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WBFF Maniacs VII

Ultimo Aggiornamento: 29/03/2015 20:46
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Drago / Denny Leone
Over the God
29/03/2015 20:42
 
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GET JAXXXED! SPECIAL EDITION!

Sentiamo risuonare nell'arena “Figure 4 Instrumental” di Sean Price, il ring si illumina con dei fari violetti e vediamo due sgabelli al suo centro, sta per partire il talk show!
Garet fa la sua comparsa sulle note della theme “speciale” che in passato ha accompagnato il suo talk show, sostituendosi alla sua theme originale per motivi di copyright, indossa un completo turchese, una camicia bianca ed una cravatta nera con sopra una paperella gialla!
Come al solito il suo cattivo gusto nello scegliere i vestiti da cerimonia non può passare inosservato, e come al solito il Luckyman prima di salire sul ring batte il 5 a tutti i suoi fans, specialmente in un giorno speciale come questo!
Una volta sul quadrato, si prende tutto il tempo possibile, salendo prima sull'angolo in alto a destra del teleschermo, successivamente sul suo opposto, prima di spolverarsi la giacca ed iniziare a parlare!
-Signore e Signori, benvenuti al GET JAXXXED!

WOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!

-Cazzo, siete bellissimi!

GARET JAX!
GARET JAX!
GARET JAX!

Le telecamere indugiano sul wrestler di Las Vegas, che ci appare quasi commosso, prima di inquadrare un simpatico cartello recitante la frase “Garet won my heart, but then he played it at the roulette” accompagnata da un cuore spezzato, portato in alto da una fans adolescente che con una smorfia si mostra dispiaciuta appena si accorge di essere inquadrata, prima di scoppiare a ridere in un urletto isterico.
-Starei ore a sentirvi urlare, ma purtroppo lo spettacolo deve andare avanti, perciò come mio solito andrò dritto al sodo: oggi avevo tre possibilità per svolgere questo segmento. La prima, è in solitaria, in quanto ormai El Cazador non ha più bisogno di un manager, ed io non ho più bisogno di una guardia del corpo, sebbene a entrambi faccia comodo qualcuno a coprire le spalle dell'altro. Lui sa benissimo come comportarsi davanti alle telecamere, non ha bisogno del mio aiuto. Ma il “GET JAXXXED!” è un talk show, ed io sono uno showman, e per quanto possa essere bravo, starvi a parlare di me stesso vi romperebbe il cazzo più di un monologhista ad un open day!

WOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!

-Quindi- prosegue il Luckyman- la seconda opzione avrebbe previsto la presenza dei miei rivali odierni, ovvero i Leones. Ma onestamente, col vecchio Jack mi diverto più a bermi qualche sorso di vecchio Jack che a parlare.
Garet Jax si prende una pausa inaspettata, il pubblico rumoreggia “What about Denny?”.
-Sì, lo so che volete sapere cosa ne penso di Locker- incalza Jax senza far attendere troppo i suoi tifosi- ma che volete che vi dica? Posso rispondere io a tutte le domande che gli avrei posto! Sì, il vizio di giocare con le catene ce l'ha ancora, sì, è invecchiato anche lui pure se i suoi anni se li porta bene, sì, si comporta come un bullo del cazzo e dopo aver rubato in anticipo la paghetta al papà e la rumble a Drago, la prossima volta ruberà le merendine ad Aaron Kirk e sì, se gli ho rotto il culo quando era più giovane, posso farlo ancora oggi che ha i suoi anni di inattività sulle spalle!

WOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!
GARET!
GARET!
GARET!

-Tuttavia, oggi, a Maniacs, ho deciso di innalzare ulteriormente il livello qualitativo di questo talk show, ed è qui che arriviamo alla terza opzione. Sì, ci sarà un ospite e sto per presentarvelo e... anzi, lascio che sia lui a parlarvi di cosa accadrà oggi! Signore e Signori, CLAUDIO CAZADOR!
Parte il Green Hornet Theme, dal backstage arriva il Cacciatore con passo deciso! Indossa insolitamente una felpa nera, cammina sulla passerella a braccia alzate e pugni chiusi, dopo il trionfo di premi conquistati agli awards WBFF il pubblico giustamente rompe la keyfabe e gli tributa un meritato applauso, che il wrestler di Sparks raccoglie!
Nel quarto anello ovest dell'arena, tre ragazzi hanno ritagliato tre buchi in un cartello, dai quali affacciarsi con i loro volti, e sopra di loro appare la scritta “WANTED – DEAD OR ALIVE”, mentre al di sotto “REWARD: 1 million of pot!” accompagnati dal disegno di una lunga canna.
Sul ring, i Cazadores si abbracciano, Garet alza il braccio del collega ripetendo il suo nome al microfono, altri applausi da parte dell'arena, quindi ecco arrivare il microfono per il Cacciatore!
The Lucky One si fa da parte verso l'angolo mentre Claudio inizia a parlare.
-Buonasera a tutti. Lo sapete, non mi piace parlare.
Silenzio tombale nell'arena, il wrestler di Sparks è visibilmente emozionato e sente particolarmente la tensione dei grandi eventi, il pubblico se ne accorge e decide di non pressarlo, lasciandolo continuare con i suoi tempi.
-Come ha già detto Garet, oggi vogliamo creare qualcosa di totalmente nuovo. Infatti, il “GET JAXXXED!” di oggi non sarà un talk show, bensì una vetrina per la promozione di un messaggio sociale!

WOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!

