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Bloody Desperation 3x04 - 24/04/2015

Ultimo Aggiornamento: 24/04/2015 20:59
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Drago / Denny Leone
Over the God
24/04/2015 20:57
 
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Parte un filmato trasmesso sul titantron, registrato dato che le immagini sono girate in pieno giorno. Il cameraman zooma su Sylvia Madison, che viene inquadrata di spalle, con addosso un insolito abito bianco. La donna si avvicina al portone di un palazzo e pigia con l'indice della mano destra su un pulsante del citofono, affianco al quale è riportata una targhetta con su scritto "Avv. L. Habermann".

"Chi è?"

Sylvia: "Ho un appuntamento con l'avvocato Habermann"

"Ho capito ma l'avvocato ha più di un appuntamento al giorno"

Sylvia: "Si ma l'avvocato ne ha soltanto uno nel momento in cui dovrebbe essere in pausa pranzo, Sylvia Madison"

Il portone si apre e Sylvia inizia a salire i gradini di una scala, seguita dal cameraman, fino a quando non trova una donna bionda ad attenderla sul pianerottolo.

"Prego, di qua"

La Madison viene condotta, da quella che dovrebbe essere la segretaria della Habermann, verso l'ufficio dell'avvocato.

"Un attimo, vedo se può riceverla immediatamente"

Sylvia la supera sorridendole con strafottenza e apre la porta dell'ufficio da sola.

Sylvia: "Tedeschi..."

Lena Habermann inizia ad osservare Sylvia senza dire una parola, non ancora almeno.

Sylvia: "Splendido vero? Un abito bianco, solo per ricordarti che sono il tuo angelo custode e che sono armata di ineluttabile bontà e buoni propositi. Lieta di fare la tua conoscenza, cominciamo subito? Magari da ciò che hai interrotto la scorsa settimana, ovvero i magnifici complimenti rivolti alla mia persona"

Pungente e tagliente come sempre, la Madison passa la palla all'avvocato. Lena squadra la figura della Madison per lunghi istanti, tra le due vi è una notevole differenza d'altezza, a favore della bitch in the red dress.

"Sì."

La tedesca si morde il labbro inferiore.

"Ti ascolterei per ore mentre fai la splendida, purtroppo ho da preparare una causa di non indifferente portata.

E sono molto interessata al sostegno che dici di potermi offrire. Gradirei se parlassimo di questo, magari, piuttosto che del tuo splendido abito."

Sylvia Madison indirizza un sorriso a Lena Habermann, che rimane impassibile.

Sylvia: "Bene"

La Madison raggiunge la scrivania di Lena e si mette a sedere, poi estrae dalla sua borsa la stessa pila di documenti che ha mostrato a Neith la scorsa settimana, in India. Poggia i fascicoli sulla superficie e poi inizia a spingerli lentamente in direzione della Habermann, rimanendo con lo sguardo fisso in quello dell'avvocato.

Sylvia: "Visto che la situazione si fa seria, parliamo di cose serie. Ci hai visto bene, principessa, non mi fa irritare il fatto che tu abbia elencato con disprezzo gli elementi che compongono la mia personalità, lo ha fatto anche Neith se hai notato. Ma tu non sei Neith"

La Habermann sta per afferrare i documenti rimanendo quasi del tutto indifferente al suo discorso, ma Sylvia poggia una mano sui fascicoli per attirare la sua attenzione.

Sylvia: "Neith critica con cognizione di causa ed è consapevole di non essere neppure lei una santarellina, sa che vincere non è facile, e che vincere sempre, o spesso, richiede necessariamente sporcarsi le mani e sporcare anche il gioco. Tu non mi fai irritare perchè sei stata offensiva, mi fai irritare perchè sei una moralista"

La Madison solleva nuovamente la mano lasciando a Lena la possibilità di avvicinare i documenti a sè per dare un'occhiata.

Sylvia: "E come tutte le patetiche moraliste, scommetto che anche tu hai qualcosa da guadagnarci in tutto questo. Non è un dubbio, è una certezza. Preferisco di gran lunga gli uomini e le donne che si mostrano realmente per quello che sono, affamati di successo, pronti a tutto per raggiungere quel successo. Io oggi ho bisogno di te, tu oggi hai bisogno di me, ma stanne certa... Io ti toglierò quella maschera, principessa, non so ancora quando, ma lo farò"

Dopo aver terminato con il suo monologo la Madison rivolge un gesto con la mano alla Habermann, invitandola a sfogliare i documenti che le ha portato. Ma la tedesca non li sfoglia immediatamente. Anzi, li poggia sulla scrivania, poi raccoglie da questa una tazza rossa (piena presumibilmente di caffè) da cui tracanna un lungo sorso.

