Bloody Desperation 5x03 - 13/11/2015

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cell in the hell
00venerdì 13 novembre 2015 20:33
Questo show è dedicato alla memoria di Eddie Guerrero, scomparso il 13 novembre 2005.
VIVA LA RAZA!!!


Ci troviamo nell'arena Reno (Nevada), dove tra poche ore avrà inizio Bloody Desperation. Sono immagini che vengono trasmesse in diretta nel corso di uno speciale sulla WBFF andato in onda nel primo pomeriggio su una nota rete televisiva Americana. Le immagini in questione vengono ritrasmesse ora, integralmente, durante il classico pre-show che precede l'inizio della puntata.
Gli spalti sono completamente deserti, le luci che penetrano dalle finestre sono le uniche fonti luminose che ci permettono di scorgere Drago e Crystal Houghton, uno di fronte all'altro, sul ring ancora privo di allestimento. Il semplice "mat", due wrestler che non si rispettano ed un indiscreto obbiettivo che riprende tutto. Le voci non giungono nitide poichè le riprese sono "di rapina", ma riusciamo nel silenzio totale a scorgere distintamente le parole dei due.

Drago: "Mi fa piacere che tu abbia accettato la mia proposta. Quale modo migliore di prepararsi alla sfida con Artemis se non affrontando la sua nemesi in un breve match di riscaldamento, per così dire non ufficiale? Sapevo che avrei stuzzicato la tua curiosità, e se credi che le tue rancorose parole nei confronti del sottoscritto siano passate inosservate ti sbagli di grosso. Sei stata di enorme aiuto, il tuo rancore è per me necessario per prepararmi al meglio all'incontro che dovrò affrontare. Non ho nulla contro di te, ma ho bisogno di un rivale che voglia spaccarmi la faccia, che sia pronto a tutto non solo per portare a casa la vittoria, ma per dimostrare di essere a me superiore. Sapevo di poter contare solo su di te, e tu hai ripagato al meglio la mia fiducia. Brava, Crystal. Brava."

La rossa mette le mani sui fianchi e si muove lentamente in cerchio attorno a Drago, imperturbabile.

Cray: "Hai davvero intenzione di continuare a parlarmi come se fossi una cazzo di scolaretta? Vedi Petr è proprio questo che più mi disturba di te. Hai sempre quell'aria saccente, sempre moderato e irreprensibile... Seriamente, non posso pensare che questo sia davvero tu. Robert dice un sacco di stronzate ma forse su di te non sbagliava. Voglio vedere cosa c'è sotto la tua maschera Mr. Drago e muoio dalla voglia di prenderti a calci solo per il gusto di levarmi una soddisfazione. Tu parli di rancore ma non hai capito niente: Non sei così importante per me. Voglio questo confronto solo per riprendere quello che è rimasto in sospeso su quel ring! Non me ne frege niente di Artemis e se devo essere sincera trovo tutta questa storia una pagliacciata. Jana perderà e tu lo sai benissimo. Sei solo uno stronzo e niente mi leva dalla testa l'idea che tu lo faccia solo per te stesso: Vuoi continuare a dimostrarti che lei ha bisogno di te."

Miss Congeniality scuote la testa.

Cray: "Ma non siamo qui per parlare. Sono pronta."

Drago: "Possiamo cominciare...DING DING"

Presa di clinch a centro ring tra i due, Cray con una proiezione porta Drago al tappeto e sembra soddisfatta del suo operato. Drago si rimette in piedi e Crystal fa cenno al fighter di farsi sotto. Drago non se lo fa ripetere e si scaglia contro Cray, la quale prova un SUPERKICK, ma Drago evita la manovra di Miss Congeniality e, con l'ausilio dello slancio dato dalle corde, la colpisce con una SVLECI!
La telecamera riprende tutto, ma nel mentre un rumore ben diverso da quello dei colpi che provengono dal ring giunge dagli spalti. Una voce, nitida, sembra lamentarsi di ciò che sta accadendo sul ring. La telecamera ruota di 90°...nelle vicinanze, UN singolo spettatore sta assistendo al match, seppur dalle retrovie, nascosto, ipoteticamente, agli occhi di Drago e Crystal. Artemis è a conoscenza di quanto sta accadendo e dai suoi occhi traspare rabbia e fastidio. La telecamera indugia sulla Huntress Queen, la quale parla da sola, come è solito fare chi ha un diavolo per capello.

§Artemis§ Che brillante idea Petr, davvero..

Il tono di voce di Lady Dizziness è quello di una donna profondamente irritata, ma non così alto da permettere ai due sul ring di sentirla

§Artemis§ E' una morale solida la tua, spiazzante.. Che importa se quella donna ha fatto tutto il possibile per dar fuoco alla nostra immagine, per sporcare i nostri nomi con valanghe di sterco.. Tutto passa in secondo piano se anche il tuo peggior nemico può servirti a qualcosa, vero??

Artemis si alza in piedi di scatto..

§Artemis§ Dimostri solo mancanza di personalità.. Credevo che per te ci fosse qualcosa da salvaguardare, ma ora ho capito.. Ho capito di avere avuto ragione quando ti ho detto che vuoi vedere tutto il mondo girare intorno a te, che i tuoi interessi sono tutti concentrati sulla tua persona, e che tutto il resto è sempre stato trascurabile..

Artemis si allontana furiosamente dal palazzetto, lasciando Drago e Crystal al loro match sul ring. Drago ferma con un cenno della mano Crystal che si stava scagliando contro di lui, ed osserva Artemis allontanarsi dal palazzetto. Il fighter si era accorto di tutto! E, volgendo lo sguardo ad Artemis, esclama...

Drago: "Questa è il primo importante insegnamento che posso offrirti: non fidarti mai di nessuno, neanche di chi pensi che sia vicino al tuo cuor..."

SBAM!!!! Crystal connette con un SUPERKICK in pieno volto su Drago, per poi mettere a segno la sua LAST KISS da ferma! Una sorta di STANDING LAST KISS! Drago, sorpreso, patisce il colpo in maniera non indifferente e rimane a terra. Crystal osserva il fighter ed esclama.

Cray: "Hai ancora qualcosa da dire Drago? C'è qualche altra massima che mi è sfuggito o possiamo smetterla con le cazzate?"

Miss Congeniality si allontana dal ring e Drago, lentamente, si rialza. Dolorante si tocca l'addome e sorride, esclamando ad una Crystal ormai lontana
"forse me lo sono meritato...".
Le immagini sfumano.

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Questo show è stato approvato dall'Over the God Champion D.B. Wordlife

World Bloody Fight Federation presents...
Bloody Desperation 5x03
13/11/2015
@Reno (Nevada)


OPENER: King of Fight Championship (200 Thumbtacks match / Barbed Wire match / Nailed Tables match) Jack Leone (c) vs (Claudio Cazador / Denny Leone / Völkermord)

OVER THE TOP ROPE BATTLE ROYAL FOR N°34 SPOT AT EXTREME RUMBLE: Jumala vs David Wolff vs Crashindenton vs Viisi vs Black Violence vs Wizard vs Jacob Lamda vs Kolme vs Sophitia

3 vs 3 TORNADO TAG TEAM MATCH: Sheenan & David Barriage & Gaijin vs Drago & Artemis & Aaron Kirk

WBFF RULES MATCH: Robert Dumas vs Bluebird [Special Referee: Michael McFarry]

MAIN EVENT WBFF WORLD TAG TEAM CHAMPIONSHIPS: Paul DeSade & Joseph Roux (c) vs Red Revolution Raven & Garet Jax

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Kokone: Meno quattordici giorni alla Extreme Rumble!
Taggart: Oggi verrà deciso chi sarà il penultimo a fare il suo ingresso nella rissa estrema!
Kokone: Ed i due contendenti per il WBFF Undisputed Heavyweight Title uniranno le forze per conquistare i WBFF World Tag Team Titles!
Taggart: Ne vedremo delle belle!

Volky: "Volevi parlarmi?"

Lo schiacciasassi tedesco non si trova all'interno dell'ufficio di McFarry, bensì all'interno del camper extra lusso su cui l'owner WBFF viaggia durante le tappe in cui gli show WBFF lo portano.

McFarry: "Perché devi essere così banale? "Volevi parlarmi?" Mio dio, fa così tanto noir di bassa lega, o parodia di un film mafioso. Lo fai per le telecamere, vero? Ma tu non sei un maggiordomo stupido come Alfonso, tu non sei adatto a questi cliché. Correggimi se sbaglio."
Volky: "No, non sbagli. Quindi che cazzo volevi dirmi?"

L'Irish Multimillionaire con uno schiocco di dita chiama il suo vero maggiordomo, il quale gli porto un drink servito in un bicchiere di cristallo.

McFarry: "Lui si chiama Alfred. L'ho assunto solo per il nome, volevo provare l'emozione di sentirmi Batman per un attimo. E questo che mi ha versato è un Martini. Anzi, è un McFarry's Martini. La mia azienda sta ampliando il proprio raggio nel settore degli alcolici, abbiamo pure una partnership per il prossimo film di 007, ma ho già messo in chiaro che salterà se James Bond sarà un negro."
Volky: "Stai facendo il boss temibile che prende i discorsi alla larga? Non mi frega. Dimmi quello che devi dirmi, è semplice. Lo hai detto tu all'inizio, non dobbiamo recitare parti."

McFarry sorride.

McFarry: "Ti sbagli. Ho detto che tu non devi recitare nessuna parte. Se io voglio prendere il discorso alla larga interpretando un cattivo di 007 che beve il suo martini personalizzato, l'alter ego cattivo di James Bond, lo faccio. Perché io sono il padrone, e tu l'impiegato. Io faccio quello che voglio, tu obbedisci."
Volky: "Tu lo sai che io non ti apprezzo."
McFarry: "Neanche io ti apprezzo, eppure siamo una squadra. A volte gli affari superano come priorità quello che il nostro carattere ci farebbe compiere."
Volky: "Vuoi dirmi perché mi hai chiamato?"

L'Irish Multimillionaire sorseggia lentamente il suo McFarry's Martini.

McFarry: "Vaneggiarmi, mostrarmi, bullarmi. Non ho una vera ragione. Negli ultimi mesi sono stato parecchio disinteressato alla WBFF. C'ero, combattevo, parlavo e dialogavo. Ma era il mio personaggio, ciò che dovevo fare perché questo cazzo di show andasse avanti. Fingeva di arrabbiarmi e fingevo di avere a cuore quello che stava succedendo. Ma non era così. Però qualcosa è cambiato nelle ultime settimane."
Volky: "Sei tornato a fare cose dementi con John Kratos?"
McFarry: "Non sarai anche tu un moralista demonizzatore di quei segmenti che facciamo per farci due risate? Mi sorprendi Volky, pensavo fossi più progressista."
Volky: "Lo sono. Ciò non cambia che mi ripugnate."
McFarry: "E ne hai tutto il diritto, Volky. Ne hai tutto il diritto."

McFarry finisce il McFarry's Martini, poi schiocca di nuovo le dita. Alfred gli porta una McFarry's True Irish Beer.

Volky: "Non dovresti salire di gradazione?"
McFarry: "Ti confesso una cosa: non esiste nessun McFarry's Martini. Era sempre birra versata in un bicchiere di lusso."
Volky: "Mi vuoi parlare dei fatti o no? Che cazzo è successo da farti tornare interessato?"

L'owner WBFF sfoggia il suo caratteristico sorriso sarcastico.

McFarry: "Dumas."
Volky: "Sì?"
McFarry: "Ha firmato il contratto."
Volky: "E allora?"
McFarry: "Robert fucking Dumas, una star WBFF, che ha vinto tutto, ha vinto in più federazioni, considerato una leggenda, un wrestler mitico, cool, face, heel, ha sempre avuto successo. E' caduto nella mia trappola. Se lo batteremo sarà nelle nostre mani."
Volky: "Continuo a non condividere il tuo entusiasmo."
McFarry: "Come potresti, mio caro Volky? Non sei nei miei panni, non puoi sapere cosa significa possedere una fed."
Volky: "Ovviamente."
McFarry: "Dumas sarà colui che mi permetterà di espandermi, il mio braccio armato. Non solo WBFF, ma tanto, tanto, tanto altro."
Volky: "Va bene, è tutto questo quello che volevi dirmi?"

McFarry scola anche la McFarry's True Irish Beer versata nel boccale giusto.

McFarry: "Certo. Anche se non ne sei consapevole, sarai partecipe della mossa che darà alla WBFF il monopolio del wrestling professionistico. Jack Leone pensava in piccolo perché amava troppo questa federazione. Io sono un imprenditore e la renderò grande."

Sul sorriso beato di McFarry e il volto indifferente di Volky, le telecamere staccano.

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La situazione sembra ricalcare un copione già visto.
Felix Owens.
Denny Leone.
Una stanza qualsiasi nel backstage.
Le parole, gli sguardi, a fare da metronomo ai confronti diretti fra i due.
Una settimana dopo l’altra.
Il Master of Chambers è seduto su una sedia d’acciaio.
Il Master of Chains è seduto su una sedia d’acciaio.
Frontalmente, come sette giorni fa e come quattordici giorni fa.

“Noto un’elettricità sempre crescente, all’interno di questa stanza semibuia ove dialoghiamo un venerdì dopo l’altro.”

E’ Owens a prendere parola per primo, quest’oggi.

“Le persone possono giusto intravedere i nostri lineamenti e si lasciano guidare dalla nostra intonazione per capire fino a che punto ci stiamo addentrando nella nostra inimicizia. Avessimo optato per un match al contrario, che potremmo chiamare “I Disrespect You”, con ogni probabilità avremmo messo in piedi l’incontro più cruento della storia del Wrestling pur di raggiungere un fantomatico microfono e sfogare la nostra ferocia verbale contro il nemico. Ma abbiamo preferito complicarci la vita e smuovere il nostro animo nel profondo, obbligando l’avversario a decidere di dichiararsi rispettoso: posso solo immaginare quanto male farà alla tua gola, alla tua lingua, alle tue labbra, il dover pronunziare quelle poche parole.”

Leone sogghigna, imitato subito dopo da Owens.

“Sai meglio di me che stiamo cominciando a suscitare noia a causa della ridondanza dell’ambientazione di questi confronti.
Sai meglio di me che non dobbiamo far altro che proseguire su questa strada, perchè se una massa di ignoranti come quella che riempie le arene ogni settimana, ritiene tutto questo noioso, significa che è l’esatto opposto - profondo e intrigante.
Credi davvero che aver cercato di elevarti al mio livello dialettico possa aumentare le tue possibilità di mantenere quella cintura?
O credi che l’aver elevato me al tuo livello combattivo possa aumentare le mie possibilità di strapparti quella cintura?”

Leone si mostra serio, fiero come una belva.

“Stiamo camminando su un filo sottilissimo che divide due frammenti di roccia, alti, molto alti ma non a sufficienza da uccidere in caso di caduta: chi volerà giù, e basterà davvero una piccola spinta raffigurata da quell’alloro che adorna la tua spalla, dovrà ricucire i tagli e sistemare le fratture e medicare le contusioni - ma avrà ancora le forze nelle palle degli occhi per guardare il nemico che si porta al termine del filo, con i piedi saldamente sulla roccia, per incamminarsi lontano, verso una meta sì raggiungibile, ma sul momento apparentemente introvabile.
Potrai sfogare la tua rabbia su questo mio corpo, ma l’unico obiettivo che dovrai prefissarti sarà quello di sfogare la tua rabbia sulla mia mente, perchè fintanto che essa non vacillerà non esisterà sconfitta capace di arrestarmi.
La maturazione del sottoscritto è passata soprattutto attraverso le disfatte, che ora devono diventare un lontano ricordo per far spazio a quelle vittorie tanto agognate con le quali ho intenzione di iscrivermi negli albi d’oro di questa federazione - sempre più indelebilmente.
Mi ricorderanno, mi ricorderete, con odio - e quella diverrà la mia più grande conquista.”

Denny sembra sul punto di rispondere, ed osserva la catena avvolta nel suo pugno destro, con la quale, come sempre, giocava nervosamente durante il monologo di Felix Owens.

"Vedi, Felix..."

...

BAM!!!!!!!!!!!!!

DENNY LEONE SI ALZA DI SCATTO E COLPISCE IN PIENO VOLTO FELIX OWENS CON LA CATENA AVVOLTA NEL PUGNO!!!! IL MASTERS OF CHAMBERS, COMPLETAMENTE COLTO ALLA SPROVVISTA, CROLLA A TERRA!

CROWD: "Booooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo"

Un rivolo di sangue fuoriesce dalla fronte di Owens, Denny getta a terra la catena e comincia a colpire a mani nude, con violenza, il viso di Felix che non reagisce, nonostante sia pienamente cosciente.

Denny infierisce, i pugni si contano a fatica, la ferita di Owens diventa sempre più grande e schizzi di sangue imbrattano il braccio e la maglietta di Denny Leone, il quale ride in maniera sguaiata e nel mentre continua a colpire. Sono secondi di terrore e vengono inquadrati diversi bambini tra il pubblico che si coprono gli occhi con le mani, e gli insulti nei confronti del figlio di Jack Leone si sprecano da parte dei fan.

Denny, dopo circa venti secondi di massacro, che parevano un'eternità, si rialza in piedi soddisfatto. Il volto tumefatto del Master of Chambers viene solo inquadrato di sfuggita dalla telecamera, ma un sorriso fa capolino dal volto di un Felix Owens dolorante e giacente a terra. Anche Denny sorride nel guardare il volto di Felix Owens e si decide a rivolgergli la parola, guardandolo dall'alto verso il basso.

"Hai ragione, Felix...abbiamo cercato di entrare l'uno nel campo dell'altro, di giocare, per così dire, con qualcosa che non fa parte del nostro DNA...ma non è davvero il caso di andare oltre."

Denny scoppia nuovamente a ridere, e anche Felix Owens ride nonostante il dolore e le ferite. Denny osserva ancora una volta il viso di Felix Owens, martoriato dai suoi pugni, ed esclama.

"Talking is your way...killing is the way i am!"

Owens sorride, Denny schiaccia il volto del Master of Chambers con il suo piede ed esercita pressione, premendo la nuca di Owens contro il freddo pavimento. Denny insiste per qualche secondo, prima di mollare il colpo ed osservare ancora una volta il suo futuro avversario ed abbandonare la scena. Le immagini della telecamera, lentamente, sfumano.

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Sala pesi dell'arena di Reno, Nevada. Siamo in compagnia di Paul DeSade, ancora una volta alle prese con un allenamento piuttosto intenso con due manubri decisamente pesanti. Improvvisamente la porta della palestra si apre e entra Claudio Cazador, futuro sfidante proprio di DeSade. Il WBFF World Tag Team Champion si blocca momentaneamente ad osservare il nuovo arrivato che con l'immancabile joint in bocca degna Paul di un cenno di saluto e si dirige verso una panca obliqua su cui effettuare esercizi col bilanciere zigrinato. Cazador posa la sua particolare sigaretta modificata ad hoc su un tavolino vicino e inizia il suo allenamento, Paul fa altrettanto ricominciando a usare i manubri. Passano momenti di estenuante silenzio prima che proprio Paul rivolga la parola a Cazador.

PDS: "Quella cosa lì fa molto male... Distrugge le tue sinapsi. Pensi di poter essere un avversario alla mia altezza continuando così?"
CC: Chi disprezza, compra. Vuoi un tiro?
PDS: "Tieni alla larga quella roba da me... Non è riempiendo il mio corpo di veleni né abbandonando la mia mente al vizio che sono diventato ciò che sono."
CC: Come darti torto... I campioni dello sport conducono una vita salutare e vincono i titoli, come te ed il tuo Tag Team Title. Le leggende, invece, fanno quel cazzo che gli pare e frantumano i record...- sorride Claudio sornione, continuando la sua serie.
PDS: "E quale record pensi di essere in grado di infrangere? Quello di vittima mietuta nel minor tempo da Paul DeSade? O quello come lottatore invischiato nella peggiore serie televisiva al limite del ridicolo?"
CC: Tanto per cominciare, potrei diventare Tag Team Champion per la terza volta nel corso di un anno solare... E ti prego, non diventare sarcastico pensando a chi ho come tag team partner e sul suo valore come lottatore... Anche perché se diventassi campione, sarebbe la terza volta che difendo il titolo in solitudine.

