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Bloody Desperation @Vegas 4x08 - 11/09/2015

Ultimo Aggiornamento: 11/09/2015 21:00
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Drago / Denny Leone
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11/09/2015 20:58
 
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Questo show è stato approvato dall'Over the God Champion D.B. Wordlife



???: "Loro dicono che non sono le parole a fare la differenza.
Loro dicono che, se non supportate dai fatti, le buone intenzioni lasciano il tempo che trovano.
Loro pensano che siano i risultati sul ring a parlare al posto mio, al posto nostro.
Loro criticano una gestione approssimativa del nostro team, credendo di rappresentare la verità assoluta.
Loro ci apostrofano in maniera negativa, incorretta, umiliante.
Noi siamo qua, settimana dopo settimana, a diffondere il mio verbo. E la gente ne parla, giorno dopo giorno, in modo talvolta positivo, talvolta negativo.
Non importa come se ne parli, l'importante è che se ne parli.
Non sono loro a dettare le regole del gioco, è il Jumalesimo ad essere entrato nelle loro vite, senza che se ne siano accorti.
E ciò che oggi deridono, domani continueranno a deriderlo, e dopodomani lo stesso, e tra un mese uguale...ma nel lungo periodo, cominceranno a parlare tra loro, a rendersi conto della bontà delle teorie da me professate. Cominceranno a comprendere il grande disegno che si cela dietro tutto ciò.
Loro sono gli stolti.
Noi siamo la luce che può indicar loro la retta via.
E non bisogna dubitarne, mai.
Siete con me o contro di me?"

Viisi, Crashindenton e Kolme rispondono all'unisono.

"Siamo sempre con te, maestro!"

Jumala: "Un altro passo verso la rivoluzione."

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Black Violence, "Wizard" Eddie Dryward, Jacob Lamda e Cactus Mike sono davanti al capezzale di Malcolm Clark, disteso su un divano con un sudario sulla fronte.

JL: "Una volta era una persona così solare! Ora sembra morto."
CM: "Ma sta solo dormendo con la febbre alta."
ED: "I miei poteri segnalano che se c'è uno che può morire di noi, quello è Mike."
CM: "Ancora?"

Sciaf. Uno schiaffo a Eddie.
Sciaf. Uno schiaffo a Mike.
Slaaaaaaaam. Una Sit-Down Powerbomb a Jacob.

BV: "Stolti miscredenti, vi dico cosa accadrà. La Chaotic Existence è debole, la vecchia guida, Kratos, è fuori dalla WBFF. Quella attuale, Malcolm, sta soffrendo a causa dei nostri fallimenti.
Perciò, ecco cosa succederà. Uno di noi dovrà vincere il Survivor of the Ring."
Mike: "Ma io non partecipo."
BV: "Non importa, la vittoria deve finire all'interno della squadra. Ed abbiamo un prescelto, l'unico che può vincerlo è Malcolm. Sarà lui a trionfare!"

Tutti esultano, ma Mike rimane scettico.

Mike: "E se non dovesse farcela?"
BV: "Allora per noi sarà la fine. La Chaotic Existence abbandonerà la WBFF Wrestling in tronco. Qualsiasi membro del team dovrà andarsene."
Mike: "Allora mi dimetto e torno a fare l'intervistatore. Ci tengo a questa federazione e non me ne andrò per i fallimenti del nostro leader."
BV: "Miscredente! Malcolm vincerà di sicuro, il suo impegno mensile è impareggiabile. Malcolm trionferà senza difficoltà e fra un mese sarà il nuovo Undisputed Champion. Nemmeno Drago sarà in grado di fermarlo!"

Thump.
Mike abbandona la stanza dopo aver lasciato la Chaotic Existence.

Wiz: "Dobbiamo riporre le nostre speranze in Malcolm. Se lui fallisse per noi sarebbe la fine di tutto. Non possiamo permettercelo."
BV: "Vinceremo grazie al caos. Credetemi, è la nostra grande fede."

"PER IL CAOS!"

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Uno scacciapensieri accompagnato da un'armonica a bocca su una ritmica da Far West è l'interludio che ci catapulta all'interno di un polveroso ufficio della West Coast.
La località è Sparks, Nevada, un sole rossastro filtra attraverso una finestra piena di aloni ed il cigolare di una sedia a rotelle in movimento, proprietà di Marcelo Cazador, appaiono sul teleschermo.
Il papà del Cacciatore si avvia deciso verso la scrivania, dietro la quale è in piedi Eliza Cazador, con una sigaretta penzolante dal lato destro delle labbra, intenta a leggere un rapporto.
-Quando ti toglierai quel brutto vizio?- gracchia Marcelo.
-Quando rivolgerai di nuovo la parola alla mamma- risponde sarcastica ma decisa Eliza; suo padre grugnisce, quindi congiunge le mani e sdraia la schiena in una posizione più comoda.
È lapidario, come suo solito, ma dal linguaggio del suo corpo è facile capire che ha voglia di iniziare un discorso, magari proprio sulla relazione che la figlia è così intenta a studiare.
-Parla della G.J.M.D. Entertainment- taglia corto Eliza, al quale naturalmente non è sfuggita la curiosità del genitore.
-E...?
-E trapelano cose molto interessanti. Io di holding, scatole cinesi e trappole finanziarie ne capisco davvero poco, ma sembra che riesca a stare in piedi solamente grazie ad un meccanismo di prestiti gestito tra lei e delle sotto-società satelliti che si girano i soldi tra di loro, prima di trasferirne gli interessi in conti bancari situati in paradisi fiscali.
-Però...?
Miss Cazador non si lascia sfuggire un'espressione piccata, segno che per quanto voglia essere elusiva suo padre le è sempre un passo avanti ed ha già fiutato qualcosa che non quadra.
-Però...- riprende Eliza -sembra che ci sia una qualche sorta di legame economico nascosto con la CrapTV.
-CrapTV?
-Sì, sembrerebbe che la rete televisiva finanzi la GJMD con un cospicuo assegno mensile di 120.000$ dallo scorso aprile.
-Questo spiegherebbe tante cose.
-Ma non tutte- puntella con fare da sapientona Eliza.
-E cosa non ti è ancora chiaro?- cincischia con voce particolarmente acuta Marcelo.
-Cosa c'entra mio fratello in tutto questo? Perché si sta comportando così?
-Si comporta così perché è uno stronzo hijo de puta!
-PAPA'!
-E' la verità, da te mi aspettavo una domanda più sagace...
-Del tipo?
Marcelo Cazador volta la sedia a rotelle ed esce di scena; Eliza accartoccia la relazione gettando la palla di carta con violenza verso una parete, mentre mordicchia nevrastenicamente il filtro della sigaretta.
La accende, aspira.

Stacco.

Garet Jax è nel backstage, in un corridoio, appoggiato al muro, ticchetta nervosamentecontro di questo le dita della mano sinistra, con la destra è intento a tenere il suo smartphone nei pressi dell'orecchio opposto; non ci è dato sapere né a chi stia telefonando, e si riesce a malapena ad udire una voce probabilmente maschile all'altro capo dell'apparecchio telefonico, complice anche il chiasso scatenato dal pubblico nell'arena nei confronti del wrestler di casa alla sua apparizione sul titantron.
Giacca, pantaloni e cravatta dorate traslucide, probabilmente in velluto, su di una camicia nera.
-Sì, lo so quali sono i patti... No, non c'è nulla da temere, ho preso tutte le dovute garanzie del caso... No, non si preoccupi, quella è un'eventualità nemmeno considerabile... Lo so che sarebbe un'enorme danno pubblicitario, tale da portarmi alla bancarotta, ed è per questo che le garantisco il sicuro successo del piano... Come? No, no, me ne rendo benissimo conto... Sì... Sì lo so benissimo che non basta quella cosa l' su Cazador a farci fare soldi... Come? Sì, non si preoccupi, l'ha appena rivinta, quella cintura, dubito possa perderla prima del lancio del... Eh? No, non lo so che cazzo di fine abbiafatto, è a Las Vegas, sarà andato a fumare nel Mojave, che ne so cosa gli passi per la... Eh? Sì, ok. A dopo.

Garet Jax chiude la chiamata, quindi si guarda intorno con fare circospetto, prima di entrare nel suo camerino.
Camera fades.

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WBFF WRESTLING PRESENTS...
Bloody Desperation @Vegas 4x08
11/09/2015
Las Vegas (Nevada)



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Siamo nel backstage, precisamente nella zona interviste, in compagnia di un David Barriage che definire incazzato sarebbe dire poco.

DB: "Come la storia ha dimostrato per secoli e come io continuo a dimostrare ogni domenica sera a Dublino anche questa volta un'irlandese ha mostrato al popolo cosa si cela nascosto dietro ai bei paesaggi, alle Cliffs e alla carne di manzo.... il peggior popolo, la peggior razza che questa terra abbia mai conosciuto: gli Irlandesi!"

"David Barriage è diventato un nome di punta della WBFF, milioni di fans in tutto il mondo si sintonizzano ogni settimana su Bloody Desperation per seguire le mie gesta ed assistere alle difese del mio King of Fight Championship."

Barriage si sistema la cintura sulla spalla.

"Il mio, oramai, è uno dei nomi di punta del panorama del pro-wrestling ma, nonostante questo porti guadagno a questa federazione, il fatto di essere una sorta di freelancer e di non onorare alcuna 'bandiera' se non la mia ha, a quanto pare, creato non pochi grattacapi a McFarry e a tutti i suoi leccapiedi che hanno deciso di limitare la mia ascesa organizzando la più grossa farsa nella storia del pro-wrestling!
Quanto succederà tra una settimana sarà un'abuso di potere degno di George W Bush e della sua mania di 'esportare la democrazia' nel resto del mondo perchè settimana prossima David Barriage, il più grande King of Fight della storia della WBFF potrà essere privato del suo titolo senza, addirittura, partecipare al match in cui quel titolo verrà assegnato!"

L'espressione di Barriage, ora, è furente.

"Tra sette giorni potrò non essere più KoF Champ senza essere sconfitto, schienato o sottomesso. Il board della WBFF sa che questo è l'unico modo per impedirmi di raggiungere le 5 difese consecutive e scrivere il mio nome a fuoco nella storia di questa federazione.
Voi bestie apprezzerete tutto questo, sicuro avrete bollato questa 'trovata' come geniale ma voglio che apriate tutti bene le orecchie perchè tra sette giorni David Barriage potrà anche non essere più King of Fight Champion ma state sicuri che la mia missione di conquistare la WBFF e riunire tutte le cinture attorno alla mia vita non avrà termine.
Non importa quante stronzate e modi differenti di privarmi del MIO titolo questa dirigenza di inetti si inventerà, io continuerò a dominare e, quando avrò raggiunto il mio scopo, ripulirò definitivamente questa federazione, una volta per tutte!"

*CAMERA FADES*

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Kokone: Vivaaaaaaaaaaaa Las Vegas!!!!!!
Taggart: Una card eccezionale per la puntata odierna, completamente decisa dal fato! La sorte regna sovrana in Nevada, e non potrebbe essere altrimenti! Buon divertimento a tutti!

HEAVY HITTERS!!!! G3CK E' QUI !!!!
Come aveva detto settimana scorsa Aaron Kirk ad Hope, G3CK, il cyborg ha accettato la sfida ed è qui in WBFF. Il pubblico lo fischia, sembra una scena già vista, e come sempre G3CK sembra impassibile alle reazioni del pubblico...anzi, stavolta si guarda intorno, abbozza un sorrisetto scuotendo la testa e si avvia nel ring....

“bene, bene, bene...questa è la WBFF, quindi....beh, sembrava meglio in foto. Per tutti coloro che non mi conoscessero, io sono G3CK, sono un cyborg, sono il progresso che avanza e combatto nella più grande federazione di sviluppo al mondo, la Hope Wrestilng, presieduta dall'uomo più potente in questo business, Marten Swift, e federazione di sviluppo della GWF.
Vedete, molti pensano che un wrestler sia profeta in patria, che fuori dal suo show non si in grado nemmeno di combattere...niente di più sbagliato. Questo non è il mio ring, questa non è la mia federazione, ma questa è la mia serata, senza ombra di dubbio.
Tutti voi sapete che Aaron Kirk....”

Il pubblico esulta al sentire il nome del campione EWW

“DICEVO....Aaron Kirk si è presentato senza invito a casa mia, tentando di oscurare la mia stella a colpi di battute a basso costo, senza nemmeno conoscere l'avversario.
Lascia che ti ripeta cosa vuol dire essere G3CK, Aaron: per quanto tu ti convinca che rimarrai campione, tu non lo sarai più dopo Ragnarok 3. In quel di Ragnarok proverai un bagno di umiltà grande quanto questa arena, capirai che nel mondo del wrestling le parole contano fino ad un certo punto, il resto sono fatti.
E' un dato di fatto che quest'anno abbia inanellato una serie di vittorie consecutive che tu nemmeno ti sogni, è un dato di fatto che sia stato più vicino di chiunque altro a vincere il Ring Of Hope, ed è un dato di fatto che adesso sia il Number One Contender a quel titolo che tanto strettamente ti tieni tra le mani, o sulla spalla o attorno ai fianchi.
Vedi Aaron, stasera ho accettato il tuo invito in WBFF perchè volio che tu guardi bene cosa accadrà, perchè dopo che avrò finito qui, mi prerparerò per Ragnarok, dove strapperò dalle tue fredde mani senza vita il titolo EWW.”

Il pubblico continua a guardare G3CK durante tutto il tutto, cerca di scrutare gli occhi del cyborg, che guardano ogniuno di loro.

“E sapete cosa c'è adesso? Mi sono fatto tutta questa strada per venire in questa merda di posto, quindi CHIUNQUE sia il mio avversario, che porti il culo qua...devo far vedere a Aaron cosa so fare sul ring....”

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Dall’ufficio di Michael McFarry emerge Alfonso, così come lo abbiamo visto entrare la scorsa settimana, ora lo vediamo uscire da esso. No, non è la stessa occasione! L’Emotionless Pleasure ha ancora con sé la valigia 24 ore. Il lottatore viene fermato da Daisuke Kobayashi, che pare curioso di sapere cosa bolle in pentola.

DK: “Alfonso, così sei riuscito ad ottenere il tuo posto come guardia del corpo di Mr. McFarry? So di essere stato duro nei tuoi confronti, impendendoti di stare nel backstage ad ogni tuo ritorno, ma le regole sono regole. Ora che hai la benedizione del boss, bentornato fra noi… collega!”
Alf: “Credo che ci sia un fraintendimento, Mr. Kobayashi. In realtà io ho chiesto al Good Guy Michael McFarry una sfida per questo evento, ed in base al risultato sarà deciso il mio futuro. Se perderò, sarò per sempre fuori dai giochi. Oh, yeah, pensionamento anticipato! Ma se vincerò… se dimostrerò di essere un campione, allora io sarò assunto e la persona da me sconfitta verrà licenziata in tronco.”

Kobayashi pare preoccuparsi dalle parole del lottatore.

DK: “Cosa? Dimmi di chi si tratta! Io sono il General Manager, nemmeno Mr. McFarry dovrebbe decidere queste faccende di gestione del roster al posto mio. Chi sta rischiando il posto?”
Alf: “Semplice, amico, si tratta del Desperation Iron Man Champion, ‘Time’.”
DK: “Non ha senso… non ha assolutamente senso. Perché questo match? Anche se ho ostacolato la crescita personale di Angel Obike Lowe, non vuol dire che io lo voglia fuori da questa federazione. Ha dimostrato di poter arrivare alla cintura con le sue forze!”
Alf: “Io e lui non possiamo coesistere, fra noi c’è una storia personale. Vuoi la verità, Daisuke? Il Cavaliere del Tempo mi ha portato via tutto. Sai, io avrei potuto essere il figlio adottivo di Jack Leone, ma sai com’è, fra Alfonso ed Angel Obike Lowe scegli ovviamente quello con il nome più spettacolare. Quindi, io sono rimasto fuori.”
DK: “Covi rancore verso Leone?”
Alf: “No, il mio unico nemico è Time e stasera lo priverò del Desperation Iron Man Championship. Non avrò bisogno di ricorrere a ‘personalità’ differenti, interpretare altre persone, sarò me stesso. Alfonso, l’Emotionless Pleasure. Questa è la notte in cui Time verrà finalmente sconfitto. E sai, Sad News, dammi una TRISTE notizia, annuncia tu la stipulazione.”
DK: “Considerato che lo sconfitto non farà più parte del roster, allora sarà un I Quit match.”
Alf: “Grazie, Mr. Kobayashi, anche se non potrò mai ammetterlo, tu hai fatto molto per me. Stasera, potrei svanire una volta per tutte, essere schiacciato definitivamente dall’uomo con la maschera.”

L’Emotionless Pleasure dà una pacca sulla spalla esile del General Manager, poi cammina nel backstage con le mani in tasca, fischiettando.

TONIGHT ON BLOODY DESPERATION @VEGAS
Desperation Iron Man Championship: “Time” Angel Obike Lowe © vs Alfonso [I Quit match]


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Taggart: “El, che match sta per arrivare?”
Kokone: “E va bene, sono stato io a nascondere tre tonnellate di eroina nel tuo garage, pensavo fosse uno scherzo divertente... ma non interrogarmi, ti prego!”
Taggart: “Cosa hai fatto?!”
Kokone legge dai fogli che ha davanti e non si è premurato di nascondere all’inquadratura.
Kokone: “Barriage contro Kolme?”
Taggart: “Hai davvero...?”
Kokone: “No...”
Taggart: “Ah. Ci avevo quasi creduto!”
Kokone: “Eh eh eh...”



King of Fight Championship: David Barriage (c) vs Kolme

Rainbow in the Dark ci informa che è il momento di Kolme... ma sullo stage si palesa il pubblicitario di Aaron Kirk, Micah Tremblay! Evidentemente nervoso davanti alla folla, Tremblay stringe un microfono fra le mani, insieme a un foglietto.

MT: “Ok... salve, gente! Forse mi riconoscete, sono... mah, chi se frega. Sono venuto qui a informarvi che Kolme oggi resta nel backstage. Insomma, non vi siete persi niente. Cito testualmente da questo foglio datomi da Aaron Kirk.”

Micah si schiarisce la voce.

MT: “A chi importa di vedere Barriage difendere contro Kolme? A me no, cazzo. Ho promesso a G3 Comecazzosichiama, ha proprio scritto così, una sfida contro Barriage e avrà una sfida contro Barriage. Avevo dimenticato di specificare che si tratta ovviamente di una difesa titolata del nostro King of Fight, e che Mike McFlurry ha approvato il tutto visto che la vittoria di Barry ci darà un bel po’ di lustro in più. Saluti!”

Micah abbozza un saluto con la mano e, il più velocemente possibile, torna nel backstage.

King of Fight Championship: David Barriage (c) vs G.3CK

E dunque... Heavy Hitters risuona nell’arena! G.3CK muove i suoi primi passi in un’arena WBFF, si guarda intorno con sguardo piatto e raggiunge il ring, accompagnato dai fischi della folla in quanto prossimo avversario di uno dei loro beniamini, l’EWW Champion Aaron Kirk.
Ed ora risuona I Sand Alone, la theme del King of Fight David Barriage! L’accoglienza per lui è stranamente mista, alcuni spettatori preferiscono veder vincere un atleta WBFF contro uno percepito come esterno e si fanno sentire alcuni, pochi, cori a favore del wrestler londinese! Barriage, evidentemente infastidito dal cambio di avversario, consegna la cintura all’arbitro Eric Adams che la solleva al cielo. Si comincia!

DIN DIN DIN!

Clinch! G.3CK è notevolmente più forzuto di David Barriage, per cui riesce a spingerlo fino all’angolo dove lo colpisce con una CHOP! SLAAAP! Barriage barcolla in avanti, G.3CK lo solleva IN POSIZIONE DI MILITARY PRESS SLAM! Ma Barriage ROVESCIA IL TUTTO CON UNA DDT IN CADUTA!!! E mantiene la presa applicando una Guillotine Choke! G.3CK non dà il minimo segno di sofferenza, riesce a puntare i piedi per terra! E si alza! Barriage tiene la sottomissione, ma contemporaneamente G.3CK applica un Bear Hug! Il cyborg barcolla, la presa di strangolamento della East End Machine gli sta togliendo energia... ma si fa forza, riesce ad allentare la presa di Barriage... E A METTERE A SEGNO UNA SCRAPBUSTER SLAAAAAM! È LA SUA FUTURE BOOOOOM!!! Barriage rotola dall’altra parte del ring, G.3CK lo trascina lontano dalle corde e lo copre!

1...
2...
NO!

Barriage si salva! G.3CK lo rialza e lo sbatacchia verso le corde... ma riceve in cambio un Low Dropkick da parte del King of Fight! Barriage si rialza e riparte alla carica: serie di tre Low Kick in fila, Headlock applicata... che viene però invertita in un Back Suplex! OUCH! E G.3CK prova a chiudere la sua Cyborg Lock, ovvero una Chickenwing Crossface! Ma Barriage è nettamente più a suo agio a combattere al tappeto, e riesce a chiudere una Triangle Hold! G.3CK libera il braccio e tira una gomitata sull’addome del londinese! I due si rialzano insieme, Barriage prova a soprendere il cyborg ma si becca un BIG BOOT! G.3CK si prende un attimo di riposo dopo una fase iniziale concitata...