-Infatti, Garet ha deciso di metterci la faccia in quanto condivide questo ideale, prestandomi questo spazio. Io, invece, prometto a tutti voi che da oggi lotterò anche al di fuori del ring per promuovere la totale legalizzazione della marijuana a scopo medico e ricreativo in tutti gli Stati Uniti e quindi nel mondo!

WOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!

Nel pubblico si odono reazioni miste, sebbene almeno il 65% dell'arena mormori a favore di Cazador, quindi quest'ultimo si toglie la sua felpa mostrando al mondo una maglietta con un'enorme foglia di marijuana al centro e la scritta FREE WEED!

-Non mi interessa quanti di voi siano favorevoli a questa causa, ma vi chiedo solo di riflettere su quanto starò per dirvi: avete presente quando vi dicono che i wrestler si allenano 8 ore al giorno e per questo non dovete provare a rifare quel che facciamo noi a casa? Beh, SONO CAZZATE! Un wrestler viaggia e lotta per un totale di 300 giorni l'anno, ciò vuol dire che almeno 16 ore della sua giornata sono occupate dalla registrazione degli house show, dal viaggio aereo, dallo spostamento in albergo e quindi dal sonno! Secondo voi nelle restanti 8 ore noi stiamo tutto i ltempo sui bilanceri? Assolutamente no.
Il pubblico è gelato, non si riesce a capire dove voglia andare a parare il Cacciatore, tanto che il suo sembra quasi un messaggio negativo piuttosto che una buona pubblicità alla sua causa.
-Sapete cosa vuol dire subire lo stesso tipo di bump sulle stesse ossa, sugli stessi muscoli, sugli stessi nervi, per 300 giorni l'anno? Significa che quando ti ritrovi a fare i conti con la tua salute, questa ti presenta per l'appunto un conto salatissimo. Ho visto fior fior di colleghi abusare di qualunque tipo di painkiller. E ve lo assicuro, anche io ne ho fatto uso dopo il mio debutto in PPV contro Drago.
Gli spettatori continuano a rimanere in silenzio, qualcuno si mette le mani nei capelli o sulla bocca, sul quadrato invece Claudio Cazador sembra sofferente, quasi gli scendono delle lacrime per la vergogna e la pesantezza della sua confessione.
-Noi wrestler patiamo degli sforzi disumani. La maggior parte di voi appassionati lo sa, ma troppo spesso per i propri ideali non è disposta ad accettare i compromessi morali dati da questa disciplina. Troppo spesso ho letto di wrestler morti per gli eccessi del loro passato. E vi posso assicurare una cosa: fumando marijuana, sarei un ipocrita a dirvi che salto come un cerbiatto e non provo alcun tipo di dolore. Le sediate le senti, le schegge di neon pure, così come le puntine, cocci di vetro, e potrei starvi a parlare per un'altra ora di quante volte sono tornato in albergo con infiammazioni tendinee. Eppure, è grazie alla marijuana se riesco a lenire, e spesso a guarire, la quasi totalità dei miei dolori. È grazie alla marijuana se posso continuare a prendere bump senza che il mio corpo assimili il dolore come un piacevole rilascio di endorfine, rendendomi dipendente da esso. E grazie alla marijuana, molti miei colleghi potrebbero uscire allo scoperto e curarsi come si deve, senza il rischio di perdere la loro fanbase, per non parlare di quanto si potrebbero lenire i dolori dei malati terminali, ma per informarvi a riguardo di quest'ultimo argomento, siete abbastanza intelligenti per leggere da soli uno di quei cazzo di numerosissimi trattati medici in circolazione. Io sono qui per sensibilizzarvi riguardo LA MIA battaglia, riguardo quanto farebbe bene la legalizzazione a questa disciplina, facendo crollare quel muro di ipocrisia che regna intorno all'uso della cannabis.
Se tra 30 anni vorrete vedere una foto di gruppo piena di wrestler di oggi, beh, non dico che grazie alla legalizzazione ci saremmo ancora tutti e in perfetta salute... ma di sicuro molti di noi assumerebbero molti meno painkillers, aumentando la loro aspettativa di vita.
È tutto gente.
Il Cacciatore lascia cadere a terra il mic, fa per andarsene ma viene bloccato da Garet Jax, che lo fa rimanere sul ring ed inizia a chiamare un applauso per il suo tag team partner, applauso che ad onor di cronaca stava già partendo!
Naturalmente non tutti i presenti sono d'accordo con quanto detto da Cazador, ma buona parte del pubblico approva!
-Non è finita gente...- esclama quindi a sorpresa il Luckyman!
Vediamo infatti che dal taschino della sua giacca estrae un pacchetto di sigarette... pieno di joint!
Li mostra orgogliosi al pubblico, quindi scende dal ring e li va a offrire alle prime file!
Vediamo che alcuni si accalcano per riceverne uno, altri invece sembrano quasi un po' schifati, ma c'è una generale reazione d'euforia!
Cazador nel frattempo sul ring si accende un sigaro che si sicuro al suo interno contiene foglie di tabacco, ma a questo punto la televisione decide di interrompere il segmento per trasmettere degli stacchi pubblicitari riguardanti promozioni di alcune concessionarie e suggerimenti per cause legali di gruppo nel caso qualcuno abbia contratto effetti collaterali per via di un'errata cura al testosterone!

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Jack Leone è nel camerino della sua squadra. Mr. Attitude appare di buon umore e parla con il figlio.

