Parcheggio

Questo è il luogo in cui arrivano tutti i lottatori in una arena. Nel parcheggio si possono fare incontri molto particolari...

Una limousine entra nel parcheggio e si ferma poco discosto da una figura maschile che si sta fumando una sigaretta. Jack Leone scende dall'auto e si avvia all'ingresso dell'arena, mentre vediamo che la figura di prima è Stivi che si avvicina al co-Undisputed Champ.

Stivi: "Jack, Jack, Jack... ancora non lo hai capito che quella cintura è solo e soltanto mia? Getterò via te e le tue motivazione come adesso sto buttando via questo mozzicone di sigaretta... e proprio come sto facendo con questo mozzicone, ti pensterò col calcagno!"

Stivi soffia in faccia l'ultima sbuffata a Jack Leone, ed attende una risposta dal suo avevrsario...

Mr.Attitude subisce il soffio di fumo proveniente dal mozzicone del Co-Undisputed WBFF Heavyweight Champion e tossisce con classe, poi decide di replicare al rivale.

Leone: "da tempo immemore, sono abituato a tenere per me le mie cose. Non avendo fratelli, sono stato lontano da quel sentimento di condivisione che lega le persone. E voglio tutto per me, non mi è piaciuto dover indossare una cintura per mesi e poi essere costretto a dividerla con un avversario. La gente sa che il campione sono io, tu sei stato squalificato durante il match dal vero arbitro. Ma ormai non importa, sarà il ring a determinare il mio successo. Finisci di fumare che all'interno è vietato. Ci sono severe sanzioni al riguardo".

Una figura incappucciata passa di lì.

é Bass, Deadly Shiver Champion e Universal Champion

Bass: "............................"

Si limita a fissare negli occhi Stivi e Jack Leone, che lo scrutano a loro volto, ma il cacciatore di anime non proferisce verbo.

Steel: "Viva la gnocca!!!"

Un fragoroso rombo irrompe nel parcheggio e fa capolino un Piaggio Energie con a bordo un bolidone con atteggiamento imperiale, vede i litiganti quindi scende con un ghigno mostrante denti aguzzi e proferisce parola:

"ESAGEROSI!!!"

cell in the hell, 06/10/2007 19.59:

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Mr.Attitude subisce il soffio di fumo proveniente dal mozzicone del Co-Undisputed WBFF Heavyweight Champion e tossisce con classe, poi decide di replicare al rivale.

Leone: "da tempo immemore, sono abituato a tenere per me le mie cose. Non avendo fratelli, sono stato lontano da quel sentimento di condivisione che lega le persone. E voglio tutto per me, non mi è piaciuto dover indossare una cintura per mesi e poi essere costretto a dividerla con un avversario. La gente sa che il campione sono io, tu sei stato squalificato durante il match dal vero arbitro. Ma ormai non importa, sarà il ring a determinare il mio successo. Finisci di fumare che all'interno è vietato. Ci sono severe sanzioni al riguardo".

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Stivi sogghigna ma è chiaramente irritato.

Stivi: "Parole troppo profonde, Jack... Devo ammettere che con la locquacità te le cavi. Ma quando sarai sul ring, questo non significherà più nulla. Lì non c'è sofisticazione che tenga! Ci saranno solo muscoli, sudore e sangue! Il TUO sangue!"

Fa per andarsene, ma Leone lo trattiene per una spalla, come a voler dire che tutto non è stato ancora detto...

Avernus da un angolo immerso nel buio osserva la scena curiosamente.

Adriano si offende per non essere stato considerato, quindi sale sul suo Energie e comincia a sgommare intorno ai due co*detentori del titolo mondiale infastidendoli.

Kurtangle86, 09/10/2007 0.32:

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Adriano si offende per non essere stato considerato, quindi sale sul suo Energie e comincia a sgommare intorno ai due co*detentori del titolo mondiale infastidendoli.

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Stivi stende Adriano, che si rialza e se ne va con il naso sanguinante e singhiozzando come un bambino, quindi si rivolge a Leone.

Stivi: "Allora, Jack? Mi prendi per una spalla e lascia che un idiota ti tolga il diritto di parola? Ha fatto bene il New Doom Syndacate a strapparti l'ownership della federazione! Non sei in grado di gestire alcunché qua dentro!"

Il rombo di un auto disturba il silenzio del parcheggio.
Una toyota celica color grigia metallizata regna sovrana nel silenzio del parcheggio.
Scendono lentamente dall'auto due figure nuove per la WBFF di questi tempi, ma che in realtà tanto nuove non sono.

"Allora, il vecchio ha perso la cintura?"

"Già, ahaha!! Ma ti rendi conto, Brock? Leone aveva vinto il titolo contro di te, e in tutto questo tempo nessuno è riuscito a toglierlo, fino al tuo ritorno."

