Osserva
Le nuvole vaporose che ostacolano i raggi del sole.
Il cielo tetro e triste di una piovosa giornata primaverile.
Le rondini che si librano in cielo in cerca di un rifugio sicuro.
Il mare forza dieci che imperversa e fa deragliare chiunque cerchi di sfidarlo.
Le auto che impazzano e dimostrano quanto il degrado della società sia consolidato.
Gli occhi di tua moglie, ormai giunta all’ottavo mese di gravidanza, in cerca di conforto.
Le mani di tuo padre, rugose, segno evidente di una giovinezza che se ne va.
La cintura che egli cinge alla vita, l’esperienza al servizio della vittoria.
Le persone che scrutano il tuo io interiore, penetrando nei segreti più reconditi.
Il fiore che fatica a sbocciare.
La pianta che non cresce regolarmente.
Il bruco che tarda a diventar farfalla.
Un volto impassibile dinanzi allo specchio
Gli sguardi languidi di coloro che voglion compatirti.
Le gambe tremolanti di colui che non riesce a reggersi in piedi senza un appoggio sicuro.
Ascolta
Le urla dei ragazzini che giocano a pallone nel cortile di casa.
Le voci della gente che di notte crede di possedere le chiavi del mondo.
Gli insulti che il tuo peggior nemico ti rivolge costantemente.
I rimproveri che i tuoi migliori amici ti donano nel tentativo di vederti reagire.
Le parole di conforto di tuo padre, che ti vuol bene, nonostante non voglia dimostrarlo.
Le dolci frasi d’amore di tua moglie, certezza tra i dubbi, luce nell’oscurità.
I gemiti di coloro che hai punito.
Le imprecazioni di coloro che hai tradito.
Il pianto di colui al quale hai distrutto certezze.
Pensa
Al burrascoso incontro con Patrick.
Alla scoperta della verità, nuda e cruda, così come appare.
All’oblio della non-sapienza, all’incoscienza di colui che crede di sapere e non sa.
A chi ti ha dato la vita.
A chi ti ha rovinato la vita.
Al fatto che queste persone siano, in realtà, le stesse.
Alla voglia di reagire.
Al tuo futuro di padre.
Alla donna che ti è accanto.
Al bambino che, in futuro, allieterà i tuoi giorni devastando il tuo dormire.
Alla gioia che proverai nel dedicare a lui le ore che ora usi per ritemprare il corpo.
Alle vigilie dei grandi eventi.
Al giorno dopo i grandi eventi.
Alle notti passate insonni.
Alle notti passate ad avere incubi, ben meno gravi della realtà alla quale sei abituato.
Alla voglia di mettersi in gioco.
Alla necessità di raggiungere un compromesso.
A colui che potrai un giorno guardare negli occhi con fierezza e dire: “Si, sono come TU volevi che IO fossi”.
Implora
La giustizia contro chi ti ha ferito.
La pazienza di colui che ti detesta.
La clemenza di chi non ti sopporta.
L’affetto di chi ti è più caro.
L’indifferenza di chi tu hai odiato.
L’incoscienza di un ragazzo che crede di esser già adulto.
I consigli di chi reputi un amico.
L’amicizia di chi reputi un amico.
La presenza di chi reputi un amico.
La consapevolezza di esser quello che tu sei.
La certezza della tua centralità nel tuo mondo.
La felicità di chi non ha ancora saputo come in realtà ci si senta ad esserlo…felici.
Agisci
In favore di chi ti ha soccorso.
Contro coloro che ti han causato problemi.
Tentando di dare un senso alla tua esistenza.
Ripudiando l’ozio, il peggiore dei mali.
Cercando di trovare una soluzione ad ogni dilemma che ti assilla.
Provando a far chiarezza laddove ce ne sia bisogno.
Con costanza, nel tentativo di far ciò che mai faresti.
Riuscendo in ciò che hai sempre fallito.
Sentendo scorrere in te nuove emozioni.
Per coloro che in te han sempre creduto.
Per coloro che in te non hanno mai riposto speranza alcuna.
Per la tua famiglia, centro nevralgico della tua esistenza.
Per colui che non ha mai cercato una risposta.
Perdona
Chi ti ha fatto del male.
Chi ha cercato di rovinarti la vita.
Chi ha rovinato la vita dei tuoi cari.
Chi ti ha messo i bastoni tra le ruote.
Chi ti ha reso difficile anche le cose più semplici.
Chi si è vendicato su di te per reati da te mai commessi.
Chi vuol sorpassarti, lasciarti indietro a riflettere.
Chi ti detesta al punto di volerti uccidere.
Chi ti disprezza al punto di volerti umiliare.
Chi ha cercato la tua fiducia, tradendola.
Chi ha schifato la tua fiducia, offendendola.
Chi ha voluto crearti a sua immagine e somiglianza.
Chi ha voluto distruggerti una volta all’apice.
Chi non ha mai creduto nelle tue potenzialità.
Colui che ancora non ci crede.
Per essere un uomo devi guardare le tue gambe, devi osservarle bene, guarda come tremano. Non ti reggi in piedi, vero? Senti che il mondo trema sotto di te, sai che potresti cadere, ma devi continuare a guardare, devi esserne consapevole!
Per essere un uomo devi piangere e ascoltare il tuo singhiozzo, devi soffrire al punto di isolarti da tutto ciò che ti circonda, da ogni singolo rumore. Non pensare agli altri, non ascoltarli, ascolta te stesso prima.
Per essere un uomo devi pensarti davanti allo specchio e urlare: “Si, sono come TU volevi che IO fossi” senza se e senza ma. In pace con te stesso, innanzitutto.
Per essere un uomo devi implorare a te stesso la gioia di vivere. Quella felicità che non hai mai avuto è solo causa dei tuoi atteggiamenti negativi. E’ ancora presto, si può cambiare.
Per essere un uomo devi porti delle domande e non fermarti a mere ipotesi. Cerca le risposte che ti mancano, completa il puzzle della maturità.
Tutto ciò non ha alcun senso, però, se non sei in grado di perdonare te stesso.
Nel mondo esiste la morte, ma non è colpa tua.
Nel mondo esiste la fame, ma non è colpa tua.
Nel mondo esistono le malattie, ma non è colpa tua.
Tu non sei la causa del degrado, tu sei il risultato del degrado. Da oggi non sarà più così.
Non sarai più IL problema, sarai la soluzione ai problemi, tuoi, dei tuoi cari, dei tuoi conoscenti.
Sarai un uomo, Denny.