Questo è il primo
“JAX-HABERMANN” recita la targhetta di marmo fuori dalla villetta della coppia più glamour della WBFF, bagnata da goccioloni di pioggia.
Una goccia colpisce l’occhio di una statua in marmo di Lena, posta al centro di un prato poco curato, incorniciata da due arbusti posti strategicamente ai suoi lati, e riga la sua guancia bianca come fosse una lacrima.
Rainer, incappucciato e imbacuccato in un impermeabile giallo vivo più grande del dovuto di almeno un paio di taglie, si lascia catturare dal quadretto per qualche secondo, continuando meccanicamente a premere sul citofono. Brevi attimi d'attesa. Bluebird suona nuovamente.
Ancora una volta.
A ripetizione.
-E un attimo, che cazzo!- è Garet Jax ad urlare, mentre apre la porta.
Nel vedere Rainer davanti alla porta, Garet sorride.
“La statua? Davvero?”
-Non sta passando un bel periodo. Quella è…
“Una statua.”
-Sì.
Tra i due cala un silenzio imbarazzato.
“Lena?”
-Anche a me va tutto bene, è sempre un piacere rivederti! Molta gente non li apprezza, ma i convenevoli fanno sempre piacere, soprattutto se ricevuti!
“Bene. Avrei chiesto di Lena…”
-No, non è in casa, è a fare la spesa con le bambine. Vuoi accomodarti?
Rainer fa per entrare in casa, ma viene bloccato dal palmo della mano di Jax, posata sul suo petto a fermarlo.
-Arrivi, neanche mi saluti e vuoi entrare in casa mia?
“Ciao.”
Con una leggera spinta, non violenta ma di fastidio, Bluebird si fa largo in casa della sorella e del cognato, quindi fa per accomodarsi ad una sedia della cucina.
-Vuoi qualcosa? Un bicchiere d'acqua, un thè, un caffè avvelenato?
“Un chinotto.”
-Vuoi anche un Ovetto Kinder con tanto di sorpresina?
Bluebird nota che ci sono per davvero degli Ovetti Kinder sul tavolo, quindi si allunga e ne apre uno per mangiarlo.
-EHI! Quelli sono per le bambine!
Ma è troppo tardi, l'Undisputed Champion ha già in bocca mezzo ovetto. Lo risputa nell'alluminio, fa per ripiegarlo e rimetterlo insieme agli altri, ma viene bloccato dal Luckyman.
-Lascia perdere, tanto vale che lo finisci...
Bluebird alza le sopracciglia e riprende l'opera da dove l'aveva lasciata. Jax invece tenta di aprire la sopresa, ma il dorso della sua mano viene schiaffeggiato dal wrestler tedesco. “
ALT! Mia!”
Il Luckyman alza le mani in segno d'arresa, con una smorfia che è tutto dire.
-Qual buon vento ti porta da queste parti? So che con Lena ultimamente avete ripreso a parlarvi, ne sono felice, da quando avete litigato almeno una volta al giorno non fa che dirmi che le manchi, e quando non lo dice, si vede che è giù di morale.
Bluebird resta in silenzio, masticando l'Ovetto Kinder ed aprendo la sorpresa, trovandovi una trottola in 3 pezzi, da montare.
“Davvero t’ha detto che le manco?”
-No, volevo solo vedere la tua faccia…
“Chissà che ci trova in te. ‘Ste sorprese erano fatte molto meglio un tempo.” Dice poi, esaminando una macchinina blu.
-Non me lo dire... comunque è sempre un piacere parlare con te, sai?
“Un po' d'erba aiuterebbe.”
-Oh...
Jax fa per aprire lo sportello più in alto della sua cucina, dal quale estrae una scatola di cereali integrali. Da dentro la scatola, estrae una busta aperta da non si sa quanti anni contenente i suddetti, quindi sotto questa estrae una busta più piccola contenente una decina di grammi. La butta sul tavolo, alla mercè di entrambi, che iniziano a rullare.
“E… come sta?”
-Lena? Oh, qualche mese fa per avere meno pressioni da parte sua, relativamente alla mia carriera, le dissi che volevo il King Of Fight.
“Quindi?”