"Non... diavolo, non prendermi in giro. Guardati. Lo dico seriamente, guardati! Lo specchio della sincerità, Sylvia Madison. Che parla di maschere... sei tu che ne hai una, ed è fatta di fondotinta. Dopotutto cos'è che hai? Talenti? Competenze? Hai solo un bel faccino, e un bel vestito.

Il problema è che le lancette corrono, angelo, e pregare ogni mattina che le rughe spariscano da quell'essere che il vetro riflette non serve: il tuo castello felice sta crollando lentamente, pietra dopo pietra, e questo ti terrorizza, perché senza quel faccino cosa ti rimane? Chi sarà interressato a te? Ma complimenti per aver mostrato a tutti chi e cosa sei."

Sylvia Madison resta impassibile, continuando a guardare la propria interlocutrice negli occhi.

Lena Habermann si mette finalmente a sedere, e dopo aver bevuto un altro sorso di caffè rassetta i documenti che la Madison le ha dato, dopodiché li sfoglia con attenzione.

Sylvia: "Io non invecchierò mai, e anche se dovesse capitare... Potrò sempre contare sul fatto che negli ultimi anni c'è una forte tendenza a puntare sulle milf. Buona lettura, signorina, ci aggiorniamo"

La Madison si alza e si allontana dalla stanza, Lena non alza neppure lo sguardo, rimane china sui fascicoli sfogliandoli uno dopo l'altro.

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Un dito mulatto, con un’unghia ben curata, suona al campanello. Appena sotto, una targhetta con scritto “Veselý”. La telecamera arretra, vengono inquadrati dei lunghi capelli castano scuro, e un volto conosciuto di profilo. Si tratta di Rebeca Helderson da Silva.
La porta si apre, un Drago indolenzito in t-shirt e pantaloncini da basket strabuzza gli occhi, sorpreso, e si lascia scappare un “Che vuoi?”, forse più scortese di quanto intendesse.
Rebeca abbassa la testa.
RHS: “Mi scusi se la disturbo, signor Vesely.

Impressionato dalla cortesia della ormai ex segretaria di Aaron Kirk, Drago la invita a entrare.

RHS: “Non si preoccupi, non resterò per molto, ma ho bisogno che lei mi ascolti, ho una proposta da farle.”

Drago si mette a sedere e la invita a proseguire con un cenno della mano.
RHS: “Da avversaria, ammetto di non essere stata diretta con lei. Lo scorso mese ha provato a togliere il titolo mondiale al signor McGunner, e ci è andato molto vicino. Ciò che lei non sa, è che io ho provato a fare lo stesso.”

Rebeca ora ha senz’altro l’attenzione del fighter.

RHS: “Nel corso dell’ultimo anno ho, non in questo ordine, falsificato tre referti medici e un test antidoping della federazione. Non si trattava di anabolizzanti né antidolorifici, il signor McGunner pensò bene di sperimentare un trip di acidi a ventiquattr’ore da un Bloody Desperation. Ha sofferto di infortuni al polpaccio, alla spalla e alla schiena, infortuni che richiedevano uno stop. Sono riuscita a farlo inserire solo di rado nelle card di Bloody Desperation, ma prima o poi gli acciacchi si accumuleranno. Ma le cose che ho dovuto fare per il signor McGunner non sono il punto. Qualche mese fa, ancora prima della formazione della vostra squadra per No Way to Escape, suo fratello James mi ha chiamata. Ha chiamato me perché pensava che fosse meglio per il signor McGunner pensare il meno possibile alla sua famiglia e alle sue colpe, ed è stato solo per sapere come stava. Ma dall’inizio del regno ad oggi la situazione non ha fatto altro che peggiorare.”

Piccola pausa di Rebeca. Per quanto si sforzi di tenere la poker face, è visibile che parlare dell’accaduto è spiacevole per lei.

RHS: “Quindi mi ha proposto di dire tutto alla federazione. Come lei avrà capito la dirigenza è... piuttosto tollerante, ma si trattava di un wrestler scomodo e dell’uomo di punta, ci sarebbe stato almeno un mese di stop e di sicuro gli sarebbe stato tolto l’Undisputed WBFF Heavyweight Championship. Tutto quello che le serve sapere è che non siamo andati fino in fondo, io non sono andata fino in fondo. Ma sono stata licenziata. Non ho rancore verso il signor McGunner, ma come le ho detto ho una proposta. Come ho fatto con il signor McGunner, ora che è infortunato posso richiedere nuovi test clinici per lei e ottenere qualunque risultato le farà comodo. E se se la sente, potrà tornare sul ring contro il signor McGunner.”

