“Yuhuuuuu”
Un sussurro si evolve a voce, proviene dagli angoli più remoti del backstage, Psycho Roman l’ha riconosciuta e la insegue, le pupille iniettate di sangue, le mani strette a pugno.
“Yuhuuuu”
“Vance Cover! Bastardo! Vengo a prenderti!”, urla, spintonando chi si mette sulla sua strada, un mero ostacolo da oltrepassare. Addetti alle pulizie, arbitri, mastini della security, ognuno volge il proprio sguardo all’energumeno romano.
“Yuhuuuu… Roman… Sono qui!”
Si ferma davanti ad una porta, la voce di Cover proviene da quello spogliatoio.
“Esci fuori subito!”, esordisce Roman, il volto inscurito dall’ombra che si staglia sulla sua imponente figura, “O saranno guai, guai, GUAI!”, e bussa senza ritegno per le orecchie di chi è all'ascolto.
“Apri la porta, se ci riesci!”, risponde Cover, la voce ridotta nuovamente a sussurro. “La porta, Roman. Quella cosa a cui nessuno bada, quando trionfa. Si pone l’accento sul percorso effettuato per arrivare in un determinato punto, sull’obiettivo raggiunto, ma dell’ultimissima fatica, che per qualcuno è un pizzico impercettibile, per altri è una montagna da scalare, nessuno parla. A te, Roman, per diventare grande, manca aprire questa porta. Non ne hai mai aperta una!”.
“LA DISTRUGGO!”
Psycho Roman prende la rincorsa, determinato ad abbattere l’ostacolo che si frappone tra lui e Vance Cover, finalmente Vance Cover, quel bastardo di Vance Cover.
“Fermo!”
Una nuova voce lo interrompe, proviene dalla bocca di un misterioso individuo che si avvicina a Psycho Roman…
Una figura avvolta in un mantello, con un cappello spesso sulla testa. Un perfetto camuffamento per non farsi riconoscere.
"Io non dovrei essere qui, perché non posso più entrare a contatto con il mondo del Wrestling." Riconosciamo il volto, riconosciamo il tatto, si tratta di John Kratos.
"Ma tu, Roman, tu hai bisogno di questa chiave. Grazie ad essa otterrai il premio tanto ambito: Vance Cover, la tua nemesi. Sai, la chiave fluttuava in modo imprevedibile, ma io l'ho recuperata. Le ho dato un bel calcio spartano a mezz'aria, di quelli che aprono porte che dovrebbero rimanere chiuse. Forza, la tua meta è vicina. Annienta McFarry. No, volevo dire Cover. Annientalo, perché è la tua grande opportunità."
L'uomo con il mantello lascia la chiave nella mano di Roman, ma non molla la presa, lo osserva negli occhi continuando a sussurrare a voce bassa.
"L'irlandese farà di tutto perché tu non riesca a fermare Cover. Magari ha già trovato un piano di fuga. Sbrigati, non c'è tempo da perdere. Concludi la tua missione, guerriero!"
Psycho Roman strappa la chiave dalle mani dell'Uomo Con Il Mantello e la gira nella serratura in tutta fretta.
La porta si spalanca, un cigolio sinistro, Roman piomba nello spogliatoio, una lugubre penombra con tre muri che fissano una panca al centro, un asciugamano sopra di essa.
"Dove sei?!"
Roman si gira a destra e sinistra, controlla sotto l'asciugamano, sotto la panca, si gira verso l'Uomo Con Il Mantello, che nel frattempo è sparito, come Cover, il suo acerrimo nemico, rivale di una vita.
Psycho Roman è sull'orlo di una crisi di nervi, le gocce di sudore cadono dalla sua fronte sul pavimento e per le formiche che delle piastrelle hanno fatto le proprie case è come se piovesse, afferra l'asciugamano, lo sguardo cade su tre lettere ricamate su di esso.
M.M.F.
Roman urla, rivolto al cielo, l'ugola sanguinante.
"MCFARRY!"
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Cinture di coppia, una di esse è in esposizione, appoggiata ad un armadietto, ostacola la visuale della telecamera fissa mentre due persone parlano fra loro. Riusciamo a malapena a vedere le loro sagome, in primo piano c’è una cintura.
