Handler: Nome reale: Joel / Nickname: (The) Painmaster
Nome: SIN – Saul Izan Noriega
Also Know As: the Ultraviolent Nightmare
Height: 7’1” – 215 cm
Weight: 440 lbs (200 kg)
Born: 28/04/1980
Hometown: l’Havana, Cuba
Allineamento: monster heel
Theme Song: “For whom the bell tols” - Metallica
Titoli Vinti: SUM Garbage Champion (Southern Underground Movement), WBFF Desperation Iron Man Champion (World Bloody Fightning Federation)
Attire
SIN è un uomo mulatto con carnagione olivastra, è calvo con occhi verdi ed ha 5 denti d'argento.
Fisicamente possente, i suoi grossi muscoli sono dati da molta massa è definizione minima, mette in mostra alcuni chili di troppo nella zona addominale e non solo.
Ha alcuni tatuaggi, la scritta “SIN” sopra l’ombelico, il numero “666” in rosso dietro il collo e le parole “PAIN” e “FEAR” rispettivamente sulle falangi delle mani destra e sinistra, sul bicipite interno sinistro ha la scritta "Fucking Posers" fatta come se fosse avvolta nel filo spinato, mentre sull’avambraccio destro, sempre nella zone interna, ha tatuato “beyond good and evil”.
Indossa calzoni in pelle nera e stivali anfibi molto pesanti anch’essi di pelle, non ha altri accessori da wrestler ad eccezione della sua maschera.
La maschera è in pelle nera e copre totalmente il volto di SIN ad eccezione per due aperture triangolari per gli occhi e alcuni fori in prossimità della bocca per facilitare la respirazione, è chiusa dietro la nuca da una zip in acciaio.
Fuori dal ring veste sempre in modo rude ed essenziale: anfibi o stivali verdi militari, jeans, maglietta e una giacca di pelle marrone oppure un lungo soprabito sempre verde militare.
La maschera non sempre viene indossata durante gli incotri nel backstage con gli altri wrestler, ma è onnipresente nel caso in cui vengano coinvolte le telecamere.
Trademark moves:
- Chokeslam
- Fallaway slam
- Gorilla press slam
- Samoan drop & Gorilla press into samoan drop su nemico in corsa
- Pugni stile boxe (ganci, diretti, montanti dati in serie fino a che il nemico non crolla)
- Repeated headbutts & Repeated trapping headbutts
- Short-arm forehand chop
- Big boot from Hell (running big boot)
- Leg-grinder (F5 che termina facendo sbattere le gambe del nemico contro il palo esterno)
- Deep Red Nightmare (swinging argentine leg-lock eseguita in modo da far sbattere il nemico contro transenne, pali esterni del ring ecc…seguita, a volte, da uno spinning di 360° con l’avversario rilasciato in piena rotazione)
Finishers:
- Sin City (Megabomb, in modo classico oppure contro qualsiasi cosa: puntine, tavoli, lastre di vetro, pile di neon, scale appoggiate all’angolo ecc... oppure da dentro a fuori ring)
Wrestling Style:
Forza bruta e violenza.
Queste sono le parole che meglio descrivono lo stile di combattimento di SIN.
E’ in tutto e per tutto un ultraviolent wrestler molto diretto: utilizzo smodato di oggetti contundenti, poche mosse eseguite in modo sgraziato, bump suicidi.
Non è dotato di tecnica ne di pulizia di esecuzione, non è uno stratega che pianifica il match, non ha conoscenze della ring psicology.
Tutto cuò che fa è gettarsi a testa bassa nel match consapevole del fatto che praticamente nessun avversario può superarlo nel terreno dello scontro fisico.
Adora l’hardcore e l’ultraviolence, in quanto gli consentono di avvicinarsi al suo personale concetto di “violenza”.
Tavoli, sedie e puntine, ma anche croci di neon, benzina, filo spinato, sono solo alcune armi che potrebbero comparire durante i suoi match, ama infatti “sperimetare”, per così dire, sempre nuovi metodi per infliggere dolore ai nemici.
Rimane comunque una macchina distruttrice più che un sadico, questo non significa che non ami le urla di dolore o la vista del sangue, tutt’altro, solo è più probabile vederlo annientare rapidamente l’avversario con una chokeslam attraverso una pila di tavoli che sfregiarlo per lunghi minuti con un pezzo di vetro. Ultimamente, però, la cosa pare essere meno vera di un tempo...
Signature Weapons: Spazia attraverso un arsenale immenso, dai fasci di neon alle barbedwire singapore kane, ma la sua preferita è Mr.Killjoy, la sua mazza da baseball cosparsa di colla e quindi ricoperta di frammenti di vetro e sale. In match molto brutali e lunghi, solitamente nei ppv, può accadere di vederla incendiata.
Attitude:
A Saul non importa niente di nessuno, a malapena gli importa qualcosa della propria vita.
L’unica cosa che lo smuove, l’unica cosa per cui vive, l’unica cosa che sembra dargli un briciolo di emozione in mezzo alla sua sterile visione della vita, è al violenza.
Non chiedete perchè, non c’è un perchè, è così e basta.
Forse pensate che SIN faccia tutto ciò per via di una sua personale e distorta concezione del mondo; e forse avete anche ragione, ma non commettete l’errore di credere che SIN sia il portatore di un nuovo messaggio, non pensiate che a Saul importi qualcosa di cosa voi credete ne che voglia convertirvi alla sua filosofia.
No, SIN non crede in nulla, SIN può stringervi la mano oggi e strapparvela domani, per il semplice gusto di farlo.
Potremmo definirlo un anarchico-nichilista, ma forse è, più semplicemente, l’incarnazione di un insensato ed insaziabile desiderio di violenza all’interno del corpo di un mostro.