Drago sbadiglia, non si sa se per stanchezza o perchè annoiato dalla richiesta di Rebeca, ma la sua risposta praticamente immediata fa pendere l'ago della bilancia verso la prima ipotesi.

Drago: "Sono abbastanza confuso, ammetto di non essermi preparato per una situazione del genere, non so neanche cosa risponderle, vuole entrare a bere qualcosa? Con me ora c'è anche Artemis, magari ha qualche consiglio da darle per la sua battaglia personale contro la Wbff..."

Rebeca scuote la testa e Petr comprende immediatamente che la Helderson non ha alcuna intenzione di render di dominio pubblico la sua presenza. Drago non insiste e riprende la parola.

Drago: "Bene, allora...cioè, sinceramente non so cosa dirle, sono completamente colto alla sprovvista."

Drago deglutisce e guarda dentro casa sua, come a volersi sincerare che Lady Dizziness non sia nei paraggi per ascoltare quello che Petr sta per rispondere alla ex dipendente di Aaron Kirk. Dopo qualche attimo di esistazione, Drago risponde con fermezza.

Drago: "So che moltissime persone, compresa la mia compagna, vorrebbero vedermi sul ring a breve, molto prima di quello che i medici hanno affermato, ma non credo che sia il caso. Non penso di essere nella condizione di poter sostenere un incontro di un certo livello, e considerando che il mio obbiettivo è quello di sconfiggere il suo ex assistito il mio attuale stato di salute non credo che possa in qualsiasi modo essermi di aiuto. Mi creda, è davvero difficile per me rifiutare questa proposta, ma mi vedo costretto a farlo, credo che sia la scelta migliore."

Drago sorride a Rebecca, la quale prende nuovamente la parola.

RHS: "Le farò notare una cosa. Il signor... Aaron Kirk ha sempre scelto i suoi avversari. Io non so perché, ma provi a ripensarci. Ha iniziato scegliendo di rapire Esmeralda per sfidare Captain Mark. E poi è andato dal general manager a richiedere una sfida contro Tommy Kent. E lui stesso ha scelto Bohèmien come primo sfidante per il suo Desperation Iron Man Championship. Ha sfidato Jack Leone per WBFF Maniacs VI, ha puntato Memeth Arkin. E dal 2014 è stato lui a sfidare ancora Bohèmien, ha scelto Captain Mark come avversario e alleato. E anche quando è entrato nell'obiettivo di tutto il roster, tutto, ancora prima di No Way to Escape, ancora prima della Rumble... Aaron Kirk ha scelto lei, signor Vesely."

Drago inarca le sopracciglia.

RHS: "Se lei è davvero la ragazzina che fugge dal male che sta fingendo di essere in questo momento, continuerò a non capire perché l'ha fatto. Io lo conosco meglio di chiunque altro qui, Aaron ti accarezza con gli schiaffi e ti bacia con i morsi, non puoi sconfiggerlo mostrandogli quanto tieni in considerazione le sue abilità, azzardandoti ad affrontarlo solo al duecento percento della forma."

Rebeca si chiude il soprabito e si ravvia i capelli.

RHS: "Lei sarà pronto esattamente quando vorrà essere pronto. Se non ha intenzione di tornare sui suoi passi, la mia presenza qui è inutile. Le auguro buona guarigione, signor Vesely, e auguro ogni per lei e la signorina Mirjakova."

L'ex segretaria di Kirk si volta e fa per uscire...

Drago: "Se il signor Kirk sceglie così meticolosamente cosa vuole e cosa non vuole...perchè l'ha licenziata, signorina Rebecca? Grazie della visita, comunque..."

Drago chiude la porta e l'ex segretaria dell'Humbler si dilegua mentre le immagini sfumano.

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Due volti in maschera riflessi in altrettanti specchi ai lati di Skyblue sputano fuoco nella sua direzione, lo avvinghiano in un gomitolo di fumo.

Acqua…

Una chitarra giace sulla panchina di fronte a lui, percorre lo stretto corridoio per raggiungerla, immune al corteggiamento delle fiamme.

Fuoco…

Le dita solleticano le corde, producono un suono maldestro. La chitarra si polverizza, una piramide di cenere sul pavimento sputa una vecchia istantanea che afferra con tutte e due le mani.

Una donna ed un uomo abbracciati, il volto della prima solare e spensierato, quello del secondo celato da due linee che si incrociano, la più massiccia delle X.

Volta la foto e legge dietro:

“Non so dove sei, quanti anni hai, come ti chiami. Ma noi due, un giorno, ci ameremo. J.”

Gira la foto, la riguarda, c’è solo il Colosseo, che faceva da sfondo ai due innamorati scomparsi.

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Camerino della Chaotic Existence.

