a masticarlo, per poi sputarlo.
-Ho detto un filtro, non una caccola. Passami il pass.
L'inserviente, inebetito, obbedisce, e Claudio arrotola il gigantesco pass per un filtro a dir poco gargantuesco, a cui segue la preparazione del "divertimento" grazie ad una cartina XXL, una sigaretta ed una busta contenente qualcosa come 5 grammi d'erba.
"Uhm, 'sono a corto d'erba', ha detto..."
-Infatti questa basta appena per una canna.
"Vorrei conoscere il tuo pusher solo per stringergli la mano."
-Hai detto tu che quella di prima non ti ha fatto... ti stai cagando sotto, per caso?
"Nah..." esclama Bluebird, con un gesto della mano, nel mentre in un tempo lampo il maxijoint è già pronto; come da tradizione, chi la gira la accende, ma dopo appena tre tiri, Claudio la passa al suo ospite; Rainer tossisce rumorosamente già dopo il primo tiro.
"Cough! Cough! Morirò qui!" Esclama il teutonico tra i colpi di tosse.
-Dato che ti ci vorrà un po' prima di ripassarmela, ti racconterò una storia un po' più lunga: c'era una volta un ragazzo tanto pacifico quanto incazzoso. Amava essere lasciato in pace, ma raramente accadeva.- pausa d'enfasi. -Raramente accadeva poiché era un gran duro. Faceva esaltare da pazzi chi lo guardava. E sparava one-liners di merda prima di sconfiggere chiunque gli capitasse davanti. Poi, un giorno, dato che era troppo forte, cominciarono ad affiancargli altre persone. Lui era portato per il lavoro di coppia, ma... sapeva di poter fare meglio da solo. Quindi cominciò a perdere. Incontro dopo incontro. Cominciò a perdere, senza però essere mai schienato. A perdere da vincente, direbbe qualcuno. Ma perdere da vincente, è come fare possesso palla e non finalizzare. Come portare a cena fuori una ragazza e non concludere.
Bluebird tira a fatica, tossendo nuovamente.
-Come prepararsi una canna che non tira perché ti hanno fatto un filtro di merda. Ma se il filtro non fosse fatto di merda? Se fossi tu a non essere più in grado come una volta di abbattere muri ed ostacoli? Forse hai ragione, Rainer, siamo due begli aborti. E dire che allora, eravamo i due rookie più promettenti di questo fottuto circolo di palle sudate e sbalzi d'umore da troppi steroidi.
Bluebird si gira in direzione del Cacciatore, visibilmente stupito per lo sfogo a cui si è lasciato andare. Guarda il cacciatore con aria stralunata, gli occhi cominciano ad arrossarsi. Decide di sedersi accanto al Cacciatore, imitandone la posizione.
"Ho sempre odiato mia madre. Volevo bene alla mamma di mia sorella, si chiamava Diana Waw... qualcosa, ed è schiattata per un aneurisma all'aorta a tipo cinquant'anni, perché pare che fumasse troppo..." Bluccello lancia uno sguardo al cannone che ha in mano, quindi lo passa a Cazador "... fuori alla chiesa, mentre si celebrava il suo funerale, ho fumato la mia prima sigaretta. Odio i funerali, li odio da morire, e quindi non ho proprio nessuna intenzione di partecipare al mio."
Bluebird guarda in faccia Claudio, ricambiato.
Claudio inspira, espira.
Si volta, torna a guardare dritto davanti a sé.
-E dire che allora...
"...E dire che allora, forse avrei fatto meglio a godermi il silenzio".
I due si ammutoliscono, restando seduti a guardare in fronte alla telecamera, prima che questa sfumi.

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PALESTRA

Una mastodontica figura è seduta su una panca, intenta a fare esercizi per i bicipiti, con manubri da 40 kg l'uno. Le vene sono in rilievo su un corpo dalla muscolatura ultradefinita, l'aria del soggetto è truce, e neanche un berretto di lana nero, calato sul capo, sembra rabbonirla.

E' Volkermord.

Il Berliner Annihilator sarà uno dei protagonisti dello "Scent of Glory" ed a quanto pare vuole arrivarci in una forma tale per fare ciò che gli riesce meglio: piallare qualsiasi cosa gli si pari davanti.

Un rumore. Passi improvvisi che spezzano il silenzio dell'allenamento del tedesco. Non è un avvicinarsi di soppiatto. La nuova figura avanza, fischiettando. Hogan scamosciate, jeans eleganti, una sobria t-shirt bianca e sopra un giubbotto di pelle... ma non di quelli da biker, di cuoio da quattro soldi, ma un capo che probabilmente vede almeno tre zeri dopo il numero iniziale. E' "The Nobleman" Daniel Stuart... che si presenta davanti a Volkemord (con vestiti perfino casual visto il suo solito stile)... con le mani affondate nelle tasche dei jeans ed un sorriso enigmatico sulvolto. Un sorriso che Volkermord non ricambia affatto anzi... ci manca poco che il colosso teutonico inizi a ringhiare.

Stuart estrae le mani dalle tasche e le para avanti.

DS: "Buono, ragazzo. Vengo in pace."

Lo scozzese si passa una mano tra i capelli e siede su una panca, di fronte a Volkermord, che lascia cadere a terra i manubri a 40 kg. Stuart deglutisce.

DS: "Bella roba."

L'ultimo acquisto della WBFF si guarda intorno. L'ambiente è abbastanza asettico e molto... metallico visto che quasi tutte le attrezzature riportano una spiccata cromatura.

DS: "Vedi che ti stai ambientando a ciò che ti aspetterà a Maniacs, uh... allora ragazzo, veniamo a noi. Non sono una persona che ama tirare i discorsi per le lunghe. Io e te, quel giorno, saremo avversari. Possiamo esaminare questa situazione da vari punti: io potrei fare il figo e decantarti il mio palmares, e farti notare come tu invece non abbia mai combinato nulla di particolare, sul ring. Eri una bodyguard. Stai muovendo adesso i primi VERI passi in JLW, ti stai togliendo le adesso le prime VERE soddisfazioni. Potrei farti notare che io stavo per strappare a Red Revolution Raven il possesso della sua Federazione in un match, mentre tu sei stato schienato da Little Raven. Potrei fare tutto ciò... tu potresti alzarti, alzare con una sola mano uno di quei manubri che io riuscirei, non senza sforzo, a sollevare con due... e tirarmelo contro. Entrambi a modo nostro ci divertiremmo... chi prima e chi dopo. Ma chi ne gioverebbe?"

Stuart si piega un po' in avanti e diminuisce il tono di voce, quasi temesse di essere ascoltato.

DS: "Ascoltami... Josh. Non sei un wrestler di primo pelo, hai solo pochi anni meno di me... eppure, a livello di esperienza, sei praticamente... all'asilo. Io? Io sono uno che pensa che la via migliore sia sempre la via più facile. Hai già avuto a che fare con... uomini come me anche se in realtà... there's no men like me. Only me.

Sai comunque che starmi a sentire può essere un vantaggio anche per te. Io credo tu sia uno dei wrestler più forti tra quelli che saranno all'interno di quella struttura. Se tu non sei stupido, faresti bene a considerarmi come uno di quelli più pericolosi. La mia idea è... perchè il più forte ed il più pericoloso devono darsi battaglia prima... di quando non sia necessario? Lo "Scent" offre diversi premi ma credo che sia tu che io possiamo tranquillamente ambire al premio maggiore... all'osso più succulento. E potremo farlo più facilmente se prima di quel momento... cooperiamo. Roux, DeSade, Barriage, Clark, quel matto del Gajin, Time... tutti quanti, tutti: possiamo metterli in fila ed eliminarli... o lasciare che si eliminino tra di loro se conviene. Possiamo essere una forza inarrestabile... poi, quando saremo rimasti solo noi due, giocarcela. Vedi, a differenza di McFarry, io non voglio considerarti un subalterno. E neanche voglio comprarti, Josh.

Ti sto trattando da pari, non mi sto ponendo su un piedistallo. Se riusciamo nell'intento ce la giocheremo... e se tu ti dimostrerai più forte di me, avrai il... big prize.

La mia offerta è un'alleanza, un'alleanza che può giovare ad entrambi. Una proposta che però richiede una risposta...chiara, come chiara è stata la mia offerta.
A te la scelta se gettarla al vento... o dimostrare che questi anni a frequentare degli uomini d'affari ti hanno conferito una certa... scaltrezza, a riguardo."

Völkermord abbassa il capo concedendosi un sorriso.

Poi scatta in piedi, afferra Stuart per il giubotto - quel costosissimo giubotto in pelle - e lo solleva come se avesse tra le mani un'action figure e non un lottatore di 109 chilogrammi. Prova quindi a mantenerlo in quella posizione, sospeso senza alcun appoggio, osservandolo paradossalmente dal basso verso l'alto, con uno sguardo che di buono promette davvero ben poco.

"Mmh... Die Theorie Des Sockels."

Nonostante la piega ostile che ha preso il loro incontro, Stuart mantiene una calma surreale senza lasciar trapelare alcun cenno d'agitazione. Forse can che abbia non morde, si... Ma quello è un lupo mannaro, anche se The Nobleman le pallottole d'argento potrebbe già averle sparate da un pezzo.

"La teoria dei piedistalli. Io posso, perchè ho raggiunto una posizione di rilievo, e tu non puoi perchè sei soltanto all'inizio. Funziona nella maggior parte dei casi, ha la sua influenza. Ma vedi, non sempre ottenere una posizione più alta equivale ad avere il controllo sugli altri. Guardaci."

Unsterblich invita Stuart a focalizzare l'attenzione sulla loro attuale posizione: Daniel è effettivamente più in alto rispetto al Berliner Annihilator, eppure sembra proprio che sia quest'ultimo ad avere - almeno in questo momento - il pieno controllo della situazione.

"Il potere della parola e del denaro ha conquistato il mondo intero, ma esistono dei casi in cui tutti noi veniamo rispediti nella giungla primordiale. Quella giungla in cui prevalgono solo i più forti, quella giungla in cui l'unico potere che conta è quello di cui sono dotate le nostre braccia."

Völkermord rimette giù Stuart, molto lentamente, continuando a fissarlo dritto negli occhi.

"Io non vedo alcuna differenza tra una giungla primordiale e la gabbia della Scent of Glory Elimination Chamber. I più deboli verranno schiacciati e solo i più forti si sazieranno."

Il tedesco si mette a braccia conserte, poi riprende la parola dopo una breve pausa.

"Ma nella giungla primordiale... Spesso non basta neppure essere i più forti. E l'unico stratagemma volto a garantirsi di essere davvero i più forti in assoluto è quello di costituire un branco."

Völkermord annuisce alle sue stesse parole.

"I nostri avversari questa sera hanno provato, stanno provando o proveranno a fare di tutto per eclissarsi a vicenda. Più che pensare a guadagnare punti si stanno concentrando sul come farne perdere molti a chi hanno di fronte. Noi forse stiamo andando controcorrente, noi forse possiamo guadagnare qualcosa. Noi, forse, possiamo costituire quel branco."

Il tedesco allunga la mano destra in direzione di Stuart. Daniel non si fa attendere e gliela stringe prontamente.

"Non abbiamo ancora vinto, ma loro stanno già perdendo."

Camera fades.

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Taggart: "Buoni e cattivi, paladini e uomini senza scrupoli, the struggle battle between good and evil."
Kokone: "Che cazzo ti sei fumato John?"
Taggart: "Non fumo"
Kokone: "Vabè. Abbiamo già i sei atleti che prenderanno parte al prossimo match sul ring."
Taggart: "Riusciranno i nostri eroi a prevalere? O..."
Kokone: "GM, se mi sente... Sedativi, grazie."

SCENT OF GLORY SPOTFEST 3 vs 3: Bluebird/Drago/Angel Obike Lowe vs Gaijin/KGS/David Barriage

I sei atleti sono disposti i due zone opposte dello squared circle, in base al team d'appartenenza. Bluebird è il primo a farsi avanti, dall'altra parte invece Barriage e Gaijin puntano il dito su Sanchez. Keith però, forse per pigrizia, si porta sull'apron facendo orecchie da mercante. Gaijin rimane a fissare Sanchez come se potesse ucciderlo da un momento all'altro, Barriage quindi prende iniziativa e si fa sotto, raggiungendo Bluebird al centro del ring. Si parte!

DIN DIN DIN!

Clinch. Bluebird prevale e spinge Barriage fino a condurlo con le spalle all'angolo, quindi esegue una Irish Whip verso il corner opposto. L'inglese impatta contro i turnbuckles e vi rimane poggiato, il lottatore tedesco prende una rincorsa e fa per eseguire un Corner Splash. Che però va a vuoto perchè Barriage si sposta prontamente facendolo impattare contro le protezioni all'angolo. Poi lo prende in consegna da dietro, Roll Up!

1!

Kick out!

Barriage rialza Bluebird e chiude una Headlock, poi lo conduce verso l'angolo del proprio team.

Cambio con Gaijin!

Gaijin colpisce Bluebird sullo stomaco con un calcio, andando a colpo sicuro. Barriage si porta sull'apron e il three faced Demon esegue uno Snap Suplex ai danni di Rainer. Gaijin va in Bard Mode e si china sull'avversario, iniziando ad accarezzargli il capo come se fosse in pena per lui. Berserker Mode! Lo colpisce con delle gomitate, poi si rialza e lo massacra di Angry Stomp! Poi, una volta soddisfatto, passa in Juggler Mode! Pazzesco! Il three faced Demon rialza Bluebird da terra, ma Habermann stavolta ha una reazione e gli rifila subito una gomitata sull'addome! Poi Headbutt! Gaijin indietreggia fino all'angolo del proprio team. Sanchez gli tocca una spalla e prende il suo posto!

