00 15/06/2017 19:36
Ristorante BUFFalo Bill.
Tutti i camerieri sono palestrati a petto nudo, e il barista ha dei pettorali incredibili.

Avv. Kobayashi: “Jack, credevo che mi avresti condotto a un ristorante a tema di cowboy e indiani.”
Jack Leone: “Lo credevo anch’io, e invece è un locale per ammiratori dei fisici temprati in palestra. Be’, magari possiamo trovare un nuovo lottatore della federazione. Possiamo metterli alla prova, che ne pensi?”
Avv. Kobayashi: “Che almeno sappiano parlare, il fisico non è tutto. Mi scusi, vorrei un’insalata con pomodori e mozzarella.”
Cameriere: “BUUUUUUUUUURP.”

Il palestrato se ne va ruttando, lasciando il triste avvocato con gli occhi spalancati e lo sguardo depresso.

Avv. Kobayashi: “Che tristezza…”
Jack Leone: “Be’, mi sa che non c’è il futuro della federazione qui dentro. Allora, a cosa devo la tua richiesta di mangiare insieme?”
Avv. Kobayashi: “Tuo figlio Denny…”
Jack Leone: “Ammetto che me lo aspettavo. Ehi, lui è il boss della federazione, può fare quello che gli pare!”
Avv. Kobayashi: “Mi sono opposto a lui per un anno intero perché era un dittatore, poi si è calmato e ho deciso di sostenerlo. Anzi, l’ho preso nella mia battaglia personale contro Miss Habermann.”
Jack Leone: “E ora che la guerra è finita, Denny ha deciso di prendersi la ciliegia sulla torta. Ammettilo… non te lo aspettavi nemmeno un po’?”
Avv. Kobayashi: “Pensavo che avrebbe potuto giocare un brutto scherzo a Daniel Stuart, ma proprio a David Barriage… questo era inatteso.”
Jack Leone: “Sai come funziona la mente di mio figlio. Lui vuole essere al centro dell’attenzione, riconosce in Barriage il futuro della federazione, ma allo stesso tempo desidera tornare l’Undisputed Champion. E sa benissimo di potercela fare!”
Avv. Kobayashi: “Tutto questo può ancora essere fermato. Jack, so che opporti a Denny è qualcosa che rifiuti in ogni modo, perciò non ti chiedo di essere tuo nemico, ma prova a riportarlo alla ragione, fai in modo che il match per il Scent of Glory non avvenga. È nocivo, va contro le regole della title shot.”
Jack Leone: “Posso parlargli insieme, non ti prometto nulla.”
Avv. Kobayashi: “Non devi promettere nulla, però devi riuscirci.”

Il cameriere a petto nudo esibisce i suoi pettorali e sbatte in modo scortese il piatto di insalata sul tavolo dell’avvocato.

Cameriere: “Ecco l’insalata de merda che j’ha ordinato!”
Avv. Kobayashi: “M-merda?”
Cameriere: “La mozzarella spusolenta!”

L’avvocato si accorge che era solo una battuta, almeno l’insalata è normale come l’ha chiesta.

Jack Leone: “Parlerò con Denny, e proverò a convincerlo a lasciar perdere quel match. Anzi, lui ha tutto il diritto di affrontare David Barriage se lo desidera, su questo siamo d’accordo?”
Avv. Kobayashi: “Sì, certo!”
Jack Leone: “E allora chiederò solo che non serva per la Scent of Glory. In effetti poteva benissimo inserirsi nel Survivor of the Ring e giocarsela con altri 11 partecipanti. Voglio dire… Beatrice? Che chance ha di arrivare in semifinale?”
Avv. Kobayashi: “Grazie per la considerazione. Mi fa piacere sapere di averti dalla mia parte.”
Jack Leone: “È qui che ti sbagli. Io sono sempre dalla parte di Denny, ma provare a farlo ragionare non mi costa nulla.”

Mr. Attitude si aggiusta il cappello da cowboy sulla testa mentre Daisuke Kobayashi pare rassicurato dal suo tentativo di persuadere Denny.