Black Violence è seduto su una sedia, il peso del corpo appoggiato alle ginocchia, le mani sulle tempie, come se stesse pensando intensamente. Jacob Lambda è alla postazione computer, sta navigando tra i vari siti web di contro informazione.

Lambda: “Ti è mai capitato di avere un’antipatia tanto per un uomo, al punto che di notte, ti lasci cullare nel sonno dalle immagini dei modi in cui potresti ucciderlo?”

Black Violence alza il capo per rispondere a Lambda.

Black Violence: “No. Ma immagino che a te sia capitato, dato che me lo stai chiedendo.”
Lambda: “Sì, a volte mi capita. E mi chiedo, come lo ucciderei? Userei una pistola o una spada come i samurai?”
Black Violence: “E quale risposta ti dai?”
Lambda: “Quasi sempre lo uccido con una pistola. Sai, è più sicuro, colpisco da distanza, posso scappare e non corro il rischio che lui possa ferirmi nella vicinanza corpo a corpo.”
Black Violence: “Quindi lo uccideresti da vigliacco, un colpo quando non se lo aspetta e poi via di corsa.”
Lambda: “Non posso certo rischiare la prigione. Io ho tante cose da compiere per aiutare questo mondo ad imbracciare la logica del caos. Tu cosa faresti?”
Black Violence: “Innanzitutto se avessi certi pensieri non starei a discutere o a farne elucubrazioni notturne. Agirei. E ucciderei solamente utilizzando la spada. Sentirei l’anima del nemico fuoriuscire, attraversare la fredda lama e trapassarmi, confondendosi per un secondo con la mia.”

Black Violence riporta il peso del corpo sulle ginocchia.

Lambda: “Posso chiederti un’altra cosa?”

Il predicatore mascherato abbandona nuovamente la sua posizione di meditazione.

Black Violence: “Non posso certo tapparti la bocca… Avanti, dimmi.”
Lambda: “Ecco, io stavo pensando… Perché sei ostinato a seguire Malcolm? Io non voglio seguire Malcolm, preferivo quando il capo era Kratos.”
Black Violence: “Kratos non è mai stato il nostro capo. Kratos era il nostro pastore, colui di cui avevamo bisogno in quel momento. Ci ha portati a scoprire frammenti della nostra anima che nemmeno sapevamo esistessero. Ha alzato la nostra soglia di concentrazione interna, aumentato la nostra razionalità, liberandoci dai preconcetti dalla società in cui siamo cresciuti. Ma ora siamo cresciuti. Abbiamo la visione del totale e la consapevolezza di chi siamo e soprattutto cosa siamo.”
Lambda: “Questo non spiega perché adesso dobbiamo seguire gli ordini di Malcolm.”
Black Violence: “Perché Kratos, colui che ci ha sempre indicato la retta via per la nostra maturazione, ha deciso che ora la retta via sarebbe stata quella di Malcolm.”

Lambda appare perplesso, Black Violence si alza dalla sedia e cammina verso la postazione computer, affiancandosi al suo compagno e dandogli una pacca sulla spalla.

Black Violence: “Io non so dove ci porterà Malcolm. Non so neanche se lui sa dove ci porterà. Ed è per questo che lui è il pastore di cui necessitiamo adesso. Kratos ha aperto la nostra mente fino a confini che non potevamo credere esistenti. Malcolm può rompere i confini e portarci verso l’infinita purezza e gioia del bambino. Fino ad adesso abbiamo creduto che il caos fosse violenza e ribellione. Ma non è così. Quello che abbiamo fatto è stato solamente un tentativo arrogante di imporre la libertà di spirito. Capisci che eravamo un paradosso vivente? Il nostro disordine era voluto, la nostra violenza era programmata. Non c’era niente di caotico nel nostro caos.”

Black Violence si sposta verso il suo armadietto, lo apre ed estrae il suo bastone. Poi torna alla postazione computer. Innalza il suo bastone e…

CRAAAAASHHHH
CRAAAAASHHHH
CRAAAAASHHHH

Il computer viene distrutto sotto gli occhi di Lambda, che salta dalla sedia e si porta in posizione fetale sul pavimento, impaurito dal gesto del compagno.

Black Violence: “Questo è vero disordine. Compiere un’azione per il puro gusto di compierla, senza pensare al cambiare le cose. E’ l’intercettazione del pensiero razionalizzato e la sublimazione dell’istinto. WOOOOOOO!”

Black Violence rimette il bastone nell’armadietto. Lambda è ancora in posizione fetale.