I want it all
I want it all
I want it all
And I want it now!

BOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOM!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Il pubblico esplode, è la theme di Aaron Kirk!!! G.3CK si volta immediatamente, ma è solo per osservare uno stage vuoto!

Taggart: “Che si tratti di un semplice mind game?”

G.3CK scuote la testa e sbuffa, si volta nuovamente verso Barriage.
SMALL PACKAGE!!!!!!!!!!!!!!!!!

1...
2...
3!!!
NOOOOOOOOO!
Oppure sì?

Eric Adams dichiara il conteggio di tre, la contesa è già conclusa!

DIN DIN DIN!

Testo nascosto - clicca qui


G.3CK non si lamenta, non lascia trasparire alcuna emozione. Semplicemente si allontana senza troppe cerimonie. Barriage festeggia al centro del ring, Eric Adams gli consegna la cintura. La East End Machine mette a segno un’altra difesa!

Kokone: “Abbiamo vinto!”
Taggart: “Ma che dici, è una vittoria sporca.”
Kokone: “Sempre meno sporca di tua moglie, socio.”
Taggart: “Queste battute su mia moglie mi hanno veramente stancato, El.”
Kokone: “Aiuto! Vuole colpirmi con la sua artrite! Ahahah!”
Taggart: “Ti aspetto nella prossima vita, El. Nella prossima vita...”

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Skyblue getta via la Slut, non è certo di sentirsi il mostro brutale che ha dimostrato di essere nel match, eppure, la sua mente è già proiettata verso il Survivor of the Ring. Jack Leone si rialza, si asciuga la fronte dal sangue come se fosse sudore, ancora una volta si ritrova in quella situazione, ma pare soddisfatto. Mr. Attitude chiama a sé Skyblue, allunga la mano verso di lui. Skyblue accetta il gesto, la stretta viene ricambiata e Mr. Attitude solleva il suo braccio al cielo, punta il dito verso di lui e gli lascia il ring mentre si prepara a raggiungere l'infermeria. I fans applaudono la scelta del Cowboy di New York, che però non pare interessato nel loro tifo e li ignora. Skyblue chiude con Rejoice in the Sun che suona ancora mentre lui festeggia al centro del ring.

Le telecamere ufficiali della WBFF preposte alla regia del match si spengono, lasciando il posto al segmento di chiusura della puntata che si svolge lontano dal ring, ma un cronista locale che sta girando un documentario sugli astri nascenti del wrestling continua a registrare ciò che accade all’interno dell’arena.

Skyblue indica il cielo con un dito, mentre Jack Leone rientra, dolorante, nel backstage, mantenendo la testa alta. Poi il wrestler mascherato abbassa le braccia, scende dal ring e batte il cinque al pubblico in prima fila che richiede il suo saluto, soprattutto adolescenti. Sono molte le magliette che portano il suo nome, triplicate rispetto al suo esordio di un anno fa. Nell’altra mano stringe ancora Slut, incapace di separarsene, come un cadavere colto dal rigor mortis.

Un papà prende in braccio il proprio bimbo per elevarlo alla stessa altezza del suo idolo. Skyblue accetta l’onere di sostituirsi al padre nella calda presa, parte del pubblico lo applaude, l’altra metà è concentrata sulle immagini di Felix Owens e Robert Dumas che scorrono nel titantron, poi la sigla di chiusura, le luci si riaccendono, Skyblue regge ancora il suo piccolo tifoso in braccio. L’arena inizia a svuotarsi, Skyblue restituisce il figlio al padre e si incammina verso il backstage, senza mancare di ricambiare l’applauso di un suo gruppo di tifosi che è sceso sino in prima fila per salutarlo. “Vinci il Survivor of the Ring!”, gli gridano, “È il tuo momento!”. Un altro gruppo risponde al primo “Drago è l’unico vero campione, rispettatelo!”, ne nasce una diatriba verbale che Skyblue si perde, rientrando nel backstage.

Il lungo piano sequenza prosegue nel retro dell’arena, nessuna interruzione. Alcuni tecnici che indossano la divisa della WBFF rinnovano i complimenti a Skyblue, gli stringono la mano, persino un giovane talento opzionato dalla federazione di Chicago si avvicina per chiedergli di firmare un autografo. Skyblue acconsente, siamo sicuri che sotto la sua maschera nasconda un gran sorriso.

Si allontana, una giornalista locale si sistema l’acconciatura alla svelta e chiede “come sto?” al ragazzo accanto a lei che regge una telecamera, si rivolge a Skyblue, “Una parola sul Survivor of the Ring? Crystal, Artemis e Barriage, come pensa di sconfiggerli? Rifletterai le loro paure?”, Skyblue si ferma e risponde “Le loro paure sono lacrime scolpite nella roccia”, e se ne va, lasciando i giornalisti a interrogarsi sul significato delle sue parole e, in fondo, a chiedersi se abbiano senso, come accade sin dal primo momento.

La maschera di Skyblue incrocia lo spogliatoio destinato a David Barriage, ma egli continua la sua marcia, incapace di fermarsi. Slut ancora in mano. Un medico esce dall’infermeria di gran fretta, “dove vai?!”, urla a Skyblue, “devi farti medicare!”, mentre la voce di Jack Leone, già dentro la stanza, si sostituisce a quella del dottore: “Quello lì è uno tosto, proprio tosto!”.

Skyblue si ferma davanti ad una porta la cui insegna recita il suo nome, la apre ed entra nello spogliatoio, il cameraman indeciso se seguirlo oppure no.

Dentro regna l’oscurità. Un forte rumore di vetri infranti. il cameraman origlia da uno spiraglio che Skyblue ha lasciato aperto. L’obiettivo della sua telecamera restituisce allo sguardo degli spettatori la sua maschera gettata a terra come se fosse uno straccio rovinato, frammenti di uno specchio infranto con la sua Slut, anch’essa sul pavimento. Il microfono registra il peso di un pianto disperato.

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“Vi farò paura”


“Sì?”


“Mi temete”


“Sì?”


“Dove mi trovo?”
La faccia di Derreck Mortimer compare nell’oscurità, nonostante la baldanza delle prime due frasi appare disorientato, una voce a rispondergli.
“Sì?”
“VOGLIO SAPERE DOVE MI TROVO!”
“La domanda corretta sarebbe: dove vorresti andare?”
“Io…io sono Kolme!”
“È la risposta alla domanda che non hai ancora posto?”
“Io sono Kolme. Vivo nel buio!”
“Non sei dunque nel tuo ecosistema?”
“Questo non è il mio…il mio buio!”
“Questo allora?”
Il buio che circonda la faccia di Kolme si fa di un tono meno opaco, più tendente al grigio.
“Il buio è buio e basta!”
“Mai udito cotanta denigrazione del proprio ambiente da parte di un abitante. Se non ami il tuo buio, arredalo”
Il buio si dirada e alla faccia di Kolme compare un collo, delle spalle, un torace, fino alla riapparizione del corpo nella sua completezza. Compare anche un pavimento ai suoi piedi, e il suo corpo è seduto ma lui non pare in grado di manovrarlo.
“Perché non riesco a muovermi?”
“Perdonami, non ti ho invitato ad accomodarti”
Sotto il sedere di Kolme compare una seggiola.
“Sei comodo adesso?”
“Senti, basta giochi! Voglio sapere cosa mi è successo, dove mi trovo, perché sono qui…Io…”
“Il passato è solo un suggerimento, Derreck Mortimer. Solo il futuro dovrebbe preoccuparti”
“Ma…”
“Solo un suggerimento”
“Io ricordo solo Bluebird che mi sfonda il volto con il suo cranio, ricordo di essere stato sollevato da terra”
Al fianco di Kolme compare un’altra seggiola, sopra vi è un nano dalla pelle biancastra, in netto contrasto con le tenebre attorno.
“Capisco, Derreck Mortimer. Parli di quell’uomo laggiù?”
Il nano indica davanti a loro, si crea tutto dritto un varco nell’oscurità: una transenna antipanico, poi un tappeto nero, poi delle corde oltre il quale sono presenti due uomini che combattono. Uno alto dai capelli rossi, l’altro vestito completamente di nero con una maschera sul volto.
“È lui!”
“Cosa hai intenzione di fare, Derrick Mortimer?”
“La mia parte”
Kolme si alza afferrando la sedia d’acciaio su cui era seduto e chiudendola, la brandisce come un’arma e salta la transenna avviandosi verso i due uomini.
“Adesso, BUIO”
E così è.
[Modificato da cell in the hell 11/09/2015 21:25]
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Una Range Rover Sport rossa con il simbolo di una società d'autonoleggio sul serbatoio è parcheggiata in pieno deserto del Mojave.
Sul cofano, vi è seduto Claudio Cazador, stranamente senza joint, senza la sua cintura.
La gamba sinistra è scesa lungo la targa, la destra piegata col ginocchio all'altezza del torace, il braccio omonimo su di questo.
Non tira un filo di vento, nonostante sia la vettura che il volto del Cacciatore risultino ombrati di sabbia.
Un cocente sole abbrustolisce la dura pelle temprata dal clima del Nevada, in lontananza udiamo lo stridere di un Condor.
Il Cacciatore scende dalla sua vettura, si direzione verso un enorme cactus e lo abbatte con la sua BOOM! HEADSHOT!
-SEI UNA TESTA DI CAZZO!- lo sentiamo sbottare.
Muove qualche altro passo, un teschio di bufalo gli si para innanzi, lo scalcia nervosamente lontano, chiaramente fracassandone buona parte all'impatto.
Grugnisce, sbuffa.
Vorrebbe sbattere entrambi i pugni in contemporanea sul cofano della vettura, ma è titubante nel farlo, probabilmente perché altrimenti non avrebbe i soldi per pagarne i danni.
D'un tratto si ferma, si posiziona al centro dell'inquadratura, inspira ed espira profondamente, quindi con un fare leggermente nevrotico, come mai visto prima d'ora, cerca nelle tasche dei suoi pantaloni un pacchetto di sigarette, naturalmente non contenente delle sigarette, ed un accendino.
Si accende un joint, espira sbuffando.
-Sapevo che avrei dovuto fare il pieno.
La telecamera sfuma.

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La telecamera indugia sul Desperation Iron Man Champion Angel Obike Lowe, che la fissa. La sua espressione, quella di “Time”, Cavaliere del Tempo, è inscrutabile, ma allo stesso tempo denota preoccupazione.

“Ed io che credevo che se la roulette non avesse scelto il mio nome, avrei avuto una serata di riposo, la mia solita fortuna! Ma va bene così, ho scelto di essere un campione che onora la cintura, perciò anche stasera, così come le altre, difenderò il Desperation Iron Man Championship. Soltanto che questo non sarà un match come tutti gli altri.”

Il wrestler abbassa la testa, poi riprende a guardare la telecamera.

“Non sono sorpreso dalle parole di Alfonso, quello che ha detto in parte è reale. Ho portato via a lui quello che poteva diventare. Nel 2012 lui era considerato una macchietta comica, ma per lui quella considerazione era un’ombra. Un dubbio amletico sulla sua esistenza. Per esistere doveva indossare la maschera di una personalità diversa. Disturbo di personalità multipla o semplice ricerca del proprio Io? Ai tempi non sarei stato in grado di saperlo, ma dopo questa esperienza come Cavaliere del Tempo, io, Angel Obike Lowe, so che quello che mancava ad Alfonso era di trovare la maschera giusta. Se lui avesse avuto quella maschera, se lui fosse stato Time, a quest’ora sarebbe esistito al mio posto. Eppure, questo è un onore che è spettato a me… un onore che ho maledetto infinite volte.”

Obike si tocca la maschera.

“Non ho mai avuto il coraggio di rimuoverla. Jack Leone era sincero nel dirmi che togliere questa maschera significherebbe aprire il Vaso di Pandora. Talvolta, rifletto sulla mia esistenza. Sono l’opposto di Alfonso, se lui per trovare la sua espressione ha indossare maschere differenti, io non posso liberarmi della mia ed essere me stesso. Questa notte, il nostro sarà uno scontro di ideali, ma sarò io a prevalere. C’è una sfida che mi attende, ed è qualcosa che riguarda solo me. Io devo affrontare Jack Leone. Io devo affrontare Denny Leone.”

Il Cavaliere si sente in controllo, appoggia la mano sulla cintura, il riconoscimento delle sue abilità.

“Alfonso, non ti ho portato via tutto. Tu non sei un membro della famiglia Leone, stai fuori dalla mia vita, stai lontano da tutto quello che riguarda una MIA rivalità. Non ne fai parte e se dovrò farti urlare ‘I Quit’, allora lo farò. Sono stato colpevole nei tuoi confronti ben più di una volta, no, si può anche dire ‘ogni’ volta. Ma sai? Lo rifarei perché quella tua debolezza è diventata la mia forza. Dalla tua sfortuna nasce la mia. Perciò, non ti permetterò di toccare questa cintura, appartiene ad Angel Obike Lowe. Fratello, su una cosa sono d’accordo. La farsa deve terminare, questo è il mio dovere da campione, anche a costo di rischiare tutto, di sacrificare ogni cosa che ho costruito, farò mia questa tua sofferenza. Perché questa maschera non è una maledizione, è il mezzo per ottenere la gloria.
Ancora una volta, soltanto un’altra volta, e poi sarò finalmente libero.”

La cintura viene sollevata al cielo.

“Finalmente ho un padre da amare, finalmente ho un fratello da odiare, in Germania sono diventato un Lowe, poiché io sono un Leone. Perdonami, Alfonso, ti finirò perché rimarrò fedele all’impegno che ho preso. Come ho detto ai miei avversari, lo dico anche a te: The Champ is here! Fatti avanti… Döppelganger.”

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Un ring vuoto ed il mormorio dei fans WBFF, nell’enciclopedia di Chicago quest’immagine va sotto la voce “attesa”. E l’attesa è per antonomasia un momento transitorio, il preludio a qualcosa.
Quel qualcosa, oggi, sono le note di Bad to the Bone. Una sinfonia che fa scattare in piedi tutto il palazzetto. Robert Dumas compare sullo stage, ancora fasciato e visibilmente acciaccato, si immobilizza giusto qualche secondo sotto al titantron, il tempo di una vorace occhiata al pubblico, poi inizia a divorare la rampa d’accesso che immette al ring. Non passa neanche lontanamente vicino alle mani tese dei fans, guadagna in qualche secondo i gradoni e si porta al centro del quadrato.
La musica sfuma e lui rimane lì, senza microfono, ad osservare lo stage per un’altra attesa.

Quella stessa attesa si trasforma ben presto da luce prorompente a buio assoluto, dissolto solo dall’accensione del titantron con immagini inquietanti di desertificazione e maschere, di distese ghiacciate e maschere, di...fuoco! I turnbuckle si accendono, lasciando del tutto indifferente Robert Dumas che è ben consapevole di cosa lo attende. Le luci lentamente riprendono la loro intensità, mostrando Felix Owens seduto proprio di fronte al Bastardo - appena un metro a dividerli, per quanto i loro spiriti combattivi appaiano distanti un millimetro, i loro animi un anno luce.

La telecamera concede un rapido sguardo al quadrato, ora sul volto imperscrutabile di Dumas c’è spazio per il sorriso; egli si rivolge al time keeper per farsi passare non uno, ma due microfoni.
Il bastardo lancia uno dei due microfoni al suo ex tag team partner, che lo afferra tenendolo al contrario, certo d’essere l’ospite e non l’ospitante e dunque pronto ad attendere prima di proferir verbo.
Una volta silenziato il volume del WBFF Universe, Dumas inizia a parlare.

“Why, Felix, why?”

Sorride il bastardo.

“E’ questo che dovrei chiederti, giusto?”

Dumas non cerca consenso nel Master of Chambers.

“Dovrei salire qui e dirti che non mi bastano le tue motivazioni, dovrei insultarti ed offenderti per quanto successo due settimane. Magari dovrei persino gettare il microfono a terra, in questo preciso momento, e colpirti.
Farti assaggiare la mia rabbia e regalare un antipasto dell’ennesima sfida a questo pubblico.”



“Ma, se vuoi sapere la verità, non sono qui per questo.”


Dumas sorride.

“Io capisco le tue azioni.
Quella di due settimane fa non è una brusca rottura di un percorso, ma solo la più naturale delle sue evoluzioni. Non c’è mai stato un vero team, non c’è mai stato un lavoro di coppia. Era tutto scritto nel nostro patrimonio genetico. Restava solo da stabilire la fonte ed i modi di quella rottura. Non c’erano se, ma soltanto quando. Non fossi stato tu, ci avrei pensato io. Magari non oggi, non tra un mese. Ma quel momento si sarebbe palesato nella sua piena ineludibilità.
E questo perché l’unico interesse comune che io e te condividiamo, sin dal nostro primo incontro è quello di vincere il Main event di Maniacs.”



“Non c’è mai stato Dumas e Owens.”


Il bastardo si prende un secondo.

“Sin dal principio è stato Dumas o Owens”.

Felix sembra concordare con il discorso.


“Sin dal principio è stato Dumas POI Owens.”

Il Master of Chambers non abbozza nemmeno uno dei suoi classici sorrisi, bruciano i suoi occhi, ardenti le pupille tanto quanto lo sono le lingue di fuoco che scaturiscono dal microfono.

“La mia figura è sempre risultata in secondo piano. Non c’erano le luci della ribalta per Felix Owens, non vi era la possibilità di prendere il palcoscenico e ricevere le rose e i petali di fiore, nonostante qualche ragguardevole trionfo.
No.
No.
No.
Per Felix Owens tutti vedevano già un percorso scavato e ricoperto di quei fiori e di quei petali e di quelle rose e di quelle fragranze, nessuno pensava che Felix Owens il suo cuore di pietra avrebbe voluto vederlo scalfito da quei fiori, da quei petali, da quelle rose, da quelle fragranze.
E invece solo spine.
Era facile ferire il Master of Chambers, quel giovanotto già arrivato ancor prima di vederlo, quel dannato traguardo. Era così per tutti, Robert, è sempre stato così per tutti - il tuo grande merito, il tuo grande coraggio è stato dare voce a quell’ipocrisia silente che avvolgeva ogni collega, ogni addetto, ogni ignorante che ci segue settimana dopo settimana.”

La posizione prescelta da Felix Owens apparentemente è il turnbuckle, ma non si siede sopra la terza corda come ci si aspetterebbe - bensì si adagia al suolo, la schiena contro il cuscinetto più basso, la nuca sul secondo, le mani sulle corde, il microfono che pende inerme.
Dumas osserva dall’alto.

“Il tuo percorso fatto di petali e fiori hai iniziato a percorrerlo dalla notte di Maniacs e dal lungo viaggio che ti porterà alla Cage of Death di Dicembre. Dal momento stesso in cui hai strappato la Scent of Glory da quell’inferno.
E mi preme ricordarti che non sono stato io, a frenare la tua ascesa. Non io ho rallentato la tua rincorsa. E nemmeno questo pubblico o altra gente dietro a quel backstage. L’unico freno tra te e quel titolo mondiale è stato solamente Felix Owens.
Lui ha deciso di rimandare l’assalto. Lui ti ha giudicato non ancora pronto per quel traguardo rimandando il momento a Maniacs.”


Il bastardo si avvicina.

“E, bada bene, quella che ti sto muovendo non è una critica o un attacco, non ho operato nessuna deformazione degli avvenimenti recenti. Si tratta di un semplicissimo ripasso di storia.
Quel percorso che tu vedi fatto di spine in realtà ti rende, da mesi e mesi, l’unica persona sicura di un posto nel Main event di Maniacs.
Mentre tutti gli atleti di questa federazione devono combattere nella melma e strappare giorno dopo giorno il loro spazio. Tu, tu, hai avuto l’opportunità di lavorare esclusivamente su te stesso. Fregandotene realmente di ciò che ti circondava. Sei l’unico a poter vivere ogni settimana come un allenamento, l’unico a poter sperimentare.
Il tuo percorso è bello che tracciato e, te lo assicuro, non ci sono spine.”


Anche Dumas ha cancellato il sorriso dal volto.

“Il tuo passato ha posto un freno tra te e il titolo mondiale. Ti sei preso personalmente quest’anno per cancellare tutti quei difetti che, più volte ti hanno frenato ad un passo dal traguardo. Negli scorsi mesi sul tuo bersaglio mentale non c’era impressa la mia faccia, ma quella del Felix Owens non vincente, dell’uomo che pensava di avere già tutti ai suoi piedi. Per questo hai calato il capo e l’hai cosparso di cenere, ti sei tuffato nella piscina dell’umiltà. Hai fatto ordine mentalmente dentro la maschera del Master of Chambers.
Quello con il quale hai lottato non è Robert Dumas, ma il Money Made Man.
E devo essere sincero, Felix. Pensavo seriamente che ci fossi riuscito. L’atteggiamento oscillante degli scorsi mesi aveva finalmente trovato una stabilità, sembravi pronto al grande passo. Ho iniziato a temerti in vista di Maniacs. Ma…”


Il bastardo trae un lungo respiro.