-Ma cosa cazz...
La voce che sentiamo, è di Garet Jax.
È nella sua cucina, nascoste dietro le sue gambe, le sue bambine, Alma e Frida.
Di fronte a lui, un topo. Un topo molto grosso, con tanto di... “collare”.
-Qualcuno vuole spiegarmi cosa sta succedendo qui?!?- esorta con fare nervoso il Luckyman.
-E'... è che... ce l'ha lasciato un signore!- risponde titubante Frida.
-Un... signore?
-Sì, un signore dall'accento strano, ha detto che era un tuo amico e che ce lo lasciava in custodia perché lui doveva andare al cinema con la sua ragazza!- replica più sicura Alma.
-Ah... la sua ragazza?
-Sì, era una signorina strabica con un trucco nero pesante!- fa eco Frida.
-Oddio...- sussulta il Luckyman.
-Lei ha detto che passerà a trovarti!- ride maliziosa Alma.
-Mamma non sarà contenta...- risponde dispiaciuta Frida, senza riuscire però a togliere lo sguardo dalla pantegana, che nel frattempo si è gettato in una ciotola piena di latte e cornflakes.
-Quella ciotola mi sa che la buttiamo...- sussurra dispiaciuto Jax -Comunque, non so chi sia costei e non so cosa voglia da me...

Clic-Clac!

Si apre la porta di casa.
Entra Lena Habermann.

“Bambini, sono torna...”

Lo sguardo le si gela di colpo sulla scena.

La telecamera inquadra l'esterno della casa.

Un urlo di sottofondo.

La telecamera sfuma.



Una scritta in sovrimpressione nell’angolo destro del teleschermo indica la data 3 giugno 2017, il giorno dopo The Last War. Aaron Kirk è nell’ufficio di Daisuke Kobayashi.

AK: “Quella vacanza che ti ho chiesto. Facevo sul serio.”
DK: “No. Ho bisogno di te qui. Bluebird e Garet Jax e Crystal Houghton e gli altri non se ne staranno con le mani in mano. Mi ostacoleranno.”
AK: “Hai tanti fottuti tirapiedi, Koba.”
DK: “Non ne ho nessuno.”

Kirk si alza.
AK: “Ho sgobbato per un cazzo di anno. Sono stato l’unico dalla tua parte, prima che ci stesse il campione, che ti ho portato io, prima che ci fosse Lena Habermann, che ti ho portato io, prima che potessi ricattare i Leone. Ti ho visto diventare McFarry 2 la vendetta sotto i miei cazzo di occhi, ti ci ho messo io su questa cazzo di poltrona. Hai dimostrato il tuo potere alla povera stronza che hai appena tradito, hai finito il tuo giochino, ho BISOGNO di andarmene. Ne ho bisogno, perché qua sto per perdere la testa. Sto per andare a sfondare il camerino di Daniel Stuart e tagliargli la gola.”

Anche Kobayashi si alza.
AK: “Sei ancora basso.”
DK: “Gira quel film, McGunner. Vai.”

Luci.

“Arm-Fall-Off-Boy verrà, Meta-Drone, e allora saranno dolori per te!”

Testo nascosto - clicca qui


La modella Kelly Gale si dimena sul pavimento, distesa sopra un green screen, come se stesse cadendo. Vi sto che è distesa sul pavimento, lo fa malissimo.

Seduto su una sedia, Ron Perlman, fuori dall’inquadratura, chiude le mani attorno alla bocca per distorcersi la voce.
“Arm-Fall-Off-Boy è solo un fumetto, Piuma D’Argento, io ti ucciderò, farò calare le vendite perché la gente li compra solo per vedere le tue forme sinuose… e così facendo lo ucciderò. AHAHAHAHAHA.”

“BUONA!”
Il regista è voltato di spalle, gioca a Backgammon con uno stagista. “SCALA REALE, ALLA FACCIA DI QUELLA PUTTANA DI TUA MADRE.” Urla gettando le carte sul tavolo.
“Ma non si…”
“Ingoia la sconfitta e vammi a prendere un bicchiere di MD. Col ghiaccio.”
“MD? Non è un drink… e non sono sicuro che sia legale…”
“Oh, sta’ zitto, mi avevi stancato a ‘MD?’. Piuttosto, quando arriva McGunner?”
Lo stesso stagista guarda l’orologio.
“Due ore. Fa.”
“Ah. Mandatelo dentro.”

E il portone del set si apre con un calcio.
In costume da Arm-Fall-Off-Boy, truccato di tutto punto e col sorriso stampato sulle labbra, Aaron Kirk si presenta a braccia allargate.

