Bloody Desperation 9x05

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
wordlife85
00sabato 10 dicembre 2016 06:11
Oregon McClure è nel camerino di Robert Dumas.

Braccia ai fianchi e cintura in vita. Solo quella purtroppo.

-Ao’ amo vinto.

Dumas non lo guarda e rimane con il volto dentro al monitor del suo computer. Poi il cellulare di Oregon inizia a suonare. McClure si tasta la parte superiore dei quadricipiti alla ricerca di tasche che non possono esserci.

-Che cojone che so’...

Il bastardo scruta solo con la coda dell’occhio.

-Stava nella tasca de dietro.

… Ed effettivamente da dietro la schiena tira fuori un cellulare. Dumas si volta completamente per trovare nella visione diretto ciò che il suo cervello ha elaborato dalla vista periferica. Purtroppo per lui arrivano solo conferme. McClure stendendo il braccio chiede un attimo di pazienza e risponde. A voce altissima.

-ABBELLOOO! MA M’HAI VISTO, PORCOZZIO?



-MORTACCI TUA SE È VERO.



-EGNIENTE, JE FACCIO L’HURRACARRAMBA E ME DICO: “HO VINTO”...

Aspetta qualche secondo.

-E INVECE QUELLA MERDA SE RIALZA.



-ESSÌ M’HA TIRATO STA PIGNA SUR NASO MA GL’HO FATTO LO SCHOOL BOY PINO ED HO VINTO!



Dumas, infastidito, inizia a guardarlo in maniera eloquente.

-ECCOME NO?

Annuisce.

-MORTACCI SUA SE PESA. È D’ORO. COME? NO ZI’ NON LA FONDEMO…

Oregon guarda Dumas con un’espressione colpevole, poi abbassa la voce (ma non abbastanza).

-No, manco l’artra, zi’.

Inizia ad annuire.

-Sì. Si. Sì…



-Bella zi’.

Attacca il ricevitore.

Stai lontano dalla mia cintura.

Oregon come il bambino colpevole colto con le mani nella marmellata inizia a balbettare frasi sconnesse. Dumas non gli lascia tempo.

Piuttosto, non avevi detto che una volta vinto un titolo avresti smesso di girare nudo?

Oregon fa cenno di sì con il capo.

E quindi?

Oregon non capisce. Ci pensa un po ’ su…

-Non so nudo…



-C’ho la cintura…

Il telefono squilla di nuovo… Oregon fa di nuovo cenno di aspettare…

-ABBELLOOO! MA CHE M’HAI VISTO?

Dumas si alza, afferra il cellulare di Oregon e lo scaglia contro il muro. - Ber modo de ringrazia gl’amici. Se non me inventavo lo School boy Pino, artro che titoli de coppia…

Dumas diventa rosso in volto.

Non devo ringraziare ness...

Il cellulare di Dumas inizia a suonare interrompendo il discorso del bastardo. Oregon lo guarda rispondere.

Chi è?



NO. NON TI PASSO OREGON!

Mette giù.

A chi hai dato il mio numero?

Oregon è spalle al muro, ma la porta del camerino si apre.
Entrano 4 volti, sconosciuti ai più, ben conosciuti al Bastardo.
Si tratta di Rebecca, Oliver, Tony e Pino.
Ovvero, l'ex ufficio stampa del bastardo.
Ognuno di loro ha qualcosa in dono: chi uno spumante, chi un pandoro, chi dei tramezzini, chi un lettore cd con dei dischi consunti.
Appoggiano tutto sulla scrivania di McClure, sul quale già troneggiano da un po' alcuni alcolici di chissà quanti anni fa, tutte bottiglie mezze vuote, col vetro opacizzato dalla polvere.
Dumas, piuttosto confuso da quanto sta accadendo, prova ad avvicinarsi al suo vecchio staff per rivolgergli la parola.

“Ragazzi... ho cercato di contattarvi, ma voi avevate tutti il telefono spento... QUINDI, VE LO CHIEDO COME FAVORE PERSONALE, RIPRENDETE SUBITO A LAVORARE E RISPONDETE AI MESSAGGI DELLA MIA CASELLA E-MAIL!”

Con tono diplomatico, è Rebecca a prendere la parola.

“Ecco... vedi... il nostro nuovo datore di lavoro ci ha imposto di non avere contatti con i precedenti datori di lavoro...”

“E, di grazia... chi sarebbe costui?”

I quattro, contemporaneamente, rivolgono sguardi imbarazzati in direzione di McClure.

-A fratè, visto che già ve conoscevate, e nun sapevo quali altri amici avevi, ho invitato il mio nuovo ufficio stampa alla festa pe festeggiò i titoli! Sei contento Chicco?

Dumas non replica, si chiude in una poker face.

Mentre Oregon si volta verso il buffet per prendere una bottiglia di tequila di chissà quanti anni fa, Tony mostra i palmi delle proprie mani al Bastardo, sui quali vi è scritto: “AIUTAMI!”

Dumas è confuso, ma fa cenno che prova a pensarci lui.
Oliver congiunge le mani a mo' di preghiera, per rafforzare la disperazione.

“Oregon, per cortesia, potresti dire... al TUO uff...”

* STAP *

Con un rumore secco, The Non-Remembering One stappa una bottiglia, dalla quale esce una nube malsana; quindi guarda con l'occhio all'interno.

-Fratè, mi padre m'ha tirato na sola, in sto vetro l'alcol è evaporato!

“Oregon, abbiamo una cosa pià importante della quale parlare...”

-A fratè, forse nun se semo capiti, nun se pò fa na festa senza alcol, o comunque senza strafasse... perciò, o trovamo bottiglie de alcol valide, o imbottimo Pino de tranquillanti, lo famo corre sul tapì rulàn e poi je leccamo la capoccia pelata...

“Direi che non è il caso... no, aspetta, stammi a sentire...”

-Si preferisci, potemo imbottì Rebecca de tranquillanti e poi leccaje la fr...

“OREGON!”

Rebecca: Io mi licenzio.- ed esce dalla stanza, incazzatissima.

-Oh, era pe dì! Certo che voi del norde nun sapete popo festeggià...

“Oregon, stammi a sentire, loro non sono tuoi giocattoli, sono persone, e sono il mio ex ufficio stampa...”

-Appunto, EX, mò so er mio, e stanno a fa un ber lavoro! Pino, passame er telefono che je faccio vedè a Roberto er profilo mio tuitte!

Il pelato acconsente, McClure si connette e mostra a Dumas alcuni suoi post.

“L'America necessita di un rilancio dell'economia manifatturiera”

“Basta alla violenza sulle donne, no alla barbarie”

“I #DeSade si sono dovuti umanamente arrendere all'ineluttabilità del fato”

“Gli usa sono la prima potenza nel mondo! Go #usa!”

Attimi di pausa. Oregon Riflette su quanto ha appena letto.

-A Pino, viè n'attimo... che c'è scritto qui?

-“Gli usa sono la prima potenza nel mondo! Go #usa!”

-Eh, ma USA è scritto minuscolo! ORCHIDEE DELLA TUA MADONNA, OLIVER SEI LICENZIATO! T'AMMAZZO LE RENI SE RISCRIVI USA MINUSCOLO!

Senza pensarci due volte, Oliver scappa dalla stanza. Dumas prova a fargli un cenno, ma rimedia un vaffanculo a gesti.

“Oregon, ma se loro gestiscono il tuo ufficio stampa, significa che non hai tempo per un altro ufficio stampa... come fai a gestire il mio?

-N'hai capito, loro popo pe quello gestiscono er mio, perché io sto a gesì er tuo pe risollevatte l'immagine... a zì, nun ce crederai ma facevi un po' pena, da quando so arrivato io i retweet se so straimpennati!

Dumas ha paura.

“...Fammi vedere un posto, come esempio”

-Subito fratè.

Oregon si adopera ad aprire la pagina del Bastardo.
La telecamera si sofferma sull'ultimo suo tweet.

“Che sia mora o che sia bionda, basta che sia stretta e sia profonda”.

Camera fades.



WBFF WRESTLING PRESENTS...
[9x05b] Bloody Desperation: 09/12/2016 [@Baltimore (Maryland)] BD#329 Event#627


OPENER: WBFF RULES MATCH: Noah Hendersen vs Oregon McClure

MAIN EVENT WBFF TORNADO TAG TEAM MATCH for n°1 Contendership at WORLD TAG TEAM CHAMPIOSHIP: Hog Family (Eugene and Harold Hog) vs Nynkio Dantai (Jizuke and Shokichi)

MAIN EVENT (THE LAST BATTLE): Survival Championship LAST MAN STANDING MATCH: Crystal Houghton (c) vs David Barriage



*** TORNIAMO INDIETRO DI QUALCHE GIORNO. VENERDI' 2 DICEMBRE 2016, EXTREME RUMBLE SI E' CONCLUSO DA CIRCA DUE ORE. TUTTI GLI ATLETI DELLA WBFF SONO USCITI DAL PALAZZETTO, MA UN GRUPPETTO DI GIORNALISTI ATTENDE DALLA PORTA D'INGRESSO L'USCITA DI DENNY LEONE. I RISULTATI CONTANO POCO, LA GENTE VUOLE SAPERE NOTIZIE SULL'INFORTUNIO PATITO DA SKYBLUE ***


G1: "Eccolo, eccolo, sta uscendo!"
G2: "Mister Leone, una parola!"
G3: "Leone, scusi, da questa parte!"
G1: "Mister Leone, cosa è successo a Skyblue? Può darci informazioni in merito?"
G4: "Da questa parte, Leone! Signor Leone, una parola!"
G5: "Non faccia così, mister Leone!"

*** DENNY SI FA STRADA TRA I GIORNALISTI E SI RIFUGIA IN UN TAXI APPOSITAMENTE CHIAMATO PER L'OCCASIONE. I VETRI DEL VEICOLO SONO TRASPARENTI, E LA GENTE SCATTA FOTOGRAFIE IN MANIERA INCESSANTE, AL PUNTO DA ARRIVARE A TOCCARE DENNY LEONE, IL QUALE SPINTONA A TERRA CON VEEMENZA UN GIORNALISTA ***


G2: "Sta negando il diritto all'informazione da parte degli spettatori, mister Leone. Il suo comportamento è inaccettabile!"
G3: "Vogliamo solo sapere cosa è successo a Skyblue!"

Denny: "AVETE ROTTO I COGLIONI! FUORI DALLE PALLE!"

DENNY INTIMA AL TASSISTA DI PARTIRE, MA NUMEROSI GIORNALISTI SI ASSIEPANO DINNANZI AL VEICOLO. DENNY, INTRANSIGENTE, MINACCIA L'ONESTO LAVORATORE AD ACCELERARE, A COSTO DI INVESTIRE I GIORNALISTI. QUESTI ESEGUE, ED IN MEN CHE NON SI DICA L'OWNER WBFF SI DILEGUA PER LE STRADE RISCHIANDO DI FAR MALE AD ALCUNI ADDETTI ALL'INFORMAZIONE.


Kokone: Buongiorno a tutti, e benvenuti ad una nuova puntata di Bloody Desperation.
Taggart: Come ben saprete, le condizioni di Skyblue sono serie, il ragazzo è ufficialmente in coma farmacologico e la sua ripresa non pare affatto certa.
Kokone: Denny Leone, questa sera, non è presente e non è disponibile a rilasciare alcuna intervista, come precisato dal suo ufficio stampa e dal sito ufficiale che è offline.
Taggart: Anche Drago, questa sera, non sarà dei nostri in quanto presenzierà in R-Pro il 13/12 e la WBFF ha concesso al Fighter di Liberec qualche giorno di pausa per potersi riprendere da problemi fisici.