“Trovo ironico che noi due fossimo rivali in una sfida, ma non abbiamo quasi nemmeno combattuto insieme. Te ne sei andato, hai lasciato Bobbie alla mercé di un mercenario come Claudio Cazador. E poi un-dos-tres, il tuo sogno dorato è sfumato. Quello che voglio sapere è perché hai rinunciato, perché tu che sei l’uomo più ambizioso e motivato che io ho avuto il piacere di conoscere, hai lasciato perdere una cintura. Sai, sarò sincero con te, penso di non averti nemmeno sconfitto, Money Made Man, ops, ora dovrei dire Master of Chambers.”
L’uomo che stava parlando recupera la cintura e se la pone sulla spalla sinistra, si tratta di “Mr. Attitude” Jack Leone. Con lui c’è Felix Owens, che ha ascoltato distrattamente il suo discorso.
"Quello che chiami sogno dorato, era divenuto fin troppo rapidamente un incubo. E ferroso, scuro, pesante. Stavo...stavamo...trascinando un fardello nel quale non potevamo nemmeno vedere la nostra sontuosa immagine riflessa."
Felix Owens si avvicina a Mr Attitude, puntando l'indice sinistro sulla cintura da WBFF Tag Team Champion.
Tamburellando con il dito, riprende a parlare.
"Sono passati sette giorni da quando l'hai conquistata.
Quante volte ti ci sei già specchiato?
Quante volte hai provato a vedere se accanto al tuo riflesso appariva anche quello di Denny Leone?
Quante, Jack, quante volte?
Quante volte hai ferito i tuoi occhi cercando un riflesso che non ne ha mai voluto sapere di materializzarsi al tuo fianco?"
Mr. Attitude pare divenire scuro in volto, è una reazione naturale al pensiero di Denny su quella cintura che invece porta il nome placcato ‘Claudio Cazador’. Una placca che per lui non ha alcun valore.
“Tante volte, ma la realtà fa male, io e Denny non siamo campioni di coppia, non potremo nemmeno divenirlo. Quello che auguro a Denny è di trovare successo in quello che fa, non uno scagnozzo senza ambizioni come lo sono io. Non voglio vincere, non cerco di vincere, non voglio che il mio nome risplenda nelle arene. Io voglio una famiglia, voglio il successo di Denny, voglio che Jessica torni a chiamarmi padre. Ma le illusioni sono lo specchio del fallimento personale.
Non avrò mai più Jessica fra le mie braccia.
Non avrò mai più Denny capace di considerarmi suo padre.
Non avrò mai il successo che avrei voluto avere in WBFF.
Quello che avrò è il continuo riflesso allo specchio di un uomo che non c’è più.
Puoi chiamarlo Cavaliere del Tempo, Mr. Attitude, Cowboy di New York, The Boss, WBFF Founder o come vuoi, ma è una figura sbiadita, che forse non è nemmeno mai esistita. La persona che hai di fronte, ‘Old Jack, non è un uomo che può vantarsi di possedere quella cintura, ma è un punto di partenza. Continuerò a scegliere il riflesso rispetto alla persona che sono realmente e continuerò a cercare di ottenere tutto.”
Il Cowboy di New York fa una smorfia maliziosa, sa esattamente cosa dire all’avversario per avere la sua completa attenzione.
“Anche il main event di WBFF Maniacs VII contro di te!”
Il Master of Chambers fa un passo indietro fingendo stupore e timore.
"Avete già stabilito anche una taglia sulla mia testa, tu e il tuo tanto desiderato compagno di regno?
Mi sto accorgendo, settimana dopo settimana, che l'ambizione di ognuno dentro questa federazione non è il Main Event di Maniacs VII.
E' il Main Event di Maniacs VII contro FELIX OWENS.
Volete il palcoscenico principale, o volete la testa dell'attore principale nel palcoscenico più congruo alla sua figura?"
Jack accenna a parlare, prontamente fermato da un gesto autoritario di Owens.
"Non importa che rispondi.
Concentrati su quello che hai vinto settimana scorsa.