Bluebird intanto va a dare il cambio a Drago!

Drago versus Sanchez! I due atleti si misurano al centro del ring a suon di pugni! Prevale il former Undisputed Champion, ma il messicano sembra incassare bene colpo dopo colpo, senza mai crollare a terra. Drago infierisce con altri colpi, poi Irish Whip... Sanchez si mette rigido impedendo a Vesely di compiere la sua frustata irlandese, poi si lascia cadere in ginocchio...

OH OH! LOW BLOW! MOSSA SCORRETTISSIMA!

Crowd: "BOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!"

Sanchez lo schiena!

1!

2!

Ci mette una pezza Angel Obike Lowe!

Sanchez, paradossalmente, chiede all'arbitro di intervenire per punire l'azione di Time. Ma il referee non lo ascolta neppure. Quindi il messicano rialza Drago, lo spinge verso l'angolo del proprio team con una Irish Whip. Poi va a dare il cambio a David Barriage.

L'inglese penetra all'interno del ring e insieme a Sanchez colpisce a ripetizione Drago un po' ovunque, sul viso, sullo stomaco e anche sulle gambe. Sanchez, dimenticandosi di non essere più l'uomo legale, aiuta Barriage nell'esecuzione di una manovra combinata. David si posiziona al centro del ring, Sanchez lancia Drago verso il proprio compagno. Shining Wizard dell'inglese! Drago a terra! L'arbitro richiama Sanchez, ma il messicano rimane sul ring! Rialza ancora una volta Drago e lo lancia di nuovo verso Barriage! Altra Shining Wizard...

NOOOOO! Drago reagisce, KOLENO SKOK OUTTA NOWHERE! Barriage steso!

Sanchez non vuole andare via! Intanto Drago da velocemente il cambio ad ANGEL OBIKE LOWE!

Drago però non abbandona il ring, mentre Angel va ad infierire su Barriage il fighter di Liberec torna su Sanchez e lo atterra con un Lariat! Poi lo rialza, lo poggia alle corde. Corre verso il lato opposto del ring, ropes rebound... Clothesline! E si catapulta insieme a lui fuori dal ring! Drago e Sanchez fuori!

Lowe rialza Barriage, ma l'inglese reagisce afferrandogli la testa e rifilandogli una Jawbreaker! Poi barcolla verso Gaijin, E GLI DA IL CAMBIO!

Gaijin scatta verso Lowe, BIG BOOT! HELLMASKER! A SEGNO! Pinfall!

1...

2...

NOOOOO! Colpo di reni da parte di Time!

Gaijin afferra Time e lo solleva, poi lo poggia contro un angolo. Lo solleva mettendolo a sedere sul top turnbuckle. Ma quello è l'angolo del team face e Bluebird tocca la schiena del proprio compagno, prendendosi il cambio! Intanto Barriage ha afferrato una sedia all'esterno del ring, è pronto ad interferire per condurre il proprio team alla vittoria! Bluebird si fa sotto e comincia un duello a suon di pugni con il suo storico rivale. Barriage sta per entrare sul ring armato di sedia, ma prima che possa riuscirci...

ANGEL OBIKE LOWE SI TUFFA DALLA TOP ROPE VERSO L'ESTERNO DEL RING, DIRETTO SU BARRIAGE, CON UN DIVING ELBOW DROP!

GROOOOOOOOOOOVIN' HIGH! A SEGNOOO! LO TRAVOLGE IN PIENO!

Sul ring sono rimasti solo Bluebird e Gaijin!

Bluebird va di Clothesline ma il suo avversario si abbassa e gli rifila una ginocchiata sull'addome facendolo piegare, poi Snap DDT! A segno! Gaijin si rialza, sale sulla terza corda!

OH MY GOD! THE WARRIOR'S WAY IN ARRIVO!

ANDATA! A SEGN... NOOOOO BLUEBIRD E' RIUSCITI A SCHIVARE PER MIRACOLO!

Gaijin si ritrova disorientato, Bluebird scatta in piedi e lo prende in consegna...

BACKDROP DRIVER! THE BALANCING ACT!

A SEGNOOOO! SCHIENAMENTO!

ONE...

TWO...

THREE!

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E' finita, il team face porta a casa il risultato!

Taggart: "Esaltante! Il bene vince sempre!"
Kokone: "Pronto? Signore... si."
Taggart: "Chi è?"
Kokone: "Si, proprio sedativi per ovini. Il mio collega ha bisogno d'aiuto. La ringrazio, Mr. Kobayashi."

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Backstage dell'Astrodome Arena, lungo i corridoi abbiamo una persona che cammina, la telecamera lo prende di mira perché questa non è una semplice persona ma è uno dei portagonisti della WBFF, l'attuale Tag Team Champion, Joseph Roux.
La Rockstar Francese parla da sola e la telecamera cerca di captare il segnale audio.

Roux: "Ma è possibile che debba fare sempre tutto io? Mai una volta che m'imbatti con chi io debba parlare. Voglio conoscere meglio ogni avversario dello Scent of Glory e ho deciso di iniziare da lui, Gaijin, ma non sarà per nulla facile cercarlo, già lo immagino."

DarkPussy continua a camminare, si guarda a destra e a sinistra, cerca di leggere le targhette che ci sono davanti alle porte ma nulla, capisce che questo è il luogo sbagliato.
Non è la prima volta che vediamo questo, già diverse volte l'atleta di Lione si è messo alla ricerca di avversari, compagni, mentori e lo ha sempre fatto così.

Roux: "Di solito ho sempre avuto fortuna chiedendo a qualcuno nei paraggi, ma qui non c'è nessuno."

Continua ancora la ricerca per Lourd Roux che ad un certo punto svolta a destra e si trova praticamente in un vicolo cieco, c'è un muro bianco davanti a lui, al quanto perplesso Roux si gira e davanti a lui incontra Cactus Mike! L'intervistatore ufficiale della federazione!

Mike: "BANG! BANG! Ti voglio ricordare che hai un incontro questa sera ed è tra pochi minuti, dove stai andando?"

Roux: "Oh, Monsieur Mike! So di avere un incontro ma vorrei prima parlare con Gaijin, sai per caso dove posso trovarlo?"

Mike: "Chi? Lo Straniero? Quello è un pazzo, amigo. Ma ancora più pazzo sei tu ad andarlo a cercare! Stanne lontano finché non sarà il ring a incrociare le vostre strade. A parlarti è uno che è stato posseduto da quel tizio, o drogato, o che diavolo ne so...l'unica cosa che ricordo è che è meglio starne lontani."

Roux: "Capisco, quindi nulla?"

Mike: "Nada."

Roux: "Ok, ti ringrazio lo stesso."

Mike: "Di nulla, e fai in fretta!"

Roux: "Si, tanto ormai ci ho rinunciato, vedrò di depennare Gaijin dalla mia lista di atleti da conoscere prima dello Scent e di passare ad altro .. che mi dici? Sai dove posso trovare Volkermord?"

Mike: "Uhm .. te lo sconsiglio."

Roux: "Perché?"

Mike: "Non è un bel tipo."

Roux: "Capisco, chi altri ho? Vediamo .. David Barriage?"

Mike: "So che ha avuto poco fa un incontro e quindi dovresti trovarlo nel suo camerino che lo troverai per di la, scusami ma devo andare, devo intervistare una gran gnocca!"

Roux: "Ok, ti ringrazio per l'aiuto, buona fortuna."

Mike: "Di nulla! BANG! BANG!"

Lo scatenato intervistatore della WBFF si allontana e Lyon d'Or rimane nuovamente da solo, ora è deciso, sta per andare a parlare con Barriage ma qualcosa lo blocca.
Alle sue spalle sente una strana presenza. Tanto per essere chiari alle sue spalle c'era solo quel muro bianco, quindi non dovrebbe esserci nessuno ma non è convinto e quindi si gira trovandosi davanti a sé...Cactus Mike di nuovo!

Roux: "Che c'è adesso? Mi hai fatto prendere un colpo!"

Mike: "BANG! BANG!"

Cactus Mike fugge dove prima c'era una parete bianca ma adesso c'è un corridoio, ma Roux è troppo scosso per rifletterci su.

Roux: "I messicani sono folli quanto bassi e pelosi..."

Roux si volta e a sbarrargli la strada c'è di nuovo Cactus Mike!

Mike: "Sai che io non ho mai detto Bang bang da quando sono qui?"

Roux: "Cosa...?"

Mike: "Quando lo cerchi lui si fa sempre vedere in qualche modo. La gente non lo sa perché nessuno ha una gran voglia di trovarselo davanti."

Roux: "Ma tu sei l'intervistatore!"

Mike: "Preferisci essere tu a fare le domande?"

Il Lyon d'Or trasale, come Mike termina la frase i due si sono invertiti i vestiti: adesso Roux ha un sombrero in testa e l'intervistatore è vestito da rockstar!

RockMike: "Qual è la prima domanda?"

Improvvisamente Lyon Noir scuote la testa, non ci sta capendo più nulla, chiude gli occhi, si mette le mani sulle tempie e scuote nuovamente la testa. E' in uno stato veramente molto ma molto strano e quando apre gli occhi la prima cosa che fa è mettersi le mani sopra la testa .. il sombrero non c'è più, guarda davanti a se e non c'è nessuno.
Tira un sospiro di sollievo;
Si da degli schiaffetti al volto;
Scuote nuovamente la testa;
Sembra essere tornato tutto alla normalità, ma c'è un particolare che forse non ha ancora notato non è più nel luogo di prima!
Non è più all'interno dei corridoi dell'Astrodome Arena, si trova in tutt'altro luogo e che luogo, si trova su un ponte sospeso nel cielo. Il cielo si riflette nella parte inferiore come in un'immagine speculare di sé stesso, il ponte a farne da divisorio. È un ambiente onirico, sovrannaturale...ma Lourd Roux è desto e incredulo. Ritrovarsi d'improvviso in un simile luogo ha un impatto devastante sulla sua psiche, sobbalza rischiando di cadere dalle tavole che compongono il ponte per finire chissà dove.
Ma si riprende in tempo e torna in equilibrio.
Questo posto non risponde alle comuni leggi della fisica, forse allora lo stesso vale per la sua sanità mentale. Qualche metro di fronte a lui scorge una figura rannicchiata in un poncho e coperta da un sombrero.
La figura ignota alza la testa rivelando il suo volto bianco come il latte, inquietante come l'ignoto: il nano manager di Gaijin.

Nano: "Qual è la domanda?"

Roux: "Come posso andarmene da qui?"

Nano: "Tanta strada per nulla?"

Roux: "Uh .. aspetta un attimo, io ti ho già visto e sei quello che cercavo! Cioè non proprio tu, ma tu sei quello che ho visto diverse volte insieme a Gaijin! Sbaglio? No, non sbaglio assolutamente! Comunque questo posto non puo' essere reale, dove mi trovo? E dove è Gaijin? Ho bisogno di parlare con lui, ho bisogno di fare quattro chiacchiere con lui! Forse sto chiedendo troppo, ma ho bisogno di confrontarmi con i miei futuri avversari dello Scent of Glory anche verbalmente! E' possibile tutto questo?"

Il Leader dei Chain Reaction fa tutte queste domande anche un po' confuse al Manager di Gaijin, ha bisogno di risposte soprattutto ora che si trova sopra di un ponte barcollante. Lyon Noir ogni tanto si guarda a destra e a sinistra, cerca di scuotere la testa come in precedenza per vedere che non sia frutto della sua immaginazione ma nulla, davanti a lui c'è ancora il nano che è pronto per rispondere.

Ahahahahah

Una risata si propaga nell'aria, proveniente da più direzioni e con un eco innaturale.
Ad ogni eco il panorama cambia come ad ogni battito di ciglia: il ponte non è più in mezzo, ora è diagonale, ora va verso l'alto, ora è capovolto e Roux si ritrova a testa in giù. Tutto cambia a intermittenza, ma Roux e il Nano non cadono mai, come già spiegato le leggi della fisica non hanno valore qui e Roux pare averlo compreso, sebbene scosso.

Nano: "Non bastano forse i pugni? Non bastano forse i fatti, viandante nel nulla? Le parole sono solo percezione, ma il tuo cervello pensi sia in grado di elaborare informazioni di cui non ha nozione?"

Roux: "Anche i pugni sono percezione."

Nano: "Bravo, allora percepisci."

Il ponte si spezza e Roux sprofonda in un baratro nero. Per poi ritrovarsi nel corridoio dell'Astrodome Arena, di fronte al muro bianco.
Lyon d'Or è spiazzato, apre e chiude gli occhi di continuo fino a quando non capisce di essere ritornato veramente nel corridoio dell'Arena di Houston.
Silenzio.
L'atleta Francese rimane per qualche secondo in silenzio, le orecchie gli fischiano ma alla fine inizia a sentire qualcosa.
I suoni però sono ovattati.
Capisce ben poco quello che sta accadendo, si gira e alla fine vede che davanti a lui c'è Paul DeSade, il suo Tag Team Partner.

PDS: "Joseph! Joseph! Tutto bene?"

Ancora qualche secondo di silenzio per Roux prima di rispondere.

Roux: "Si, tutto bene, è bello rivederti!"

Questa volta ad essere perplesso è il figlio di Morgan DeSade, non capisce perfettamente il senso della frase del DarkPussy ma alla fine cerca di tranquillizzarlo.