02 Dicembre 2016
Atlanta, Georgia

Siamo all'interno dell'arena dove si sta disputando Extreme Rumble, Area parcheggi ... In quel momento vediamo Harold Hog che entra nel camper e se lo porta via. Lasciando soli Sheri, Otis e Eugene.

Sheri: "Ma quindi dove deve portare quel Camper? Non possiamo tenerlo qua?"

Otis: "Non lo so. Ma non fa niente, abbiamo un'intera arena dove aspettare e sicuramente si starà meglio. Credo sia meglio risistemare il camper, quei soldi finalmente serviranno a qualcosa, un veloce cambio di gomme, un controllo al motore ed una pulizia saranno ottimi."

Sheri non pare molto felice. Che abbia lasciato il diario al sul interno nascosto da qualche parte?

Eugene: "Dormiremo in camper?"

Otis: "Questa fottuta città avrà un Motel.
Magari io e Sheri andremo a cercare una camera da qualche parte per la fine dello show. Così domani andremo al mio camper."

Il tono del vecchio pare abbastanza compiaciuto, più del solito. Si liscia i baffi prima di iniziare a camminare.

Otis: "Cazzo muoviamoci. Ritardato! Tu stai vicino all'entrata dello Stage. Appena c'è il tuo numero ti diranno di entrare e tu lo farai. Harold tanto lo raggiungerà lì.
Sheri seguimi!"

Sheri: "Io preferirei rimanere con Eug-"

Otis: "No! Cazzo uno dovrà poi tornare dopo che avremo trovato un motel e non mi va do lasciare la fottuta camera libera dopo che l'ho pagata. Perciò tu devi venire!"

Il carattere Combattivo di Sheri ultimamente sta venendo a mancare, ed in queste situazioni si nota maggiormente. La ragazza asserisce con la testa. Ed il collegamento so chiude.

02 Dicembre 2016
Atlanta, Georgia

Siamo nel Backstage. È in corso o per lo meno è appena iniziata la Extreme Rumble di Bloody Desperation.
Eugene Hog è fermo nei pressi della Gorilla Position, aspettando che arrivi.il suo numero. In quel momento arriva anche Harold.

Harold: "Eugene!"

Il big Man con la mente di un bambino so volta verso il fratello che si avvicina abbastanza incazzoso.

Harold: "Dove sono Otis e Sheri?? Ti avevo detto di tenerli occupati! Dove stracazzo sono???"

Il tardo pare timoroso.

Harold: "Mhhh .. Ok te lo chiederò con calma. Non spaventarti, Devi - Solo - Rispondermi.
Dove sono?"

Eugene: "Papà ha deciso che questa notte dormiremo in Motel. È andato a cercare motel con Sheri"

Sul volto mezzo paralizzato di Harol si disegna un mezzo sorriso.

Harold: "Ah ah ... Molto meglio di quello che sperassi. Avrò una notte intera per cercare quel fottuto diario del cazzo."

In quel momento arriva il numero 4, quello di Eugene. Il collegamento si chiude.



Nell'arena risuona la nuova Theme Song di Crystal Houghton e sulle note dei Pop Evil, la rossa della Carolina compare da sotto il titantron: Il pubblico esplode mostrando ancora una volta il suo sostegno.
La campionessa sinceramente emozionata solleva la cintura sopra la testa e riusciamo chiaramente a distinguere il labbiale, le parole sono coperte dalla musica e dalla confusione del palazzetto ma quel TANK YOU è inconfondibile.
Percorre rapidamente la rampa che la separa dal ring e con in microfono tra le mani si schiarisce la voce passeggiando avanti ed indietro, si prende il suo tempo e lascia sciamare il brusio generale.

Cray: "Ogni cazzo di volta che esco dal backstage sono in fibrillazione, non tanto per l'incontro quanto per tutto questo! Le persone mi fermano per strada ed ho perso il conto delle mail che ho ricevuto tramite i social, indipendentemente dai risultati che ottengo all'interno di questo quadrato il calore delle persone resta sempre lo stesso.
La mia assistente mi aveva preparato un discorso, di quelli seri."

Estrae dalla tasca un foglietto stropicciato, cerca di lisciarlo ma l'operazione non và chiaramente a buon termine.

Cray: "Una bella pagina scritta fitta fitta: Ringraziamenti, citazioni e qualche frase di rito che mi avrebbero fatta sembrare quasi intelligente."

Ride divertita passandosi una mano tra i capelli.

Cray: "Ma alla fine nessuno di voi avrebbe pensato, nemmeno per un secondo, che quelle fossero parole mie! Io non sono un persona organizzata, mi perdo nelle cretinate e arrivo in ritardo... quindi dovrete accontentarvi di sentirmi farfugliare come al mio solito."

Miss Congeniality si concede una smorfia infantile, ma i presenti hanno già ripreso a alzare la voce, lei annuisce con un sorriso.

Cray: "Ecco, non credo che ci sia bisogno di dire altro... semplicemente Grazie! Questa cintura è per tutti voi e anche se dovessi perderla questa sera non avrei nessun rimpianto."

Si prende una piccola pausa.

Cray: "Tranquilli, questo non accadrà.
David Barriage è storia vecchia non ho più nessun interesse nei suoi confronti e l'ho detto chiaramente... Volevo solo fare una piccola precisazione in merito."

Lo schermo si accende e viene trasmessa live l'immagine del titolo che Cray sfoggia sulla spalla destra.

Cray: "Come campionessa ripristinirò il nome della cintura: Questa pagliacciata dell'Indipendent è terminata ufficialmente, il Survival torna in federazione.
Ci siamo già coperti di ridicolo concedendo a Sua Maestà questo capriccio e mi sembrava doveroso fare qualcosa per la WBFF ed i suoi tifosi!
Ora voglio pensare a cosa mi aspetta oltre la sfida di questa sera, a quanto pare Gaijin ha apprezzato le mie attenzioni ed io ho un piccolo regalo per lui che conservo da Extreme Rumble..."

Riparte Footsteps a tutto volume e le immagini sfumano lasciandoci ai festeggiamenti di Crystal.



Dopo una breve pubblicità su come abbonarsi al WBFF Network sul sito ufficiale, la telecamera sfuma dal nero, ci troviamo nell'ufficio di Claudio Cazador!
Il Cacciatore è seduto dietro la sua elegante scrivania, sulla quale vediamo una lampada verde da biblioteca, una cartellina in pelle, un portapenne in legno con placca in argento e qualche scartoffia ordinatamente disposta sul lato destro.
Il wrestler di Sparks, Nevada, ha i palmi congiunti, lo sguardo fisso rivolto in telecamera, un ghigno abbozzato.
In sottofondo, sentiamo alcuni boos provenire dall'arena.

-E quindi... siamo di nuovo qui. E smettiamola subito di scherzare. Lo capisco, quando il pubblico non è di buonumore, e quando di conseguenza non va stuzzicato.

Cala il silenzio, attimi interminabili ripresi timidamente da qualche imbarazzato mormorio.

-Mi avete preso per un coglione, per caso? So benissimo che ho difeso la mia cintura contro dei pivelli. Dei poveri stronzi che per cinque minuti di gloria avrebbero venduto ciò che di più caro avevano al mondo.
Il problema, è che fin quando ero io a proporveli, il gioco aveva un senso.
Quando voi avete tifato per Jack Leone, quando voi non avete capito che di fronte a me avevo il solito povero stronzo, il gioco non ha più avuto senso.
Perché vi siete resi conto che avreste tifato chiunque, pur di liberarvi di me.
E adesso?

Durante il discorso di Claudio, nell'arena si leva qualche sporadico fischio.

-E adesso, non vi meritereste di assistere più a nessuna difesa titolata. Perché non siete in grado di distinguere il buon wrestling, dalla messinscena.
Un campione assente, vi meritereste.

Dall'arena, iniziano a partire fischi e boos sempre più convinti.
Il Cacciatore, dal taschino della sua giacca, estrae un joint precedentemente girato di dimensioni elefantiache.

-Entro la fine di questo joint, deciderò chi sarà il mio prossimo sfidante. Fino ad allora, non so se continuerà a salire sul ring, o se mi prenderò una pausa. Poco cambierà.
Forse nulla.
Voi saprete la mia decisione la prossima settimana.
Per oggi è tutto.

Troncando i fischi e sfumando nettamente sul nero, la linea viene interrotta e parte una pubblicità relativa ad un programma televisivo della stessa emittente della WBFF, dal titolo “Riesci a mangiare un buondì in 30 passi consecutivi?”



Kokone: La WBFF ha scelto Noah Hendersen per rappresentare la federazione per il titolo EWW!
Taggart: Una scelta coraggiosa, che mostra la fiducia che la WBFF pone nei confronti di un Hendersen in perenne ascesa.
Kokone: Tuttavia, stasera il pubblico è tutto per Oregon McClure, che in coppia con Robert Dumas ha conquistato i titoli di coppia ad Extreme Rumble!
Taggart: Il match sta per cominciare!

OPENER: WBFF RULES MATCH: Noah Hendersen vs Oregon McClure

DING DING

La campana dà il via alla contesa, i due si studiano a centro ring e McClure comincia subito alla grande attaccando a sorpresa il rivale, e colpendolo con una CHOP!
Noah finisce verso l'angolo, e Oregon connette un'altra CHOP...ed un'altra CHOP, sottolineate dagli WOOO del pubblico!

Tuttavia, Noah colpisce con un calcione allo stomaco Oregon, lo rialza e lo schianta a terra con una BRAINBUSTER!
Manovra devastante, e tentativo di schienamento!

1...
2...

OREGON TENTA SUBITO UNA INSIDE CRADLE!

1...

Noah si alza, ma Oregon lo colpisce subito con una CLOTHESLINE!

Kokone: McClure è cresciuto molto sotto l'ala protettiva di Dumas, ha incassato benissimo il colpo!
Taggart: Concordo!

REGAL CUTTER NECKBREAKER!
Applausi del pubblico per McClure, il quale si lancia alle corde e colpisce con una ELBOW SMASH!
Manovra interessante, e secondo tentativo di schienamento!

1...
2...

Kick Out da parte di Noah!
Noah viene rialzato, ma reagisce con una gomitata al volto...

TIGER SUPLEX da parte di Hendersen, il quale colpisce Oregon con una serie di FOOT STOMP a terra Oregon, il quale ora sembra in difficoltà...

...ma reagisce, abbrancando la gamba del rivale e facendolo cadere a terra!
Noah rimane sul mat, mentre Oregon si dà slancio alle corde...ELBOW SMASH!!!!!

...

A VUOTO!
Oregon questa volta pecca di ingenuità, mentre Noah si sposta all'indietro e Oregon si rimette in piedi...

SUPERKICK DI NOAH!
CONNESSO!
TENTATIVO DI PIN DA PARTE DI HENDERSEN!

1...
2...

Oregon per la seconda volta sorprende Noah con una INSIDE CRADLE!

1...
2...

Kick Out!!!!!!
MA CHE RISCHIO PER HENDERSEN, IN MOLTI AVREBBERO GIURATO CHE IL CONTO FOSSE DI TRE!
Oregon si dispera, vicino ad una clamorosa vittoria...ma questa disattenzione gli costa caro...

EASY-PEASY!!!!

OUTTANOWHERE, LA MANOVRA RISOLUTIVA DI HENDERSEN!

Kokone: Oregon è migliorato...ma ancora non basta per competere in singolo!
Taggart: Arriva inesorabile il conteggio del referee...

1...
2...

3!!!!!!

Noah Hendersen si aggiudica il match, rischiando qualcosa...pur senza faticare troppo!

