Bloody Desperation 7x12

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wordlife85
00venerdì 22 luglio 2016 16:59
Siamo all’esterno dell’arena, la luce fioca e il cielo rossastro indicano che il sole sta per tramontare, e che quindi Bloody Desperation doveva ancora iniziare al tempo della registrazione.
Uno stacco ci porta a una panchina molto isolata, rossa per la luce del tramonto, un omaccione biondo è seduto – con un giornale sotto per non toccare la panchina – auricolari nelle orecchie impostate alte cosicché ci è possibile sentire uno stralcio di Meditazione di Jules Massenet.
Si tratta di Daniel Stuart.
Al suo fianco, un piccolo ometto, dalla stempiatura prominente e dalla carnagione giallastra, tipica dell'itterizia, sta versando con un imbuto di carta del talco in un guscio d’uovo svuotato attraverso un piccolo foro. Stuart lo osserva distrattamente e, nel frattempo fischietta il motivo di Meditazione.
Intorno ai due, un paio di ommacioni, palestrati, vestiti con t-shirt scure, pantaloni in tinta, ed occhiali da sole, girano intorno, quasi stessero facendo una ronda.
Poggiati a terra, un tubo al neon e una busta di plastica da cui fuoriesce il collo di una bottiglia di Chivas Regal.
Accanto a questa, un paio di manette.

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Siamo nel corridoio iniziale dell'arena di Cincinnati.
Ad un certo punto, vediamo spuntare fuori un polpaccio.
-Salve, sono Or...

BIP!
FRRRRRRR!
TSHHHHHH!

L'immagine va via e viene sostituita da un monoscopio come non se ne vedevano da decenni.
Di sottofondo, si sentono rumori di mazzate e il povero Oregon che urla.
In sovraimpressione, la seguente scritta:

“Fin quando il Sig McClure non indosserà abiti civili, non verrà più inquadrato all'interno dello show”

Camera fades.

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[7x12] Bloody Desperation: 22/07/2016 [@Cincinnati (Ohio)] BD#317 Event#598

OPENER* NON-TITLE TORNADO TAG TEAM MATCH: Hog Family (Eugene and Harold Hog) vs Chaotic Existence (Wizard and Jacob Lamda)

MATCH 2* FIRST ROUND OF 8th King Of Rome Re-match (NON-TITLE MATCH): Denny Leone vs John Kratos

MAIN EVENT* WBFF RULES MATCH: Sheenan vs Aaron Kirk


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Kokone: Ultima puntata di Bloody Desperation prima della pausa estiva...sigh, sob!
Taggart: Non piangere, El! Ci saremo anche in quel di Extreme Desperation!
Kokone: Yeahhhhhhhhh!

No Church In The Wild introduce nell'arena di Bloody Desperation il WBFF Owner Denny Leone. Il wrestler di Portland, in abiti civili, si palesa sul ring armato di microfono ed accompagnato, come ormai è consuetudine, dai fischi del pubblico.

"Per prima cosa, buonasera a tutti. Benvenuti all'unico e solo show di wrestling della WBFF degno di tale nome. Quell'altra roba li, quella del mercoledì sera...della quale non ricordo il nome..."

Il pubblico grida a gran voce EXTREME HELL.

"...vi ringrazio per il supporto vocale. Dicevo, Extreme Hell mercoledì sera ha nuovamente mostrato il suo volto stanco, vecchio, stantio. Ed è strano a dirsi, considerando la sua età relativamente giovane. L'inferiorità di Extreme Hell nei confronti di Bloody Desperation sta assumendo contorni a dir poco imbarazzanti, contorni che saranno rimarcati in quel di Extreme Desperation."

Fischi. Cori pro Jack Leone e pro Morgan DeSade.

"Morgan DeSade, grandissimo uomo. Sono sicuro che riuscirà a dare slancio e tonicità ad un prodotto che, come sempre accade qui in WBFF, quando ha le sembianze del volto di Jack Leone diventa vomitevole, stomachevole!"

Altri cori pro Jack Leone.

"E...niente, come sempre ho voluto fare un salto qui per augurare a tutti voi buon divertimento, io attenderò in ufficio il palesarsi del mio prossimo rivale, quel Paul DeSade che pare abbia intenzione di farsi vedere questa sera, quindi non avrò l'occasione di seguire per filo e per segno cosa succederà qui, fin quando non tornerò su questo ring per affrontare John Kratos. Ciò di cui sono certo è che lo show può andare avanti senza alcun problema, nella sua magnificenza e maestosità, con una card da far rabbrividire anche gli smart più smart del globo terracqueo! E non so neanche cosa cazzo sto dicendo!"

Denny sorride.

"Vaneggiamenti da futuro...ottavo re di Roma??!!??"

Occhiolino di Denny alla telecamera, in molti nell'arena sembrano aver compreso a cosa stesse alludendo il figlio di Jack Leone, che scende dal ring accompagnato dalla sua theme song e fa ritorno nel backstage, nuovamente accompagnato dai fischi del pubblico.

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Una scritta in sovraimpressione su sfondo nero:

23/07/2016- Il giorno prima del processo Jax-Habermann.

