Stanza di Aaron Kirk

Il camerino di Aaron Kirk è una stanza ampia e spaziosa.
La prima cosa che salta all'occhio nella stanza è il grosso poster di Mark Knopfler di fronte alla porta. Sotto di esso vi sono un'imitazione della sua Gibson Les Paul ed una Fender Stratocaster vera. Il letto, quasi matrimoniale con tre cuscini impilati uno sull'altro, è ancora sfatto, e probabilmente sarà sistemato solo in situazioni critiche (vale a dire quando il copriletto starà per cadere dalla finestra). Accanto al poster ed alle chitarre c'è una scrivania con un computer. Sulla scrivania, estremamente disordinata, si possono distinguere dei libri, alcuni vestiti ed un iPod rosso. Sull'angolo adiacente al muro ci sono due piccoli armadi collegati. In uno ci sono i vestiti comuni, mentre nell'altro il suo abbigliamento da wrestler. Sullo stesso muro è inchiodata una bandiera della Scozia. Si possono vedere anche un grosso impianto stereo, una figura di cartone raffigurante Charlie Chaplin ed un largo tappeto con la fantasia a quadri tipica della Scozia. Al centro della stanza, sul tappeto, c'è un grosso divano, con di fronte un televisore ultrapiatto posto su di un mobiletto contenente alcuni DVD.

Su quella poltrona è seduto Aaron Kirk, che fa per prendere il telecomando, mentre ancora pensa alla vittoria ai danni di Andreas Von Luther. 5 secondi per cedere alla sua Humbler. Wow.

Il rumore di passi si interrompe, una figura in movimento pare aver raggiunto la sua destinazione.

Egli muove una mano sulla maniglia e si accorge che la porta è aperta.

Si tratta dell'owner Jack Leone, venuto ad osservare la sistemazione del nuovo membro del roster. L'attenzione di Mr.Attitude cade su Charlie Chaplin. Jack non rivolge il suo sguardo a Kirk, nemmeno cerca di presentarsi a lui e parla come se fosse dentro la stanza da molto tempo e ci fosse una conversazione in corso.

"Quell'uomo aveva una grande caratteristica capace di renderlo un ambizioso pro wrestler: l'ironia. Però, in lui vi era qualcosa che allo stesso tempo non l'avrebbe mai portato nell'olimpo della WBFF, che mi auguro tu non abbia appreso da lui".

Jack ora rivolge lo sguardo verso il 'padrone di casa'.

"Il mutismo davanti alla telecamera".

Leone sorride, crede di aver appena testato il giovane lottatore, trattandolo come un ragazzino al primo anno di High School, tormentato dall'arroganza di quelli dell'ultimo anno. Ma la reazione di Kirk non si fa aspettare...

"Nulla di più sbagliato" Risponde Aaron Kirk, sorridendo, e girandosi di scatto verso la figura di cartone.

"Anche se non parlava, le sue azioni contavano più di tutte le inutili recitine di gente come Hugh Jackman."

Kirk si volta verso Jack Leone, squadrandolo da capo a piedi prima di riprendere a parlare.

"E cosa ho fatto ieri? Ho dato al pubblico quello che voleva: violenza, sangue ed un grande vincitore. Loro mi acclamavano, ed io non ho proferito parola. Ma, se è questo che ti preoccupa, non ho problemi al microfono." Dice, e fa una piccola pausa leccandosi il labbro superiore.

"E lo dimosterò. Dammi uno spazio ad inizio show, per presentarmi ai miei Toys."

Mr.Attitude ascolta con attenzione Kirk durante il suo discorso e pare convinto di quello che gli risponderà.

"Va bene, avrai la tua occasione per fare dei fans i tuoi giocattolini personali. Goditi lo slot iniziale dello show perché probabilmente ci trascorrerai all'interno tutta la tua carriera".

Leone saluta con un gesto di mano alzata Kirk ed esce dalla stanza ridacchiando.

"Avrò lo spazio ad inizio show" pensa Kirk distrattamente. Ascoltò solo parzialmente il resto di quello che Jack Leone aveva da dire, per poi vederlo salutarlo, voltarsi ed uscire dalla stanza.

"Vecchio bastardo" commenta fra sé "Mi piace".