Scritto da: stivi handler 04/08/2007 1.03
La felicità non è mai asettica, Fausto.
Non puoi determinarla solo con l'esclusione delle cose negative. Negativo e positivo concorrono ad un equilibrio, che è quello dell'individuo in grado di affrontare gli ossimori e le contraddizioni che vive di giorno in giorno.
Sputare su questo non è un buon modo di portare avanti l'esistenza. E' poi fin troppo chiaro che tu hai il sacrosantissimo diritto di vedere e vivere le cose come più ti sembra corretto. Ma credo anche che la felicità sia, più che un obiettivo, un accavallarsi di fattori. La fine della malattia dà felicità, ma io non l'avrei mai assaporata se non mi fossi mai ammalato gravemente. Ho rischiato di morire tra i sette e gli otto anni, quando la parola morte non sapevo nemmeno cosa significasse. Lo so, la vita è stronza, ma io cerco di viverla appieno tutti i giorni, cercando di essere un po' più stronzo di lei, soppravvivendole!!!
Confermi la mia idea che è meglio se mi ripasso la A sul dizionario
Non sapevo di questa tragedia sfiorata, e mi dispiace di averti fatto tirare fuori il tutto quando probabilmente ne avresti fatto a meno, ma ieri sera ero veramente sprofondato nel vuoto interiore e ho sfogato tutti i miei pensieri più negativi(anche se ahimè reali).
Come ho scritto in precedenza, nei momenti bui espongo tutto ciò che mi passa per la testa, e generalmente sparo tutte queste verità crudelmente, totalmente fuori dai denti e senza trattenere la benchè minima parola.
Magari passo per un ragazzo poco intelligente(c'è chi è arrivato a definirmi emo per le mie parole...ma ho già risposto a riguardo, Rage, peace
) o che non sa vivere un'esistenza degna. Ma i fattori che momentaneamente hanno contraddistinto i miei 20 anni e 8 mesi(ci tengo, perchè sono più vicino ai 21 che ai 20
) mi hanno portato sulla strada della negatività e del pessimisimo, "doti" comunque presumibilmente innate nella mia persona e nel mio ego.
Fatto sta che fra qualche ora parto per la Francia, svuotato, senza motivazioni e con mille dubbi in testa, una grande malinconia e tristezza per certi avvenimenti di questi giorni che dovevano darmi qualche spunto e certezza nella mia vita: effettivamente è stato così, ma invece che essere uno spunto felice è stato tremendamente negativo.
Momenti come questo generalmente passano. Forse succederà anche a me, ma coerentemente vi dico che ci credo poco e che in tutti i modi vado incontro al mio destino senza cercare di cambiarlo senza motivo, non avendo così tanta forza interiore per poter spostare gli equilibri di un'esistenza a mio avviso ingiusta.