PART TWO
Il sacerdote tesse lodi, sofferenze, descrive un’esistenza. Breve ma intensa, come si dice in questi casi. A qualcuno gli si inumidisce il ciglio. Attimi di respiri e sospiri. Volano dal religioso ufficiante parole come benedizione e glorificazione. Sia gloria all’Extreme Rumble 2006. E a tutto ciò che è stata. Il funerale continua…
Undisputed WBFF Heavyweight Title: The Jackal © vs Denny Leone (con Jack Leone)
Strepitoso match! Lungo, coerente, pieno di cambi di fronte, roll up, tentativi di schienamento, una Tazzmission (che è sempre un piacere ricordare), contesta che si sviluppa principalmente sul ring, con un breve segmento al di fuori del quadrato, che è anche uno dei momenti più intensi (con una Top Rope Leg Drop da parte dello Sciacallo). Bello il finale, con The Jackal che, dopo essersi salvato all’ultimo mettendo un piede su una corda, ribalta a suo favore le sorti del match e chiude con una Pay Day. Bella l’interazione con il pubblico, i cori di sostegno verso Denny (“Who am I?” “The next Undisputed Champ!”, bellissimo), e le frasi insultanti verso The Jackal. Non ho parole…
#1 contender x Undisputed WBFF Heavyweight Title: Extreme Rumble 2006
È difficile parlare della Rumble in generale facendone un resoconto di tipo analitico, ma proverò prima a entrare nel merito dell’insieme della contesta e poi a vedere come si sono comportati i vari pg all’interno della rissa. Innanzitutto mi sembra che non ci sia molto “extreme” in questa contesa, addirittura nelle fasi iniziali non ce n’è affatto, ma anche se mi aspettavo di più da questo punto di vista, mi sento di dire, a lettura completata, che comunque va bene così; se avessi dovuto scriverla io, forse avrei esagerato un po’… Un incontro lungo ma piacevole, ricco di colpi di scena (la eliminazione reciproca di Jack Leone e MV3, per esempio), ritmo elevatissimo della scrittura del match, privo di fasi di stanca.
Ora andiamo a vedere qualche pg che ha dato di che discutere.
Stivi: mi scuserete se parto dal mio pg, ma ero talmente ansioso di vederlo in azione nel PPV che non posso esimermi da questo mio esordio analitico un po’ partigiano. Molto bene! Compie un’eliminazione appena giunto sul ring ai danni di Riky (con tanto di gag del cronometro), connette una Two-Legged Leg Drop e una 3way DDT, oltre ad altre mosse aeree, tipiche del suo repertorio. Purtroppo commette l’ingenuità di portarsi sul paletto per eseguire la sua S-ecution e si trova cacciato fuori dal Team Extreme. In ogni caso, una buona prova, azzardo a dire che, tra gli esordienti, è quello che forse ha mostrato qualcosina in più (non mi monto la testa però: so che se non mi darò da fare, questo si perderà in una bolla di sapone).
Bruce: onore al merito a questo pg, che connette un buon numero di eliminazioni e che alla fine, per il secondo anno consecutivo, si porta a casa la contesa. È praticamente imbattuto in questo tipologia di match in WBFF, non ha mai visto se stesso issato sopra la terza corda e volare giù dal ring. Incredibile!
Dumas: uno schiacciasassi! Connette ben undici (11!) eliminazioni, appena entrato fa piazza pulita del ring, arriva (come avevo ipotizzato) all’uno contro uno con Bruce per la vittoria finale e per poco non la centra. Il Bastardo dimostra di essere pronto a farsi un giro nel main event per il titolo di Undisputed Champion della federazione, e non è un mistero che io tifi in maniera spregiudicata nei suoi confronti.
Jack Leone: entra con il numero uno assegnatoli da Sylvia Madison (cosa intuibile), e connette alcune (mi pare tre, ma non vorrei sbagliare) eliminazioni, andandosene dalla contesa alcuni minuti dopo e portandosi con sé pure MV3. Non ha sfigurato, ma non ha nemmeno offerto quella grande prestazione che da lui ci si potrebbe aspettare. Si direbbe… senza infamia senza lode!
Sylvia Madison: non saprei come definire la sua prestazione. Dire anonima, in realtà. Da lei mi aspettavo qualcosa in più, e se dovessi confrontarla con Crystal, direi che perde davvero il confronto. Mah…
MV3: beh, non male come rientro, ma uno che aveva detto giovedì scorso che avrebbe primeggiato forse doveva fare qualcosa di più. Buon ritorno sul ring, comunque. Bentornato!
Kratos: che delusione.. Cioè, lui si è comportato bene, però per me che l’avevo visto come vincitore della Rumble (o che perlomeno desideravo finisse così), il fatto che sia arrivato così lontano dalla fase finale mi ha lasciato con l’amaro in bocca. Peccato. Il greco però saprà rifarsi.
L’Inquietante: ragazzi… certe cose fanno male al cuore…
Roman: il romano (ahimè, ancora una volta, perché surclassa di gran lunga Kratos…) compie una grandissima prestazione, che solo Dumas con le sue innumerevoli eliminazioni riesce a offuscare: parte con il #17, fa un buon numero di eliminazioni e si ritrova fra gli ultimi tre a contendersi la vittoria finale. Dobbiamo continuare a chiamarlo l’Incompiuto? Per me si sta avvicinando anche lui a grandi passi per un match con il palio il massimo alloro!
Dibbio: doppia slinguazzata! Non male, Dib!
Cystal: l’ho lasciata in fondo, ma un motivo c’è. Che razza di prestazione! Arriva alla Final Four (chiamiamola così) dopo una prestazione enorme. L’unico dubbio: sicuri che una donna, dopo quel mega incontro con Scott Collins riesca ad essere così tonica da sobbarcarsi più di mezza Rumble sul ring? Forse si sta un po’ esagerando con lei…
Grande Rumble comunque: divertente e godibile! In un ultima analisi… Jack Manson è un vero pazzo, e l’ha dimostrato ancora una volta!
Ora, in sintesi…
Luci
1. Grande Rumble!
2. Ottimi Bruce e Roman, immenso Robert Dumas!
3. Ottime la parte dell’intro e il momento in cui i pg parlano adducendo alle loro ambizioni.
4. King Of the Ring molto solido, mette in luce quali dovrebbero essere le caratteristiche di un buon Triple Threat match.
5. Dibbio vs Dumas: bel match, specie nella sua fase più hardcore.
6. Strepitoso match per il titolo assoluto.
Ombre
1. Troppi, troppi Low Blow!
2. Troppo pomposo il match per il Survival Title.
3. Segmento natalizio non apprezzato da me, anit-natalista convinto!
La bara giace nel terreno. Gli astanti gettano fiori su di essa. Poi è questione di poco, e un sipario di terra si chiude sull’esistenza dell’Extreme Rumble. Che dalla lapide, comunque sorride soddisfatta di sé…