“... La natura di un uomo viene fuori quando non ci sono più freni ed inibizioni. E proprio nel momento in cui hai pensato anche tu di esser pronto, hai peccato di nuovo di superbia. Hai sputato sui titoli di coppia e l’hai fatto perché non potevi aspettare.
Sei ricaduto nella mentalità dell’avere tutto e subito. Quella che ti ha frenato per tanti anni. Quella del Money Made Man.
Quella del vero Felix Owens.”


Il microfono che pendeva dalla mano di Owens è adesso saldamente in pugno.

“Se sino a pochi giorni fa il non aver mai vinto nulla era uno dei tuoi grandi vantaggi, oggi è tutto cambiato. Se fino a ieri, ti consigliava quella prudenza e tranquillità che pochi possono vantare qui dentro, oggi è diverso.
Oggi che ti reputi pronto, oggi che non pensi di dover più lavorare su te stesso quel palmares scarno sarà soltanto un verme solitario che divorerà ogni cosa. E’ tornata l’ossessione dei mesi passati, mancano 3 mesi a Maniacs ed ogni giorno che ti dividerà da quella data non accumulerà le risorse, ma le svuoterà dall’interno.”


Nonostante le frecce velenose del Bastardo siano arrivate dritte al bersaglio, Owens pare intenzionato a rimanere nella sua posizione - sottomesso a sè stesso più che al suo dirimpettaio, vittima di una trasformazione che lo ha segnato. Nel bene E nel male.

“Vedi, Robert, tutte queste parole sporche che stanno rappresentando la tua figura nel recente periodo sono magnifiche. Non pretendo che tu decida di schierarti in difesa di qualcuno, siamo persone e non animali, non meritiamo il tuo supporto. Sbaglio?
No, non sbaglio.
E’ evidente che vuoi darmi una scossa, non ancora consapevole di quello che ero e di quello che sono diventato.
Non ho agito da Money Made Man, ho agito per cancellare il Money Made Man.
Non ho agito da Master of Chambers, ho agito per creare il Master of Chambers.
Felix Owens era mutamento, Felix Owens è diventato consolidamento.
Ho sputato, con rabbia, con determinazione, con sdegno, sui Titoli, su di te, su di me. Uno sputo liberatorio, uno sputo atto a pulire, a rendere lindo il percorso che tanto hai cercato di lordare con il tuo comportamento monotematico e aggressivo e verbalmente violento.
Ho sputato sul mio passato per lucidare il mio futuro, ho fatto scorrere acqua e sabbia sulla mia pelle, nella mia mente, per saziare il mio bisogno di ricominciare. Ma tu dov’eri quando tutto questo succedeva?
La pantomima dei War Games è stato uno splendido spettacolo per chi è cieco nell’anima, i tuoi pensieri erano altrove e probabilmente su quel ring - una volta che ci sei salito - vedevi attorno a te soltanto tanti Drago, di dimensioni mutevoli, solo Drago, nessun Felix Owens, nessun Garet Jax, nessun Denny Leone, nessun Michael McFarry, solo e soltanto Drago. Che è il motivo per cui abbiamo perso i War Games, ed è il motivo per cui tu hai perso il Master of Chambers.
Hai preferito chiudere gli occhi e la mente e addurre scuse, piuttosto che accettare la tremenda realtà e lasciare che fosse essa stessa ad accecarti.”

Finalmente si alza in piedi. E’ chiaro che le intenzioni non sono belligeranti, ma una scintilla è fiorita nella calma di Felix Owens - le corde giuste sono state toccate, Robert Dumas era ed è consapevole di ciò a cui va incontro. Sorride.

“Dunque, visto che la tua attenzione è sempre e soltanto rivolta ai traguardi riconosciuti dagli almanacchi.
Cosa mi rimane di tutto questo, un aggiornamento alla mia bacheca personale nei trionfi dorati? Un mero dettaglio statistico che non comprende la merda con cui sono stato ricoperto e che ho dovuto ingoiare, prima di potermi finalmente liberare di tutto e scavare la fossa ai miei nemici, invece che sostare in loro prossimità osservandoli mentre scavavano la mia?”


Come uno squalo, il Master of Chambers prende a girare attorno al Bastardo, che gli offre il suo sguardo solo quando lo ha di fronte, senza seguire il moto rotatorio di Owens.
Non parla. Si limita al movimento.
Lascia cadere il microfono ai piedi di Robert Dumas, e prosegue a camminare.
Il ring subisce dei piccoli smottamenti quando il Master of Chambers aumenta l’intensità del suo passo, attendendo paziente che il Bastardo prenda parola, quasi la sua replica fosse il segnale mancante per poter compiere l’aggressione definitiva alla giugulare.
Dumas guarda negli occhi Owens. Non si è smosso.

“Io ho ben chiaro il mio percorso, Felix.
Sono stato rigettato da quel main event di Maniacs diverse volte nel corso degli ultimi mesi. Non ho chiuso gli occhi di fronte alla verità come ti piacerebbe. Convivo con l’ossessione del titolo mondiale ogni giorno che non ne indosso uno; lo faccio da 10 anni ormai”.



“Non chiuderli tu gli occhi.
Non sei pronto ed hai solo 3 mesi per uccidere il Money Made Man nascosto.
Ti consiglio di sbrigarti, hai davvero tante camere da controllare in quel cervello”.


Owens si ferma.
Raccoglie il microfono e si ripropone di fronte a Robert Dumas.

“Stai lanciando accuse contro di me senza renderti conto che sono accuse contro te stesso, proprio dopo aver sostenuto che le accuse che poco prima io avevo mosso verso di te erano in realtà rivolte a me stesso. C’è una disumana discrepanza di vedute, Robert, e ci sono volute le sconfitte per mettere tutto a nudo, mentre le vittorie tenevano abilmente celati i pensieri e i progetti di entrambi.
Ora che ti sei persuaso d’esserti liberato, ora che sei pienamente convinto di essere fuori dalle mie Camere, fatti un’ultima domanda.
Chiediti “Non è che per caso soffro di agorafobia?”
Chieditelo, Robert, chieditelo.”

Il Master of Chambers allarga le braccia lateralmente, lasciando cadere il microfono al tappeto per poi sillabare in direzione del Bastardo le ultime poche parole del suo intervento odierno.

“Il Money Made Man è già morto. E’ meglio che lo accetti, e ti consiglio di sbrigarti.”

Sorriso, stavolta sì, una stilettata partita dal suo volto arrogante.

Felix Owens si volta per uscire dal ring.
Robert Dumas si volta verso l’altro lato del ring.
I due escono, prendono direzioni opposte.
Robert ad immergersi nella vicinanza della folla che lo ama.
Felix ad immergersi nella lontananza della folla che lo odia.

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Taggart: “La prossima sfida sarà un First Blood match fra Hammer e Lo Straniero.”
Kokone: “Per chi odiasse i soprannomi, una sfida fra McFist e Gaijin.”
Taggart: “La stipulazione è degna id un film thriller. Lo sconfitto non potrà più avere qualcosa fino ad Extreme Rumble compreso.”
Kokone: “Non potrà più fare l’amore fino a quella data?”
Taggart: “Ma no, ovviamente si tratta dei match titolati.”
Kokone: “Non ce li vedo questi due lottatori lontani dalle cinture fino a fine novembre!”

FIRST BLOOD ONE ON ONE MATCH: James McFist vs Gaijin (Nessun match titolato fino ad Extreme Rumble (compreso) per lo sconfitto

La rilassante “Hammer Smashed Face” accompagna l’ingresso di “Hammer” James McFist. Il lottatore è ben accolto dai fans, sale sul ring e rimane in ginocchio ad assaporare il suo momento. Con tutte le stipulazioni, gli è andata male, deve lottare per la sua carriera. Proprio lui che ha strappato ad Artemis ogni possibilità di lottare per le cinture si ritrova a dover rischiare lo stesso trattamento.

Gaijin “Gaijin” Gaijin Gaijin fa il suo ingresso mistico. Si tratta del Bardo, che entra struggendosi, abbattendosi. Ovviamente triste, ma creativo, non vuole sfigurare il volto dell’avversario, non gli interessa il primo sangue, lui vuole sottomettere McFist e non potrà farlo a piacimento!

Taggart: “Questi due sono totalmente incompatibili.”
Kokone: “Ci attende una sfida ibrida fra il WTF e l’XDXDXD.”
Taggart: “Siamo degni del giornalismo oltreoceano con questo commento.”

L’arbitro Eric Adams con fierezza dà il via alla sfida, è pronto da vicino ad assistere un po’ di sano sangue.
SI PARTE!
INCREDIBILE, MCFIST HA GIA’ IN MANO UNA SPRANGA!
Non c’è tempo da perdere, Hammer vuole già vincere e si prepara a tramortire l’avversario, ma il demone a tre teste scalcia la spranga dalla sua mano, poi gli applica una Sleeper Hold.
Arriva la Triangle Chokehold, seguita dalla Kimura Lock.
ULTRA TECNICO!

Taggart: “Gaijin parte bene, ma McFist non pare impressionato.”
Kokone: “Lo Straniero parte con il botto.”

Se pensate di vedere un match a favore di Gaijin vi sbagliate, McFist dà vita all’HAMMERING RHYTHM. Serie di testate Stiff.
1……….
2……….
3……….
4……….
5 TESTATE!
Non finisce, si va avanti ad oltranza.
6……….
7……….
8……….
9……….
10 TESTATE!
McFist lo fa impattare talmente forte che Gaijin rimane appoggiato alle corde, il lottatore afferra la sua catena ed è tempo del CHAINSLINE!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Clothesline con l’ausilio della catena.

POTREBBE AVER APERTO LA FERITA SUL VOLTO DEL RIVALE.
Volto?
Per sua fortuna è mascherato. E dietro alla maschera c’è un cambiamento, ma non è una lesione, si tratta del passaggio alla JUGGLER mode.
La modalità allegra e spensierata è un po’ in contrasto con la stiffaggine che Gaijin ha appena subito.
Hammer lo trascina sul ring ma lui continua ad oscillare.
DROPKICK che Hammer non si aspettava, poi arriva il Pendolum Kick.
Lo Straniero si riprende in maniera grandiosa, ora è lui ad avere la sfida sul palmo della mano… se soltanto si rendesse conto che deve far sanguinare McFist.
Il wrestler cerca di eseguire un Exploder Suplex, A SEGNO.
Poi tentativo di schienamento che non porta da nessuna parte, considerata la stipulazione, ma Hammer si ribella.


WHIPLASH!!!!!!!!!!


Frustata con i capelli. I fans urlano “HELL!!!”
McFist getta Gaijin oltre la terza corda, ma lui rimane all’apron.
SOLO OF FISTS!!!
Pugni ad oltranza finché il rivale non piomba giù dal ring. Altra caduta dolorosa per Gaijin, avrà cominciato a sanguinare?
NOOOOOOOOOOO. È ancora privo di sangue.

Hammer sa bene cosa deve fare. Decide dunque di prendere una mazza avvolta dal filo spinato.
BARBED
WIRE
BAT.
Con questa non può sbagliare! Gaijin però è in Berserker mode, la sua maschera esprime la sua collera. È furioso ed aggredisce McFist, gli impedisce di usare l’arma, continua a colpirlo a suon di pugni, fino a tramortirlo sui gradoni d’acciaio.

“Hammer, Hammer, Hammer.”

I fans incitano il loro beniamino, perciò Gaijin arriva ad osservare la folla. Vede un bambino calmo, che non tifa per nessuno… E LO TRASCINA FUORI DALLA PLATEA.
Lo trascina per il ring, tenendolo per i capelli. Non gli sta facendo del male, ma è comunque tutt’altro che delicato.

Taggart: “Che schifo, non si può portare una creatura innocente così vicina ad una mazza avvolta dal filo spinato.”
Kokone: “Tranquillo, è di Gaijin che stiamo parlando, un rispettabile individuo senza una nazionalità. Di che hai paura? Andrà tutto bene.”
Taggart: “Ma…”
Kokone: “Stai sciallo!”
Taggart: “Nessuno mi aveva mai detto ‘stai sciallo, zio’!”
Kokone: “E chi ti ha chiamato zio?”

Il bimbo non sa nemmeno cosa ci fa lì, il fratello maggiore cerca di superare la barricata, ma la security glielo impedisce. Gaijin lo tiene in controllo ed appoggia dei cocci di vetro sulle sue scarpe, li conficca lì dentro. Hammer non ha il coraggio di attaccare l’avversario perché sa che sta usando quella creatura come ortaggio. Ho detto ortaggio? Scusate, è ora di uno spuntino di mezzanotte! Lo tiene in ostaggio.
GAIJIN LO USA PER ATTACCARE. LO USA COME ARMA.

Splaaaaaaaaaaaaaaat.
I cocci di vetro urtano il volto di McFist, che poi decide di agire. Afferra Gaijin e libera il bambino.
Posizione di THE ANVIL’S TREASON.
SIT-OUT JAWBREAKER!!!!!!!!!!

DIN. DIN. DIN.

NOOOOOOOOOOOOO.
La sfida è terminata!
Sangue dal volto di Hammer.
La disperazione del lottatore gli impedisce di tornare ad attaccare.
Gaijin torna in Juggler Mode ed accompagna il bambino dal fratello maggiore dopo essersi curato che non avesse più cocci di vetro sulle scarpe. Che gentile!
Purtroppo per McFist, la stipulazione lo colpisce pesantemente, niente più sfide titolate fino a dicembre!

Testo nascosto - clicca qui


Taggart: “Sono senza parole. Questo finale non lo perdonerò mai a Gaijin.”
Kokone: “Ottima tattica, bisogna essere brutali, sono certo che Sheenan avrebbe approvato.”
Taggart: “El, dov’è finita la tua umanità?”
Kokone: “Non la nascondo dietro ad una coltre di ipocrisia come fate tutti voi. È stato un grande finale ed è 100% El Kokone approved.”

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Siamo nel magico stanzino segreto della WBFF riservato alle interviste, quello con tanto di cartellone della federazione alle spalle di cui nessun lottatore oltre a quelli del Team Owens conosce l'esistenza.
Vediamo Cactus Mike insieme ad Oregon McClure; The Dirty-South Stall ha l'epressione corrucciata, sembra ben lontano dalla sua solita giovialità.
-Buonasera pubblico WBFF, quest'oggi ho l'onore di intervistare nientemento che...
-Salve, sono Oregon McClure!- interrompe l'attore fallito -forse vi ricorderete di me per “Kebab, che noia, che noia, kebab!” o per “Invito a cena con zio Chicco”, o per “Jakub Błaszczykowski, per gli amici Coso”- sentenzia quasi singhiozzando.
-Esatto, Oregon, ma come mai così triste?
-Perché la dirigenza non si è ricordata di me per il Survivor Of The Ring!- scoppia a piangere, quasi pateticamente.
-Sì, Oregon, ma finora non sei sopravvissuto a nulla!
-Ho capito, ma mica è colpa mia se mi madre e mi padre m'hanno fatto co sto fisico da sollevatore de ipotesi!- sbotta The Non-Remembering One.
-Quindi possiamo dire che sei profondamente amareggiato per la tua non partecipazione?
-E' meglio un culo gelato o un gelato ar culo?
-In che senso?
-Te te o magneresti un gelato ar gusto de culo?
-Ah, pensavo me lo volesse inserire per via rettale, meno male!
-Ahò, io so pelato, mica so frocio!
-Mister McClure, ma lei non è pelato!
-Sì, ma nun so frocio comunque, SOLCA LA TUA DONNA!
-Come scusi?
-Niente, è na cosa del Mississippi, lascia perde.
-Oregon, prima di salutarci, vuoi lasciare un messaggio in particolare a qualcuno?
-Si guarda qua!- McClure tira fuori dalla tasca interna del chiodo un foglio di giornale stracciato, colmo di marjuana -a vedi questa? Orchidee, puzza de piedi, ce stanno i peli dei carzini dentro!- prova a rompere un cimone, mostrando al suo interno parecchia immondizia.
-MISTER MCCLURE, SIAMO IN DIRETTA TELEVISIVA, NON SI PUO'...

BZZZZ

Camera Fades, Finanza Appears.

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Taggart: “La prossima sfida è stata sancita durante il match. Alfonso ha chiesto a McFarry un match contro Time, un match valido per il Desperation Iron Man Championship.”
Kokone: “Sad News Kobayashi ha deciso che si tratterà di un I Quit match, perciò lo sconfitto dovrà abbandonare la WBFF Wrestling.”
Taggart: “Una sfida personale di cui nemmeno eravamo a conoscenza. Questi due hanno un legame che volge attorno a Jack Leone, insomma, alla fine si torna sempre al match di Survivor of the Ring, Jack e Denny saranno ben più che semplici contendenti, hanno manipolato Lowe a piacimento in questi mesi, perciò sarà interessante vedere come si concluderà la loro sfida.”
Kokone: “Occhio, perché se vincesse Alfonso, allora sarà lui a prendere il posto di Lowe.”
Taggart: “El, diciamoci la verità, credi sul serio che l’Emotionless Pleasure abbia qualche speranza di sconfiggere un lottatore che da un anno ci dà dentro con una passione incredibile?”
Kokone: “In realtà no, non credo che Alfonso sia nemmeno degno di competere per questa cintura.”

Desperation Iron Man Championship: “Time” Angel Obike Lowe vs Alfonso [I Quit match]

Un “I Quit match” imprevedibile, che spingerà questi due lottatori a dare il 100% per arrivare alla vittoria. L’arbitro della sfida è Eric Adams, più che felice di arbitrare una sfida potenzialmente brutale.

“Black Angel” accompagna l’ingresso del Desperation Iron Man Champion. “Time” Angel Obike Lowe raggiunge il ring e si gasa, solleva la cintura ed urla ai fans “The Champ is here!” Sta vivendo il suo sogno titolato e questa sfida è esattamente come le altre, una prova cruciale nella sua carriera. Si gioca la carriera, si gioca la cintura, si gioca la stessa esistenza come lottatore questa notte. Non ha paura, solleva la cintura al cielo e dietro alla sua maschera pare quasi gioire, è pronto per la sfida che lo attende.

Fans: “Alf, Alf, Alf.”
Taggart: “I fans inneggiano al World Sexiest Human Being, attendono l’arrivo di un lottatore che hanno sempre sostenuto.”
Kokone: “Sarà vero che Alfonso non ha alcuna possibilità contro Time, ma almeno avrà il supporto del pubblico. Non deve essere facile per Time accettare questo tifo contro di lui.”

Lowe pare sorpreso di avere il tifo contro, non ci sono fischi per lui, ma tutta l’attenzione è rivolta al backstage.
“Danger” degli Eptic risuona con il suo Tunz-Tunz forsennante, pur essendo un brano Dubstep. Il titantron ci mostra la scritta ‘Emotionless Pleasure’.
Alfonso fa il suo ingresso…
WAIT! Quello è Jack Leone, che fa il suo ingresso con il microfono mentre la musica di Alfonso sta ancora suonando.

Jack: “Cut the damn music!”
Fans: “Booooooooooooo.”
Jack: “Questa sera non ci sarà alcun Time vs Alfonso. Non so nemmeno come possiate attendere una sfida del genere. Se volete vedere Angel Obike Lowe affrontare qualcuno al livello di quella cintura, vi ricordo che al primo turno del Survivor of the Ring io e Denny saremo i suoi sfidanti. E credetemi, sarà una sfida da non perdere! Piuttosto, lasciando perdere la stipulazione del perdente fuori dalla WBFF, che ne dici di vedertela con me, Angel? Forza, un anticipo della nostra sfida della prossima settimana. Accetti?”

Mr. Attitude cerca di lanciarsi come sfidante del Cavaliere del Tempo, ma lui risponde in modo secco.

Time: “NO! Non mi tirerò mai fuori da una sfida.”
Jack: “Ah, sì? Allora accetta la mia! Non mi pare che Alfonso abbia tutta questa fretta di farsi presente, magari avrà cambiato idea, realizzando che Time è il campione, non lui! Il mio allievo… anzi, mio figlio. Tu sei mio figlio, Angel Obike Lowe, non Alfonso.”
Fans: “We want Alf, we want Alf!!!”

Il campione chiede all’arbitro di scendere dal ring, non ha alcuna intenzione di lottare contro Mr. Attitude questa sera.