La telecamera sfuma mostrandoci una camera ben arredata.
Sullo sfondo, Alma e Freda stanno giocando. Non ridono, non scherzano, non schiamazzano, muovono l'action figure di Garet Jax sul tappeto bianco in un silenzio glaciale, con gli occhi fissi per terra.
Abbandonato sul divano, l'avvocato Lawrence Mantovani. L'uomo indossa nulla più che un boxer e una canottiera nera, ha la testa incassata tra le spalle e le braccia incrociate all'altezza del petto.
L'inquadratura si sofferma su un primo piano di profilo: occhi profondi ed arrossati sotto la montatura nera degli occhiali, barba folta e crespa, le guance scavate si gonfiano ad intervalli regolari, il suo volto sottile appare ancora più spigoloso, cupo ed austero del solito.
Il suo telefono vibra.
Con un grugnito l'avvocato si alza dal divano come stesse compiendo una fatica d'Ercole, trascina i piedi scalzi fino al bagno. Qui fissa la propria immagine allo specchio per un'interminabile manciata di secondi, finché non trova le forze per raccogliere la schiuma da barba e spalmarsela sulle guance, sul mento, sul collo. Alla prima passata di rasoio, Lawrence si taglia in corrispondenza del pomo d'adamo. Lascia cadere il rasoio e arretra, poi toglie il resto della schiuma con un asciugamano.
Lo seguiamo in camera da letto, sul lettone matrimoniale è disteso un abito cenere, abbinato ad una cravatta di un grigio leggermente più scuro. Con un mugugno, l'avvocato infila gli abiti sopra la canottiera ed il boxer.
Quando l'avvocato è alla porta, Alma, la più grande delle due figlie, gli chiede "Dove vai, papà?".

Lawrence si blocca alla porta. "Tu ci credi nella giustizia, piccola?"
Alma non riesce neanche a rispondere. Lawrence, dopo un lungo sospiro, apre la porta e si dilegua.


Stacco

Una camicia hawaiana dai colori della bandiera americana, palme blu, fiori rossi, sfondo bianco, è sulle spalle di Garet Jax.
È slacciata fin quasi all'ombelico, degli occhiali da sole verdi gli coprono il volto.
Entra in un bar di Cincinnati, Ohio.
Si avvicina al bancone, quindi fa per parlare al barista.
-Avete cocktail analcolici e molto colorati?
-O li abbiamo in un modo, o in un altro...
-Mi faccia vedere la pagina del menù relativa a quelli colorati.
Jax scorre con attenzione il menù; questo presenta tutti cocktail dai nomi personalizzati, il dito del wrestler di Las Vegas si ferma su uno dalle tonalità purpuree.
-Prendo questo!
-GCITVS, ottima scelta.
-Sì, ma cosa vorrebbe dire?
-Great Cocktail In The Violet Sky.
-Mh- smorfia d'approvazione del Luckyman.
In pochi secondi, il cocktail è al tavolo, nello stesso momento Jax viene importunato da un bambino di 8 anni.
-Tu sei Garet Jax, quello del breslin! Mi fai un autografo?
-Sicuro!- e fa l'occhiolino all'infante.
Nel prendere una penna, però, urta il cocktail facendo cadere tutto il liquido sul bancone.
La bevanda sta macchiando tutti i sottobicchieri in asciugamano, il barista non è nei paraggi perciò Garet cerca qualcosa per tamponare il danno; nel taschino della camicia, trova un foglio, decide di utilizzarlo.
Da uno zoom della telecamera, notiamo che si tratta dell'attestato di non ubriachezza.
Jax, perplesso, pensa al danno appena compiuto.
-Oh beh, meglio che sia io quello sobrio piuttosto che lui...- sussurra, rivolgendosi all'attestato.
Quindi firma l'autografo al bimbo, carezzandolo sulla testa, perciò si avvia nel bagno.
Si posiziona sotto un vecchio asciugatore per le mani, con l'attestato.
Sarà una lunga serata.

Stacco

La telecamera si sofferma sull'entrata della palestra HAB'S di Seattle, davanti ad un viavai di persone sul marciapiede. Anche dall'esterno si sentono le urla di Rainer.
Lui e 'Zittino' Jo sono a centro-ring, e le urla sono dovute alla Triangle Choke che Jo è riuscito ad applicare su Rainer che si sta disperatamente dimenando in cerca di una via di fuga.
"Oh, Jo! Fenomenale la tua intervista." È Terry, un altro degli sparring partners di Rainer, a rivolgere i complimenti a Jo Boykin, che risponde con un pollice alzato, prima di decidere di cingere Rainer anche con entrambe le braccia. Rainer prova ad alzare Jo per una Powerbomb, ma lo sforzo sembra essere proibitivo, dunque si vede costretto a ricorrere ai pugni per tentare di indebolire la presa, dunque posiziona il pugno del braccio intrappolato accanto alla testa di Jo, da quella posizione riesce nuovamente ad alzarsi in piedi. Stavolta per rompere la sottomissione Rainer comincia a muovere dei passi laterali, disegnando una mezzaluna attorno a Jo e riuscendo a trascinare con sé le sue gambe, in modo da costringerlo in una posizione tanto innaturale che è impossibile tenerla per più di qualche secondo. Rainer è riuscito a compiere un giro completo quando Jo si vede costretto a mollare la presa. Bluccello allora si accascia all'angolo con il pugno destro alzato, tra gli applausi della varia umanità che popola la palestra.

"Stavi per farti male male." Lo ammonisce Terry, ma Rainer è troppo occupato a bearsi dell'impresa appena compiuta per dare un reale peso alla propria salute. Jo lo aiuta a rialzarsi, gli fa i complimenti con un "Mph." ed una pacca sulla spalla.

Rainer rotola giù dal ring, arrancando fino al proprio cellulare.

"Che fai?" gli chiede Terry.
"Avevo... uff... scommesso con me stesso." risponde Rainer con un fiatone che gli impedisce di parlare "Se riuscivo a... rompere, romp... la cosa di... uff, dovevo chiam..."
Terry fa cenno che la spiegazione gli basta, affranca Rainer dallo sforzo. "Mi chiedo come diamine farai a parlarle."
"È un attimo... l'ultimo dei problemi."

La chiamata è partita. Un paio di squilli, poi silenzio.

"Oh, Lena... senti io ho... parlato con tuo... sai, Law. Insomma, ins... domani sta il processo e io, sai, io..."

TLAC.
TU-TU-TU-TU-TU-TU-TU

Rainer si accascia al suolo.