"Sono felicissimo, tornare a collaborare con te mi rende entusiasta. Mi fa piacere che tu abbia deciso di passare con me il tempo che ci rimane prima della sfida. Sai, in questo mese abbondante ho ricevuto molte critiche da te e ci ho pensato a lungo. Avevi ragione, non posso continuare a fare il vecchio saggio. Mi hai ricordato che io sono lo stesso uomo che ti ha abbandonato quando eri in fasce, che non ha più voluto saperne della tua esistenza ed anche dopo averti ritrovato ero l'uomo che se ne è fregato ed ha cercato di manipolarti dalla distanza."

Jack appare estramamente felice e si avvicina al figlio.

"Ma ora tutto è cambiato. Siamo una famiglia, è normale per un padre prendersi cura del figlio. Dopo tutti questi anni, almeno ora sarò in grado di non abbandonarti. Dobbiamo combattere insieme, perciò hai bisogno di tuo padre."

Mr. Attitude accarezza la testa del figlio... ma si tratta della action figure di Denny Leone, il modellino miniaturizzato. Leone non è pazzo, sa bene di parlare con un pupazzetto.

"Sai, sei pure meglio di MIO figlio. Almeno tu stai zitto e senti quello che ho da dire. Non sarebbe poi così male se Claudio Cazador stasera distruggesse le tue corde vocali, rendendoti incapace di aprire bocca. Non avendoti istruito personalmente, sei cresciuto senza rispetto, parli di tuo padre come di un estraneo, ma stai certo che grazie a me otterrai le cinture MONDIALI. Sì, tornerai ad avere una cintura mondiale insieme a me."

Mr. Attitude fa sbattere la testa dell'action figure di Denny sul tavolo in maniera piuttosto violenta.

"Oh, vedo che fremi dalla voglia di combattere. Ma aspetta, ho un regalino per te, voglio mostrarti il mio amore come padre."

L'action figure viene posizionata su una sedia, Leone ritorna immediatamente con il suo lazo messicano, che usa per legare il collo della figura.

"La senti questa pressione? No, sei un fottuto oggetto inanimato. Però, ti hanno fatto realistico. Assomigli a Denny, mi chiedo come sarebbe lui con il mio Lazo legato alla sua gola. Probabilmente mi darebbe una bella sensazione. Come padre, è ora di insegnarti un po' di rispetto!"

Jack tiene l'action figure legata al lazo e poi scalcia via la sedia. L'unica cosa che impedisce alla figura di cadere è il lazo usato come cappio, stringendo il collo in maniera inquietante.

"Nah, non mi soddisfa. Purtroppo, non sei Denny Leone. Ma cambia poco! Stasera io e te diventeremo campioni di coppia. Siamo una famiglia, sì, siamo una famiglia ed io ti possiedo come parte di questa squadra. Continua pure ad insultarmi quanto vuoi, ma otterrò esattamente quello che voglio."

Il Cowboy di New York appare divertito e ride a voce alta mentre continua a tenere la testa dell'action figure nel suo lazo.

Ma ad un certo punto, il gelo di una catena avvolge il collo del Cowboy, il quale rimane impietrito e molla l'action figure che cade a terra, con la testa del pupazzo ormai libera dal lazo. La catena non stringe il collo di Jack, ma lo tira leggermente indietro, mentre Denny Leone, che aveva assistito alla scena, avvolge il padre tra le sue braccia brandendo la catena attorno al suo collo e accarezzandone il volto.

"Papà, hai visto, tuo figlio non scappa, tuo figlio è qua con te, la famiglia prima di tutto, no?"

Le telecamere indugiano sul volto di Jack Leone, una goccia scorre lungo il suo viso, il terrore si impadronisce del suo volto, il tono assolutamente sadico risuona come un monito per Jack, nonostante il significato delle parole sembri suggerire tutt'altro.

All'improvviso, la catena cade a terra e Denny Leone lascia libero il padre, il quale non si volta nemmeno dal figlio, che nel frattempo ha già abbandonato la stanza, lasciando il Cowboy interdetto in uno stato di confusione totale.

CAMERA FADES

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La modella bionda è nel backstage, si muove tra i corridoi. Tra le mani regge un fucile a pompa, quello che viene utilizzato per fare softair. Indossa una tuta in latex aderentissima, chiusa da una cerniera fino all'incavo dei seni. Un paio di stivalacci di pelle nera - interamente borchiati - ed i capelli sono legati in una coda altissima, che con la punta arriva a sfiorare la schiena. Si muove come una pantera, sinuosa tra i camerini, addossandosi alle pareti del corridoio per non farsi scoprire.

Neith: BANG! Presa!

E spara addosso ad una costumista, che per lo spavento cade per terra tutta tremolante. La fissa con gli occhi spalancati, e la bella valchiria inizia a ridere sadicamente, osservando la macchia di vernice rosa che ha lasciato sulla donna per terra. Infine riprende a muoversi, ogni tanto fa qualche saltello in avanti, e comincia a sparare a raffica superando ogni singolo camerino o stanzetta, e li prende tutti. Prende i fotografi, i buttafuori, gli altri costumisti, i tecnici e chiunque si trovi lungo la sua strada.

Neith: Visto? Riesco a raggiungervi tutti.. E piano piano, riuscirò a fare strage. Resterò io la regina di questa federazione. Nessuno si salverà.

Continua a ridere, e si posiziona contro alla parete incassando le spalle e la schiena, il fucile rimane sollevato con la canna verso l'alto. Poi si apre una porta all'improvviso, a pochissima distanza dalla Queen of Fight: Artemis esce fuori dal suo camerino inconsapevole di ciò che l'attende.