Black Violence: “Qual è il tuo pensiero adesso? Vuoi picchiarmi? Vuoi chiamare l’assistenza di riparazione dell’HP? Oppure vuoi tornare a quando eri un bambino e non avevi pensieri e tua mamma ti coccolava e ti diceva che andava tutto bene, e tu le credevi perché tutti i bambini credono alla loro mamma, ma non appena lei se ne andava tornava quella paura ossessiva che il mostro sotto al letto sarebbe arrivato a mangiarti e allora ti nascondevi sotto le coperte pensando che se il tuo corpo fosse stato coperto in ogni minuscola parte allora il mostro non avrebbe capito che tu eri lì presente?”

Black Violence rialza bruscamente Jacob Lambda e lo attacca al muro prendendolo per il colletto.

Black Violence: “Allora Jacob, qual è la tua natura? Perché fai parte della Chaotic Existence? Stai assecondando i tuoi istinti, oppure stai giocando a fare il ribelle?”

Jacob Lambda è tremante, si è fatto la pipì addosso. Cerca di non guardare in faccia (in maschera) Black Violence.

Lambda: “Io… io… non lo so!”

Black Violence molla la presa su Lambda. Poi, tranquillamente torna a sedersi sulla sua sedia.

Black Violence: “Questo è già un passo.”

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"Bartolomew" suona a pieno volume. Michael McFarry si presenta in Business Suit: giacca e cravatta verso un ring allestito con quattro sedie, due in lati opposti di un tavolo. La segretaria Yvonne tiene un contratto con una mano ed una penna con l'altra.
L'Irish Multimillionaire raggiunge il quadrato e si fa passare il contratto da Yvonne per poi appoggiarlo sul tavolo, facendole cenno di andarsene.

McFarry: "Dai, hai fatto quello che dovevi fare, sono un uomo impegnato. Sho, sho."
Fans: "Boooooooooooo."

Yvonne appare delusa del trattamento freddo da parte del suo boss, perciò rientra a testa bassa verso il backstage.
NOOOOOOOOOO.
La "Serenata Immortale" suona a pieno volume, il 'Greek Warrior' John Kratos esce dal backstage e vede Yvonne in quelle condizioni. BACIO PASSIONALE!!! Il Bald Basterd pare ridare positività alla segretaria, che osserva McFarry mentre bacia il guerriero di Sparta. L'Irish Multimillionaire passeggia nervosamente, mentre il compagno se la prende con calma prima di raggiungerlo.

Kratos: "Che faccia di bronzo, non dirmi che sei geloso! Non dico geloso di Yvonne, piuttosto mi sembri... geloso di me!"
Fans: "Kratos, Kratos, Kratos."
Kratos: "Gli affari sono affari, da te imparo ogni giorno la gioia di sentirmi un essere umano invece che un mostro violento. Dunque, sono proprio curioso di sapere cosa hai in mente, Michael."

Kratos si siede su una sedia ed appoggia entrambi i piedi sul tavolo, le mani dietro alla testa.

McFarry: "Ehi, questa non è casa tua. La WBFF Wrestling è la MIA casa e tu, Kratos, sei un ospite come tutta questa gente. Ma almeno loro sono giustificati perché spendono i loro soldi per chiedermi la carità di volgere il mio sguardo su di loro. Tu, invece, non hai alcun diritto, perciò taci e fammi parlare, pelato bastardo."

Il Greek Warrior se la ride, sa che McFarry è abituato a situazioni del genere e non è nemmeno offeso come vuole far credere.

McFarry: "Cazadores, è tempo di stipulare un bel contratto, una clausola che potrebbe farvi un gran bene in caso di vittoria, ma se verrete sconfitti potrete dire KAPUT al vostro 1968 personale. Venite a vedere cosa ha da offrire questo contratto!"