Stacco

Siamo in una lussuosa camera d'albergo.
Dalla porta del bagno, tra il vapore, vediamo uscire Lena Habermann, vestita solo di un accappatoio bianco.
Si avvia verso il frigo bar, estrae una bottiglia di vino più grande della taglia del frigorifero, sicuramente se l'è portata da fuori.
Da sotto il letto, estrae una ventiquattrore: la apre, al suo interno sono presenti due balloon da vino, delicatamente incastrati nel loro incavo ovattato.
L'avvocatessa stappa la bottiglia, trattasi di un Syrah del Sud Italia, lo versa delicatamente e con molta cura, ne degusta un goccio, quindi si accomoda sul letto.
Accende la televisione, resta ferma su un programma di cucina.
Si alza, quindi, appoggia il bicchiere sulla scrivania della camera, vicino al portafoglio.
Portafoglio dal quale estrae la foto delle sue figlie.
D'un tratto, il suo telefono squilla, sullo sfondo appare una foto di Rainer sorridente, salvato nella rubrica di Lena sotto il nome "Näschen". Dopo un paio di squilli a vuoto, Lena decide di ricevere la chiamata e lascia cadere la fotografia.

"Oh, Lena... senti io ho... parlato con tuo... sai, Law. Insomma, ins... domani sta il processo e io, sai, io..."

Lena, pentitasi, riattacca subito in fretta e furia.

È poi il telefono della camera d'albergo a squillare. Lena raccoglie svogliatamente la cornetta.
"Signora Jax, è la reception, ci perdoni per il disturbo. Suo marito nella hall vuole parlarle, glielo passo?"
"Certo."
Dopo qualche secondo di attesa, ecco Garet al telefono -Ehi, luna della mia vita... senti, non chiedermi perché, ma ho tanto, tanto bisogno che tu mi firmi un nuovo attestato.
"Perché?"
-AH! Ti avevo detto di non chiedermi perché...
"Perché?"
-Giocherò al gioco dei perché con Alma e... quell'altra, n...
"QUELL'ALTRA?!"
-Freda, amore, Freda, stavo scherzando, calmati! È che sono un po' ubriaco...
Lena chiude gli occhi e deglutisce. "Mi ha chiamato."
-Chi?
"Rainer, come chi?"
-Oh. E che voleva?
"Testimoniare al processo."
-A favore nostro?
"Sì, a favore nostro."

Silenzio dall'altra parte della cornetta.

-Non mi fiderei.
"No, infatti gli ho attaccato il telefono in faccia."
-Ben fatto, ben fatto. Senti, adesso io ti lascio in compagnia del Syrah, e spero che me ne lasci almeno una gocciolina...
"Non ci conterei, ma se vuoi posso ordinarti della cedrata Tassoni..."
-Mh. Buonanotte.

Lena riattacca. Passa la mano tra i capelli, poi torna ad osservare la foto delle sue figlie, giochicchiandoci, passandosela tra le mani, lo sguardo cade sulla catenina da polso da cui pendono una A ed una F, entrambe d'argento. Ha la fronte accigliata.

"Piccole mie, potrebbe essere complicato... no." Lena si schiarisce la gola. "Alma, Freda, lo so che è stato un brutto periodo, ma... no." Lena scuote la testa, prende un profondo respiro.
"Piccole mie, voi credete nella giustizia?"

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Siamo in una parte isolata dell’arena, vicino a un’uscita di emergenza, vediamo Aaron Kirk, in tuta inzuppata di sudore, e l’assistente personale di Denny Leone nonché ex general manager di Bloody Desperation, l’avvocato Daisuke Kobayashi.

AK: “Come sta andando, Gundam?”
DK: “Sono l’assistente di Denny Leone. Il suo assistente. Ed è soprattutto colpa tua.”

Kirk si stringe nelle spalle, a riconoscere l’affermazione come vera.

AK: “Col contrattone posso metterci una pezza. Habermann ti ha inculato ma la posso girare. La sento spesso. Vuole…”

DK: “So cosa vuole, ma le aberrazioni degli Habermann non mi riguardano. Se anche togliessimo la WBFF a Denny finirebbe nelle mani del consiglio che l’ha appoggiato. Solo una persona può mettere fine a questa follia: Micheal McFarry.”

AK: “Te l’ho già detto, muso giallo, non…”

Improssivamente, un’esplosione di polvere bianca acceca i due! Kobayashi finisce per sbattere di faccia contro il muro da solo, Aaron Kirk si mette la manica davanti alla bocca, ma dal fumo vediamo un tubo al neon luccicare debolmente e infrangersi sulla sua testa, finendo in mille frammenti insanguinati.

Kirk finisce in ginocchio, un piede calcia il suo volto contro il muro, ripetutamente.

Al diradarsi del fumo, vediamo Daniel Stuart pulirsi una scarpa insanguinata con un fazzoletto, mentre uno degli uomini con le magliette scure, visti in precedenza, di avventa su Kobayashi per immobilizzarlo e, allo stesso momento, Kirk che perde gradualmente conoscenza, finché, assieme alla sua vista, la telecamera sfuma.

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Le immagini ci portano direttamente sul ring: L'allestimento è particolare e ci troviamo di fronte ad una struttura di forma quadrata coperta da un drappo rosso, Crystal sorride in direzione del pubblico mentre le note della sua theme song sciamano lentamente.

Cray: "E come promesso questa settimana condividerò con tutti voi i risultati del mio esperimento: Ho due ospiti d'onore che vorrei chiamare sul ring con me, Michelle e David!"

Molti presenti riconoscono i visi familiari, sono una coppia di fan che si trovavano nel locale.
La ragazza sembra estremamente a suo agio e cammina spedita lungo la passerella, David piuttosto a disagio si limita a muoversi il più velocemente possibile con lo sguardo basso: I due guadagnano il centro dell'improvvisato palcoscenico e scambiano una serie di convenevoli con la rossa della Carolina che si dimostra una ottima padrona di casa.

Cray :"Sono davvero felice di vedervi questa sera, è stata un'esperienza divertente ed ho passato una splendida serata. Mi sembrava giusto avere una piccola rappresentanza di tutti voi al mio fianco in questo momento!"