§Artemis§ Cosa c'è? E' arrivata l'invasione degli zombie?

Artemis si volta alla sua destra rimanendo stupita nel vedere Neith con un ficile tra le mani, la Valchiria sorride a denti stretti pregustando il momento in cui colpirà anche la sua rivale, abbassa velocemente il fucile mirando sul petto della lottatrice Ceca. Ma Artemis scatta in sua direzione e afferra la canna del fucile-giocattolo forzandola verso l'alto. Parte un colpo a vuoto, anche il soffitto del backstage si tinge di rosa confetto.

§Artemis§ Wow, mina vagante....

Lady Dizziness rimane con lo sguardo fisso in quello della sua nemica, mantenendo la presa sulla sua arma per evitare il peggio.

§Artemis§ Fino a qualche tempo fa avrei detto che da una come te ci si potrebbe aspettare di tutto, nel senso che ti vedevo come una donna imprevedibile pronta a trovare sempre un nuovo espediente per stupire il pubblico della federazione, oltre che me. Ma oggi finalmente ho capito chi sei, una donna a corto di idee, una donna che ha già fatto il suo tempo. Prima contempli le mie foto, poi mi fai una caricatura pur di continuare a far parlare di te, adesso vai in giro con un'arma giocattolo dopo avermi vista all'opera la scorsa settimana con un'arma VERA....Si è vero, è evidente che tu sia una di quelle che segue la moda, e io sto diventando il tuo modello da seguire, mi sembra innegabile no??

Artemis strattona l'arma di Neith verso il basso facendogliela puntare a terra, poi lascia la presa.

§Artemis§ La tua immagine, Neith, quella di cui hai tanto parlato davanti a uno specchio, si sta lentamente dissolvendo. Ne vuoi un altro chiaro esempio? La scorsa settimana ho visto il tuo elegante portamento e le tue maniere raffinate da up-town girl venire meno in favore di un'ira incontrollata, uno stato di rabbia verso il quale IO ti ho indotta. Io ti sto annichilendo Neith, hai capito che forse vorresti essere come me, ma se ci fosse qui il general manager sai cosa ti direbbe? Neith, ho una triste notizia per te, non sarai MAI come Artemis! L'immagine della Valchiria, della regina della WBFF, era come un puzzle completo che tutti potevano ammirare. Ma essendo un puzzle, mia cara, essendo formato da innumerevoli tasselli assemblati....adesso è tornato allo stato primordiale, ad un cumulo di anonimi minuti pezzi di te stessa non più legati da un filo conduttore. Questa sera, simpaticissima amica mia, immaginerò ogni riquadro metallico della gabbia come un pezzettino di quel puzzle, e proverò a ricostruire la tua immagine sbattendotici contro, si... Ma non sarà più come prima sai? Perchè perderà il suo polivalente cromatismo in favore di un'unica tinta: ROSSO SANGUE!

Neith: Beh cara mia.. La differenza tra me e te è sostanziale. Tu sei la caricatura di te stessa, io non sono la caricatura di nessuno. Tu giocando con un'arma vera cosa volevi fare? Mettermi paura? Io non ho bisogno di armi vere, a me bastano le parole VERE, i fatti. E come avrai notato, anche con un giocattolo ti ho fatta trasalire.. Non è forse così? Questo si che mi sembra DAVVERO innegabile.

La bionda si umetta le labbra prima di proseguire.

Neith: Per te quelle povere casalinghe disperate, le ragazzine nerd con gli occhialoni a fondo di bottiglia e tutte le altre poverette che hanno paura di muovere un dito contro i loro mariti, i loro compagni, o chiunque le voglia toccare per fare loro del male.. Pensi ambiscano a diventare dei Trans mascelloni come te? Eh Artemis? Pensi che gli allenamenti estenuanti bastino a renderti temibile? Pensi che si possa combattere solo con la violenza? Pensi che facendoti dei polpacci da calciatore o una mascellona da modello transessuale possa cambiare qualcosa? No cara. Ti sbagli.

Fa una piccola pausa, si limita solo a sorridere, mantenendo la canna del fucile puntata verso il basso, cercando poi di allontanarla via da lei spostandola con il braccio destro.

Neith: Tu sei il paradosso incarnato a persona, una promotrice del femminismo con l'aspetto di un uomo, portavoce indomabile di una casta pudicizia con il background di una sgualdrina.. Sei la donna che punta sulla forza per dire di no a soprusi messi in atto con la forza, dimenticandoti di tutte le altre innumerevoli armi che il nostro essere donne ci mette a disposizione. Sei l'incoerenza, il tuo corpo sprigiona incoerenza da tutti i suoi pori. Sei la donna che entrerà nel vivo del match con lo scopo di compiere un massacro e dimostrare di avere delle capacità, ma finirai per svenire a causa della puzza di ascelle di alcuni lottatori, perchè nonostante tutti i tuoi sforzi tu sei rimasta la piccola troietta materialista di qualche anno fa. E quando accadrà io sarò li, pronta a schienarti, ad eliminarti dal match più importante della tua carriera.

Artemis spintona Neith facendola indietreggiare.

§Artemis§ In quel match ti renderai conto di ciò che ti è sempre sfuggito fino ad oggi, ovvero che questa è una federazione di wrestling e che per vincere bisogna LOTTARE! Non sei al circo, non sei all'Oprah Winfrey show, nè al ballo delle debuttanti. Oggi vedrai qual è la differenza tra una divetta da quattro soldi e una lottatrice, una VERA lottatrice.

Neith scuote il capo sorridendo con malizia.