"Scherzi del destino..o la WBFF ora ha un roster di incapaci o Leone avrà fatto la sua mafia per tenere quel titolo. Del resto, Jack è sempre stato uno senza scrupoli se si trattava di soddisfare il suo ego..."

"No, John, quale mafia! Non la sai la novita? La WBFF è in mano al NDS, Jack e Sylvia contano meno di niente ora.."

"Cosa? E chi è che usa il nome della MIA stable?"

"Dumas e Jackal..."

"Cosa???? Come si sono permessi? Io sono l'NDS e l'NDS è morto con me. Ci sono molte cose da rimettere al proprio posto in quest WBFF..."

"Si, Ma calmati. Faremo tutto, poco per volta. Del resto, la situazione qui è come hai detto tu..Siamo in un oster di incapaci! Non sarà difficile riportare l'ordine!"

"E di questo roster nessuno è venuto a darci il bentornati..EHIIII FALLITI...BROCK JOHNSON è TORNATO!!"

"AHAHAHAHAHHA"

L'imprecazione di Bj e le risate di Fargas dopo riecheggiano quasi violentemente all'interno dell'immenso parchegio vuoto.
I due ora arrivano alla porta che favorisce l'ingresso nella struttura.
Ci sarà qalcuno al di dietro per dare il bentornato ai due?

Da dietro la porta esce l'Imperatore Adriano con un tampone sul naso dovuto al colpo di Stivi.

Adriano: "Permesso, vado ad un festino"

Fargas e Johnsonn restano imperterriti per un secondo, ma dopo l'Imperatore chi ci sarà dietro la porta?

L'auto sportiva e nerissima di Aaron Kirk si ferma nel primo posto libero trovato, ed il lottatore esce da quella lentamente, con fare guardingo. Non c'era nessuno. A breve si sarebbe presentato, ed avrebbe dimostrato che era la stella più brillante.
"Let the game begin" disse a bassa voce, e si diresse a passi veloci verso il backstage, prima di essere fermato.

James McFist si allontana dai corridoi del backstage verso il parcheggio, quando ad un tratto incrocia il nuovo acquisto della WBFF, Aaron Kirk.

Hammer: "Sbagliato, tutti quelli che pensavano che lottare qui dentro fosse un gioco adesso costringono la dirigenza a pagare le spese per gli ospedali nei quali sono costretti a rimanere. Qui dentro va avanti solo chi mette a repentaglio la propria incolumità per poi dimostrare di poter puntare il dito contro i migliori."

McFist alza la mano destra e si gratta il mento.

Hammer: "Uno dei migliori che abbia mai conosciuto qui dentro, Saul Izan Noriega, ha dovuto abbandonare a causa di un infortunio. E lui era il più grosso e forte di tutti, right? E tu Kirk, hai degli obiettivi? O sei venuto solo a strappare di mano qualche dollarone al vecchio Jack?"

Kirk guarda interdetto per un attimo James McFist. Aveva sentito parlare di lui, ma non aveva mai avuto l'opportunità di conoscerlo.
Gli domandò se aveva obiettivi. Gli venne quasi da ridere. Ma d'altronde non lo conosceva. I soldi erano gran parte della vita, ma di certo c'era dell'altro, e quell'altro era ciò che Kirk identificava con una sola parola: gloria. Guardarsi allo specchio e capire di essere il migliore, di aver umiliato e sbeffeggiato chiunque gli si fosse parato davanti, essere la stella pià brillante nel cielo.

«Certo, Hammer. Prima cosa, cercherò di togliere a tutti voi il sorriso dalla faccia, e le vostre faccine tristi faranno comparire un bel sorrisone sulla mia, di faccia. Buona giornata.» Gli disse, come per salutarlo, anche se era curioso di sapere che cosa avrebbe risposto McFist. Lo squadrò di nuovo. Cazzo se aveva bisogno di una pettinata.

McFist scuote il capo sorridendo appena, poi si volta un'ultima volta verso Kirk.

Hammer: "Passa a trovare Sean X, in fondo al corridoio a destra, credo che potrebbe aiutarti a credere che il tuo piano diabolico stia già mostrando i primi frutti"

Dopo l'ironia sull'intervistatore emo, McFist si avvia a passo spedito verso la sua macchina.

"Bene" pensa lo scozzese prima di dirigersi verso l'interno del backstage, con ancora in mente il sorrisetto di McFist. Lui ghigna a sua volta puntando verso la soglia, l'ingresso alla WBFF. La porta che conduceva dritto verso la gloria. Il suo "piano diabolico" era appena iniziato.