Il pubblico applaude, c'è una risposta vivace di fronte alle parole di Crystal che finalmente svela all'arena l'oggetto misterioso: Si tratta della piccola urna trasparente che contiene il verdetto della tifoseria.

Cray :"Alla fine c'è stata una netta maggioranza, ci troviamo di fronte ad un risultato decisamente soddisfacente. Io..."

Qualcosa interrompe le parole della lottatrice, I Stand Alone risuona nel palazzetto e David Barriage compare da sotto il titantron : Il lottatore inglese sembra estremamente infastidito e si limita a fissare la rivale con il microfono tra le mani.

Cray :"Wow! Non speravo nella partecipazione di vostra altezza, quale onore. Cosa ti porta a mischiarti con la plebaglia tesoro?"

Una bordata di fischi accoglie il campione che sembra non curarsene e rimane sorridente sullo stage prima di prendere parola e, nel frattempo, incamminarsi verso il ring.

DB: "E così per la seconda settimana consecutive pensavi di fare i conti senza l'oste eh Cray?!?

Sarò sincero e ti dirò che quello stupido siparietto di settimana scorsa mi ha divertito, e anche parecchio..."

Barriage ha oramai raggiunto il quadrato e sale sul ring andando a squadrare il suo omonimo e Michelle prima di portarsi davanti a Crystal e riprendere a parlare.

DB: "... come dicevamo, quella buffonata di settimana scorsa mi ha fatto divertire parecchio. Per prima cosa mi ha fatto ridere il fatto che tu abbia pensato che potessi offendermi e prendermela per degli insulti arrivati da individui inutili di cui abbiamo un'interessante rappresentanza questa sera!"

Barriage indica i due fans sul ring e riprende subito a parlare.

DB: "Sono abituato ormai a questo genere di trattamento e di certo non me la prendo se ad offendermi sono delle amebe dal
cervello monocellulare come quelle che riempiono gli spalti della WBFF o una ragazza disperata che non riesce a darsi pace per essere stata sconfitta da qualcuno migliore di lei!"

Barriage va faccia a faccia con Cray, sembra che la rissa possa scoppiare da un momento all'altro ma, a sorpresa, è proprio Barriage ad indietreggiare e ad alzare le mani come a dire 'Non voglio combattere'.

DB: "Sai, Crystal, qual'è l'altra cosa che mi ha fatto divertire?
Il vedervi tutti li, in quel pub. Mi ha fatto pensare a quando andavo allo Zoo a guardare le scimmie e mi ha fatto ricordare di come le scimmie urlassero, si arrampicassero e facevano rumore pur di ottenere la mia attenzione.
Allo stesso modo settimana scorsa tu, Cray, e tutti i tuoi 'amichetti' sembravate tante scimmiette che smaniavano per un po' di attenzione con quei fogliettini e quelle belle parole..."

Barriage ride divertito mimando i movimenti di una scimmia, Crystal sembra pronta ad esplodere e a colpire Barriage che la guarda con il solito sguardo 'da schiaffi' prima di concludere il discorso.

DB: "Ora che tu e le tue scimmiette avete stimolato la mia curiosità, dimmi Crystal... che c'è scritto in quei bigliettini? Potreste vincere tante banane..."

La rossa si limita a scontrarlo "involontariamente" con una spallata, per poi allontanarsi di qualche passo in direzione opposta.

Cray :" Sai David, sono molto impressionata. Evidentemente una persona come te non è dotata del dono dell'autoironia! Probabilmente il tuo piccolo cervellino ti concede una visione troppo limitata della realtà e compensa il tutto con questi meravigliosi deliri di onnipotenza.
Mi piacerebbe spiegarti cosa dovresti farci con le banane ma sono una signora..."

Sorride in direzione dei presenti che applaudono, si alza qualche coro piuttosto esplicito e Miss Congeniality si concede un'alzatina di spalle prima di riprendere a parlare.

Cray :"Visto? Non ho nemmeno bisogno di parlare. Curioso come non ti importi di quello che le persone pensano di te ma... Ma ti ho visto correre su questo ring come se avessi il culo in fiamme pochi minuti fà. Se non te ne frega un cazzo, come dici, potevi rimanertene nel backstage e salvare la faccia! Hai sprecato l'ennesima occasione di chiudere quella boccaccia e soprattutto hai mancato di rispetto a queste persone."

Il campione sembra non curarsi minimamente delle parole della sua interlocutrice e rimane impassibile: I due si scambiano una serie di insulti a denti stretti e Miss Congeniality improvvisamente scatta in direzione dell'avversario cercando di colpirlo! Barriage è abbastanza sveglio da non farsi cogliere di sorpresa e con un movimento rapidissimo sfrutta la vicinanza dell'apron ring per scivolare all'esterno.
La rossa sale sulla seconda corda e sporgendosi in avanti grida in direzione dell'inglese.

Cray :"Sei solo un senza palle Barriage!"

David scuote la testa mantenedo un aplomb invidiabile, si allontana verso lo stage senza voltarsi.
Ma proprio quando raggiunge il titantron questo si illumina mostrando a caratteri cubitali la parola STRONZO : The Three Stars Superstar si guarda attorno manifestando evidente fastidio mentre Crystal da lontano gli mostra il dito medio e con un sorrisino di sfida torna a festeggiare con i tifosi che si sono scatenati in suo sostegno.

Barriage è furente e si fa passare un microfono da un'inserviente.

DB: "VEDO CHE TI STAI DIVERTENDO! SAPPI CHE VENERDÌ PROSSIMO CANCELLERÒ QUEL TUO SORRISETTO DALLA TUA FACCIA COSÌ COME CANCELLERÒ TUTTI I TUOI DENTI!

Preparati Crystal, tra una settimana sarà Barriage vs Houghton per il titolo Indipendent e, stai sicura, che quello che uscirà dall'arena campione sarò io!"