Claudio interrompe la serie, quindi fissa dritto negli occhi Paul con sguardo granitico.

CC: Oppure, potrei aggiungere due nuovi nomi tra quelli delle taglie riscosse dal mio debutto. Non saranno un record, ma un record è fatto da tanti numeri, e solo il tempo in questo mi è vero nemico.
PDS: "Un tempo la cui disponibilità si assottiglia sempre più, direi, a giudicare dalla quantità di danni che ti autoinfliggi... Ad ogni modo si parla della tua vita, del tuo corpo e del tuo futuro, quindi non pretendo di importi alcunché. Se il tuo desiderio è quello di esaurire anzitempo le possibilità che la tua esistenza ti garantisce, posso solo dirmi disponibile ad agevolarti in questo tuo proposito..."

Un sorriso malvagio si dipinge sul volto di Paul DeSade che inizia a pensare a chissà quali modi astrusi di fare del male sul ring a Claudio Cazador.
Il Cacciatore incrocia il suo sguardo torvo con quello del suo rivale per alcuni interminabili secondi, prima di esplodere in una sincera e sguaiata risata, preambolo dell'inizio di una nuova serie.

CC: Amen, fratello repubblicano...- proferisce ironicamente, come se non fosse riuscito a prendere sul serio neanche mezza parola del suo rivale, lasciandolo allibito e piccato da tale provocazione. Senza rispondere, DeSade continua i suoi esercizi per un altro po', quindi molla i manubri e si dirige presso una stazione butterfly sulla quale inizia ad allenare le gambe. Dopo un po' di silenzio, il campione tag rivolge nuovamente la parola a Cazador. Il tono è stranamente conciliante, così come lo sono le parole che escono dalla sua bocca.

PDS: "In realtà... Ammiro ciò che fai. La famiglia è importante... Trovo che sia lecito tutto ciò che è necessario per proteggerla e per preservarla. Nulla è da escludere se si tratta di mantenere vivo l'amore di un padre o di una sorella..."

Il Cacciatore, finito l'esercizio precedente, si avvia verso una panca piana con bilanciere, iniziando a caricare quest'ultimo con pesi di diversa stazza; nel mentre, osserva con malcelato sospetto l'attuale Tag Team Champion.

CC: Cosa vuoi che ti risponda, Paul? Ogni persona sensata agirebbe così. Sono sicuro che persino Locker stringerebbe la mano del padre, se questo si trovasse in un letto d'ospedale. Io e te abbiamo le nostre stranezze: io adoro passare il tempo a farmi le canne e coccolare chihuahua, mentre tu sembri il figlio illegittimo di Gene Simmons.... o quantomeno, un suo fan molto accanito.
DeSade finge di non aver sentito l'ultima affermazione di Cazador, o quantomeno maschera il fastidio con un'eleganza quasi aristocratica durante la sua serie; di suo, il wrestler di Sparks, Nevada, carica gli ultimi due dischi da 5 kg l'uno sul bilanciere, per un peso totale di 40 chilogrammi. Claudio si siede, ma prima di iniziare la serie, riprende il suo discorso.

CC: Eppure, davvero non capisco dove tu voglia arrivare: entro, e cerchi di attirare la mia attenzione provocandomi. Rispondo a tono, e cerchi di attirare la mia attenzione lodandomi. Paul, credi davvero di minare la mia concentrazione con un così banale mindgame? O forse, fatichi ad ammettere a te stesso che tu sei un campione, ed io una futura leggenda, e per questo giri attorno al succo del discorso?

Claudio si sdraia ed inizia la sua serie. Al contrario DeSade sbuffa stavolta mostrando evidente fastidio.

PDS: "Sto solo cercando di conoscere meglio il mio prossimo avversario. Sto solo evitando che tu sia solo un banale nome nella lista di coloro che sono caduti cercando di togliere le cinture di coppie a me e a Joseph Roux. Ma se bastano queste mie poche parole a procurarti un senso di straniamento, se basta una banale chiacchiera a portarti sulla difensiva, forse è meglio che rimanere su queste posizioni..."

Pausa piuttosto teatrale di DeSade che fissa il suo sguardo glaciale su Cazador.

PDS: "Io, un campione. Tu, una promessa del wrestling stroncata sul nascere da un campione. Meglio che sia così piuttosto che aggiungere particolari ad una storia che comincia ad assumere toni fin troppo ridicoli."

Claudio è all’ottavo sollevamento di una serie da 12, l’affermazione finale di Paul lascia intravedere un leggero tentennamento nell’esecuzione, non si riesce a capire se perché il Cacciatore si senta ferito nell’orgoglio o se perché sia veramente arrabbiato.
Paul non ha tempo di attendere nella nullafacenza la replica del suo avversario, perciò ricomincia la sua serie quasi in concomitanza con il finale di quella dello sfidante.

CC: Può darsi.- si limita ad una laconica affermazione, con tono più convinto del previsto; talmente tanta convinzione che stavolta è DeSade a tentennare leggermente, spiazzato da quanto ascoltato.
CC: Ho imparato una cosa, recentemente. Il wrestling va a periodi. C’è chi viene e c’è chi va, a volte il pubblico ti assilla, altre volte fatichi ad arrivare allo share minimo da garantirti il minimo salariale. Magari starò attraversando un periodo no, non posso negarlo. Ma non posso neanche negare che nel mio periodo no, io non sia mai stato messo davvero KO.
PDS: …
CC: Comunque, te sei l’unico dei rompicoglioni da palestra con cui riesca a parlare continuando i miei esercizi. Lodevole.

Claudio inizia una terza serie, Paul attende qualche secondo prima di iniziare a sua volta la medesima, in un silenzio tanto strano quanto imprevisto. Il figlio del ben più noto Morgan arriva quasi alla fine dei suoi esercizi.

PDS: “Ben felice di non essere di troppo disturbo per i tuoi allenamenti... Ne hai sicuramente bisogno per non cadere in pochi istanti sotto i miei colpi.”

DeSade si alza, prende un asciugamano e se lo mette attorno al collo per poi dirigersi verso l'uscita.

PDS: “Buon divertimento... Futura leggenda.”

La porta della sala pesi si chiude violentemente alle spalle del campione tag team. Claudio Cazador, dal canto suo, si rimette il joint in bocca e riprende a fumare assorto tra i suoi pensieri.

CAMERA FADES

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Denny Leone è di fronte allo specchio.
Osserva le mani imbrattate dal sangue di Felix Owens.

"Ancora una volta sangue umano nelle mie mani. Ancora una volta il segno tangibile del dolore inferto è sotto i miei occhi. Quanto durerà tutto questo? Sono nato per provocare dolore?"

Denny scuote la testa e rotea il collo per sciogliere la tensione.

"E perchè provo soddisfazione in tutto questo? Per quale motivo non mi sento sporco, non provo vergogna nel compiere certe azioni? Perchè non riesco a provare ribrezzo, rabbia ed angoscia? Perchè, se tornassi indietro, non solo rifarei quello che ho fatto, ma lo farei con più convinzione, per quale motivo l'unico mio rimpianto, ora come ora, è quello di avergli fatto poco male, di averlo colpito troppo delicatamente? Potevo spaccargli la faccia. Potevo distruggerlo."

Denny osserva se stesso allo specchio, alzando lo sguardo in maniera sensibile.

"Dovrei essere dispiaciuto, dovrei essere pentito, in fondo Felix Owens è una persona per certi versi simile a me, anche lui non adora il calore della folla, anche lui se ne fotte del pensiero altrui, anche lui cerca di convincere se stesso prima degli altri della bontà del suo pensiero, così complesso e profondo, molto più di quanto non lo sia il mio. Non meritava questo trattamento, una persona normale proverebbe rimpianto e delusione personale. L'azione compiuta lascia strascichi nella psiche di un uomo."

Denny scoppia a ridere e si porta la mano alla fronte, macchiando seppur in maniera impercettibile il suo viso con il sangue di Felix Owens ancora fresco.

"L'unica cosa a cui penso è che Felix, purtroppo, si sia già rimesso in piedi. Non voglio pensare questo, voglio dispiacermi per quanto fatto, voglio provare pietà...perchè non provo pietà? Perchè vorrei fare male ancora più di quanto già non lo faccia?"

Denny si alza e lo specchio riflette la sua schiena, mentre si allontana progressivamente dall'inquadratura della telecamera.

"Perchè mi pongo tutti questi perchè? Perchè...perchè...perchè..."

Denny è ormai lontano e le immagini sfumano.

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Taggart: “Il ring è stato allestito per un 200 Light Tubes match, avete scelto questa stipulazione!”
Kokone: “Io ho votato i Nailed Tables per evitare che distruggano il nostro tavolo.”
Taggart: “Sono curioso di sapere chi è stato scelto dai fans per il King of Fight.”
Kokone: “La scelta ideale sarebbe quella di Denny Leone, il Desperation Iron Man Champion!”
Taggart: “Io avrei puntato su Völkermord. Ma pure Cazador mi pare una buona scelta.”

“Fire it up” dei Black Label Society accompagna l’ingresso in scena del King of Fight Jack Leone. Il lottatore solleva la cintura al cielo, indicandola ai fans per far cenno che è stato più furbo di loro e la scorsa settimana li ha fregati. Il lottatore sale sul quadrato e incrocia le braccia a forma di X, imitando il gesto storico di Xero.

“Il mio eroe, il vostro eroe… ma fottetevi insieme a lui! Xero non tornerà, credetemi, capisco che sotto Natale sono tutti più buoni però la WBFF Wrestling non è Santa Claus, non avrete alcun regalo di Natale!”

Il Cowboy di New York si distende sulle corde mentre l’avvocato Kobayashi fa il suo ingresso sullo stage, camminando lentamente. Mr. Attitude sbadiglia, disinteressato a quello che ha da dirgli Sad News Kobayashi.

DK: “Ho delle TRISTI notizie per voi.”
Fans: “#SadNewsKobayashi.”
DK: “Vi ho dato la scelta per votare tre lottatori che vi sono poco simpatici e, come prevedibile, avete votato di meno. Ci avete abbassato il ratio di voti, facendoci fare una brutta figura. Perciò, ve lo chiedo. Chi è tifoso di Völkermord faccia un’ovazione.”
Fans: “Booooooooooooooooo.”
DK: “Chi è tifoso di Denny Leone faccia un’ovazione.”
Fans: “Booooooooooooooooo.”
DK: “Chi è tifoso di Claudio Cazador mi spari alla testa, ehm, volevo dire… faccia un’ovazione.”
Fans: “Booooooooooooooooo.”
DK: “Non ha importanza. Io ho il risultato dei vostri voti.”

Blip, blip, blip, blip, blip.

Claudio Cazador 27%

Denny Leone 38%

Völkermord 35%

DK: “Con lieta TRISTEZZA vi annuncio che avete scelto a competere per la cintura………. DENNY LEONE!!!!!!!!!!!”
Fans: “Boooooooooooooooooo!!!!!!!!!!”
Taggart: “Incredibile risultato, se c’è un lottatore che Mr. Attitude non ha mai sconfitto, quello è proprio Denny Leone.”
Kokone: “Sono curioso di vedere esplodere l’astio fra loro.”

King of Fight Championship: Jack Leone © vs Denny Leone (200 Light Tubes match)

Il wrestler di Portland fa il suo ingresso con la cintura di Desperation Iron Man Champion in suo possesso. Mentre non è ancora salito sul ring, il padre Jack afferra un tubo al neon. Denny fa lo stesso. Da notare che i colori dei tubi sono blu e rosso (ndKokone: e quindi?), potrebbe essere una citazione a Star Wars (ndKokone: ma figurati!)

Taggart: “Ci attende una battaglia brutale, sono curioso di vedere chi ne uscirà vincente.”

L’arbitro Bella Quesada dà il via alla sfida.

DIN DIN DIN
Vruuuuuuuuuuum. Colpo di neon di Denny.
Vruuuuuuuuuuum. Colpo di neon di Jack.
I due lottatori si evitano, poi il Desperation Iron Man Champion arriva alle spalle del rivale e gli strappa il tubo al neon dalla mano e lo getta a terra.
Craaaaaaaaaaaaash.
Anche l’altro tubo viene distrutto.
Craaaaaaaaaaaaash.

JL: “Io sono tuo padre!”
DL: “E allora?”
JL: “Combatti per distruggermi, solo così arriverai a possedere le due cinture.”

Denny pare disinteressato a questa sfida così personale, perciò si distende a terra e spalanca le braccia.

“Booooooooooooooooooo.”

I fans fischiano la decisione del lottatore mentre Jack Leone afferra una croce al neon e si prepara a lanciagliela addosso, ma l’arbitro lo ferma. L’avvenente Bella Quesada chiede a Mr. Attitude di ripensarci, se un lottatore non pare voler combattere allora è suo dovere schienarlo.
Il Cowboy di New York scuote la testa, poi si china su Denny ed arriva il conteggio.


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2……………………………..


3!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Con questa vittoria, il tabellone indica un punteggio di difese di 2-0 per Mr. Attitude.

Kokone: “Un match pazzesco!”
Taggart: “Una sfida strepitosa!”

Testo nascosto - clicca qui


Denny Leone riprende la cintura di Desperation Iron Man Champion e si allontana, ignorando il padre a cui viene consegnata la cintura di King of Fight da Bella Quesada. ‘Old Jack però recupera il microfono, rivolgendosi ai fans.

“Siete contenti della vostra scelta? Vi sentite soddisfatti del 200 Light Tubes match?”

Chiaramente la risposta dei fans è negativa, non ci sono solo fischi, ma vengono gettate dagli spalti lattine vuote di McFarry’s True Irish Beer. Mr. Attitude pare ridere, pur non essendo felice.

“Potevate scegliere Völkermord o Claudio Cazador, loro due mi avrebbero rivoltato da una parte all’altra del ring facendomi cadere sui tubi al neon… ma avete scelto Denny. Io NON so perché mio figlio mi sta aiutando. Non riesco a capirlo. Comprendo perché l’ha fatto con Felix Owens, è il suo prossimo avversario, avrei fatto lo stesso. Una bella Spear of the Fear come ai vecchi tempi non si rifiuta mai! Ma la scorsa settimana contro Viisi? Io so vincere da solo, senza bisogno di aiuti esterni!”

Partono i cori “loser, loser” da parte del pubblico.

“Io sono un pro wrestler, ho creato una federazione che si basa sul Pro Wrestling e offre uno spettacolo intenso. Non è la WBFF Wrestling, non c’è Hardcore Entertainment, ma vedo i lottatori dare il 100% per rendere felici i fans e questo mi rende orgoglioso. Tuttavia, ora che sono ‘re’ della lotta, non sono riuscito a concludere una singola sfida per merito mio. Due difese fittizie che non provano il mio valore.
Allora vi chiedo… Denny mi sta davvero aiutando? O sta cercando di farmi sprofondare nel baratro annullando ogni mia singola vittoria?”

Mr. Attitude pare ricevere un assenso dal pubblico, il primo di questa sera, l’unica cosa su cui tutti possono concordare con lui, un sospetto palese sulle intenzioni del figlio.

“Perciò ve lo dico qui e ora. Se Denny proverà di nuovo a intervenire la prossima settimana, non mi importa se farò un autogol o un passo falso, ma lo assalterò, lo stenderò con la mia Spear of the Fear, perché l’originale rimane quella autentica. È finito il tempo dei giochi, da questo momento il vero Mr. Attitude si è risvegliato!”

Il King of Fight esce dal ring e tiene stretta a sé la cintura, non vuole che episodi del genere succedano nuovamente. Tuttavia, avanti di questo passo pare improbabile che lui riesca ad arrivare alle cinque difese titolate.
cell in the hell
00venerdì 13 novembre 2015 20:33
Carcere di massima sicurezza e pioggia battente alle finestre, il perfetto mix di tensione mentre una guardia carceraria accompagna Psycho Roman da un detenuto.

“Solo dieci minuti, soltanto dieci minuti”, dice la guardia, poi aggiunge “e distanza di sicurezza. Il mese scorso è riuscito a bucare la retina del suo avvocato. Mi raccomando, precauzione e distanza di sicurezza.”

Roman pare ignorare il consiglio, si siede su una delle due classiche sedie da visitatore. C’è qualcuno con lui? Non ci è dato saperlo.
Dall’altra parte dello specchio c’è un uomo di notevoli dimensioni, capelli rasati a zero ed una mascherina sul volto. Sembra quasi una museruola per cani randagi, gli permette di parlare ma non di agire.
Mark The Cannibal, ecco chi è il “piccolo uomo, grande mostro” di cui parlava Kratos nella missiva. Wrestler della WBFF, maestro dell’Hardcore, uno storico avversario del Greek Warrior, riuscì a mettere a soqquadro il potere del Violence Club gestito dal Greek Warrior per una semplice ragione: senza farne parte era più violento. Si diceva che fosse una “gimmick”, un “ruolo” da lui scelto, ma divenne chiaro che a Mark piaceva davvero assaporare il gusto dei suoi rivali. Lacerazioni della pelle a contatto con i suoi denti, una ragione più che valida per licenziare dal personale un uomo così pericoloso, capace di andare oltre i limiti dell’Hardcore Entertainment.
Ora Mark si trova in un carcere di massima sicurezza, sentenza di primo grado, omicidio colposo. Non c’era una singola traccia di difetti mentali in lui, ha ucciso tre persone ed è stato arrestato mentre vagava con il volto sporco di sangue. Tracce di sangue umano. I loro resti? Mai trovati, tuttavia Mark ha ammesso i tre omicidi. Tre nullatenenti di strada, tutti di origine tedesca. Secondo alcuni esperti, nemmeno sono mai esistiti!
Il cannibale sorride dietro alla sua maschera, forse digrigna i denti mentre Roman lo fissa negli occhi. Un contatore viene attivato dalla guardia, dieci minuti contati per dialogare con un uomo pericoloso.

“Cosa sogni la notte?”, esordisce Mark.

“Sogno di sognare Vance Cover”, risponde Roman, sicuro di sé, senza degnare d’uno sguardo il suo interlocutore, le pupille ridotte a fessure indirizzate verso il collo del Cannibale.

“Pensi che Cover abbia mai ricambiato l’attenzione che nutri nei suoi confronti?”

“Un nemico è la cosa più vicina ad un amico, per chi non ne ha nessuno. Tu sogni mai i tuoi amici?”

“Non stai intervistando me”, risponde seccato Mark.

“Eppure”, continua Roman, “i sogni non dovrebbero essere riservati solo alle persone amate. Dovremmo sognare più spesso chi disprezziamo, perché nei sogni tutti sono vulnerabili, chi sogna e chi è sognato, e io bramo di poter distruggere i miei nemici. È questo che riservo a Vance Cover: odio”.

“Perché non riesci a rassegnarti all’idea di non poterlo incontrare? Io ho un’idea a riguardo. Secondo me, tu, Roman, hai bisogno di provare dolore per poter riconoscere il piacere.”

“Il piacere non è il mio fine. Così come il dolore. Il dolore è un mezzo per raggiungere la comprensione.”

“Sembri molto lucido, in questo momento”, osserva Mark. “Quasi non sembri la persona che gli altri dicono che tu sia”.

“Non sto recitando alcun copione. Le apparenze servono per essere tradite e rivelare la nostra intimità a coloro verso i quali proviamo una sensazione di vergogna e di chiusura. Tu ti vergogni di me, Mark?”

“Assolutamente no.”, risponde il cannibale, mostrando il suo miglior sorriso.

“E tu, John?”. Roman si gira verso John Kratos, che risponde roteando il capo in un rapido cenno di dissenso.