AK: “Ora. Grazie a tutti per il benvenuto, grazie a tutti per l’esperienza che posso fare su questo set. E io mi sdebiterò. Cazzo se mi sdebiterò.”

Kirk indica Kelly Gale per un secondo, poi guarda il regista, che viene ora inquadrato: un ometto di mezza età quasi calvo.

AK: “Non solo questo film sarà sulla bocca di ogni singola persona da qui al Vietnam, non solo farò magicamente apparire dal nulla una fottuta valanga di milioni e li piazzerò dritti nelle vostre tasche. Io vi farò piacere questo cazzo di film, lo amerete, porterete i vostri bambini a guardarlo e loro diranno ‘papà, mamma, un giorno voglio diventare come quel tizio. Un giorno voglio diventare come Arm-Fall-Off-Boy’. Ma non ci fermiamo qui. Ne faremo un sequel. Faremo così tanti cazzo di dollari che dovranno inventarsi la banconota da un milione per farci pagare il prosciutto dal salumiere. Ora fatemi sentire un cazzo di Aye. AYE!”

Lo stagista che prima parlava col regista si alza di scatto dalla sedia e urla “AYE”, ma tutto il resto del set aveva ripreso a farsi i cazzi suoi a metà discorso.
Il regista si avvicina ad Aaron, gli tende la mano.

“Myeong Ki-Nam, piacere.”
AK: “Ki-Na… ma sei bianco!”
KNM: “Sì, anche tu” il regista si volta verso Ron Perlman, fa col dito vicino all’orecchio un gesto come a dire ‘questo è pazzo’, si rivolta verso Kirk “Lo hai letto il copione?”
AK: “No.”
KNM: “Mi piaci. Abbiamo già girato metà film, abbiamo bisogno di una tua ripresa con la faccia contrariata e una con la faccia…” Ki-Nam controlla un foglio sul tavolo dove giocava male a Backgammon “Drastica. Qualunque cosa significhi. E poi siamo a posto.”
AK: “Che cazz…?”
KNM: “Scherzavo. Ma dobbiamo sbarazzarci di quell’accento, che sei del Mississippi?”
AK: “Cazzo no. Scozia.”
KNM: “Oh Gesù, mi hanno mandato un canadese, dovevo saperlo, è una fabbrica di voi cosi coi mutandoni. Per ora facciamo le scene mute, preparati. Hai già incontrato la spalla?”
AK: “No.”
KNM: “Mi piaci sempre di più, domani ti porto a bere un sorso di MD. Ora presentati a tutti. Tranne Kelly.”
AK: “Non puoi impedirmi di presentarmi a Kelly.”

Aaron fa scrocchiare il collo e si incammina verso la modella svedese.
Ma viene intercettato da un bellimbusto alto un metro e settanta, forse meno, un raro scherzo della genetica con la pelle scura e gli occhi verdi, che gli afferra il braccio.

“DIBS.”
AK: “Oh, vaffanculo, non ho quindici anni.”

Il tizio lo prende per mano (al che Kirk storce la bocca) e, praticamente, lo trascina fuori dal set.
“Ho sentito che stavate parlando di me.”
AK: “Di chi?”
“Chris Bickford-Smith III, a tua disposizione.”
AK: “Vi chiamate tutti Chris nell’industria?”
CB: “Tutti chi? Comunque, sono Glueminator.”
AK: “Glueminator?”
CB: “Glueminator. L’hai letto il copione, almeno? No? AHAHAHAHAH. Oh, ti amo.”
AK: “COSA?”
CB: “Come si dice, fra amici, no? Come ‘oh, Frank, ti amo.’ Che tipo che sei. Ti introduco al set, mi sono fatto due mesi di lavorazione mentre tu oziavi e ti facevi picchiare. La vedi quella dolce zolletta di zucchero zuccherino?” Chris indica Kelly Gale, intenta a fare squat nel mezzo della scenografia per non perdere la forma fisica “Quello è il motivo per cui sono entrato. E la sua bocca… è il motivo per cui LEI è entrata, Boy, mi capisci? Quello è il regista, l’hai conosciuto…”
AK: “Aye, mi spieghi perché è coreano?”
CB: “Ma l’hai visto bene? Non è coreano. Almeno li fanno i coreani al paese tuo? Quello stagista è Vince. Non guardarlo negli occhi. Gli altri stagisti sono Trevor, Rosie, me la sono fatta, e Brian. L’aiuto regista… non lo trovo, è Gene Bonner, si sta drogando o sta pagando delle signorine per intrattenerlo, mi capisci? E voglio dire attrici. Quel tizio ha lanciato la carriera di Jennifer Lawrence.”
AK: “E chi te l’ha detto?”
CB: “Lui. Quello è Hellboy, lui è il nostro nemico. Lo odio. Gira per il set e ti guarda male tutto il tempo. È qui solo perché è amico di Oregon McClure. Come te. E poi ci sono io, sono nato a cresciuto a Los…”
AK: “Vorrei davvero sentire la storia della tua vita, Chris, davvero, ma non ho nessuna intenzione di sentire la storia della tua vita, cazzo.”
CB: “Non ci siamo, Boy, non ci siamo.”