Barriage fa cadere il microfono a terra e se ne va stizzito mentre la theme song della rossa risuona nell'arena. L'ultima parola è stata del campione ma il pop dei fans è tutto per Crystal stasera!

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Siamo di nuovo nella zona isolata accanto all’uscita di emergenza dove si è consumato l’assalto di Daniel Stuart, vediamo che il wrestler di Edinburgo ha ammanettato Aaron Kirk a una ringhiera e stringe la bottiglia, vista precedentemente, di Chivas Regal.

AK: “Ci sono modi più semplici per stuprare, Dan. Credevo ne fossi pratic…”

Daniel Stuart zittisce Kirk con un colpo col fondo della bottiglia.

DS: “C’è un qualcosa di poetico in questo momento, Aaron. Questo è il momento in cui io ti spezzo. Spezzo il tuo spirito, il tuo morale. L’ho sempre saputo, qui sono uno straniero, e per la vostra mentalità bacata noi stranieri siamo solo di passaggio.

Questo è il momento in cui… conquisto Bloody Desperation.”

Kirk abbozza un ghigno.

AK: “Se vuoi slegarmi magari ne parliamo da uomo a uomo…”

Daniel Stuart stappa la bottiglia.

DS: “Ricordi? L’hai raccontato: questa è la brodaglia che ha ucciso tuo nonno. Non l’hai salvato, ma da buon ipocrita porti quella fascetta sul braccio. È esattamente quello che mi aspetto di te. Sai chi porterà una fascetta con scritto ‘Aaron Kirk’ sul braccio quando avrò finito con te? Esatto… nessuno.”

Daniel Stuart rovescia una buona parte della bottiglia dritto sul volto di Kirk, che se ne sta ad occhi chiusi.

DS: “Come on… lo so che infondo ti piace. Ti piace!”

Stuart continua a versare, Kirk ormai pare sul punto di esplodere per la rabbia.

DS: “Perché per quanto possa provare a rialzarti dallo schifo, lo schifo è parte di te. Tutta quella gente può continuare ad applaudire perché sono parte dello schifo, vi rotolate nel vostro fango come in un porcile. Ma io e te sappiamo la verità.”

Aaron Kirk tossisce, alza la testa per guardare Stuart negli occhi.

AK: “Sai che non finirà bene per te.”

DS: “Finirà… la nostra sfida è in corso, mi pare di averti sentito dire. Chi è che sta vincendo?”

Stuart finisce di rovesciare il whisky, Kirk ha una matassa di capelli inzuppati attaccati sulla faccia.

AK: “Tu… sei inferiore, Daniel, sei inferiore al microfono, sei inferiore sul ring…” Kirk tossisce per un attimo e sputa per terra, forse per allontanare il sapore di alcol “Bloody Desperation non è mio, Bloody Desperation SONO IO, vuoi conquistarlo, passerai sul mio cadavere, morirei soffocando nel mio vomito prima di vedere una puttana come te prenderselo.”

DS: “Questo è il suono di Aaron Kirk che si spezza.”

AK: “Questo è il suono di Aaron Kirk che sputa su di te, la tua famiglia di merda, la tua vita di merda e il tuo fottuto Chivas di merda.”

Daniel Stuart sorride.
E, d’un tratto, si volta, infrangendo la bottiglia ormai vuota sulla fronte di Kirk, mandando anch’essa in frantumi.

Seduto contro il muro, con evidente segno della suola di Daniel Stuart sul volto, Daisuke Kobayashi osserva The Nobleman. Al fianco del nipponico, i due galoppini che hanno aiutato Stuart nelle operazioni di stasera.

DK: “Ci saranno conseguenze, Daniel.”

DS: “Lo spero vivamente, Kobayashi.”

Stuart fa un cenno ai due "bodyguards" assoldati per l'occasione, ma le immagini scemano lasciando la situazione priva di un esplicito epilogo.

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Il cigolio di una sedia a rotelle si sparge nell’atmosfera di Sparks, Nevada, bagnata dal cocente sole estivo, e si perde nel deserto. “Questo cazzo di caldo” – esclama il vecchio che viene trasportato sulla carrozzina – “Hijo de puta”.

Il vecchio si ferma a guardare l’insegna al neon di un piccolo edificio alle porte del deserto. Le due S di “Sniper Scope Company” barcollano pericolosamente, le due N sono entrambe spente da tempo. Il vecchio si prende un momento per mirare con orgoglio la sua proprietà.

“Se ci fosse anche Claudio, qui”, esordisce, “non avremmo tutti questi problemi. Lui sì che sapeva portare avanti un’attività. Non è vero…” – il vecchio si gira verso la persona che lo sta spingendo – “… Eliza? Ti manca tuo fratello?”.

Eliza Cazador, in tutto il suo immenso fascino, risponde al padre mantenendo un tono di voce sommesso, estremamente affascinante, tipicamente femminile, per molti uomini nelle vicinanze letale come il veleno nei denti di un serpente a sonagli.

“Se ci fosse Claudio, di sicuro, non saresti su una sedia a rotelle del cazzo, ma ti porterebbe in spalla”.

“Sei sempre la solita – risponde il padre – portami dentro, ora. Abbiamo un lavoro da portare avanti. Voglio finire tutto entro la prossima settimana, così da poter vedere il match di Claudio in santa pace. Come hai detto che si chiama il suo avversario?”

“Non me lo ricordo. Qualcosa che ha a che fare con il cielo”.

Sia Eliza sia Marcelo Cazador alzano il naso e rivolgono un profondo sguardo al cielo del Nevada. Nemmeno una nuvola, nemmeno un filo di vento. Il cielo celeste più puro, che guarda il deserto rosso, scambiandosi occhiate penetranti.