“Io sì”, dice un gelido Roman. “Io mi vergogno di me stesso. E vi spiego perché. Quando ero piccolo rubavo i giocattoli agli altri bambini. I miei genitori mi sgridavano e mi dicevano di restituirli. Io li seppellivo nel giardino di casa mia e dicevo che li avevo restituiti. Avrei dovuto dare ascolto ai miei genitori”.

Mark The Cannibal e John Kratos si dimostrano spiazzati dalla dichiarazione di Psycho Roman, che senz’altro si discosta dalla personalità cinica e spietata del lottatore di origine italiana che siamo abituati a vedere in WBFF Wrestling.

“Io mi vergogno di essere costretto ad inventare queste storie. La verità è che non sono mai stato a contatto con altri bambini. La verità è che i miei genitori sono morti prima che potessi essere in grado di rubare giocattoli. La verità… è che Vance Cover è stato con me sin dall’inizio, e io non so come liberarmi di lui”.

“Io penso che…”, esordisce Mark.

“No”, interrompe Kratos. “Lascia parlare me, adesso”.

Psycho Roman si gira in direzione di John Kratos, per ascoltare ciò che egli ha da dire. Lui è sempre stato al suo fianco, lo ha accompagnato in quel carcere per permettergli di confrontarsi con il nemico di un tempo, ora un possibile alleato nella sua lotta personale.

“Io non provo vergogna, perché dovrei? Ho urtato persone, ho fatto uso di droghe e sono caduto nel tunnel della disperazione. Ero su un ponte con l’intenzione di buttarmi di sotto e farla finita, ma sono ancora qui. Semplice, invece di incanalare forze negative da questi momenti disperati, ho realizzato che quelli sono prerequisiti di un uomo.
Io sono un mostro, non sono nato tale, ma lo sono divenuto. E da buon mostro tutto quello che ho fatto non può essere giustificato o accettato.
Mi piace urtare gli altri, ma ho smesso di usare sostanze e di avere pensieri autodistruttivi, il mio corpo è pulito, la mia mente è fluida, forse sono stato fortunato, ma non ha importanza.”

Il Bald Basterd punta il dito verso Mark.

“Osservalo, Roman, che uomo minuscolo, si è fatto beccare con il sangue di un’altra persona sul suo volto. Come uomo vale zero assoluto, né io né te saremmo in grado di nascondere in modo così pessimo le malefatte del nostro passato. Ma lui ha dato un chiaro segnale al mondo. Mark The Cannibal è un mostro e voleva essere riconosciuto come tale.”

“Trovo il tuo discorso… squisito”, commenta il carcerato.

“Quanti bambini rubano giocattoli agli amici? Tanti perché l’invidia verso qualcosa che non possiedi è un sentimento umano. Pensi che quell’episodio ti abbia cambiato la vita, Roman? No, ricordati com’eri chiamato da tutti. Come ti chiamavano i genitori e i tuoi compagni di scuola. Psycho? Un aggettivo! Roman? Un attributo! Il tuo nome era quello di nascita, una semplice parola di cinque lettere. Forse non uno fra i nomi più diffusi sul territorio americano, ma ti apparteneva.
Era tuo, nessuno poteva portartelo via. Tuttavia tu l’hai isolato da te, l’hai separato dalla tua psiche.
Mark The Cannibal si chiama Mark Schneider.
John Kratos si chiama John Kratos.
Psycho Roman si chiama… Vance.”

Il lottatore italiano scuote la testa, il Greek Warrior lo fissa negli occhi mentre un suono sgradevole, come un Bzzzzzzzzz avverte i lottatori che il tempo è scaduto. Kratos continua la sua frase.

“Psycho Roman si chiama Vance Cover.”

Roman abbassa la testa e volta le spalle a Kratos e Mark. Non degna di un saluto colui che ha cercato di... aiutarlo?

Kratos lo segue, i lamenti degli altri carcerati giungono alle loro orecchie e le graffiano, ferendole. Sono ferite da ricercare nell'interiorità di questi due personaggi, abili a parlare ma anche a nascondere le proprie emozioni. Sicuramente, Psycho Roman non si sentiva così da chissà quanto tempo.

Kratos allunga il passo e lo raggiunge, camminano insieme, spalla contro spalla, verso l'uscita del carcere, il luogo che rappresenta il concetto di fine per eccellenza, ma che oggi è stato, forse, un nuovo inizio per Psycho Roman.

"Vuoi essere lasciato solo?", chiede Kratos a Roman.

"Io? Solo? Ma non capisci?", risponde il lottatore di origine italiana.

"Io non sarò mai solo. Si dice sempre che il vero uomo si misura in una stanza buia, senza nessuno a tenergli le spalle mentre piange, senza nessuno a raccogliere il peso delle sue lacrime. È in quel momento che si è veramente in compagnia. A me non è concesso questo privilegio. Devo andare a cercare Vance Cover, adesso, e non voltarmi più indietro..."

Kratos, colpito dalle parole di Roman, lo lascia andare.

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Reno.
Palazzetto dello sport.
Stanza 333.
Jumala. Accanto a lui, un misterioso individuo incappucciato ed irriconoscibile.

"L'Awakening è morta.
L'Awakening è risorta.
Viva l'Awakening."

Attimi di silenzio, Jumala volge il suo sguardo al "compagno" incappucciato che annuisce con il capo.

"Codesto elemento non sarà un mio inferiore. Non sarà un mio superiore. Sarà un mezzo utile per veicolare il messaggio di verità, per diffondere il verbo che, fino ad ora, non è stato mai preso in considerazione. Troppi errori sono stati fatti in passato, errori che non si ripeteranno."

Jumala volge ancora una volta lo sguardo all'individuo, il quale nuovamente annuisce.

"E' tempo di chiudere i ponti con il passato. E' tempo di volgere lo sguardo ad un futuro prospero e roseo. E' tempo di dettar legge. E per farlo, condizione necessaria è smantellare ciò che nel recente passato ha causato problemi all'Awakening, ciò che non ha permesso al verbo di diffondersi in maniera costante e capillare."

Per la terza volta Jumala si volta verso l'incappucciato, e per la terza volta l'incappucciato annuisce.

"Ad Extreme Rumble, Jumala ed il mezzo di diffusione sfidano ufficialmente Vii...pardon, Liiva e Crashindenton in un TORNADO TAG TEAM MATCH. Se il passato vuole dimostrare al sottoscritto che, in fondo, ha fatto bene a dichiararsi sorpassato ed a cambiare strada, Jumala ed il qui presente mezzo saranno ben lieti di dimostrare la loro versione dei fatti."

Jumala allarga le braccia al cielo, ed anche l'individuo incappucciato compie lo stesso gesto.

"Gloria imperitura.
L'Awakening è morta.
L'Awakening è risorta.
Viva l'Awakening."

BUIO

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Siamo nel backstage. Viene inquadrata la porta del locker room di David Wolff. Sentiamo dei rumori al suo interno, e poi una chiave che gira nella serratura. La porta si apre e esco palesarsi nell’inquadratura l’Anti-Hero. Maglietta grigio scuro con il suo logo, jeans e ray-ban sugli occhi. Il wrestler tedesco si accorge della telecamera ma, anziché mandare via il cameraman, decide di prestarsi per delle dichiarazioni.

Wolff: per stavolta va bene dirvi cosa mi passa per la testa. Ma non fateci l’abitudine, sapete che sono un uomo che preferisce combattere anziché dare aria ai denti. Dunque….tra poche settimane parteciperò alla Rumble che in caso di vittoria potrebbe proiettarmi in un match nel PPV più importante dell’anno WBFF. Già mi immagino. David Wolff in mezzo ad alcuni tra gli atleti di spicco del roster, a dimostrare nell’unico modo valevole chi davvero vuole di più vincere quel match, chi vuole cingersi la vita con dell’oro di qualità. Vorrei sottolineare una cosa però, prima che qualche idiota con la lingua troppo lunga spari a zero sul sottoscritto. Non intendo diventare campione solo per avere un'altra voce nel palmarès. Non per avere un aumento di stipendio o stronzate simili. Io voglio diventare campione perchè sto lottando duramente come pochi altri per diventarlo, ma la rabbia che ho nell’anima e il fuoco che mi arde negli occhi sono superiori a quelli di chiunque altro. Consiglierei a chiunque pensa di ostacolarmi la strada di levarsi di mezzo, prima che debba farlo io con le cattive maniere.

David Wolff prende un attimo di pausa, valuta la reazione dell’intervistatore e del pubblico presente in arena. Questo video sta venendo trasmesso sul titantron che di solito “ospita” le theme song dei wrestlers.

Wolff: ultimamente qualche ignoto burlone si sta divertendo a giocare psicologicamente con me. Mi lascia bigliettini intimidatori, critica i risultati dei miei match, mi canzona per quanto accaduto a Gates Of Heel. Sapete che vi dico? Non me ne frega un cazzo. Sapete quanti ci hanno provato a giocare così con me? Tanti. Sapete quanti ne sono usciti malconci al momento dello scontro fisico? Praticamente tutti. Non mi importa tanto di questi foglietti che trovo nel mio locker room, a me innervosisce che qualcuno stia tentando di giocare con la mia mente e non ha le palle di presentarsi nel ring faccia a faccia per sfidarmi a un match. Vuole un match magari a regole ultraviolence? Per me non ci sarebbe problema.

David Wolff si guarda intorno sperando di essere sentito dal suo misterioso stalker.

Wolff: HEY TU!!! Chiunque tu sia!!! Avanti vieni qua e facciamola finita una volta per tutte! Hai visto che fine fanno i miei rivali nel ring no? Porta qui le tue chiappe e combatti….. (qualche secondo di pausa). Come pensavo, non hai gli attributi per sfidare il German Wolf in un match di wrestling. Sappi solo che….

Attenzione!!! Qualcuno colpisce alle spalle Wolff! Non riusciamo a vedere chi è! Il misterioso assalitore mette ko anche i tecnici audiovideo, e la telecamera cade al suolo interrompendo le riprese. Non riusciamo a notare alcun tratto distintivo di colui che ha aggredito.

-CAMERA FADES-

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12-11-15
20:10


Questa, la data e l’orario che si possono leggere nell’angolino dello schermo.
Le immagini, come al solito, provengono da una telecamera fissa e ad essere inquadrato… è un seminterrato solo parzialmente illuminato.
Si sentono dei passi, c’è qualcuno nella stanza, il suo respiro è appena percettibile finché... l’inquadratura non “vibra”, come se la telecamera fosse stata toccata: a conferma di ciò, un flash dai contorni azzurri viene attivato, e in favore di camera compare lei.
Sophitia.
Resa possibilmente più disturbante dalla forte luce che le colpisce il volto.
La ragazza indietreggia di diversi passi per poi mettersi a sedere su di una seggiola di legno e sogghigna, con un libro sotto braccio.

Sophitia << Ciricciao amichetti miei… sapete… stavo leggendo un libro di demonologia… >> lo getta alle spalle con noncuranza facendo tonfare il “mattone” al suolo <<…ma non è questo che ci interessa… hahaha. Quello di cui vorrei parlare è un ALTRO libro… un libro di… diii.. come si chiamava quella?
Oh si si! Mi dicono dalla regia…>> si indica la testa <<…Agatha Chipsy!... cioè… cioè… Christie!... Christie…>>

Sophitia abbassa il capo lateralmente borbottando tra sé

Sophitia << Mi son confusa, non posso confondermi EH? Mammamia, Madame Cumulus sarai acculturata, ma sei pesaaaante…>>

La ragazza torna a guardare in camera facendo spallucce come a scusarsi per conto terzi

Sophitia << Vogliate perdonarla… dicevo? Uff… si, si, devo restare concentrata: si parlava di Christie: questo match – che mi piace una CIFRA! Ahaha - mi ricorda tanto il romanzo giallo “10 piccoli indiani”… è una simpaticissima storia in cui uno ad uno i 10 ospiti di un’isola vengono decimati… uno dopo l’altro… coi metodi più disparati.
E guarda un po’ che caso! Anche noi siamo…>> conta rapidamente sulle dita << unoduetrequattro cinque, sei… sette… otto….. >> indica sé << …e nove… >>.
Si ferma pochi istanti, come delusa dal calcolo, per poi sogghignare di nuovo con fierezza << Ma tu guarda! Mi anticipo addirittura col lavoro aahahahhah
Sarà stupendo. Sarà come vivere nel nostro racconto preferito, e anche noi come “i 10 piccoli indiani” avremo la nostro dolciosa filastrocca che strofa dopo strofa, rintocco dopo rintocco… sega via l’essenza e l’animo di ogni singolo, piccolo, inutile, stupido, membro della contesa… così convinto che questa foooolle pagliacciata serva seriamente a qualcosa: così certo che il numero possa giovargli, come se dovesse basare la propria gloria eterna sul CULO di aver dovuto sudare di meno! Bel modo di essere ricordati! BEL MODO DI ACCEDERE ALLA GLORIA!!>> Salta quasi dalla sedia nell’urlare… il viso è teso, così come le braccia.
Calmatasi di botto si rimette a sedere << ….Eeeee la filastrocca fa più o meno così…Coff coff>>

Sophitia prende a cantilenare… e la “nenia” da allegra e scanzonata, strofa dopo strofa si fa più lenta, più collerica, più dissonante…

<< Nove atleti poveretti
con lo scontro da iniziar:
il più grosso fu accerchiato.
Solo otto ne restar.

Otto atleti poveretti:
Dio non li risparmierà:
Chi ne fa le veci è morto.
Solo sette ne restar

Sette atleti poveretti…
La vittoria da strappar:
uno non potrà più farlo
e sei solo ne restar


I sei atleti poveretti
si volevano schierar.
L’impostore si tradisce.
Cinque solo ne restar


Cinque atleti poveretti
Con un sogno che è realtà?
Non ha spazio più il “risveglio”
Solo quattro ne restar

Quattro atleti un po’ contenti
Il trionfo senton già
Chi al sistema fu ribelle
Più non si ribellerà


Son tre ora i poveretti
Ma l’Inferno attende già
Il demonio torna a casa
E non più due facce avrà

Solo due gli sventurati:
implorando la pietà
Puoi ulularlo quanto vuoi
A nessuno importerà

Un’atleta resta in piedi
“a qualcosa ciò varrà?”
Presto abbraccerà i fratelli
E nessuno vincerà…


Ahahahaha AHAHAHAHAHHA
Sapete perché rido? Non perché nella filastrocca vinca io – ovviamente, aggiungerei: l’ho inventata io… che sono, scema?! ahahah Comunque non mi fa ridere questo…
Mi fa ridere il fatto che mentre io prenderò questo match per quello che è, ossia una occasione per farmi qualche nuovo amico come Lamda, e lasciare mhhh.. ricordi come fatto con Crystal.. che ora può godere di un rossore alla schiena che si intona ai capelli… mentre io giocherò nel mio parco giochi, voiii…
Voi cercherete di vincere, come se quel numero servisse a qualcosa ahahhaha
Non lo capite?? Ahaha Siamo destinati a perdere: TUTTI.
Non sapete come finisce la storia di Agatha Christie?
Ve lo dico io…>>

Sophitia scende dalla sedia e gattona rapidamente vicino alla telecamera, “febbricitante” di gioia, e quasi “annaspando” nel desiderio di parlare subito

Sophitia << Nella storia, come nella filastrocca del romanzo… l’ultima persona che resta… dopo che gli altri nove… uno dopo l’altro… sono morti…. L’ultima superstite…. commette suicidio. Ahah… ahahahh… che triste sorte non trovate? Che fine indecorosa…. DOPO TUTTO QUELLO PER CUI SI E’ SUDATO, LAVORATO E BUTTATO IL SANGUE – spesso altrui - NON CE NE SI GODE NEMMENO IL FRUTTO!!
E quindi, cari amichetti miei… perché impegnarsi? Perché lottare davvero…? Sappiamo benissimo che nessuno di noi sarà il vincitore alla Rissa Reale. Come lo so? Eheheh…. Ovvio. Non lo so.
Ma dopotutto qui tutti pensate di sapere e non sapete assolutamente un CAZZO.
C’è, ad esempio chi si crede profeta di Dio ignorando che Dio e Diavolo non esistano, e che il Bene e il Male si confrontino giornalmente qui in Terra e che sì, il Male sta vincendo… e la cosa a me non piace>>

La ragazza raggiunge il dorso della sedia poggiandosi con le mani ben tese

<< Già già… perché un’altra cosa di cui siete convinti è che io sia “cattiva”!!! IO NON SONO CATTIVA! Io … io ci provo… ci provo con tutta me stessa a essere buona>> la palpebra destra in preda a un tic comincia ad alzarsi e ad abbassarsi a più riprese e il braccio corrispondente ha un tremore << … e non penso neanche di essere così male ad essere buona: già! Mi chiedo sinceramente cosa è che io faccia di MALE… di certo non sono un’impostore… come di certo non sono una piccola psicotica ribella al sistema che le avrebbe assicurato la perfezione… VOI… FALSI PREDICATORI, DEFLAGRATORI DI OFFERTA FELICITA’, IMMONDI SPUTTANATORI DELLA PAROLA, ABBINDOLATORI DI GENTI, SUBERBI, IRACONDI, INGANNATORI, AVARI, USURAI, VIOLENTI, FALSI PERBENISTI: VOI SIETE IL MALE ! VOI!>> Sophitia in preda alla rabbia afferra la sedia, sollevandola e la spacca sul pavimento mandandola in pezzi. Sbuffa un paio di volte e deglutisce tornando a fissare la telecamera.
Sophitia << Io no! Io non sono il Male… io sono la variabile impazzita che sfugge a catalogazione. Un giorno sono bianca, l’altra sono nera… Io non sono “la mela della conoscenza”, Violence…
Io sono “la mela d’oro”, io sono la “mela del Chaos”, gettata da Eris su questa terra per fare il mio compito: se volete dare un morso… io ci sono>>

Sophitia allarga le braccia come ad offrirsi in pasto a chiunque

Sophitia << Mi chiamo Sophitia, o se, preferite chiamarmi come fa il maestro Virgil, sono il “coefficiente di instabilità”… ufff…. Il Maestro Virgil… sono mesi che non lo vedo… mi… mi manca tanto….>>

La ragazza si rabbuia tristemente mettendo il broncio e si accosta alla telecamera

Sophitia << Ma non voglio annoiarvi con i miei problemi ahahah… sarà per un’altra volta: questa intanto la metto in archivio con le altre…>>

La mano della ragazza copre l’obiettivo e la registrazione termina

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Kokone: Sappiamo chi è il n°35!
Taggart: Sappiamo chi è il n°1!
Kokone: Oggi scopriremo chi sarà il n°34!
Taggart: Presentazione stringata, ma efficace!

OVER THE TOP ROPE BATTLE ROYAL FOR N°34 SPOT AT EXTREME RUMBLE: Jumala vs David Wolff vs Crashindenton vs Liiva vs Black Violence vs Jacob Lamda vs Wizard vs Kolme vs Sophitia

Kokone: I nove wrestlers sono sul ring e la sfida può avere inizio!
Taggart: David Wolff sembra ancora dolorante per il colpo ricevuto pochi minuti fa, ma è comunque pronto a lottare.

DING DING

Tutti quanti, ad eccezione di Liiva si scagliano contro Crashindenton! Il gigante di Piacenza cerca di schiare i colpi ma la massa di wrestlers che gli si parano contro è eccessiva, e tutti insieme lo eliminano senza colpo ferire dopo neanche quindici secondi di incontro!

PRIMO ELIMINATO


Soddisfazione generale tra i wrestlers rimasti sul ring, ma LIIVA non ci sta e sorprende da dietro con una GOMITATA alla nuca Jacob Lamda, il quale finisce in brevissimo tempo oltre la terza corda, venendo di fatto eliminato dalla contesa!

SECONDO ELIMINATO


Wizard vuole vendicare il suo ex compagno e prova una ENZEGURI KICK su Liiva, la quale si abbassa ed evita la manovra dell'avversario! MA JUMALA SI PARA DI FRONTE A WIZARD E LO STENDE CON UN ENZEGURI KICK A SUA VOLTA! Ed è proprio Jumala a lanciare Wizard oltre la terza corda, eliminandolo dalla contesa!