-Beh, quindi lei mi ha preso sul serio, e ora devo andarci davvero, sennò dovrò cercare scopate altrove…
Rainer spalanca la bocca, si alza in piedi e fa per parlare, ma Garet lo interrompe.
-Numero 1, stavo palesemente scherzando. E soprattutto Numero 2, non fare questi casini o fai volare l'erba in giro dappertutto!
Bluccello indirizza al cognato un’occhiata severa mentre Jax se la ride di gusto, quindi chiude il joint. A Rainer ci vuole un po' più di tempo.
“Questa merda è disgustosa, senti come puzza…”
-Ma che dici? Sarà il… oh.
Garet indirizza uno sguardo sconfitto verso la moka, si avvicina ai fornelli a piccoli passi, con un cenno conferma che è il caffè bruciato la fonte dell’odoraccio. Nonostante le inequivocabili apparenze, Jax prova lo stesso a berne un goccio.
Smorfia di disgusto.
Sputa nel lavandino.
Si rimette a sedere al tavolo.
-E te invece? Come va da campione?
“Meglio che a te di sicuro. Un anno fa tu eri campione ed io tenevo Lena tra le palle, adesso è tutto il contrario. Solo che tu la tieni letteralmente tra le palle.”
-Non parlare così di mia moglie- dice Garet con un sorrisetto, prima di accendersi la torcia –Bisogna diventare uomini prima o poi. Da qualche parte si deve cominciare, no?
“Credevo che tra voi due sarebbe finita in un paio di mesi. E ti odiavo per questo.”
-E adesso?
Rainer prende una boccata dal cannone.
“E adesso boh. Che importa? Vorrei soltanto rimangiarmi tanto di quello che ho detto… amo la mia famiglia. Davvero. E se devi farne parte anche tu…”
Rumore di chiavi che girano nella porta.
Lena rimane immobilizzata alla soglia, le due ragazze corrono incontro a Rainer.
“Zio!” salutano in coro, prima di fermarsi ad annusare l’aria.
“Cos’è quest’odore?” Chiede ingenua Freda.
-Caffè bruciato?- prova a dire Garet.
“L’altro odore.” Puntualizza lei.
“È un cazzo di segugio” osserva Rainer divertito. “
È erba!” esclama Alma.
-E tu come lo sai?- Jax nasconde il joint dietro la schiena.
“Ho… tirato a indovinare?”
“Cosa CAZZO state facendo?!” interviene Lena. Rainer prova a giustificarsi
“Oh, fumiamo davanti alle telecamere tutto il tempo, non pensavo che…”
“IDIOTI! Avete buttato un sacco di caffè!”
Rainer e Garet si scambiano un’occhiata sorpresa mentre Lena di butta sul divano sospirando.
“E cosa ci facevi in casa, tu?” chiede lei.
“Avevo finito l’erba…”
-Ti stava cercando. Stava anche dicendo parole molto belle, ma probabilmente è la fattanza che parla per lui.
“Stavo… stavo dicendo che vorrei tornare a far parte della mia famiglia.” Dice Rainer in tono accorato. Si avvicina a Lena e le porge il cannone. “Joint della pace?”
“Tutto qui?” Lena allontana la canna col palmo della mano. “Allora puoi anche andartene.”
“Cosa?!” dicono Rainer e Jax in coro.
“Cosa? Mi hai licenziata, insultata, non te la cavi così!”
“Ma… ti ho aiutato con i…”
“La tua promessa era a Kobayashi, ricordi?”
“Io…”
“Fuori.”
Lena indica la porta.
Le bambine restano in silenzio, intimorite dalla sfuriata della mamma; lanciano un'accorata occhiata allo zio.
Rainer deglutisce, quindi si alza e lentamente esce da casa.
Jax fa per parlare, ma viene bruscamente interrotto dalla moglie.
“Con te facciamo i conti dopo. Ora vai al supermercato a comprare immediatamente dell'altro caffè. E non azzardarti a prendere la Porsche, a questo giro ci vai con la Passat!”
-Ma...
“NIENTE MA! CORRERE!”
Jax fila via fuori di casa.
La telecamera resta fissa sullo sguardo di Lena, malinconico.
Lancia un'occhiata alle bimbe, tenta di ostentare un sorriso.
Camera fades.