PSD: "Dai, andiamo a prepararci che tra poco dobbiamo combattere!"

Roux: ".. Si .."

Lyon Noir fa cenno di si con la testa e si allontana insieme al suo compagno di coppia.
Per Joseph è stata un'esperienza al quanto agghiacciante, doveva solo parlare con Gaijin nulla di più ed invece il provare a farlo lo ha portato praticamente a fare una strana cosa. La telecamera indugia nuovamente sul Leader dei Chain Reaction ancora visibilmente scosso per quello che è accaduto poco fa. Avrà ricevuto poche risposte ma quel che ha capito è che Gaijin bisogna temerlo.

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Kokone: “John, indovina quale sarà il prossimo incontro!”
Taggart: “El, lo so che non lo sai e stai cercando di farmi fesso ed estorcermi l’informazione.”
Kokone: “Ah.”
Taggart: “Basterebbe guardare i wrestler sul ring.”
Kokone: “E chi li conosce. Ci stanno khal Drogo, quello di Arancia Meccanica che pare Luke Skywalker...”
Taggart: “Io non ce la faccio più, non riconosci neanche i wrestler...”
Kokone: “Così mi fai sentire male, sto facendo terapia per migliorare.”
Taggart: “Finalmente una buona notizia, è bello sentirlo. Da chi vai?”
Kokone: “Si fa chiamare Svetlana la Pantegana, l’ano più largo di Riverside.”
Taggart: “Ah.”

Scent of Glory Spotfest: Malcolm Clark, Volkermord & Claudio Cazador vs Paul DeSade, Joseph Roux & Daniel Stuart

Malcolm Clark e Paul DeSade sul ring, i loro compagni sull’apron. Bella Quesada fa segno al timekeeper, si può iniziare!

DIN DIN DIN!

Clinch! Paul DeSade chiude Malcolm in una Headlock, ma lo stronzo individuo inverte subito in una Wrist Lock girando su se stesso. Chop! SLAAAP! Chop! Chop! Chop!
Big Boot di Paul DeSade.
DeSade prende Malcolm per i capelli per rimetterlo in piedi, lo fa correre con una Irish Whip e lo accoglie con un Elbow Smash! Seguito immediatamente da un Elbow Drop! Primo schienamento:

1...
2...
Niente, Malcolm alza la spalla senza troppi patemi.

Il giovane wrestler del Maryland prende Malcolm per un piede e lo trascina vicino al suo angolo, c’è il cambio per Joseph Roux! Il francese sale sulla terza corda e mette a segno un Diving Elbow Drop! Malcolm si rigira con le mani sul petto, Joseph lo prende per i capelli e lo porta al suo angolo... ancora cambio e dentro Paul DeSade! Il figlio di Morgan DeSade si abbassa e colpisce Malcolm all’angolo con una serie di Shoulder Block! Malcolm finisce seduto contro l’angolo, DeSade alza ancora il braccio e c’è ancora il cambio per Joseph Roux! DarkPussy fa il suo ingresso, prende la rincorsa... Drop Kick su Malcolm! Roux lo porta al centro del quadrato per procedere con lo schienamento:

1...
2...
NO!

Roux si rialza per ricominciare il lavoro di squadra con Paul DeSade... MA VOLKERMORD ALLE SUE SPALLE LO MANDA AL TAPPETO CON UNA SEDIATA! Il tedesco, visibilmente spazientito, è sul ring per dare man forte al compagno! Claudio Cazador è sull’apron a farsi i cazzi suoi. Paul DeSade rientra immediatamente per difendere il vantaggio acquisito grazie al lavoro col compagno, ma si muove con cautela: Volkermord ha pur sempre una sedia d’acciaio in mano. SEDIATA DI VOLKERMORD! Preceduta da un Gut Kick di Paul DeSade! E DDT SULLA SEDIA! NO! Volkermord resta esattamente lì dov’è, facendo cadere Paul DeSade al tappeto con in mano un pugno di mosche, DeSade si rialza, Volkermord lo colpisce con una serie di pugni, lo manda all’altro lato del ring con una Irish Whip... Clothesline di DeSade! Ma Volkermord resta in piedi e se la ride. DeSade ora corre alle corde autonomamente per provare una nuova Clothesline. A segno! Ma niente. Di nuovo corsa alle corde, di nuovo Clothesline...
MA VOLKERMORD REAGISCE COL SUO BACK BODY BOOM!!!
Cazador pesa centotredici dannatissimi chilogrammi, e Volkermord lo fa volteggiare con una pattinatrice. SBAAAM!!! Il capo della WBFF Security osserva Paul DeSade gattonare con soddisfazione, e lo riporta pancia all’aria con un calcione piazzato sul fianco! Volkermord alza il piede per colpire ancora... MA SI BECCA UNA SEDIATA DRITTA NEI GIOIELLI DI FAMIGLIA. Dal basso, tenendo la sedia in verticale, Joseph Roux colpisce dove fa più male e accorre in aiuto del compagno! Volky è in ginocchio, ma è tutt’altro che sconfitto. Roux tiene la sedia davanti al volto del tedesco, DeSade prende la rincorsa, il piede è caldo per il Running Big Boot. Volkermord invoca Claudio Cazador con rabbia.
Claudio, che stava benissimo per conto suo, sbuffa e mormora un “va bene” fra i denti. Ma è lento a intervenire.
RUNNING BIG BOOT A SEG... MALCOLM CLARK PLACCA PAUL DESADE! Joseph Roux alza la sedia per colpire autonomamente, ma c’è Claudio Cazador che LO STENDE CON UN LARIAT SENZA FARE COMPLIMENTI!
Malcolm Clark e Paul DeSade stanno dando vita a una furiosa colluttazione, Paul DeSade prende il sopravvento per via della sua stazza, lo porta al suo angolo dove Daniel Stuart è totalmente disinteressato e urla allo scozzese di andare sul ring e aiutare Joseph Roux. Stuart, per tutta risposta, spintona DeSade e dà a Malcolm Clark una finestra di tempo e spazio per reagire: MALCOLM X!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Claudio Cazador e Volkermord prendono in cosegna Joseph Roux, lo lanciano alle corde... DOPPIO FLAPJACK DIRETTAMENTE SULLA SEDIA!!! E Malcolm Clark schiena:

1...
2...
NO!!!

Malcolm retrocede fino all’angolo, Volkermord esce appositamente per farsi dare il cambio. Il tedesco invita Claudio Cazador ad aiutarlo a fare piazza pulita, Claudio Cazador gli dice che non vuole prendere ordini da lui. Volkermord gli dà del mangiafagioli e gli ripete di fare piazza pulita di Paul DeSade e Daniel Stuart ancora in piedi sull’apron. Non l’avesse mai fatto.
BOOOOOOOOM!!!!
HEADSHOOOOOOT!!!!!!!!!!!!!
Volkermord crolla al tappeto! Claudio Cazador ora dice a Volkermord che farà piazza pulita di se stesso. E Claudio Cazador lascia la contesa! Volkermord si rimette in piedi con fatica, Joseph Roux striscia in direzione di Daniel Stuart che praticamente non ha preso parte all’incontro: tag! Volkermord è in ginocchio, Malcolm Clark prova ad intervenire, ma Joseph Roux e Paul DeSade lo intercettano e lo fanno volare oltre la terza corda! Daniel Stuart osserva per un momento Volkermord in ginocchio.
DEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEP VANITY!!!!!!!!!!!!!!!!!
Il pubblico fischia Stuart, ha lasciato i suoi compagni in due contro tre e ora si prende l’onore dello schienamento vincente.

1...
2...
3!!!

DIN DIN DIN!

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11/12/2015 21:00
 
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Le immagini ci accompagnano nel backstage: I corridoi della federazione sono particolarmente vivaci e la rossa della Carolina passeggia con le mani in tasca canticchiando un motivetto.
Crystal Houghton raggiunge la porta del suo camerino, che rimane socchiusa, e permette alla camera di seguirla... si sfila la felpa che getta con noncuranza sul divanetto al centro della stanza e si schiarisce la voce.
La lottatrice sembra sul punto di cominciare a parlare quando un rumore attira la sua attenzione.

Cray:" Cosa diavolo?"

Cray si guarda attorno senza riuscire ad individuare la fonte della confusione e si passa una mano tra i capelli con aria perplessa, improvvisamente la lente cambia inquadratura e Sophitia fa capolino dalla porta a testa in giù.

Cray:" Seriamente?"

Sophitia, che poggiava con le gambe sul bordo superiore della porta per teneresi in equilibrio, mentre era poggiata all'uscio a testa in giù, si lascia scivolare con una lentezza quasi comica fino a toccare il suolo con la schiena, e sistemarsi all'in piedi con una energica capriola; procede quindi verso Crystal piombandole davanti, muso a muso.

Sophitia "Ciao, Cray-Cray! SAPEVO saresti venuta qui ehehhe....
...se, vabbé è il tuo camerino, ma non sottilizziamo...
è un piacere vederti, comunque"

Sophitia le sorride entusiasta e si mette a sedere su una panca senza chiedere nulla e strabuzzando gli occhi domanda con innocenza: "Comunque... perché mi hai fatto chiamare?"

Crystal sembra piuttosto sconcertata.

Cray: "Eh volevo solo dirti che apprezzo molto il tuo... Entusiasmo ma forse le tue attenzioni sono eccessive. Insomma non vorrei uhm deludere le tue aspettative! Ho visto la dedica che mi hai lasciato su Facebook e... wow non ho mai letto cose simili. Sai lo dico per te, non vorrei che gli altri diventassero gelosi."

Sophitia "Ohhh ma figurati ! Loro pensino ciò che vogliono... io non sono gelosa ahah..."

Incrocia le gambe e resta a bocca aperta pochi secondi come se si fosse ricordata qualcosa

Sophitia "Ora... ORA CHE CI PENSO... c'è un motivo per cui sono qua: il nostro match! Il nostro cage match di stasera.... Ma...ma... LO TROVI GIUSTO?"

Scatta in piedi allargando le braccia

Sophitia " Saremmo potute esserci io e te, INISEME, come VERE AMICHE... e poi... bhe! Mi pare di aver capito che tu non sia pappa e ciccia con Artemis; ed io certo non posso condividere il terreno con LIIVA! UNA DECEREBRATA CHE HA ABBANDONATO LA VIA DEL MAESTRO JUMALA! UNA ERETICA CHE MERITEREBBE LA LAPIDAZIONE!!
A proposito... "

Sophitia tira fuori dalla manica un biglietto da visita e lo passa a Crystal

Sophitia " Awakening, SVEGLI 24 ore su 24, sede Sala 333, se volessi farci un pensierino, ci trovi là.... abbiamo i dolcetti"

Sophitia tira fuori da un marsupio agganciato alla cintura un sacchetto con delle personcine di zucchero come qualche settimana fa e fa per offrire anche queste a Crystal

Sophitia " Fame?"

Crystal trattiene una risata per evitare di urtare l'altalenante sensibilità di Sophy e si limita ad accennare un discreto sorriso.

Cray:" No grazie Sophy, ho appena finito di mangiare schifezze! In ogni caso, vedrai che sarà un incontro divertente. Troveremo il modo di non farci rovinare la festa: Lasciamo pure che continuino a credere di avere una chance, quelle due si prendono troppo sul serio. E tu, tu sicuramente non corri questo rischio! Noi siamo molto simili, sicuramente fuori dal comune. Comunque ti ringrazio ma l'Awekening non fa per me... Io non amo l'idea di avere un maestro."

La rossa fissa il sacchetto di Sophitia e studia attentamente l'omino di zucchero che pende dalla sua mano tesa.

Cray:" Morirò di diabete."

Miss Congeniality accetta l'offerta e addenta rumorosamente lo zucchero.

Sophitia saltella felice come una ragazzina e prende anche lei un morso di leccornie divertita

Sophitia: "Mi fa piacere ti piacciano. E guarda un po' furbacchiona" la punta agitando con simpatia l'indice "hai preso il pupezzetto che mi assomiglia ahah se non è amore questo..."

Sophitia fissa Crystal sorridente... ma l'atmosfera inizia a farsi pesante, perché non dice una parola. Non un fiato. Né altro. Un interminabile minuto completamente in silenzio a fissare Hougton.

Crystal fissa cio' che resta del dolcetto, lo rigira tra le mani senza trovare la minima somiglianza con la sua interlocutrice.

Cray:" Ehm... ok."

La ragazza scatta indietro di qualche passo e si avvicina all'uscita gesticolando.

Cray:" Ora devo proprio salutarti perché Artemis mi aspetta. Io, noi dobbiamo... dobbiamo parlare dell'incontro! Grazie per il dolcetto, direi che la chiacchierata è stata stra... molto interessante."

Un rapido sguardo alla camera e Crystal lascia la stanza a passo svelto bisbigliando.

Cray:" Cosa cazzo mi dice la testa?"

Mentre la porta si chiude, la telecamera riesce a inquadrare Sophitia all'interno che saluta animatamente con la mano.

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Liiva si fa largo verso l'interno della sua stanza, lasciando distrattamente la porta aperta alle sue spalle. Raggiunge un tavolo ed inizia a lustrare la sua sfera di cristallo con cura maniacale.

Poco più tardi sopraggiunge qualcuno alle sue spalle, con movimenti leggeri che non producono alcun rumore e che quindi non segnalano l'intrusione all'Angry Clairvoyant. E' Artemis.

§Artemis§ Cosa vedi?

Liiva rimane sorpresa nel sentire quella voce così vicina, si volta e cattura la sagoma della Huntress Queen. La osserva da cima a fondo, senza preoccuparsi di mascherare il disprezzo.