VINCITORE


Noah ha appena sconfitto uno dei campioni di coppia, Oregon McClure, ma qualcuno sembra sentirsi in dovere di palesarsi.
Un uomo con addosso un completo color acqua marina e la cintura EWW ben posizionata sulla spalla.
Ovviamente, stiamo parlando di colui che è riuscito a mettere fine all’incredibile regno di Ciro De Curtis, parliamo di A.D.A.M. che appare sullo stage fischiato e già microfonato.

A.D.A.M: Wow, sono colpito... la prima difesa dell’EWW Title da parte mia, mi aspettavo potesse essere facile, roba da poco, invece no cazzo!
No, dovrò fare i conti col signor nessuno che è riuscito a battere uno che… che da solo non saprebbe capire come prenderselo in mano.

Il volto del Freestyle Scientist è fintamente stupito.

A.D.A.M: Sarà difficile passare sopra il grande Noah… ehm… Noah… Qualcosensen…

Noah, intontito sia dal post match che dalla improvvisa visita dell'EWW Champion, inveisce per qualche istante al suo indirizzo, poi si fa passare un microfono.

“Qualcosensen... e tu dovresti essere il Freestyle Scientist, il tipo sempre con la risposta pronta, dalla rima facile e originale. Dannazione eppure quello che porti sulla spalla dovrebbe essere una delle massime onorificenze del pro wrestling, ma addosso a te sembra uno stupido ninnolo da rapper fallito.”

Noah cammina in cerchio sul ring scimmiottando A.D.A.M. Con una camminata grottesca stile gangstar.

“Non pensavi che la tua prima difesa fosse così facile? Immagina se dopo tutte queste belle parole dovessi perdere, tutto il tuo ego da menestrello da strada dove andrebbe a finire? Ti manca solo un pezzo di ferro nei pantaloni per colmare il vuoto che madre natura ti ha donato dalle gambe, e sì, se non l'avessi capito sto giocando al tuo stesso gioco da finto Ghetto Man...”

Il rapper si fa una grossa risata, non gli dispiace affatto avere a che fare con chi risponde a tono alle sue parole.

A.D.A.M: Bravo, sei un buon imitatore, potevi darti al cabaret, avresti fatto più successo.
Purtroppo però, per quanto tu possa provare ad essere me, cazzo, non lo sei.
Tua madre lo saprebbe bene se avesse messo al mondo un vincente, invece che un pupazzo, ti pare?!
Detto questo man, hai ragione, pensa che figura di merda se ti prendessi per il culo per lo zero che sei, e poi dovessi farmi battere dall’ultimo degli scarti…
Sai cosa, faremo in modo che non accada, come hai detto, giocheremo al mio gioco, un gioco dove io vinco, e gli altri finiscono a lustrarmi le nike…

Pausa, poi il rapper alza nuovamente il microfono davanti al volto.

A.D.A.M: Dimenticavo, questa massima onorificenza o ninnolo, io ho dimostrato di sapermelo guadagnare sul ring, te che hai fatto di bello in vita? Hai… battuto McClure? Spero ti abbiano fatto un grosso applauso per questo.

Ed infatti, The Best Man incita il pubblico di Bloody Desperation ad applaudire per le eroiche gesta di Noah.
Noah guarda divertito A.D.A.M. E poi inizia ad applaudire.

Noah: “Sì, mi sto facendo l'applauso, ma è un applauso anticipato, perché è impossibile che un bamboccio viziato come te possa durare con una cintura come quella in vita. Sai, ero qui che aspettavo che partissi con tutta la manfrina sui genitori e su tutta una sfilza di insulti facili, sapevo che non mi avresti fatto attendere poi così tanto, in fondo ti capisco, non deve essere stato facile fare il bulletto con i soldi di papà, ma allo stesso tempo abbracciare una cultura che va oltre il denaro e il mero guadagno.”

Noah poi si volta si inizia a riferire al pubblico.

Noah: “E voi? Lo volete questo dannato titolo qui in WBFF? Lo volete questo titolo qui a Bloody Desperation, a conferma del fatto che siamo noi il vero e unico show della WBFF? O volete che un cretino vestito piuttosto male continui ad andare in giro, di federazione in federazione, pensando che sia casa sua, solo perché sua madre non gli ha insegnato che prima di aprire una dannata porta si bussa...”

Noah a spallucce, guarda A.D.A.M. E lascia cadere il microfono a terra stile rapper, mostrando un sorriso sornione.
Il rapper, sembra stia per pisciarsi addosso dal ridere, tanto che il pubblico sembra domandarsi cosa trovi di tanto divertente nelle parole del futuro avversario.

A.D.A.M: Oh cazzo, eccone un altro.
Dimmi un po’, cosa ti fa credere che i soldi che possiedo sia di papà?
Sei una merdosissima macchinetta di frasi fatte e di concetti banali, così come lo era Ciro.
Lui continuava a dire di no, che quello finto ero io, alla fine, è caduto…
Tu, sei il prossimo, parola di quello che in vita sua si è guadagnato tutto quello che ha avuto, solo che deve roderti parecchio il culo a pensare che io, facendo tutto da solo, possa aver guadagnato quello che tu nemmeno in due vite potresti racimolare e non parlo solo del denaro, ma della fama, della gloria… di un qualunque cazzo di titolo…
Questo fa male a voi wrestler della Domenica, il fatto che io sia partito dalla musica e sia arrivato al wrestling, togliendomi soddisfazioni in entrambi i campi… senza parlare della figa…

Ed ecco che il Freestyle Scientist alza gli occhiali da sole per ammiccare ad una rossa in prima fila, la quale indossa una maglietta con sopra l’immagine di Daniel Stuart.

A.D.A.M: Sai, penso che negli ultimi tempi, mi diverta a sottolineare le cazzate che dite, mostrando alla gente cosa davvero sputate.
Quello che hai fatto, è quanto di più stronzo possa esistere, il pubblico non ti incula manco per sbaglio e per ingraziartelo ti ergi a eroe della federazione, wow… ma sei un genio, non ci aveva pensato nessuno fino ad ora…
Quando vorrai fare sul serio, quando avrai finito di giocare, sai dove trovarmi…
Buon proseguimento di stronzata, gentaglia!

Un breve cenno di saluto al pubblico di Baltimora, poi però, mentre lascia l’entrance, sembra dimenticarsi qualcosa…

A.D.A.M: Ah, se ti serve qualche altra banalità, potevi citare i loro grandi nomi, tipo, che cazzo ne so, potevi dirgli che sei orgoglioso di combattere nella città dove è nato John Waters, che so…

Col sorriso sulle labbra, finalmente il rapper torna nel backstage.



Buio.
Un lento movimento porta la telecamera che puntava in basso, schiacciata contro quello che pare un ligneo piano orizzontale rialzato, a spostare ora il suo obiettivo verso il soffitto di una stanza poco illuminata. Quando la messa a fuoco torna nitida dopo alcuni secondi, non possiamo non notare "l'elefante nella stanza": la telecamera intercetta l’agghiacciante visione della lama di una ghigliottina che pende sui nostri capi.
La lama è fissata in alto. Osserva lo spettatore. Probabilmente è tenuta su da qualcuno che regge la corda a cui si presume possa essere collegata.
Una voce rompe il silenzio. È femminile. Un tono sonoro e squillante appartenente ad un viso che si affaccia sopra di noi a un palmo dal nostro naso col suo inquietante sorriso rovesciato dal nostro punto di vista.

Sophitia << Ciao!
Vedo che hai ripreso i sensi. Oh, no.. no.. inutile dimenarsi. Ho provveduto a legarti e imbavagliarti sin da subito. Ho anche avuto cura di incollarti un cellulare sulla camicia, così da farti registrare tutto come si deve. Felice? Sarai protagonista di questa nostra chiacchierata che tutti si godranno sulle loro poltrone... al sicuro.
Ehy! Ma mi stai ascoltando?>>

Sophitia pare infastidita dalla mancanza di attenzione dello spettatore d’onore, e prova a seguirne lo sguardo voltandosi verso la lama.

Sophitia << Ahhhhh! Quella! Niente paura… è fissata: non scappa mica. Trovavo desse un macabro tocco di classe al nostro piccolo argomento di discussione, perché vedi… ciò di cui voglio parlare, tesoruccio, è qualcosa che ben si lega alla ghigliottina: guardala! Lama sottile e acuminata, sublime linea di demarcazione tra il “fare giustizia” e il “farsi giustizia”, come fosse l’invisibile filo su cui pende un equilibrista provvisto di trampolino alla destra e precipizio alla sinistra.
In entrambi i casi, però, a monte di un desiderio di “giustizia” deve sussistere un concorso di colpa>>

Sophitia allarga il suo inquietante sorriso mentre la coda di cavallo dondola penzoloni a poca distanza dall’obiettivo. La ragazza si lecca le labbra e si mette nuovamente ritta camminando intorno a noi, come evinciamo dall’incedere saltellante, dato che ci troviamo impediti a seguirla con lo sguardo.

Sophitia << Ambrose Bierce definì nel suo dizionario la Colpa come… “colpa: sostantivo femminile. Riguarda sempre un’altra persona” … eheheh… In effetti non ho mai capito questo viziaccio diffuso di non assumersi le proprie responsabilità. I bambini sporchi di cioccolata negano di aver trafugato il barattolo di Nutella, l’alunno imbroglione nega di aver barato al compito, il politico corrotto giura di non aver usato il denaro per sé, la dirigenza WBFF smentisce di prendermi letteralmente per il culo mettendomi contro i fantasmi del mio passato, e Crystal vive serenamente senza che mai le sfiori il pensiero di cosa ha provocato in me…
…eppure è così facile ed è così liberatorio!>>

La ragazza sta volta raggiunge il contatto visivo con l’ostaggio passando dal basso.. gattonando sopra di lui in una maniera che potrebbe risultare anche sensuale, se non fosse per l’agghiacciante situazione in cui ciò si sta verificando.

Sophitia << Di chi è la colpa se Crystal Houghton non ha vinto la Rumble e non andrà nel Main Even di Maniacs? .....Mia
Come ho detto??.... mia… mia… MIA!! Potrei urlarlo al mondo, GIOIOSA! La colpa è TUTTA … ESCLUSIVAMENTE… MIAA! Non di quel fottuto Nano o di Gaijin che parlavano di staccare la testa a Cray Cray.. neanche per il cazzo!! La testa di quella stronza appartiene alla sottoscritta: gliel’ho già scagliata contro il paletto, e sul concrete dopo averla eliminata: ho il diritto di proprietà oramai ahaha….
E non è finita qui.. no no…>> aggiunge scuotendo il capo con calma, seduta sulla pancia dell’interlocutore a gambe divaricate. << Questo è solo l’inizio, perché, vedi… ho capito qualcosa.
Ho capito che mi sbagliavo: qualche mese fa avevo detto che il mio problema con Crystal fosse dovuto a un recondito desiderio di perdere e vedermi umiliata… ma in effetti ciò non è vero.
La verità è che sono semplicemente frustrata.
SIN DA QUANDO ho messo piede in WBFF ho sentito parlare di questa famosa HOUGHTON, grande icona della compagnia, unica donna che aveva detenuto il titolo assoluto, autentica leggenda vivente … e credo di averla messa irrimediabilmente su un piedistallo.
Dovevo raggiungerla. A qualsiasi costo.
Ma così facendo….>>

Sophitia scende nuovamente sul pavimento tornando a passeggiare.