Neith: "Nuovamente, BANG! Colpita al cuore, e senza usare il fucile!"

Artemis rivolge alla sua nemica per la pelle un gesto col dito medio, Neith si volta e fa per allontanarsi. Lady Dizziness fa lo stesso voltandosi di spalle e intraprendendo la direzione esattamente opposta rispetto a quella della Valchiria. Il cameraman però continua a seguire i movimenti di Neith, che ad un tratto si ferma ed inizia a ridacchiare tra sè e sè con uno sguardo luminosissimo di insana follia. Si volta di scatto........E SPARA SULLA SCHIENA DI ARTEMIS! La lottatrice finisce a terra con i vestiti deturpati dalle pallottole coloranti, poi si rialza velocemente.

§Artemis§ TU SEI FINITA, SEI MORTA!

Neith fugge via facendo rimbombare per il corridoio le sue risate altisonanti, Artemis intraprende una corsa da film d'azione hollywoodiano per provare a raggiungerla. E su queste immagini si chiude il loro ultimo confronto verbale, l'ultimo prima del match che le vedrà lottare l'una contro l'altra.

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"Derrick Mortimer, questo è il mio nome.
Avete solo intravisto l'apice del mio dominio.
Stanotte, la paura si impadronirà di voi, l'uomo nero conquisterà lo Scent of Glory."

Kokone: Ora non ci sono dubbi, lo vincerà lui!
Taggart: Veramente, un promo del genere lo riabilita agli occhi dello spettatore medio, ora si che ha una chance!
Kokone: Benissimo, quanto ci pagano per dire queste cazzate?
Taggart: Shhhhht, che gli spettatori ci sentono!

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Chicago, sabato 28 Marzo 2015, ore 23:57.

McFist è seduto ad un tavolo di un Blues pub della città, a bere una doppia pinta di birra bionda in solitudine. Una band sta suonando The Thrill is Gone di B.B. King, le luci del locale sono soffuse in tonalità violacee: nonostante il viavai di gente si costruisce un momentum di immutabilità apparente in cui James, tra un sorso e l'altro, manifesta delle emozioni diverse in viso e alle volte perfino contrastanti l'una dall'altra.

Si parte con la tensione, sguardo vuoto fisso verso il basso, su un punto indistinto della superficie del tavolo.

Poi la consapevolezza di potercela fare, lo sguardo viene risollevato e si fa più determinato, la fronte corrugata e un tic sulla mandibola che lascia evincere che le sue due schiere di denti premono l'una sull'altra, in un gioco di forza fine a se stesso, per accumulare carica emotiva e autoconvincersi di essere ancora lui, James "Hammer" McFist, l'uomo, il wrestler che può ancora tutto, nonostante tutto...

Infine lo sguardo punta ancora più un alto, un sopracciglio inarcato, smorfia sulle labbra, una mano che inizia a sfregare sul pizzetto del proprio mento. Chissà a cosa starà pensando adesso, non è facile da capire, ma non ha neppure un vero senso porsi l'interrogativo perchè... L'apparente immutabilità del momento viene spezzata da un fenomeno imprevedibile, un evento più unico che raro. Molta gente nel locale si volta verso la stessa direzione, come se avesse appena visto un demone fare un bagno rilassante nell'acqua santa.

Michael McFarry fa il suo ingresso nel pub. La sua eleganza e il suo portamento sono in totale disaccordo con il resto del pub. L’Irish Multimillionaire sorride a volti che vanno dall’essere disgustati all’essere minacciosi, e si va a sedere al tavolo di McFist.

McFarry: “Posso offrirti il secondo giro?”

L’Irish Multimillionaire chiama con un cenno il cameriere e ordina due pinte doppie di birra bionda.

McFarry: “Allora? Non mi dici niente? Pensavo che appena mi avresti visto saresti saltato sulla difensiva, attaccandomi fisicamente o partendo con uno dei tuoi sproloqui che avrebbe fatto innamorare qualche ubriacone del locale.”

Hammer finisce la sua birra e continua a non proferire parola.

McFarry: “Vuoi tenere le energie per domani? Ti capisco. Non è un incontro come tutti gli altri. E ti confesso una cosa, un’ora fa ero nel mio letto che mi giravo e mi rigiravo perché non riuscivo a prendere sonno. Allora ho pensato che anche tu sicuramente ti trovavi nella mia stessa condizione e sono venuto a cercarti per avere un attimo di condivisione. Stasera, in caso eccezionale, ci troviamo entrambi dalla stessa parte. A lottare contro l’adrenalina.”

James lascia trapelare un sorriso, appena accennato, sembra più una smorfia che un sorriso vero e proprio.

McFist: "La maggiorparte dei nostri colleghi staranno pensando a cosa dovranno dire o fare domani, a come distruggere le certezze dei loro avversari, a come agire concretamente per portare a casa il risultato. E noi due qui, a farci una bevuta, non lo trovi curioso? Sarebbe l'anti-promo di Maniacs per eccellenza, se non fosse per il fatto che ormai non c'è più nulla da dire, se non combattere"

Hammer inizia a giocare con l'indice di una mano sul bordo del suo boccale vuoto.

McFist: "Alla fine è arrivato, si, il fatidico momento. No, non quello che pensi tu, non il solito della catchphrase. Il momento in cui tutto finisce una volta per tutte"

Piccola pausa enfatica.