Time: “Jack, capisco benissimo quello che stai cercando di fare. Proprio ora che siamo nemici e la prossima settimana ci massacreremo per trionfare nel nostro match, continui a proteggermi. Avevo immaginato che saresti intervenuto, ma sai, c’è una cosa che non hai previsto. Non puoi impedire ad Alfonso di farsi avanti.”
Jack: “Certo che posso, no, devo farlo, perché se io non lo fermassi, tutto quello che ho fatto in questi mesi sarebbe uno spreco di fiato. Angel, te lo chiedo per l’ultima volta. Finiscila, o affronterai me o te ne tornerai nel backstage a goderti la tua serata di riposo. Scegli, non ci sono alternative.”
Time: “Hai ragione, non ci sono alternative, l’atmosfera di Las Vegas è elettrizzante, sono arrivato qui preparato per un grande passo. Come si dice ‘quello che capita a Vegas, rimane a Vegas’ ed io ho conservato questo momento per un’occasione speciale. E stasera è giunto il momento che si chiuda il sipario. Al termine di uno spettacolo, gli attori giungono a salutare la platea. Ed io, Jack, ho concluso il mio spettacolo.”

Il lottatore si volta di spalle e poi appoggia una mano sulla maschera, comincia a sfilarsela dal basso, fino a togliersela. La reazione di chi lo sta osservando è di pura sorpresa, ma la telecamera continua a riprenderlo da dietro.

Time: “È tempo che l’anima del Cavaliere si separi da questo corpo… il corpo di Angel Obike Lowe.”

Il wrestler si volta dall’altra parte, tutti possono osservarlo. È la prima volta che si smaschera pubblicamente, l’unico non sorpreso della sua identità è Jack Leone, che conosce bene il suo volto.
No, ogni fan dell’arena conosce quel volto.
Poiché…

Time: “L’anima del Cavaliere ha abbandonato questo corpo… il corpo di Angel Obike Lowe… in arte, Alfonso.”

Testo nascosto - clicca qui


Taggart: “Oh my GOD!”
Kokone: “Era questo il segreto di Time? Era questo che Jack Leone stava cercando di proteggere? Qualcuno mi fermi, questo è uno shock.”
Taggart: “Più che uno shock, direi che è una realizzazione che ci è sfuggita per più di un anno.”
Kokone: “Un attimo, Alfonso ha preso parte ben tre volte all’Extreme Rumble match, e lì c’era anche Time. Com’è possibile?”
Taggart: “Sono certo che non si siano mai incrociati sul ring. Insomma, anche quando Alf compariva, lui e Time hanno sempre preso strade separate, ed ora sappiamo perché non li abbiamo mai visti insieme. Angel Obike Lowe è… non ho nemmeno la forza di dirlo, ormai lo sappiamo tutti!”

Jack: “Mi dispiace, Angel, hai commesso il più grave errore della tua carriera. Ho cercato di fermarti, ma la tua idiozia è stata lacerante. Mi hai deluso, anzi, provo disgusto nei tuoi confronti. Tornerai ad essere il parassita che eri in passato, una presenza irrisoria. Angel, fra sette giorni smetterai di essere mio figlio, perché verrai privato non solo del prestigio di vincere il primo round del Survivor of the Ring, ma perderai il Desperation Iron Man Championship. Io ti ho creato, io ti distruggerò, Alfonso.”
Alfonso: “Lo vedremo, ‘padre’, almeno al termine di questa recita riesco finalmente a vedere il tuo volto, quello del grande manipolatore. Io e te formiamo proprio una bella famiglia, adesso ho proprio quello che desideravo per poter distruggere Denny. Non ho più freni, ho liberato il mio vero Io. E credimi, non ho recriminazioni nell’averlo fatto. Puoi anche riprenderti quella maschera per quanto mi riguarda, Time, il Cavaliere del Tempo, non esiste più. Quello che rimane è Angel Obike Lowe, il Desperation Iron Man Champion.”

Gli sguardi dei due lottatori sono infuocati. Quel legame di famiglia che li lega fra loro in questo momento si sta spezzando in una reazione a catena. Ci sono ancora molte cose che sono difficili da comprendere in questo momento, eppure per una volta Jack Leone ha perso la sua partita a scacchi, non è stato in grado di prevedere la mossa di Angel Obike Lowe, che si è liberato una volta per tutte della maschera opprimente e del ruolo di cavaliere. Finalmente libero, ma ancora Desperation Iron Man Champion.
[Modificato da wordlife85 14/09/2015 08:48]
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Over the God
11/09/2015 20:59
 
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Backstage dell'arena di Las Vegas. La telecamera inquadra Cactus Mike col microfono in mano che inizia subito a parlare.

CM: "Bang bang, amici! Sono qui nel backstage per intervistare nientepopodimenoche... Paul DeSade!"

L'inquadratura si allarga e la telecamera inizia a riprendere il giovane wrestler.

PDS: "Buonasera, Mike."

CM: "Ciao, Paul! Allora stasera combatti un match niente male, vero? Che pensieri hai? Ti stuzzica l'idea di una card decisa dal caso?"

PDS: "Tu pensi che esista la casualità, Mike? Io no. Sono altresì convinto che un sottile filo guidi le nostre esistenze e le porti in una direzione ben precisa sin da quando nasciamo fino alla morte... Non è un caso che io stasera lotti contro Aaron Kirk e Crystal Houghton, non è un caso che in palio ci sia una shot per i Tag Team Titles..."

Mike trattiene una risatina (non vuole mica fare la fine di Francis Lame, ndFra) e rivolge una nuova domanda a DeSade.

CM: "E chi sarebbe a muovere questi fili?"

PDS: "Domanda sciocca la tua, Mike, lascia che te lo dica... E' il Dolore a guidare le nostre esistenze. La nostra è una vita di sofferenza, di paura, di ansia... La serenità e la felicità sono solo utopie inventate da stupidi ingenui che non sanno arrendersi alla realtà di questo mondo."

PDS: "Noi, adepti del Culto del Dolore, siamo le persone più vicine all'unica divinità esistente... A noi è concesso il privilegio di consacrare la nostra vita per Lei e per la Sua causa. E questa sera il Dolore ha voluto che io mi trovassi qui con te, prima di salire sul ring per lottare contro Aaron Kirk e Crystal Houghton."

CM: "E perché mai il Dolore ti avrebbe messo contro avversari così diversi come Kirk e la Houghton? Cosa dovresti avere a che fare con loro due?"

PDS: "Questo non ci è dato saperlo. I piani del Dolore sono impersctrutabili e si rivelano solamente nel loro compimento finale. Forse la domanda da farsi non è perché lottare contro due avversari con i quali non ho mai avuto alcun contatto da quando sono qui, ma cosa posso ottenere da questo match."

CM: "E' chiaro che una vittoria stasera ti regalerebbe un premio non da poco... Il che è piuttosto strano visto che tu sei estremamente determinato a combattere da solo. Cosa farai se dovessi ottenere una shot ai titoli di coppia?"

PDS: "Se il Dolore vuole che io conquisti i WBFF World Tag Team Titles, io lo farò."

CM: "E chi sceglierai come partner? Immagino che Joseph Roux sia il prescelto..."

DeSade risponde con un sorriso ironico.

PDS: "Chissà... Da qui a Gates of Hell le cose possono cambiare..."

Anche Mike ridacchia per l'umorismo (non troppo divertente, per la verità) di DeSade.

CM: "Dicci un'altra cosa: il Dolore che ne pensa della lotta contro le donne? Ti dà il permesso di picchiare il sesso debole?"

PDS: "Sul ring non ci sono differenze di sesso, razza, età, o qualunque altra cosa. Sul ring siamo chiamati a fare una sola cosa: lottare, indipendentemente da chi abbiamo di fronte. E se pensi che Crystal Houghton appartenga al sesso debole, evidentemente non hai visto gli ultimi match che ha combattuto: temo più lei che Aaron Kirk!"

CM: "Ti stai sbilanciando parecchio... E di Aaron Kirk cosa ci dici?"

PDS: "Aaron Kirk è un lottatore che ha fatto la storia di questa federazione: nel bene e nel male ha sollevato gli standard qualitativi della WBFF rendendola ciò che è attualmente. Lo rispetto e lo temo. Tuttavia al momento sembra che sia più interessato a rilanciare la sua immagine piuttosto che a compiere qualcosa di concreto. Forse il mio compito è quello di riportarlo maggiormente con i piedi per terra. Forse l'immagine che rilancerà sarà il suo volto tumefatto."

DeSade sorride ancora ma il suo sorriso è piuttosto inquietante e mette Cactus Mike decisamente a disagio e l'intervistatore decide di tagliare corto.

CM: "Direi che per ora è tutto, grazie a Paul DeSade e linea alla regia!"

CAMERA FADES

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Taggart: "E ora abbiamo un nuovo collegamento dal Backstage .."

El Kokone: "E' quello che penso io?"

Taggart: "Nooo, non abbiamo Backstage di servizi fotografici qui a Las Vegas!"

El Kokone: "Che peccato .."

Taggart: "Linea alla regia va .."

La linea stacca e, come detto da Taggart, ci porta nel Backstage. Non siamo in un camerino qualunque e .. ci sono macchine fotografiche? Siamo all'interno di uno dei molteplici Casinò che sono presenti a Vegas e sicuramente questi fotografi non sono qui per caso.
Ecco chiaro, un paio di Poster che stanno a pubblicizzare l'Evento della WBFF sono appesi suoi muri di questo Casinò facendoci capire che siamo all'interno di una Sala che è all'interno dell'Arena che questa sera ospita la puntata di Bloody Desperation.
Sorvolando tutto questo, ci sono telecamere e macchine fotografiche, che il sogno di El Kokone si stia per avverare?
Peccato per lui, e per la maggior parte dei maschietti, no. Non si tratta di un servizio fotografico con la Houghton protagonista, si tratta di un paio di paparazzi che hanno scoperto che all'interno del Casinò c'è un Wrestler.
Si tratta di Joseph Roux!
La Rockstar Francese è in compagnia di alcuni Fans e sta firmando autografi e scattando qualche Selfie.
Lyon d'Or dopo aver fatto tutto questo, si mette seduto e mette una monetina all'interno di una Slot Machine.
La telecamera targata WBFF a questo punto si avvicina per vedere l'esito della giocata, Roux incrocia le dita e tira giù il bastone e le ruote girano .. girano .. girano per poi fermarsi ..
"Mille" .. "Mille" ..

???: "Ti è andata male a quanto pare giovane Roux!"

"Cactus!"

Roux: "Cosa diamine? Un Cactus? Ma tu? .. Sei Cactus Mike?"

Mike: "Esatto, proprio io, l'intervistatore migliore in assoluto."

Roux: "Si, ma che razza di coincidenza, è uscito un Cactus nella Slot .."

Mike: "Non la chiamerei coincidenza .. comunque cosa ci fai qui? Ti piace il gioco d'azzardo? Sei uno che butta soldi dentro ai Casinò?"

Roux: "Sinceramente no."

Mike: "Un tipo che butta fior fiori di risparmi tentando di avere la Dea Bendata al proprio fianco almeno per una sera?"

Roux: "Eh, avrei proprio bisogno della Dea Bendata questa sera .."

Mike: "Beccato allora! Manca ormai poco al tuo incontro e tu sei qui invece di allenarti? Sai benissimo che la dirigenza della WBFF potrebbe sospenderti per questo?"

Roux: "Simpatico. Comunque sono venuto qui solamente per farmi un giro, ho visto che in tasca avevo una monetina e allora ho voluto tentare la fortuna, vedere se questa è con me questa sera, evidentemente no. Sarà forse stata la tua presenza, o forse no. Resta comunque il fatto che dopo questa giocata me ne vado, come hai detto te ho incontro importante e difficile da affrontare."

Mike: "Lo sanno tutti, sei stato sorteggiato contro Felix Owens e chissà, magari riuscirai a schienarlo un'altra volta, come sei riuscito a farlo settimana scorsa .."

Roux: "Magari, ma ne dubito. Settimana scorsa eravamo io e Paul DeSade contro Felix Owens, in un Handicap Match, questa sera sarà diverso, saremo io e Felix Owens, poi basta. Sarà un 20-Minutes Iron Man Match è sarà un'impresa, ed è per questo motivo che ti ho detto che questa sera mi servirà proprio la Dea Bendata al mio fianco."

Mike: "Per caso non ti senti all'altezza? Per combattere hai per forza bisogno di DeSade?"

Roux: "Ma no, certo che mi sento all'altezza della sfida, ho affrontato sfide di pari livello ma questa .. questa già so che sarà una sfida durissima e perciò dovrò dare il massimo e cercare di impressionare tutti quanti, mettere paura allo stesso Felix Owens che affronterò successivamente nel Survivor of the Ring nel Fatal 4 Way. Comunque con Paul .. beh .. con Paul la storia cambia, abbiamo sempre vinto quando combattiamo in coppia ma stasera devo dimostrare sia a me stesso, che ai miei fans, che al mio mentore, che a DeSade che sono in grado di cavarmela anche da solo, ho le potenzialità, l'ho dimostrato in ECF, in R-Pro e ora devo dimostrarlo anche qui in WBFF, sono pronto per dimostrare il perché nell'altra federazione ho avuto una Winning Streak molto, molto lunga, durata 6 mesi. Ma quest'ultima cosa conta ben poco perché ho di fronte Felix Owens un'atleta che io considero uno dei migliori in circolazione, alla pari di James McFist se non di più .. ho nominato James perché ho avuto il piacere di affrontarlo .. comunque so benissimo che non è una questione personale, questo potrebbe far ragionare sia a me che a lui anche se non so cosa gli stia passando per la testa."

Mike: "Ferma un attimo .. hai parlato del tuo mentore, si può sapere chi diamine è?"

Roux: "Lo scoprirete a tempo debito, per il momento preferiamo entrambi mantenere in lui l'incognita, posso solamente dirti che è una grandissima persona, un grandissimo Wrestler."

Mike: "Così non mi dici niente, altro?"

Roux: "Mi dispiace ma no .."

Mike: "Uhm .. neanche se ti offro una moneta per giocare alla Slot?"

Roux: "E' Francese, non posso dirti nient'altro .."

Detto questo Lourd Roux prende la monetina dalla mano di Cactus Mike, la inserisce nella Slot e tira giù la leva ..
"Jackpot" .. "Jackpot" .. "Jackpot!"
DIN! DIN! DIN! DIN! DIN! DIN!
La Slot Machine inizia a suonare, DarkPussy sorride, si alza dalla sedia e se ne lasciando seduto nella sedia vicino.

Roux: "Prendi, è tutto tuo."

Mike: "Mah .."

Roux: "A me serviva solamente sapere se la Dea sarà vicino a me questa sera .."

Sul volto dell'intervistatore si stampa un enorme sorriso, Lyon Noir riprende un espressione seria al volto e se ne va.
Chissà se veramente questa fortuna lo accompagneranno questa sera nella sfida contro il Master of Chamber, Felix Owens.
La linea stacca e ci riporta al tavolo di commento.

Taggart: "Weilà che culo il nostro caro Cactus Mike!"

El Kokone: "Sono triste, mi avete fatto credere di vedere un servizio fotografico di Crystal."

Taggart: "Ma ti pare .."

El Kokone: "Andiamo avanti con la puntata va .."

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Siamo nella palestra allestita per l'occasione all'interno del palazzetto e Crystal Houghton stà discutendo animatamente con uno degli allenatori, la ragazza gesticola e scote vigorosamente la testa per poi allontanarsi in direzione dell'uscita lasciando il suo interlocutore attonito.
Le telecamere la seguono silenziosamente e nel corridoio principale l'inquadratura si sposta andando ad intercettare Cactus Mike che si avvicina di soppiatto a Crystal.

CM: "Bang Bang!"

L'intervistatore mima il gesto della pistola ormai a pochi passi dalla lottatrice che per tutta risposta si volta di scatto con espressione infastidita.

Cray: "Che cazzo vuoi?"

CM: "Emm noi, avevamo un appuntamento, l'intervista! Non arrivavi e sono venuto a cercarti."

La rossa della Carolina incrocia le braccia e inclinando leggermente la testa da un lato rimane qualche secondo in silenzio osservando Mike.

Cray: "Non mi pare proprio. In ogni caso ho deciso di concederti 5 minuti: Indipendentemente da quanto trovi sgradevole la tua presenza ho bisogno di un pò di pausa e qui il catering è orribile quindi non ho niente di meglio da fare."

CM: "Grazie? Comunque: Voci di corridoio dicono che ti stai allenando molto duramente, è vero?"

Cray: "Non sono voci: In queste settimane ho lavorato con due allenatori in particolare e stò ampliando il mio parco mosse. Sono soddisfatta di come stanno andando le cose dal mio rientro in federazione ma la competizione stà raggiungendo dei livelli piuttosto alti e mi ha spronata a migliorare. Ho avuto qualche contrasto con la dirigenza perchè vorrebbero che non esagerassi, ma per ora sono in perfetta forma e posso mantenere tranquillamente ritmi molto intensi."

CM: "Parliamo del tuo incontro di questa sera! Cosa ne pensi? Sei soddisfatta?"

Cray: "Credo che sarà divertente. Dovrò essere intelligente nello sfruttare una stipulazione che di per sè può portarmi diversi vantaggi, se i miei avversari pensano che sarò io ad essere l'anello debole hanno perso già in partenza! Kirk è un wrestler tecnico e non intendo dargli il tempo che gli serve per ingranare nel match e DeSade invece è uno scimmione, troverò il modo di farlo stare al suo posto."

CM: "La posta in palio in caso di vittoria è allettante, non trovi?"

Cray: "Onestamente non ho mai provato particolare interesse nei titoli di coppia e questo per me è un bene: Ho la possibilità di battermi senza riserve perchè questa sera non salgo sul ring per la posta in gioco ma semplicemente per vincere. Voglio vincere e voglio farlo con una stipulazione come questa, voglio dimostrare che sono IO quella da battere in vista di Survivor of the Ring!"

La rossa accenna un sorriso e si passa una mano tra i capelli, Cactus Mike annuisce soddisfatto della risposta e riprende subito ad interrogarla.

CM: "Ma mettiamo il caso che fossi proprio tu a vincere! Chi sceglieresti?"

Cray: "Onestamente non ci ho pensato. Ci sono diversi nomi che potrebbero fare al caso mio ma sfortunatamente molti pochi di loro funzionerebbero in questo ruolo: Vuoi per l'ambizione, vuoi per la boria e l'egocentrismo ma nominarli sarebbe controproducente. Sceglierei d'istinto, senza pensarci troppo!"

CM: "Non essere così vaga..."

Cray: "Non ti stò dicendo cazzate. Basta guardarsi attorno per vedere che fine fanno i lottatori che concorrono per questi titoli: Siamo un pò tutte prime donne e l'idea di condividere la gloria con qualcuno non ci piace! Il fattore indispensabile per far funzionare la cose è che tra i campioni di coppia ci sia intesa e affiatamento, devono sapersi salvare il culo a vicenda e fidarsi l'uno dell'altro... Io al momento non credo di poter instaurare un simile rapporto con qualcuno in federazione, servirebbe un miracolo."

Cray sembra decisamente più rilassata e completamente a suo agio riprende a chiacchierare prima che l'intervistatore possa prendere la parola.

Cray: "Ora che ci penso però potrebbe essere un modo divertente per rompere le palle a qualcuno! Pensaci, come la prenderebbe Jack Leone se scegliessi la sua piccola principessa Danny? Oppure come reagirebbe Owens nuovamente in un vicolo cieco? Lo stesso DeSade potrebbe incazzarsi parecchio. Sai cosa ti dico? Forse la voglio questa title shot."

CM: "Non credo che questa dovrebbe essere la giusta motivazione Crystal!"

Cray: "Pff, non ti ascolto nemmeno."

CM: "Non stai prendendo la cosa sul serio!"

Cray: "E perchè dovrei? Non sò nemmeno perchè sono ancora qui."

La lottatrice sbuffa e con una smorfia si volta verso la camera facendo cenno di smettere di riprendere: Cactus Mike carca di opporre una labile resistenza ma è tutto inutile, Crystal prende il controllo del microfono e congedandosi rapidamente si allontana in direzione del suo camerino.

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Pugno contro un sacco da allenamento.
Ancora.
Ancora.
Big Boot, seguito da uno Spinning Kick.
Atleta che indosa solo un paio di pantaloncini da basket, quelli verdi dei Boston Celtics. Una matassa di riccioli rossicci incorona il suo volto, stranamente pulito e ben curato.
Si tratta, ovviamente, di Aaron Kirk.
E la porta della stanza si spalanca. Il suo pubblicitario, Micah Tremblay, irrompe nella stanza. Kirk si volta indispettito.

AK: “Non si usa bussare? Potevo essermi appartato con una fan, cosa avresti fatto?”
MT: “...Avrei chiesto di unirmi a voi?”
AK: “Peccato che sei un ciccione brufoloso e ripugnante.”
MT: “Che non ha bisogno di far drogare le donne per portarsele a letto come qualcun altro...”
AK: “No, tu per farle aprire le gambe dici di essere nello staff di Aaron Kirk. Al diavolo, cosa c’è?”
MT: “Ho letto il discorso.”
AK: “E...”
MT: “Prima devo chiederti una cosa. Quanta fiducia hai nella tua capacità di persuasione?”
AK: “Quanta? Tipo da uno a dieci? Dieci.”
MT: “Cristo, non potevo capitare nello staff di Drago?”
AK: “Ricorda sempre che la persona che ti ha assunto... l’ho licenziata.”
MT: “Se il tuo piano è spalarti merda addosso per poi ammettere tutto e ripulire la tua immagine... è un piano di merda. Se il tuo piano coinvolge anche James Kirk... diavolo, è un piano di merda! Cioè, quell’uomo è più santo del papa, mi chiedo come diavolo siete usciti dalla stessa fica. Però il discorso è bello.”