<< … mi sono creata da un lato lo SPRONO a dare il massimo puntando un obiettivo, e dall'altro ho idealizzato un bersaglio troppo alto e qualsiasi cosa io provi o faccia non gli sarà MAI equiparabile neanche lontanamente!! Ed è qui.. che torniamo a parlare di “colpe”.
Per quanto sia poco nobile, sono talmente stufa di questa situazione, da accettare con FIEREZZA il fardello, la colpa, l’ignominia … di alimentare la mia autostima… semplicemente affossando quella di terzi.>>

Torna spedita a fissare la telecamera con occhi spiritati e una voce rabbiosa in crescendo.

<< Quindi Cray-Cray sappi che hai i giorni contati e che se la WBFF non mi lascerà metterti le mani addosso, troverò i miei metodi! La Rumble è stato il primo passo. Il prossimo sarà privarti di quella cintura, poi della tua sicurezza, della tua spocchia, della tua gioia e infine dell’aura di rispetto che emani!! Io voglio toglierti la voglia di stare qui in WBFF e di continuare anche soltanto a PROVARE a fare qualcosa. Io non sarò soddisfatta fino a che quel piedistallo su cui ti vedo non sarà raso al suolo e rivolgendo i miei occhi nei tuoi non vedrò più un trofeo da guadagnarmi ma una triste pozzanghera da scavalcare per non insozzare gli stivali.
Tu, Crystal, hai un mirino puntato. Il mio. Non voglio batterti. Voglio eliminare ciò che rappresenti.
Da lì potrò ripartire per conto mio, senza fantasmi e modelli da imitare a scoraggiarmi.
Non vedo l’ora di attribuirmi le colpe di tutti i tuoi insuccessi, della tua depressione, e del tuo lento declino…..>>

Sophitia ritira il capo divertita uscendo dall’inquadratura. La sentiamo mormorare qualcosa di indistinto. La lama penzola qualche istante. Qualcosa scatta
ZAC
Precipita.
La telecamera resta fissa, puntata in alto.
La ragazza si morde l’indice come se si fosse resa conto di un banale pasticcio e solleva la camera puntandola verso di sé, in volto.

<< Ehmmm… forse sarebbe meglio non farvi vedere… ci sono persone impressionabili e… OH CHISSENEFREGA….>>

Sophitia volta l’inquadratura verso il piano del tavolo su cui è affondata la ghiottina… e nient’altro.
È vuoto. Nessuno è mai stato sdraiato o legato lì.

Sophitia << AAHAHAHAH Ma dai!! Ci avevate creduto?!
Suvvia, sciocchini, ho solo armeggiato con un telefonino e creato la magia dell’illusione. Sono o non sono una brava attrice?... Perché mi dovrei mettere ad assassinare poveri innocenti, quando mi pare sia chiaro che io ormai abbia tempo solo per Crystal, adesso?
E lì, sia chiaro, non ci sarà alcuna finzione scenica…. >>

Occhiolino alla telecamera.
Buio.
wordlife85
00sabato 10 dicembre 2016 06:11
Martedì 6 Dicembre. Carson City, Nevada. Ore 22:35.

Ci troviamo all'interno dell'abitazione di Justin Delaware, meglio conosciuto come Sheenan; più precisamente in una cucina che sembra essere stata attraversata da un tornado forza 5. C'è disordine, ovunque, e anche se inizialmente nasce spontanea qualche ipotesi legata all'incuria, ben presto - con uno sguardo più attento - ci si rende conto di aver di fronte il frutto di qualcosa andato storto. Ci sono piatti e bicchieri frantumati sul pavimento, posate sparse ovunque e perfino una sedia fracassata a ridosso di un piano-colazione.

"Dacci un taglio ora, CAZZO!"

"Non posso, NON POSSO! Perchè non capisci, razza di IDIOTA!"

"Allora PARLA, MALEDIZIONE!"

Sheenan e Luis Riva, adesso inquadrati dalla telecamera, sono in preda ad un evidentissimo stato di nervosismo. Voodoo Doll è stranamente vestito casual e con i dread legati, forse per la prima volta da che ne abbiamo memoria. Sembra un uomo comune, eppure Riva sta incontrando più difficoltà del solito nel gestirlo, peggio di quando ha a che fare con la sua versione di sadico occultista voodoo.

Sheenan: "Tanto non cambierebbe nulla Luis, proprio niente."

Riva: "Mi sembra logico, d'altronde non mi hai mai visto come qualcuno che può aiutarti, non sono altro che un fottuto piedistallo per il tuo teschio!"

Sheenan poggia le mani sulle spalle di Riva e lo spinge contro una parete.

Sheenan: "Cosa c'è Luis, hai cambiato idea? Hai iniziato a fare il prezioso? Ti ricordo che mi hai concesso la tua anima, di tua spontanea volontà, e che i nostri accordi prevedono che tu faccia qualunque cosa mi passi per la testa, più o meno utile che sia. L'hai voluto tu, l'hai desiderato fortemente, quindi togliti di dosso quell'abito sfarzoso da prima donna... Perché ti sta davvero DI MERDA."

Riva: "Ho capito che c'è qualcosa di anomalo in te e voglio provare a venirti incontro, ma tu devi ascoltarmi. Lascia che ti sia DAVVERO UTILE, per una volta facciamo a modo mio."

...

Riva: "Stenditi, mettiti a terra, almeno così eviti di far danni... Soprattutto a te stesso."

Sheenan, sebbene non sembri del tutto convinto dalle parole di Riva, capisce che bisogna fare qualcosa per sedare la sua folle adrenalina. Si sdraia a terra, i suoi arti tremano vistosamente. Incontra con una mano, per caso, un coccio di vetro e lo stringe nel palmo con forza: sul pavimento compare una chiazza di sangue.

Riva: "Parla, dí qualunque cosa ti passa per la testa."

Sheenan: "Drago, DRAGO!"

Riva, rimasto in piedi, aggrotta la fronte. Non capisce perché il Fighter di Liberec possa essere ancora un problema, visto che ormai è un ostacolo superato.

Riva: "Lo hai battuto, sei ancora tu il Desperation Iron Man Champion. Hai perfino preso la sua anima. Cosa c'entra Drago?"

Sheenan: "La sua anima Luis, la sua anima!"

...

Sheenan: "È la prima volta che mi ritrovo a fare i conti con una simile quantità di energia... So che aver assimilato la sua essenza mi renderà forte come mai lo sono stato prima d'ora, ma non riesco ancora a gestirla. Il mio corpo sembra fatto per il novanta per cento di adrenalina allo stato puro e il restante dieci di acqua.
Non riesco a stare fermo, non riesco a pensare, ho solo bisogno di spaccare qualcosa per evitare di ammazzare qualcuno."

Riva: "Non riesco a capire perché, in questi giorni non è accaduto nulla... Questa cosa sta vendendo fuori adesso."

Sheenan: "È una fase di assorbimento, è come se il mio corpo dovesse ancora abituarsi. In alcuni frangenti prova a respingere quell'energia e io, al contrario, cerco di trattenerla. Questo contrasto distrugge il mio equilibrio psicofisico.
Succede sempre quando uso il teschio, ma le altre volte quelle scariche l'adrenalina duravano pochi istanti e soprattutto erano meno intense, potevo gestirle con poco e nel frattempo continuare a rimanere concentrato su qualunque cosa stessi facendo. Mentre ora..."

Riva: "Mentre ora queste crisi sono più frequenti e violente. Pericolose perché ti espongono a notevoli rischi, e perché se si verificassero nel luogo sbagliato e nel momento sbagliato avresti molto da perdere."

Riva annuisce con convinzione, mostrandosi molto attento alla problematica che affligge il Tribal Warrior. È un uomo scettico per natura, non crede al soprannaturale, ma sa bene quanto Sheenan viaggi costantemente in un perenne effetto placebo. Negli anni ha saputo trovare un approccio ottimale per eliminare le divergenze e portarsi su una comune lunghezza d'onda.

Sheenan: "Passerà. Ma adesso vattene, è meglio per te."

Il wrestler per metà brasiliano e metà americano viene sopraffatto da uno spasmo incontrollato.

Sheenan: "ORA!"

Riva, al contrario, rimane sul posto mostrando una lucidità e una pacatezza fuori dal comune.

Riva: "Negli anni ti sei bombato di tutto nelle vene per stabilire un contatto con le entità che veneri."

Sheenan: "Di che cazzo stai parlando?!?"

Riva: "Per quanto abbia spesso contestato certe tue pratiche, credo che quella dispensa alle mie spalle oggi potrebbe fare proprio al caso nostro."

Luis di volta dall'altra parte e apre la dispensa, offrendo le spalle alla telecamera. Non riusciamo a vedere cosa stia combinando, fatto sta che quando si volta di nuovo verso Sheenan una sua mano regge una siringa.
Voodoo Doll osserva con stupore l'audace Riva, è l'ultima cosa che si sarebbe mai aspettato da lui.

Riva: "Prego, non c'è di che..."

Terminato il sarcasmo di Riva sulla scarsa inclinazione di Sheenan verso il riconoscimento, il Tribal Warrior afferra prontamente l'oggetto dalla mano di Luis.

Camera fades.



02 Dicembre 2016
Atlanta, Georgia

La Extreme Rumble è ancora in corso. Siamo ancora una volta dietro la Hog Family.
Precisamente dietro Otis e Sheri.
I due camminato per le strade di Atlanta in cerca di un Motel.
C'è silenzio tra i due, Sheri segue Otis ad appena due metro di distanza, è un silenzio pieno di tensione.
Sheri indossa un maglioncino a collo alto di color giallo senape e dei pantaloni aderenti neri. Si alza la manica per guardarsi il braccio ... Notiamo dei segni di lividi, li ricopre e si massaggia il braccio continuando a seguire il vecchio.

L'Hog si volta di scatto e scocciato la afferra di forza da quel braccio a la tira a sé per poi spingerla con una mano sul culo.

Otis: "Cammina avanti. Non ti voglio dietro di me."

Sheri non sembra aver nemmeno voglia di rispondere ... O per lo meno non lo fa subito. Sembra stia attendendo.

[Stacco]

Eccoci arrivati. Otis con in mano.una chiave con numero "17" entra in una camera. Per esser precisi ne ha due. L'altra è la "19"

I due entrano nella stanza. Abbastanza povera ed addirittura senza bagno. Solo un letto matrimoniale e poco altro.

Otis: "Questo motel lo usano sicuramente per portarsi le prostitute ahaha. Scommetto che ti senti a casa.

Sheri si volta di scatto verso Otis guardandolo di sbieco, quindi chiude la porta della camera.

Otis: "Non fare il muso lungo. Sei tu che mi costringi a comportarmi così. Come ieri sera. Non costringermi a ripetermi, puttana."

La Dahmer si avvicina al ben più grosso Otis.

Sheri: "Sei un fottuto porco. Sai cos'altro ci stanno in queste stanze? I morti."

Otis: "Si? E che vuoi fare? Vuoi bucarmi con una limetta per unghie?"

I due sono faccia a faccia. Otis Spalle al letto matrimoniale non sembra aver paura di esser quasi messo alle strette da una ragazza che pesa un terzo di lui.

Otis: "Tu e Harold dormirete qua. Io e Eugene nella camera diciannove. Ora vai all'arena e dì a quel bastardo di mio figlio dove venire."

Prova a svincolarsi ma Sheri tira fuori da sotto il maglioncino un coltello a serramanico che punta velocemente alla gola del vecchio.

Sheri: "I-i-io Dico che Eugene dormirà qua con noi."

Otis: "Che c'è? Vuoi farti fottere da tutti e due zoccola?"

Sheri: " Ah Ah Ah le tue provocazioni non valgono un cazzo. Ho visto cosa fai a quel poveretto. E finalmente che sono sola lontano da tutta la famiglia. Posso sgozzarti! Così smetterai di abusare di quel poveretto."

La voce della ragazza quasi è rotta da un principio di pianto.

