Jack Leone Dojo, New York, New York.
Ci troviamo davanti a un arco di mattonelle, sotto di esso è chinato un uomo con un casco a coprire il suo volto.
"Ma quello non è... Mr. Khan?"
"Già, sembra proprio lui."
Due addetti ai lavori già conoscono il suo nome, chi non lo sa dopo il finale shock di JLW Pro Wrestling Wars I?
Mr. Khan tuttavia li ignora, ha in mano una bussola e la fissa, cercando di orientarsi verso una direzione.
Uno dei suoi agenti mascherati si avvicina a lui.
"Dove guardi?"
Khan continua a fissare in avanti mentre gli risponde, con voce gentile, così differente da come ha parlato.
"Verso nord. Sempre verso nord."
Una risposta marcata, che definisce l'obiettivo dell'uomo dal volto coperto.
"Cosa c'è a nord che ti interessa così tanto?"
"Il mio dominio... il mio Khanato."
Un'altra risposta, ancora più misteriosa, che pare indicare la gloriosa ambizione di Mr. Khan.
L'agente si allontana, decidendo di non disturbare ulteriormente il suo mentore, la figura che ha preso possesso della Chaotic Existence ed è pronto a competere per il futuro della federazione, per farla sua e chiudere un'epoca per aprirne una nuova.
Tuttavia, Khan non tace.
"Se qualcuno di voi desidera confrontarsi con me, io sono qui. Seduto a terra, rivolto verso il mio Domani.
Nessun mistero, nessun inganno.
Essi sono serviti al mio scopo, ma ora non hanno significato.
L'unico significato che voglio mostrarvi è il Domani. Il Khanato di Mr. Khan."
L'uomo punta un dito verso il suo bastone.
"Vi presento Khanate, il mio compagno. Con esso ho manovrato la volontà di Sylvia Madison e lei ha emesso il suo verdetto. Casket match, la sfida della bara.
È tramite questa bara che compierò il mio destino. E voi tutti ne sarete parte, seguitemi verso il Khanato della JLW."
Poi, il silenzio e l'attesa. Le sue parole avranno raggiunto qualcuno o si saranno dissolte nell'eco di una piccola arena?