TERZO ELIMINATO


Liiva sembra sorpresa dall'aiuto di Jumala, e lo osserva. Il self-proclamed God ricambia lo sguardo di Liiva...MA SOPHITIA SORPRENDE LIIVA CON UN CRUCIFIED CURSE mettendola al tappeto! Jumala A SUA VOLTA VIENE SORPRESO DA KOLME CHE CON UNA CLOTHES....NO!!!! Jumala evita la Clothesline di Kolme, e di rimando lo schianta a terra con una poderosa SPINEBUSTER!!!!! Jumala lancia Kolme oltre la terza corda, ma KOLME RIESCE AD AGGRAPPARSI ALLE CORDE!
Anche Sophitia lancia Liiva oltre la terza corda...MA ANCHE Liiva riesce a salvarsi!!!!!

...

MA DAVID WOLFF DI GRAN CARRIERA COLPISCE CON UN BIG BOOT KOLME CHE DEVE MOLLARE LA PRESA ALLE CORDE, E VIENE COSI' ELIMINATO!

QUARTO ELIMINATO


Sophitia intanto cerca di eliminare Liiva, ma questa riesce con una gomitata al volto di Sophitia a rientrare sul quadrato ed a mettere a segno la sua EVIL EYE!!!! La finisher di Liiva su Sophitia! Liiva rialza la rivale...MA NON SI AVVEDE DI DAVID WOLFF, CHE LA SORPRENDE CON UNA TKO!!!! Wolff rialza Liiva e la lancia oltre la terza corda! Liiva stavolta non si salva e viene eliminata!

QUINTO ELIMINATO


Wolff è soddisfatto del suo operato...MA BLACK VIOLENCE, FINO AD ORA ASSENTE, LO COLPISCE CON UNA CLOTHESLINE! Wolff è sorpreso dalla situazione e crolla a terra! BV lo rialza e prova a lanciarlo oltre la terza corda...MA WOLFF CON PREPOTENZA RIBALTA LA IRISH WHIP ED E' LUI A LANCIARE BLACK VIOLENCE OLTRE LA TERZA CORDA, ELIMINANDOLO!

SESTO ELIMINATO


Wolff è compiaciuto, ma JUMALA LO SORPRENDE ALLE SPALLE CON UN CALCIO ALLA SCHIENA! Wolff si inginocchia al tappeto, e Jumala con una FULL NELSON SLAM LO SCHIANTA SUL MAT! Jumala rialza il rivale e lo lancia oltre la terza corda, anche David Wolff viene così eliminato dalla contesa!

SETTIMO ELIMINATO


JUMALA NON FA IN TEMPO A COMPIACERSI CHE SOPHITIA LO SORPRENDE ALLE SPALLE E LO SPINGE OLTRE LA TERZA CORDA! Jumala si aggrappa alle corde, ma con un DROPKICK Sophitia mette a tacere l'ultima parola del Self-Proclamed God che molla la presa! Clamoroso! Sophitia, la neo-arrivata, si aggiudica questa mini battle-royal ed entrerà per penultima alla Extreme Rumble!

ULTIMO ELIMINATO E VINCITORE


Kokone: Risultato a sorpresa, ma neanche troppo!
Taggart: Il coefficiente di instabilità comincia a destabilizzare la WBFF, occhio!

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"Quest'inquadratura meriterebbe d'essere in bianco e nero."

Felix Owens è allo specchio, non sono passati molti minuti dal fuoco incrociato parole-pugni avuto con Denny Leone - e il Master of Chambers si sta medicando da solo, sistemando cerotti sulle ferite meno eleganti che costellano il suo volto.

"Sembro Marv. Quel che ci differenzia, probabilmente, è soltanto la stazza - e qualcuno per cui pensiamo valga la pena uccidere.
O forse no, perchè qualche minuto addietro un soggetto ha scatenato in me la scintilla del desiderio omicida."

Sogghigna allo specchio, Owens.
Con cura, poggia un cerotto cicatrizzante sul sopracciglio.

"Posso ben capire la tua frustrazione, Locked.
Ben consapevole di non poter aprire alcuna delle Stanze che il Master ha preparato per te, per noi, hai deciso di aprire le uniche cose che rientravano nelle capacità di un elemento come te: delle ferite. Con un problema, che esse si possono medicare ed occultare. Ciò che invece mi viene da pensare è che io abbia scatenato un minimo di scossa tellurica nella tua mente, per farti reagire a quel modo nonostante sul mio viso non trasparisse necessità di controbattere.
La mia indifferenza ha fomentato ulteriormente la tua ferocia."

Owens avvicina lentamente il volto allo specchio.

"Un consiglio spassionato: se hai ancora il mio sangue sulle nocche, fai in modo di saggiarlo almeno con la punta della lingua - per una volta comprenderai che liquido vermiglio scorre nelle vene di un vero Campione."

Il Master of Chambers si controlla un'ultima volta, poi dà le spalle allo specchio e pronuncia un'ultima frase mentre il riflesso della sua schiena si rimpicciolisce nel corso del suo abbandono.

"Hai deciso di scardinare i cancelli di una nuova Sin City.
Sto ancora decidendo se attendere il tuo benvenuto, o darti il mio.
Avvertì lo stringersi di questa trappola, Locked?"

Lo specchio rimane vuoto, ma le domande permeano tutt'ora l'atmosfera.
cell in the hell
00venerdì 13 novembre 2015 20:34
Backstage, David Barriage da solo davanti alla telecamera è pronto a parlare.

"Settimana scorsa ho peccato d'ingenuità pensando di potermi fidare dei miei 'compagni' e sono rimasto fregato nel peggior modo possibile.
Ad Extreme Rumble dovrò entrare per primo e scommetto che nessuno pensa che possa farcela ad arrivare fino in fondo..."

"... well... sarà bellissimo zittirvi tutti e vedervi tristi ed affranti quando, a fine match, sarò l'unico rimasto sul ring!"

"Stasera invece dovrò, nuovamente, essere affianco a gente con cui ho avuto dei 'trascorsi' in passato o gente di cui non mi fido assolutamente ma, a differenza di venerdì scorso, non rimarrò da solo perché, se anche i miei compagni dovessero mostrarsi per quello che sono veramente, dei codardi, questa volta arriverò preparato e non finirò in balia dei miei avversari!
So benissimo che sugli spalti non vedete l'ora di assistere all'ennesimo massacro dell'uomo che più odiate in WBFF ed è per questo che non vedo l'ora di intristirvi per l'ennesima volta perché stasera mi prenderò la mia piccola vendetta per quanto successo settimana scorsa e lancerò un messaggio a tutti i 34 avversari che ad Extreme Rumble verranno eliminati nella strada che mi porterà al main event di Maniacs: David Barriage passerà sui vostri corpi come una valanga, tutti quelli che si metteranno sulla mia strada, partendo da stasera, verranno schiacciati ed eliminati. Alla fine di tutto io rimarrò solo e vittorioso ad Extreme Rumble e guadagnerò il mio posto nel Main Event di Maniacs mentre tutti i miei avversari e voi patetici personaggi che riempite gli spalti sarete sconfitti e non avrete altro da fare se non assistere al mio successo!"

***CAMERA FADES***

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Un giovane parla e un anziano risponde a chi non vuole ascoltare.

“Una madre piange il proprio figlio”
“Dobbiamo restare forti e uniti”
“Come possiamo restare uniti se perdiamo membri della nostra tribù?!?”
“Corpo e sangue ci lasciano, ma lo spirito resta al nostro fianco in eterno”
“Vai a dirlo a quella madre, anziano!”
“Lei ha più anni di te e l’esperienza per accettare una perdita. Le sue lacrime irrigheranno il terreno della devozione che prova verso i figli che le rimangono, rendendoli forti e rigogliosi”
“Non stiamo parlando di piante! Siamo forse tutti noi arbusti da tagliare per farsi strada? È questo che siamo per te…e per lo Straniero?”
“Sei giovane…non puoi capire…”
“Mettimi alla prova! Spiegami perché Egli lascia che noi veniamo fatti a fette in suo nome! Avanti!”
“Noi abbiamo un compito da svolgere, ragazzo. Credi che non sia addolorato per la scomparsa di quel giovane? Non sai che ogni volta che un membro della tribù muore l’anziano saggio perde un frammento della sua anima? Sento come se alla mia vita fossero stati strappati anni…ma devo restare forte. Dobbiamo restare forti e uniti. Abbiamo una missione da compiere e cercare vendetta porterà solo altre morti. Andare avanti nel cammino intrapreso è la nostra unica strada e ciò che ci porterà alla salvezza. Per un bene più grande”
“Io sono stanco di tutto il male che abbiamo adesso. Non contare su di me”

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Un uomo di alto rango parla ad uno infimo, che non attendeva altro che di udire le sue parole.

“E così tu entri a far parte dell’Ombra”
“Grazie! Grazie mio buon signore!”
“Qual è il tuo nome? Dillo di nuovo!”
“DERRICK MORT-AHIA! Perché una bastonata?”
“Tu non hai più un nome”
“Ah, è vero. Perdonatemi, questo non è l’Awaken-AHIA”
“Tu non hai nemmeno più un passato”
“Chiedo umilmente perdono”
“Sta per avere inizio una guerra sanguinosa. Avevamo avvisato i nostri avversari di stare lontani dallo Straniero e loro non lo hanno fatto. Adesso una storia di morte e buio sarà scritta e tu ne sarai l’inchiostro”
“Sono nato per questo. Sono sempre stato l’oscur-AHIA”
“Niente passato”

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Un nano parla ad un uomo avvolto di tenebra, in una dimensione dove luce non esiste.

“Quante guerre vengono fatte in nome di un dio inconsapevole”
“…………………………..”
“È il tuo turno”

Lo Straniero scuote la mano e lancia dei dadi ma a nessuno è concesso di sapere il risultato del lancio.

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Zona interviste, e Cactus Mike ha al suo microfono... l’EWW Champion Aaron Kirk! The Humbler è in tuta e sorride smagliante alla telecamera.
AK: “Bang bang, amici, qui con noi c’è Cactus Mike!”
CM: “Andiamo, amigo, non è divertente.”
AK: “Cazzo, hai ragione, dovrei darci un taglio.”
CM: “Dici davvero?”
AK: “Certo che no, amigo. Togliamoci questo dente e fammi le tue domande.”
CM: “Come se a te non piacesse stare al centro dell’attenzione... all’alba di questa Extreme Rumble, sei uno dei wrestler più blasonati all’interno, ma ben pochi ti vedono come favorito. Dopo un anno al top è finalmente iniziato il tuo declino?”

AK: “Voglio dire, so di non esserti mai piaciuto, Mike, ma così mi uccidi. È così che vedi il mio dibattito col buon Hammer, due stronzi al tramonto del loro successo che si prendono a mazzate tra di loro per sfogare la loro frustrazione visto che sono stati superati? È molto specifico, Mike, potrei perfino offendermi. Ma per tua fortuna, non sono quel tipo di persona. Nel nostro amato mondo esiste una regola: niente è vero finché non è provato vero. Ho passato mesi e anni a dire di essere il migliore, ma nessuno ci ha creduto finché ho settato il nuovo standard di qualità di questa federazione, a ragione. Oggi Mike, ma anche Hammer, parlano di declino, come se due settimane fa non fossi stato a neanche una manciata di secondi dal rivincere il mio Undisputed Championship, e cosa avrebbe detto Mike allora? Hammer poteva togliersi dai coglioni e non interferire ma, ehi, ce l’ho messo io a dirigere quella contesa, e conoscevo il rischio.”

CM: “Humbler, parlavo della Rumble, dove stai portando il discorso?”

AK: “La Rumble! Aye, certo. Milioni di persone si sintonizzano per vedere me e per caso si trovano davanti la tua faccia di cazzo, Mike, vorrai scusarmi se porto la conversazione dove cazzo voglio portare la conversazione. Ma sì, la Rumble è alle porte. Ho vinto una Cage of Death, un Survivor of the Ring e un’edizione dei War Games. La Rumble è l’unica che manca alla collezione... questo 2015 è già il mio anno, esattamente com’è stato l’anno scorso, ma vincere la Rumble significa andare nella Cage of Death di Maniacs, andare nella Cage of Death di Maniacs significa che potrò vincere due Cage of Death. Sai a quanti wrestler è riusita quest’impresa? Zero. Per il momento.”

Con nonchalance nonostante l’insulto, Mike va avanti.
CM: “Oggi Ciro De Curtis assisterà al tuo match, hai commenti sulla cosa?”

AK: “Ciro, tipetto piuttosto noioso. Avete presente quegli omaccioni che ti parlano a frasi estratte dai cioccolatini nella vita reale? No, perché sono un fottuto paradosso, un prodotto televisivo, noi omaccioni siamo pagati per spaccarci le ossa a vicenda, non siamo un esempio per i vostri bimbi, cazzo, ogni pausa pubblicitaria c’è un avviso che dice di NON provare a fare quello che facciamo. Ciro mi vedrà combattere, sono quasi triste che mi debba vedere in tag, in singolo avrebbe potuto studiarmi meglio, e se mi studia magari sarà in gradi di darmi un po’ di fottuta competizione. Il suo problema è che lui e i suoi fan pensano che Ciro sia diverso dagli altri che ho sconfitto. Ma sai, tutti quelli che ho sconfitto erano diversi dagli altri che ho sconfitto. Raggrupparli insieme come una marmaglia di falliti può essere confortante, ma è una cazzata. Ognuno di loro è un ottimo wrestler, ognuno di loro aveva esattamente le mie stesse chanche di vittoria, e ognuno di loro ha perso. Questa è la verità, può spaventarlo, ma un uomo spaventato è più previdente, e magari più pericoloso.”

CM: “Hai qualcosa da dire ai tuoi Toys prima di congedarti?”

AK: “Aye.”

Kirk prende il microfono, Mike va via sconfortato.

AK: “My Toys, manca giusto un paio di settimane, un paio di settimane e vedrete Kirk collidere con trentaquattro wrestler. L’anno scorso ero troppo impegnato a difendere l’Undisputed contro Mark in un Barbedwire Hell in a Cell I Quit match, mi vengono i brividi solo a dirlo, ma quest’anno è un’occasione che non mi sfuggirà. Quei trentaquattro wrestler faranno bene a stare in guardia, my Toys, il mio declino è un’inevnzione per farli dormire tranquilli. Because... this is the Humbler’s way!”

Kirk si esalta e getta via il microfono, ammicca verso la telecamera, e ci lascia col suo solito incedere sicuro.

CAMERA FADES

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Redazione di E-Fed Gossip, ufficio di Marlon "Duneway" Dune. Un ragazzo entra nell'ufficio del direttore con una certa foga, si presume che sia uno degli assistenti del famoso giornalista.

Assistente: "Signore..."

Dune: "Steve! Ho detto che non ci sono per nessuno, ho da fare. Cos'è che non ti è chiaro delle disposizioni che vi ho fornito?"

Assistente: "Lo so, ma è insistente, e... E tra l'altro credo che... Insomma, forse..."

Qualcuno spalanca la porta, ma non viene ancora inquadrato dalla telecamera.

"Marlon! O forse dovrei dire... Mr. Marlon DUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUNEEEEEEEEEEEWAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAY Dune!"

Dune rimane sbigottito. L'uomo ad essere entrato nel suo ufficio è James "Hammer" McFist.

Dune: "Lasciaci soli Steve, va pure."

Mentre l'assistente si porta fuori dall'ufficio, James avanza verso la scrivania del giornalista.

Hammer: "Indaffarato? Se vuoi vengo in un altro momento."

Marlon sorride, poggiando i gomiti sulla scrivania e intrecciando le dita delle mani.

Dune: "Non ci posso credere, James McFist che viene a trovarmi di sua spontanea volontà, chissà cosa bolle in pentola!"

Hammer: "Cosa vuoi che sia venuto a fare, man? So che lavoro fai, so cosa cerchi, so cosa attira il tuo interesse."

Marlon si concede qualche istante di silenzio prima di rispondere a James, compiendo qualche riflessione veloce a caldo.

Dune: "Vediamo un po'. Tu hai perso la tua opportunità di partecipare all'Extreme Rumble della WBFF con l'ingresso numero 35, e questa è solo l'ultima della lunga serie di occasioni che hai sprecato nel corso dell'ultimo anno. Da quando sei tornato attivo hai provato con ogni risorsa disponibile a ricostruire la tua immagine, sperando che il business ti restituisse ciò che tu credi ti appartenga di diritto. Ovvero un ruolo di rilievo, un ruolo importante, un ruolo di punta. Ma qualcosa è andato storto, più e più volte, e adesso tu sei soltanto uno dei tanti partecipanti che prenderanno parte a quella Rumble. Non hai più risorse e quindi sei venuto da me per vendermi una bufala, indurmi a pubblicarla e costruirti intorno dell'interesse per evitare che anche gli ultimi tuoi fedeli sostenitori si dimentichino di te."

CLAP CLAP CLAP!

Hammer: "BINGO! Sei davvero formidabile Marlon, cazzo, dico davvero!"

Dune: "Oppure..."

Hammer: "Oppure non avevo un cazzo da fare e ho pensato di venire da te per consegnarti una notizia esclusiva di cui quasi nessuno è ancora a conoscenza, ma facendo in modo che tu te la guadagni appagando il mio discutibile senso dell'humor."

Dune: "Che notizia?"

Hammer: "Ah... Vuoi prima la notizia? E dove sta il bello? Nah nah nah."

Dune: "Avanti, cosa vuoi..."

McFist si porta una mano a grattarsi il mento, facendosi pensieroso.

Hammer: "Vediamo... Ammetti di essere il giornalista più ipocrita che questo mondo abbia mai conosciuto. Che paghi mazzette a Michael McFarry per ottenere notizie fresche, e infine che nonostante i tuoi trascorsi nutri una passione segreta e di carattere tutt'altro che platonico per The Humbler, Aaron Kirk."

Dune: "Ma che simpatico. Non ho mai pagato per ricevere le informazioni che finiscono nei miei editoriali e di certo tutti sanno, compreso te James, che tra me e Aaron Kirk c'è sempre e solo stato dell'astio reciproco. Oltretutto sono eterosessuale."

Hammer: "Hai smentito con sicurezza due delle mie affermazioni, ma non la prima. Potrebbe essere compromettente, non credi?"

Dune: "Bel giochino, McFist, bel giochino."

Marlon pronuncia l'ultima frase sorridendo, con l'abilità del migliore dei politici paraculo.

Hammer: "Sai benissimo che non sarei venuto fin qui se non fossi in possesso di una vera notizia. Quindi tagliamo corto, pronuncia quelle fatidiche parole e sarà tutta tua."

Dune: "Quindi secondo te dovrei pronunciare delle affermazioni false e del tutto prive di senso solo per intrattenerti?"

Hammer: "Sei un mago dell'informazione, sai benissimo che puoi sempre smentirti il giorno dopo, giocando sul fatto di essere stato costretto a fare buon viso a cattivo gioco, mettendoti da parte per il bene collettivo. Anche gli eroi scendono a compromessi, e tu sei più che capace di vendere ai tuoi lettori un'immagine leggendaria di te stesso senza lasciar trapelare l'odore di merda di cui sono impregnati i tuoi articoli e i dollaroni che tieni nel portafogli."

Duneway sbuffa con fastidio e con un pizzico di rassegnazione.

Dune: "Si si, certo. Io sono un giornalista ipocrita, pago McFarry per ricevere notizie sulla WBFF in anteprima e le pareti della mia camera da letto sono stracolme di poster di Aaron Kirk. Contento? Vuoi anche 10 dollari per le figurine? Un lecca lecca? O un'action figure?"

Hammer: "I poster sono in tenuta da ring o in nudo integrale?"

Dune: "Abbiamo terminato con questa pagliacciata? Spero proprio che tu abbia una notizia bomba, McFist, lo dico per te."

James indietreggia verso una parete e vi si poggia con le spalle, menttendosi a braccia conserte.