Storia personale:
Saul Izan Noriega nasce all’Havana dalla madre prostituta che lo aveva concepito in un incontro con uno dei suoi “clienti”, non conoscerà mai il suo vero padre.
SIN cresce in un ambiente di povertà e squallore, tra le disattenzioni della madre e del padre adottivo e l’emarginazione dei coetanei dovuta alla sue dimensioni mastodontiche, sviluppando una sempre crescente inclinazione verso la violenza.
Crescendo le continue risse gli garantiscono diversi soggiorni in altrettanti riformatori, finchè un giorno scopre l’ambiente delle lotte clandestine, in mano al crimine organizzato.
Le cose sembrano andare per il verso giusto e SIN sembra aver trovato il proprio habitat naturale nella lotta senza regole, almeno fino a che nel mezzo di un incontro, non si accanisce fino alla morte contro il suo avversario.
Per questo omicidio SIN finisce rapidamente in carcere, ma l’ambiente corrotto di cui fa parte riesce ad uscirne dopo qualche anno.
Di lì decide di sfogare la sua vena violenta nel wrestling, in particolare nell’ambito hardcore.
Storia nelle E-fed:
aXa:
SIN debutta durante il mese di giugno del 2007 nel ring della aXa, federazione dello Utah piccola nella fama ma grande nel valore.
Il gigante cubano si impone rapidamente nel roster a causa della sua potenza quasi incontrollabile e del suo personaggio che crea un misto di spavento e attrazione nel pubblico.
SIN ha vita breve nella aXa, che molla dopo circa tre mesi, nei quali però riesce a mettere a segno uno score di 6 vittorie e 0 sconfitte contro alcuni dei top face della Apocalypse Extreme Association.
Saul tornerà in aXa solo per uno show commemorativo dopo la chiusura della federazione, nel quale uscirà vincitore di un hardcore match contro tre nomi di valore quali Jason Parks, Jonathan “Dunn” Garrett e Jerome Ulysse.
SUM:
Finita l'avventura aXa, SIN si dedica a lidi assai più sanguinari, è la volta della SUM, federazione ultraviolent Texana.
Anche qui SIN riesce a lasciare il segno fino a diventare il primo Garbage Champion, titolo che difenderà con successo contro Backyard Punk nell’ultimo ppv della federazione.
mBw:
Chiusa la SUM, Saul entra nel roster della mBw, federazione backyard di Munster, dove ritrova proprio Punk, con il quale inizia una faida tutt’ora in atto.
Durante Outrage! # 9 i due si scontrano in un hardcore match dove Punk riesce a sconfiggere SIN.
E’ il primo pin pulito ed il terzo pin in assoluto subito dal gigante.
Il cubano, tuttavia, si prende la rivincita e lo fa con gli interessi durante "Let it bleed?" dove mette KO Punk alla fine di un interminabile Last Man Standing match che schocka tutti per la sua brutalità e per la stoica resistenza di Backyard Punk.
Purtroppo per lui, anche la mBw chiude quando per SIN sembravano oramai aperte le porte del main eventing.
WBFF:
Debutta in WBFF senza promo ad annunciarlo mettendo già in chiaro il suo stile, poco spettacolo, tanta sostanza.
Guadagna alcune vittorie con nomi di basso profilo tra cui spunta però l’ex KoF champion Eric Callaway.
La sua prima sconfitta arriva in ppv dove perde contro Danny Barbaro, fratello del più famoso Jimmy, in un fire coffin deathmatch.
Per circa un mese si tiene lontano dal quadrato salvo risalirci per tentare l’assalto del King of Fight title detenuto da Danny Angry, il tentativo è però infruttuoso e il Jackass riesce a schienare SIN dopo un match combattuto. La rivincita arriva qualche settimana dopo, quando SIN ha la meglio su Angry in un match che però non vedeva il titolo di King of Fight in palio.
Di lì a poco, la sua strada si sarebbe incrociata con quella di John Kraotos, i due danno vita ad un feud lungo e combattuto. Il primo scontro va ad appannaggio di SIN che però viene favorito da un infortunio del nemico nel corso del match, un secondo scontro si ha in un prison match vinto dal greco solo per una questione di fortuna.
Il terzo ed ultimo match, quello decisivo, è un death match a Unleash the Power dove i due si rifiutano di schienarsi l’un l’altro trasformando lo scontro in un last man standing.
Il match, che segna anche la prima apparizione di “Mr. Killjoy” raggiunge livelli di brutalità estrema e alla fine SIN riesce a vincere solo con una Sin City su dei tavoli avvolti da filo spinato ed esplosivi.
Pur non essendo ufficialmente un last man standing, lo è di fatto, e vincendolo SIN porta il suo score in questa tipologia di incontro sul 3 a 0.
Dopo la vittoria SIN, che aveva dato vita ad una faida che ha infiammato le folle per mesi, si ritrova per mesi senza un vero avversario. Prima si para davanti a lui Cody Knox ma il giovane non gli tiene testa lungo e dopo la prima sconfitta di Knox il rookie tenta la strada del titolo King of Fight lasciando SIN senza avversario. Il gigante si fa valere alla Extreme Battle Royale dove si piazza primo per numero di eliminazioni e arriva secondo, gettato fuori ring da James "Hammer" McFist. SIN si prenderà una bella rivincita sul metallaro sconfiggendolo poco tempo dopo in un one on one matche ponendo fine alla strisci di imbattibilità del futuro campione assoluto. SIN è ancora senza un avversario e viene inserito nella Elimination chamber di Maniacs dove il titolo di Desperation Iron Man Champion sarà in palio. Nonostante la presenza di diversi pezzi da 90 e nonostante i pronostici a sfavore, SIN esce vincitore dal match coronandosi campione per la prima volta in WBFF.