Chris si para davanti a Kirk.
CB: “Farai meglio a farti amici qua. Mi capisci? Amici. Non amiche, non Kelly, Gesù Cristo. Nel momento in cui hai messo piede fuori da Chicago, e sei venuto qua a fare la superstar, la tua carriera di wrestler è finita. Kaputt. Tramontata, morta, dispersa, su un’isola dispersa. Ma non come Tom Hanks o Gulliver, ma come… come… non mi vengono esempi. E lo sai perché non mi vengono esempi?”
AK: “Dacci un taglio, Chris, sono stronzate.”
CB: “Il punto è che nel tuo business se la fanno sotto quando arrivano quelli come te, Boy. Quelli che vogliono fare i pezzi grossi. Pensi che non abbiamo mai visto un wrestler? Ti odiano. I pesci piccoli, che stanno al posto loro, che restano in fila, che fanno un numero ragionevole di verdoni e se ne vanno, quelli sono i tipi che gli piacciono. Quelli che non sono più grossi del capo. I pesci grossi non li vogliono. Ti sembra una stronzata, e invece… perché i pesci grossi che fanno? Se ne vanno a fare i film. Oppure restano e vogliono comandare loro, vogliono fare soldi per se stessi, non per la compagnia, mi capisci? Tu sei qua perché vuoi fare il pezzo grosso. Ma… kaputt.”

Ancora una volta, compare la scritta in sovraimpressione, data 3 giugno 2017.
Ancora Kirk e Kobayashi, in piedi l’uno davanti all’altro ai lati opposti della scrivania del giapponese.

AK: “Grazie.”
DK: “Ma sappi che potresti trovare una federazione diversa da quella che hai lasciato, al tuo ritorno.”
AK: “Era quello il piano.”
DK: “Sto dicendo che potrebbe non piacerti. E potrebbe non esserci più posto per te. Non dove vuoi. Dobbiamo andare avanti.”

CAMERA FADES



Risuona, nell'arena "The Rains of Castamere"... ed ecco affacciarsi sullo stage "The Nobleman" Daniel Stuart.
Lo scozzese si avvia verso il ring, accompagnato dai consueti fischi che lo accolgono in ogni arena in cui combatte. Come sempre, non sembra dar molto peso alla cosa. In realtà, c'è anche parecchia curiosità, perchè è da tempo
che Daniel Stuart non si rivolgeva, direttamente, al pubblico della WBFF.

Prima di salire sul ring, si fa passare dunque un microfono. E, la curiosità è tale che quando il Nobleman guadagna il centro del ring, i fischi scemano, più in fretta del solito.

"Hello Denver..."

Partono i soliti applausi e pop di quelli che si esaltano al solo sentir pronunciare il nome della loro città. Stuart scuote la testa, amareggiato per tanta pochezza.

"I have sad news for you."

Adesso parte anche qualche risata, visto che in molti pensano che Daniel stia facendo il verso a Kobayashi. Ma l'espressione di Stuart è seria. E lo scozzese continua, in maniera imperturbabile.

"No, really. Ho davvero brutte notizie per voi. Intendiamoci, niente di grave... semplicemente, mi è stato comunicato che la dirigenza ha accolto le mie richieste: ad EXTREME DESPERATION sarò IO, e SOLO IO, l'avversario di Bluebird in un match valido per il WBFF Undisputed Championship."