Ora concentrati su quello che hai perso la settimana scorsa."
“Ah… Ah, ah, ah…”
Leone comincia a ridacchiare a voce bassa, una reazione sorprendente nei confronti di chi pare averlo messo alle corde con la sua riflessione.
“Certo, ho perso un’opportunità, un palinsesto, l’occasione per ‘menar le mani’ con chi fa delle ‘mani la sua arma’. Master of Chambers, sai com’è, siamo sempre qui, l’io contro di te è un concetto superfluo da annunciare, perché al Survivor of the Ring ci basterà continuare ad avanzare di turno.
Io mi occupo dei ‘miei’, tu dei ‘tuoi’, è inevitabile che ci troveremo a collidere.
Pensa… tu, disarmato ma pericoloso, ed io, armato ma innocuo, che sfida verrebbe fuori.
Quarto di finale?
Semifinale?
Finalissima?
Non ha importanza.
Jack Leone vs Felix Owens.
Pro Wrestling, Ultraviolence, definiscilo come vuoi, ma alla fine dei conti NOI siamo i sopravvissuti del ring.
Siamo sopravvissuti alla Grande Caduta, gli anni ’30 per noi sono stati tre anni fa, i nostri imperi sono crollati, non siamo più quelli che vengono chiamati ‘signor sì’, siamo uomini che hanno cambiato il loro modo di agire.
Ma alla fine, concentrandomi su quello che ho perso la settimana scorsa e quello che ho perso e modificato tre anni prima, scelto la disfatta recente, perché mi ha portato ad avere una cintura.
Come direbbe mio figlio, quello più scuro nel carattere ma di cuore, ‘il campione è qui’! Certo, mezzo campione e mezzo uomo, ma sono il tuo erede.”
Osservando la cintura, ‘Old Jack esclama, “non diverrò Oblio. Il mio cuore pulserà in fusione spirituale con questa cintura. Credimi, non volevo vincerla ma ora che la possiedo è divenuta parte di me. C’è oro in essa, alla fine dei conti avevo dimenticato quanto amo quel concetto così facile da comprendere per un uomo, il lusso.”
"Intrigante come tiri in ballo il lusso, tu che lo avevi abbandonato e che ora ti stai abbandonando ad esso - quando io che mi ci ero perduto ho optato per lasciarlo agli altri, per salvarmi, per salvami, per salvarmi."
Owens indietreggia, si appoggia ad una parete, si lascia scivolare a terra, in una posizione che recentemente tende ad utilizzare - quasi che a star seduto riesca a riportare maggior ordine nei suoi pensieri e nelle sue parole.
"Stai vaneggiando sull'aver smarrito l'occasione di competere contro il sottoscritto, pugno su pugno, calcio su calcio, sofferenza su sofferenza. Mentre glissi sulla tua vera sconfitta, il non avere più occasione di combattere nel prossimo futuro accanto a tuo figlio. Sei Campione, questo è vero, ma questo ti impone di difendere quell'alloro sempre e solo contando sulle tue forze e su quelle del poderoso Claudio Cazador. E Denny? Lui va per la sua strada, barricata da un tuo potenziale avvento, una grande T bianca e rossa su sfondo blu, a farti capire che per te non c'è posto."
Guarda per terra, il Master of Chambers.
"Io per te non sono un obiettivo reale, Jack.
Mr Attitude è il tuo obiettivo reale.
E sai meglio di me che non puoi sconfiggerti, non puoi sconfiggere le tue illusioni.
Il battito associato a quella cintura, sarà sempre irregolare, aritmico.
C'è una generazione che ci separa, Jack, eppure sono io quello seduto per terra a farti la morale, a cercare di svegliarti.
Jack Leone è più grande di come lo stai dipingendo adesso, opaco ritratto di quello che fu."
Felix Owens finalmente si alza in piedi, passa accanto a Mr Attitude, rallentando appena l'andatura, e batte la mano sulla spalla ornata della cintura da Campione di Coppia.
"Questo non è oro, ma piombo."
Proseguendo verso l'uscita, il Master of Chambers scompare dall'inquadratura, che si stringe in primo piano sulla cintura detenuta da Jack Leone, brillante nonostante le impronte digitali che rendono anomalo il suo lucore.