Kirk fa segno a Micah di andarsene con la mano.

AK: “Splendido. Ora fuori dai coglioni, mi devo allenare, ho un match stasera e non sono nelle condizioni di disputarlo.”
MT: “Ci sarebbe anche la questione dell’androide.”
AK: “Aye. Hai fatto bene là fuori. Oggi abbiamo mostrato alla Hope Wrestling e al resto del panorama internazionale chi è che davvero comanda in questa federazione... e nel resto del panorama internazionale. La cintura EWW ha un potenziale immenso, Child of Havoc la usava come un orpello personale, sempre più importante, ma sempre un orpello personale, un cazzo di soprammobile. Io conto di farne il fottuto Titolo del Wrestling, Micah, e finché sarà nelle mie mani, stai sicuro che saprò esattamente come usarla. Non è un coglione che crede di avere il cazzo di metallo a preoccuparmi.”
MT: “E cos’è, allora?”
AK: “La recessione, James Kirk, gli ormoni di Rebeca, la fame nel mondo e James McFist. A fanculo i James! Il circuito deve ancora capire che Aaron Kirk non è Child of Havoc, potranno mandarmi contro spazzatura come Vorrei-Essere-Terminator all’infinito senza alzare il valore delle contese di un minimo. Per loro fortuna sono un cazzo di genio del microfono, altrimenti l’intero mondo del wrestling avrebbe perso interesse ancora prima del mio primo match. Immagina per un secondo, Micah, Kirk va a vincere la sua title shot all’Undisputed WBFF Heavyweight Title, Kirk difende il suo EWW Championship contro G.3buchinelculo.”
MT: “Ma sei infortunato.”
AK: “L’infortunio è uno stato mentale, Micah.”
MT: “Ah, e io che pensavo fosse una spalla lussata o una gamba rotta. Che scemo che sono.”
AK: “Non potrei concordare di più. Ma dove è fin...”

La porta si spalanca di nuovo, Kirk si volta infastidito e ripete “Non si usa bus...”
Per ritrovarsi un furioso James Kirk davanti.
JK: “Hai detto a Rebeca della morte dello zio Alfie. Che è avvenuta due mesi fa! A che cazzo di gioco stai giocando?”
Aaron si stringe nelle spalle.
AK: “Forse ero ubriaco.”
JK: “Aaron, non so cosa stai provando a fare con quella povera donna, ma tirare la famiglia in mezzo è da malati. Da malati!”
AK: “Non lo sai, quindi, per favore, evita di parlare a vanvera.”
MT: “Non te la sei giocata granché bene.”

Aaron e James si voltano in sincronia verso Micah e urlano in coro.
JK & AK: “FUORI DAI COGLIONI!”
Micah li osserva sconcertato, si stringe nelle spalle e se ne va. La telecamera segue il pubblicitario e non si ferma nella stanza, non lasciandoci sapere cosa Aaron e James si stiano dicendo, se non qualche parola sconnessa.

CAMERA FADES

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Taggart: Quando la casualità vuole confermarsi a leader assoluta, non v’è nulla che si possa fare per fermarla.
Ed è così che per qualche gioco al quale l’azzardo ha voluto giocare, nella città dei vizi e della perdizione quale è Las Vegas, si troveranno di fronte Joseph Roux e Felix Owens - entusiasmo contro pacatezza, istinto contro ragione, il tutto in una cornice tanto cara al Master of Chambers come l’Iron Man Match.
Venti minuti e tutto sarà finito, fate le vostre puntate.

20 MINUTES IRON MAN MATCH (il vincitore potrà scegliere l'avversario per la puntata di BD successiva a SOTR in un NON-TITLE match): Felix Owens vs Joseph Roux

Contendenti sul ring, partiamo da qui perchè in un luogo di tale spettacolarizzazione narrare nel dettaglio gli ingressi dei due avversari avrebbe comportato un prolungamento pressochè infinito nella stesura!

Campanella - Timer - Cenno del referee…
…e Joseph Roux non viene meno alla sua tradizionale verve, aggredendo il rivale con un LOW KICK e poi slanciandosi alle corde…e sospingendosi alle spalle di Owens per tentare un immediato ROLL UP!
1…
Ovvio.
Roux in piedi sorridente, si invola ancora una volta contro le corde…ROLL UP! Ma abbandona subito il finto schieramento per disorientare il Master of Chambers! SUPERKICK! Fermato! Difficile intaccare l’attenzione di Owens…che con la gamba del rivale saldamente fra le mani, la piega in modo innaturale scagliando Lyon d’Or a terra con un DRAGON SCREW! Lo rialza immantinente per uno SHIN BREAKER! Pare chiaro che Owens cerchi di lavorare le gambe del rivale per fiaccarne l’iniziativa entusiastica! Ma Roux accusa meno del dovuto il colpo…LOU THESZ PRESS! Quale manovra poteva meglio rappresentarne la veemenza? STANDING LEG DROP! Ancora uno scatto alle corde mentre Owens sta rialzandosi…ONE-HANDED BULLDOG!
1…
NO!
Non basta, sono trascorsi appena 200 secondi dall’inizio dell’incontro e nonostante l’ottima combinazione non c’è spazio per un punto a favore del Lyon Noir!
Owens cerca di riprendere l’inerzia con un LOW KICK decisamente STIFF! Roux fuori equilibrio…SNAP DRAGON SUPLEX!
1…
NO!
Anche per Owens è impossibile appropriarsi di un vantaggio! Il frontman dei Chain Reaction viene strattonato per i capelli con forza, verso un turnbuckle…ma reagisce! BACK ELBOW! Dritto sulla mascella del Master of Chambers! WHAT?! Lo carica con forza! SITOUT BACKPACK JAWBREAKER! Questa l’ha sentita!
1…
2…
NO!
Non basta, ma Roux sembra solcare una certa distanza dal rivale dopo 5 minuti di match! Tenta inutile una FRENCHBUSTER perchè Owens si oppone alla manovra di potenza del rivale, per poi abbatterlo via SNAP FISHERMAN SUPLEX! E chiude la 7TH CHAMBER! Fuller Leglock su Roux che raggiunge molto rapidamente le corde! Owens abbandona…salvo poi tentare la CHAMBER #26 ovvero la sua Sharpshooter! Calci ripetuti del Lyon D’Or che si divincola…SPEAR! NOOOO! BOOOOOOOUUUUULE!!! NOOOOO!! Roux con un balzo INIMMAGINABILE! Si slancia alle corde! SUPERKICK! Owens non cade ma si fionda a sua volta alle corde…SUPERKICK! I due barcollano…CLOTHESLINE di Roux ma il nativo di Las Vegas non cade ancora! ROAEING ELBOW!!! Joseph crolla!
1…
2…
NOOOO!
Kick out incredibile del Francese! La Rockstar si rialza visibilmente stordito dalla gomitata subita, ma non si fa sorprendere dal tentato HALF’N’HALF SUPLEX di Owens che si era materializzato dietro di lui! CHOP! CHOP! CHOP! LO CARICA! BONNE NUIT! NOOOOO!!! Owens si libera…ma incappa in una SPEAR! Ma di quante energie dispone Joseph Roux???
1…
2…
NO! NO! NO!
Punteggio ancorato sullo 0-0 quando mancano 12 minuti al termine della contesa, Roux sta iniziando ad avvertire una certa trepidazione avendo apportato una grande offensiva finora! 3 SECONDS OF FAME! Va a segno il primo Vertical Suplex…va a segno il seco…NOOO! Owens si uncina con una gamba! STIFF KNEE SMASH dritto allo stomaco! Lo carica! TURNBUCKLE POWERBOMB! Tutto il fiato contenuto nel corpo di Roux lo abbandona! GANMENGIRI KICK!!
1…
2…
NO!
Owens non si ferma! SPINNING LEG SWEEP! E’ evidente che stia cercando di spianare la strada per la sua versione della Chamber of Demise alle gambe! SHIN BREAKER ancora…NOOOO!! Roux reagisce! BONSOIR! Chiude Felix Owens nella Cobra Clutch! Difficile uscirne anche per un maestro delle sottomissioni come lo Statunitense…la presa brucia un cronometro già risibile, meno di 10 minuti alla fine e ancora non si muove il risultato! Ritenuto sufficiente il tempo di stordimento della morsa applicata, Roux la scioglie per poi caricare il rivale…ELECTRIC GUITAR! La potenza della chitarra elettrica! A SEGNOOOO!!!
1…
2…
3NOOOO! NOOO! NOOO!
Altro incredibile kick out di Owens! E’ ancora salvo sullo 0-0, Roux sembra farsi sfuggire la pazienza ma continua imperterrito nonostante la resistenza nemica…FRENCHBUSTER! Ancora elusa dal Master of Chambers! STIFF MONGOLIAN CHOP a bloccare l’assalto del Francese! LOW KICK! BACKHAND CHOP! LOW KICK! BACKHAND CHOP! Combo aggressiva! Il torace del Lyon Noir è in fiamme! ARM TRAP BACK DROP SUPLEX! Che tecnica maestosa! MA NON BASTA! ROUX IN PIEDI! SUPERKICK! Owens barcolla…BONNE NUIT! BONNE NUIT!! NOOOOO!!! THE KEY-O OUT OF FUCKIN’ NOWHERE!!!
1…
2…
3! NOO! NOOO! NOOOO! NOOOOO! NOOOOOO!
ROUX CON IL KICK OUT!
Sei minuti e spiccioli, iniziano ad avvertire la stanchezza e la brutalità dei colpi inferti e ricevuti ma non si tirano indietro! Roux è palesemente in difficoltà ma si oppone al tentativo di SNAPMARE DRIVER di Owens…ENZIGUIRI KICK! Il Master of Chambers sbilanciato verso le corde…ROLL UP! ROLL UP!!
1…
2…
NO!
Per poco non strappa un punto grazie all’effetto sorpresa! Roux solleva Owens…ELBOW SMASH! FRENCHBUSTER! Si è intestardito e questo lo inibisce dalla scelta più opportuna! Owens ne esce ancora e per la terza volta la manovra fallisce! HEADLOCK DRIVER! Poderoso! THE CHAMBER 2K15! Una Texas Cloverleaf con una angolazione assassina…NOOOO! Roux con forze estratte da luoghi sconosciuti! FRENCH LEG SWEEP! Owens al suolo! E Roux vola sul paletto…OH-MON-DIEU-DROP IN ARRIVO!! NO! NO! NO! NON E’ POSSIBILE! Il Master è in piedi! Balzo felino sulla terza corda!!

HOLY
FUCKIN’
FUCK!
TOP
ROPE
BUTTERFUCKIN’FLY
SUPLEX!

Impatto tremendo!
1…
2…
3! 3! NOOOO NOOOO NOOOO IL REFEREE DICE 2!!!!
Owens è incredulo, era certo che il conteggio fosse giunto al tanto agognato 3! Si vede costretto a ripartire con ferocia, ma Roux lo agguanta! FRENCHBUSTER! FINALMENTE A BERSAGLIOOOOO
1…
2…
NOOOOO!!! NOOOOO!!!!
Non è sufficiente! Il tempo scorre inesorabile…STANDING MOONSAULT di Roux!!!
1…
2…
NOOOOO!!!
Roux chiama la folla che prontamente risponde…TORNA SUL TURNBUCKLE!! E Owens lo sorprende ancora…JUMPING MOTHERFUCKIN’ ENZIGUIRI!!! Roux finisce al suolo come se si fosse addormentato di colpo!!! CHAMBER OF DEMISE PIVOT!! La versione della Camera della Morte alla gambe, ovvero una Grapevine Ankle Lock! Lo sospinge a terra e chiude! Chiude! MORSA STRETTA! Il tempo rischia di essere un vantaggio per Roux perchè mancano appena 90 secondi al termine e la manovra è abbastanza nuova nel repertorio del Master of Chambers che ne sta cercando la piena efficacia! Roux resiste!
80 secondi alla fine!
Owens è obbligato a permettere al Lyon D’Or di liberarsi!
70 secondi!
Owens tenta la KEY-O! EVITATA! SUPERKICK di Roux! BONNE NUIT! BONNE NUIT! NOOOO! Gli scivola alle spalle…DRAGON SUPLEX! NOOOO! NOOOO! Roux si oppone! SPINNING KICK! Owens caricato ancora! BONNE NUIT! PUO’ SANCIRE LA FINE!
NOOOO! NOOOOO!!
VICTORY ROLL!! VICTORY ROLL DI OWENS!
1…
2…
3!!!! PAZZESCO!
MANCANO DIECI MALEDETTI SECONDI!
Roux fa per rialzarsi ma si mette solo le mani fra i capelli mentre Owens osserva l’avversario mentre questi si rialza e gli tende la mano! OWENS TENDE LA MANO A ROUX!
3…
2…
1…
TIME UP PROPRIO MENTRE JOSEPH ROUX ACCETTA LA STRETTA DI MANO DI FELIX OWENS, evidentemente onorato dalla grande contesa sostenuta dal compagno di Team ai War Games persi in maniera rocambolesca appena poche settimane addietro! Grande gesto da parte di entrambi al termine di un match che si è rivelato estremamente equilibrato ed avvincente!

VINCITORE


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Backstage.
Seduti uno accanto all'altro su una panchina posta nei pressi della sala pesi, Drago e Denny Leone osservano le persone che passeggiano con noncuranza accanto a loro. Denny è rilassato, mani incrociate dietro la nuca, gambe allungate, occhi chiusi. Totale relax per lui, poichè non è impegnato in nessun incontro nel corso della serata. Drago invece è racchiuso in meditazione, asciugamano a coprire parte del volto, sguardo rivolto al pavimento, gomiti che poggiano sulle gambe e mani che sorreggono il mento, anche se solo fino ad un certo punto. Denny apre gli occhi e volge lo sguardo verso Drago, senza muoversi di un millimetro.

"E così ti tocca difendere il titolo contro Garet Jax, eh campione?!?"
"Puoi ripetere? Non stavo ascoltando."
"Figurati, nulla di importante..."

Denny comincia a fischiettare con noncuranza, mentre Drago con un gesto della mano non rapidissimo getta a terra l'asciugamano e rivolge le sue attenzioni al wrestler di Portland.

"Ho sentito quello che mi hai chiesto."
"Quindi non avevi motivo di chiedermi di ripetere, o sbaglio?"
"E' una convenzione sociale, quando si rimane stupiti dall'ascoltare qualcosa si è soliti chiedere di ripeter...ma di cosa stiamo parlando?? Perchè mi hai rivolto la parola? Non sei dalla parte di Jax?"
"Io sono dalla parte di me stesso. Nessuno può dirmi da che parte stare, a meno che non si presenti a me con un mucchio di bigliettoni fruscianti che possano farmi cambiare idea, ma non è questo il caso! Anzi, ora che mi ci fai pensare, è proprio questo il caso!"

Denny scoppia a ridere fragorosamente, mentre Drago scuote la testa in segno di disapprovazione e torna a scrutare il pavimento. Denny si ricompone e rivolge nuovamente la parola al fighter di Liberec.

"Garet Jax è un osso duro, uno dei migliori wrestler e dei peggiori avversari che ti potessero capitare. E, fidati, te lo direi anche se non fossi personalmente coinvolto in questa situazione. Inoltre, può contare sull'apporto mio, di mio padre e di Claudio Cazador. No, decisamente non sei in una posizione comoda, caro Petr."

Denny ricomincia a fischiettare e ondeggia le gambe a destra e sinistra, mentre gli occhi osservano con spensieratezza il soffitto. Drago rivolge nuovamente lo sguardo a Denny in attesa che questi pronunci una qualche parola, ma l'assenza di dialogo costringe il fighter ad esporsi.

"Perchè mi stai mettendo in guardia da tutto ciò?"
"Oh, non fraintendermi, non è mia intenzione aiutarti. Semplicemente, avevo voglia di scambiare due parole con qualcuno, e tra tutti coloro che sono in zona mi sembravi la persona più interessante con la quale dialogare. Voglio farti una confessione..."
"Sentiamo."
"Jax mi ha chiesto esplicitamente di non interferire nel vostro match. Vuole dimostrare al WBFF Universe di essere in grado di sconfiggerti senza aiuti esterni, quantomeno senza il mio aiuto. Perlomeno, questo è ciò che mi è parso di percepire dalle sue parole, nonostante non lo abbia dichiarato apertamente. Non mi stupirei che abbia fatto una richiesta simile anche a Claudio ed a mio padre."
"Vorresti dirmi che stasera tu non interferirai nel corso del nostro match?"
"Si, il nocciolo è questo."
"E dovrei fidarmi?"
"Non è un mio problema."

Denny scrocchia il collo a destra e sinistra, e rivolge a sua volta lo sguardo a Drago, per la prima volta nel corso del loro dialogo.

"Dimmi un pò, hai già parlato con il tuo amico di ciò che gli capiterà tra una settimana?"
"Ti riferisci ad Angel?"
"Devo spiegare ciò che non ha bisogno di spiegazioni? Rispondi senza troppi giri di parole."
"Ho parlato con lui, e non mi sembra particolarmente preoccupato."

Denny scoppia nuovamente a ridere.

"Dovrebbe esserlo. Eccome se dovrebbe esserlo. Non solo per la mia presenza, quanto per la presenza di Jack Leone. Si ritroverà fuori dalla corsa al Survivor of the Ring e senza cintura alla vita. Devo solo decidere quale delle due cose stuzzica maggiormente il mio interesse."
"Hai un qualche accordo con tuo padre?"
"Cos'è, vorresti sentire una risposta per correre a riferire il tutto al tuo amico? No, non sei così stupido, sai che le telecamere ci stanno riprendendo e sai che Angel ci starà osservando, quindi ciò che dico sarà di pubblico dominio in tempo zero. Ciao Angel, ci vedi? Dai, champ! Saluta con la manina il tuo amichetto."

Drago ovviamente non ascolta il "consiglio" di Denny Leone, e mentre questi scimmiotta il suo prossimo avversario senza tuttavia aver parlato di alleanze strette con il padre, Drago riprende a parlare.

"Angel ha superato diversi ostacoli di spessore, e come lo ha fatto lui l'ho fatto io. Siamo entrambi i rappresentanti della WBFF in quanto campioni principali. La dimostrazione vivente che il duro lavoro paga, lo spirito di sacrificio che ha la meglio sui sotterfugi, la voglia di..."
"Ancora con queste stronzate? La gente è stufa di sentirti parlare, non leggi i social network?"
"No, Denny. La gente è stufa che i miei rivali non abbiano argomenti diversi dal mio falso perbenismo per costruire un feud con il sottoscritto. Falso perbenismo e vecchie e nuove fidanzate, un loop infinito di attacchi verbali ai quali posso rispondere fino ad un certo punto, poi il tutto risulta stantio."
"Te ne devo dare atto, effettivamente non fai altro che difenderti da attacchi verbali di poco conto, compresi quelli perpetrati ai tuoi danni da Jax. Ed ora tutti a scandalizzarsi sul mio utilizzo della parola perpetrati, come se fossi un becero individuo privo di intelletto. Quello è il passato, la gente si evolve."
"Pienamente d'accordo con te."
"E si evolvono le situazioni, caro Drago. Ciò che tu e Angel rappresentate oggi, nel prossimo futuro potrebbe non contare più nulla. Resta solo da stabilire quando non conterà più nulla. Purtroppo, non posso esprimermi nei tuoi confronti, non essendo direttamente coinvolto nella faccenda, nonostante potessi esserlo. Tuttavia, posso affermare con certezza che tra sette giorni il regno di Angel volgerà al termine, resta da decidere se sarò io a porre la parola fine o sarà mio padre. Ma la decisione spetta solo e soltanto a me. Buona serata, campione. Oddio, campione...'per ora'..."

Denny si alza controvoglia e tende la mano a Drago, il quale, a sorpresa, ricambia la stretta del fu Locker. Denny sbadiglia, si stiracchia e si allontana, mentre Drago rivolge le parole di commiato ad un giovane Leone che si allontana sempre di più.

"Non so a che gioco tu stia giocando. Ma visto che ci siamo, giochiamo."

CAMERA FADES.

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La regia trasmette un filmato registrato pochi minuti fa, proprio nel momento in cui si sarebbe dovuto disputare il match tra "Time" Angel Obike Lowe e Alfonso, valido per il Desperation Iron Man Title.

James McFist è seduto davanti ad un televisore, all'interno della sua stanza, con una bottiglia di birra in mano.

Jack Leone sta entrando al posto di Alfonso, nel vedere quelle immagini Hammer mostra un grugno in volto. Il wrestler di Chicago fa spallucce e manda giù un sorso di birra.

Time si sta togliendo la maschera, James sgrana gli occhi incredulo, completamente rapito da quelle immagini.

Time: “È tempo che l’anima del Cavaliere si separi da questo corpo… il corpo di Angel Obike Lowe.”