McFist: "Mi sembra di ricordare quella puntata di Bloody Hell del 2008 come se fosse ieri, lo show in cui ci siamo incrociati per la prima volta. Adesso siamo arrivati alla settima edizione di WBFF Maniacs eppure io e te abbiamo cominciato a prenderci a calci in culo fin dalla terza, senza mai smettere. La nostra rivalità non ha costruito solo intrattenimento per i fans della federazione, da questa sfida infinita senza esclusione di colpi sono stati formati due lottatori, due uomini. Ma è una cosa che possiamo capire solo io e te, la maggiorparte del pubblico domani assisterà al match senza sapere cosa effettivamente si celi dietro a quel massacro senza precedenti, solo io e te avremo piena consapevolezza di come ci siamo arrivati e soprattutto perchè"

Finalmente arriva il secondo giro di birra ordinato da McFarry per il suo storico rivale. McFist lo solleva e lo fa urtare contro quello del WBFF Owner, dopo qualche sorso riprende a parlare.

McFist: "Il punto è... Riusciresti ad associare il nome James McFist alla WBFF senza pensare a te stesso? Riusciresti a fare lo stesso con il tuo nome senza pensare minimamente, neanche per un fottuto istante, al mio? Domani uno di noi due morirà. La resa dei conti si concluderà, per uno di noi, con il fallimento di anni e anni di lotte per imporsi sull'altro. Uno di noi due passerà alla storia come il perdente del secolo, come l'uomo che ha perso il feud più lungo che si ricordi in WBFF. So che quell'uomo sarai tu, e non so perchè in questo momento la cosa quasi mi dispiace, forse è colpa di questo tredicesimo giro di birra che tu hai scambiato per il secondo"

McFarry si lascia scappare una piccola risata, un momento di genuinità molto raro in un uomo che maschera spesso il proprio volto con il sorriso subdolo di chi sta per fregarti.

McFarry: “A volte mi capita di parlare del passato, sai nelle riunioni dirigenziali saltano fuori le citazioni. E magari si parla di avvenimenti del 2010, o della chiusura del 2012, oppure proprio del 2008. E in ogni caso mi stupisco di quanto tempo sia passato. Anche a me il 2008 sembra ieri. Eppure, se penso a me allora e a me adesso, so per certo che paragono due persone completamente diverse. Ma ho vissuto tutto come un flusso continuo e non mi sono accorto del fatto che stessi cambiando e che il tempo stesso passando. C’è stato un tempo in cui io e te eravamo in cima, tu eri il più amato e io ero il più odiato. Ci giocavamo il main event, vincevamo i titoli. Ora siamo ricordi di un tempo passato e dobbiamo accettarlo. E per farlo dobbiamo scontrarci quest’ultima volta, terminare quest’eterna rivalità. “

L’Irish Multimillionaire sorseggia la sua birra, poi riprende a parlare.

McFarry: “Mi hai chiesto se riesco a pensare a McFarry senza McFist. Ti rispondo con un’analisi: da quando è iniziato il nuovo corso di questa federazione non ho mai combattuto. Ho fatto combattere Malcolm per conto mio contro Stivi e non ho mosso un dito quando sono salito sul ring a No Way To Escape. Perché per arrivare ad odiare una persona devi anche provare anche una sensazione vicina all’ammirazione. Ed io non ho mai ammirato né Stivi, né Aaron Kirk e non li ho ritenuti degni della mia completa attenzione. Ma con te è tutta un’altra storia. Io devo dimostrare di esserti migliore e devo batterti.”

L’Irish Multimillionaire sorride. Questa volta senza molta genuinità.

McFarry: “Ti disprezzo per tanti motivi, soprattutto culturali e di stile. Ma quella punta di ammirazione che ho in te è la coerenza. Tu non sei un santo, però agisci sempre nella via che tu credi più giusta e onesta. Stivi e Aaron Kirk fanno finta di farlo. In realtà agiscono sempre nel loro interesse. Ho apprezzato tantissimo quando all’apice della tua carriera sei sceso nel midcarding per aiutare Alfonso. E’ stato un gesto coraggioso e un atto di altruismo. Tu non vendi i tuoi valori nei promo, ma dimostrandoli. Tu sei un vero Good Guy.”

McFist: "Oh per favore, adesso mi appioppi anche l'appellativo di Good Guy, uno di quelli che rappresentano un pezzo del tuo passato. Se non fosse per il fatto che so di avere davanti a me il top face della storia WBFF penserei quasi che tu sia venuto qui con lo scopo di ammorbidirmi in vista del nostro match"

Dopo la frase retorica James solleva nuovamente il suo boccale.

McFist: "Propongo un brindisi, a noi e a questa canzone di sottofondo, The Thrill is Gone. A ciò che siamo stati, a ciò che siamo diventati, a ciò che non saremo mai più dopo WBFF Maniacs VII. Yeah babe, our thrill is really gone. Ma ciò che faremo domani rimarrà per sempre, sarà eterno"

I boccali dei due rivali urtano tra loro, McFist trangugia la sua birra terminandola dopo pochi istanti.

L’Irish Multimillionaire, con molta più calma, termina la sua.

McFarry: “E adesso che le birre sono finite è ora che io lasci questo posto. Non so se tu continuerai e se domani salirai sul ring con i postumi, ma questa condivisione sta diventando troppo sentimentale e non vorrei che arrivassimo quasi a volerci bene.”

McFarry estrae una banconota e paga il giro di birra lasciando il resto come mancia, poi volta i tacchi ed esce dal pub sotto gli stessi occhi diffidenti dei clienti che lo avevano visto entrare.