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Taggart: "Bene, è ora di dare la linea al Backstage!"
El Kokone: "Cosa abbiamo?"
Taggart: "Non lo so, dice solamente Backstage."
El Kokone "Uhm .. ogni volta ho sempre sperato si trattasse di un Backstage di qualche servizio fotografico di qualche figa."
Taggart: "E' la WBFF, qui si fa Wrestling."
El Kokone: "Oh, la speranza è l'ultima a morire."
Taggart: "Andiamo avanti va."
La linea quindi stacca e ci porta nel Backstage. Siamo in una stanza, più precisamente in uno dei camerini che l'Arena di Wichita ha dato in prestito per questa sera ad un'atleta in particolare, che proprio in questo momento viene inquadrato dalle telecamere, stiamo parlando della Rockstar Francese, Joseph Roux!
Quest'ultimo è in piedi, ma non fissa la telecamera, continua a fissare altrove, dietro alla telecamera e si mette a sedere, con uno dei suoi classici sorrisi stampato sul volto, inizia a parlare.
Roux: "E' sempre un piacere averti qui, grazie per la risposta, posso sempre contare su di te. Comunque ti ho chiamato perché non so veramente più cosa fare, sai darmi qualche consiglio? Ovviamente sto parlando della situazione che si è creata intorno a Paul DeSade e .. me. Insieme si combatte alla grande e i risultati lo hanno sempre dimostrato, è un ottimo Tag Team Partner e penso anche io di esserlo per lui, ma come avrai potuto vedere dalla puntata di settimana scorsa, io e Paul, più che altro lui, ci siamo dati un limite. Prima pensare al Survivor of the Ring e poi, nel caso vada male, concentrarsi nella conquista dei titoli di coppia. Morale della favola, la dirigenza ci piazza nuovamente un incontro di coppia e sono sicuro che questa cosa farà altamente incazzare Paul."
Piccola pausa per il DarkPussy che non sorride più, ha un'espressione al quanto seria al volto.
Roux: "Voglio che lui sappia che io non c'entro nulla con questa cosa, non ho voluto e chiesto alla dirigenza di darci un incontro di coppia, voglio solo che questa cosa non rovini il nostro status. Ora che finalmente sono riuscito a prendere un pò di fiducia da Paul non voglio assolutamente perderla. Quindi ripeto Monsieur .. sapresti darmi qualche consiglio? Non dovrei presentarmi nell'Handicap Match e lasciare DeSade sfidare Owens così da dargli una grande opportunità di battersi contro un grande Wrestler? Ci devo parlare? Non so .. veramente .. diamine."
Sospiro, il Lyon d'Or sospira ma sbuffa per tutto quello che ha detto, ma non ferma la sua voglia di parlare ed infatti riprende subito il discorso.
Roux: "Sapevo che non sarebbe stato facile qui in WBFF, ma cazzo, non mi sarei mai immaginato che il difficile era proprio questo. Decidere se combattere in coppia oppure no. Questo è il motivo per cui ti ho chiamato, ti chiedo quindi un consiglio, e scusami se l'ho ripetuto più volte. Ho ancora un pò di tempo prima dell'inizio del nostro incontro? Cosa devo fare? Vado da lui? Cerco di chiarire la situazione?"
Il Frontman dei Chain Reaction è al quanto preoccupato e perplesso, ha posto queste domande a Monsieur X, persona di cui non sappiamo ancora l'identità, e ora attende una sua risposta, sperando sia quella più gradita a lui.
Monsieur X: "Ragazzo mio, non devi assolutamente preoccuparti. Cerca di concentrarti sui match, su ciò che succede sul ring ed attorno al ring, non pensare ai rapporti interpersonali, quantomeno non adesso. E' caldamente consigliabile mantenere buoni rapporti con papabili alleati, ma il Survivor of the Ring consente a ciascuno di voi di esprimere la propria individualità nel modo che ritiene più opportuno."
Monsieur X poggia la mano destra sulla spalla sinistra di Roux, il quale ricambia con un sorriso.