Underdog trovò finalmente un posto libero, proprio accanto ad una Toyota grigia. Sceso dal suo sconquassato ciclomotore della casa tedesca Krauser, si diresse in tutta fretta dirimpetto, verso l'ingresso. Appena aperta la porta, urtò un lottatore che stava andandosene; proseguì noncurante finché non si sentì chiamare con un "Ehi" profondo e deciso, che lo fece voltare di scatto. Dopo aver squadrato l'uomo con cui si era scontrato da capo a piedi, si girò e, senza proferir parola, riprese a camminare. Percorso qualche centimetro a passo svelto, fu nuovamente fermato dal futuro collega, che era probabilmente alla disperata ricerca di un qualche espediente per azzuffarsi. - Scusami - provò a dire il Tedesco, ma era chiaro che colui che gli stava davanti non aveva la minima intenzione di perdonarlo...

"Fai un po' di attenzione del cazzo quando..." Aaron Kirk si accorge di star parlado ad Underdog, il nuovo acquisto della WBFF.

"Ohi, Oly! Sei nuovo qui? Vuoi un po' di solidareità ed affetto da parte di qualche forte omaccione? Vai da McFist, a lui piace moltissimo cercare di dare pillole filosofiche sul wrestling a chi non ne ha bisogno. Io sono Aaron Kirk, se non mi hai visto in televisione... sei uno stronzo" Dice, e squadra Underdog da capo a piedi. Un po' di nonnismo non avrebbe fatto male a nessuno.

Nonnismo? Sono qui da due cazzo di mesi! pensa, ma scoppia a ridere. Underdog lo guarda con un'espressione assente, poi cerca di dar fiato alla bocca, ma Aaron Kirk lo interrompe: "Piacere di conoscerti, bello di papà".

Underdog riprende a squadrarlo. Non aveva ascoltato una sola parola di quello che aveva detto, ma tra tutte quelle favelle aveva afferrato il nome del lottatore: Aaron Kirk. - Sei Aaron Kirk? - chiese, fingendo in modo poco convincente un'espressione stupita - Oh oh ooh, è così... - Underdog continua a temporeggiare, non sapeva proprio cosa dire... - ti sconsiglio vivissimamente di rivaleggiare contro di me, chiaramente non sai... - Underdog ingoiò saliva, era visibilmente in alto mare - Cosa lo dico a fare? - disse poi a se stesso, realizzando che non riusciva a sembrare sicuro di sé - lei non conosce il mio fato, non conosce il mio nome, non sa come ci si sente. Underdog è dannato, è una realtà palesemente manifesta, al di là di ogni sua rispettabile asserzione. Pertanto ingoierò amaramente i suoi scherni, diavolo baciato dalla Fortuna, perché nemmeno io so come possa mai essere il vivere come prediletto dell'Adonai, ovverosia il versare nelle sue condizioni. Rialzarsi è arduo, e non pretendo che lei mi dia il suo favore, chiedo soltanto umilmente che lei mi permetta di proseguire - era sembrato davvero molto convincente. Si aspettava di vedere le lacrime del fulvo attaccabrighe da un momento all'altro, ma ciò non successe, anzi. Aaron rise di gusto, e prese la parola.

"Eh?"

"Per la Gloria sempiterna dell'Onnipotente Adonai, come desidero essere ignaro e felice come il fulvo attaccabrighe!" sospirò tra sé Underdog, evidentemente invidioso di tanta inconsapevole gioiosità. Sperava di chiudere la discussione il prima possibile, pertanto rinnovò la sua richiesta - Per il Santo Adonai, si faccia da parte! - la sua richiesta fu seguita da un "Oooooooh" che lui malamente finse spontaneo. Aaron sembrava estremamente divertito dal suo atteggiamento, il che gli provocava molta sofferenza.

Aaron Kirk guarda con occhi divertiti ed allo stesso tempo stupiti Underdog.

Ma da dove vien fuori questo? Si chiede.

"Va bene, passa. Avrai uno spazietto nel mio dialogo cuore a cuore con il pubblico, non posso negartelo. Attento, il Signore ce l'ha con te! Bye bye!" Dice, e si allontana verso la sua auto.

Cody arriva nel parcheggio scende dalla sua macchina abbastanza comune per uno che non ha bisogno di compensare nulla.
Passa di fianco ai due che battibeccano:"Cazzo sto posto sta divenendo una riserva naturale di puttane dell'attenzione"
Il Lupo prosegue entrando nell'arena.

Cody Knox stava entrando nell'arena, quando Aaron Kirk lo nota: "Dev'essere dura amare una federazione quando tutto è contro di te, eh?" Dice semplicemente, sicuro che Knox avrebbe ricevuto il messaggio.

Cody Knox se ne fotte bellamente del novellino andandosene.

Aaron Kirk sogghinga, si gira e sale finalmente sulla sua auto.

Aaron Kirk sogghinga, si gira e sale finalmente sulla sua auto.