Sheri: "Ti ho visto quella sera quando ti ... Ti sei fatto fare ..."

Lascia in sospeso la frase, come se solo dirlo gli provocasse ribrezzo. Ma Otis sorride divertito.

Otis: "Cosa Sheri? Quando gli ho messo il cazzo in bocca? Ahaha ti sei messa con mio figlio tutta presa da quel vortice di omicidi e violenza e cannibalismo ... E poi improvvisamente ti senti sporca perché il vecchio abusa del figlio ritardato??? Veramente??? Ahahan... Vieni qua! Fammi vedere quello che sai fare! Prova per una volta a prendere l'iniziativa.
Avanti! Colpisci..."

Sheri avvicina maggiormente il coltello ad Otis ma prima di poter colpire viene afferrata per i polsi e buttata di forza sul letto.
Il vecchio la blocca mettendosi a cavalcioni sul suo addome mentre tiene bloccato entrambi i polsi.

Otis: "Che c'è?!?!
Non fai più tanto la forte?
Non eri quella violenta???
La "Pazza"?? Ahahaha
Molla quel cazzo di Coltello!!"

Sheri prova in tutti i modi di liberarsi ma Otis la colpisce con una violenta testata che la stordisce. Il vecchio prende velocemente il coltello e lo butta lontano. Quindi trascina Sheri più in alto. Sono entrambi sul letto."

Il collegamento si chiude di netto.



La sirena di un’ambulanza spezza il momentaneo silenzio, la vediamo allontanarsi dalla casa di Brooklyn di Aaron Kirk.
La strada, ora, è vuota, soltanto un gatto grigio passa velocemente da una parte all’altra dello schermo. Quando questo esce dalla visuale, le immagini sfumano.
All’interno della stanza, un Aaron Kirk decisamente pesto è disteso su un lettino d’ospedale, intubato con una bella dose di antidolorifici.
Un medico entra di corsa, chiedendo “Cosa è successo?” fra i denti.
Si avvicina un infermiere.
“Dice di aver avuto un mancamento, è caduto e ha sbattuto la testa.”
Il medico accenna un sorriso. “Mente.” Poi torna serio.
“Tossicologico?”
“Pulito. Strano, eh?”

Il dottore bofonchia qualcosa di incomprensibile, Aaron Kirk se ne sta muto a fissare il soffitto, con una ferita evidente sulla tempia da cui ancora gronda sangue.
Poi, lo scozzese pian piano chiude gli occhi, probabilmente per l’effetto degli antidolorifici.

Quando li riapre, la stanza è vuota. Ad eccezione di Rebeca Helderson da Silva, che tiene la mano di Kirk fra le sue.
RHS: “Che cosa hai fatto?”
Aaron Kirk resta in silenzio, indeciso sulla risposta da dare.

RHS: “Dobbiamo andarcene da qui, signor McGunner, hai…”
AK: “Becky, ti avevo detto di chiamarmi per nome.”
RHS: “Lo so…” Rebeca sorride “Ma ti eccita di più così, non è vero?”
Kirk viene spiazzato dalla domanda, Rebeca non attende nemmeno un secondo e lo trascina in piedi, lo porta fuori dalla stanza, e l’ospedale è totalmente deserto. I due si fermano di fronte a due porte.
Un’inquadratura mostra che la ferita di Kirk pare essersi rimarginata.

Kirk: “Dove…”
RHS: “Ti amo così tanto, signor McGunner. Vorrei baciarti, ma quando lo faccio succedono brutte cose. Lo sai da quanto tempo non bacio nessuno?”
AK: “E che cazzo ne so io? Sette anni?”

Rebeca sorride.
RHS: “Esattamente.”
La brasiliana si avvicina a Kirk, lo prende per i capelli e lo bacia.

Stacco, Aaron Kirk e Rebeca sono nel BMW X5 nero di Aaron Kirk, lo scozzese è alla guida e Rebeca è al posto del passeggero, mima il ritmo dell’assolo di “Hey You” e picchietta con le dita sul finestrino.
Dopo un pezzo di strada, l’auto avanza nella neve finché Rebeca non scatta e tira il freno a mano, catapultando Kirk contro il vetro.
La ferita, uguale in tutto e per tutto alla ferita alla tempia dell’ospedale, inizia a sanguinare copiosamente.
AK: “Che cazzo ti è preso?”
Rebeca non ci fa neanche caso, prende la testa di Aaron Kirk fra le mani e disappanna il finestrino con la manica.
Kirk guarda fuori.

L’auto si è fermata davanti a una casupola, attorno a questa sono cresciuti dei cardi, che stanno pian piano mangiandosi il resto della vegetazione del giardino.
La porta della casa si apre, ed è proprio Aaron Kirk a venirne fuori, una donna lo accompagna all’uscio. Si tratta di Harmony. Kirk la bacia per congedarsi, arruffa i capelli a un bambino che li ha raggiunti, poi si incammina verso un tagliaerba, lo accende e inizia a tagliare i cardi.

AK: “Cazzo.”
Kirk si accascia contro il sedile dell’auto.
AK: “Sono definitivamente fuori di cervello.”
RHS: “Sei andato a vivere con quella là.” Rebeca appare leggermente risentita “Ma lo sai benissimo che è al di sotto delle tue possibilità. Non siete neanche riusciti a fare un bimbo vero.”
AK: “Ma che cazzo stai dicendo, Be…”
Kirk si interrompe a metà frase, assume un’espressione concentrata, per visualizzare di nuovo la scena appena passata.
AK: “Il marmocchio. Quello è il figlio di Jim. Perché ho visto il figlio di Jim?”

Rebeca ride.
RHS: “Perché sei definitivamente fuori di cervello, signor McGunner. E in fondo al cuore sei una persona deviata e malata. L’hai ammazzato e hai preso suo figlio. Lo confesso… quando l’ho saputo mi sono bagnata. Vuoi controllare?”
AK: “Becky, mi hai appena aperto la testa come un fottuto melone. Torniamo all’ospedale.”
RHS: “Non hai capito, signor McGunner. Non hai nessuna scelta.”
AK: “Becky, il sangue. Penso che sto per svenire.”
Rebeca assale Kirk, lo abbraccia.
RHS: “Non mi abbandonare!”

Kirk la spinge via, Rebeca sbatte con la nuca contro il finestrino, che per poco non si spacca. Rebeca si porta una mano alla nuca e mostra a Kirk il sangue.
RHS: “Adesso siamo uguali.”

Kirk apre la portiera, prova a uscire dalla macchia ma cade. Si rimette in piedi, avanza affondando nella neve. Man mano che avanza la neve si fa sempre più alta, Kirk finisce per affondare con tutto il corpo.
Kirk, che indossa solo la vestaglietta dell’ospedale, inizia ad arrossarsi per il freddo.
Ricoperto dalla neve, Kirk si ferma, prova a tornare indietro, ma la neve non sembra abbassarsi di livello.
Un uccellino si posa sulla sua testa. Una sialia, per esattezza, un piccolo uccellino blu.

AK: “E tu come cazzo ci sei arrivato qua?” bofonchia, con solo la testa che fuoriesce dalla neve.
Sialia: “Destra.”
Kirk chiude gli occhi e sbuffa.
AK: “Sono uscito di…”
Sialia: “Destra. Vai a destra.”
AK: “Cosa c’è a destra?”
Sialia: “Sai cos’è un uccellino blu? È la fede. Destra.”

Kirk sbuffa di nuovo, si gira a destra e comincia ad avanzare. Finché non cade, in un’apertura nascosta dalla neve.
Kirk atterra in una stanza totalmente azzurra, le pareti e il pavimento riflettono le immagini come uno specchio. Le uniche aperture sono una porta quasi impercettibile riflettente come le pareti e due finestre che danno sul cielo notturno. La ferita sulla tempia si è riaperta.

“Come ti sei ferito?” A constatarlo è la voce di Daisuke Kobayashi, che lo aiuta a rimettersi in piedi.
AK: “Giocando a pallone con mia figlia” Kirk rievoca sarcasticamente il promo con Garet Jax “Mi hai visto cadere, fesso di un muso giallo. Secondo te come cazzo mi sono ferito?”
Kobayashi non risponde, non fa una piega. Mette una mano sulla spalla di Kirk.
DK: “Vieni con me, grandi cose ci attendono.”

Davanti a loro c’è una porta, Kobayashi fa per incamminarsi verso di essa, ma viene assalito.
Drago, con la pelle grigia e lo sguardo vitreo, ha assalito Kobayashi, gli ha morso il collo.
Il sangue del giapponese gronda dalla bocca di Drago, che ora osserva Kirk con lo stesso sguardo perso nel vuoto. A passi lenti, Sheenan si affianca a Drago, gli mette una mano nei capelli, come ad accarezzarlo.
SHEENAN: “Adesso siete uguali.”
Sheenan afferra la testa di Drago e gli torce il collo. Il corpo senza vita del fighter rotola fino ai piedi di Kirk.
SHEENAN: “Guarda cosa avete fatto.”
Vicino al corpo di Kobayashi sono accatastati altri corpi, morsi nel collo come il giapponese. Si tratta dei familiari di Aaron Kirk: sua madre, suo padre, suo fratello, Harmony, il figlio di James. Anche il corpo di Rebeca è accatastato con gli altri.
Kirk, in preda alla rabbia, si getta su Sheenan, che prontamente solleva una bottiglia di Chivas Regal spaccata e appuntita e con essa si taglia la gola.
Kirk finisce per reggere il cadavere di Sheenan fra le mani.

“KIRK.”
Con una profonda eco, la voce di Bluebird chiama lo scozzese.
“CI SONO DUE PORTE. QUALE SCEGLI?”
Kirk si guarda intorno. L’unica porta nella stanza è quella verso cui Kobayashi si stava incamminando.
Kirk: “Ce n’è solo una, coglione.”
“CI SONO DUE…”
AK: “Ce li hai dei fottuti occhi? Dove cazzo stai? Vieni qua e dimmi che ci sono due porte guardandomi negli occhi.”
Come richiesto, Bluebird sembra comparire proprio davanti a Kirk, che lascia andare il corpo di Sheenan e affronta Bluebird a muso duro.
AK: “Tutto questo casino è opera tua?”
Ancora una volta, Kirk è guarito dalla ferita.
BB: “No. È tutta opera tua. Avevi bisogno di aiuto, e invece ti sei fatto rompere il collo.”
AK: “Non ho bisogno di…”
BB: “Ci sono due porte, Kirk. Quale scegli?”
Per tutta risposta, Kirk molla un pugno in faccia a Bluebird, che si accascia al suolo, il volto insanguinato. Kirk è su di lui, continua a prenderlo a pugni.
Il volto di Bluebird è ora incavato, la tempia, la stessa dove Kirk è ferito, si è aperta, sangue e liquido fuoriescono, Bluebird è morto. Kirk lo tiene per la gola, lo osserva inclinando la testa.
Il corpo senza vita di Bluebird apre la bocca e parla.
BB: “Ci sono due porte. Quale scegli? Non sei indipendente. Non sai pensare per conto tuo, sei solo una squallida macchina, anche sei atteggi da artista. Riesci a vedere solo una porta, per questo ti ho sconfitto.”

Kirk scoppia a ridere.
AK: “Vuoi un’altra fottuta porta. Cazzo.”
Kirk si lancia contro una finestra, la infrange, vola verso il basso.
All’impatto col suolo, una ferita si è aperta sulla sua tempia. Aaron chiude gli occhi, sviene per l’impatto.