Liiva: "Non posso leggere il mio futuro. Quasi nessuna veggente è in grado di farlo e chi ci prova di solito viene travolta da una miriade di sventure."

Lady dizziness fa cenno di no con l'indice

§Artemis§ No, voglio sapere cosa vedi nel mio futuro.. Avanti..

La wrestler di Lucerna assume un'espressione interrogativa.

Liiva: "Perchè mai dovrei farti un favore?!?"

§Artemis§ Perchè tu e Riva mi avete promesso una terribile disfatta, quindi se così fosse e tu riuscissi a vederlo chiaramente, ti farebbe solo piacere..

L'Angry Clairvoyant fa spallucce, lasciandosi convincere dalla lottatrice ceca. Si porta dall'altra parte del tavolo e prende posto.

Liiva: "Siediti. E in ogni caso, sappi che vedrò delle cose che potrebbero apparire poco chiare. Starà a te interpretarle per come si deve."

§Artemis§ Sono tutta orecchi..

Jana sorride divertita e si mette a sedere..

Liiva prova a concentrarsi, socchiudendo le palpebre, poi inizia ad agitare i palmi delle mani intorno alla sfera.

Liiva: "Vedo un...!?!"

§Artemis§ Ahahah!!

Liiva riapre gli occhi e assume un'espressione furente.

Liiva: "E ORA CHE CAZZO C'E'?!?"

La Huntress queen si mette una mano davanti alla bocca per coprire il suo riso.. Prova a trattenersi e dopo un po' ci riesce, ritrovando un po' di serietà..

§Artemis§ Cioè, credi davvero che mi importi qualcosa delle tue stronzate?? Sei una donna così semplice Liiva, hai abboccato subito come un baccalà..

L'Angry Clairvoyant è sul punto di esplodere, sembra che potrebbe partire una rissa da un momento all'altro. E' così irritata dall'atteggiamento di Artemis che forse, in questo momento, non si farebbe troppi problemi a sacrificare la sua preziosa sfera solo per spaccarle il cranio.

§Artemis§ Rilassati, rilassati.. Vuoi sapere davvero perché sono venuta qui?? Non mi interessano le tue previsioni campate in aria Liiva, anzi, non interessano a nessuno.. Sono venuta a farti LE MIE previsioni su ciò che succederà a Maniacs, basate non sul niente o sull'astratto ma su qualcosa di molto più concreto e realistico..

Artemis si alza in piedi e poggia le mani sul tavolo, sfidando Liiva con lo sguardo

§Artemis§ Vedo un massacro Liiva, vedo Luis Riva che mi supplica in ginocchio, che mi supplica di lasciarti vivere.. E me che non gli do retta, che prima finisco con te dandoti il colpo di grazia e poi passo anche a lui!! Vedo la mia vittoria del torneo e Petr che finalmente mi offre il suo appoggio e il suo rispetto, infine un gruppo di uomini che portano via te e il tuo tirapiedi, su una barella..

Lo sguardo di lady Dizziness arde di fuoco vivo..

§Artemis§ Avete fatto arrabbiare la persona sbagliata, ma purtroppo lo capirete soltanto quando sarete immobilizzati sul letto di un policlinico..

Liiva, che prima sembrava pronta a fiondarsi su Artemis, adesso invece scoppia in una risata isterica.

Liiva: "Sai che ti dico tesoro, anche se avessi avuto seriamente intenzione di scrutare nel tuo futuro per mezzo di me, probabilmente non ti sarebbe servito a nulla. Perchè vedere nel futuro è solo per chi nutre speranze, e a me pare proprio che tu ormai ne sia del tutto priva."

Anche l'Angry Clairvoyant scatta in piedi, assumendo una posizione speculare a quella della Huntress Queen.

Liiva: "A che serve guardare avanti, quando si può semplicemente capire tutto guardando indietro? Un fallimento dopo l'altro, Artemis, solo di questo sei stata capace. Il tuo destino è stato scritto dalle tue azioni, la tua sorte è quella di scendere sempre più in basso fino a trovare quel fondo da cui non sarai più in grado di riemergere. Che te ne pare? Ti sembra abbastanza concreto? Sto parlando di fatti, visto? Non di sensazioni che nutro in corpo e che annebbiano la mente, come hai fatto tu."

§Artemis§ Fallimenti che hanno reso più rigide le mie ossa, fallimenti che ti graveranno addosso con tutto il loro peso perchè sono fatti della stessa sostanza di cui sono fatti i miei pugni e i miei calci, Liiva..

Liiva: "Ci sono persone così abituate ai fallimenti da non essere in grado di produrre altro che ulteriori fallimenti."

§Artemis§ O persone così abituate ai fallimenti da essere disposte a dare la vita pur di non vederne arrivare un altro..

Le due lottatrici rimangono in stare down e le immagini vengono interrotte.

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Stanza 333.
Jumala non è solo. Accanto a lui c'è Sophitia. Il maestro prende la parola.

Jumala: "Crystal Houghton...sacrificata sull'altare di un bene superiore. Il futuro sorride all'Awakening, l'imperatrice WBFF si ergerà al di sopra di ogni altra donna all'interno del roster e diffonderà un verbo di giustizia e verità. Sophitia è il tramite, l'Empress of WBFF un possibile simbolo della nostra rinascita."

Sophitia annuisce e ride in maniera sguaiata.

Jumala: "Stolti! Voi pensate che l'Awakening si fermi qui? Voi pensate che una possibile sconfitta della mia nuova adepta prediletta possa interrompere il glorioso cammino appena iniziato? Sciocche menti ignoranti...l'Awakening è tra di voi, e voi neanche ve ne siete accorti. Questo è solo l'inizio! Ad ogni vittoria, un mattone che porta alla perfezione verrà incastonato nel muro della gloria imperituro, ogni sconfitta ci permetterà di cambiare direzione e proseguire nel nostro cammino.
L'Awakening è risorta.
L'Awakening è il cambiamento.
L'Awakening è la verità."

Jumala lascia la parola a Sophitia che avanza di un paio di passi e con un tonfo si mette seduta a gambe incrociate.

Sophitia: "L'avete mai vista una farfalla bianca?...
Io si. Ma è davvero rara, non trovate? Il motivo è molto semplice: vedete... gli insetti che durante la rivoluzione industriale con le emissioni di cenere rimasero bianchi e non si sforzarono di divenire neri per mimetizzarsi... furono decimati: perché erano facili bersaglio dei predatori.
Non accettare il cambiamento... è sintomo di immaturità e di inadeguatezza alla scala evolutiva e al Progetto per il quale siamo su questa terra.
L'Awakening è il nuovo passo per la salvezza dell'Umanità. E' la strada da percorrere. Non c'è Bibbia, Corano o Ottuplice Sentiero"

Sophitia si rialza e si affianca al maestro Jumala.

Sophitia "Il Risveglio a cui andranno incontro coloro i quali si affideranno al Maestro svelerà nuove possibilità. Nella Stanza 333 ritrovo la Pace. Ritrovo la Verità. Ritrovo l'Evoluzione della mia stessa Perfezione.
Ma l'Umanità non si evolve per merito di un singolo. Servono altri fratelli e altre sorelle... e noi li troveremo..." guarda il maestro con un ghigno agghiaggiante mordendosi il pollice "Veeero Maestro? ahahhah"

Camera Fades

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Siamo nel backstage, seduti su una panca nello spogliatoio vi sono i due nuovi #1 contenders ai titoli di Joseph Roux e Paul DeSade, ovvero Ilich Izturre e sua moglie Elsa Este. La seconda cinge le spalle del primo con un braccio e gli parla a bassa voce.

Elsa: “A volte mi fai incazzare, lo sai? Perché sei pigro. Non parli mai, non sei mai al centro dell’attenzione. Sei l’ultimo ad arrivare e il primo ad uscire. Guardami. Ho bisogno di te. A Maniacs ci saremo io e te, non ci saranno le idee di Keith a salvarci. Ho provato ad uscire, a dimostrare almeno di avere mic skill, tu per noi non sei stato altro che una figura sullo sfondo col broncio e le braccia incrociate. Ho bisogno di te, Ilich, da sola non posso farcela.”

Ilich si abbandona contro il muro.

Ilich: “Ho visto tante persone essere usate. Ma felici e contente come noi... quello mai. Ti chiedi mai la girandola organizzata da Keith dove porterà te? Noi tre siamo uno, ma quell’uno capita davvero spesso che sia Keith. E sai cos’è strano? Non mi fa nessun effetto. Lui è bravo a fare i suoi trucchetti, è un buon amico. Ma io e te dove andremo a finire? Raccattere titoli tag team? Soldi? Non lo so. A volte ho l’impressione che io e te non ci siamo nel quadro generale. Hai mai sentito una singola persona chiedersi cosa pensa Ilich Izturre quando sta a guardare tutti col broncio e le braccia incrociate? Io picchio duro per quanto posso, nena, e non ti farò mancare nulla.”

Elsa si morde il labbro.

Elsa: “Devi avere fiducia. In me, almeno. Il 2012 è passato, la Trinidad ha il suo posto nel mondo. Cosa gli altri schifosi cani pensano di te mentre sei sul ring non è una nostra preoccupazione... li prenderai a pugni finché non saranno tutti terrorizzati.”

Ilich distende il volto, Elsa continua.

Elsa: “Non hai nessun avversario vero, sono tutti nella tua testa. Paul DeSade è un bambino, Joseph Roux è un debole. Noi siamo forti, abbiamo resistito a un disprezzo per il quale tutti gli altri si sarebbero dati a un altro mestiere. Ci sono dei titoli del mondo davanti a noi e dobbiamo solo prenderli. Non hai sempre sognati di essere campione del mondo?”

CAMERA FADES

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Come un pugno improvviso le immagini ci proiettano nel backstage, il volto sorridente di Cactus MIke ci introduce nella zona interviste.

CM: Signore e signori…

Attimo di pausa.

“Il mio ospite per l’occasione.”

La telecamera inizia ad allargare leggermente il campo.

“Robert Dumas”

Quando l’inquadratura ha ormai fagocitato la figura del bastardo possiamo notare che non è qui solo. Alle sue spalle ci sono Michael McFarry e Volkermord. Compatti come una squadra, l’uno copre il fianco dell’altro, come una falange spartana si presenta al cospetto dell’intervistatore.

CM: “Innanzitutto grazie per aver accettato l’invito”.

Un cenno di capo del bastardo.

Cactus Mike: “Partirei dagli avvenimenti di settimana scorsa…
Cosa è successo nel match contro Felix Owens?”

Lo sguardo del Mr.Unhappy Ending è tutto un programma. Abbozza uno di quei sorrisi falsi che a stento celano l’irritazione.

“Cosa è successo…”

McFarry: “Assolutamente nulla.”

Il tono dell’owner appare irremovibile. Fermo e chiuso nella sua totale convinzione. Robert Dumas osserva con uno sguardo indecifrabile l’Irish Multimillionaire, rimane in silenzio celando dietro una maschera le sue sensazioni.
Non sarà efficace come quella di Skyblue, ma appare comunque un argine sufficiente.
Per il momento.
Nonostante l’ingerenza dell’owner però, lo sguardo di Cactus Mike rimane fisso su Dumas. Sulle sue sensazioni.

Cactus Mike: “Eppure Robert, già durante la Extreme Rumble c’è chi ha avanzato dubbi sul tuo reale impegno…”

“...”

L’Irish Multimillionaire interviene, ancora una volta con prepotenza. Fa cenno a Dumas di passargli il microfono, ma finisce per prenderselo da solo.

Cactus Mike: “Ma veramente mi stava rispondendo…”
McFarry: “ Stava rispondendo a cosa? Alle tue domande da giornalista di riviste che trattano gossip? Non so perché tu sia sotto il mio libro paga, ma sicuramente non sei uno dei miei migliori dipendenti.”
Cactus Mike: “Che ho fatto?”
McFarry: “Cerchi di seminare discordia dove non ce n’è. Vuoi sapere com’è il rapporto fra me e Robert? A che cosa ti interessa? Robert la settimana scorsa ha perso contro Owens, e sì, è stato il vero Dumas, non ha mollato un centimetro. Certamente non è contento ma è un uomo di parola. E’ al mio servizio ora. E lo svolgerà con assoluta professionalità.”
Cactus: “Sì, ma questa è la sua parola, io vorrei sentirlo dire da Robert.”
McFarry: “Che bisogno ne hai, Cactus? Se Robert non fosse d’accordo con le mie frasi sicuramente interverrebbe lui stesso. Eppure non lo sto facendo. Il nostro è un sodalizio solido che porterà a grandi cose. Certamente questo per Robert comporterà dei sacrifici.”
Cactus Mike: “Che tipo di sacrifici?”
McFarry: “Dovrà essere a mia completa disposizione. Infatti a Maniacs non avrà nessun match.”

Lo sguardo.
Quello sguardo. Gli occhi di Dumas cercano come lame quelli di McFarry.
E per quanto l’Irish Multimillionaire si possa sforzare, per quanto possa provare ad evitare Dumas semplicemente non può non sentirsi addosso la rabbia.
Uno sguardo che non è pioggerellina londinese, ma puro e profondo inverno.
Non può esser liquidato con una semplice spolverata perché è già entrato in profondita; gelido dentro le articolazioni. Colloso.
McFarry può fingere, non ignorare.
La lama della rabbia si è adagiata cautamente sulla sua pelle, basta un movimento impercettibile per lacerare la carne.