Risuona il volo del calabrone, ma è solo Cazador a presentarsi sullo stage!
Il wrestler di Sparks si presenta con in bocca una miccia spenta, batte il cinque ad alcuni tifosi, solo ai più sbracciati, quelli che per poco non cadono dalla transenna pur di toccare il loro idolo.
Il Cacciatore sale sul ring passando con flemma tra la seconda e la terza corda, di rimbalzo saltella un po' sul piede destro quindi si gode alcuni props da parte del pubblico; Claudio sembra essere un po' scazzato per il doversi confrontare da solo con i J@m, ma non mostra neanche un cenno di preoccupazione.
-Dove hai lasciato il tuo compare, Messico?- chiede sprezzante Michale McFarry.
Cazador non si scompone, cerca nelle sue tasche e trova dapprima un accendino bic fucsia, con il quale dà fuoco alle polveri, quindi successivamente estrae un telecomando e, in silenzio, senza proferir parola, lo mostra al pubblico, quindi a McFarry, prima di puntarlo verso il titantron, che si accende mostrandoci il mezzobusto del Luckyman!
L'arena esplode, Jax si prende i props quindi inizia a parlare dallo schermo!
-Pubblico di Bloody Desperation, buonasera, questo è un messaggio registrato perciò mantenete la calma per alcuni secondi altrimenti non capirete quanto sto per dirvi!
Il brusio si interrompe, Garet si schiarisce la voce, tossisce leggermente, quindi inizia a parlare
-Purtroppo questa sera potrò prendere parte solo al main event in quanto all'inizio dello show sarò appena atterrato allo Yeager Airport di ritorno da Pittsburgh. Non vi sto tradendo, sto solo promuovendo il mio film!
WOOOOOOOOOOOO!
Il pubblico si lascia andare ad un'ovazione ed il Luckyman, vecchio volpone, prevedendo tale eventualità, nella sua registrazione prontamente si ferma per qualche istante.
-Perciò, per tale serata, lascio a Claudio Cazador il compito di fare le mie veci finché non sarò di ritorno, e se state vedendo questo video, probabilmente sarò ancora al check out... Is this my lucky day? Probabilmente no, ma mi rifarò nel main event! Buon proseguimento signori!
WOOOOOOOOOOOO!
L'arena si lascia andare in un urlo di giubilo mentre il video sfuma, Kratos sembra reagire piuttosto passivamente a quanto visto, mentre McFarry inarca il sopracciglio e fissa di sbieco il Cacciatore prima di rivolgergli nuovamente la parola!
-Beh, non so se in Virginia sia in vigore una qualche normativa atta a tutelare i diritti delle coppie di fatto, ma io non posso fare altrimenti per raggiungere il mio scopo, perciò devo rivolgermi a te, bestione!
Di risposta, Cazador soffia del fumo in faccia all'irlandese, che deglutisce a fatica per non lasciar esplodere tutta la sua rabbia.
-Lo vedi questo?- domanda mostrando un foglio al campione di coppia- in questo contratto, c'è una clausola che...
Claudio Cazador strappa dalle mani di McFarry il foglio col contratto e lo firma con la sua canna!
Inevitabilmente la parte inferiore del contratto va in fiamme, ma mentre l'irlandese è intenzionato a preservare il foglio, il Cacciatore spegne il joint con poca delicatezza proprio sulla spalla del miliardario, prima di riporgliela nel taschino della giacca!
Kratos continua ad osservare a tutta la scena allibito, McFarry ha la bocca spalancata e le vene del collo in risalto per la rabbia, mentre il Cacciatore si limita a dare le spalle ai due rivali ed uscire con calma dal ring!

Con Cazador che si sta allontanando dal ring, McFarry batte tre volte le mani, quasi per dare un ordine imperativo agli addetti dello staff. Cessa la theme song del Cacciatore, l'Irish Multimillionaire riesce a costringerlo a girarsi verso di lui.

McFarry: "Vuoi sapere cosa hai appena firmato? La tua astensione a vita! Perché è vero che in caso di vittoria vostra, la WBFF Wrestling riconoscerà il diritto all'uso di canapa per esigenze mediche, quindi potrete rilassarvi o guarire dai duri colpi fumando a piacimento, a patto di regolari consulti con un nostro medico."

I fans sembrano felici, partono i cori "Legalize It!!!" mentre l'irlandese sembra ancora sorridente, vede già la seconda clausola davanti a sé.

McFarry: "Se invece perderete, be', cari miei vi andrà male. Sarete sottoposti ogni singola settimana ad un Wellness Program molto invasivo, che sarà in grado di determinare tutto quello che avete bevuto, mangiato, vomitato e fumato! Sì, i vostri corpi ci apparterranno e saranno di nostra proprietà. No, John, non era un'allusione sessuale."

Il Greek Warrior si tappa la bocca per evitare di mostrare la sua smorfia maliziosa.

McFarry: "Sapete cosa vuol dire? Risultare positivi al test della canapa, del bongo o di qualsiasi strumento dannato da Iddio vi costringerà a solide multe. Non guadagnerete un solo dollaro e dovrete venire da me a chiedere la beneficienza di lasciarvi una fetta di pane per vivere e sfamare le vostre famiglie."

L'irlandese osserva Cazador e lo guarda con aria di superiorità.

McFarry: "Tossico di merda!"
Fans: "Booooooooooooo."

Tuttavia, Claudio non pare affatto preoccupato, confida nella vittoria dei Cazadores e fa cenno che fra sette giorni lui e Garet Jax otterranno il diritto all'uso della canapa per 'ragioni mediche'. Kratos strappa via il microfono all'Irish Multimillionaire e si rivolge a Cazador.