Come prevedibile, riparte qualche fischio, Stuart risponde facendo spallucce.

"Lo so, non è quello che volevate sentire. Chissà quanti di voi, nonostante tutto, avrebbero preferito che tale onore toccasse al traditore, Paul De Sade [face-pop per DeSade], o perchè no, ad Aaron Kirk [face-pop per Kirk] per l'ennesima volta... e potrei continuare, citando Dumas, McFist... magari perfino Oregon McClure!" [ogni nome, soprattutto l'ultimo, ottiene un boato di approvazione in risposta]

Stuart sorride.

"Fantastico, vi sarebbe andato bene chiunque, purchè non me. La cosa stupenda è che, salvo a POWER TO THE PEOPLE, la vostra volontà... semplicemente non vale un fico secco. Ed è per questo che stasera non sono venuto a fare quest'annuncio in pompa magna. Non ho voluto indorarvi la pillola, e neanche magnificarmi. Il mio obiettivo era solo farvi prendere coscienza di una situazione: che lo vogliate o meno, che chiunque lo voglia o meno, Daniel Stuart sfiderà, uno contro uno, Bluebird ed avrà la sua VERA chanche di conquistare l'Undisputed Championship."

Pausa teatrale dello scozzese che attende che i fischi scemino.

"Non vi dirò che si tratta di una vittoria che ho già nelle mani. Al contrario, potrebbe benissimo trattarsi del match più duro e difficile della mia carriera. Lo è, dal punto di vista psicologico, perchè al contrario di molti di voi, semplicemente privi di spina dorsale, io SO che se fallissi anche stavolta, dovrei rinunciare alle mie ambizioni, almeno per un bel po'.
Ma partire con questo presupposto, sentirsi con le spalle al muro... beh, è anche una carica per provarci con ancora maggior tenacia che rispetto al passato."

Le parole, molto realiste, di Daniel, stavolta non vengano fischiate. Lo scozzese però non vuole farsi amare, ed un attimo dopo sogghigna.

"Per tanti mesi avete ammirato Bluebird, e prima ancora Skyblue. Volgevate gli occhi al cielo per ammirare i vostri Campioni.

Ma voi non siete un pubblico degno di alzare la testa.

Brace yourself, WBFF people.

Finirete, tutti, con l'inchinarvi un giorno."

Lo scozzese lancia via il microfono e mentre riparte la sua theme-song, il Nobleman se ne torna nel backstage, tra i fischi di una folla infuriata per la sua conclusione.



Lover: Sono dispiaciuto, i nostri fan non hanno fatto molti pronostici per il torneo.
Silente: Ma che ti importa, sai già chi vince!
Lover: Chi vince?
Silente: ESTO Pescado!
Lover: Mi hai appena Alfizzato… tremendo!
Taggart: Heavans e McFarry sono alleati, o qualcosa del genere, ma stasera è tutti contro tutti, perciò Cazador ha le sue chance di vincere.
Kokone: A dire il vero, avrebbe le sue chance di vincere anche due contro uno, vista la forza del Cacciatore.

Match 2: SOTR match: Claudio Cazador vs Gregory Heavans vs Michael McFarry [3-way One Million Thumbthacks match]

Taggart: “I tre sono agli angoli diversi, con le spalle rivolte verso il turnbuckle e lo sguardo concentrato sui rivali. I tre si scrutano a vicenda, con cautela si avvicinano uno all’ altro e tentano contatto. I tre formano un triangolo al centro ring con un Lock Up iniziale.
La fase finale pare equilibrata, il triangolo si sposta a destra e a sinistra continuamente, scostandosi nella posizione di McFarry ed Heavans. Cazador essendo il più piazzato tra i due, emette più forza con lo scopo di chiudere all’ angolo i due buontemponi. L’irlandese e Gregor sembrano formare una sorta d’ intesa, sferrando un Toe Kick McFarry si concentra sul braccio del Cazador con un Armbar, mentre Gregor infierisce con dei ceffoni potenti, ma poco inefficaci su Claudio.
Il colosso cerca in qualunque modo di liberarsi, ma uno Stiff Kick di Heavans negli stinchi, atterra il predatore del Nevada.”