McFarry: “Per ottenere qualcosa di fondamentale bisogna rinunciare a qualcosa di importante. Nessuno ottiene grandi risultati senza soffrire. Robert è pronto ad esaudire ogni mio ordine.
L’unica cosa sulla quale deve concentrarsi è quella di saper cogliere l’occasione giusta. Aspettare il momento per capitalizzare le opportunità che gli verranno concesse.”

Cactus Mike si volta verso Dumas.

Cactus Mike: “Tu sei d’accordo, Robert?”
McFarry: “In realtà stai parlando con me.”

L’intervistatore non può più obiettare.

Cactus Mike: “... E quindi Michael, non sei irritato per l’atteggiamento di Dumas…”
McFarry: “No.”
Cactus Mike: “... E, nonostante le recenti sconfitte, sei ancora fermamente convinto della tua scelta?”
McFarry:”Il mio è un investimento a lungo termine. Robert ha già dimostrato in passato quanto vale e lo dimostrerà ancora. Nel corso della mia carriera non ho mai sbagliato una scelta, se ho deciso di puntare su di lui è perché so quanto mi potrà a dare. E’ l’uomo perfetto per aiutarmi a compiere il mio piano di riprogrammazione.”
Cactus Mike: “Riprogrammazione?”

McFarry congeda l’intervistatore voltandogli le spalle ignorando l’ultima domanda ed abbandonando l’inquadratura. Lo segue Volkermord, ma non Dumas. Il bastardo rimane un paio di secondi immobile ad osservare Cactus Mike.
Potrete impegnarvi e cercare di leggere i suoi sentimenti, ma vi renderete conto che quel momento è passato. Quell’opportunità è svanita nel breve volgere di uno sguardo. Della rabbia, del risentimento, persino del suo amor proprio, ora, non rimane nemmeno il più piccolo pulviscolo. L’unica cosa che vedrete è quell’uomo, che avevate creduto un campione, mestamente immobile; lo vedrete giusto il tempo di un secondo.
Poi nello stesso silenzio in cui l’avete contemplato, lo scorgerete andarsene da solo, voltare le spalle e sparire oltre l’inquadratura, nei meandri del palazzetto. A quel punto, perso il contatto visivo, finalmente capirete che del fu-Dumas, non resta che un’ipotesi.

CAMERA FADES

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Kokone: Nessuna via d'uscita, le atlete sono già all'interno della gabbia, si può vincere solo via pin o via submission!
Taggart: Sarà una vera e propria battaglia tra le quattro papabili Empress of WBFF!
Kokone: Riusciranno a cooperare tra loro?

WBFF TORNADO TAG TEAM STEEL CAGE MATCH (win is possible only via Pin or Via Submission, No Way To Escape): Liiva/Sophitia vs Artemis/Crystal

DING DING

La campana dà il via alla contesa ed è subito Liiva (con il Fucktotum che oggi non è presente sul ring) che colpisce con un'improvvisa gomitata in pieno volto Artemis, che indietreggia...Crystal intanto prova un SUPERKICK su Sophitia, la quale si abbassa evitando la manovra della rossa e la lancia contro la struttura metallica! Crystal sbatte violentemente il volto contro la gabbia e finisce a terra, mentre Sophitia aiuta Liiva rialzando Artemis e bloccandola mentre la Angry Clairvoyant la colpisce con una serie di calci e pugni all'addome che la mettono in seria difficoltà!

Sophitia molla la presa su Artemis e Liiva ne approfitta per provare lo schienamento:
1....
2....
Kick Out di Artemis! Liiva continua ad insistere con calci a terra a Jana, ma Crystal sorprende alle spalle Sophitia con una ginocchiata alla schiena e poi la mette a tacere con una DDT! Liiva allora molla la presa su Artemis e comincia una colluttazione tra Crystal e la stessa Liiva!

PUGNO DI CRYSTAL!
PUGNO DI LIIVA!
PUGNO DI CRYSTAL!

Liiva indietreggia...Artemis è in piedi e colpisce alle spalle Liiva, la volta...HORNSMOOTHER A SEGNO!!!!!!!! Artemis prova lo schienamento su Liiva!!!!!

1....
2....

Kick Out di Liiva!

Crystal allora alza nuovamente Sophitia e la ripaga della manovra subita in precedenza, lanciandola contro la struttura metallica! Sophitia impatta contro la gabbia e finisce a terra, Cray non attende oltre e va per lo schienamento:

1....
2....

INSIDE CRADLE DI SOPHITIA!

1....
2....

Kick Out di Cray! Intanto Artemis rialza Liiva e, tenendola per i capelli, strofina il suo volto contro la struttura metallica! Liiva grida per il dolore e vediamo che il trucco presente sul suo volto si rovina in maniera sostanziale!
Crystal, intanto, continua a colpire con dei pugni Sophitia, la quale si mette a gridare con rabbia incomprensibile [SM=g27826] e si distacca da Cray, prendendo una rincorsa e connettendo con la sua LUCIFER CURSE!!!!!! Sophitia rialza Crystal furiosamente, e la mette a tacere con una ONE HANDED SPINEBUSTER alla quale fa seguito il tentativo di pin:

1....
2....

Crystal alza la spalla! Sophitia rimette in piedi Crystal...LA QUALE SI DISTANZIA DA LEI E CON UN SUPERKICK LA METTE A TACERE! Sophitia crolla al tappeto ed Artemis molla la presa su Liiva, dolorante...

Artemis rialza Sophitia sotto gli occhi di Crystal e la lancia ancora contro la struttura metallica! Sophitia si adagia alla gabbia e comincia a ridere, e Artemis applica con il suo piede pressione sul volto di Sophi, la quale schiaccia la nuca contro il metallo della gabbia! Sophitia, tuttavia, non sembra provare dolore, almeno dal suo modo di porsi sembra tutt'altro che preoccupata...

CALCIONE LATERALE DI ARTEMIS CHE METTE A TERRA SOPHITIA!!!

Crystal sembra intenzionata ad occuparsi di Liiva, la rialza...ma la ANGRY CLARVOYANT con due dita negli occhi sorprende Crystal prima di lanciarla contro la gabbia d'acciaio!!!!! Cray impatta violentemente contro la struttura metallica, e nel tornare indietro Liiva prova un ROLL-UP!!!!!

1.....
2.....

Kick Out di Cray!!!!!!

ARTEMIS PROVA A SORPRENDERE LIIVA CON UNA BURNING ARROW...

Ma Liiva svicola alle spalle di Artemis e prova a sua volta un ROLL-UP SU DI LEI!

1....
2....

Kick Out di Artemis!
Cray è nuovamente in piedi...SUPERKICK DI CRAY SU LIIVA, CHE SI SPOSTA mandando Cray a vuoto...

Liiva è letteralmente scatenata!
EVIL EYE SU CRYSTAL!!!!!!! A segno!!!!!!

Artemis si lancia contro Liiva con una CLOTHESLINE, evitata...EVIL EYE SU ARTEMIS!!!!!!
Liiva prova il pin su Crystal!!!!!

1.....
2.....
3nooooooooooo Cray alza la spalla!!!!!!

Liiva non ci crede, e prova a schienare Artemis...ma Crystal le blocca la gamba da terra!!!!!!
Liiva cerca di scalciare il braccio di Cray, la quale non molla la presa...E CONSENTE AD ARTEMIS DI RIMETTERSI IN PIEDI!!!!

HORNSMOOTHER DI ARTEMIS SU LIIVA!!!!!!

CONNESSA!!!!!!

Crystal sale all'angolo...LAST KISS IN ARRIVO SU LIIVA!!!!!!

.....

SOPHITIA!!!!! SOPHITIA FA CADERE CRYSTAL DALLA TERZA CORDA!!!!!! Artemis si lancia contro Sophi, ma questa la abbranca alla testa e la lancia contro la gabbia!!!!!

BURNING ARROW DI ARTEMIS SU LIIVA!!!!!!!!

Sophitia a sua volta è nuovamente in piedi...LILLITH'S THRILL SU CRYSTAL!!!! Cray cade accanto a Liiva, la quale allunga il braccio per coprirla!!!!!

1....
2....
3!!!!!!!!!!!

DING DING

VINCITORI


Kokone: Grande vittoria per...

...

BURNING ARROW DI ARTEMIS SU SOPHITIA!!!!!!!

Artemis, dolorante, è in piedi...

BURNING ARROW DI ARTEMIS SU LIIVA!!!!!!!!

Crystal si rialza dolorante...Artemis la osserva mentre la gabbia viene rialzata...ed abbandona il ring!

Kokone: Artemis questa sera ha mandato un forte messaggio alle sue prossime rivali, chissà se l'avranno recepito!
Taggart: Non guarda in faccia nessuno, potrebbe essere la sua gloria...o la sua condanna!
Kokone: Non è stata la serata di Crystal, nonostante un'ottima prova!
Taggart: Ne vedremo delle belle!
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11/12/2015 21:01
 
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Stanza buia, illuminata da una candela posta sul tavolo.

Di spalle, David Wolff.
Di fronte a lui, due individui del quale non intravediamo i volti. La voce di uno dei due giunge sconosciuta al pubblico WBFF.

"Hai deciso, o sei con noi, o sei contro di noi. Non ci sono opzioni intermedie, scegli liberamente la tua strada, e preparati alle conseguenze provocate dalla tua stessa scelta."

Il secondo individuo, avvolto nella penombra, passa un foglio a Wolff, il quale lo osserva per qualche istante prima di rispondere alla singolare richiesta.

Wolff: "Voi non avete capito. Me ne fotto di chi voi siate. Il sottoscritto non si lascia intimidire da nessuno. Devo farvelo capire con le cattive? Ne ho piene le palle di avere intralci intorno da ora in poi cammino da solo la mia strada."

???: "Non è stata una scelta saggia, amico. Te ne accorgerai al più presto..."

I due individui si allontanano, lasciando da solo un pensieroso Wolff che soffia sulla candela spegnendo l'unica fonte di luce che ci permetteva di osservare ciò che stava accadendo.

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Un bar di Houston, Texas: viene inquadrato un uomo di spalle, poggiato con i gomiti sul bancone del locale.

Poco dopo entra in scena un altro uomo, anch'egli inquadrato di spalle, di cui risalta subito all'occhio la lunga e folta chioma: sta per raggiungere l'altro tizio che abbiamo intravisto in precedenza.

I due rimangono molto vicini tra loro, poi si voltano l'uno in direzione dell'altro, lasciando che il profilo dei loro volti riveli chiaramente la loro identità: non era difficile intuire che l'ultimo arrivato fosse James McFist, ma forse in pochi si sarebbero aspettati di riconoscere nell'altro uomo The Humbler, Aaron Kirk. O più precisamente, un uomo che gli somiglia moltissimo.

Taggart: "Io questa scena l'ho già vista."
Kokone: "In un altro bar, a Detroit, qualche mese fa."

I commentatori WBFF non sono in errore, non saranno di certo gli unici a ricordare quel siparietto colmo di strani simbolismi ricreato da James con l'ausilio di un sosia del wrestler scozzese. Forse non siamo a Detroit e quello è davvero un locale di Houston, eppure la sensazione è quella di osservare un replay, forse frutto di un errore di montaggio da parte della regia.

Il barman serve sul bancone una pinta di Tennent's Stout nera e una di Budweiser americana bionda. Il sosia di Kirk fa per afferrare il boccale contenente la birra scozzese, ma prima ancora di riuscire a raggiungerne il manico si ritrova una mano poggiata sulla spalla destra, che lo fa sussultare. L'uomo si volta, sgrana gli occhi. Poi si fa da parte in men che non si dica, abbandonando la scena con l'atteggiamento di un ladro colto con le mani nel sacco. James McFist sorride.

Aaron Kirk, il vero Aaron Kirk, irrompe all'interno dell'inquadratura affiancando il wrestler di Chicago.

Hammer: "Birretta?"

McFist solleva il proprio boccale e ne lecca il bordo, come se esistesse la remota possibilità che Kirk potesse bere la sua bionda come accadde - con il sosia - a Detroit qualche tempo fa.

AK: "Ah, mi piacerebbe. Ma sto per guadagnarmi la spilla dei sei mesi."

Kirk si siede al posto del sosia.

AK: "Sai Jim - non mi hai ancora detto come ti chiami davvero - c'è stato un tempo in cui ho pensato che non ci fossero solo nemici in questo business. So cos'hai in mente... hai torto. E se pensi che io abbia torto a dirti che hai torto... hai torto. Era ben prima di arrivare in WBFF, perché vedi, il nonno mi aveva parlato della vita di sofferenze che deve fare la stragrande maggioranza dei wrestler, mi ha raccontato dell'amore per la disciplina, del sacrificio che puoi fare per essere parte di una macchina più grande di te. Ma, ehi, se qualcuno conosce mio nonno oggi è perché porto il suo ring name scritto su una fascetta dell'attire. Mio nonno era un grand'uomo, ma non era nessuno. Il più grande contributo che ha dato alla disciplina che ama è stato allenare me."

Hammer non capisce il punto del discorso, Kirk picchietta sul bancone e va avanti.

AK: "Può sembrarti un discorso da dodicenne che parla a cazzo duro, e forse lo è. Ma guarda Drago e Artemis. Li conosci, sei saltato sul carro della Ragazzina non appena mi ha sconfitto, hai provato..." Kirk sorride "a mettere un po' di sale nella testina di cazzo di Artemis, quindi non dirmi che non sai di cosa parlo. Hanno provato ad essere qualcosa di più che rivali e cosa è successo? Artemis è diventata la puttanella, cagnolina nonché ombra personale di Drago, la Ragazzina è sprofondata negli abissi del midcard più veloce di Bobby Dumas al bagno quando pensa a Crystal. Paul DeSade da solo è riuscito ad arrivare a tanto così dalla vittoria del Survivor of the Ring, in coppia è la spalla di un mangiarane."