Il wrestler si volta dall’altra parte, tutti possono osservarlo. È la prima volta che si smaschera pubblicamente, l’unico non sorpreso della sua identità è Jack Leone, che conosce bene il suo volto.
No, ogni fan dell’arena conosce quel volto.
Poiché…

Time: “L’anima del Cavaliere ha abbandonato questo corpo… il corpo di Angel Obike Lowe… in arte, Alfonso.”


PUUUUFFF!

McFist sputa la birra sullo schermo, poi rimane con la bocca spalancata.

Hammer: "WHAT THE FUCK?!? ARE YOU KIDDING ME?!?"

Hammer lascia cadere la bottiglia a terra e si mette le mani nei capelli. Rimane immobile in quella posizione per qualche istante, poi all'improvviso scatta in piedi ed inizia ad urlare verso il televisore, come se Angel, o Alfonso, potesse sentirlo.

Hammer: "Brutto figlio di puttana! Hai battuto Sheenan e Aaron Kirk, sei diventato un'icona di questo business, sei Desperation Iron Man Champion... Ma un tempo non eri nessuno, feccia agli occhi della gente, l'essere più inutile del mondo. Eppure in quel periodo, Alfonso, ci fu un solo stronzo che si ostinò a credere in te e a rimanere al tuo fianco, contro tutto e tutti. E sai qual è il nome di quel fottuto stronzo? JAMES HAMMER MCFIST!"

McFist scuote il capo.

Hammer: "Quando chiunque vedeva in te solo un omuncolo ridicolo e senza cervello, incapace di farsi strada da solo, io avevo imparato ad accettarti. Ho combattuto insieme a te, abbiamo dimostrato di essere un buon team, hai dimostrato il tuo valore sul ring. Eppure guarda, guarda cos'è successo adesso, Angel... O Alfonso, o chiunque tu sia... Sei tornato con una maschera dimenticandoti dello zio James, non mi hai messo al corrente di ciò che stavi facendo, mi hai ignorato come se fossi uno di quei tanti cani rognosi che stavano lì davanti a te, pronti a deriderti. Forse perchè credevi che non sarei stato in grado di mantenere il tuo segreto? O perchè hai dimenticato il tuo passato? E' probabile che sia quest'ultima la ragione, dato che hai scelto come padre e mentore proprio Jack Leone, l'uomo che un tempo io e te combattevamo tanto quanto Michael McFarry. Fanculo amico, davvero, FANCULO!"

James tira un calcio contro il televisore, facendolo cadere sul pavimento. Poi esce fuori dalla stanza, più nervoso di prima.

Camera fades.

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Ci troviamo nel backstage, James McFist sta attraversando il corridoio che conduce al parcheggio dell'arena. Poi ad un tratto si ferma e rivolge il capo verso sinistra, il cameraman rivolge l'obiettivo della telecamera verso quella stessa direzione, inquadrando... Alfonso, Time, Angel Obike Lowe.

I due si osservano a vicenda, con sguardo serio ed imperscrutabile.

Hammer: "Alfonso. O forse dovrei dire... Time, Angel Obike Lowe."

Time: "James..."

McFist scuote il capo e prosegue il suo cammino, non sembra aver voglia di un vero confronto verbale con lui, almeno non adesso. Le ultime immagini inquadrano Angel che segue i movimenti di McFist con la coda dell'occhio.

Camera fades.
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Drago / Denny Leone
Over the God
11/09/2015 20:59
 
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l'arena si lascia andare a qualche mormorio in attesa del prossimo wrestler, del prossimo promo, quando da sotto il titantron appare un barbone vestito da pirata con un theremin ed un fagotto.



L'arena esplode, appare il Luckyman sullo sfondo!
-Quando una cosa ve la prometto, poi la mantengo!- esordisce Jax, di fronte la folla festante di casa!
Il Luckyman ringrazia ed abbraccia il barbone, quindi si avvia verso il quadrato, e durante la sua camminata la telecamera indugia su numerosissimi cartelli in suo favore!

“New Undisputed Champion!” con tanto di cintura disegnata.
“Jax' Welcome!” con bandiera a stelle e strisce.
“11/09/2015: History”
E cartelli con quadrifogli vari, i classici “Garet Marry Me!”, diamanti, fiches e via discorrendo.

GARET JAX!
GARET JAX!
GARET JAX!

La folla non vuole lasciar parlare il beniamino di casa, che come suo solito, quando ritorna nella sua città natale, sembra quasi preso da una sorta di imbarazzo difficile da vincere!
Lo vediamo schiarirsi la gola, pronuncia un “Well...” non troppo convinto, tanto che viene nuovamente acclamato dalla folla.
Ritenta timidamente una seconda volta, ma è il terzo tentativo quello vincente.
-Well... Signore e Signori... Quando io una cosa ve la prometto... la mantengo!- conclude indicando un cartello raffigurante il massimo allori della WBFF.
Partono dei pyros di varie tonalità di verde dai 4 angoli del ring, il pubblico esplode in un boato, il Luckyman si prende i suoi props, prima che la telecamera sfumi andando in pubblicità.

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La regia ci mostra uno spezzone di Bloody Desperation Epic Night of Champions, rinfrescando agli spettatori alcune frasi tratte dal confronto verbale tra Viisi e Sheenan.

La donna inizia a sfregare i palmi delle mani sulla sfera e socchiude le palpebre.

Viisi: "Vedo, vedo... Dolore, sofferenza."

L'Angry Clairvoyant prova a concetrarsi di più, Sheenan la fissa con impazienza.

Viisi: "Vedo un urlo di follia, una luce fioca e un segugio."

La donna emette un sospiro a pieni polmoni.

Viisi: "E i tuoi occhi che si posano sull'ultimo gradino di una lunga scalinata marmorea."


Torniamo in diretta: Sheenan si trova all'interno della sua stanza, che come sempre versa in condizioni di semi oscurità. Il cameraman lo inquadra di spalle, seduto ad un tavolo.

TOC TOC!

Sheenan: "Hai deciso di morire ed attraversare il fiume dell'oltretomba, Luis?"

Pochi istanti più tardi la porta viene aperta, ma non è Luis Riva a portarsi verso l'interno della stanza. Si tratta dell'Angry Clayrvoyant, Viisi a.k.a. Liiva.

Viisi: "Aspettavi Riiva?!?"

Il Voodoo Doll non risponde, rimane fermo a fissarla con perplessità dopo aver notato il suo difetto di pronuncia.

Viisi: "Allora Sheenan, come la mettiamo adesso? Hai notato qualcosa di STRANO negli ultimi tempi?"

Sheenan: "Si, qualcosa di inconsueto. Liiva che si precipita nella mia stanza nonostante l'ultima volta abbia fatto di tutto per cacciarmi dalla sua. La ritengo un'evoluzione alquanto curiosa. Stai forse cedendo? D'altronde si sa, chi disprezza compra e... Tu sei incuriosita dal mistero del Tribal Warrior, sei disposta ad andare incontro al pericolo pur di scoprire qualcosa di più, qualcosa che ancora non conosci."

La lottatrice dell'Awakening serra i pugni e rivolge al Voodoo Doll un'occhiataccia tremenda.

Viisi: "Ti fai troppi flash... Sono venuta qui soltanto per una ragione, farti ammettere che ci ho visto chiaro! Non puoi negare l'evidenza, adesso voglio vedere e sentire le tue labbra che si pronunciano sulle mie abilità!"

Sheenan: "Si? Giusto per capire, quale sarebbe il fattore che dovrebbe portarmi a ritenere veritiere e valide le informazioni che mi hai fornito?"

Viisi avanza verso il tavolo con nervosismo, si mette a sedere di fronte a Sheenan e urta bruscamente le mani sulla superficie di legno.

Viisi: "Un urlo di follia, una luce fioca e un segugio. UN URLO DI FOLLIA, UNA LUCE FIOCA E UN SEGUGIO!"

Il Tribal Warrior poggia i gomiti sul tavolo e intreccia le dita delle mani, poggiandovi sopra il mento.

Sheenan: "Anche se tu avessi davvero un dono innato, Liiva, quelle espressioni potrebbero assumere una quantità notevole di significati diversi tra loro."

Viisi: "Non dire cazzate! L'urlo di follia, Malcolm Clark! La luce fioca, Jumala! Il segugio, Claudio Cazador! Sono i tuoi avversari di Survivor of the Ring e la mia visione ti ha rivelato qualcosa che avresti scorperto soltanto sette giorni più tardi. Adesso basta, vuoi ammetterlo oppure no?"

Sheenan: "Non sei stata tu a farmi un discorso sull'interpretabilità delle tue visioni? Se tu fossi nella mia testa sentiresti un perenne, atroce e folle urlo. La luce fioca l'hai trovata mettendo piede qui dentro. E c'è un segugio che segue le mie orme da qualche giorno a questa parte, immagino tu sappia di chi sto parlando. Quadra?"

Viisi: "Anche se fosse come dici tu, Sheenan, dovresti ammettere ugualmente di credere nelle mie capacità. Perchè stai mettendo in discussione il significato che io ho attribuito alla mia visione, non la validità della visione stessa."

Il Tribal Warrior sorride a denti stretti.

Sheenan: "Può darsi, ti ho messa alla prova perchè ho percepito qualcosa in te. Devo solo comprendere se nell'arco della tua esistenza sei riuscita a fare emergere quel qualcosa o se hai solo giocato a fare la streghetta ninfomane tra i boschi."

Viisi scatta in piedi, sembra sul punto di fiondarsi addosso a Sheenan da un momento all'altro.

Viisi: "Prova a ripeterlo ancora una volta..."

Sheenan: "Le visioni reali sono vaghe tanto quanto le visioni fasulle. Per quanto ne so potresti essere una ciarlatana che fonda la sua arte sull'incertezza, perchè ciò che è vago è sempre applicabile ed adattabile a qualsiasi contesto. Magari se fossi finito in un Ladder Match avresti parlato della lunga scalinata marmorea. Se fossi finito contro Kolme, Crashindenton o te, avresti visto in te o in qualcuno dei tuoi compagni il cane segugio di Jumala. Oppure potresti venire a trovarmi dopo Survivor of the Ring parlando di un urlo di follia, come se urlare di dolore durante un match fosse un'eventualità così rara ed insolita."

La wrestler dell'Awakening sta per reagire in maniera brusca, ma Voodoo Doll riprende subito a parlare riuscendo a tenerla a bada ancora per un po'.

Sheenan: "OPPURE... Tu hai ragione e possiedi davvero quel dono. Ma dubito che la cosa potrebbe giovare in tuo favore o gratificarti, poichè... Se così fosse... Lasciando da parte la figura del segugio che combacia con il Cacciatore Claudio Cazador e anche l'urlo di follia che si sposa perfettamente con Malcolm Clark... Dovresti fare i conti con il fatto di aver attribuito la LUCE FIOCA a Jumala, il tuo indiscusso leader, mentore e padre. Come mai è così debole quella luce? Perchè ai tuoi occhi si sta spegnendo? Perchè è una falsa luce che non è mai arrivata ai tuoi occhi?"

Viisi rimane completamente spiazzata.

Viisi: "Maledetto, sei un maledetto figlio di puttana! Lo sapevo che avresti provato a manipolarmi. Vuoi farmi allontanare dall'Awakening per farmi avvicinare a te, e per riuscirci mi stai mettendo in cattiva luce con Jumala!"

Sheenan: "Cattiva luce. La luce fioca è una cattiva luce, guarda un po', un'altra stramba coincidenza."

Viisi: "Fottiti Sheenan!"

La donna gira i tacchi e si allontana verso la porta.

Sheenan: "Avere ragione avrà un alto prezzo da pagare, sicura di volerlo davvero? Dimostrare di aver detto il vero al contempo toglierà il velo da una menzogna. A chi hai mentito, Liiva? A Sheenan o al Self Proclaimed God?"

Viisi ormai è uscita fuori dalla stanza del Voodoo Doll, nervosa ed adirata. Ma dopo aver richiuso la porta alle sue spalle incrocia qualcuno.

Viisi: "E' tutto tuo, Riiva."

E' proprio lui, Luis Riva. Il manager brasiliano scuote il capo, poi mentre la donna si allontana definitivamente fa per aprire la porta della stanza di Sheenan. Ma non appena la apre per poco non gli prende un colpo, la figura di Sheenan si impone minacciosa davanti a lui, a pochissimi centimetri dalla porta. Il Tribal Warrior sapeva che Luis avrebbe fatto una delle sue mosse.

I due si fissano a lungo, poi Riva compie qualche passo indietro: conosce bene Sheenan e sa come comportarsi quando nota in lui quello sguardo assetato di sangue.

Riva: "Ho capito, non parleremo neanche oggi."

Sheenan: "Non abbiamo nulla di cui parlare io e te."

Riva: "Ne dubito. Non mi lasci parlare, e allo stesso tempo non mi hai ancora massacrato, sono ancora tutto intero. Vuol dire che sai perchè sono qui, e che prima o poi dovrai fare i conti con la mia presenza e ascoltare cos'ho da dirti."

Sheenan avanza di un passo verso Luis, ringhiando quasi in sua direzione. Sembra che si stia trattenendo dal compiere un assassinio.

Riva: "Ok, mi dileguo, non è il momento più adatto. Ci vuole il posto giusto, il momento giusto, l'atmosfera giusta. La 2300 Arena di Philadelphia, venderdì 18 settembre, Survivor of the Ring."

Camera fades.

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All'interno della zona predisposta per ospitare il Casinò Brawl match tra Drago e Garet Jax, vestita con un abito da sera nero e molto elegante, troviamo Artemis alle prese con uno strano distributore automatico che sgancia casualmente e senza preselezione vari prodotti: articoli regalo, souvenir, bevande, cibo e soprattutto fiches utilizzabili al gioco.. Una sorta di slot machine che permette di guadagnare con un po' di fortuna del credito da giocare al Casinò, ma che con molta più probabilità finirà per sganciare vivande scadenti e strapagate.. Lady Dizziness però non fa neanche in tempo ad inserire la sua banconota, viene attirata da una voce abbastanza familiare, sia a lei che a tutti gli altri wrestler della Wbff.. Si volta e si concede un lieve sorriso, ammiccando con lo sguardo verso il general manager Daisuke Kobayashi..

§Artemis§ Tristi notizie in arrivo??

Il giapponese raggiunge la Huntess Queen con foga, sembra di fretta.

Kobayashi: "Sicuramente più di una. Per cominciare, tu non dovresti essere qui. Tra pochi minuti prenderà avvio il Main Event della serata e la zona deve essere sgomberata immediatamente. Quindi..."

§Artemis§ Quindi devo andarmene, ho capito.. Si rilassi, sarò fuori in un battibaleno.. Vuole tentare la sorte??

Artemis inserisce la banconota nel distributore, muovendosi in maniera molto sciolta e atteggiandosi con una calma forse eccessiva..

Kobayashi: "Non gioco mai, il gioco è per le persone che vogliono divertirsi. Io non ne ho bisogno, sono completamente dedito al mio lavoro. Il mio lavoro è l'unico divertimento che posso concedermi!"

§Artemis§ Ok, venga al dunque allora..

Kobayashi sembra stranito di vederla indossare quell'abito così elegante, visto che in genere la lottatrice Ceca si mostra o in costume da lotta o vestita in stile casual.

Kobayashi: "Avrai notato l'annuncio della dirigenza sui partecipanti al Survivor of the Ring."

§Artemis§ Certo, che domande..

Kobayashi: "Il nostro Chairman è un uomo di gran cuore, sicuramente molto più umano di me. Lo sai che, per te, partecipare a quel torneo è un privilegio ENORME, vero?"

Lady Dizziness torna a rivolgersi completamente verso il general manager, inclinando il capo verso destra e fissandolo a lungo prima di rispondergli..

§Artemis§ Ha detto che c'è poco tempo, Kobayashi.. Quindi venga al sodo..

Il GM di Bloody Desperation inizia a sfregare i palmi delle mani, pregustando la soddisfazione che proverà nel momento in cui avrà comunicato la sua tristissima notizia.

Kobayashi: "Concordo. Artemis, ho una TRISTE NOTIZIA per te."

La Huntress Queen allunga una mano verso l'uomo e solleva l'indice, interrompendolo..

§Artemis§ Ma non mi dica....mi faccia indovinare.. Io non posso ottenere nessuna shot per il Desperation iron man e per l'Undisputed Wbff heavyweight title fino alla prossima edizione di Maniacs.. E due più due fa sempre quattro..

Kobayashi: "Corretto, sei sveglia in fondo. Avrai la preziosa concessione di lottare con altri wrestler che ambiranno al massimo alloro di questa federazione. Potrai misurarti con i migliori, sai che tutto questo difficilmente potrà capitarti di nuovo, almeno fino a quando sarà ancora valida la tua penalità. Quindi considera ciò il massimo che potrai ottenere da quel torneo, perchè anche nel caso in cui dovessi essere così abile e fortunata da vincerlo non otterrai nessuna title shot. Solo un'onoreficenza, qualcosa da ricordare quando non sarai più una lottatrice, qualcosa da raccontare a figliuoli e nipoti."

§Artemis§ Bene, ha finito??

Kobayashi osserva la Huntress Queen con sospetto.

Kobayashi: "Non ti turba? Non ti fa rabbia? Non è forse la limitazione più triste alla quale tu sia mai stata sottoposta?"

§Artemis§ Ho già accettato l'idea di non competere per le cinture maggiori della Wbff, da tempo.. Vede, quei titoli fanno gola a tutti, lo sa meglio di me.. Ma si può dimostrare di essere i più forti anche senza indossare una cintura, non crede?? Non è detto che i campioni siano sempre i migliori, se lo fossero allora non perderebbero mai i loro titoli.. Io adesso posso concentrarmi solo su me stessa, senza avere altro per la testa.. Senza ossessioni, né ambizioni particolari.. Non ho nulla da perdere, solo da guadagnare!!

Kobayashi: "Ipocrisia, TRISTISSIMA ipocrisia."

Artemis si abbassa per riscuotere il premio partorito dal distributore.. La donna mostra un sorrisetto ma non si riesce ancora a capire cosa abbia tra le mani.. Dopo si ricompone e indirizza a Kobayashi un'espressione preoccupata..

§Artemis§ Signor Kobayashi, ma cos'ha sulla mano??

Il General Manager rivolge immediatamente i palmi delle mani verso l'alto, cercando di capire quale sia il problema.

Artemis gli piazza tra le mani l'oggetto che ha ricevuto dal distributore, con una velocità degna di nota..

Kobayashi: "MA CHE..."

La Huntress Queen se ne va via, soddisfatta.. L'ultima inquadratura fa luce sull'entità dell'oggetto appena ricevuto dal general manager: all'interno di una busta di plastica trasparente emerge la sagoma di un TANGA LEOPARDATO..

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Taggart: "Cosa direbbe McFist in un momento del genere?"
Kokone: "Facile, WE WANT THREESOME!"
Taggart: "Peccato che questa sera, collega, tra Kirk, Crystal e DeSade non ci sarà nulla di amorevole e pacifico, sarà una sfida all'ultimo sangue."
Kokone: "I threesome sono amorevoli e pacifici? Si vede che non ne hai mai fatto uno, al contrario di me e tua moglie"
Taggart: "E basta con le battute su mia moglie!"
Kokone: "Ma non sono battute, sono sbattute."

WBFF RULES TRIPLE THREAT MATCH: Aaron Kirk vs Crystal Houghton vs Paul DeSade (Il vincitore potrà scegliere un partner per una title shot ai WBFF WORLD Tag Team Titles da usare a Gates of Hell)

Parte I Want It All dei Queen, Aaron Kirk appare sullo stage, acclamato come sempre a gran voce dal pubblico. The Humbler avanza subito verso il ring senza concedersi eccessi come taunt appariscenti, sale sul quadrato e si piazza in pieno centro, rimanendo in attesa dei suoi avversari.

Taggart: "Ci sono aggiornamenti sulle sue condizioni fisiche?"

Kokone: "Ma figurati, fanno i misteriosi anche sulla natura stessa dell'infortunio."

Risuona Little Monster, altra standing ovation da parte degli spettatori dell'arena, stavolta per Miss Congeniality, Crystal Houghton. La rossa del North Carolina attraversa la rampa scambiando hi-five con i membri del pubblico più vicini alle transenne, poi raggiunge l'apron e con uno slide si lancia verso l'interno del ring. La lottatrice raggiunge subito Kirk e i due danno vita ad un intenso staredown! Aaron però alimenta la tensione in vista del match a modo suo, dopo qualche secondo abbassa lo sguardo scrutando le forme della Houghton! Crystal scuote il capo ed indietreggia, ma la tregua durerà soltanto per pochi istanti, a breve avrà la possibilità di mettergli le mani addosso.

Infine parte Evisceration Plague dei Cannibal Corpse, Paul DeSade riceve dagli spettatori lo stesso trattamento riservato ai suoi predecessori. La loro sarà una sfida tra face, ma non ci saranno esclusioni di colpi, la posta in palio probabilmente è sufficiente ad indirizzarli verso manovre molto violente e brutali. Il figlio di Morgan DeSade si porta all'interno del ring ed inizia a studiare con lo sguardo sia Crystal che Kirk, cercando di intuire se i due se la prenderanno subito con lui per via della sua maggiore stazza.