Kirk è guarito da ogni ferita e si trova ora nello studio del dottor Stuart Braxton, che durante la sua rivalità con Crystal Houghton l’ha valutato psicologicamente idoneo per salire su un ring.
Braxton inarca le sopracciglia, un’espressione delusa si disegna sul suo volto.
SB: “Perché hai provato ad ucciderti, Aaron?”
AK: “Non l’ho fatto.”
SB: “Cosa abbiamo detto riguardo alla sincerità?”
AK: “Come ti pare. Non ho tempo da perd…”
SB: “Invece ce l’hai. Devi scontare un ergastolo, Aaron, hai ucciso tutta quella gente.”
AK: “Non ho ucciso un cazzo di nessuno. È stato Drago, che era…”

Kirk si ferma, e inizia a ridere.
Il dottor Stuart Braxton resta serio, osserva Kirk ridere con espressione indecifrabile.
Aaron afferra il dottore per il camice.

AK: “Sono tutti morti.”
Kirk chiude gli occhi. Sospira.
AK: “Ci vediamo.”
Aaron ora si alza, apre la porta. Vista dall’esterno, scopriamo che l’edificio in cui Aaron e il dottor Braxton erano chiusi è la casupola vista in precedenza, dove Aaron Kirk abitava con la sua “famiglia”.
Ma, quando apre la porta, Kirk scopre che la casupola è sospesa, è stata mangiata da una pianta di cardi, che l’ha staccata dal terreno. Kirk osserva il vuoto.
“Scopre” di avere fra le mani la bottiglia di Chivas Regal, ora integra.
La osserva per qualche secondo. Poi se la infrange sulla testa, finendo per ferirsi gravemente alla tempia.
E cade nel vuoto.

E, nel vuoto nero in cui è caduto, una figura è seduta dietro una scrivania, sorride al vedere Kirk che cade. Si tratta di Jack Leone.
Mr. Attitude si alza, cammina in direzione di Aaron, ancora in caduta libera, sembra seguirlo cadendo verso il basso, ma allo stesso tempo fluttuare.

JL: “Finalmente ci ritroviamo, Humbler. Non abbiamo avuto tempo per parlare, vero?”
Jack Leone allarga il sorriso.
JL: “Ti chiederai dove sei finito, dopotutto ti sei spaccato una bottiglia in testa. La maggior parte delle persone a quest’ora sarebbero morte, ma ho sempre saputo che in te c’era qualcosa di speciale. Eh, già, Aaron Kirk. Tu eri uno su un milione. Esatto, purtroppo ho detto ‘eri’. Vedi, questo vuoto è la Stanza. La Stanza che hai sempre inseguito, chiamiamola ‘Stanza dei bottoni’, perché è in questa Stanza che si prendono decisioni.”

Jack Leone si accovaccia, per guardare Kirk negli occhi.

JL: “È per questo che mi odi, Aaron. Perché io so stare in questa stanza senza cadere. Ho pensato a lungo che prendere decisioni significasse controllare il tempo, e questo è quello che pensi anche tu. Gestire le giornate, controllare le ripetizioni che puoi fare quando fai squat, quanto puoi resistere in una presa. E sembra tutto giusto, ma questo è solo perché io e te siamo esseri umani. I leoni, quegli esseri maestosi che mi danno il nome, non fanno altro che dormire tutto il giorno. Ma il leone è il Re, questo lo sa anche un bambino. Il tempo non conta, è una struttura che abbiamo inventato per dare un senso a questo… caos che ci investe. Diciamo che una cosa viene dopo un'altra, ma non sappiamo dire quando inizia, solo quando la nostra attenzione permette a questa di sgorgare nella consapevolezza. Nella nostra testa, nei meandri della nostra mente, il tempo non esiste, nella nostra mente ogni secondo è per sempre. Finché esiste. Non programmiamo, siamo solo desiderio. E come il Leone siamo Re solo nel nostro mondo, Aaron, e la WBFF… è il mio mondo. Purtroppo, non è il tuo.”

Jack Leone ride.

JL: “Queste cose ho avuto modo di capirle con l’età, quando ti resta poco altro da fare oltre a pensare, quando hai iniziato a metabolizzare il ritmo del mondo, non c’è più bisogno del tempo, diventa tutto un’abitudine. Sai, penso ancora troppo poco. Ma scusami, ti sto ammorbando con le mie chiacchiere. Dopotutto, il tempo non aspetta nessuno. E tu stai per incontrare il terreno.”

NERO.

Nell’ospedale, Kirk apre gli occhi. È nella stanza, da solo. Si stacca dalla flebo, si rimette in piedi sulle gambe leggermente tremolanti.

CAMERA FADES



03 Dicembre 2016, 02:15
Atlanta, Georgia

Siamo appena fuori da una garage dove stanno ritoccando il Camper della Hog Family, Harold sta leggendo il diario di Sheri Dahamer

Harold: "Quel vecchio bastardo. Devo risolvere al più presto questa fottuta situazione.

Taglio ...
6 Dicembre 2016, 23:57
Baltimore, Maryland

Siamo appena fuori dal Camper della Hog Family, totalmente tirato a nuovo.
Harold Hog sta leggendo ancora una volta il Diario di Sheri, possiamo notare che ci sono nuove pagine scritte, questo significa che la Iena del Sonora ha riposto il diario per leggere altro.
Sheri come possiamo notare mentre l'Hog sfoglia, non è continua nella sua scrittura, l'ultima pagina risaliva proprio al 1 Dicembre. Ma ora ha appena scritto ... l'Hog pare farsi sempre più rosso mentre legge ma una volta finita la lettura, passa pochissimo prima che sul suo volto si disegni un mezzo sorriso.

Passiamo alla Mattina quando Harold, verso le 9 del mattino chiama a raccolta tutti.

Harold: "Stiamo per risistemare tutto. Ho trovato una soluzione per tutto quello che ultimamente ci sta succedendo, questa fottuta caduta nel baratro.
E' stata qualcosa di terribile ma finalmente ... cazzo, ho risolto tutto.
Che questo sia successo in concomitanza dell'inizio di un torneo con noi presenti è una prova. Un torneo per i titoli di coppia! Possiamo recuperare quello che tanto tempo fa era nostro quando eravamo al top. Con quel fottuto negro in coppia con noi. Perciò ... il giorno 9 io e te Eugene lotteremo per passare oltre. Poi ... beh poi risolveremo tutti i nostri problemi in un colpo solo. Statene certi!"

Il collegamento si chiude una volta per tutte con un primo piano sul sorriso sghembo della Iena del Sonora.



Taggart: “Il prossimo match stabilirà i number one contenders per i WBFF World Tag Team Titles! Sai cosa significa, El?”
Kokone: “Che devo andare in bagno?”
Taggart: “No, che i vincitori andranno contro i nuovi campioni Robert Dumas e Oregon McClure con i Tag Team Titles in palio!”
Kokone: “Eh, già.”
Taggart: “Quindi bando alle ciance, lasciamo che Slim Jim faccia il suo lavoro!”

#1 contendership for WBFF World Tag Team Tites: Hog Family (Eugene Hog & Harold Hog) vs Nynkio Dantai (Jizuke & Shokici) [Tornado Tag Team match]

La Hog Family entra accolta da un misto di fischi e vociare, sono costantemente uno dei punti più strani degli show e si sono guadagnati, stranamente, un seguito che li considera cult. Ad Harold Hog non importa nulla di tutto questo, e insulta qualche fan a caso delle prime file, solo per il gusto di farlo.
Contrapposti a loro, i pomposi Nynkio Dantai, amici d’infanzia e scagnozzi di Keiji Onizuka.
I giapponesi fronteggiano gli avversari facendo facce cattive, Eugene Hog molleggia davanti a Jizuke.
Jay Senton annuncia che si può procedere.

DIN DIN DIN!

Clinch fra Harold Hog e Shokichi, Shokici molla immediatamente una ginocchiata sull’addome di Hog, va alle corde, ma Harold lo afferra sul ritorno mandandolo dall’altro lato con una Irish Whip… e Shokichi si becca un Back Body Drop di Eugene Hog! SHOKICHI VOLA IN CIELO! Ouch! E ora Harold e Eugene puntano Jizuke, che scatta verso di loro per provare a ridurre l’effetto della superiorità numerica… inutilmente, poiché si becca una doppia Clothesline! Gli Hog rialzano Jizuke, gli rifilano un doppio Gut Kick, si allontanano per prendere la rincorsa…
Ma Shokichi si è rialzato, prende spinta mettendo un piede sulla schiena del compagno abbassato e TRAVOLGE I DUE DELLA HOG FAMILY CON UN CROSSBODY!
Manovra spettacolare e inaspettata di Shokichi, che procede a schienare Harold Hog!

1…
Eugene Hog lo prende per il crestino e lo strascina via!

Eugene Hog rimette in piedi Shokichi, ma Jizuke arriva a dare man forte al compagno: doppio pugno sull’addome di Eugene, Jizuke si abbassa… e riesce a sollevarlo in posizione di Backdrop! Backdrop ai danni di Eugene Hog! E, in caduta, Shokichi molla un calcione diretto alla nuca di Eugene, aumentando notevolmente l’impatto della manovra! Jizuke schiena Eugene Hog:

1…
2…
NO!

Shokichi si rialza, ronza intorno al corpo di Eugene per trovare un’apertura per chiudere una sottomissione, ma viene sorpreso da Harold Hog che lo costringe ad accovacciarsi con una ginocchiata, lo solleva in posizione di Suplex e lo poggia coi piedi sulla corda più alta.
PER METTERE A SEGNO LA FREEFALL!!!
Harold si rialza, ha Jizuke davanti a lui, i rispettivi compagni sono ancora al tappeto.
I due si studiano, è Jizuke a fare la prima mossa mettendo a segno una Backhand Chop! Harold Hog barcolla, Jizuke lo afferra per una Irish Whip e lo manda all’angolo, dove lo raggiunge e lo colpisce con una Turnbuckle Clothesline! Hog barcolla fino a centro-ring, Jizuke va alle corde, si getta verso l’avversario in corsa… E SUBISCE UNA END OF FUNNY GAMES! Hip Toss Neckbreaker a segno!
E pin:

1…
2…
NO!

Harold Hog mette Jizuke a sedere, va alle corde e lo colpisce con un Running Dropkick alla schiena!
Ma prima che si possa alzare, Shokichi SALTA A PIÈ PARI SU DI LUI: DOUBLE FOOT STOMP!
Shokichi si rialza, e si ritrova davanti Eugene Hog. Conscio della enorme differenza di stazza, Shokichi si muove con cautela, a piccoli passi laterali, per controllare lo spazio attorno al gigante.
Low Kick di Shokichi! Low Kick! Loe Kick! Low Kick!
Eugene subisce, Shokichi si prende una rincorsa… TEKKEEEN!!! Ma Eugene Hog lo prende al volo. EUGENE HUG!!!
Shokichi si dimena, incredibilmente forza Eugene ad arretrare per rimettersi in equilibrio, ma non riesce ad evadere dalla presa. Attimi di sofferenza davvero notevole per il giapponese, mentre Eugene è addirittura quasi alle corde.
Shokichi sarebbe anche abbastanza vicino da afferrarle, ma le braccia sono bloccate nell’abbraccio letale di Eugene!
Ma Jizuke è ora in piedi e sfrutta la vicinanza di Eugene Hog alle corde per colpire la schiena del compagno e amico Shokichi con un Running Big Boot. La spinta COSTRINGE EUGENE A RUZZOLARE FUORI DAL RING OLTRE LA TERZA CORDA! Shokichi subisce l’impatto esattamente quanto il grosso fratellino di Harold Hog, ed entrambi i wrestler sono fuori dal ring inchiodati al suolo!
Jizuke riolve ancora il suo sguardo al ring, dove Harold Hog ha avuto il tempo di riprendersi e colpisce il giapponese con un Elbow Smash, lo porta alle corde per una Irish Whip, ma questa viene rovesciata, Hog è costretto a correre, Jizuke sul ritorno lo afferra e lo spinge verso l’alto. JAPANESE UPPERCUT!!! A SEGNO!!!
Harold Hog si rotola sul mat tenendosi la mascella, Jizuke lo attende al varco.
SHINSOOOOOOOO!!! SPEAR A SEGNO!!! PIN PER JIZUKE:

1…
2…
3!!!
NOOOO!!!