Hammer: "Manca poco all'Extreme Rumble e tutti sanno che in genere, la puntata di Bloody Desperation che la precede, viene seguita con particolare attenzione facendo segnare ratings piuttosto alti. Questo perchè ogni fan di wrestling sa che quello show è l'ultimo in cui si può avere la possibilità di comprendere quale forma potrebbe assumere il Main event di WBFF Maniacs. Nel giorno di Extreme Rumble sarà già chiaro, ma la gente ha bisogno di fare ipotesi, di pronosticare, di individuare i favoriti in anticipo e di vedere quali carte giocheranno i loro beniamini per guadagnarsi gli ultimi consensi. L'anno scorso, guarda caso, durante il mese che ha portato alla Rumble si è registrato il picco massimo di ascoltatori su WBFF Network nella storia della federazione."

Dune: "Questi sono dati che conosco già piuttosto bene, va avanti."

Hammer: "C'è un momento in particolare che concentra su di sè occhi e orecchie, un momento dalla rilevanza assoluta, l'ultimo. L'ultimo match dell'ultima puntata pre-Rumble, il Main event. Ogni pro-wrestler vorrebbe prendervi parte per lanciare il proprio messaggio ai suoi avversari, con l'azione, o più semplicemente per incrementare ulteriormente la propria credibilità on-ring. A Cincinnati, Ohio... La prossima settimana, avremo..."

Dune osserva McFist con occhi pieni di avidità.

Hammer: "JAMES MCFIST VERSUS CLAUDIO CAZADOR! In un WBFF Rules Match! Adesso hai una settimana piena di editoriali da scrivere Mr. Duneway, sei felice?"

Marlon non risponde e McFist fa per uscire dal suo ufficio.

Dune: "Se in futuro avrai altre notizie, torna a trovarmi."

McFist sorride e si rivolge un'ultima volta in direzione del giornalista.

Hammer: "Non dirmi che ci hai preso gusto, la prossima volta potrei farti ammettere di essere il padre di Aaron Kirk. E considerando quanto entrambe le vostre teste si avvicinino ad una forma fallica, sai, potrebbe risultare molto difficile screditare una considerazione così verosimile!"

Camera fades.

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Una telecamera sta inquadrando la porta di una stanza, sulla quale è affissa una targhetta con la scritta "Sheenan".

La porta viene aperta e il cameraman prova a penetrare con l'inquadratura all'interno della stanza, con uno zoom-in. All'improvviso però proprio sulla soglia appare lo zombie Sean X, che fa sussultare l'addetto alle riprese. Il timore che si fa crescente è quello che Sean possa essere del tutto privo di vincoli volti a trattenerlo fisicamente e tenerlo a bada. Un lieve senso di inquietudine che nel giro di pochissimi istanti lascia spazio ad una paura decisamente più viscerale: lo zombie avanza indisturbato in direzione del cameraman, divenendo una concretissima minaccia alla sua incolumità.

Il cameraman indietreggia per istinto ma poco più tardi, dal brusco traballare dell'inquadratura si evince che sia finito con le spalle contro un muro, e quindi in guai piuttosto seri. Sean ringhia e protende le braccia verso il povero uomo, lo ha raggiunto...

Cameraman: "AAAAAAAAAAH!"

Sean X si ferma, continuando ad agitare le mani per provare in tutti i modi ad afferrarlo, spalancando le fauci e riproducendo ininterrottamente dei ringhi famelici. Ma non avanza più di un solo centimetro verso la sua preda.

"In pochi hanno il privilegio di osservare da vicino il reale volto della paura. Ha un fascino primordiale, una tra le forme più spontanee in natura."

A parlare è Voodoo Doll, il quale - inclinandosi un po' verso sinistra - permette al cameraman di individuarne la sagoma, alle spalle dello zombie. Non abbiamo modo di vederlo chiaramente, ma sembra palese che stia trattenendo con le mani la catena che avvolge il collo di Sean X.

Sheenan: "Volti e maschere spesso assumono eguali sembianze, non tutti sono in grado di coglierne le differenze e distinguerli chiaramente. Chi sono gli uomini con i quali condividerò il ring questa sera? Avrò a che fare con un Three-Faced Demon o con un Three-Masked Demon? I suoi sono tre volti diversi che esprimono tre diverse e spontanee personalità? O sono tre maschere indossate con consapevolezza, volte a penetrare i cuori e le menti del pubblico per alimentare il focus su un'immagine costruita?"

Il Tribal Warrior si concede una breve pausa enfatica, continuando a stringere la catena che tiene fermo lo zombie.

Sheenan: "Chi è David Barriage? Un uomo che indossava una maschera e che adesso mostra il suo vero volto? O un lottatore che aveva fatto della sua maschera un volto, per poi toglierla di mezzo a causa dei suoi insuccessi e fare del suo volto una maschera? E' un uomo che ha sempre indossato maschere, prima e dopo, o un uomo che non ne ha mai indossata una?"

Voodoo Doll strattona la catena verso di sè, facendo avvicinare Sean, poi poggia con incredibile nonchalance il mento sulla spalla sinistra dello zombie, sorridendo in direzione della telecamera.

Sheenan: "Che i loro siano volti o maschere... Lo scoprirò sul ring, questa sera, quando proveranno la sensazione di essere scesi sul campo di battaglia affiancati da decine e decine di soldati invisibili. Conosceranno Sheenan, l'uomo dai mille volti, i volti dei Loa a cui ho affidato il mio corpo mortale. E quando accadrà, di fronte alla cruda ed irruenta essenza di quei volti intrisi di pura malvagità, capiranno che se hanno indossato una maschera hanno compiuto l'errore di essere andati in guerra con uno scudo di cartone. Se si riveleranno saggi le getteranno via e combatteranno al mio fianco, in caso contrario... Spetterà loro la stessa sorte riservata ai nostri avversari."

...

Sheenan: "Oggi dimostrerò a tutti perchè sarò io colui che uscirà vincitore dalla prossima Extreme Rumble. Perchè non temo i numeri, nè la possibilità di essere eliminato. Il mio corpo è uno, ma i miei occhi molteplici, e con essi gli spiriti che mi pervadono. Siate disposti a fronteggiare l'intera armata del Caos contenuta in un solo uomo, rassegnatevi a tale incombenza. Dileguatevi, o soccombete!"

SHEENAN MOLLA LA CATENA! L'eventualità era nell'aria, probabilmente l'avevano già percepita in molti. Sean X si avventa contro il cameraman della WBFF, il quale getta la telecamera a terra e fugge via prima che per lui sia troppo tardi. In tutto questo l'ultima frase pronunciata da Voodoo Doll sembra raggiungere destinatari diversi con la stessa forma e lo stesso significato. Dileguarsi o soccombere, sembra poter divenire un assioma da tenere sempre a mente quando si ha a che fare con lui.

Camera fades.

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Taggart: "Terzo match della serata, e che match!"
Kokone: "Tre tra gli heel di punta della federazione contro tre autentici beniamini."
Taggart: "Che tra l'altro sono già entrati sul ring durante la pausa pubblicitaria."
Kokone: "Evitandomi così lo sbattone di commentare i loro ingressi."
Taggart: "Come sei professionale collega, potresti vincere il Maniacs Award per l'impiegato dell'anno. Intanto introduciamo il nostro special guest al tavolo di commento, Ciro de Curtis!"
de Curtis: "Ghest nun 'o sacc'... ma speciale l'e 'itt buon' 'o veramente 'o zi'."
Taggart: "Eh?"
Kokone: "Schi' 'o ci' oi nì!"
Ciro de Curtis ed El Kokone battono il cinque davanti a un Taggart imbarazzato.

3 vs 3 TORNADO TAG TEAM MATCH: Sheenan & David Barriage & Gaijin vs Drago & Artemis & Aaron Kirk

Come già anticipato dai commentatori, tutti i sei partecipanti di quella che si preannuncia come un'avvincente sfida si trovano già all'interno del quadrato, attendendo solo il via dell'arbitro per iniziare il loro confronto. Ricordiamo che questo sarà un Tornado Tag Team match e che quindi non avverrà alcun cambio, ogni atleta sarà sul ring dall'inizio fino alla fine dell'incontro.
Ciro indica Kirk al centro del ring, Kirk ricambia lo sguardo e ammicca in direzione del napoletano.

de Curtis: "M'e vist' 'bbuon rinale?"

DIN DIN DIN!

Si parte! Aaron Kirk concentra le proprie attenzioni su Sheenan, Barriage su Artemis e Drago su Gaijin. Inizialmente questo confronto non vede l'ago della bilancia pendere verso una delle due fazioni, i sei lottatori si sfiancano a vicenda con calci e pugni provando a guadagnare la prima iniziativa in questa contesa. Kirk però poco dopo riesce a portarsi in vantaggio su Sheenan, facendolo indietreggiare verso le corde. Poi lo colpisce con una ginocchiata sull'addome, lo solleva in posizione di Vertical Suplex! E lo lascia cadere con il busto sulla third rope trasformando la Suplex Stance in una sorta di Facebuster! Il Voodoo Doll rimane a penzoloni sulla terza corda, poi si sospinge verso l'esterno del ring, poggiando i piedi sull'apron. The Humbler corre verso il lato opposto del ring, diretto verso le corde. Sulla sua traiettoria però trova Drago ed è costretto a scansarlo modificando la propria traiettoria. Non una collaborazione impeccabile quella tra i due team partner. Ad ogni modo Kirk riesce a raggiungere le corde, ropes rebound e poi torna in corsa verso Sheenan. Prova a gettarlo definitivamente fuori dal ring con un Lariat ma il Tribal Warrior si abbassa e passando tra la seconda e la terza corda lo colpisce con una spallata sull'addome. Poi lo prende in consegna e...

OH OH, LO SOLLEVA CON UN SUPLEX! VERTICAL SUPLEX, DIRETTO FUORI DAL RING!

CHE BOTTA! Sheenan e Kirk atterrano sulla pavimentazione esterna! L'impatto è stato terribile per l'Humbler, ma anche lo stesso Voodoo Doll non sembra esserne uscito indenne!

de Curtis: "Sta 'bbuon 'n terra 'stu sfrattacannola!"

Intanto sul ring Drago e Aremis riescono a condurre i loro rispettivi avversari verso le corde, verso lati rispettivamente opposti, continuando a farsi avanti a suon di calci, pugni, gomitate e Uppercut. Poi, contemporaneamente, partono in corsa verso i lati del ring opposti, senza sapere di aver avuto la medesima idea, nè essendosi preoccupati di valutare preventivamente la posizione attuale di partner e avversari. Infatti SI SCONTRANO al centro del ring! Non si fanno malissimo, l'impatto non è così tremendo, ma basta a destabilizzarli e distrarli... Gaijin e Barriage li raggiungono, alle spalle, e li atterrano con due Neckbreaker! Gaijin su Drago, Barriage su Artemis. Il team dei face non sembra godere di una solida alchimia, anzi, tutt'altro. Gaijin rialza Drago e Barriage lo raggiunge, i due collaborano per spedire Vesely verso le corde con una doppia Irish Whip, riuscendoci pienamente. Drago torna in corsa in loro direzione, Barriage si fa da parte e Gaijin lo prende in consegna... OH OH! NUTCRAKER! Lo ha sollevato con un Pop Up per poi rifilargli un calcio sui maroni durante la fase di ricaduta! Drago si accascia a terra toccandosi le parti basse, il Three Faced Demon lo copre! Pinfall!

1...

2...

Colpo di reni!

Gaijin e Barriage ora concentrano le attenzioni su Lady Dizziness, la quale si è appena rialzata da terra. La lottatrice prova a fronteggiarli in inferiorità numerica, ma nonostante riesca a mettere a segno un paio di pugni su di loro, finisce per essere bloccata dai due. Doppia ginocchiata sull'adome, poi Irish Whip verso un angolo. Artemis impatta contro i turnbuckles, Gaijin le è subito addosso e la schiaccia con un Corner Splash, poi la afferra per la testa e la indirizza verso Barriage. SUPERKICK! Artemis stesa! Pinfall!

1...

2...

Kick out!

Drago e Artemis stringono i denti ma la loro situazione non è delle migliori, per di più non possono contare neppure su Aaron Kirk, perchè impegnato con Sheenan all'esterno.

Andiamo a vedere proprio cosa sta accadendo all'esterno dello squared circle. Sheenan ha rialzato Kirk e sta provando a lanciarlo contro le transenne con una Irish Whip, tuttavia The Humbler riesce a reagire ed inverte!

SBAAAAAAAAAM! Il Voodoo Doll impatta duramente contro le transenne metalliche!

de Curtis: "Azz, chist tene cchiù corn' e 'nu panzaro 'e maruzze."

Kirk lo fa rialzare, poi se lo carica sulle spalle in posizione di Fireman Carry, infine lo lascia ricadere verso il basso, in caduta libera, causandogli una craniata clamorosa sul bordo della transenna! Il Tribal Warrior crolla a terra e The Humbler ne approfitta per chiudere una presa di sottomissione sulle sue gambe. Una mossa astuta, visto che Sheenan è molto più pericoloso con i colpi portati con gli arti inferiori. Boston Crab!

Intanto sul ring Gaijin rialza Artemis e Barriage invece si occupa di Drago. Il Three faced Demon sferra dei colpi molto incisivi sul volto della donna, facendola indietreggiare ancora una volta verso un angolo. Poi sale sulla seconda corda e da vita ad una serie di pugni, non incentivata dai cori del pubblico che rimangono a favore della Huntress Queen. Barriage riesce a fare lo stesso con Drago, costringendo il fighter ad incassare ancora, con le spalle contro i turnbuckles dell'angolo opposto rispetto a quello in cui si trova la sua compagna Artemis. Anche David si erge sulla seconda corda, iniziando una serie di pugni analoga a quella del suo ring partner. Purtroppo sia Artemis che Drago continuano a subire senza replicare ai colpi ricevuti, fino a quando...

ENTRAMBI HANNO UNA REAZIONE! Pongono le mani sui fianchi dei rispettivi avversari e li spingono via, facendoli ricadere di schiena al tappeto! Gaijin e Barriage si rialzano. Clothesline di Drago su Barriage, Dropkick di Artemis su Gaijin! I due fidanzati si osservano a vicenda, non si riesce a capire molto bene se il loro sia uno sguardo d'intesa oppure di sfida, ma di sicuro è molto intenso. Standing Elbow Smash di Drago su Barriage, Standing Leg Drop di Lady Dizziness su Gaijin!

Intanto Kirk fuori dal ring continua a stringere la sua morsa su Sheenan, il Voodoo però adotta uno stranissimo atteggiamento: piuttosto che essere stizzito dalla circostanza, sorride! Aaron se ne accorge e ricambia il sorriso, spezza la sua Boston Crab trascinando nuovamente Sheenan supino, POI VA DI SHARPSHOOTER! OH MY GOD! THE HUMBLER! CHIUDE LA SUA HUMBLER! E ADESSO RIDI PURE SHEENAN!

de Curtis: "Oiccann'!"

Tuttavia il Tribal Warrior gli impedisce di chiudere completamente la sua finisher di sottomissione, e lo spinge via con le gambe! Sheenan fa per rialzarsi sulla rampa, ma di spalle rispetto all'Humbler, che si avvicina nuovamente in sua direzione.

GUIZZO IMPROVVISO ALL'INDIETRO DI SHEENAN! MACACO KICK ALLA CIECA!

SKULLSCRAPER!

KIRK PARA CON GLI AVAMBRACCI!

Sheenan torna in piedi e Kirk gli si lancia addosso, travolgendolo con una spallata simile ad una Spear caricata...

SCATAFAAAAAAAAAAAAAAAAAAASH! I DUE TRAVOLGONO UNA TRANSENNA E LA ABBATTONO! PUBBLICO IN DELIRIO!

Crowd: "This is awesome! This is awesome! This is awesome!"
de Curtis: "Nient 'a ricere, parè."
de Curtis sembra concordare con la folla e riconoscere lo spettacolo offerto da Sheenan e il suo prossimo rivale!

Intanto il comeback di Drago e Artemis sul ring sta proseguendo, fino a quando Barriage e Gaijin, nuovamente in piedi, non tentano di metterli a tacere con uno dei loro colpi. Barriage prova a beffare Drago con un Middle Kick, ma il former Undisputed Champion gli intercetta la gamba e la blocca, poi risponde con un montante da paura! Barriage a terra! Drago lo copre!

1...

2...

Colpo di reni!

Gaijin intanto VA DI RUNNING BIG BOOT! HELLSMAKER SU ARTEMIS! Ma la Huntress Queen si abbassa e schiva, sul colpo a vuoto il three faced Demon finisce contro le corde. Poi si volta, e si ritrova Artemis già proiettata in sua direzione, con un CARTWHEEL KICK! SCORPION'S TAIL! Gaijin subisce la botta e passa in mezzo tra la seconda e la terza corda, rovinando prima sull'apron e poi fuori dal ring!

Drago rialza Barriage da terra e lo spintona, inducendolo ad indietreggiare di almeno un metro e mezzo, pronto a caricare uno dei suoi colpi più devastanti!

KOLENO SKOK! GINOCCHIATA TREMENDA DIRETTA SUL VOLTO DI BARRIAGE!

MA DAVID SI SPOSTA, INCREDIBILE!

OH MY GOD! HA PRESO ARTEMIS! LA KOLENO SKOK DI DRAGO HA COLPITO INVOLONTARIAMENTE ARTEMIS! La donna finisce a terra, Drago è incredulo!

de Curtis: "Ammore verace s'appiccic' e fa pace..."

Barriage prova ad approfittarne, afferrando Drago alle spalle, ma il fighter di Liberec gli rifila una gomitata in pieno volto spedendolo nuovamente al tappeto. Drago raggiunge Artemis e la aiuta a rialzarsi da terra. Lady Dizziness torna in piedi, l'uomo le chiede se stia bene. Lei fa cenno di si, va tutto bene dunque. Drago quindi indietreggia, pronto a concentrarsi nuovamente su Barriage.

WHAT?!? SCORPION'S TAIL DI ARTEMIS SU DRAGO! LO HA ATTERRATO! UNBELIEVABLE! IL PUBBLICO E' AMMUTOLITO!

de Curtis: "O frnesc a pisc' fetient'..."

Drago rimane dolorante al tappeto, ma trova il modo di lanciare alla sua compagna un'occhiataccia furente. Dopo una manciata di secondi Drago torna in piedi, sostenendosi con le mani sulle corde.

Drago: "Lo sai che non l'ho fatto apposta."

Artemis sorride.

Artemis: "Lo so, ma non ho saputo resistere alla tentazione."

I due continuano a fissarsi a vicenda, momento davvero pazzesco!

ATTENZIONE! Gaijin allunga le mani verso le caviglie di Drago dall'apron ring, lo strattona facendogli perdere l'equilibrio e costringendolo ad impattare frontalmente al tappeto, poi lo trascina verso l'esterno del ring!

Nonostante il battibecco avuto con il compagno, Artemis non ha di certo intenzione di rimanere a guardare, fa per avvicinarsi alle corde con l'intento di raggiungere Gaijin ed impedirgli di continuare ad infierire su Drago.

MA DAVID BARRIAGE LA AFFERRA DA DIETRO ALL'IMPROVVISO, ED ESEGUE UN VICTORY ROLL PINFALL, COMPRIMENDOLA CON LE SPALLE SUL MAT!

ONE!

TWO!

THREE!

INCREDIBILE! E' FINITA! Artemis, Kirk e Drago hanno perso, i vincitori ufficiali della contesa sono Sheenan, Gaijin e Barriage!

Testo nascosto - clicca qui


Parte la theme di Barriage, Artemis e Drago rimangono impietriti, David e Gaijin intanto indietreggiano verso lo stage, lungo la rampa. Aaron Kirk e Sheenan avrebbero potuto dar vita ad uno scontro epico in mezzo alla folla, ma purtroppo non ce ne sarà occasione, il match è terminato!