All’interno, il suono dei passi vibra su uno scricchiolante parquet e sbatte su pareti di cemento ocra. Nell’atrio c’è l’ufficio, ovvero qualche scaffale con i documenti e una scrivania piena di polvere, e da lontano si può notare un salone con una sorta di palestra improvvisata al suo interno. Panche, travi, pesi, parallele.

Marcelo Cazador sta fumando una pipa davanti alla scrivania. È in quell’età in cui succedono due cose: si perde improvvisamente la concentrazione quando si legge un libro, e si cade addormentati senza saperlo, o volerlo. A Marcelo, in questo momento, sta accadendo la seconda. Nonostante si sforzi per mantenere la lucidità, conscio del lavoro da svolgere, la testa gli cade, le costole impediscono al mento di sbattere contro il petto, ancora e ancora, finché non si addormenta.

Due mani afferrano la carrozzina e la spingono verso l’uscita dell’edificio.

Fa caldo, all’esterno. I raggi del sole sbattono indisturbati contro la nuca dell’anziano Marcelo, che si risveglia per l’eccessiva quantità di calore che sta invadendo il suo corpo e la sua mente.

“Eliza?”, chiede. Nessuna risposta.

“Eliza?!”, allora urla, senza ottenere una risposta.

Sputa. “Puta madre”, esclama. “Cazzo di guaio”.

Silenzio. Un vecchio, il deserto, la sua carrozzina, il sole rosso che rompe l’egemonia del celeste del cielo.

Solo adesso Marcelo nota uno scorpione che si dirige verso di lui, nuotando nella sabbia, il pungiglione in cima alla sua coda aizzata.

Marcelo non si fa cogliere dal panico, è un uomo nato e cresciuto nel deserto. No, lui pone le mani sulla carrozzina e fa per andarsene, quando si accorge di essere legato.

Il panico lo assale. Marcelo si agita, tenta di ribaltare la carrozzina con una goffa manovra, quando un uomo, rimasto dietro di lui tutto questo tempo, impedisce allo scorpione di avanzare ancora prendendolo in mano e lanciandolo verso l’orizzonte.

Un uomo con una maschera celeste, dello stesso colore del cielo quando è alzata, dello stesso colore della sabbia quando è abbassata, che riflette ora il viso di Marcelo Cazador quando viene rivolta verso di lui.

“Skyblue”, gli dice Marcelo. “Ecco come cazzo ti chiamavi. Skyblue.”

“Fa molto caldo qui, non è vero?”.

“Noi uomini del deserto ci siamo abituati. Siete voi cabrònes del nord che soffrite troppo questa atmosfera. Se sapessi cosa ti farà Claudio tra una settimana, abbasseresti le penne”.

“Io so già cosa mi farà tuo figlio tra una settimana. Riverserà tutta la propria ira verso di me, per vendicarsi del torto subito. Ma non temere; potremmo anche evitare di aspettare tutto questo tempo, non trovi?”.

“Che cosa hai fatto a Eliza?”, chiede Marcelo. “Se le hai anche sfiorato un capello, giuro che…”

“Piano, Cazador”, risponde sicuro Skyblue. “Io non sono il cattivo della situazione, qui.”

“Infatti, sono io che amo gli sport estremi delle paralimpiadi...”, risponde sarcastico Marcelo.
Skyblue si tira leggermente indietro, piccato ed offeso per tali affermazioni.

“Non voglio farti del male. Se hai pensato questo, sei sulla cattiva strada. Voglio solamente attrarre il mio prossimo avversario come un’ape con il miele. Sai, ho avvertito Claudio riguardo la natura del nostro incontro. Gli ho detto esattamente cosa ti avrei fatto e gli ho dato le coordinate esatte di questo punto del deserto. C’è solo un piccolo problema…”

Skyblue si volta da una parte e dall’altra, in cerca del suo avversario.

“Io non lo vedo. E tu?”

Una smorfia di disgusto si dipinge sul volto di Marcelo Cazador. “Se io fossi solo un po’ più giovane, ti…”

“Io non ci vedo”, risponde rapidamente Skyblue. “Non so come sei fatto, Cazador senior. Non conosco il tuo viso, non conosco il tuo corpo, non so nulla di te. Non posso immaginare una tua versione più giovanile. Posso fare una cosa, però, qualcosa che forse nessuno ha mai fatto con te: vedere cosa si cela al tuo interno, cosa nascondi sotto questa facciata rozza e insicura, e che cosa hai trasmesso a tuo figlio.”

“Tanto tempo”, continua Skyblue, “sembra che ne abbiamo. Per quanto riguarda Eliza, non devi preoccuparti. È al sicuro, si sta facendo solo un buon sonno rigenerante, presto sarà più in forma che mai. In quanto a te, dobbiamo aspettare insieme Claudio”.

“Ma arriverà?”, si chiede il vecchio ad alta voce. “Gli hai detto esattamente dove siamo?”.
Il tono di Marcelo è leggermente cambiato, da spavaldo e burbero quale è sempre stato, incomincia a farsi preoccupato ed impotente.

“Vedo che ti sei già abituato alle nostre nuove posizioni. Io in quanto carnefice, tu in quanto vittima. Stai giocando ora a fare la vittima, ma vedi, a me piace ribaltare continuamente il senso comune, ed è per questo che adesso ti slegherò”.

Skyblue si avvicina a Marcelo Cazador e lo slega.

“Non ha senso che tu rimanga mio prigioniero. Ti ho portato qui solo per farti ascoltare, presto sarai di nuovo libero, ma per il momento voglio che tu scelga, come hanno scelto tanti altri prima di te, condividendo uno stesso ring con me, di sottostare ai miei ordini, anche, e soprattutto, quelli impliciti”.

“Parli troppo alla larga per i miei gusti, cielo blu”, risponde Cazador, riconquistando una piccola parte di quella strafottenza perduta.

“Skyblue non vuol dire cielo blu”, replica Skyblue, con calma. “Significa celeste. Non il cielo, ma il suo colore. Il potere dello sguardo, ciò che mi manca è la mia forza”.