Kirk si volta ora verso Hammer.

AK: "Persino io in coppia ero un tantino... oscurato da mio fratello." Kirk si lascia scappare una risatina "Ed è da quando hai iniziato a stringere la mano ai tuoi avversari che ti sei rammollito, Jim. Oggi sei qui e hai paura che mi prenda anche l'ultimo dei Toys che ti seguono. E so che il rispetto che dici di provare per Drago, per Raven o per chiunque altro si sia opposto alla mia scalata... è solo la tua fottuta paura. Devi eliminarla. O il boccale finirà ancora prima della nostra sfida."

Hammer: "Point of view, my friend."

McFist afferra il boccale che contiene la bionda americana, lo osserva a lungo ma non si appresta ancora a bere.

Hammer: "Oggi saresti qualcuno se nella tua vita fosse mancato quel grand'uomo che, purtroppo al contrario di te, non è mai stato nessuno? Probabilmente no, forse avresti fatto un altro mestiere, forse saresti diventato un operaio di una fabbrica di kilt. Sai che ho ragione, anche se pensi di avere ragione nel pensare che io non abbia ragione."

James adesso sposta lo sguardo verso l'Humbler. Ancora non beve, stranamente.

Hammer: "Sei l'uomo che sei perchè hai rotto la gamba a tuo fratello, gli hai spezzato la fottuta gamba. Magari oggi, al posto tuo, ci sarebbe potuto essere lui. Aaron Kirk è anche la fottuta gamba spezzata di James Kirk. Anche Rebeca aveva ragione, e anche in quel caso hai pensato di avere ragione nel credere che lei non avesse ragione. Forse avevi torto, ma hai fatto comunque la tua scelta e, quella scelta, ha partorito l'uomo che ho di fronte. Un uomo diverso? Può darsi, ma autentico."

...

Hammer: "Io non sono James McFist perchè mi faccio le flebo di birra o perchè sono avverso ai barbieri, non sono James McFist perchè sono nato a Chicago il 4 Ottobre del 1982. Sono James McFist perchè ho deciso di portare il mio culo sul ring, e perchè su quel ring ho affrontato degli avversari. I colpi bassi di Jeff Hyghtler e Michael McFarry, le sediate di John Kratos, le Megabomb di SIN, le truffe dei Filitov, l'indifferenza di Angel, il rispetto di Roux e Drago, le sfuriate di Artemis, i voli sulle Thumbtacks di Tommy Kent... Fanno parte di me perchè hanno creato me, per come mi vedi adesso. Devo qualcosa a tutti loro. Tu in tutto questo ci trovi del banale, del patetico. Io umiltà, consapevolezza e riconoscimento."

Hammer adesso spinge il proprio boccale contro quello di Tennent's, lasciandoli urtare tra loro e sancendo un brindisi al nulla.

Hammer: "Sarà anche vero che, in alcuni casi, i nostri punti di vista sono in grado di coincidere. Abbiamo dovuto affrontare un declino che non è mai esistito e che noi abbiamo creato per effetto placebo. Garet Jax ha un gran culo ma l'unità di misura ufficiale per la stima della proporzione dei fondoschiena corrisponde a quelli di James McFist ed Aaron Kirk quando atterrano sui tubi al neon. Skyblue vola leggiadro nel cielo azzurro e ha fatto delle nuvole il suo regno perchè nessun'altro, oltre a me e te, sarebbe più riuscito a scuotere le montagne in terra. Felix Owens crea le sue Camere perchè il nostro fottuto Motel è già pieno zeppo di puttane. Il loro Main Event non sarà per noi il vero Main Event, perchè abbiamo già deciso di fare del nostro fottuto WBFF Rules Match il vero Main Event, il nostro Main Event. Eppure, nonostante tutto..."

James molla il boccale - dal quale, per la cronaca, non ha ancora bevuto - e si rivolge nuovamente verso l'Humbler.

Hammer: "Tu, nel constatare quanto io questa sera sia stato poco incline al bere, hai realizzato che potrei essere stato influenzato dalle tue parole e che, quindi, io abbia temuto che quel boccale potesse finire ancor prima della nostra sfida. Mentre io, per una volta, sto solo provando a posticipare il piacere di un brindisi a quando, quel brindisi, potrò godermelo fino in fondo. A quando quel nostro piccolo grande fottuto Main Event, Aaron, sarà volto al termine."

Kirk si gratta la testa, arruffando ancora di più, se possibile, la matassa di capelli mossi e riccioli che ha in testa.

AK: "Jim, io non sto provando a prendermi il tuo pubblico, è questo il fottuto punto. Il pubblico non è mio, tantomeno tuo. Queste sono stronzate da Bobby Dumas. Io sto provando a salvarti dal buco di culo in cui sei andato a ficcarti e non lo faccio per te, lo faccio perché l'unico pensiero che mi ha martellato per tutta la mia ascesa in WBFF era sconfiggerti e cancellare per sempre questo strano senso di superiorità che avevi. Ho pensato tante volte di sfidarti, ma è sempre mancato qualcosa, in realtà... è sempre mancato James McFist. Non fraintendermi, so che è dura. So perché stringi la mano dei tuoi avversari ed è perché la prospettiva di essere solo, sotto i riflettori e circondati da serpenti che appena ti volti sono lì per incularti è terrificante."

Kirk poggia un gomito sul bancone.

AK: "Ma è l'unico modo. Ho già detto che hai tutto tranne lo stomaco per continuare sulla strada che hai scelto, e credimi se ti dico che devi avere uno stomaco di ferro. Vedere brave persone adoperarsi per mandare a puttane il lavoro della tua intera fottuta vita è una merda, ma noi abbiamo questa responsabilità, perché noi ne siamo capaci. Noi non abbiamo scelto di fare del nostro incontro il main event di Maniacs, Jim, perché tu non ne hai né le palle né lo stomaco. Sfortunatamente sei dannatamente bravo nel tuo lavoro, e io sono anche meglio. Il nostro match sarà il meglio che questa pulciosa federazione ha da offrire non perché è una nostra opinione, ma perché nessuno in questa pulciosa federazione ha da offrire la metà di quello che offriamo io e te."

Kirk si avvicina leggermente ad Hammer.

AK: "E la ruota girerà, qualche puttana piena di sé darà il cambio ad altre puttane piene di sé nel proclamarsi la nuova stella dei miei coglioni, ma Bloody Desperation è il mio show, e lo resterà per molto, molto tempo. Il cambiamento è strano e difficile, ma abbiamo dimostrato di saperne uscire. Il main event non è la nostra opinione, il main event è il nostro fottutissimo posto. O, almeno, è il mio. Perché come ti ho detto, Jim, siamo arrivati al punto di essere sulla stessa barca, che tu chiami declino o placebo o come cazzo la vuoi chiamare. È ora che dimostri di saper reggere il mio passo o molli definitivamente il bicchiere, perché il tempo di James McFist è finito."

Kirk si accomiata con un cenno della testa, McFist torna a guardare il boccale. Quando The Humbler è sull'uscio, James lo ferma.

Hammer: "Ehi, comunque... il mio vero nome è James McFist."

Aaron si lascia scappare una risata.

AK: "Aye... stronzate."

CAMERA FADES

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*Risuona una nuova theme song, è Blackjack, il quale si dirige nel ring*

"...io...sono...Blackjack..."

*Il lottatore tiene lo sguardo basso*

"E voi...vi siete messi in gioco! Ma non vincerete..."

*Blackjack fissa il ring*

"Questo ring...sarà la vostra rovina...soffrirete...piangerete...agonizzerete al suolo...e tutto perchè...avete perso al gioco"

*The Doubleface fissa la sua mano*

"Manca poco alla fine...e non sarà la fortuna a salvarvi...nulla vi salverà...perchè...perchè non potete battere chi non ha nulla da perdere"

*Stringe il pugno e se ne va*

#Doubleface

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Felix Owens è sul ring.
Microfono alla mano, non perde tempo e attacca con il proprio discorso.

“Sette giorni addietro, all’interno del quadrato, avete potuto ammirare ed ascoltare Skyblue.”

Boato del pubblico che non ha dimenticato il brivido corso lungo la schiena ad ogni parola espressa dal vincitore della Extreme Rumble.

“Sette giorni addietro, all’esterno del quadrato, avete potuto ammirare ed ascoltare Garet Jax.”

Fischi del pubblico intramezzati da qualche sano coro d’approvazione per il Luckyman.

“E il sottoscritto.”

Silenzio.

“Non avete ancora idea se tifare in mio favore, o contro di me. Vi ammutolite a causa della vostra incapacità di spostare l’asticella della vostra attenzione nei confronti di un contendente che non è né troppo buono per essere amato, né troppo cattivo per essere odiato. Il limbo della vostra passione rispecchia dannatamente bene il limbo della mia carriera.”

Silenzio. Solenne, stavolta.

“Sempre ad un passo dal trionfo, sempre issato verbalmente sul carro dei vincitori, regolarmente ricondotto a casa sullo scudo del guerriero caduto. Sono state riposte in me troppe aspettative, la delusione è arrivata con una puntualità disarmante e la mia posizione non si è mai schiodata da quella di talento capace di mettersi sempre in mostra - tranne quando conta davvero. Non ho nulla da offrirvi, non ho una cintura di WBFF Undisputed Heavyweight Champion da alzare al cielo per strapparvi qualche grido, né una Extreme Rumble vinta di cui giustamente vantarmi, ho solo questa figura di Master of Chambers nella quale mi sono rinchiuso e nella quale mi sento rinchiuso.”

Imbarazzante il silenzio che continua a permeare l’arena.

“Chiavi, stanze, corridoi, mansarde e tavernette, celle e bovindi, in questa testa si è materializzato un edificio nel quale saprò sempre condurre i miei avversari - ma che apparentemente non dà via d’uscita neanche a me. Solo la gloria, quella vera, riuscirà a farmi guardare questa struttura anche dall’esterno. Solo quando riuscirò a rispettare le aspettative, potrò guardare finalmente il complesso edile eretto dalla mia mente e dire e tornare su questo stesso ring e parlare con queste stesse persone e rivolgermi a questi stessi avversari e sostenere che ce l’ho fatta. Ma forse non è questo il giorno, non lo sarà Maniacs come non lo è stato la Extreme Rumble e come non lo è stato nessun altro giorno in questa mia carriera dipinta troppe volte con colori brillanti ma che in realtà è di un grigiore schifosamente monotono.”

Brusio. Finalmente.

“Agitatevi. Non sto deponendo le armi, vi sto aprendo le porte delle mie insicurezze che a loro volta sono delle certezze: attendere Maniacs è stato un errore, un errore gravissimo che mi ha lentamente corroso e rovinato e maledetto. Mesi di attesa per ritrovarmi invischiato in una faida nella quale difficilmente potrò prevalere. Felix Owens ha fallito in quella dinamica strategica di cui si è sempre vantato, è questa la verità.”

Avvicinandosi alle corde, il Master of Chambers si appoggia alle stesse prima di uscire dal ring.

“Skyblue non ha alcun segreto. Quello che voi ritenete un segreto è una verità abbacinante che semplicemente non sapete ancora accettare. Preferite nascondervi dietro l’alone di mistero che sempre affascina, piuttosto che accettare le cose per come sono davvero. Garet Jax è un demagogo eccezionale e ha toccato le corde giuste, settimana scorsa. Skyblue è puro e sincero e a sua volta ha saputo suonare le note più liete.”

Uscendo dal ring, Owens si porta dietro il microfono anche sulla rampa, continuando a parlare sino a titantron, poco prima di rientrare nel backstage.

“Io ho cercato di farvi percepire la mia melodia, un giorno dopo l’altro, una settimana dopo l’altra, un mese dopo l’altro, ma mai come adesso mi sento afono.”

Un passo.
Un altro passo.
Un altro passo.
Sotto il titantron.

“Non ho nulla da offrirvi, come voi non avete mai avuto nulla da offrire a me.”

Con forza, Felix Owens lancia il microfono in direzione del ring, con l’oggetto che rimbalza un paio di volte a terra prima di accasciarsi contro l’apron ring.
Poco prima di uscire di scena, il Master of Chambers sillaba silenziosamente una parola.

“Sipario.”

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Jax è in un vestito elegante celeste come il cielo, cravatta dello stesso colore, su camicia e scarpe color ceruleo.

-Al tuo debutto mi colpisti. Nessuno ti conosceva, nessuno sapeva chi fossi, eppure eri già riuscito ad entrare nella mia testa. Non che fosse poi così difficile, la mia fama mi precede, ma davvero, quel mind game della fiche fasulla merita a tutt'oggi i miei applausi. Complimenti.

Una corrente d’aria gelida, figlia della notte di Minneapolis, penetra nella stanza e trascina con sé i dubbi e le paure degli abitanti sospinti da quello stesso vento. Si stringe intorno al collo di Jax, come un serpente velenoso.

-Un anno fa, in questa stessa città, in un posto non dissimile da questo, sei riuscito a far leva sulla mia debolezza. Penetrare nel mio io più profondo, ma allo stesso tempo più evidente. Mi portasti a giungere in una stanza piena di specchi. Notevole. Elegante. Aristocratico.

I denti del serpente immaginario che minaccia il collo di Jax sono rappresentati dal fischio del vento che giunge da un posto così lontano, così vicino. La città sopra cui si eleva il palazzo che lo ospita è il veleno. Davanti a lui, uno specchio, verso cui allunga una mano.