Kratos: "Ho lasciato parlare questo sessista bigotto censore per oltre due minuti, ma ho anch'io un messaggio per te, Claudio. Ci rivediamo nel main event, voglio proprio vedere se perdere la cintura di Desperation Iron Man Champion ti ha reso molliccio e vulnerabile. Perché il mio obiettivo è di quello di mandarti KO con la FEEL THE PAIN e schienarti. Per me il Wrestling è una disciplina sportiva ed attendo questo nostro confronto!"

I fans non insultano il Bald Basterd, che a differenza del compagno dei J@M risulta apprezzato per la sua onestà.

Taggart: "Il confronto fra Cazadores e J@M porterà non solo alla lotta per le cinture di coppia, ma vedrà in gioco la stessa possibilità di legalizzare la canapa, argomento per cui i Cazadores si sono battuti strenuamente."
Kokone: "Secondo me, Jimmy Lover fa uso di cannabis da molto prima che anche solo venisse accennata questa possibilità!"
Taggart: "Lascia perdere, lui è un figlio dei fiori."

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Siamo nel backstage, le telecamere inquadrano l'interno di una stanza, dentro alla quale vi sono i quattro membri dell' Awakening, seduti sul pavimento con le gambe incrociate, e ognuno con un libro in mano.
Benchè la stanza sia debolmente illuminata da candele, il titolo si legge piuttosto bene :"Jumala, the real God."
Davanti a loro si trova una scrivania, alla quale è seduto Jumala, impegnato a sorseggiare un bicchiere di pregiato Chardonnay.

Jumala: "Sapete, benchè io possa essere a tutti i costi essere considerato una figura religiosa, io sono anche un uomo di scienza, di conseguenza tutto ciò che dico, tutto ciò in cui credo, ha come base delle verità assolute, incontrovertibili. Partendo da questo proposito, vi pongo un quesito. Cosa sono realmente il "bene" e il "male"? Esistono davvero? C'è una morale in questo mondo? Vi è una sorta...di giustizia?

Il divino si concede un sorso di vino prima di riprendere a parlare.

Jumala: "Io sono un darwinista, ok? Alcuni prosperano, altri arrancano. Nella vita, cosi' come in natura, i più forti sottomettono i più deboli, è una questione...di evoluzione. Ci sono uomini che credono che gli spetti qualcosa, credono di avere dei diritti solo perchè secondo loro sarebbe "giusto".
Ma come fanno questi esseri a richiedere una giustizia, quando non sono nemmeno in grado di difendersi da soli? La vera giustizia è la legge secondo la quale il più forte sopravvive, mentre il più debole...perisce! Perciò, figli miei, oggi, nel nostro incontro, proveremo finalmente che non siete dei deboli, ma che siete dei deboli che hanno affidatola loro vita nelle mani dell'uomo più "forte", "evoluto, e "giusto" di tutti.

Finito di parlare, il divino riprende a sorseggiare il suo vino.

Nelja: "Oggi sarà fiero di noi. Mostreremo a tutti la nostra fede. Schiacceremo Dumas, Owens e Slythered e..."

Alla pronuncia del nome di Slythered, Jumala distrugge il bicchiere che aveva in mano, e la sua mano si ricopre di sangue, ma il suo viso non mostra dolore, ma al contrario, uno strano sorriso appare sul volto del santone finlandese.

Jumala: "Slythered...il "giustiziere". Egli è un debole. o meglio, "il" debole. Distruggendolo, la nostra immagine non potrà che giovarne. Distruggendolo, noi dimostreremo che le verità di Jumala sono verità assolute! Distruggendolo, noi distruggeremmo un beniamino dei fans, facendo si che la nostra fede generi paura nel cuore di chi tifava per lui. Distruggendolo otterremmo in Kobayashi un alleato fondamentale per prendere in futuro le redini della federazione. Adesso sapete cosa fare. Non deludetemi."

D'un tratto, come d'arcano mistero, buio fu.

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Kokane: “Ehi, John.”
Taggart: “Sì, El?”
Kokane: “BAU!”
Taggart: “Ma che è ‘sta schifezza?”
Kokane: “BAU!”
Taggart: “Ma porko kane!”
Kokane: “John, lo sai cosa c’è in comune fra tua moglie e la striscia di mezzeria?”
Taggart: “El, per favore, piantala.”
Kokane: “Entrambe servono solo messe in orizzontale AHAHAHAHAHAHAH!”