Kokone: “Il performer irlandese continua a sollecitare la spalla del nemico, Heavans resta lì a guardare a braccia conserte, lasciando fare il lavoro sporco al ricco. Claudio prova a reagire, ma rimane comunque intrappolato, prova ad afferrare le corde, ma Allan sferra un calcio all’ altro braccio ogni qualvolta che il gigante prova ad agguantare le corde.
Michael intanto prova a torcere quel braccio più che può, mentre Heavans e il direttore di gara consigliano di cedere, anzi, The Whole Fucking Show gli dice di uscire fuori ring e di continuare da solo con McFarry. Cazador sferra un pugno all’ addome di Gregor, mentre si rimette in piedi, sferra un altro gancio potente e stende anche Michael. Intanto Gregor prova a distoglierlo e si aggrappa come uno zainetto alla schiena di Claudio, applicando una Sleeper Hold. L’ atleta di Dublino sferra un Back Elbow e poi prova un Jumping DDT che stende il Cazador facendolo impattare sulle puntine da disegno.”

Lover: “I due si avventano sull’ atleta mastodontico con degli Stomp violentissimi, Cazador si accascia ma tutto ciò non serve dato che i pestoni lo colpiscono alla cieca. The Big Bad Motherfucker dopo svariati calpesti alla insieme all’ irlandese afferra Claudio e tentano di sollevarlo con un Suplex, che non arriva; Cazador si appende ai costumi dei rivali, evitando lo schianto, poi afferra i due per il collo e li scaraventa al suolo per una Chokeslam sulle puntine
The Irish Billionarie rotola fuori ring, cercando di estrarre qualche puntina conficcatasi. Quindi tra le grinfie dello spietato cacciatore rimane solo Heavans. The Bounty Hunter afferra Greg per i capelli, sferra un Toe Kick e poi lo solleva e lo schianta al suolo con una Gutwrench Powerbomb. Claudio sale sulla terza corda, squadra il nemico al centro del quadrato, ma a distrarlo c’è McFarry che lo spinge dal paletto.”

Taggart: “Cazador finisce con i maroni tra le corde, McFarry dopo un Irish Whip mette a segni un Dropkick che fa cadere Claudio fuori ring. La bestia comunque cade in piedi all’esterno del quadrato, si mantiene la gamba però e Michael ne approfitta per travolgerlo con un Pescado. Claudio barcolla, un Low Dropkick però lo stende e lo fa rimanere fuori ring e sulle puntine
Greg è sull’ apron, da lì intima al suo ormai alleato di mantenere fermo Cazador. Michael lo mantiene in posizione di Tiger Suplex, ma non appena Allan cerca di lanciarsi sul nemico con un Diving Dropkick, El Cazador si abbassa e fa in modo che il figlio di buona donna colpisca il suo partner.
McFarry è out, Cazador è però pien zeppo di puntine, afferra Heavans ricordiamo anche lui con qualche punta dietro la schiena e vien schienato, pin:
1
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Kick-Out!
Alza la spalla.”

Kokone: “Heavans si sta alzando, ma Cazador lo afferra da dietro e avvolgendo il braccio intorno al collo e applica una Headlock. Allan vuole arrivare alle corde, ma nulla. Claudio afferra una puntina e tenta di sfregiare Allan, ma da dietro colpisce con un Diving European Uppercut alla schiena. Cazador si tocca la schiena, ma con uno Swinging Neckbreaker è steso nuovamente, pin:
1
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2
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Heavans con uno Stomp interrompe il pin.”

Lover: “Allan afferra il performer di Dublino e lo lancia contro le corde con un Irish Whip per poi tentare un braccio teso, McFarry evita e mette a segno una Dublin Damage, pin:
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2
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NO!
Kick-Out!
Heavans urla dal dolore.”

Taggart: “Michael afferra Cazador, lo rialza, lancia alle corde con un Irish Whip ma si becca una Boom Headshot + Sniper Pin:
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3
L’arena è un unisono di applausi per Cazador. Il colosso esce dal ring con un sogghigno.”

Testo nascosto - clicca qui


DeWitt: Bene, abbiamo il primo qualificato alle semifinali e non è una sorpresa… ha vinto la scorsa edizione e punta a fare il bis.
Silente: Il Cacciatore batte i due amiconi, ben gli sta.
Taggart: Mi chiedo ormai come andrà la seconda sfida serale, quella pare proprio accesa e aperta a qualsiasi risultato.