-Prima mi avevi fatto capire che sapevi chi era "Me stesso", dopodiché me lo hai sbattuto in faccia. Specchio, dopo specchio, dopo specchio. Mi hai messo a confronto con quello che ero diventato. Un ex wrestler. Un manager di una brillante promessa. Ma comunque un ex wrestler.

Lo specchio proietta l’immagine di Skyblue, in piedi dietro il suo diretto avversario. Il vento ha coperto i suoi passi quando è entrato, il vento lo ha cullato quando è nato, il vento è rimbalzato su una delle quattro pareti che lo rinchiudevano nelle notti che ha trascorso insonne, rivelandosi una compagnia.

-Un eterno incompiuto, il genio ribelle che per via del suo carattere, dopo i trionfi di gioventù aveva bruciato una carriera e un patrimonio. E nascondersi dietro la storia del mio infortunio, dopo il mio secondo stint, è nascondersi dietro un dito. Se solo avessi voluto. Se solo avessi Voluto. Se solo avessi voluto...

Tutte quelle notti trascorse in ospedale, a pochi chilometri da dove mi trovo ora, con Jax che mi parla, che mi svela i suoi vecchi rimpianti… Solo il vociferare dei medici a graffiare le mie orecchie… “sta male”. “Non so se si riprenderà”. Come se io non fossi nella stanza. È questo che mi ricorda Jax...

-Sarei potuto diventare la fottuta stella di questa disciplina. E non la fottuta stella di questa disciplina del momento. Ma la fottuta stella di questa disciplina di sempre. Sarei potuto diventare quello che sono adesso. E lo sono grazie a te.

...Jax mi ricorda il passato che riemerge dalle acque su cui mi sono specchiato, che rompe il mio riflesso.

-Sei stato uno dei miei avversari più ostici, e ricordarmi della mia vittoria ai tuoi danni, te lo confesso, ogni volta accresceva in me qualunque autostima. Sei stato il mio nettare. Da allora, ho sempre pensato: "Cazzo, se sono riuscito a battere Skyblue, allora posso sconfiggere chiunque!". Eh no, Sky, questo non è un mind game. La mia è sincera ammirazione. Da quando sono tornato in WBFF, forse questa è la frase più sincera che io abbia mai pronunciato.

Skyblue posa la mano sulla spalla di Jax.

-A tutt'oggi, nessuno mi ha messo in difficoltà quanto te. Ed anche qui, appellarsi alla mia scarsa condizione fisica dell'epoca, sarebbe nascondersi dietro un dito. La verità, Sky, è che non riuscivo a batterti sul piano psicologico. Chi eri? Quali erano le tue debolezze? La Fortuna potrà aiutarmi laddove io non posso vedere i limiti del mio avversario? Tu eri un rebus. Una Sfinge. Un Labirinto impenetrabile.

La sua maschera nasconde qualsiasi sua emozione.

-Da allora, ho passato intere nottate a seguirti. A studiarti. A cercare di capire il tuo segreto. Cosa ci fosse dietro "Lo Specchio Nero", dietro il mistero che dà il nome alla tua finisher. A cercare di capire chi fosse Skyblue, l'uomo in grado di riflettere i suoi nemici per leggere il loro intimo e sfruttarlo come un'arma a suo favore. Skyblue, l'uomo in grado di riflettere le paure altrui. Skyblue, l'uomo sotto la maschera.

La sua maschera lo protegge. La sua maschera lo definisce, ancora più dei lineamenti che disegnano il suo volto.

Il Luckyman estrae dalla tasca sinistra del suo vestito una maschera, identica a quella di Skyblue nel design, con la sola differenza che è il dorato traslucido ad essere il colore predominante. La indossa. Cammina lentamente verso una parete, incerto, timoroso, con la mano destra protesa in avanti, fino a toccare delicatamente il muro. -Skyblue. Io conosco il tuo segreto. Ormai non ti temo più.

Un passo indietro di Skyblue.

-"Lo specchio nero è l’abisso dentro cui guardo, e che guarda in me." È il lottatore con la maschera celeste, adesso, a parlare.

Un altro passo indietro. Controvento.

-Immagino spesso di cadere dentro quello specchio nero e di ritrovarmi in una dimensione parallela. Dove io non porto questa maschera, con tutto il peso che ne deriva. Ma anche dove io non lotto in WBFF, dove io, magari, sono il commesso di un McDonald’s, con la mia faccia in bella vista.

Un altro passo indietro.

-Un mondo migliore fuori, peggiore dentro. È il tuo momento, Jax. Non voglio negartelo. Io voglio soltanto prendermi ciò che mi appartiene. Che non si misura nella lunghezza di una semplice cintura, ma nella grandezza immateriale del suo peso. Essere stati capaci di superare le avversità della vita, proprio come hai fatto te.

Un altro passo indietro.

-Parli di ammirazione e di rispetto. E io lo apprezzo. Hai risposto al mio invito di tornare a Minneapolis per questo. Ma è il peso su cui si regge il conflitto che definisce la nostra vita su quel ring. Sai, Garet… in tanti si chiedono cosa si cela sotto la mia maschera, non solo tu. Ma tu sei il primo che ci sei andato veramente vicino, perché non ti sei posto la semplice domanda, ma ti sei chiesto: perché il wrestling?

Un altro passo indietro.

-Perché, in un momento di difficoltà che ho affrontato, ho scelto di lottare per superare un trauma che ho subito? È nel caos che compiamo le nostre scelte più difficili. Nell’ordine ci riposiamo in attesa che il caos torni e ci definisca come persone. La mia maschera è un riflesso di qualcosa di molto più grande, che a sua volta la riflette.

Un altro passo indietro.

-Ed è solo quando sono stato su quel ring, insieme a te, la prima volta su cui ci ho messo piede in WBFF, che ho capito che ho fatto la scelta giusta. Essere allo stesso livello del mio avversario sul ring, quando nella vita di tutti i giorni sono palesemente indietro.

Un altro passo indietro.

-Ed è solo quella maschera che me lo permette. Per questo devi custodire il mio segreto, almeno per un mese. Per essere in grado di regalare al pubblico il più grande match della storia, per diventare immortali, e poi, morire.

Skyblue esce dalla sala. La porta si chiude con un gran tonfo.

Il vento viene respinto.

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Taggart: “Siamo giunti al maaaaaaaaaain eveeeeeeeent.”
Kokone: “Tutto questo writing mi sta uccidendo…”
Taggart: “Ma sei un commentatore, non uno scrittore.”
Kokone: “Non hai idea dei meta-riferimenti che potrei tirar fuori in questo momento.”
Taggart: “Eh, no, guarda il mio orologio da 10$, ha all’interno un congegno chiamato ‘indicatore di serietà’, quando il Bullscith level supera il 7,07% inizia a suonare l’allarme per cui c’è un alto rischio di cagate potenzialmente dannose per lo show.”
Kokone: “Quanto indica?”
Taggart: “Dopo la tua battuta si è alzato al 6,69%.”
Kokone: “Ah, allora posso parlare liberamente. Stavo dicendo che ho partecipato a un contest di scrittura per non vedenti.”
Taggart: “Ma tu ci vedi benissimo.”
Kokone: “Infatti mi hanno accecato per tutta la durata dell’evento, l’ho detto, tutto questo writing mi sta uccidendo…”
BIP BIP BIP.
Taggart: “Il Bullscith level ha superato il 7,07%, è allerta, per fortuna entrerà in azione a breve.”
Kokone: “E cosa pensa di fare quell’orologio, silenziarmi?”
Taggart: “Qualcosa del genere.”
BOOOOOOOOOOOOOOOOM.
Taggart: “Yeah, sono l’unico commentatore rimasto e il Bullscith level è tornato allo 0%, con me solo serietà e professionalità. Il main event vede contro Aaron Kirk e Vance Cover, cioè l’uomo dietro alla figura di Psycho Roman. Che ne pensi El?”
Kokone: “Zzzzzzzzzzzzzz.”
Taggart: “Ah, già, è stato silenziato, si risveglierà durante la sfida. Allora mi rispondo da solo, penso che sia interessante vedere Vance Cover in azione, sono curioso di vedere se il suo Wrestling Style diverge tanto da quello di Roman.”

Main Event: Aaron Kirk vs Vance Cover [Steel Cage match; win only by pinfall or submission]

La struttura della gabbia è stata offerta tramite vendita telefonica dal Keeper of Inox Steel, il templare George “The Flexy” Masterhoit. Acciaio 18/10, armato di daghe in legno, batteria di dodici pentole. Robe da guerrieri nordici!
La struttura viene calata (e non solo quella), mentre hanno inizio gli ingressi.


Nulla mette a più agio i fans che la voce di Freddie Mercury mentre canta “I Want it all”. Aaron Kirk è la persona che più fra tutti incarna il concetto di ‘voler tutto, volerlo ora’, si è fatto strada senza favoritismi, arrancando dove serviva con l’ostilità di tanti, senza mai diventare ‘amico del cuore’ dei dirigenti, chiunque essi fossero. Il former EWW Champion sale sul quadrato, il suo spirito da scozzese lo porta a urlare per caricare i fans, i suoi Toys che lo accompagnano con un vero tripudio a ogni sfida che lui combatte.


EXIT LIGHT.
ENTER NIGHT.
Il rumore dei fans che battono sulle transenne per seguire la batteria del brano d’ingresso è notevole, l’attesa per l’uomo dietro al personaggio di Psycho Roman pare inaccettabile, tutti vogliono vederlo in azione.
E Vance Cover non si fa attendere! Niente Slut fra le mani, niente espressione sadica, quello che vediamo è un uomo che pare motivato a combattere la sfida che definisce la sua carriera. Si può dire che se dovessimo scegliere a quale dei Roman a cui assomiglia di più, di sicuro ci viene in mente “The Asshole” Psycho Roman ai tempi del suo team con “Mad” Ashton Filligan, ma anche quella descrizione non corrisponde al 100%. Salito sul ring, Cover si appoggia all’angolo, allarga le braccia verso la struttura d’acciaio freddo come il ghiaccio.

I due lottatori raggiungono il ring, dove il capo arbitro Derek Williams dà il via alla sfida. La gabbia è chiusa e non ci può fuggire per vincere, solo schienamento e sottomissione sono validi.

DIN DIN DIN
SI PARTE!

Aaron Kirk sembra voler lasciare all’avversario la prima manovra e Cover si fa valere con una Chop ben assestata, al punto che il former EWW Champion inarca le sopracciglia e pare complimentarsi per il suo colpo, poi è lui a eseguire una Chop. E per Chop è proprio una CHOP! Di quelle che fanno male. Cover può comprendere la differenza fra la sua ‘amatoriale’ e quella di Kirk, da vero campione. Tuttavia, Vance agisce con sagacia, aspetta che l’avversario si avvicini a lui per riservargli un Neckbreaker ben assestato. Questo gli permette di lavorare alla gamba destra dello scozzese usando una Half Boston Crab, di quelle un po’ troppo tecniche se si pensa che il corpo dell’uomo ad eseguirla è il vecchio e caro Psycho Roman, mentre la mente appartiene a Cover, che combatte con un Wrestling Style decisamente diverso. Il lottatore però vuole imitare la sua ‘figura maggiore’ e comincia a colpire Kirk a suon di testate, inizia a darci dentro in maniera migliore di quello che ci saremmo aspettati, ora sì che ci è facile riconoscerlo!
Tuttavia, non si può mettere alle strette Aaron Kirk, che infatti lo afferra per un GERMAN SUPLEX……… VERSO LA CELLA D’ACCIAIO!
Sdeeeeeeeeeng.
Non finisce qui, Aaron blocca la testa dell’avversario in una Sleeper Hold, che poi trasforma in una caduta accompagnata sul ginocchio, il vecchio e caro Knee Drop.
The Humbler si appoggia alla cella per arrampicarsi leggermente e cadere giù con un DOUBLE FOOT STOP di livello assassino ai danni di Cover, che urla per il dolore.

Taggart: “Trovo positiva la prestazione di Vance Cover, ma gli è andata male a dover combattere contro Aaron Kirk.”
Kokone: “È pur sempre Psycho Roman, il corpo è quello, quindi deve solo sfruttarlo a dovere.”
Taggart: “Dovrei dire che tecnicamente è il contrario, Roman è una personalità distorta della mente dell’individuo chiamato Vance Cover.”

Si rumoreggia da oltre le transenne, infatti fa il suo ingresso John Kratos, che afferra una sedia e si accomoda all’esterno del ring per osservare la sfida da vicino. Il Greek Warrior indossa la sua ironica T-Shirt con la scritta “John Sheenan sucks”, una vera hit sui siti di compravendita, tutti la vogliono perché è poetica e veritiera.
Vance Cover si distrae e l’Humbler lo getta contro la gabbia con violenza, gli comprime la testa contro di essa mentre il Greek Warrior sorride, sapendo di aver aggiunto altra tensione alla sfida, vuole vedere se Cover sarà in grado di reggerla.
Nemmeno il tempo di fiatare che anche Sheenan fa il suo ingresso e va a prendere una sedia, sedendosi alla destra di Kratos senza nemmeno guardarlo in faccia. Tutti e due sono lì per Vance Cover, analizzando ogni sua singola mossa.
BRIGHT KICK! Il Big Boot in corsa da parte dell’Humbler. Una manovra micidiale che fa tremare il ring. Il lottatore non perde tempo, a lui non importa nulla della presenza di Kratos e Sheenan, c’è una intera gabbia d’acciaio a tenerlo isolato dal mondo esterno. Mentre Cover cerca di rialzarsi, lui lo aggredisce con una Straight Ankle Lock, puntando a contorcergli la caviglia mentre si diverte a tirarlo indietro, sappiamo tutti che contro Psycho Roman il ruolo di cacciatore e preda si sarebbero invertiti! La stretta è brutale, ma Cover ha un fisico ideale da sfruttare, 255 libbre che lo rendono grande, grosso e schifosamente anormale… e questi sono vantaggi da non sottovalutare.
COVER È LIBERO E SCAGLIA L’AVVERSARIO ALLE CORDE CON UN IRISH WHIP. KIRK RITORNA INDIETRO MA LUI LO ATTERRA….. LOU THESZ PRESS CON PUGNI AL VOLTO A SEGUIRE!!!
Vance Cover prende confidenza, capisce che la presenza dei due lottatori che lo hanno fatto emergere è un’occasione per dimostrare al mondo che lui è l’uomo reale mentre Psycho Roman non è altro che uno spettro della sua mente che lo inibita.

