Re:
PsykomartY, 08/05/2012 21.10:
Risposte Seb?
Ne ho una marea, anche a domande che ancora non sai di possedere; ma perchè dovrei dartene?
Che rispetto pensi di meritare McNamaffing?
Usi il gioco per schiavizzare una donna e non hai nemmeno il coraggio di prenderti la responsabilità delle azioni che lei compie per ripagare il debito che TU le hai causato.
Ti nascondi dietro parole quali "onore del tavolo da gioco" e "rispetto" ma se ci credessi davvero non te ne fregherebbe nulla del denaro; la verità è che sei come tutti gli altri, ti interessa il denaro e solo quello.
Siete simili tu ed Eddie; entrambi avete fede, lui nel Dio che dice di amare e tu nel fato che speri di controllare.
Curioso come entrambi vi sbagliate; il Dio che dice di amare disprezza proprio coloro che ne insozzano il nome come fa lui e tu non controlli nulla del fato, puoi solo sperare e basta.
Eccoti la mia risposta: non sei degno di alcun rispetto, potresti provare a convincermi ma dubito tu ci riesca.
Lei sta sbagliando tutto.
Sbaglia a paragonare la mia situazione con quella del signor Eddie. Da chi ha sentito che il sottoscritto pretende di poter controllare il fato? Il fato, e la semplice parola lo spiega chiaramente, è un qualcosa di incontrollabile. Il mio obbiettivo è indirizzare le menti altrui nella direzione a me più congeniale.
Lei sta parlando di un qualcosa che non sa. Non so se conosce le basilari regole del poker, tuttavia mi prendo un minutino per spiegare brevemene in cosa consiste questo straordinario gioco: un giocatore, capace o meno capace, ha la possibilità di vincere una mano e molti soldi anche senza aver un punteggio concreto, inducendo l'avversario tramite sapienti strategie e mind games all'abbandono della suddetta mano anche con un punteggio magari superiore a quello del vincitore.
Tutto ciò cosa ha a che fare con il fato? Assolutamente nulla, è uno scontro tra abilità, tra capacità di lettura dell'avversario, tra diversi modi di mantenere il controllo delle proprie emozioni.
E, laddove lei dice che ho schiavizzato una donna grazie a questo gioco, si sbaglia doppiamente: è stata una sua libera scelta. Scelta che ora deve pagare. Non le è stata puntata nessuna pistola alla tempia, nessuno l'ha obbligata a sedersi al tavolo verde con il sottoscritto. Quando uno compie delle scelte, deve essere consapevole degli eventuali rischi che tali scelte comportano. In caso contrario, ne pagherà le conseguenze.
Tutto ciò, tuttavia, non è affar mio. Io tendo ad approfittare di queste conseguenze. E sono nel giusto.