“Per me sei solo un cecato del cazzo”, risponde Marcelo.

“E tu sei sicuro di vedere?”.

“Sì. A me gli occhi funzionano”.

“Cosa vedi?”, lo interroga Skyblue.

Marcelo apre gli occhi, ma fa fatica perché i raggi del sole sbattono direttamente contro le sue pupille. È costretto a richiuderle.

“Vedo… vedo… ombre”.

“Esattamente quello che vedo io. È il sole ad averci diviso, ed è il sole a renderci uguali adesso. È per questo che non vedo più come prima: per averlo fissato troppo a lungo, quando ero piccolo. Qualcosa di così bello, di così grande, di così misterioso, non immaginavo potesse essere anche qualcosa di così letale. A me piacciono le cose che ti danno e basta, senza togliere. Amo e odio il sole perché mi ha dato e mi ha tolto allo stesso tempo.”

“Vorrei solo che non fosse così alto adesso”, ammette Marcelo. “Vorrei vederti in faccia”.

“Non puoi”, replica Skyblue. “Il mio volto è protetto da una maschera illusoria. Puoi vederlo solo se prima fissi il sole per qualche minuto. Entrerai nella mia dimensione: ci stai?”.

“Perché dovrei fare qualcosa del genere?”-chiede Marcelo Cazador, tradendo terrore-“Perché dovrei fare qualcosa di così stupido?”.

“Per annullare la differenza che c’è tra te e me, una volta per tutte. I rapporti più belli sono quelli che fanno crescere i diretti interessati, che aggiungono senza nulla togliere. I rapporti con chi invece non ha costringono gli altri a dover fare dei sacrifici per mettersi sullo stesso piano. Solo la morte annulla tutto, qualcosa di così definitivo, di così incontrollabile. Io voglio che anche tu perda la vista come l’ho persa io, Marcelo. È quello che ti chiedo”.

“Quando arriverà Claudio, ti farà il culo”.

“Claudio è già arrivato”, risponde Skyblue. “Ci sta raggiungendo a breve. Fissa il sole, Marcelo, annulla le differenze tra di noi, e dì a tuo nipote quello che hai visto”.

Skyblue si toglie la maschera e si posiziona dietro la sedia a rotelle di Marcelo Cazador. Pone le sue mani contro il mento del vecchio e lo alza leggermente verso il gigante rosso. Marcelo Cazador non oppone resistenza.

“Guarda com’è bello…”

Claudio Cazador interviene e colpisce Skyblue da dietro, facendolo rovinare sulla sabbia rovente.

“Era ora che arrivassi, stare insieme a quel pendejo di Jax ti ha rammollito”- esclama Marcelo Cazador con prosopopea, come ridestatosi da un incubo.

La figura imponente di Claudio si staglia imponente su quelle degli altri due.
Immobile, statuario, noncurante.
Skyblue lentamente si rialza quindi si pone in fronte al Cacciatore.
Il wrestler di Sparks, Nevada, senza interessarsi minimamente al campione WBFF, si china e raccoglie la sua maschera, lanciandogliela addosso.

-Qui non siamo nella tua cazzo di dimensione. Qui siamo a casa mia.- tuona finalmente Cazador.

Skyblue evita di rimettersi la maschera e con i suoi occhi, i suoi occhi di una bellezza tanto naturale quanto violenta, fissa dritto negli occhi il Cacciatore.
Claudio, invece, fissa dritto di fronte a sé.
Dritto verso il sole.

-Io non ci vedo un cazzo di niente nel tuo sole.

Claudio abbassa lo sguardo.

-E non ci vedo un cazzo di niente in te.

Claudio avanza di un passo, Skyblue resta fermo.

-Non ci vedo un cazzo di niente in uno che per dimostrare di essere il campione, deve prendersela con un disabile.

Un altro passo.

-Non ci vedo un fottuto cazzo di niente sotto la tua fottutissima maschera, se non il volto di un altro disabile.

Un altro passo, Skyblue arretra di pochi centimetri, più per l'invettiva vocale che per l'avanzare del Bounty Hunter.

-Io ormai in te non vedo più neanche un trofeo.

Claudio si ferma.
Cazador e Skyblue sono a pochi centimetri.

-Io in te, ormai, vedo solo il mio trionfo.

Attimi di silenzio, Skyblue non reagisce in alcun modo.

-Se speravi che ti attaccassi, hai fallito miseramente. Un Cacciatore sa attendere la sua preda, non è schiavo della furia cieca.

Skyblue non tradisce emozioni, restando immobile.

-Se ti sbrighi, tra 5 minuti per questa strada passa la corriera per Las Vegas. Se la prendi, fai ancora in tempo a tornare in aeroporto in giornata.

Claudio si volta, afferra la sedia a rotelle del padre; li vediamo allontanarsi, sentendo Marcelo ciarlare di qualcosa di frivolo in messicano.
Skyblue continua a restare immobile.
La telecamera sfuma.
wordlife85
00venerdì 22 luglio 2016 16:59
Kokone: La Chaotic Existence è già sul ring! I campioni di coppia della WBFF sono pronti ad affrontare un team che in quel di Extreme Desperation se la vedrà con Jumala, Alcide e Paige!
Taggart: La Hog Family raggiunge il quadrato accolta dai fischi del pubblico, il match può di fatto avere inizio!

OPENER* NON-TITLE TORNADO TAG TEAM MATCH: Hog Family (Eugene and Harold Hog) vs Chaotic Existence (Wizard and Jacob Lamda)


DING DING

Parte subito una rissa in mezzo al quadrato, con gli elementi dei due team che si scontrano l'uno contro l'altro creando enorme confusione!

Eugene è alle prese con Wizard, il quale lancia il membro della Hog Family e lo colpisce con una CLOTHESL...



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BZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZ

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Kokone: LE LUCI! SI E' SPENTO TUTTO, NON FUNZIONANO NEANCHE I MICROFONI!!!!!
Taggart: Cosa succede? Cosa cazzo sta succedendo???