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Wbff World Tag Team Titles: Leones (Denny and Jack Leone) vs Cazadores (Garet Jax and Claudio Cazador)

Taggart: Eccoci giunti ai neo-nati titoli di coppia!
Kokone: C'erano anche in passato!
Taggart: Si, ma oggi sono nuovi, sono fighi, sono spettacolari!
Kokone: .... vabè va

I primi a fare il loro ingresso sul ring sono Jack Leone e Denny Leone, i Leones! Accoglienza mista per loro, mentre Jack Leone tenta di accattivarsi la simpatia dei fan, Denny Leone sembra procedere sul ring senza indugi e sale sul quadrato noncurante dei fischi che gli piovono addosso! Jack Leone raggiunge il figlio sul quadrato e i due si osservano, con Denny Leone che annuisce e esce dal quadrato andando a piazzarsi fuori dal ring, segno che sarà Jack a cominciare la contesa!
I Cazadores raggiungono i rivali nell'arena, e il pubblico sembra schierato dalla loro parte! Garet Jax sembra stranamente rilassato, quantomeno più del solito, mentre come sempre Cazador è una maschera e i due raggiungono i Leones sul ring. Sarà Garet Jax ad iniziare la contesa.

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L'arbitro mostra i Wbff World Tag Team Titles, mentre la campana dà il via alla contesa!


DING DING


Il match ha inizio, fase di studio tra Jack Leone e Garet Jax, entrambi aspettano che sia l'altro a fare la prima mossa....

.......

.......

DENNY LEONE COLPISCE ALLA NUCA JACK LEONE CON LA CATENA, MENTRE QUESTI STAVA PER ATTACCARE JAX!!!!!!!!

Crowd: "whaaaaaaaaat??"

Taggart: Cosa sta succedendo??
Kokone: Minchia se lo sapevo!!! Grande Denny!
Taggart: Ma grande cosa??? Questo è uno squilibrato!!!!!!

Denny Leone colpisce con violenza il padre con la catena in pieno volto, al punto da farlo sanguinare dalla fronte!!!!!! Denny rialza Jack sotto lo sguardo assente di Jax, mentre Cazador urla al compagno cosa sta succedendo senza ottenere risposta....

ETERNAL PAIN DI DENNY LEONE NEI CONFRONTI DI JACK LEONE!!!!!!! Jack Leone viene nuovamente rialzato dal figlio, il quale getta la catena a terra.....SECONDA ETERNAL PAIN DI DENNY LEONE NEI CONFRONTI DEL PADRE CHE IMPATTA SULLA CATENA!!!!!!!!

Crowd: BOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

Taggart: Non si riesce a sentire nulla talmente sono assordanti i fischi della folla!
Kokone: Cosa?????

Denny si assicura che Jack, colto completamente alla sprovvista quando era privo di difese, sia fuori gioco!!!!! Rialza il padre e lo getta come un sacco di patate tra le braccia di Garet Jax, che lo chiude nella LUCKYMISSION!!!!!!!

Jack Leone ha completamente perso i sensi, e l'arbitro osserva Denny Leone, stupito anche lui dal comportamento del fu rapper di Portland, prima di chiamare la fine del match e dichiarare i Cazadores vincitori dei titoli di coppia!!!!!!

Pubblico: "BULLSHIT! BULLSHIT! DENNY IS SHIT! DENNY IS SHIT!"

Testo nascosto - clicca qui


Denny Leone osserva Jax, il quale ricambia lo sguardo del giovane Leone che strappa le cinture dalle mani dell'arbitro, ne lancia una verso Jax il quale la afferra al volo, e l'altra verso Claudio Cazador il quale la lascia cadere a terra, sconvolto e stupito da quanto accaduto!

Garet Jax osserva Cazador e la cintura caduta a terra, prima di raccoglierla e passarla al compagno, mentre Denny Leone rialza un Jack Leone privo di sensi, e inspiegabilmente lo prende in braccio come a volerlo aiutare e lo porta con se nel backstage, seguendo a ruota i due neo-campioni di coppia che hanno già fatto ritorno dietro le quinte.

Il pubblico fischia in maniera incredibile tutto quanto, non ha per nulla gradito l'epilogo dello scontro!

Kokone: Non si tratta neanche di un match, si tratta di una mattanza nei confronti della leggenda, Jack Leone!
Taggart: Che Denny si sia voluto vendicare dei torti subiti in passato?
Kokone: Il comportamento del rampollo della famiglia Leone è inspiegabile, così come la reazione di Jax, che sembrava consapevole di quanto stesse accadendo!
Taggart: Mentre Cazador sembrava cadere dalle nuvole! Non ci capisco niente, ma abbiamo comunque i nostri primi campioni di coppia del nuovo corso Wbff!!!!

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Una telecamera fissa sullo spogliatoio di Robert Dumas.
Le immagini sono in bianco e nero.
Le tecnica è quella del time lapse, una tecnica grazie alla quale possiamo ripercorrere tutti i movimenti del bostoniano.
Dall'arrivo, nel consueto completo di alta moda italiana, sino ai preparativi per il match.
Dallo stretching, fibra muscolare per fibra muscolare; sino alle fasciature per le articolazioni doloranti.
Ogni singolo passo, ogni movimento.
Ripetuto e velocizzato, sotto gli occhi dell'universo WBFF.
Tutto questo fin quando la sagoma del Mr.Unhappy Ending non si dirige verso la telecamera e le immagini si rallentano, riprendendo un andamento normale.
Riportandoci all'immediato presente. Robert Dumas è di fronte alla telecamera, pronto per il suo match.
Ed inizia a parlare.