Taggart: "Veramente assurdo."
Kokone: "Quei due si sfasciano, te lo dico io."
de Curtis: "Lass' fa 'a Maronna!"
Taggart: "Pensi che la fine del loro match ad Extreme Rumble segnerà anche la fine della loro relazione?"
Kokone: "Può darsi, ciò che è certo è che la fine della tua vita sessuale ha coinciso con l'inizio della mia. Non è strano?"
de Curtis: "Levamm' 'a frasc' guagliù, è stato un onore!"
cell in the hell
00venerdì 13 novembre 2015 20:34
Late at night, when the wind is still
I’ll come flying through your door
And you’ll know what love is for
I’m a bluebird, I’m a bluebird
I’m a bluebird, I’m a bluebird

Luci spente. Occhio di bue puntato su uno sgabello vuoto posto al centro del ring, poggiati su di esso un microfono e un bicchier d’acqua. È Rainer Habermann in arte Bluebird a percorrere silenziosamente la rampa, non illuminato, lontano dalla focalizzazione.
Arriva con una certa flemma al suo sgabello, raccoglie il microfono.

“Ha appena finito di telefonarmi una tizia che voleva appiopparmi un’assicurazione sulla vita. Peggio per lei, hahahahah! Mi fa ‘Lei rischia molto sul lavoro ma ciò le imporrà di essere piuttosto disciplinato, per esempio: fuma regolarmente?’ e io ‘Cosa?’...”

Alcune risate dal pubblico.

“Fine della chiamata.
Non avrebbe dovuto sprecare il suo tempo. Ma va bene, chissene.
Come va?” Il pubblico risponde presente. “Era da un po’ che non mi presentavo sul ring. Certamente non ero così sorridente! Vi piace il nuovo tatuaggio? Devo lottare con questa pellicola di plastica ed è una fortuna che stasera incontri Dumas, temevo di dover sudare...”

La battuta genera una reazione veemente dei fan di Dumas.

“Dovrei tenere i piedi per terra, uh? Magari se smettessi di fumare... ultimamente sto sempre fumando nei promo e dovrei darci un taglio...”

Rainer si accende una sigaretta sul ring.

“... col fumo, intendo. Devo inventarmi un altro tormentone, che ne direste se montassi su una storia di ripulita? Cazzo, già fatto!” I fan di Kirk si fanno sentire. “Non sono così bravo con la dialettica, che volete farci?”

Bluccello s’interrompe per un salutare tiro dalla sigaretta.

“Dovreste solo ricordarvi cos’ero la prima volta che sono apparso su queste telecamere. ‘Siedi sotto una luna di gesso’, cuscini e soffocamenti e metafore tristi, CAZZO,se ero triste. Ripensandoci un po’ lo sono ancora, dicono tutti che i depressi più depressi sono quelli che lo nascondono meglio. Forse sono così allegro per la catasta di psico... no! Sono pulito!”

Stavolta è Rainer stesso a lasciarsi scappare qualche risata.

“La verità è che è stato difficile, più di quanto immaginiate. Altro che dialettica. Lena mi ha fatto entrare in federazione come clausola di un accordo, ed è difficile quando la gente da te non si aspetta niente. E so che dovrei smettere di lamentarmi ma, ehi, non dimentico da dove sono venuto. Non dimentico che ho dovuto strappare alla federazione la possibilità di non lottare per le prime settimane, non dimentico che ci ho messo QUATTRO FOTTUTI MESI...”

Altra pausa, per rievocare le fatiche di Glasgow. Il pubblico reagisce positivamente nel ripensare all’impresa del tedesco.

“... Quattro fottuti mesi, per vincere davvero un incontro. Ho battuto Time secondo i tabellini, ma stavo per venire accoppato che è intervenuto il fratellastro, y’all. Quattro mesi! Quattro mesi che mi hanno portato a... stanotte. Bluccello contro Bobby Dumas. Wow. Sarà l’intercessione di Lena lì ai piani alti, ma in queste settimane tra una leggenda e l’altra Rainer si sta divertendo, y’all. E spero davvero che Dummie non abbia il gomito del tennista...”

Questa battuta invece funziona.

“... ma io nel dubbio mi concentro sul suo braccio destro. Chissà. Vedrete un mucchio di Armbar, sono certo che soffrirà. Se lo giudico? Sapete cosa penso delle rosse, il Tizio Che Non Si Mostra ci ha costruito la sua linea d’attacco al mio fottuto cervello.”

Bluccello tira ancora.

“Quattro mesi... merda, Dumas non ha speranze, eh? Potrei montare un teatrino commovente tipo Davide contro Golia, a pensarci avrei potuto farlo anche contro Raven. ‘Cinque mesi fa avevo il culo sul divano e sedevo sotto una luna di gesso e bevevo Bud...’, bevo ancora Bud. Ma se fossi venuto qui a pararmi il culo non avrei niente che mi rende così speciale, sbaglio? La verità è che questa merda non mi interessa, v’ho detto che non sono bravo con la dialettica. Io non ho paura di nessuno... siamo in clima da Rumble, no?”

Diversi ‘WOOO’ piovono dagli spalti. Rainer sorride soddisfatto.

“Su un ring respirare, parlare e guardarsi allo specchio da due volte campione del mondo conta meno del mio B.A. in Psicologia. Vorrà dire che prenderà calci in culo da due volte campione del mondo, i pezzi di latta sono fatti per... contenere Budweiser. Io sono fottutamente bravo in quello che faccio, e sono qui per dimostrarlo. Ho bisogno soltanto di un ring.”

Rainer tira di nuovo.

“Lights off!”

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“Ti hanno fregato, Robert”

Le immagini sono sfocate e riflettono dei colori spenti. La sagoma indistinta di un uomo a petto nudo compare sul titantron e attira l'attenzione del pubblico presente nell'arena.

“Lo sento nei vostri sguardi.
Lo percepisco dalle parole che usate per parlare di me.”


Robert Dumas è seduto su una panchina, con il volto leggermente chinato. Osserva l'obiettivo dal basso verso l'alto, cercando il contatto visivo con le pupille.

“È questo ciò che tutti pensate.
È questo pensiero fermo, irremovibile che continua a insinuarsi nel mio cervello. È come se sentissi la vostra voce qui dentro – il bastardo si indica la tempia con l'indice della mano destra - ogni volta che mi guardate con quegli occhi.
Non importa se stiate gioendo o se proviate semplice compassione per il mio destino. Non è questo il punto.
Il punto è quel modo di guardarmi, quella sicurezza nello sguardo.”


...

“Ti hanno fregato, Robert.”

Lo sussurra, sfugge dalle labbra ed è quasi un suono impercettibile.

“Ti hanno fregato sin dal primo momento, da quando sei tornato: da quando ti hanno prospettato gloria e successi facili. Una vendetta per quello che non è stato del tuo passato. Hanno promesso quel regno mondiale che avevi solo sfiorato e ti hanno fatto firmare il loro contratto.
Ti hanno fregato promettendoti spotlight sicuri e copertine patinate. Oro servito su vassoi d'argento. Hanno rimpinguato la tua tavola di caviale e champagne.
E mentre ti stordivano con le promesse hanno iniziato ad esporre sotto gli occhi tutte le opportunità. Ti hanno spinto ogni volta più vicino a quel titolo mondiale. Ti hanno fatto annusare ed inebriare di quel profumo, per poi sfilartelo via, una volta dietro l'altra.
Sempre più vicino e sempre più irraggiungibile.
Ti hanno fregato alla Scent of Glory; ti hanno fregato a The Last War.
Ti hanno affiancato un wrestler in rampa di lancio e ti hanno fatto osservare in prima persona la sua ascesa. Gli hanno permesso di sputarti addosso e ti hanno costretto ad accettare la cosa.
Ti sei conquistato delle cinture di coppia ed hanno fatto di modo che a tradirti fosse proprio lui, l'uomo che a Maniacs vincerà il suo primo titolo mondiale.
Esattamente come fanno loro sin dal suo ritorno: si schierano dalla tua parte e poi ti spingono in basso. Lucrano sui soldi che il tuo nome gli porta e poi ti tengono lontano dai riflettori che contano.
Con una lama hanno tagliato la tua carne e con un bastone continuano a dilaniare la ferita che hanno aperto”.


Il bastardo adesso abbassa lo sguardo.

“Vi sento dirmi: Ti hanno fregato, Robert.
Ti hanno fregato ancora una volta.
Hanno cosparso il miele del main event di Maniacs, intorno alla cicuta di un Handicap Match. Ripetono il loro consueto mind games. Spendono il tuo nome per un match di grido, lo accostano al consueto titolo mondiale ed intanto di preparano ad allontanarti sempre di più da quegli spazi.
Sconfitta dopo sconfitta.”


I colori continuano a latitare, ben oltre la semplice concezione di bianco e nero. Tutto è grigio.

“Sento le vostre parole e credetemi, le capisco.
Non voglio pensiate che tutto questo non mi sia chiaro. Non vi mentirò sostenendo di avere tutto sotto controllo. Non sorriderò a favore di telecamere per ostentare una sicurezza che, in questo preciso momento storico, non mi appartiene.
L'Handicap Match contro Volkemord e McFarry non rientra nell'ipotetica lista dei miei desideri; non è questo il modo in cui avrei voluto giocarmi l'opportunità di partecipare al main event di Maniacs.
Conosco McFarry e le sue condizioni non piovono inattese dal cielo. Ho firmato quel contratto pur sapendo i rischi che avrei corso. Sono sceso a patti con il diavolo, consapevole di giocarmi l'anima.”


...

“La mia anima, la mia anima per un main event.
Non l'ho fatto a cuor leggero, ma l'ho fatto consapevolmente. L'ho fatto avendo ben presente di trovarmi di fronte all'ultima occasione per tenere fede alla mia promessa.
L'ultima occasione per inseguire quell'inganno che mi hanno teso sin dal mio ritorno.
Non la fame di gloria mi ha spinto, ma l'ossessione.
Non è stata una scelta lucida, ma una mossa disperata.”


Dumas ora alza non solo lo sguardo ma tutta la sua figura.

“La disperazione mi ha condotto in questa trappola. Ed ora, da uomo disperato dovrò trovare la forza per vincere questo match e per ottenere quello che così tante volte mi è stato negato.
Ma prima che riprendiate il vostro tormentone. Prima che possiate tornare a guardarmi con quel misto di compassione, gioia e rispetto verso una vecchia gloria, voglio solo che sappiate una cosa...”


Ultimo sguardo alla telecamera.

“È nella disperazione che ho battuto tutti i record di questa federazione.
É nella disperazione che sono diventato Robert Dumas.”


Una mano sull'obiettivo o forse semplicemente una dissolvenza.
Nero.

CAMERA FADES

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Siamo nel Backstage dell'Arena di Reno in Nevada, almeno questo è quello che si presuppone visto che siamo in una stanza al quanto strana, sembra una di quelle sale d'attesa dove ci sono dei divanetti (con una persona seduta), una televisione (accesa) e una birra appoggiata sopra di un tavolino. La telecamera cerca di farci capire chi è che è presente nella stanza e visto di profilo riusciamo subito a capire di chi si tratta, della Rockstar Francese, Joseph Roux! Quest'ultimo è intento e concentrato ad osservare ciò che la TV sta trasmettendo perciò facciamo silenzio e ascoltiamo.

Donna 1: "Obbligo o verità?"
Donna 2: "Obbligo."
Donna 3: "Bene, bene .."
Donna 1: "Ne ho una in mente io."
Donna 4: "Sentiamo."

La scena del film penso sia chiara, siamo in un bar e ci sono quattro donne, molto belle, che stanno giocando a "Obbligo o Verità", un gioco ormai conosciuto da tutti.

Donna 1: "Allora, devi chiedere al cameriere se gli puoi fare un Banana Split."
Donna 2: "Oddio .."
Donna 3: "Ahahah"
Donna 4: "Questo è troppo!"
Donna 2: "No dai ok lo faccio. Scusi cameriere."

Il cameriere che è di spalle si gira improvvisamente e .. ma che diamine, è lui o non è lui ..

Cameriere: Salve, sono Oregon McClure forse vi ricorderete di me per film educativi per bambini come “Docce – l’importanza dell’acqua calda”, oppure per film erotici per bambini come “Glande Cappuccetto Rosso”, oppure per aver dato la voce al personaggio de “La Bella” in “La Bella e Oregon"
Roux: "Ma che cazzo?"

Lyon d'Or prende il telecomando e spegne il TV Led e inizia a parlare, da solo.

Roux: "Informati su McClure mi ha detto, prendi questi DVD mi ha detto, ma Paul, cosa cazzo mi hai dato? Capisco che è praticamente impossibile trovare incontri di McClure, ne avrà fatti un paio se non poco di più, ma a me quelli interessava vedere. Bisogna studiare il proprio avversario certo, ma è impossibile farlo con questi DVD."

Lourd Roux prende il porta CD e inizia a sfogliare.

Roux: "Nulla, qui di Match di Oregon McClure non ce ne sono .. mah, fammi andare da Paul, magari avrà sbagliato."

UEEEUEEEUEEEUEEE!

???: "Ma che cazzo c’ha sto smarfon?"

Il Cameraman si gira immediatamente per capire chi è che ha parlato e cos'è questo strano suono. A qualche metro di distanza dal divano c'è niente popo di meno che Oregon McClure! Quest'ultimo tira fuori lo Smartphone ..

McClure: Orchidee, è sempre sto cazzo de Gaydarapp… nun me riesce de disattivallo, però è strano, de solito quanno sona più forte vordì che c’è na minaccia…

UEEEEEEEEEEEEEUEEEEEEEEEEEEEUEEEEEEEEEEEEEUEEEEEEEEEEEEE!

McClure: SOLCA LA TUA DONNA, se sta a fonde er telefono!

The Dirty South Stall si avvicina il divano, vede che il suono è sempre più elevato, alza la testa e ..

McClure: Ambè, mo ho capito tutto…

Ovviamente tutto questo casino la Rockstar Francese l'ha sentito e si gira cercando subito di catturare l'attenzione dell'attore fallito.

Roux: "Ah, eccoti, Oregon McClure in persona .. piacere di conoscerti futuro rivale."

Lyon Noir tende la propria mano verso McClure che però stenta a ricambiare il gesto.

McClure: "Scusa, non ti stringo la mano perché ... c’era er bagno occupato e so annato a piscià dietro a quell’albero fori l’arena, so dovuto sta in piedi co Timothy in mano, come fanno l’omini, insomma, penso pure te…
Roux: Chi è Timothy?
McClure: Ah, come o chiami te, er sacerdote pelato, l’anguilla scattante, mister banana, ‘nsomma, me capisci zì?

Il Frontman dei Chain Reaction guarda in modo strano The Non-Remembering One ma alla fine accetta la cosa e inizia a parlare.

Roux: "Come ben sai ci affronteremo, sempre che questa sera io e Paul riusciremo a difendere i titoli contro Red Revolution Raven e Garet Jax, ho i miei dubbi anche se Paul è sicuro che questa sera vinceremo. Io so che quei due sono davvero forti e tra l'altro Garet Jax è l'attuale Campione massimo della federazione e anche se l'ho battuto è sempre un grosso problema affrontarlo anche perché questa sera avrà al suo fianco un grandissimo Wrestler come Raven, so bene cosa è capace di fare perciò nel Main Event tutto potrà accadere. Chiudiamo questa parentesi e andiamo avanti. Allora, nel caso in cui Paul avesse ragione e io me lo auguro, sei pronto per dare spettacolo sul Ring? Tutti sanno qual è la mia filosofia dentro al Ring, combattere per il pubblico, combattere per dare spettacolo e ovviamente combattere per vincere .. sei pronto per questo? Anzi, siete pronti tu e Claudio Cazador per affrontare i WBFF World Tag Team Champion? Ovvero Paul DeSade e il sottoscritto, Joseph Roux?"

McClure: A zì, te magari hai capito a me, ma io non ho capito un cazzo.

Facepalm di Roux.

Roux: “Oregon, io so delle tue valenti qualità di grande attore e performer e quindi…”
McClure: AHO’, STRIGNI CHE C’HO DA FA!
Roux: “Sei pronto alla lotta?”
McClure: Mica so un fio de na mignotta!

Roux è sempre più sconsolato, sembra quasi arresosi all’evitare di porgere ulteriori domande per paura delle risposte che ne possono scaturire.

McClure: Orchidee, io so nato pronto! Tipo settimana scorsa, a na certa me chiama mi padre e me fa: “A Cody, fatte trovà alle 8 piemme a casa che dovemo girà na trilogia!”, e io “A papà, ma io me chiamo Oregon!”, e lui “Orchidee della tua donna, ma un fio così stronzo popo a me me doveva capità”, e riattacca. Però me so tajato, avemo girato sta trilogia composta da “Otto sotto un letto”, “Otto nella jungla”, e “Otto e Ottotre – La rivincita dei cloni”, in tutti e tre i film io facevo Otto! Gira voce che me daranno a palma d’oro pe ste prestazioni, speramo che se fuma…

La solita vitalità di Roux sembra essere morta e sepolta ormai.

McClure: A zì, è inutile che fai quea faccia, te ce vorrei vedè a te coi puzzoni de Claudio, ce credo che stai sempre allegro, stai sempre in concerto, te sfonnerai de bombe come tutti i cantanti! A proposto, c’hai na cartina?

Roux scuote la testa in segno di diniego.

McClure: A zì, poi dici perché te sona sempre er gaydar, e grazie ar cazzo, sei na rockstar che nun c’ha le cartine! OH, CO LE CARTINE CE RIMORCHI! Tranne na vorta, un amico mio, a lui j’ha detto male ma questa è n’artra storia…
Roux: “Che storia?”
McClure: Io ta racconto, ma è pe stomaci forti… e ‘nsomma, a st’amico mio da piccolo er padre je disse “A stronzo, in mezzo alle gambe c’hai na macchina, a devi mette in tutti i garage che riesci!”, lui se imparò sta massima alla lettera e pe tutta la pubertà stava sur cazzo ai garagisti. Poi sviluppò er senso der sarcasmo, e capì che i garage erano la fregna. E niente, na sera a un locale conosce una a cui la madre je disse “Amore de mamma, in mezzo alle gambe c’hai un garage, vedi de facce entrà meno macchine possibili sennò te se sciupa e diventa na portaerei”. Prima se guardano, giochi de sguardi, sguardi fugaci, finché lui nun je fa: “Ahò, che cazzo te guardi?”, e lei je casca tra le braccia. Poi lui tira fori le cartine, lei va tutto in brodo de giuggiole, che to dico a fa. E zighede zaghede, i due escono, vanno in machina, ma questa in machina vede un crocifisso e je tornano in mente l’insegnamenti della madre.

Attimi interminabili di pausa. Talmente tanto interminabili che per Oregon sembra che la storia sia conclusa, e fa per andarsene, Roux è costretto a strattonarlo per un braccio.

Roux: “E quindi? Com’è finita?”
McClure: E’ finita male, zì, molto male…
Roux: “Ovvero?”
McClure: Lo voi popo sapè?

Roux allarga le braccia come a far capire che non può lasciarlo morire di curiosità in tale maniera.

McClure: E niente, st’amico mio torna a casa tutto insanguinato, er padre je fa: “A stronzo, che t’è successo?”, e lui “A papà, ho provato a parcheggià ma la garagista m’ha strappato le ruote posteriori!”

BADUM-TSS!

Adesso, Roux vorrebbe davvero ammazzare McClure.

Roux: "Calma, calma, non c'è bisogno di agitarsi per colpa di questo qua. Comunque hai detto di essere pronto no? Bene, lo scopriremo sul Ring se sei veramente portato per i titoli di coppia o no. Ora va prima che inizi a raccontare altre cazzate."
McClure: Calmate zì io me ne volevo annà via de prima sei tu che hai insistito.

Oregon McClure se ne va mentre il DarkPussy scuote la testa e parla tra se ..

Roux: "Cioè, c'è veramente il rischio che possiamo perdere i titoli contro gente come questa?"

Continuando a scuotere la testa la Rockstar Francese se ne va e la linea stacca.