Jizuke batte un pugno sul mat, porta ancora Harold Hog all’angolo, lo colpisce con una serie di gomitate, prende la rincorsa.
E HAROLD SCATTA PER COLPIRLO CON UN KNEE TREMBLER!
La Iena del Sonora finisce in ginocchio, si riposa per i colpi subiti, ma attende al varco che Jizuke si rialzi. Li indica.
VUOLE CONNETTERE LA BIRH OF A NATI0N.
VA ALLE CORDE!
E viene colpito da una ginocchiata di Shokichi! Eugene Hog riporta Shokichi fuori, MA POI CROLLA.
Il pubblico mugugna, la telecamera inquadra il motivo del crollo di Eugene: KEIJI ONIZUKA! Il leader dei Nynkio Dantai stringe una sedia d’acciaio e LA USA RIPETUTAMENTE PER COLPIRE EUGENE HOG!
Harold Hog è caduto in ginocchio, prova a rialzarsi con una mano sulla schiena, Jizuke lo prende in consegna e lo colpisce con una serie di pugni, Harold reagisce, NE VIENE FUORI UNA RISSA SENZA QUARTIERE!
INTERROTTA DAL TEKKEN DI SHOKICHI!
Harold Hog crolla al tappeto, prova a rimettersi subito in ginocchio, ma il colpo è stato duro.
I Nynkio Dantai insieme portano Harold Hog all’angolo, prendono la rincorsa.
BORYOKUDAAAAAAAAAAAAN
SYLE.
A SEGNOOO!!!!

ANZI NO!!!!!!!
Harold si sposta all'ultimo istante, Shokichi perde l'equilibrio ed Harold va con una INSIDE CRADLE su Jizuke e prova lo schienamento aggrappandosi al costume di quest'ultimo!


1…
2…
3!!!

DIN DIN DIN!

Testo nascosto - clicca qui


Kokone: Keiji Onizuka si dispera fuori dal ring, ma la Hog Family, in qualche modo, è riuscita a sfangarla e sfiderà Robert Dumas ed Oregon McClure per i WBFF World Tag Team Championships!
wordlife85
00sabato 10 dicembre 2016 06:12
Black Violence e Wizard sono già al centro del ring allo stacco pubblicitario. Un po' a sorpresa sono sommersi dai fischi del pubblico, ultimamente il duo non è stato simpatico al pubblico delle arene, e dopo l'abbandono di John Kratos non c'è quasi nessuno dalla loro parte.

Black: "Ho seguito la Strada del Misericordioso per tutto questo tempo. Il Signore è la luce che mi ha condotto nella via impervia del caos e fra molte peripezie ho ottenuto quello che cercavo: un obiettivo nella vita. Sono qui da uomo realizzato, a differenza di molti di voi io ho compiuto tutto ciò che desideravo dalla vita e dalla carriera."

Altri fischi per il lottatore mascherato.

Black: "A differenza del Greek Warrior, io non sono un eroe, non sono un guerriero, sono un pastore ed è il mio compito quello di radunarmi attorno ai fedeli della strada del Caos. La Chaotic Existence ha compiuto il suo obiettivo ed è tempo di fare grandi cose. Io e Wizard la guideremo in WBFF Wrestling verso una grande espansione e il dominio assoluto."

Wizard intanto riceve un pezzo di carta da un membro dello staff.

Black: "Quali lottatori entreranno a far parte della Chaotic Existence? Magari Daniel Stuart che ha vinto l'Extreme Rumble match? Oppure l'Undisputed Champion Claudio Cazador?"
Wizard: "A proposito di Cazador è arrivato un messaggio da parte sua."
Black: "E cosa dice?"
Wizard: "Che SIAMO STATI LICENZIATI, noi e la nostra Chaotic Existence."

Boato del pubblico, i caotici devono abbandonare la WBFF Wrestling.

Black: "Sei sicuro che non sia un errore?"
Wizard: "No, è una comunicazione ufficiale, siamo stati licenziati in diretta."

I fan intonano il coro 'na na na na eh eh eh Goodbye' mentre il team si ritrova costretto ad abbandonare il ring nell'ilarità generale. Black Violence e Wizard escono sconfitti, si erano presentati per grandi proclami e sono stati licenziati!



Ci troviamo in una fitta foresta ricca di vegetazione, la qualità delle riprese è molto scadente, data l'ambientazione ricorda "The Blair Witch Project". Il misterioso cameraman volge l'obiettivo verso di lui così riusciamo a vederlo in volto, o perlomeno ci riusciremmo se non fosse quasi completamente coperto da una tunica nera che lascia visibili solo i suoi occhi neri.

Cameraman: << Mi trovo in est europa. Non posso rivelarvi dove di preciso ma credo di essere molto vicino a un ex lottatore della WBFF. Un personaggio di cui aver paura, leader di un culto misterioso nel quale sono riuscito a infiltrarmi. O almeno spero... Shhhh, arrivano gli altri! >>

Il nostro ignoto protagonista torna a riprendere la foresta, nascondendo meglio che può la telecamera in una manica della tunica. Vediamo altre figure coperte di nero intorno a lui farsi strada attraverso il verde, dirette verso un luogo comune.
Finalmente si giunge al traguardo, un cerchio del bosco privo di alberi intorno, solo terra marrone ai piedi di una figura in nero più grande delle altre. Tutti si stringono attorno a questa figura che, armata di pala, comincia a scavare.
Una volta finito, si pone una mano sul volto ed estrae la sua maschera, la alza in aria. Non riusciamo a vedere il suo volto perché ci rivolge la schiena ma...

The Black Devil: << Lo devo fare. >>

Il diavolo nero getta la sua maschera nella buca, poi ci infila un braccio e ne estrae un bastone.
Le figure in nero attorno a lui si avvicinano, gli sono addosso, non si capisce se in un gesto di fedeltà o di punizione.
Ma il nostro pavido cameraman si sta già allontanando, lasciando gli astanti a compiere il proprio rito.

Cameraman: << Deve essere lui... chi altri potrebbe essere... Gaijin??? >>

E corre via...



Non appena gli archi di "The Rains of Castamere" cominciano a risuonare nell'arena di Baltimora, potenti si levano i primi fischi.
Perchè colui che sta per entrare non è solo uno dei wrestler più odiati e disprezzati dell'intero panorama mondiale... ma è anche colui che gli eventi di "Extreme Rumble" hanno designato come prossimo avversario di uno degli idoli di casa, Paul DeSade.

Parliamo ovviamente di "The Nobleman" Daniel Stuart. Vestito con giacca e pantalone neri, di alta sartoria, camicia bianca, senza cravatta. Stuart arriva sornione sullo stage, con le mani sprofondante nelle tasche. Ammicca, sorridente, agli insulti del pubblico. Le telecamere inquadrano un cartello "STUART, THE MAN WHO STOLE THE RUMBLE".

Restando con le mani in tasca, dando un senso di strafottenza ai massimi livelli, Daniel si avvia verso il ring. Prima che entri sul ring, un "roadie" gli passa un microfono ma quando lo scozzese si posiziona al centro del quadrato, per diversi secondi i fischi e gli ululati della folla gli impediscono di parlare. Imperturbabile, Stuart resta ad aspettare finchè non ottiene il silenzio voluto. Poi esordisce.

"Hello Baltimore."

Secco, senza enfasi, ma quel minimo di cheap-pop scatta automatico da parte di quei poveracci che si galvanizzano al solo sentir nominare la loro città in uno show TV. Stuart fa una smorfia che dice molto.

"Un vero peccato essere qui stasera."

Ecco.

"Un evento come quanto accaduto ad EXTREME RUMBLE meritava tutt'altra cornice, e pubblico di ben altra portata."

Puntuali ricominciano i fischi, Daniel scuote la testa e dopo un po' riprende.

"Comprendo la vostra felicità. In quella stessa sera, un "figlio" di questa città, dopo aver perso praticamente tutto ciò che aveva faticosamente raggiunto, è riuscito ad emergere in una "rissa" di serie B e a guadagnarsi, apparentemente, lo stesso traguardo che ho raggiunto io..."

Le parole, cariche di dileggio, di Stuart, sembrano scatenare ancor di più l'arena ma lo scozzese sembra non ascoltarli: annuisce, come a concordare con sè stesso, col filo logico del suo discorso.

"Well, listen to me: credo, dopotutto, di essermi guadagnato sia la vostra attenzione che una certa credibilità, non fosse altro che sono ormai MESI che tutto ciò che prometto di fare, si realizza puntualmente. Avevo promesso che ad EXTREME RUMBLE mi sarei preso l'ultimo anelito di gloria di John Kratos. L'ho fatto, e l'ho anche costretto a lasciare la WBFF con la coda fra le gambe.
Avevo promesso che nonostante la concorrenza avrei vinto la Rumble e vi avrei dato appuntamento al Main Event di 'Maniacs. Ed anche in questo caso è ciò che è successo. A nulla è servito il tentativo di Aaron Kirk di fare un'impresa, partendo dal numero 1. Quante prestazioni invece sono state semplicemente fugaci? Chi si ricorda di ciò che ha fatto Crystal? Bluebird? Lo stesso Kratos?
Voglio ringraziare poi un wrestler, in particolare..."

Sembra, incredibilmente, che Stuart stia per riconoscere i meriti di Noah, uno che l'ha aiutato concretamente nel raggiungere i suoi traguardi, quella sera.

"Voglio ringraziare DAVID BARRIAGE per essere stato, per l'ennesima volta nella sua carriera, il mio SPARRING-PARTNER."

Lo scozzese ridacchia mentre il pubblico riprende a fischiarlo, magari meno di prima perchè d'altronde "chi cazzo è David Barriage?" (semi-cit.)

"Stasera non sono qui per vantarmi del mio risultato..."

Nonostante sia quanto abbia fatto fino ad ora, il pubblico percepisce quest'ipocrisia e l'heat nei confronti dello scozzese non cala.

"Stasera sono qui per farvi un'ulteriore promessa. Lo vedete quel banner che penzola dal tetto dell'arena?"

Stuart indica il banner che pubblicizza la prossima edizione di Maniacs, d'altronde oggi comincia ufficialmente la "road" all'evento.

"Quello sarà il PROSSIMO APPUNTAMENTO CON LA STORIA. Non so chi arriverà Campione Undisputed... forse sarà il nostro "amato" Commissioner Claudio Cazador, d'altronde finchè continuerà a difendere la cintura contro relitti del passato, è difficile che possa perderla.
Forse sarà Bluebird, forse chiunque altro.
Non importa chi arriverà Campione a quell'evento, per quella sera, quando partirà la theme e lo show inizierà ufficialmente lui SMETTERA' di essere il Campione Undisputed e si trasformerà instantaneamente in un belt-bearer... un paggetto che verrà a consegnare quella cintura...
Ovviamente a ME, il prossimo Undisputed Champion della WBFF.
Ed il vostro imberbe idolo? Ovviamente sarà la vittima designata, colui che sarà schienato sull'altare del mio trionfo.
Perchè vedete... quella sera non avrete solo un match da assistere, ma potrete vedere anche uno scontro... "temporale": chiunque arriverà con quella cintura rappresenterà il PASSATO della WBFF, il suo rispecchiare quell'anima indie ed alternativa che si compiace di sè stessa ma che non fa presa sulle masse.
Paul DeSade rappresenta invece il FUTURO della WBFF... un futuro che, come lui, si presenta lugubre ed oscuro perchè non bastano le buone intenzioni: dopo un picco, arriva sempre un declino. Sempre.
Poi ci sono io, Daniel Stuart, che sono il radioso PRESENTE di questa Federazione, l'unico in grado di traghettarla verso le vette della gloria.