TIGER BOMB!

Ci siamo, Cover va per lo schienamento, Kirk distende le braccia a terra e Derek Williams va al conteggio.

1………..

Il sogno si sta per realizzare.

2………….

Cover sta per ottenere la vittoria che definisce una carriera.

NOOOOOO!
KIRK-OUT con risata annessa, Vance Cover si era illuso che quella fosse la fine, ma ora comprende che l’intero concetto di esistenza è l’illusione di una speranza che mai arriverà (Nihilist Writing).
L’Humbler è carico e connette con un Butterfly Suplex, poi batte i pugni a terra, vuole che il rivale si rialzi e va a connettere con il TIGERPLEX!
Per l’onore di Satoru Sayama e gli altri lottatori iconici che hanno indossato la maschera della tigre, Kirk va a schienare Cover.

ONEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE


TWOOOOOOOOOOOOOOOOOO


Wait for it…


JUST A MOTHER F’N COUNT OF TWO!
Vance Cover reagisce, il suo braccio emerge dal vuoto e simboleggia questa sua lotta per continuare a esistere in un mondo dove lui è un uomo di valore, ma gli altri sono titani.
SUPERKICK DI COVER DAL NULLA! KIRK IMPATTA CONTRO LA GABBIA E SBATTE LA TESTA, VANCE PRENDE LA MIRA……. STINGER SPLASH! Poi la SITTING ROCK BOTTOM, che va a segno.
Manovra devastante accompagnata dal “nooooooo” dei Toys. Kratos e Sheenan osservano in silenzio, non sembrano impressionati, sanno che Vance Cover è capace di questo, sta affrontando Kirk nel main event e combatte per la vittoria.
Derek Williams si prepara in anticipo al conteggio, prima ancora che Cover vada a coprire l’avversario (in inglese sarebbe stata bella da pronunciare).

1……………………………………..


2…………………………………………



3NO! NO WAY, NO WAY OUT OF TEXAS.
Aaron Kirk fa implodere il Reliant Astrodome e tutto il suo pubblico.

Taggart: “Questo sì che è No Way to Escape, non si può uscire dalla cella, bisogna passare attraverso il corpo maciullato del proprio avversario!”
Kokone: “In effetti No Way to Escape è stato uno dei pay per view storici della WBFF Wrestling e stasera è un Bloody Desperation free for all, ma se volete fare donazioni al vostro team di commento preferito sentitevi liberi di farlo.”
Taggart: “Teniamo i nostri soldi in banca e li investiamo per far girare l’economia.”
Kokone: “Cosa può andare storto?”
Taggart & Kokone: “Mwahahahahah, diventeremo ricchi!”

Kirk e Cover si rialzano allo stesso momento, danno vita ad un confronto mano-a-mano, stretta contro stretta che pare uscita straight outta ‘80s! Cover fa pressione, sfrutta il suo peso superiore per aggredire l’avversario con brutalità, lo chiude all’angolo, ma c’è qualcosa che va contro di lui: manca di sadismo, non ha quella foga distruttiva che Roman avrebbe esibito al suo posto.
TELEGRAPH ROAD!
Vertical Suplex Brainbuster da parte dello scozzese, era in difficoltà ma ha contrattaccato con una manovra micidiale. Tuttavia, sollevare Cover l’ha messo in crisi, deve prendere fiato e questo permette a ‘Big’ Vance di far emergere il suo manone gigante sulla gola del rivale.

PSYCHLYSM!!!!!!!!!!
LEGTRAP STUNNER.
99% tecnica e 1% sadica, il contrario di come l’avrebbe connessa Roman.

A SEGNO.

L’arbitro è pronto, Cover non perde tempo e va subito a chiudere su Kirk.


1……………………………………..



2………………………………………



2.9999999999999!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
KIRK-OUT!

NO WAY TO ESCAPE!
Nemmeno stavolta Vance Cover ha la sua soddisfazione, si dispera, pone le mani sui pochi capelli ed esclama “WHY???” Nessuno può rispondere a questa domanda, ma Aaron Kirk si riprende nel migliore dei modi. L’Humbler non perde tempo, ha le ultime risorse in corpo e connette con la KIRK’S BRAND!
GO TO SLEEP!
La manovra è connessa con successo, ma l’Humbler non ha ancora finito, fa tremare la struttura della gabbia con le sue mani, poi infila la testa dell’avversario oltre le corde e gli applica l’HUMBLER.
HIGH ANGLE SHARPSHOOTER, spinge verso la cella, fa in modo che l’avversario provi un senso costante di soffocamento.
Vance Cover discende negli incubi della sua mente, è costretto a cedere.
TAP OUT, TAP OUT!
Sappiamo che Psycho Roman non avrebbe ceduto. Sappiamo che Roman avrebbe sfruttato la sua brutalità e la stipulazione a completo vantaggio. Ma Vance Cover è un uomo, non un mostro, e questo lo ha portato alla disfatta contro Aaron Kirk.
Davanti a Kratos e Sheenan, Cover deve realizzare il suo fallimento nell’assalto a Kirk, ma come l’avrà presa?

Testo nascosto - clicca qui


Taggart: “Che battaglia, che lotta, questi due ci hanno dato dentro per tutta la sfida. Kirk ottiene un’altra vittoria di prestigio.”
Kokone: “La gabbia viene sollevata, non c’è più bisogno di essa.”

Vance Cover vuole rialzarsi, ma le gambe non supportano tale sua volontà e ritorna col sedere per terra. Aaron Kirk ridacchia sotto i baffi mentre esce dal ring, senza degnare d’uno sguardo Kratos e Sheenan.

Cover scuote le corde e vi si appoggia, ritorna in piedi a fatica, un ometto rachitico nel corpo di un gigante. Indica Kratos e Sheenan mentre rivolge le urla senza microfono, talmente acute da giungere ugualmente alle orecchie degli spettatori.

“Cosa siete venuti a fare?!”.

Nessuna risposta.

“Cosa-Siete-Venuti-A-Fare?!?!”.

Kratos tenta di rispondere, ma Cover rotola fuori dal ring e si presenta faccia a faccia col lottatore greco.

“Godi a vedermi debole?! Io non sono Psycho Roman! Psycho Roman è finito! Tra te e me non c’è NIENTE, NIENTE, e allora perché vieni a vedermi perdere? È colpa tua! Sei stato tu!”

Vance Cover si rivolge rabbiosamente anche a Sheenan.

“E tu! Tu che hai seguito questo essere, come ti permetti di assistere a bordo ring a un match di Vance Cover senza pagare il prezzo di un biglietto?! È per questo che ho perso! Per una questione di giustizia, l’ho fatto apposta, sì, apposta!”

Il Greek Warrior si avvicina a Cover, che stava ancora cercando di sbottare contro lui e Sheenan, ma si erge dinnanzi a lui.

"Cosa vuol dire che non sei Psycho Roman? Vuoi forse dirmi che Vance Cover è un ometto patetico che si arrende per aver perso una sfida contro uno fra i lottatori più vincenti della WBFF Wrestling?"

Kratos alza la voce, pare furioso nei confronti del lottatore che ha perso.

"Dovresti gioire perché sei Vance Cover, ovvero un essere umano dotato di sentimenti e morale, a differenza di quel mostro crudele che trae giovamento dal dolore degli altri. Oh, ma per te è una semplice scusa, Vance, significa che puoi mantenere la tua umanità ogni singola volta che respiri perché non sei responsabile di Psycho Roman."

Il Bald Basterd è sempre più carico di collera, raramente lo abbiamo visto perdere il controllo in questo modo, solleva il piede destro e preme a terra come per macellare un pomodoro, ma per fortuna non aveva intenzione di colpire la testa di Cover.

"Il mio rispetto sarà sempre nei confronti di Psycho Roman, lui che è un guerriero al mio livello... no, un guerriero superiore a me, in grado di sconfiggermi in una lotta alla pari. Ma tu, Cover, sei soltanto un intralcio. Ho chiesto a Roman di accettare la sua esistenza, di darti una possibilità e tu la stai sprecando in questo modo. Inizio a pensare che solo l'alternativa sia valida, per quanto brutale e disumana, è la cosa migliore che Roman può fare."

Lo spartano urla addosso a Cover, sempre osservandolo dall'altro.

"Eliminare la tua presenza una volta per tutte, cancellarti, eclissarti, far sparire il nome di Vance Cover dall'universo! Perché se parli così, se ti lamenti per una sconfitta, non sei nemmeno degno di nominare Roman, non sei degno di possedere il suo corpo. Hai combattuto bene e ho tifato per te, ho sperato per tutto il tempo che tu potessi concretizzare e, nel caso di una caduta, di essere grato delle tue qualità. Provo solo furore dentro di me, ma non ti toccherò con un dito, non ti minaccerò, non ti farò proprio nulla, perché tu non mi interessi, Vance."

Il Greek Warrior sputa all'esterno del ring, sembra proprio indicare che Vance Cover non è nemmeno degno di essere umiliato, poi volge il suo sguardo a Sheenan, che ha seguito la scena con un'espressione sadica, ma divertita.

"Grazie Vance, grazie di cuore."

Il Tribal Warrior si pronuncia così, rivolgendosi a Cover. Poi lo raggiunge e fa per sostenerlo, aiutandolo ad ergersi sulle sue gambe ed evitando che rovini nuovamente a terra. Sembra vestire i panni di un fidato alleato, ma nessuno crede nei suoi buoni propositi e lo stesso Vance lo spinge via con una manata, poggiandosi poco dopo all'apron ring.

"Grazie, perché questa sera tu hai dimostrato a John Kratos quanto la sua fosse una causa già persa in partenza. Vedi, in ognuno di noi risiede un mostro. C'è chi, come me, sa accettarlo e ci convive. Chi, come John, conosce quella bestia ma fa di tutto per fuggirne. E chi, come te Vance, non ha neppure la più pallida idea di quanto possa essere brutale quel mostro, perché non sa di ospitarlo in corpo. Sai cosa hai fatto davvero oggi, Vance?"

Voodoo Doll sposta lo sguardo verso il Bald Basterd, poi torna su Cover.

"Hai ridotto le possibilità, hai ridotto il campo di esistenza, mostrandoci che senza quei mostri noi non valiamo nulla. Da questa sera non esiste più nessuna soluzione pacifica, nessun compromesso. Perchè da oggi prenderà avvio un processo che ti porterà a conoscere quel mostro, quel mostro chiamato Psycho Roman. Quel mostro emergerà, quel mostro SARAI TU. E quando accadrà divorerà per sempre Vance Cover, oppure sarà costretto a conviverci generando il caos più totale all'interno di un unico corpo, all'interno del TUO corpo."

Sheenan si avvicina ulteriormente a Vance Cover e lo provoca con uno spintone.

"Più lo soffochi e maggiori saranno i danni quando prenderà il sopravvento. Più lo reprimi e più lui farà di tutto per ucciderti una volta venuto fuori. Liberalo. LIBERALO. Tu sei un perdente. Tu sei un perdente. TU SEI UN PERDENTE!"

Il Tribal Warrior colpisce Cover in faccia con un violentissimo pugno a mano chiusa!

"Tu sei un perdente, e lo è anche John Kratos. Tu sei un fallito, e lo è anche John Kratos. AHAHAH!"

La provocazione è duplice, è palese che Sheenan stia provando a far emergere anche il mostro che risiede in John Kratos. Riusciranno i due a mantenere i nervi saldi? Potrebbe accontentarsi semplicemente di esasperare soltanto uno di loro, basterebbe, è sufficiente che emerga una sola bestia in fin dei conti. Se Psycho Roman tornasse indietro, John Kratos porrebbe fine al proprio dubbio esistenziale e sarebbe costretto ad ascoltare il proprio istinto. Se fosse invece il Bald Basterd a trasformarsi, ciò dimostrerebbe a Cover che i mostri esistono veramente e che potrebbe essercene uno proprio dentro di lui. Tuttavia ciò non basta al Voodoo Doll, vuole di più, vuole l'inferno.

"Il ventre del mondo vi ha vomitati come perdenti, ma siete ancora in tempo per ritrovare voi stessi e tramutarvi in creature capaci di fare la differenza. Potete illudervi di avere una reale possibilità di scelta, ma dovete sapere che quelle possibilità portano tutte verso il regno del Caos. Morite ora, o morirete per mano mia. Accadrà comunque, rassegnatevi."

Le luci si spengono.

Poi vengono riaccese e dei tre lottatori non vi è più alcuna traccia. Dove sono finiti Sheenan, Kratos e Cover?

Camera fades.

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