L'arbitro fa partire il match!

DIN DIN DIN!

Kirk e la Houghton non prendono di mira DeSade, Crystal cerca subito di rispondere alla provocazione ricevuta poco prima da Kirk e gli si scaglia addosso con foga. Aaron sembra non riuscire a trovare neppure il tempo di reagire, la rossa della Carolina impiega nei suoi movimenti velocità e potenza ai massimi livelli. E quindi riesce a mettere a segno una serie di pugni, costringendo l'Humbler ad un angolo!

De Sade però non rimane con le mani in mano, raggiunge subito la Houghton alle spalle, proprio mentre quest'ultima è ancora alle prese con Kirk, e la scaraventa verso il centro del ring con un potente ed efficace German Suplex! Poi Paul concentra le sue attenzioni su Kirk, lo lancia verso l'angolo opposto con una Irish Whip. Aaron salta oltre il corpo della Houghton e finisce contro i turnbuckles del corner opposto, De Sade poi lo raggiunge spedito in corsa e lo travolge con una Spear all'angolo! Ma Kirk si sposta e il wrestler del Maryland impatta duramente contro il paletto d'acciaio, con la spalla destra! Kirk si rivolge verso la Houghton, ma Miss Congeniality è già tornata in piedi e lo sorprende di nuovo, con un Dropkick che lo fa barcollare verso DeSade. Aaron però si riprende subito dal colpo subito e si rivolge frontalmente proprio verso DeSade. Lo prende in cosegna da dietro e lo scaraventa verso Crystal, con un German Suplex... E la Houghton chiude su Paul con un Neckbreaker in ricaduta! Mossa combinata! Miss Congeniality va a coprire il face painted wrestler!

1...

2...

DeSade effettua un colpo di reni subito dopo il conto di due.

Kirk torna verso la Redhead from North Carolina e, prima che lei possa rialzarsi, la colpisce sulla schiena con uno Stomp. Poi la fa rialzare e le rifila un pugno a mano chiusa in pieno volto. Crystal indietreggia fino a poggiarsi di schiena contro i turnbuckles di un angolo, l'Humbler parte in corsa in sua direzione per schiacciarla sul corner con uno Splash. Ma Cray fa leva con le braccia sulla terza corda e protende le gambe unite verso Kirk, colpendolo in viso. Poi, approfittando del suo stordimento, lo raggiunge e compie un salto dalla grande elevazione, finendogli sulle spalle in posizione di Hurracanrana! Aaron prova ad opporre resistenza ma finisce per lasciare la conduzione del gioco alla rossa, che in pochi istanti è in grado di lanciarlo... OLTRE LA TERZA CORDA! Kirk ricade sull'apron, poi rotola verso il pavimento esterno del ring.

Dopo essersi sbarazzata di Kirk la Houghton torna a rivolgersi verso DeSade. Paul però è già in piedi e non le concede alcuna iniziativa, la afferra e mette a segno un poderoso Belly to Belly Suplex! Dopo l'impatto tenta lo schienamento.

1...

2...

Kick out!

DeSade non demorde, rialza subito la sua avversaria e la carica sulle spalle, poi si indirizza verso un angolo e le fa impattare la testa contro il top turnbuckle, con una Snake Eyes Drop. Crystal indietreggia stordita verso il centro del ring, DeSade si spinge alle corde e poi travolge la rossa con una pazzesca Shoulder Block! L'impatto è così forte che la Houghton rotola dal centro del ring fin sotto la prima corda! DeSade la raggiunge e le afferra le gambe, poi la strattona verso l'interno del ring. Rocket Launcher, andata! Ma durante il volo Miss Congeniality esegue un salto mortale in avanti ed atterra in perfetto equilibrio, sulle proprie gambe! DeSade torna in sua direzione, Crystal prova a beffarlo caricando un colpo alla cieca, mentre è ancora di spalle: Spinning Heel Kick! Niente da fare, Paul le blocca il piede e la trattiene per la caviglia, applicando una Ankle Lock! Crystal però riesce a ruotare con tutto il corpo quando finisce a terra, e trova il modo di liberarsi calciando via DeSade a piedi uniti. Paul non le concede nessuna tregua, non le consente di rialzarsi e la afferra nuovamente per le gambe. Ma la Houghton riesce a liberare fin da subito la gamba destra e stavolta mette a segno un calcio portato con la pianta del piede, direttamente sul volto del wrestler di Cambridge! DeSade stavolta barcolla all'indietro mettendosi le mani sul volto e Miss Congeniality trova il tempo necessario per tornare sulle proprie gambe. Crystal corre verso le corde e trova una spinta elastica, quindi si precipita verso l'avversario per travolgerlo con un colpo in corsa.

Ma DeSade ha una reazione improvvisa, la prende in consegna e la solleva mettendo a segno una clamorosa RYDEEN BOMB! PAIN SACRIFICE! PAIN SACRIFICE A SEGNO! SCHIENAMENTO!

ONE!

TWO!

THR... NO! La Houghton non gli concede la vittoria, colpo di reni!

DeSade fa per rimetterla in piedi, poi la lancia verso le corde con una frustata irlandese. Crystal si poggia contro le corde ma trova il modo di aggrapparvisi uncinando le braccia, evitando così di tornare tra le grinfie del face painted wrestler. DeSade scatta verso di lei e la spedisce fuori dal ring con una violenta Clothesline!

NO! Miss Congeniality si lascia cadere verso il basso, aggrappandosi con le mani alla third rope! DeSade non trova l'appoggio sulla terza corda e rovina all'esterno del ring!

Taggart: "Kirk sta tornando dentro, finalmente."

Kokone: "Non una grande serata per lui, prestazione parecchio sottotono fino a questo momento."

Taggart: "E' infortunato, non è nella migliore delle condizioni."

Crystal gattona verso il centro del ring, poi si rialza. Ma alle sue spalle c'è AARON KIRK! The Humbler le afferra la spalla destra e la strattona verso di sè, sorprendendola e costringendola a voltarsi in sua direzione! Ma Cray lo beffa sfruttando lo slancio rotatorio voluto da Kirk, e mette a segno uno Spinning Uppercut! Kirk indietreggia di qualche passo, poi dopo aver assorbito il colpo torna verso la redhead from North Carolina. Ma la Houghton mette a segno un magistrale Superkick che lo atterra! La botta si fa sentire per tutta l'arena! Schienamento.

1...

2...

THREE!

Taggart: "Che?!?"

Kokone: "Deve esserci un errore, non è possibile..."

THREE! E' UN CONTO DI TRE! Gli spettatori rimangono ammutoliti, la stessa Houghton si mette a sedere ponendosi le mani sul viso, mostrandoci tutto il suo stupore. Com'è possibile? Aaron Kirk, l'uomo che fino a poco tempo fa era ritenuto imbattibile ed inarrivabile, si è fatto schienare con una facilità inconcepibile. Crystal non ha avuto bisogno di mettere a segno nessuna delle sue finisher.

Testo nascosto - clicca qui


Parte Little Monster, Crystal si rialza in piedi, ancora incredula. A quanto pare sarà lei a poter scegliere un partner per lanciarsi verso i WBFF World Tag Team Titles, a Gates of Hell.

Attenzione, si rialza anche Kirk! Aaron rivolge lo sguardo verso la donna, POI LE FA L'OCCHIOLINO!

Taggart: "E questo cosa diamine significa?!?"

The Humbler abbandona il ring tra lo stupore generale.

Kokone: "Non riesco a crederci, davvero."

Taggart: "Eppure è successo. La serata però non è ancora terminata, passiamo nuovamente la linea alla regia."

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“This is your brain.”

Un ragazzo molto alto ed abbondantemente in sovrappeso, dalla pelle olivastra ricoperta di tatuaggi – una rete di fantasie e colori tanto fitta da rendere indistinguibili i disegni ad un occhio poco attento – la testa rasata e la barba a cerchio, spacca un uovo sul bordo di una padella e lo mette a cuocere.

“This is your brain on drugs. Fssssssshhhhh.”

Il giovane tira con l’indice il girocollo della sua sudatissima canottiera nera, nel tentativo di far passare aria dall’apertura da lui creata.

“A proposito, Rainer, a proposito, con me ho del... eh?” occhiolino in direzione della telecamera.
“No, Kevin, dai. Ho smesso con quella merda.” Rainer regge la telecamera.

Kevin fissa l’inquadratura. I due scoppiano a ridere.

“Dimenticavo che sei un atleta, cazzo! Adesso Cazador potrebbe farti l’antidoping, eh? HAHAHAHAHAH! Comunque no, dai, frà, dico sul serio. È afghano, cazzo.”
“Oh, afghano. Ma sei ancora con le pezze al culo tu?”

I due scoppiano nuovamente a ridere.

“Ma vaffanculo! Va in televisione per manco tre mesi e già fa il coglione pieno di sé. Il successo ti ha cambiato, testa di legno? Hahah, certo che ti ha cambiato, l’altro giorno hanno fatto vedere la tua tipa... BOM! E pensare che non acchiappavi un cazzo ai bei tempi. A proposito, anche ‘sta roba va in tele no?”

Kevin si avvicina alla telecamera.

“Mi sentite? Nora Dietrich ha l’HIV, la sifilide, qualsiasi malattia, puttana del cazzo. Si scrive D-I-E-T...”
“Sei un coglione, fratello.” Lo interrompe Rainer ridendo.
“Certo che lo sono. Ma tu sei anche peggio, le guardo le stronzate che fai in televisione... ‘io parlo con gli uccellini blu’, bla, bla... poi il tossico sono io. Sto parlando seriamente! Mi sta sui coglioni quando fai il depresso. Pensa a vincere uno straccio di incontro piuttosto, quanto è che non vinci? Porca miseria, adesso sei debuttato...”
“Begli incoraggiamenti. Se volevi tirarmi su dalla ‘depressione’...”
“Nah, al massimo posso tirare... ehi, sai cosa può tirarti su. Eh? Non vorrai mica farmela fumare tutto da solo...”
“Vaffanculo. Vaffanculo! Vaff... solo un tiro.”
“Ahahahahah! In realtà non sei cambiato manco per un cazzo!”

Kevin spegne il fornello, entra in un corridoio e sparisce per qualche secondo, per poi tornare con un joint troppo riempito. Rainer appoggia la telecamera su un mobile in modo da avere le mani libere, Kevin trascina una sedia accanto a quella dove siede il fratello, e prende posto.

“E com’è questo Gaijin? Davvero è così terribile? Sembravi in grado di gestirtela... insomma, hai affrontato mamma, penso che quell’hollow peggio di mamma non può mai essere no?”

Il fratello di Rainer accende e tira a pieni polmoni, dopodiché passa al wrestler tedesco, che lo imita.

“Merda, non dovrei farlo...”
“Eh. Troppo tardi Rainer.”
“Gaijin? Ehm, il Tizio è... strano, per me. Dite tutti che sono così bravo a capire la gente, e questo è vero ma con quelli prevedibili, tipo Lena o... che ne so, con te o con tutti gli altri. Ma lui, boh! Non me ne fotte di come combatte, posso batterlo o lui può battere me, ma io non riesco a spiegarmi quello che fa ed è lì il problema. Cioè, prendi adesso: perché continua a scappare?”

Kevin si alza e si stiracchia, il suo volto esce dall’inquadratura.

“Non hai capito un cazzo. Magari in realtà sei tu che scappi.” La voce di Kevin s’è distorta all’improvviso!
“Che... cazzo...”

Rainer collassa.

Un gruppo di pellerossa lo raggiunge e lo alza di peso, per poi portarlo con sé.

Stacco.

“Ah, si è svegliato, Habermann.”

Lenzuola candide.
Una natura morta appesa su una parete bianca.
Un tavolo in marmo.
Seduto accanto al letto un uomo in abiti eleganti, dotato di una folta barba brizzolata, con un paio di occhiali rotondi poggiati sul naso importante, che mette mano al suo orologio da taschino, legato da una catena al bottone del panciotto.

“Il suo tempo sta per scadere, non le conviene spenderlo dormendo. Lei mi aveva chiesto di sua madre, se non ricordo male. Purtroppo la rabbia acceca e rende più difficile la ricerca, pertanto a mio parere le conviene semplicemente fare affidamento sulla serendipità."
“Prego?”
“Spürsinn.”
“Ah. Beh, non credo...”
“So che non crede, ma Il suo pensiero non è lucido. Mi ascolti una buona volta.”
“Non lo so. Non so neanche di preciso perché sono qui a parlare di mia madre con uno psicanalista, come Tony Soprano. Solo che lo psicanalista di Tony era una b...”
“Ma è lei che mi ha scelto. Forse delle donne non si fida abbastanza, e la cosa mi sembra plausibile, dal momento che sua madre si dimostra anaffettiva e continua a tradire suo padre e sua sorella cerca di manipolarla soltanto per il gusto di farlo. Il punto è, e mi stia a sentire: dato che non riesce ad avere un rapporto sano, potrebbe cominciare a pensare di essere lei il problema, mister Habermann, e dovrebbe pensare di riconsiderare la fiducia che ripone in s... mi sta ascoltando?”

L'obiettivo corre repentino dal volto dell’avvocato all’uscio dell’antiquato studio, attirato da una fitta matassa di capelli rossi.

“Fanc... mamma?”

Rainer si alza dal letto, e goffamente corre verso la porta, aprendola con foga ed entrando in una stanza molto simile al salotto in cui si trovava poco prima. Sulla moquette due piedi pallidi e delicati, la telecamera segue le forme sinuose della donna, vestita di un bell’abito rosso, che continua a dare le spalle a Rainer.

“Sei... tu?”
“Chi, Halina? No, scemo, sono solo Nora.” La Rossa si volta, appare in realtà poco più che ventenne.
“Nora... Dietrich?”
“Curioso che tu mi abbia scambiata per tua madre. Prova a riflettere sulla ragione dietro questo scambio... non so cosa ti abbia detto quell’uomo, ma affidarsi alla serendipità è un paradosso bello e buono. Come la barzelletta dell’uomo che rifiuta che i pompieri lo tirino fuori da una casa in fiamme perché Dio gli ha promesso che lo aiuterà. Ripensaci, Rainer, tanto e intensamente, forse sono proprio io chi cercavi. In fondo facci caso: noi zoccole abbiamo tutte i capelli rossi.”
“Noi...”
“Io, tua madre... e ovviamente tu, Rainer.”
“Io?”
“Tu, sì, tu. Idiota. Ma cosa pensavi?”
“In realtà...”
“In realtà. Cosa? Cosa balbetti? Tu non stai capendo niente, Rosso, ed è per questo che continui a scappare dallo Straniero.”
“Lui sta scappando da...”
“Da te? Oh, Rainer...”

Rainer si volta di scatto verso un tavolo in marmo, a fungere da sostegno al tavolo la scultura in ottone di un uomo barbuto che lo sorregge sulle spalle. Siede a quel tavolo il manager samurai di Gaijin.

“Il mio assistito è francamente poco interessato a misurarsi con lei. Specie dal momento che lei continua a dileguarsi in questo modo. Non dimentichi che il nostro unico interesse è fare della contesa un’arte, mentre lei mi sembra più un ladro che fugge non appena gli abitanti della casa che è intento a svaligiare lo intravvedono.”
"IO FUGGO?!? VOI NON FATE ALTRO CHE SCAPPARE COME DEI C***O DI CONIGLI!!!"

Rainer è rosso in volto come lo è la sua chioma, livido di rabbia emette uno sbuffo come se si stesse sforzando. Vorrebbe saltare addosso al samurai, sicuramente quella è la sua intenzione, ma non muove un passo. Non riesce a muovere un solo muscolo del suo corpo.

"Dovrebbe smetterla di fare uso di quelle sostanze"
"HO FATTO SOLO UN TIRO!"
"Non sono sua madre"
"Basta con questa storia della madre! Che diavolo mi avete fatto?!?"
"Non ne ho idea, non è nemmeno affar mio. Ero qui solo per lasciare un messaggio"

Il giapponese si alza abbottonandosi la giacca e fa per andarsene. A fermarlo è la voce di Rainer, da un tono inusuale e drasticamente calmatosi rispetto a prima.

"Non sai nemmeno tu dov'è, vero?"
"Prego?"
"Sei venuto qui perché sai che si diverte a perseguitarmi, a giocare con la mia mente...speravi di trovarlo qui a torturarmi, vero? Non è più sotto il tuo controllo, amico jappo?"

Il giapponese rimane impassibile ma ha un attimo di esitazione, le parole di Habermann hanno colpito nel segno, anche se non vuole darlo a vedere.

"Lei è un tipo strano, le ho già detto che dovrebbe chiudere con le droghe..."
"Ho del peyote, me lo hanno prestato gli indiani. Vuoi favorire?"
"AHAHAH"
"AHAHAHAHAHAHAH"

Il giapponese alza il capo verso il soffitto ed emette una risata sguaiata, parecchio forzata. Di riflesso Bluebird fa lo stesso pur tenendo il capo fermo in quanto paralizzato.
I due sembrano fare a gara a chi ride più forte, finché il manager nipponico non torna serio, cosa che non fa il tedesco.

"AHAHAHAHAH AHAAHAHAHAH AHAHAHAHAH"
"La smetta"
"AHAHAHAH non prendo ordini da te! AHAHAHAH! Smetterò quando me lo dirà il capo indiano! AHAHAHAH! SONO COME GAIJIN!!"

Il samurai colpisce al bicipite femorale il paralizzato Bluebird che crolla a terra.

"Resti pure a terra, è il posto ideale per un verme come lei. Un verme che si è infilato in una mela mmolto, molto marcia"

Il giapponese se ne va, lasciando Rainer a terra ancora preso dalle risa.

AHAHAHAHAHAH

AHAHAHAHAHAHAHAHAHAH

AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH

Stacco.

"Ah, ti sei svegliato."

Il volto di Kevin riacquista lentamente i suoi contorni.

"Capisco perché ti rifiutavi, non la reggi più questa merda."
"È... complicato, Kev."
"Io non la vedo complicata."
"Levami una curiosità."
"Spara."
"Quella Nora... com'è?"
"AHAHAHAHAH! Sei un pezzo di merda fratello, salti da una pupa all'altra come un piccolo grillo!"
"Non dire stronzate Kev, ho solo fatto una domanda. I... capelli, di che colore ha i capelli?"
"Uhm, è bionda. Perché cazzo lo chiedi se non te la vuoi.."
"Bionda dici?"
"Ah-ah."
"Merda."
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Over the God
11/09/2015 21:00
 
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I want it all
I want it all
I want it all
And I want it now!

BOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOM!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Il pubblico accoglie l’ex Undisputed WBFF Heavyweight Champion Aaron Kirk con un applauso! Kirk indossa la vecchia t-shirt personalizzata di Bruce Borgetti, con il volto dell’ex essere vivente stilizzato sopra. Kirk stringe un microfono in mano, e avanza a passi lenti verso il quadrato. Il momento del tanto atteso ‘discorso’ menzionato nelle settimane precedenti è arrivato. Indossa un nuovo attire, con costume a slip di colore blu scuro, con “HUMBLER” scritto in bianco in verticale sui fianchi, un simbolo della WBFF (in cui, al posto del ring al centro delle lettere, vi è il volto di Aaron Kirk) sull’elastico nella parte frontale e la vecchia scritta bianca “GUNNER” sull’elastico nella parte posteriore. Fasciature bianche (sempre presente la fascetta nera con scritto “BAD ASS” in ricordo del nonno Christopher) intorno ai gomiti, niente guanti, salvaginocchi e stivali neri, con delle rose dei venti stampate sui salvaginocchi. Face e Heel scritto, rispettivamente, su fronte e retro degli stivali.

“VEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEGAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAASSSSSS!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”

HUMBLER!
HUMBLER!
HUMBLER!

Kirk avanza lentamente verso il ring, sembra sinceramente emozionato, come se molto dipendesse da quanto sta per dire. Sale sul ring, e, per qualche secondo, osserva la folla senza dire nulla.

“Suona strano detto da me, my Toys...” esordisce “...ma temevo questo momento. Ho sempre dato di me stesso un’immagine vincente, be’, almeno finché ho vinto. Non perché non fosse reale, ma perché per anni ho conosciuto solo la vittoria. Ed ho vinto per tanto, tanto tempo, cazzo. E non parlo neanche di adesso, della nuova WBFF. È dal 2011 che avrò perso al massimo una manciata di incontri. Potete immaginare che è stato difficile non farsi prendere dalla fottuta girandola dell’ego, my Toys, David Barriage dopo aver vinto il torneo di calcetto del suo condominio proverebbe a vendere il suo contratto a Mino Raiola... quello non è il mio stile. Il punto è, ho sempre avuto la consapevolezza che sarebbe arrivato un momento come questo. Questa sera mi avete visto sul ring, o almeno avete visto quello che è rimasto di me. Questa settimana ho sentito... voci. Voci che parlano di un mio test antidoping fallito. Non ho più paura. Quelle voci sono vere. Undici mesi fa mi sono fatto un cartone e poi ho combattuto e ho vinto l’Undisputed WBFF Heavyweight Championship contro Captain Mark.”