“Ho sempre odiato profondamente i match come la Scent of Glory.”

...

“Ho sempre pensato che troppi atleti ammucchiati all'interno dello stesso ring svilissero il senso profondo di quello che dovrebbe essere un match wrestling.
La verità è che sopporto a stento l'idea di dover dividere il quadrato con un'altra persona, accettare di farlo con 11 diventa, come dire... Traumatico”.

Il bastardo osserva fuori dallo schermo, come se lontano dall'obiettivo della telecamera, potesse trovare le giuste parole per proseguire il suo discorso.

“Ed è ironico perché, sin dal mio ritorno alla Rumble, non ho fatto altro che passare di match affollato in match affollato. A meno di non voler considerare la rissa contro Owens un incontro a tutti gli effetti. – ci pensa su – Ipotesi che considero un pelo azzardata.
Ora, il copione mi obbligherebbe a prendere in rassegna, wrestler dopo wrestler, tutti i miei rivali. Ma è un supplizio al quale non voglio sottoporvi.
Non voglio recitare un elenco vuoto di motivi che mi spingono a ritenermi superiore a tutti gli altri. Preferisco piuttosto parlarvi di futuro.
L'ho già detto, ma mi ripeterò. Se sono tornato in WBFF non è solo per il lauto conguaglio che mi garantiscono da Chicago, che pure ha il suo peso, ma anche per una lunga serie di motivi e stimoli.
Quando dai vertici della federazione mi hanno richiamato, proponendomi un ritorno per Maniacs
VII, io ho accettato pur non credendo alle minestre riscaldate.
Ho accettato pensando a ciò che la WBFF è stata per il sottoscritto e cosa il sottoscritto è stato per la WBFF.”

Lo sguardo del bostoniano penetra attraverso l'obiettivo e dal titantron si rivolge direttamente al pubblico nell'arena.

“Lungo il corso dei miei dieci anni di carriera ho girato tantissime federazioni; ho combattuto miliardi di battaglie. Sono stato campione mondiale per sette volte, in sei federazioni diverse. Ovunque abbia messo piede ho lasciato la mia traccia.
Due di questi titoli mondiali sono morti prima di me e della mia era.
Sapete cosa vuol dire questo?”

Anche sapendolo non potreste impedirgli di continuare il suo monologo.

“Vuol dire che non importa cosa io faccia. Semplicemente respirando e trascinando la mia carcassa su questo mondo, io sono un due volte campione mondiale.
E lo sono ogni volta che parlo, mangio, sbatto le palpebre, cristo, persino mentre espello rifiuti organici. Tutto quello che faccio, lo faccio da due volte campione del mondo.
Ogni mia singola azione è un’azione da bicampione del mondo e nulla può cambiare questa realtà.”

... Dumas si prende un attimo di pausa.

“Lungo il corso della mia carriera non ho vinto ogni singola battaglia. Come diavolo avrei potuto? Ma poco importa, perché non conta vincere ogni singolo incontro. Quello che conta è il quadro complessivo. Il miglior giocatore di Poker al mondo non vincerà comunque tutte le partite, potrà persino capitargli di perdere una mano contro un dilettante. Ma è la proporzione a renderlo il migliore al mondo.
Sapete cos'è la statistica?”

No Robert, cos'è?

“La statistica è quella scienza per la quale, se sei Robert Dumas, hai il 90% di possibilità di vincere.”

La ricordavamo diversa dai libri scolastici.

“Eppure, nonostante questo. Nonostante i successi ed i riconoscimenti che ho ottenuto in carriera, ogni volta che ritorno in WBFF sento sempre mancare qualcosa. Ogni volta che rimetto piede da queste parti, pur con tutti i record e gli onori del caso, non vedo il mio nome accostato a quello dei “grandi” della storia.
Non lo vedo al fianco di un Maximo, di un Bruce Borgetti, di un Red Revolution Raven, di un Mehmet Arkin o di un Jack Leone. Quello stesso Jack Leone che costrinsi, a quanto pare vanamente, al ritiro a Maniacs III.
La verità è che nonostante tutto, la mia storia in WBFF è incompiuta.”

Determinazione negli occhi e nel tono della voce.

“Perché qui dentro, tra queste mura, ho vinto il primo dei miei sette titoli mondiali. Ma proprio quel regno, durato un solo mese dopo anni di rincorse, resta una delle macchie più grandi della mia carriera.
Perché quei record che avevo segnato sono stati infranti uno dopo l'altro.
Ed era giusto tornare per rinfrescare la memoria e per chiudere questo cerchio.
In questo Felix Owens svolge il ruolo di trade union perfetto. L'anello di congiunzione tra la WBFF che fu e quella odierna. E la cosa più divertente di tutte è che sia stato proprio lui a scegliermi, eliminandomi dalla Extreme Rumble.
Ora, pezzo dopo pezzo, sono venuto per ricostruire quello che doveva essere il mio impero e non è stato.”

...

“Non so quanto resterò.
Perché il mio contratto necessiterà di essere ridiscusso dopo questa sera.
Ma no, non me ne andrò dopo Maniacs.
Non ho intenzione di farlo, non prima di aver raccolto i cocci di ciò che fu.
Ed è esattamente questo che vi aspetta nel futuro. Sono tornato per confrontarmi con i migliori.
Sono la WBFF del passato che bussa alla vostra porta.”

...

“E sono il vostro futuro.
Scent of glory o meno.”

CAMERA FADES
[Modificato da Hammer_ 29/03/2015 23:08]
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