CAMERA FADES

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Backstage dell’arena di Reno, camerino di Red Revolution Raven.
Tripla R è intento nel sistemare il suo attire, quando all’improvviso nella stanza irrompe Garet Jax, un sorriso allegro e compiacente, vestito elegante nero su camicia color acquamarina e cravatta argentata, naturalmente con il suo titolo legato intorno alla vita.
Raven sembra stizzito da tale improvvisata.

GJ: Qua la mano vecchio, oggi si lotta insieme!
RRR: …
GJ: Allora?
RRR: Ancora con questa storia del “vecchio”? Guarda che sei tu ad avere due anni più di me...
GJ: Beh, non è per vantarmi, ma tra noi due… io mi curo meglio. Guarda i miei capelli, uso alghe marine, ti sembrano tinti?
RRR: Io non mi tingo i capelli come un finocchio del cazzo.
GJ: Nemmeno io. Sono alghe marine, te l’ho detto.

L’affabilità sembra non colpire lo sfidante, c’è un breve e teso stare down tra i due.

GJ: Tornando al discorso originale, so che a te non frega un cazzo, ma io ho un Kingdom da gestire, e mi farebbe molto comodo indebolire i campioni di tag in virtù del membro e mezzo che li affronterà ad Extreme Rumble, perciò non ti dispiace se punto ad una vittoria in un match lungo e sfiancante? D’altronde, confido nel tuo buon senso,sarebbe un peccato azzuffarsi tra noi in un vile contesto come quello di un semplice Bloody Desperation quando possiamo chiudere regolarmente i conti alla Rumble a nostra volta…

Raven continua a non dire nulla, finisce di fasciarsi i polsi e poi si piazza di fronte ad uno specchio per sistemarsi il face paint. Tutto ciò senza degnare Garet Jax di alcuno sguardo ulteriore.

RRR: Tanto lo so che sarai tu a tradirmi... Lo so che sul più bello sarai tu a pugnalarmi le spalle o a lasciarmi solo contro DeSade e Roux a farmi menare. Il Kingdom... Dimmi la verità, con me puoi anche risparmiarti questi patetici teatrini: quanto te ne frega realmente del tuo regno? Cazador, i Leone, McClure... Sono persone tue pari o sono soltanto pezzi di scacchi da mandare al massacro per proteggere l'unico pezzo importante sulla schacchiera, il re? Due settimane fa ti dissi che il tuo era un castello di carte... Ma mi sto rendendo conto che in realtà non è altro che un pericoloso ammasso di bugie, messe una sopra l'altra in maniera fin troppo instabile...”

RRR: “Basterebbe svelarne una, basterebbe eliminare anche il più piccolo tassello... E crash! Verrebbe giù tutto il resto! Saresti pronto ad affrontare poi tutte le conseguenze? Io non credo che tu abbia delle spalle sufficientemente larghe, quindi fai attenzione alle tue mosse, non solo quelle che fai nei miei confronti...”

Raven fissa negli occhi Jax, la sua risposta non si fa attendere ma viene addirittura anticipata da un ironico applauso!

GJ: Raven, sei perspicace, ma il tuo ragionamento non è privo di falle. C’è solo una regola che contraddistingue il mio operato, anzi, il nostro operato, dato che si sta parlando del Kingdom: C.R.E.A.M., Cash Rules Everything Around Me. L’ho lasciato al singolare, perché converrai che al plurale l’acronimo sarebbe stato meno ad effetto…

Raven non sembra per nulla convinto da tale spiegazione.

GJ: Ok, prevalentemente, riguarda il mio modo di agire, ma sono forse da biasimare? Pago regolarmente i miei pedoni, o permetto loro di avere fulgide carriere abbinati a stipendi tonanti… Guarda quel disadattato di Locker, campione indistruttibile, quasi al mio livello, o Cazador, perennemente nel giro titolato, tanto da potersi permettere al suo fianco un McClure qualunque tanto è forte il suo status all’interno della federazione. Per non parlare di Jack Leone, che sotto l’effige del Kingdom sta vivendo una seconda giovinezza!- conclude entusiasta il Luckyman.
RRR: Davvero credi di avermi convinto con le tue chiacchiere da pessimo pubblicitario?
GJ: No, Raven, sarebbe offensivo nei miei e nei tuoi confronti sottovalutarti o credere che ti sottovaluti a tal modo… ma ecco… quando parli, davvero, dalla tua bocca io sento uscire solamente cazzate!

Lo sguardo di Tripla R si fa torvo, per la rabbia che sta reprimendo la mano è addirittura sfuggita creando un piccolo sbavo nel face paint all’altezza dello zigomo sinistro.

GJ: Non ti scaldare, mi spiego meglio: sarebbe ipocrita da parte mia negarlo, ma negli scacchi, c’è un solo pezzo importante: il Re. Se si salva il Re, si vince la partita. Vincono tutti, anche i caduti. Sulla mia scacchiera, nella mia partita, la mia offensiva potrebbe essere gestita da un’invettiva di Cazador, la Torre, da una mossa a sorpresa da parte del Cavallo, Jack Leone, persino un Pedone come McClure potrebbe trasformarsi in un importantissimo pezzo nel caso giunga alla fine della scacchiera. E non dimentichiamoci del jolly, della Regina… Denny Locker!

Jax scoppia a ridere come un quindicenne di fronte al paragone tra il wrestler di Portland ed una qualunque regnante medievale, di tutt’altro avviso è Raven, immobile e teso; finito di ridere, Jax mima di asciugarsi della lacrime da sotto gli occhi, prima di riprendere il suo discorso.

GJ: Insomma, come avrai capito, non avrò scrupoli a scatenare i miei araldi pur di garantirmi una vittoria in questo incontro, dato che avvantaggerebbe i miei araldi stessi in virtù dei loro successivi impegni. Perciò, mio caro Raven, te lo dico da Campione a Former Champion. Da Leggenda a Leggenda. Non avrai bisogno di guardarti le spalle da me. Te l’ho già detto, per me la Extreme Rumble è un palcoscenico più che adeguato. Ma guardati le spalle dai tasselli che ho eretto a mio monumento. Guardati le spalle dai pezzi sulla scacchiera lontani da te, perché nel tuo schieramento sei da solo, e quando il Re è da solo, può solamente puntare a pattare la partita. Guardati le spalle dalle minacce che non temi.

Garet Jax nel corso della sua arringa si è fatto sempre più serio, ed ora sta fissando dritto negli occhi Raven! Sguardi di fuoco tra i due!

RRR: Non c'è nessuna minaccia che temo qui dentro. Né la tua né quella dei tuoi schiavetti del cazzo. Puoi mandarmi contro chi vuoi, torri, alfieri e pedoni, ma cadranno, cadranno tutti sotto i colpi di un solo Re. I paragoni con gli scacchi vanno bene ma alla fine dei conti questa non è una fottuta scacchiera e io non ho alcun interesse a raggiungere un risultato di parità. Scegli bene chi sacrificare contro di me, Garet, perché una volta che li avrai mandati al macello non potranno più tornare a farti da scudo! Pensi di trovarne altri? Sicuramente, ma prima o poi finiranno, prima o poi nessuno sarà disposto a sacrificare la sua carriera in cambio di qualche zero in più sul conto in banca. E a quel punto non avrai scampo! Da Leggenda a Leggenda... Saranno cazzi tuoi!”

Raven, che nel frattempo ha terminato con successo tutti i preparativi, si avvia verso la porta del locker room.

RRR: “Tu sei sicuro che non mi tradirai stasera... Sei altrettanto sicuro che io farò lo stesso?”

L'italiano esce dallo stanzino lasciando Garet Jax solo col dubbio. Il Luckyman però non sembra prestarci troppa attenzione, probabilmente avendo già in mente una possibile contromisura e dopo pochi istanti esce anche lui dal camerino, lasciando che le immagini vadano lentamente in dissolvenza.

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Kokone: Robert Dumas entra sulle note di Bad to the Bone e sembra meno spavaldo del solito!
Taggart: Il fatto che Michael McFarry, sul ring e con la divisa da arbitro indosso, possa influenzare l'esito non solo dell'incontro di stasera, quanto del futuro prossimo del bastardo, sicuramente non gli farà piacere!
Kokone: Bluebird raggiunge il rivale sul quadrato, accolto da una discreta reazione da parte del pubblico!
Taggart: Il match può avere inizio!

WBFF RULES MATCH: Robert Dumas vs Bluebird (Michael McFarry special referee)

DING DING

Presa di CLINCH a centro ring e Robert Dumas riesce a prevalere, in una prova di forza, spingendo a terra l'avversario! Dumas rialza Bluebird e lo schianta al tappeto con una FULL NELSON SLAM ben eseguita! Dummie va per lo schienamento:

1................

Bluebird alza la spalla, ma McFarry ha fatto passare un'eternità senza contare il 2! Dumas scuote la testa e sorride, e rialza Bluebird...IL QUALE REAGISCE CON UNA SERIE DI GOMITATE ALL'ADDOME DELL'AVVERSARIO, che indietreggia dolorante!
BACKHANDER DI BLUEBIRD SU DUMAS!
ALTRO BACKHANDER!
Dumas finisce a terra e Bluebird prova uno schienamento!

1..
2..

DUMAS KICKOUTTA anche se il conteggio da parte di McFarry era evidentemente molto più rapido della norma!

Kokone: Come farà Dumas a vincere questo match?

Bluebird rialza Dummie e con una REAR NAKED CHOKE cerca di strozzare l'avversario, il quale riesce a divincolarsi ed a colpire con una gomitata al volto Rainer, che indietreggia pericolosamente. IMPLANT DDT DA PARTE DI ROBERT DUMAS SU BLUEBIRD! Rainer finisce a terra, Dumas lo rialza e lo lancia contro...

...CONTRO MICHAEL MCFARRY!!!!! McFarry viene colpito da Bluebird, ma DUMAS SI DISINTERESSA DELL'INCONTRO E SI FIONDA CONTRO MCFARRY! Dumas colpisce Michael con una serie di pugni a terra e sembra avere l'irlandese in pugno! Il pubblico è incredibilmente schierato con il bastardo per la quasi totalità, e Dumas si rialza in piedi e prova ad applicare la sua GOODNIGHT su Michael McFarry!!!!

Kokone: Ma non ha fatto i conti con...

...IL RITORNO DI BLUEBIRD! Rainer colpisce con un calcio alla testa Dumas, il quale finisce a terra! McFarry si ricompone, seppur leggermente dolorante, e Bluebird mette a segno la sua

THE
BALANCING
ACT!!!!!!

Dumas finisce al tappeto ma effettivamente non ha subito un gran numero di colpi. Bluebird prova comunque il conteggio:

1..
2..
3!!! E DUMAS ALZA LA SPALLA! Probabilmente, nonostante il fast count di McFarry, ancora prima che il 3 fosse effettivamente battuto a terra! Ma non cambia la sostanza delle cose, McFarry richiama il GONG e dichiara la vittoria di Bluebird!

DING DING

VINCITORE


CROWD: BOOOOOOOOOOOOOO

Il pubblico fischia mentre Bluebird, per non rimanere giustamente coinvolto in faccende che non lo riguardano, si dilegua e torna nel backstage, lasciando la scena a McFarry e...

...VOLKERMORD!!!!! Il Berliner Annilihator sale di gran carriera (o almeno ci prova) sul ring ed i due cominciano a colpire con calci e pugni il bastardo, il quale sembra palesemente in difficoltà! Il pubblico ora è completamente dalla parte di Dumas, il quale però viene demolito letteralmente dalla Völkerstrasse di Volkermord!!!!!
McFarry rialza Dumas che era visibilmente dolorante ma ancora cosciente...

ED APPLICA SU DUMAS LA GOODNIGHT!!!!! McFarry cerca di umiliare Dumas rubandogli la finisher e facendolo cedere...MA DUMAS NON CI STA!!!!! Dumas, supportato dal pubblico, riesce a divincolarsi nonostante i colpi subiti e con una gomitata al volto allontana da se McFarry!!!!
MA NON VOLKERMORD!!!!
ALTRA VOLKERSTRASSE DI VOLKERMORD!!!!!!!

Dumas questa volta rimane a terra, e McFarry ironicamente poggia un piedi su di lui, gridando:

"ONE! TWO! THREE!"

CROWD: BOOOOOOOOOOOOOOOO! BULLSHIT! BULLSHIT!

McFarry "esulta" con i fan mentre Volkermord osserva al suo fianco la scena!

Taggart: I messaggi che questi due stanno mandando nel corso di queste settimane a Robert Dumas non sono incoraggianti, sarà davvero difficile per lui riuscire ad emergere vittorioso ad Extreme Rumble!
cell in the hell
00venerdì 13 novembre 2015 20:35
Il "Greek Warrior" John Kratos indossa il Baseball Cap, ovvero quel cappello con look anni '90 da giocatori di Baseball.
Il wrestler pare esitante, si avvicina ad uno specchio nel backstage ma viene raggiunto da Cactus Mike.

Mike: "BOOOOOOOOOOOSS!!!"
Kratos: "Non sono mai stato il tuo boss, Mike. Quando eri nella Chaotic Existence, io non c'ero."
Mike: "Sono qui per farti alcune domande. Se collaborerai andrà tutto bene, altrimenti ti accompagnerò alla Centrale con le mani dietro alla schiena davanti ad una schiera di giornalisti."
Kratos: "Ho commesso qualche reato di recente?"
Mike: "Hai mai sentito parlare di pubblicità non autorizzata? La McFarry's Crescina non è sponsorizzabile negli show televisivi, i dirigenti di WBFF Network hanno censurato le repliche facendo intendere che tu stessi prendendo la pillola del giorno dopo."

Il Greek Warrior si porta la mano sul cappello.

Kratos: "Mike, sei qui dentro da dieci anni come me, hai mai assistito ad un miracolo?"
Mike: "Ricordo Fat Hardy che sconfisse Oscar Maldido Canzano ad una Lethal Lottery!"
Kratos: "Ecco, ti darò un miracolo maggiore. Sono pelato da tempo immemore, non ho mai più visto un singolo elemento del mio cuoio capelluto, mi sono rivolto a fisioterapisti, estetisti, barbieri e vergini templari, ma nessuno ha saputo aiutarmi. Tuttavia, Michael mi ha passato il suo prodotto... l'ha creato perché voleva vedermi spuntare i capelli. E sai che ti dico? Dimmi tu se ci è riuscito."

Il Bald Basterd si toglie il cappello e la sua testa è rimasta pelata.

Kratos: "BALD BASTERD NO MORE!!!"
Mike: "Mi dispiace, John, non funziona. Non hai capelli."
Kratos: "Impossibile, e ti consideri un pro wrestler se non hai la vista perfetta?"
Mike: "Ripeto, non c'è un capello. Ehi, aspetta, c'è un piccolo pelo biondo. Un minuscolo pelo biondo luccicante. È proprio come dice il proverbio messicano. Tira più un pelo di Kratos che un Fake Taxi con Sylvia Madison!!!"

Il Greek Warrior pare felice.

Kratos: "La ricrescita sta funzionando, Mike, sto per tornare ad avere capelli. La McFarry's Crescina sta avendo effetto!"
Mike: "Quindi non dovrò più chiamarti Bald Basterd? Ammetto che amavo quel soprannome."
Kratos: "Dammi un'altra settimana e sarò io ad abbattere il mio soprannome. Stai per assistere ad un Greek Warrior come non l'hai mai visto, più capelluto!"
Mike: "Si chiama pubblicità occulta, John."
Kratos: "Non mi interessa, sta funzionando!!!"

Kratos si allontana festante, ma la regia riesce a riprendere il pelo biondo che cade dalla sua testa.

Mike: "John, non è che per caso hai avuto incontri 'ravvicinati' con una bella bionda?"
Kratos: "Sì, qualcosa del genere."
Mike: "Ora si spiega tutto. Il mistero è stato risolto e questa NON era pubblicità occulta. Però, non ho il coraggio di dire al Greek Warrior che è rimasto il Bald Basterd. Linea a John Taggart ed El Kokone!"

BLAM.
Il Greek Warrior torna da Cactus Mike e gli infila un dollarone nella bocca.

Kratos: "Oh, povero messicano, come ti capisco. Io sono un immigrato come te, vengo dall'Irlanda."
Mike: (munch, munch) "Irlanda? Ma tu sei spartano!" (munch, munch)
Kratos: "Io? Spartano? Oh, no, si vede che segui bene gli show, un po' come quelli che credevano che fosse tornato Xero, che non metterò MAI sotto contratto perché ha già i capelli, e quindi non ha bisogno della McFarry's Crescina. Davvero, non hai capito chi sono?"

Il Bald Basterd si sistema il Baseball Cap sulla testa e da esso scende una birra, ovviamente la McFarry's True Irish Beer.

McFarry nel corpo di Kratos: "Sono ancora Michael McFarry, il boss di questa federazione. E tu, Mike, meriti un aumento di stipendio."

L'irlandese, che poi per noi è il Greek Warrior, infila altri dollaroni nella bocca di Cactus Mike fino a farlo fuggire.
Tuttavia, qualcuno si avvicina.
È CHUCK F'N NORRIS!!!!!!!!!!!!!!!! ROUNDHOUSE KICK!!!!!!!!!!!!
Ah, no, è Michael McFarry, che non essendo realmente lui è Kratos nel suo corpo.

McFarry: "Sono una fottuta rockstar, guardate dei dell'olimpo quanti capelli ho! Michael, ti voglio bene, erano anni che cercavo di essere capelluto!"
Kratos: "Tu non sei capelluto, io sono capelluto. Sei solamente e inavvertitamente entrato nel mio corpo. Qualcuno qui mente?"
McFarry: "Hai voluto fare la rima, ma non ha senso."
Kratos: "Credi che qualcosa qui abbia senso?"
McFarry: "Il nostro amore."

McFarry alza la gamba come una figa anni '50 alla partenza del fidanzato in stazione e fa per dare un bacio a Kratos.

Kratos: "Piantala, non è il momento! Dobbiamo capire come tornare nei nostri corpi!"
McFarry: "Io ho un'idea."
Kratos: "Spara."

McFarry tira fuori una pistola

BAM!

Cactus Mike è morto.

Kratos: "Bel colpo."
McFarry: "Sono stato fortunato."
Kratos: "No, non essere modesto."
McFarry: "Posso essere Mesto?"
Kratos: "Non so, a me non piace molto come calciatore."
McFarry: "Però è un tipo."
Kratos: "Tipo A o tipo B?"
McFarry: "Tipo tua sorella!"
Kratos: "Non ti devi azzardare a nominare mia sorella!"
McFarry: "Dimmi qualcosa di sexy o qui finisce male."
Kratos: "DAVID BARRIAGE!"
McFarry: "Hai esagerato, è troppo sexy! Finirà malissimo."

I due arrivano a un colluttorio senza sapere che si scrive con una t sola. Nel frattempo passa uno scienziato.

Scienziato: "Ho la soluzione al vostro problema, bevete questo intruglio."

McFarry e Kratos bevono l'intruglio.

Tuono. Svengono.

Dopo due ore nessuno dei due si risveglia.

Scienziato: "Finalmente la WBFF sarà mia. Gregory Hank Bauer è il nuovo DIO AHAHAHAHAHAHAHAHAHAH"

Lo zoom si allarga e l'intera città è circondata da zombie in bretelle che raccontano storie di vita. Tuttavia, in un piccolo villaggio dello Sri Lanka si sono radunati tutti i superstiti dell'umanità.

Continua fra 600 anni...

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27/11/2010

Mi sei mancata.

Mi aggrappo alla cannuccia che trasporta liquido nella gola secca come se la reidratazione fosse la mia ultima speranza di recuperare emozioni.

Mi sei mancata.

No. Non te lo dico col cuore gonfio d’affetto. Lo espongo come dato di fatto. Ti elenco tre, semplici, passaggi: avevo bisogno di te. Sei mancata. Ho perso.

Ho perso tutto.