So, my dears...

Welcome to MY WBFF. Welcome in the Age of Greatness."

Plateale inchino dello scozzese, poi riparte "The Rains of Castamere", quasi completamente sovrastata dalle urla e dai fischi del pubblico.
Poco da dire, Daniel Stuart era un fottuto megalomane egomaniaco già prima di vincere la Rumble, e questa vittoria (nonostante i modi discutibili in cui sia stata ottenuta) sembrano avergli mandato definitivamente in pappa il cervello! La lunga strada che porta a Maniacs è appena iniziata e lo scozzese ha già canalizzato l'odio, non solo del pubblico WBFF, ma anche di... beh, di chiunque in pratica. Date le premesse, resterà da vedere cosa accadrà visto che al nuovo "appuntamento con la storia" manca ancora tantissimo, e continuando con certi toni... c'è il rischio che qualcuno lo accoppi prima!



Giù le luci.

“Late at night, when the wind is still…”
Il pubblico interviene, e canta assieme alla registrazione.
“… I’ll come flying through your door
And you’ll know what love is for
I’m a bluebird,
I’m a bluebird, I’m a bluebird
I’m a bluebird!”

Il pubblico continua a ripetere le parole “I’m a bluebird”, mentre un riflettore si accende al centro del ring, su uno sgabello, sul quale è posto un microfono.
Rainer Habermann arriva sotto il fascio di luce, viene accolto da un boato. Non porta il suo ring attire, ma una camicia a quadri ed un paio di jeans sfatti. Si siede sullo sgabello.
“Ehm…”
Prova a schiarirsi la voce, ma il rumore del pubblico lo sovrasta. Sorride, china il capo.

“Un tempo piangevo.
Io non lo so voi come la scaricate la tensione, non è importante neanche, ma vi dirò come la scaricavo io: pugni alle cose, calci, pianti. Avevo tanta rabbia. Ho deciso di fare il lottatore per salvare il mio stupido culo da qualche denuncia… e dalla frustrazione.”

Rainer si gratta il mento. Qualcuno dagli spalti urla “BLUEBIIIIRD!”, strappando un altro sorriso a Rainer.

“Ho vinto questo ferro di cavallo… sapete. La prima cosa che ho pensato è stata che fosse meraviglioso, wow. Ma poi il tempo continua a passare. Ti svegli, fai colazione, ti alleni, ti rolli un cannone e sei lo stesso stronzo miserabile che eri la scorsa settimana.
Ma Lena aveva apparecchiato un gran bel futuro per me. Una… storia di riscatto, la chiamava, con il dettaglio che Rainer è sempre lo stesso di ieri. “

Rainer allontana la bocca dal microfono, e lo copre per mascherare i colpi di tosse.

“L’ho licenziata, lo sapete. Il miserabile stronzo ha detto che dovevo, ma adesso, davanti a voi, che cazzo di senso ha mentire? L’ho voluto, l’ho voluto dal primo istante. Non prendiamoci per il culo. Sapete, hanno detto che devi compiere delle scelte, sacrificare i cari per la carriera o la carriera per i cari, usare chi ti ama come pedine. Mi hanno detto che avrei dormito male, ma invece io dormo benissimo. Mi hanno detto che sarei stato male, e invece, y’all, vi sfido tutti quanti a trovare qualcuno che sta meglio di me. Io sto benissimo.
Sto benissimo!”

Rainer allarga le braccia. Grida “WOOOO!” senza amplificarlo col microfono, la folla gli fa eco.
“WOOOOOO!”
La folla gli fa nuovamente eco.

“Non ho dovuto sacrificare nessuno, y’all, perché chiunque si mette tra me ed il mio obiettivo è una persona di cui non ho bisogno. È la verità! Ed io lo so, io lo so che anche voi, tanti tra di voi sono intrappolati da questi binari, che sono confortanti però vi rendono tristi. Essere nessuno, mi rendeva triste, io ero un lottatore da scantinato. Lo sono stato per tanto tempo, tanto tempo, anche dopo che sono venuto qui in WBFF, e, cazzo, io lo credevo veramente confortante, pensavo che avrebbe spento il mio cervello in fiamme ma come facevo a stare in pace? Ogni secondo passato ad essere un signor nessuno mi uccideva lentamente, y'all, quello non è il meglio che posso fare. Stare su questo ring, parlare con voi con questa bella faccia sorridente, menare Kirk come un fabbro, QUESTO è il meglio che so fare. E quante persone sono meglio di me a farlo?”

Rainer si alza dal suo sgabello.

“Non piango più. Non ho più paura dello Straniero, non cerco più la madre, non ho più nessuno sbattimento perché chi mi ha fatto del male adesso può soltanto guardare la mia ascesa, parlare male di me da un letto d’ospedale, lamentarsi perché la sua carriera adesso è un cadavere. Ma la rabbia… y’all, quella c’è ancora. C'è ancora perché questo, come tutti gli anni a venire, dev’essere il mio anno. Che significa che sarò campione prima dell’anno prossimo.”

Rainer si prende una pausa. Il pubblico, che ha annusato l’annuncio, risponde con un boato.

“Mi dispiace, Claudio, ma adesso ci sei tu tra me ed il mio obiettivo. Ho intenzione di incassare ‘sto cazzo di Scent of Glory, e tanti saluti.”

Il riflettore si spegne, mentre il pubblico ancora rumoreggia.



Taggart: Non dobbiamo neanche commentare quello a cui stiamo per assistere...l'atto finale di Crystal vs David Barriage, con Crystal che è la prima ad entrare sul ring ed a mostrare la cintura di Survival Champion conquistata ad Extreme Rumble!
Kokone: Applausi scroscianti per lei, e Crystal si posiziona sul ring in attesa del rivale...il Main Event è NEXT!

MAIN EVENT: LAST MAN STANDING MATCH for SURVIVAL CHAMPIONSHIP: Crystal Houghton (c) vs David Barriage

I STAND ALONE

Accolto dai fischi dei fans di Baltimora ecco presentarsi l'ex WBFF Indipendent Champion e runner-up dell'ultima Extreme Rumble: David Barriage!

L'inglese rimane qualche secondo sullo stage ad osservare la folla e Crystal sul ring e prende poi un microfono...

DB: "So che tutti voi avete le mutandine bagnate all'idea che Crystal possa confermarsi campionessa stasera ma, e sono sinceramente dispiaciuto per quei pochi di voi con del sale in zucca che sanno che stasera l'unico vincitore possibile è il sottoscritto, devo comunicarvi che non ci sarà nessun rematch, nessuna rivincita, stasera David Barriage non combatterà!

La folla fischia l'annuncio di Barriage mentre Crystal, dal ring, urla all'inglese di tirar fuori le palle e salire sul ring.

DB: "Non fraintendermi Crystal, ho le mani che mi prudono e credimi se ti dico che non aspetto altro che salire su quel quadrato, titolo o non titolo in palio, e cancellarti una volta per tutte da questa federazione...

Purtroppo, però, c'è qualcuno che merita la mia attenzione più di te e del MIO WBFF Indipendent Championship.... Denny Leone!

Da quando son qui non ha fatto altro che ostacolare la mia ascesa e l'ultimo esempio è stato ad Extreme Rumble quando mi ha obbligato a difendere il MIO titolo contro chi non meritava di affrontarmi vanificando le mie possibilità di vittoria nell'Extreme Rumble!
Tutto questo mi ha fatto capire che non c'è via di dialogo tra me e Mr.Leone e, visto che lui vuole fare lo stronzo, finché non risolveremo questa situazione se Mr. Leone sarà stronzo David Barriage sará LO Stronzo.... a partire da ora...

Enjoy yout evening!"


***STUD***

Barriage getta a terra il microfono e lascia lo stage sommerso dai fischi dell'arena.

Crystal rimane sbalordita a centro ring e allarga le braccia...

Kokone: Tuttavia...un match ci deve essere...giunge una Mail dal board della WBFF, che annuncia che verrà trovato un rivale adatto, pronto a sostituire Barriage in questo Main Event Titolato...
Taggart: Qualcuno sta arrivando...

CROWD: Booooooooooooooooo

E' IL WWE DERRICK MORTIMER!
Mortimer arriva di gran carriera sul ring mentre Crystal scuote la testa! Il WWE sale di corsa e l'arbitro non può far altro che annunciare l'inizio del match!


MAIN EVENT: LAST MAN STANDING MATCH for SURVIVAL CHAMPIONSHIP: Crystal Houghton (c) vs WWE Derrick Mortimer

DING DING

La campana dà il via alla contesa, mentre il pubblico intona cori BULLSHIT! BULLSHIT! Per questo Main Event che ha ben poco del Main Event!
Mortimer aggredisce subito Crystal colpendola con dei rapidi pugni e lanciandola all'angolo con una IRISH WHIP!

Kokone: Sembra partito fort...

CRYSTAL CON UN SUPERKICK INTERCETTA LA CLOTHESLINE DI MORTIMER, il quale finisce al tappeto!

Cray è una furia, e rialza Mortimer portandolo con se verso l'angolo...TORNADO DDT!!!!!

Mortimer è già a terra...l'arbitro comincia a contare mentre Crystal scuote ancora la testa in segno di disapprovazione!

1...
2...
3...
4...
5...

Mortimer, a fatica, si rimette in piedi...E CRYSTAL LO UMILIA COLPENDOLO ANCORA UNA VOLTA CON UN SUPERKICK!
Cray sale controvoglia sulla terza corda...

LAST KISS!
MOONSAULT!!!!!!!
CONNESSO!!!!!!

Il WWE non muove un muscolo, sono passati solo due minuti dall'inizio del match ma sembra già finito tutto!

1...
2...
3...
4...
5...
6...
7...
8...
9...
10

....


Il pubblico fischia, questo non era un match che doveva chiudere questa puntata, Barriage viene riempito di insulti mentre l'arbitro porge la cintura ad una Crystal che sembra tutt'altro che soddisfatta dalla mancanza di competizione.

VINCITRICE


Kokone: E su queste immagini delud...

...

BUIO!!!!!!

...

LE LUCI COMPAIONO...

...

MORTIMER NON E' PIU' SUL RING!!!!!!!!

Crystal sorride...non può essere che opera di...

...




*** LE MASCHERE DI GAIJIN SI SUSSEGUONO A RITMO REGOLARE SULLE NOTE DI UNA NENIA INQUIETANTE VIA TITANTRON. CRYSTAL OSSERVA LE IMMAGINI CON EVIDENTE SODDISFAZIONE. SULLA STRADA DELLA ROSSA, NEL PROSSIMO FUTURO, NON POTRA' CHE ESSERCI IL DEMONE DALLE TRE FACCE ***



Taggart: Il pubblico sembra gradire questo fuori programma, che in parte salva la faccia della WBFF in questa serata difficile.
Kokone: Il pensiero va ancora una volta a Skyblue, e su queste parole ci congediamo...a venerdì prossimo!


WBFF...BLOOD IS THE KEY
CREDITS:
Wordlife85 (Assemblaggio + Main Event + Noah vs McClure)
Kirk (Tag Team)
Utenti (Promo)
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 13:19.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com