Skyblue & James McFist vs Jacob Lamda & Black Violence

Fra le risa di El Kokone, parte la theme music di Skyblue, ovvero Rejoice the Sun. Tutti gli hippie nell’arena si stringono in caloroso abbraccio al suonare della voce dell’usignolo di Woodstock, e assieme al wresler mascherato del Minnesota entra James McFist, contento, per una volta, di fare da secondo. Almeno in apparenza. Skyblue è dentro, Hammer resta sull’apron ring. E risuola Lacrimosa della Immediate Music! Black Violence e Jacob Lamda fanno il loro ingresso! Il pubblico ha ben poca reazione, e la cosa sembra far incazzare a morte Jacob Lamda, che urla in direzione della folla. Lo stesso Lamda inizia sul ring contro Skyblue, sarà lui l’uomo legale. Bando alle ciance... si inizia!

DIN DIN DIN!

Clinch! Skyblue sembra subito avvantaggiato, riesce a ottenere un vantaggio chiudendo una Headlock, Lamda lo spinge contro il paletto... e Skyblue prende corre sulle corde e carpia all’indietro, facendo esultare la folla! Lamda sopreso e infastidito dalla manovra, prova la Chop! NO! Skyblue afferra la mano dell’Hell Patrol e chiude una Wrist Lock, poi si abbassa e METTE A SEGNO UN NORTHERN LIGHT SUPLEX! Con ponte:

1...
2...
NO!

Skyblue si sistema la maschera sulla testa e dà il cambio a McFist! Hammer entra subito carico, colpisce Jacob Lamda con una serie di stomp, e quando questo si alza... HAMMERSLAAAAM!!!! McFist mantiene la posizione per schienare:

1...
Black Violence interviene!

God’s Hand prende McFist per i capelli... E VA PER LA CHAOTIC IMPACT! Nooo, Skyblue sale sul paletto e va a segno con un Flying Forearm Smash! Black Violence rotola all’indietro, James McFist lo afferra per la maschera e lo stende con un pugno! Jacob Lamda torna alla carica! Ma nulla da fare: Toe Kick di uno scatenato Hammer, Lamda barcolla... PLECTRA RAIN!!! Un plettro di ferro finisce dritto sul grugno dell’Hell Patrol... ED HAMMER CHIAMA LA ANVIL’S TREASON!!! Anvil’s Tre... NOOOO! Jacob Lamda si tiene alle corde per non essere trascinato dalla presa, e McFist finisce per dare una culata sul mat, il wrestler nativo di Chicago è lesto a riazarsi, ma JACOB LAMDA LO COLPISCE CON UN ROUNDHOUSE KICK! E Black Violence torna in piedi, si è munito del suo bastone da pastore... E METTE A SEGNO UNA BASTONATA SUL VOLTO DI McFIST!!! Skyblye torna sul ring, pugno per Jacob Lamda, MA C’È UNA BASTONATA ANCHE PER LUI!!! Lamda si lascia cadere su McFist:

1...
2...
NO!

Lamda si china su McFist e lo colpisce con una serie di pugni! SBAM! SBAM! SBAM! Nel frattempo, Black Violence procede a strangolarlo con il bastone da pastore! McFIST AFFERRA IL BASTONE CON ENTRAMBE LE MANI E LO ALLONTANA DALLA SUA GOLA! E riesce con esso a parare un pugno di Jacob Lamda! Lamda urla per aver colpito il bastone Hammer spintona e riesce a liberarsi! Black Violence ha ancora il bastone... ma Skyblue lo ferma! Afferra il bastone e lo getta via! E Black Violence si volta un attimo verso di lui. Solo un momento. Ma nell’attimo in cui torna a McFist è già troppo tardi.
ANVIL’S TREASON.
A SEGNO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Black Violence rimbalza via, finisce fuori dal ring fra la seconda e la terza corda! Skyblue intanto si occupa di Jacob Lamda: serie di pugni all’angolo, Irish Whip, Irish Whip rovesciata da parte di Lamda, che lo accoglie con una Clothesline sul ritorno... nope. Skyblue si abbassa ed evita. Jacob Lamda si volta.
BLAAAAAAAAAAAAACK MIRRRRRRRROOOOOOOOOOOOR!!!!!!!!!!
McFist urla al pubblico!

Crowd: “HELL! HELL! HELL!”

Hammer sale sulla terza corda... E VOLA!
HAMMER SMASHED FACE!!!!! Eseguita perfettamente. McFist si massaggia la fronte, e copre un esanime Jacob Lamda con un braccio:

1...
2...
3!!!

DIN DIN DIN!

Testo nascosto - clicca qui


Riparte Rejoice the Sun, Skyblue e James McFist non festeggiano, ma si scambiano uno sguardo d’intesa al centro del ring. Per quanto sia possibile scambiare uno sguardo d’intesa con una persona di cui non puoi vedere gli occhi. I due lasciano l’arena, il pubblico reagisce molto, molto bene. Reagisce come si reagisce per i top...
[Modificato da wordlife85 24/04/2015 20:58]
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