Kirk abbassa il microfono e fa una pausa, per lasciar metabolizzare il tutto al pubblico. La folla rumoreggia.

“Non chiedo a nessuno di voi di continuare a urlare ‘Humbler’ nelle arene, né continuare compare le mie cazzo di Humbl-Air. Vi chiedo solo di concedermi un attimo del vostro tempo, come avete sempre fatto. Il commento che sento più spesso è che vi ho ‘presi in giro’, che qualcuno di voi si sente preso in giro. Ma la verità dei fatti è una, my Toys, l’unica cosa che vi abbia mai fatto, MAI FATTO, è stato offrirvi il migliore spettacolo possibile. Sempre. Non siete miei, se la vostra intenzione è trovarvi un altro stronzo da tifare, potete anche iniziare domani, quando entro nel ring non mi interessa sentire ‘Humbler! Humbler! Humbler!’, l’unica cosa che mi importa è uscire sapendo di aver superato me stesso. Voi non siete miei fan, siete fan dei promo e dei match che porto ogni settimana, e so che se abbasso il livello anche solo per un secondo una pioggia di merda è pronta per me dietro il fottuto angolo. Temevo questo momento, my Toys, ma la paura è il vero nemico, non tutte le stronzate che la paura ci mette in testa. Temevo che questo giorno fosse l’apice della caduta di Aaron Kirk, sconfitto da Drago la ragazzina per due volte, sconfitto da Time per altre due volte. Il momento in cui sarei dovuto venire da voi e dirvi che il vincitore del Survivor of the Ring combatterà a casa mia, davanti alla mia gente, e io starò a guardare affogando nella mia fottuta merda. Ma sarebbe una follia, giusto?”

Kirk accenna un sorriso, il pubblico non lo segue.

“E io non sono pazzo. Ricordate, my Toys? La pazzia è ripetere le stesse cazzo di cose ancora e ancora, e aspettarsi risultati diversi. Ho abbandonato una volta, tutto il bere e lo sballo... ne sono una conseguenza. Tre anni fa ho scelto di sedermi sul mio fottuto divano e guardare altre persone prendersi i miei riflettori. Non ho mai saputo accettarlo fino in fondo, sono arrivato così in basso da combattere strafatto... ma non succederà più. Perché da quando ho vinto quella cintura ho smesso di lasciarmi trasportare dalla corrente. Sono IO la corrente. Non sono venuto oggi ad annunciare la mia sconfitta, my Toys, a chiedere scusa con la coda tra le gambe. Oggi sono qui per reclamare il mio posto.”

Kirk alza la testa e osserva dritto davanti a sé.

“Non bevo neanche un goccio di alcol da tre mesi, ho smesso con quell’altra merda da quasi undici mesi. Ogni giorno vado al bar e guardo le persone bere come spugne, ogni giorno scorpo di essere più forte. Di essere abbastanza forte da uscire allo scoperto oggi e dire che ho lottato e vinto contro me stesso. Ho perso pezzi per strada, pezzi importanti. Ma questo ring è la mia intera cazzo di vita, questo ring è il mio posto e in questo ring Aaron Kirk è il numero uno. Ho la forza di dire a voi Toys oggi che la settimana prossima prenderò parte al Survivor of the Ring, che lo vincerò e che strapperò il titolo a Drago o Garet Jax che sia a Glasgow davanti agli scozzesi, perché QUESTA è la Humbler’s Way!”

Immancabilmente, il pubblico accoglie l’annuncio di Kirk con un’ovazione!

“Perché il mio posto è in cima alla piramide, my Toys, e Bloody Desperation è nient’altro che il mio show. Il. Mio. Show!”

Kirk lascia cadere il microfono, l’arena è fortemente divisa, ma i cori per il wrestler scozzese prevalgono ancora sui mugugni. Che Kirk sia riuscito a cementare l’amore della folla nei suoi confronti? I Want It All accompagna la sua uscita di scena, e accompagnerà il suo ingresso la prossima settimana, durante il Survivor of the Ring!

Taggart: “Almeno, si deve ammettere che ha avuto coraggio!”
Kokone: “A rivelarlo dopo che qualcun altro l’aveva scoperto a un anno di distanza? Oh, sono impressionato.”

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L’Irish Multimillionaire Michael McFarry è nel suo ufficio, pare quasi dare direttive al cameraman mentre si sistema, pronto per parlare agli spettatori.

“C’è una cosa che nessuno di voi potrà mai provare nella vita: la sensazione di dominio. Poi magari mi sbaglio e fra di voi ci sono magnati del petrolio o della televisione, gestori di note aziende informatiche, ma se proprio c’è qualche vincente probabilmente è un pilastro della pubblicità. Però, la maggior parte di voi è rappresentata da falliti che inseguono delle illusioni. Il matrimonio, la festa di compleanno, la festa di laurea, il viaggio ad Ibiza. Tutte patetiche cazzate di serie B, lasciate che io vi spieghi cos’è il successo!”

L’irlandese è arrogante, sa di aver fatto colpo in un pubblico composto da campioni diversi della popolazione.

“Il successo è andare nel B-Project di Jack Leone e portarglielo via, distruggendolo fino ad un massacro a senso unico nel nostro Street Fight match. Sono arrivato, ho conquistato ed ho vinto. Questo è il successo, essere l’uomo numero 1 del Business, non importa dove vado. E Jack cos’ha fatto? È scappato con la coda fra le gambe, ferito ed umiliato nell’orgoglio. Certi grandi uomini sono come magneti che attirano la polarità del successo, facendola loro. Ed è quello che Mr. Attitude non è mai stato in grado di fare. Ha avuto un colpo di fortuna nel creare la WBFF Wrestling, ma se l’è fatta portare via tante volte, e da me in modo definitivo.”

McFarry si lascia scappare una risata strafottente, non gli importa di nessuno a parte di se stesso.

“Poi cos’è questa storia di Roman e Kratos? Cosa stanno progettando? Il Greek Warrior è fuori dai giochi, può anche evocare il Santo Spirito, non cambierà nulla, non tornerà mai più. Roman invece è libero di agire, ma appunto ho un messaggio per lui. Si faccia avanti, io non temo nessuno, sono pronto a distruggere la carriera dei miei nemici se necessario, però, Roman non è nemmeno una minaccia. Chiamarlo nemico non fa per me, lui appartiene a quella cerchia di stelle nella visione mentale di Jack Leone. Quando The Black Devil e Maximo erano nel main event, quando voi smidollati urlavate ‘Xero is my Hero’. Ma certo, sapete che vi dico? Il vostro passato è solo un ricordo nostalgico. Il presente è quello che conta, non esiste il 2005, non esiste il 2014, esiste soltanto il 2015 e tutto quello per cui avete parteggiato è irrilevante. Roman, l’unica cosa che ricordo di te è che sei fuori dal Survivor of the Ring. Se hai fallito contro Skyblue, come pensi di darmi problemi? Io sono la WBFF Wrestling.”

Il boss scuote la testa.

“Dannato Jack, mi hai spinto alla passione del tavolo da gioco immaginario, ed io ho già fatto la prima mossa!”

Un suono riconducibile ad una colluttazione interrompe il discorso di McFarry, che volge velocemente lo sguardo verso la porta.

"Cosa diavolo succede?!"

Psycho Roman emerge vincitore da una breve rissa con il buttafuori e si presenta nell'ufficio di McFarry senza appuntamento, il volto coperto da graffi e cicatrici che probabilmente si è autoinferto.

Il lottatore italoamericano afferra una pianta all'ingresso e la strappa, getta il vaso ripieno di terra sul pavimento e i pezzi si spargono arrivando a sfiorare la punta del mocassino di McFarry, che osserva senza proferir parola, totalmente spiazzato dalla violenza ingiustificata di Roman.

Lo schermo di un computer, un Mac, viene scaraventato sulla finestra a vetri dell'ufficio che attutisce lo schianto, ne viene fuori una scintilla che attraversa paurosamente una porzione di spazio vicino alla gamba di Psycho Roman.

Un buttafuori cerca di intervenire. "Fermo!", gli urla McFarry, che, probabilmente, vuole vedere fin dove riesce a spingersi quello che sarà il suo prossimo rivale. Il buttafuori rimane impassibile, anche lui spettatore di una furia incontrollata.

Roman rovescia la scrivania di McFarry con un colpo di reni, ci salta sopra e inizia a zompettare sul posto.

Michael McFarry è ancora seduto. È una scena surreale: il suo ufficio completamente distrutto dalla furia di Psycho Roman, solamente il suo posto è rimasto intatto, fermo sulla sedia sopra la quale si trova da quando si sono accese le telecamere.

Roman si sfila una sigaretta dalla tasca dei jeans, la porta in bocca e se l'accende, uno schiaffo di fumo termina sulla guancia di McFarry, che non si muove, l'orgoglio dello spietato uomo d'affari a farla da padrone. Il romano avvicina la bocca al suo orecchio.

"Ti faccio dare un'occhiata al mondo dalla mia prospettiva, McFarry. Intorno a te, c'è ordine. Quello che PER ME è ordine. Tu sei il caos".

McFarry deglutisce.

"E io odio, il caos. Ora dimmi dove diavolo è Vance Cover. So che lo tieni nascosto. Me lo ha detto un amico in comune. Dimmelo, avanti!".

L’irlandese raccoglie una bottiglia di McFarry’s True Irish Beer da terra, non ha subito i danni della colluttazione, la solleva al cielo e la apre con un’unghia. Poi la volge verso il lottatore e riprende a bere.
Non è minimamente scosso.
Deglutisce, va fiero della bottiglia, non è stata distrutta, è ancora lì. E lui si sazia, valorizzando il suo marchio in diretta televisiva.

“Vance Cover? Io so dov’è, non vedo ragioni per nascondertelo.”

McFarry si avvicina a Roman, sembra quasi parlargli vicino all’orecchio, invece urla.

“È all’INFERNO, perché non vai a raggiungerlo? Bungie Jumping da un ponte senza la corda oppure una Calibro 44 Magnum puntata al cervelletto, nel retro della testa. SPLAT. Perché non provi uno di questi metodi? Per favore, non mentre siamo in diretta, è una raccomandazione per trovare il tuo prezioso ‘amico’. In ogni caso, non lo troverai qui. Ah, mi ritrovo costretto a decurtarti lo stipendio mensile per i danni che hai causato. Tanto vedendo come ti vesti, probabilmente puoi tirare avanti con 100$ al mese, tranquillo, quelli te li pago personalmente.”

L’irlandese schiaffa una banconota da 100$ nella tasca del lottatore.

“Roman, davvero, perché non la fai finita? Faresti un favore al mondo, nella MIA WBFF Wrestling c’è posto per te solo se ti vesti da clown ed impari il gioco delle tre palle. Non ci rivedremo a Survivor of the Ring… non hai un match! Bah, vado a farmi un giro.”

McFarry lascia l’ufficio distrutto con Roman ancora all’interno. Il lottatore si guarda attorno, non crede alle sue parole, continua a cercare Vance Cover, ma di lui non c’è alcuna traccia.

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Kokone: Dal Titantron ci giungono le immagini provenienti direttamente dal Casinò Bellagio!
Taggart: Garet Jax e Drago sono già presenti all'interno della struttura. Seguiremo dall'arena gli sviluppi dell'incontro!
Kokone: Il pubblico è letteralmente in delirio, WBFF Undisputed Heavyweight Title on the line!

MAIN EVENT: CASINO' BRAWL MATCH FOR WBFF UNDISPUTED HEAVYWEIGHT TITLE: Drago (c) vs Garet Jax

HALF CROWD: "Let's go Drago!"
HALF CROWD: "Let's go Jax!"

Kokone: Jax gioca in casa e buona parte del pubblico sembra tifare per lui, nonostante i fan di Drago si facciano sentire!

DING DING

La campana dà il via alla contesa, ed è subito PRESA DI CLINCH tra i due! Drago abbranca il braccio del LuckyMan e lo lancia contro il tavolo dei CRAPS!!! Drago prende i dadi da gioco e li tira in faccia a Jax, il quale si è già rialzato in piedi!

SVLECI!! SVLECI DI DRAGO CHE COLPISCE JAX SENZA CHE QUESTI POSSA ACCORGERSENE IN TEMPO! Drago tenta immediatamente lo schienamento:

1.....
2.....

KICK OUT DA PARTE DI JAX! Drago applica una ANKLE LOCK ai danni di Jax, il quale cerca di aggrapparsi a qualcosa per tentare di riversare la manovra, riesce comunque a liberarsi con una sforzo non indifferente ed a calciare Drago contro il tavolo dei CRAPS! Drago sbatte la schiena contro il supporto, ma Jax lo abbranca dalla testa....
SUPLEX DI GARET JAX SU DRAGO CHE FINISCE SOPRA IL TAVOLO DEI DADI!!!! Jax si fionda nelle vicinanze e prende un bastone da CROUPIER, spaccandolo in testa al campione! Il bastone si spezza a sua volta e Jax sembra stizzito, sale sul tavolo dei dadi e comincia a colpire Drago con una serie di pugni al volto. JAX RIALZA DRAGO...

OVERDRIVE!!!!! SUL TAVOLO DEI DADI!!!!! Jax va immediatamente per il pin:

1....
2....

NO! Drago ne esce! Jax rialza Drago e lo butta a terra come se fosse un sacco di patate, scende dal tavolo e comincia a colpirlo con una serie di sto....

no!!!!! DRAGO BLOCCA LA GAMBA DI JAX E LO FA CADERE A TERRA! Il volto di Jax impatta con il pavimento e la mascella sbatte violentemente contro il marmo! Jax grida per il dolore e Drago tenta di approfittarne applicando la LAMANI RAMENO sul LUCKYMAN! Ma Jax non sembra dello stesso avviso e riesce ad evitare che il campione possa chiudere la sua morsa!

CROWD: "Jax new champion! Jax new champion!"

Kokone: Las Vegas si è schierata con Garet Jax!
Taggart: Così sembra!

CROWD: "Drago! Drago! Drago!"

Kokone: Ed ecco i fan di Drago!
Taggart: Siamo ad una situazione di 60 a 40 per Jax!

STANDING CROSSFACE DI GARET JAX!!! Ora è il LUCKYMAN a tentare la sottomissione su Drago! Drago si divincola e raccoglie da terra il bastone spaccato da Jax, sfregandolo sul collo del Luckyman con la parte tagliente ferendo lo sfidante che comincia a sanguinare! Jax molla la presa, Drago si rimette in piedi...

....SUPERKICK DA PARTE DI DRAGO!!!! Jax barcolla all'indietro e finisce contro una SLOT MACHINE! Drago comincia a colpirlo con una raffica di MIDDLE KICK e HIGH KICK al volto, mentre Jax scivola lentamente a terra per il dolore e per la pressione che il campione sta esercitando contro il corpo dello stesso Jax! Jax finisce a terra, Drago prova lo schienamento:

1.....
2.....

KICK OUT!!!!!! Kick Out da parte di Jax!!!! Drago tenta nuovamente di applicare la LAMANI RAMENO...MA JAX RIESCE A COUNTERARLA CON UNA INSIDE CRADLE!!!!!!

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DRAGO SI LIBERA! Jax grida la sua frustazione e comincia a colpire Drago con una serie di pugni al volto violentissimi! Jax è letteralmente scatenato e sembra non volersi fermare! Raccoglie uno sgabello dal tavolo della ROULETTE e colpisce alla schiena il fighter di Liberec, che crolla a terra dolorante! Jax tenta di schienare Drago!

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KICK OUT DI DRAGO! Jax è furente e prova a chiudere Drago nella LUCKYMISSION...MA STAVOLTA E' DRAGO A RIBALTARE IL TUTTO CON UN ROLL-UP!!!!

1.....

JAX SI LIBERA SUBITO!!! Drago, dolorante, è ancora in piedi...LUCKY KICK DI JAX...A VUOTO!!!!! Il fighter si sposta appena in tempo e prende una breve rincorsa...KOLENO SKOK DI DRAGO!!!!! A SEGNO!!!!!! PIN!!!!!!!!

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NIENTE!!!!! Jax riesce ad uscirne!!!!!
CROWD: "This is awesome! This is awesome!"
Kokone: Entrambi meriterebbero la vittoria!
Taggart: Grandissimo match!

PUGNO DI JAX!
PUGNO DI DRAGO!
PUGNO DI JAX!
PUGNO DI DRAGO!
JAX BLOCCA IL BRACCIO DI DRAGO!!!! E LO LANCIA CONTRO IL QUADRO ELETTRICO CHE DAVA LUCE ALLA STANZA!!!!!!

BZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZ
BZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZ
ZOT!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Kokone: Ma...cosa succede????
Taggart: Le luci!!!!! sono andate via le luci!!!!!!!
Kokone: Dal titantron si sente parlottare l'arbitro, Jax e diversi addetti del casinò!

REFEREE: E' un no-contest, in queste condizioni non posso arbitrare!
Jax: "No! No!!! Non ha senso!"

VINCITORE


CROWD: Bullshit! Bullshit!

LE LUCI TORNANO AD ILLUMINARE IL BELLAGIO NEL GIRO DI POCHI SECONDI! Drago è a terra, scosso dall'elettricità e in preda a spasmi muscolari! Il ritorno immediato della luce fa infuriare ancora di più il Luckyman mentre l'arbitro consegna la cintura di WBFF Undisputed Heavyweight Champion a Drago, il quale fatica a rimettersi in piedi. Un seppur dolorante Jax comincia ad imprecare e grida a gran voce.

Jax: "McFarry! Palesati! Questo non può e non deve essere l'epilogo del nostro match! E' palese che l'incontro l'avrei vinto io!"

Risuona la theme song di Michael McFarry, che fa il suo ingresso nell'arena accolto, questa volta, da un boato del pubblico! McFarry si rivolge a Garet Jax, il quale osserva il tutto da un televisore posto all'interno del Bellagio.

McFarry: "Purtroppo il tempo a disposizione per questa puntata è ormai giunto al termine e non possiamo garantire il proseguimento del match, anche se il risultato è viziato da un evidente errore di giudizio. Tuttavia, è in mia facoltà annunciare che a Survivor of The Ring voi due vi affronterete nel Main Event con in palio l'Undisputed Heavyweight Title in un classico WBFF RULES MATCH. Non era in programma una difesa titolata, ma non ci costa nulla aggiungere questo incontro in card. Pertanto, a Robert Dumas e James McFist non si aggiungerà nè Drago nè Garet Jax, ma il match sarà comunque un 3-way grazie alla inaspettata candidatura di Aaron Kirk. Questo è ciò che ho deciso."

Il pubblico fischia comunque la scelta di McFarry poichè voleva assistere in prima persona all'epilogo del match tra Drago e Jax. Il Luckyman scalcia nervosamente l'aria per l'occasione sprecata e grida ad un Drago ancora non del tutto ripresosi che a Survivor of the Ring la cintura sarà sua!

Kokone: Stiamo sforando con i tempi, ci vediamo venerdì prossimo con Survivor of the Ring, non mancate!
Taggart: Buona notte a tutti!

WBFF...BLOOD IS THE KEY
CREDITS:
Wordlife85 (Assemblaggio + Main Event)
Cith (First Blood Match)
Hammer (Triple Threat Match)
Kirk (KoF Match)
Charismatic Enigma (Iron Man Match)
Utenti (Promo)


CARD UFFICIALE SURVIVOR OF THE RING

Round 1

* Q1 - 4way: Bluebird vs Gaijin vs Völkermord vs Paul DeSade [Forbidden Fruit match]
* Q2 - 3way: Desperation Iron Man Championship: "Time" Angel Obike Lowe (c) vs Jack Leone vs Denny Leone [TLC^2 match]
* Q3 - 4way: Felix Owens vs Wizard vs Michael McFarry vs Joseph Roux [Bed of Thumbthacks match]
* Q4 - 4way: Artemis vs Crystal Houghton vs David Barriage vs Skyblue [Car Graveyard match]
* Q5 - 4way: Claudio Cazador vs Jumala vs Malcolm Clark vs Sheenan [Panel of Glasses match]
* Q6 - 3way: Aaron Kirk vs James McFist vs Robert Dumas [Barbed Wire Steel Cage match]


Round 2 (semifinali)
3 sfide 1 vs 1, un solo qualificato.
Totale: da 6 lottatori a 3 finalisti.

* S1: Vincitore Q1 vs Vincitore Q2 [200 Light Tubes match]
* S2: Vincitore Q3 vs Vincitore Q4 [Inferno match]
* S3: Vincitore Q5 vs Vincitore Q6 [Japanese Death match]


Round 3 (finale)

S1 vs S2 vs S3 [Fans Bring The Weapons match]

Main Event: WBFF RULES MATCH for WBFF Undisputed Heavyweight Title: Drago (c) vs Garet Jax
[Modificato da Aaron Kirk 12/09/2015 01:28]
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