Per perdere qualcosa bisogna prima possederla. Avevo troppo, ecco perché mi sono esposto al rischio di perderlo. Non bisogna possedere niente, incluso l’amore di una persona vicina. Non bisogna desiderare niente, incluso l’amore di una persona lontana. Avresti dovuto saperlo, prima di venirmi a trovare, che preferisco la mia vita così com’è ora, costretto nell’immobilità fisica e intellettuale.

E ora sei tornata. Lo sapevo. Ma non ho più nulla da offrirti. Mi prendi la mano, l’avvicini al tuo cuore, ma quello che sento è una pietra che sbatte contro un’altra pietra, avverto la scintilla che produce e la fiamma che si sprigiona nel mio spirito.

Rivedo sfumature di rosso negli abissi del mio sguardo passato. Vado a fuoco. Ho bisogno di acqua. I miei genitori. Dove sono i miei genitori. Io sono qui, il mio riflesso sull’acqua negato dal fumo… no, non è il fumo… c’è qualcosa che non va… è buio… improvvisamente scende la notte...

Seguo con le dita i lineamenti del tuo viso. Le guance soffici mi guidano verso un territorio inesplorato, il labirinto del mio cuore, ora spento. Ne avverto il rossore, so che stai soffrendo, so che per te è dura, la fronte spaziosa, animata da un cruccio, me lo conferma.

Il tatto non mi restituisce il sapore delle cose. Dovresti saperlo. Il colore degli occhi… Il colore delle labbra… sono chiavi che aprono porte ormai sepolte da valanghe di vecchi ricordi. Non posso ricordare tutto. Non posso.

Non sarò mai come te. Finché sarò chiuso in questo rassegnato mutismo, non ti dirò mai quanto mi manchi… quanto ho avuto bisogno di te…

Addio, mia amata.

Avvicina la bocca al mio orecchio. Non se ne va. Sento il suo fiato che entra nella mia testa e non se ne va più. Mi sussurra che ha bisogno di soldi.
Mi dice che mio figlio sta male.

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Ci troviamo all'interno del camerino di Liiva. La donna si è appena portata dentro richiudendo la porta alle sue spalle. Il suo viso esprime chiaramente un mix di malinconia e rabbia, di rassegnazione e frustrazione al contempo. L'Angry Clairvoyant avanza di qualche passo, fino a quando non si ritrova davanti il panzuto, immobile ed inespressivo Fucktotum. Lo osserva a lungo, fin troppo a lungo, poi accade qualcosa di raro e decisamente inconsueto: Fucktotum apre bocca...

Fucktotum: "Fucktotum vuole solo dire a padrona che..."

SCIAAAAAAAAAFFF!

Liiva colpisce il suo famiglio con un sonorissimo ceffone. Ma c'è qualcosa di ancor più temibile del suo gesto, il suo sguardo: gli occhi della lottatrice sono talmente pieni di collera da assumere l'aspetto di due crateri in procinto di eruttare lava incandescente.

Liiva: "CHI TI HA CHIESTO DI ESPRIMERTI?!?"

Fucktotum torna al suo posto, nuovamente immobile e silente. Qualcosa lascia intuire che Liiva stia per farsi assalire dai sensi di colpa, per via di quel ceffone indirizzato all'unica creatura in cui può davvero riporre la sua fiducia. Ma in breve tempo Bitch of a Witch distoglie lo sguardo dal famiglio e lo supera.

Liiva: "Ce ne andiamo, non ha più alcun senso rimanere qui. Questa di certo non è l'unica federazione di wrestling esistente e non ho più intenzione di regalare altre soddisfazioni a quel giapponese dalla faccia di merda."

La lottatrice afferra il proprio borsone ed inizia ad infilarci dentro le sue cose, con foga, alla rinfusa.

Liiva: "Possiamo fare grandi cose, ovunque, ma non qui. Un giorno torneremo, quando avrò ottenuto i successi che merito. Parlerò loro di quanto siano stati degli idioti nel tarparmi le ali e costringermi a strisciare come un verme. Saranno loro a rincorrermi, a chiedermi di tornare. Lo faranno in ginocchio, nella speranza di poter riparare ai loro errori. E sai che farò io?"

L'Angry Clairvoyant chiude il borsone e solleva la tracolla su una spalla.

Liiva: "Gli sputerò in faccia, gli farò capire quanto siano indegni e meschini, anzi... Farò in modo di radere al suolo tutto ciò che hanno costruito, se ne avrò la possibilità. ANDIAMO!"

Fucktotum affianca la sua padrona. Ma all'improvviso inizia a squillare un cellulare. La suoneria dello smartphone di Liiva è il brano Celestial Spheres degli Obscura, la sua theme song in THÈA. Sarebbe un fattore compromettente visto che fa pubblicità - non sottoposta all'approvazione della dirigenza - ad un'altra federazione durante una ripresa WBFF, se non fosse per il fatto che Bitch of a Witch sta abbandonando definitivamente la federazione di Chicago. La donna afferra il cellulare e risponde alla chiamata.

Liiva: "Pronto?"

Liiva spalanca la bocca e sgrana gli occhi.

Liiva: "No, a dire il vero sto per lasciare definitivamente la WBFF."

Silenzio.

Liiva: "COSA?!?"

Lunghissima pausa di silenzio.

Liiva: "Ho capito, ma... Credo che lei sia un po' troppo sicuro di sè. Non funziona proprio così."

La donna fa comparire una smorfia in viso, sembra parecchio pensierosa.

Liiva: "Allora, lei può anche fare un po' quel che cazzo le pare, ma... Si si, ma mi lasci fin... Le sto dicen... Le sto dicendo che... PORCA TROIA, CI DEVO PENSARE! E' una cosa che riguarda me, può vendermi tutto il fumo che desidera ma mi serve del tempo, ok?!? Facciamo così, incontriamoci la prossima settimana."

Liiva chiude bruscamente la chiamata e rivolge lo sguardo in direzione di Fucktotum.

Liiva: "Rimandiamo di sette giorni."

Camera fades.

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Rumble in Dixie
Un uomo di colore indossa una camicia striata, avvolta da un mantello da cowboy. Presto scende dal treno in una zona arida, decisamente calda. Inevitabile cappello texano sulla testa, le mani tengono due valigie che sembrano piuttosto pesanti. Il treno riparte quasi subito, mentre una voce chiassosa viene coperta dal rumore fastidioso del treno in partenza.

“Welcome to Dixie!”

Il forestiero viene accolto dallo sceriffo del paese, un omaccione che sembra John Wayne ma è il doppio di lui nella costituzione fisica. L’uomo di colore si rivolge allo sceriffo dopo avergli stretto la mano.

“Sceriffo Crockett, è un piacere incontrarla dal vivo. Qui si respira un’atmosfera diversa da quella di New York.”
“Il vecchio e caro sud colpisce sempre il nordico. Presto, venga con me, alla taverna c’è un gruppo country che suona buona musica.”
“Country? Una delle ragioni per cui sono felice di essere qui!”

Dopo aver seguito lo sceriffo all’interno di una taverna, l’uomo di colore vede due uomini alla chitarra ed una cantante donna. Un’insegna porta il nome del gruppo lì presente, i Guns and Big Guns, un gruppo country locale molto apprezzato.


Take me out to the paradise city
Where the grass is green and the girls are pretty
Oh, won’t you please take me home.


La cameriera versa da bere a un predicatore con la croce al collo. Un fulgido posacenere accompagna il moto costante di sigaretta di un uomo ricco ma solitario e malinconico. Due uomini giocano a carte, lasciando delle monete al centro del tavolo come scommesse.

“Credevo che il gioco d’azzardo in luoghi pubblici fosse illegale.”
“Ehi, guardi che non siamo a Manhattan, questa è Dixie!”

Lo sceriffo dà una pacca sulla spalla del forestiero ed ordina due boccali di birra al tavolo.

“Allora, mi dica un po’, lei è qui per praticare quella disciplina, come la chiamate?”
“Catch-as-catch-can.”
“Ah, che nome complicato. Non potete semplicemente chiamarla Lotta Finta o qualcosa del genere?”
“Non dipende da me, sono un professionista nel mio campo e mi hanno invitato a combattere qui per l’evento conosciuto come Rumble in Dixie.”
“Un rissone? Se faccio un fischio qui lei può fare una scazzottata con chi vuole, ma so che è meglio di no. Non vorrei che qualche ubriacone si ferisse nella colluttazione.”
“Non si preoccupi, sceriffo, disputerò la mia battaglia stanotte.”
“Vuole sapere un segreto, mister Lowe? Non ho mai messo piede fuori dal Dixie, però ho sentito che lì al nord ci sono tutte le libertà e fanno spettacoli con donne che si tolgono i veli come si usa fare a Parigi.”
“Certo, quelli fanno il pienone di spettatori, sicuramente più degli eventi di Catch-as-catch-can.”
“Che lei sia dannato, mister Lowe, non riuscirò mai a pronunciare il nome di quella disciplina.”

Con il boccale fra le mani, il lottatore assapora la birra. Acida e fermentata. Si ricorda del suo nome, l’amarezza glielo riporta alla mente. Angel Obike Lowe, nulla di inusuale. L’uomo mostra allo sceriffo una maschera che tiene nella valigia.

“Una maschera da furfante?”
“No, si tratta di una maschera da lottatore. Vanno di moda in Messico, ma si sono diffuse anche da noi. Stasera combatterò con questa maschera, assumendo l’identità di ‘Time’ Angel Obike Lowe.”
“Finché si tratta di maschere non ci sono problemi, ma se qualche gringo passa il confine lei può stare certo che il vecchio Jack Crockett saprà applicare la giustizia del Dixie.”
“Non ne ho dubbi, sceriffo.”
“Perché lei indossa quella maschera? Non capisco il motivo, non mi dica che è per il colore della pelle, a differenza di quanto si dice, qui accogliamo persone di colore, italiani e irlandesi senza troppi problemi, c’è sempre del lavoro onesto per loro. I messicani, quelli no, credono ancora di avere un valore nel Dixie, ma si sbagliano!”

Lowe indossa la maschera di Time. Si tratta di una maschera piuttosto primordiale, con un filo nero che la avvicina al volto, simile alle maschere teatrali italiane e francesi.

“Per i cannoni di Alamo, se indossa una parrucca potrei scambiarla per la Regina Vittoria!”
“Quando indosso la maschera, supero i limiti del tempo stesso. Riesco a vedere oltre ad esso, non è un trucco scenico, mi permette di esplorare gli eventi.”
“Mi dica cosa vede.”
“Vedo il futuro. Al posto del gruppo country c’è uno strano scatolone rettangolare appeso al muro che mostra un evento di Catch-as-catch-can. No, lì lo chiamano Wrestling. E ci sono io sul ring ad affrontare altri 34 avversari. Mi faccio strada, ne colpisco uno, poi un altro. Li butto fuori ma continuano ad arrivare. Non è facile sconfiggere così tante persone, avverto la stanchezza, il dubbio si insinua in me, ma continuo a combattere perché so che posso realizzare il mio obiettivo e diventare il vincitore della Rumble.”
“Più le cose cambiano, più rimangono le stesse!”

L’uomo si toglie la maschera dal volto ed osserva lo sceriffo.

“Come ha detto?”
“Esattamente quello che pensi, Angel.”

La voce è più rauca, il volto robusto diventa scarno e segnato da tante fatiche. La barba nera va a sostituire i baffoni dello sceriffo. Al suo posto c’è Jack Leone.

“No, tu non puoi essere qui, ti ho visto sul ring pochi secondi fa!”
“Non male questo posto, Angel. Penso che vivrei bene in un ambiente del genere, sono un cowboy nato nella città sbagliata. Ti sei reso conto che stanno cantando un brano dei Guns ‘n Roses in versione country? Questa è un’illusione, così come l’esistenza di un tizio chiamato Angel Obike Lowe. Se vuoi essere proficuo, perché non vai da qualche lottatore a dialogare con lui invece di raccontare una storia? Svegliati!”

Il lottatore indossa nuovamente la maschera e vede lo sceriffo davanti a lui.

“Non ho capito molto del suo discorso, mister Lowe, ma almeno lì nel futuro chiamano la disciplina Wrestling invece che con quel nome complicato.”
“Jack?”
“Qui mi chiamano tutti sceriffo Crockett, ma se vuole chiamarmi per nome si senta libero di farlo!”
“No, devo essermi sbagliato. Mi sono lasciato trasportare dall’immaginazione che la maschera genera in me.”
“Ah, non si preoccupi. Ha tutto il tempo che desidera, si rilassi. Verrò a vedere la Rumble, sono certo che sarà uno spettacolo interessante.”
“Certo che lo sarà. Rumble in Dixie, non è male come nome per un evento!”

Esistere fuori dal suo tempo, Angel Obike Lowe ha avuto la sensazione di vivere nel presente e nel futuro nello stesso momento, confondendo ricordi e illusioni. Per pochi istanti si è ricordato di qualcosa che non avrebbe dovuto conoscere.
Tuttavia lui sa di essere realmente lì e che Dixie in Rumble lo attende.

To Be Finished next week…

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Kokone: Ci siamo, John! Il campione assoluto e il suo sfidante oggi faranno squadra per affrontare i campioni di coppia, e magari detronizzarli!
Taggart: Riusciranno a collaborare oppure sarà un problema la loro recente rivalità per raggiungere l'obbiettivo?
Kokone: DeSade e Roux vengono accolti benissimo dalla folla, ormai fanno parte dell'elite della federazione.
Taggart: Ovazione sulle note di Charlie Big Potato per Red Revolution Raven, che scambia il cinque con diversi tifosi.
Kokone: Get Lucky e Garet Jax si palesa subissato di fischi! Il Luckyman mostra con orgoglio il titolo di Undisputed Heavyweight Champion

MAIN EVENT WBFF WORLD TAG TEAM TITLES: Paul DeSade/Joseph Roux vs Red Revolution Raven/Garet Jax

Sul ring iniziano Garet Jax e Joseph Roux

DING DING

Presa di clinch a centro ring, Garet Jax lancia subito Roux contro l'angolo presieduto da Raven, il quale NON colpisce il francese suscitando stizza da parte di Jax che parte all'assalto con una serie di FOOT STOMP all'angolo che mettono in difficoltà la rockstar di Lione! Joseph tuttavia riesce a rialzarsi e con una gomitata in pieno volto fa indietreggiare Jax connettendo una FRENCHBUSTER veramente ben eseguita!

CROWD: "Roux! Roux! Roux!"

Il pubblico è schierato totalmente con il francese, che va per lo schienamento:

1....
2....

Kick out relativamente semplice per Garet Jax! Roux rialza Jax, ELECTRIC GUITAR che lo mette nuovamente al tappeto, prima di dare il cambio a Paul DeSade!
Il figlio di Morgan DeSade entra sul ring di gran carriera e prova immediatamente a rialzare Jax, per mettere a segno la sua AFTER LIFE RESTRAINT!!!!!

Ma Jax non è l'ultimo arrivato, evita la manovra e connette con un ottimo LUCKY KICK che manda a terra DeSade! Jax si avvicina al suo angolo dolorante, ma riesce a dare il cambio a Raven!

RRR e DeSade si trovano faccia a faccia, ed è subito violento scambio di colpi tra i due.
Paul riesce a colpire Raven con una serie di pugni al volto ben assestati che mettono in difficoltà RRR, il quale reagisce con un calcio allo stomaco prima di mettere a segno una micidiale KEVIN STEEN RULES!!!!! Un Package Piledriver che segue un tentativo di schienamento:

1....
2....

DeSade Kickautta! Raven rialza l'avversario, il quale colpisce con una gomitata all'addome la leggenda italiana che indietreggia lentamente...PAIN SACRIFICE DI PAUL DE SADE SU RRR!!!!! Perfettamente connessa! DeSade non prova neanche lo schienamento, e lancia Raven contro l'angolo presieduto da Joseph Roux. DeSade dà il tag a Roux, ed il francese entra sul ring...DOUBLE CLOTHESLINE, uno da davanti e uno da dietro, che stordisce RRR in evidente difficoltà! Jax dal suo angolo "incita" il compagno ma il pubblico lo fischia, reputando tutto questo una sorta di presa per il culo da parte di Jax! Roux intanto lancia RRR alle corde e lo schianta a terra con una FRENCHBUSTER! Tentativo di pin:

1....
2....

INSIDE CRADLE DI RAVEN CHE RIBALTA LO SCHIENAMENTO!

1....
2....

Niente da fare, Roux si libera e si rimette in piedi...MA ANCHE RAVEN, NONOSTANTE I COLPI RICEVUTI, E' IN PIEDI! DDT! CLASSICA DDT DA PARTE DI RAVEN!!! Roux è a terra ma anche Raven è in difficoltà e prova ad avvicinarsi al suo angolo, dove Jax tende la mano per dare il cambio a Raven...Roux tuttavia è più fresco e si rialza prima, raggiunge Raven e lo riporta a centro ring evitando che possa compiersi il tag! Jax sembra dispiaciuto, e Roux connette con la 3 SECONDS OF FAME!!!! Raven è a terra, pin di Roux:

1....
2....

Kick Out! DARK NUIT DI ROUX che tenta di sottomettere Raven! Raven è in netta difficoltà e Jax chiama il pubblico a supporto di RRR! Il pubblico risponde e incita la leggenda ad uscire dalla manovra di sottomissione...RRR STA PER CEDERE!

Ma il pubblico continua ad incitarlo!

RRR RIESCE CON UN COLPO DI RENI A RIBALTARE LA SITUAZIONE, E SCHIANTA A TERRA CON UN ALTRO KEVIN STEEN RULES ROUX!!!! RRR tuttavia è dolorante e si accascia al mat, e striscia verso Jax che tende la mano!!!! Anche Roux è dolorante e si avvicina all'angolo di DeSade...

Entrambi sono vicini ai rispettivi compagni!!!!

TAG DI ROUX PER DESADE!
TAG DI RRR PER...PER...PER NESSUNO!!!!!

Garet Jax ritrae la mano e si allontana dal ring, subissato dai fischi e dagli insulti del pubblico!!!!!
Jax sorride e se ne va, lasciando uno sbigottito RRR a subire la furia di DeSade...PAIN SACRIFICE DI DESADE SU RRR! PIN!

1....
2....

NO!!!!!! RRR resiste! Raven viene rimesso in piedi da DeSade, il quale prova a connettere la sua AFTER LIFE RESTRAINT!!!!! RRR però riesce a scivolare alle sue spalle e lo colpisce con un calcio al ginocchio! RRR è stanco ma comincia a colpire DeSade come meglio può, per poi lanciarlo all'angolo! Purtroppo Roux è proprio in quell'angolo e si prende il tag da DeSade...MENTRE RRR PRENDE UNA RINCORSA E PROVA UNA HEAVY ROTATION su DeSade, ROUX LO INTERCETTA CON UNA CLOTHESLINE! RRR finisce a terra, DeSade, pur non essendo l'uomo legale, finisce il lavoro e riesce finalmente a mettere a segno la sua AFTER LIFE RESTRAINT!!!!!!

Roux rialza un RRR sempre più dolorante, e BONNE NUIT!!!!!
Pin di Joseph Roux:

1....
2....
3!!!!!!!!

Ed è vittoria! I WBFF WORLD TAG TEAM CHAMPIONS rimangono campioni di coppia! Decisivo il comportamento scorretto di Garet Jax!

VINCITORI


Kokone: I fischi del pubblico sono assordanti, i cori contro Garet Jax si sprecano ma del campione ormai non vi è più traccia.
Taggart: I campioni di coppia si allontanano, e Raven si rialza con l'ausilio delle corde prendendosi l'applauso della folla che ha comunque apprezzato la prestazione della leggenda, "tradito" in maniera tutt'altro che imprevedibile dal suo futuro rivale.
Kokone: E sulle immagini di Red Revolution Raven che ringrazia il pubblico, si chiude l'odierna puntata di Bloody Desperation!

WBFF...BLOOD IS THE KEY
CREDITS:
Wordlife85 (Assemblaggio + Dumas vs Bluebird + OTTPBR + Main Event)
Cith (KoF Match)
Hammer (3vs3 Match)
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