00 12/06/2011 19:35
Una volta uscito, il mio primo desiderio fu quello di andarmene subito da quel posto.
Ma, non so come, forse inconsciamente, passai proprio di là.
Davanti al posto dove sono cresciuto.
E trovai davanti lo stesso posto di allora, ma proprio per questo non mi piaceva.
Non era cambiato nulla, ma era tutto così tremendamente "vecchio".
Non era più il mio mondo quello.

"Ti dà fastidio tutto ciò?"

Una voce che conoscevo molto bene tuonò dietro di me.

"Cosa cazzo ci fai qui, Bohèmien?"
"Non chiamarmi così... E rispondimi."

Lo guardai negli occhi. Sembravano molto diversi da quelli che ero abituato a vedere.
Sembrava... Una persona.

"Sì. Tutto ciò mi dà tanto fastidio. Pensavo di sentire qualcosa dentro di me, eppure niente. E' proprio vero allora che ho un cuore di pietra."
"O forse hai compreso che tu non hai più niente a che fare con tutto ciò."

Risposi a lui in maniera molto nervosa.

"Io sono Jax! Sono la Fenice del Bronx! Sono colui che è nato in questo posto, e che ne è sopravvissuto!"

A questo punto Bohèmien si sedette sul marciapiede, deserto.
Io rimasi molto sorpreso: lui che tanto aveva sbeffeggiato i suoi nemici, che aveva esaltato il suo nome in ogni dove, ora si sedeva su un marciapiede del Bronx.
Non sapevo come reagire, quando Bohèmien, con un cenno, mi indicò di sedermi accanto a lui.

"Non vuoi partecipare all'incontro per le cinture, eh?"
"Ho cose più importanti che mi trattengono qui."
"Ah, si? E quali sarebbero?"

Mi alzai di scatto, e risposi con molta rabbia.

"Non devo dirlo certamente a te! Vattene, non mi convincerai a partecipare a quello stupidissimo incontro!"
"Non hai notato niente di particolare in quella stanza?"
"Cosa stai blaterando, pazzoide?"

Fu allora che ricordai quello strano fiore nella camera d'ospedale.
Sì, era proprio nello stile di quel pazzo.

"Cosa c'entri tu nella mia vita? Non hai alcun motivo per incontrarmi fuori dal ring."
"Invece sì. Io rappresento la tua vita ora, se non te ne sei accorto."
"Tu saresti la mia vita? Stai zitto, frociazzo! La mia vita è il Bronx!"

Bohèmien si alzò e mi guardò negli occhi.

"Ripetimelo con sincerità. La tua vita è veramente tutto questo?"

Volevo rispondere con un sonoro no, ma qualcosa mi fermò.
A questo punto Bohèmien incominciò un discorso che, credo, mi rimarrà impresso molto a lungo.

"Jax, secondo te perchè ti ho voluto come uno dei miei più stretti alleati?"

Forse era la prima volta in cui mi aveva chiamato "Jax".

"Perchè sono il migliore?"

Bohèmien fece finta di non aver sentito.

"Perchè ti ho visto. Ho visto cosa hai combinato prima di venire in WBFF. Ho visto il sangue che hai lasciato nelle tue battaglie, ho visto vittorie su vittorie, ho visto gli occhi di qualcuno che ha lasciato dietro a sè il suo passato e aveva voglia di risorgere. Ho visto uno che si definiva Fenice, e rispecchiava nelle sue azioni il suo soprannome. Un uomo che allontanava man mano da sè tutti i giorni in cui è stato calpestato sostituendoli con trionfi eclatanti. Jax, tu non hai più niente a che fare con questo posto!"

"Ma questa è la mia casa! Qui sono cresciuto, qui sono divenuto quel che sono, niente potrà mai separarmi da questo posto!"

"Tu ti sei già separato da qui! Appena hai messo piene nel mondo del wrestling, appena hai messo in palio la tua vita non per la sopravvivenza, ma per dimostrare di essere il migliore. Credi di essere l'unico ad aver tentato la via del riscatto? Credi che anche io sia cresciuto in un ambiente a me favorevole? Anche io ho passato tanti giorni a mangiare la polvere come te. Anche io sono stato denigrato, insultato, calpestato. Ma ora la mia stella risplende più che mai! Ora mi sono liberato di quel grande peso che era il mio passato e posso puntare sempre più in alto, fino al trionfo completo! Ma tu Jax? Ti sei liberato del tuo passato? Sei ancora il reietto del Bronx, o vuoi essere Re fra gli uomini e svettare sul Monte Parnaso?"

Io rimasi a guardarlo senza rispondere.

"Sai perchè ho ideato questa messa in scena? Sai perchè questo mese ho lasciato che foste tu e Johannes a gestire tutto? Per ciò che ti ho appena detto. Volevo vedere se avevate rotto i ponti col passato, se finalmente eravate pronti a superare i vostri limiti, a diventare qualcosa di completamente nuovo! Volevo vedere se meritate quelle cinture che potate in vita, se davvero siete dei campioni, come vi piace definirvi! Eppure mi avete deluso, avete continuato a combattere fra di voi e a chiedere il mio aiuto, e ora questo... Volevi fuggire Jax? Avevi forse... Paura?"

"Io Paura? MAI!"

"Eppure a me così sembra, sai? Hai approfittato del primo momento buono per scappare dai tuoi problemi, sperando così di autoconvincerti che non era colpa tua. E invece la responsabilità della tua vita è completamente tua! Risolleva il tuo nome! Sai cosa pensa la gente di te? Che sei un rammollito, una persona ridicola, l'ombra di quel Jax che voleva conquistare il titolo di Imperatore del sangue! A me non è mai importato del plubbico... Ma è un buon metro per comprendere i tuoi limiti. Io sono odiato perchè sarei arrogante e superbo, tu perchè sei un perdente!

A quel punto reagii con violenza, prendendo Bohèmien di petto e inveendo contro di lui.

"IO UN PERDENTE??? SAI CHI SONO IO? IO SONO JAX! IO SONO SOPRAVVISSUTO AL BRONX! LA LEGGENDA DELLA PVW! IL BLOOD CHAMPION!"

Bohèmien però rimase completamente calmo, e con un'espressione molto delusa.

"Non ti rendi conto di ciò che dici? Che continui a vantarti per cose che hai fatto in passato? Non vedi che non dici di essere il campione del Parnaso, o il WBFF Tag Team Champion? Tu stesso, con le tue parole, mi dimostri che fino ad ora non hai combinato niente che sia degno di esser ricordato! Sei diventato un debole Jax e io non posso farci nulla... Solo tu puoi risollevarti. Dici di essere la Fenice del Bronx? Benissimo. Allora di mostra di essere ciò di cui ti vanti. Io ho detto dall'inizio di essere superiore a chiunque, e sono diventato il Re della lotta. Tu invece indossi quel pezzo di latta grazie a quel Johannes che tanto denigri. Ora non ho più tempo da perdere con te... Perdente."

Bohèmien incominciò ad allontanarsi, mentre io stavo ancora elaborando dentro di me come rispondergli.

"Ah, una cosa, Jax. Domenica ho deciso, sarò io a combattere al tuo fianco. Perchè il mio obiettivo principale è VINCERE, e sono disposto a consumare fino all'ultima goccia di sangue per organizzare sul ring un'opera d'arte mai vista. Io ti chiedo solo una cosa: anche tu vuoi vincere, Jax?"

Non mi lasciò il tempo per rispondere, ma suppongo che sapesse già la mia risposta.