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SI ACCENDE SOLO IL TITANTRON, E VEDIAMO I MEMBRI DELLA SECURITY A TERRA NEL BACKSTAGE!!!!!!!



Non si comprende cosa stia accadendo!!!!!






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TAGGART: Sono tornate le luc...



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JUMALA!

ALCIDE!

GREGORY HEAVANS!

ZED!

JAMES MCFIST!

DRAGO!

ANGEL OBIKE LOWE!

NOAH HENDERSEN!



TAGGART: Quasi tutto il roster di Extreme Hell...INVADE BLOODY DESPERATION!!!

CROWD: Yeahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh


E' UNA RISSA!!!!!!!
UNA RISSA CHE VEDE SOCCOMBERE IN INFERIORITA' NUMERICA I QUATTRO PRESENTI SUL RING!!!!!!!!!



KOKONE: Cosa cazzo sta succedendo???



DENNY LEONE COMPARE DAL BACKSTAGE E PROVA A RAGGIUNGERE IL RING!
Ma viene immediatamente bloccato...DA VOLKERMORD E DAVID WOLFF!
Denny intima agli Uber Alles di unirsi a lui per salvare questo scempio...

....


VOLKERSTRASSE!!!!!

VOLKERMORD COLPISCE DENNY LEONE!!!!!!!!
E DAVID WOLF CON UNA MAZZA DA BASEBALL COLPISCE DENNY LEONE A SUA VOLTA, IL QUALE RIMANE A TERRA!!!!!!



Kokone: .......E DAL BACKSTAGE ORA ARRIVA ANCHE PAUL DESADE!!!!!
Taggart: Il Deadly Shiver Champion rialza Denny Leone...AFTER LIFE RESTRAINT A SEGNO!!!!!!



Kokone: Ma cosa stanno facendo, stanno venendo qua!
Taggart: Signor Volkermord, cosa vuole far al tavolo di comment...


......




BZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZOT








*** IL ROSTER DI EXTREME HELL, NELLA SUA TOTALITA' METTE A FERRO E FUOCO BLOODY DESPERATION! Jumala, Alcide, Drago ed Angel intimano al pubblico di andarsene via...E COMINCIANO A DISTRUGGERE LE SEDIE, LE PROTEZIONI CHE DELIMITANO LA FOLLA DAL RING!
Una telecamera sta riprendendo il tutto, i collegamenti sono definitivamente saltati e la gente sta sfollando dal palazzetto...la telecamera inquadra un James McFist che si avvicina all'obiettivo... E LO DISTRUGGE!!!!!
Si ode solo il rumore del crash, immagini disturbate vanno in onda nelle televisioni degli appassionati, ed appare un messaggio inequivocabile ***




A CAUSA DI PROBLEMI TECNICI LO SHOW RIPRENDERA' IL PIU' PRESTO POSSIBILE







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PASSANO I MINUTI...





.....





PASSANO MOLTI MINUTI .....




.....



VA IN ONDA LA PUBBLICITA'.....




.....




E DOPO CIRCA QUINDICI MINUTI DI PUBBLICITA' VIENE MANDATA IN ONDA UNA SCRITTA, CHE NON HA BISOGNO DI ULTERIORI SPIEGAZIONI...



WBFF...BLOOD IS THE KEY
CREDITS:
Wordlife 85 (Opener)
Utenti (Promo)


EXTREME HELL HA BOICOTTATO CON SUCCESSO BLOODY DESPERATION!
Una vittoria clamorosa per lo show del mercoledì sera, Extreme Desperation si preannuncia a dir poco incandescente, l'ultimo pay per view prima della pausa estiva non si può assolutamente perdere!



**********************


E Subito dopo viene mandato in onda lo spot di Extreme Desperation!


*** CARD UFFICIALE EXTREME DESPERATION ***

Opener: N°1 Contendership at Deadly Shiver Championship: Noah Hendersen vs Nathan Murdoch vs Lord Hades

Match 2#: Intebrand Tornado Tag Team Match: Jumala and "Alcide" Nathan Rhodes vs Hog Family (Eugene and Harold Hog)

Match 3#: King Of Fight Championship Steel Cage Match: Gregory Heavans (c) vs Zed

Match 4#: WBFF Rules Match: Gaijin vs Sophitia

Match 5#: Indipendent Championship WBFF Rules Match: David Barriage (c) vs Crystal Houghton

Match 6#: Non-Title Match interpromotional match John Kratos vs Der Kraken

Match 7#: WBFF Rules Match: Bluebird vs Garet Jax

Match 8#: WBFF Rules Match: Daniel Stuart vs Aaron Kirk

Match 9#: WBFF World Tag Team Championship Elimination Chamber Match: Chaotic Existence (c) vs Drago and Angel Obike Lowe vs Jack Leone and James McFist vs Volkermord and David Wolff vs Sheenan and WWE Derrick Mortimer vs Robert Dumas and Oregon McClure

Match 10#: No Interference Allowed Pure Match (Se vince Paul DeSade, Extreme Hell avrà una pick a sua disposizione e potrà scegliere un wrestler di Bloody Desperation a sua scelta da portare allo show del mercoledì e Denny Leone dovrà sfidare Jack Leone a Symphony of Darkness ed in caso di ulteriore sconfitta concedere il 50x100 della WBFF al padre, il quale diverrebbe co-proprietario a tutti gli effetti. Se vince Denny, lo stesso Denny potrà decidere chi mandare contro Paul DeSade a Symphony of Darkness contro lo stesso Paul per il titolo Deadly Shiver, e se la scelta di Denny riuscisse a conquistare il titolo a Symphony of Darkness, Paul tornerebbe a Bloody Desperation come braccio sinistro di Denny, pena il licenziamento)

Main Event: WBFF Rules Match for Undisputed Heavyweight Championship: Skyblue (c) vs Claudio Cazador
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