Monsieur X: "Spero che questo ti sia chiaro. Se, per un solo istante, il pensiero di dover chiarire un qualcosa che non necessita di chiarimenti sfiorerà la tua mente nel corso del tuo match, sarà quello il momento esatto in cui il tuo avversario ti colpirà. Scarsa concentrazione è sinonimo di debolezza, e la debolezza è condizione sufficiente a determinare una sconfitta."
Roux si sposta leggermente all'indietro, e annuisce a Monsieur X, ponendogli un'ultima domanda.
Roux: "Quindi mi consigli di partecipare al match di stasera?"
Monsieur X: "Hai bisogno che ti risponda? Seriamente?"
Roux sorride nuovamente e fa segno di no con la testa.
Roux: "Ora è tutto chiaro. Ti ringrazio, sa anche se forse chi ci vedrà da fuori potrà pensare che sia stata una discussione inutile per me invece, è stata di fondamentale importanza. Ti ringrazio ancora .. grazie infinite, ora concentrazione al massimo e sotto con il Match! Let's Rock!!"
Lyon Noir esegue la sua Taunt verso la persona misteriosa, questa volta non c'è l'abbraccio, solo la stretta di mano. La telecamera, fissa, continua a non mostrare l'identità del personaggio che sta parlando con Joseph Roux. Comunque sia la linea stacca e ci riporta al tavolo di commento.
El Kokone: "Un po' di Figa qua?!"
Taggart: "Ma che dici?"
El Kokone: "Chiedevo .. magari il prossimo servizio è di Crystal e allora potrei tranquillizzarmi per un po'"
Taggart: "Chissà, andiamo avanti con la puntata .."
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Taggart: “La prossima sfida è valida…”
Kokone: “…ad un bel niente! Non ci sono titoli in palio, si tratta del match tra Bluebird è Kolme”
Taggart: “ma infatti volevo solo dire che è una sfida molto valida! Si confronteranno uno dei lottatori più interessanti del roster, Bluebird, e un wrestler molto…”
Kokone: “…molto un bel niente. È Kolme”
Taggart: “Sì, ma…”
Kokone: “Kolme”
Taggart: “Okay. Sarà molto interessante vedere la condizione di Bluebird dopo il match che ha avuto a The Last War contro Gaijin”
MATCH 2: Kolme vs Bluebird
Kolme è già sul ring, estasiato per aver ottenuto questo incontro e determinato ad uscirne vittorioso, lo sguardo puntato verso lo stage dal quale fa il suo ingresso Bluebird tra l’entusiasmo del pubblico e le note di 1984 dei Sadistik!
Taggart: “Il Bluccello sembra parecchio nervoso a giudicare dallo sguardo e dalla foga con cui si dirige verso il ring”
Kokone: “sarei nervoso anch’io se mi chiamassi Bluccello”
Taggart: “Beh, io lo sarei se sul punto di conquistare una vittoria dopo un match durissimo il mio avversario svanisse nel niente determinando un no contest, esattamente quello che è successo a The Last War”
Kokone: “Questo è quello a cui devi prepararti se sai di dover salire sul quadrato con un tipo misterioso e schizzato come Gaijin”
Stavolta Bluebird non attende il suono della campanella ma corre sul ring e vi entra scivolando, evidentemente furioso e desideroso di menare le mani dopo il non-esito dello scontro avvenuto all’ultimo PPV. Altrettanto determinato è Kolme che non attende che il suo avversario si alzi e lo attacca subito con una serie di pestoni, l’arbitro dà dunque il via ufficiale all’incontro.
DIN DIN DIN
Kolme continua con una serie di pugni ma Bluebird ancora più furioso che durante il suo ingresso contrattacca a suon di sganassoni per poi sbattere Kolme violentemente al paletto con un irish whip!
Prende la rincorsa e via con un LARIAT VIOLENTISSIMO!
WHOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!
Kolme ha sentito il colpo infatti è già crollato a terra ma Bluebird è troppo infuriato per finirla qui e lo investe con una serie di pugni tanto che l’arbitro deve interromperlo.
L’arbitro cerca di discutere con Bluebird che non pare molto interessato ad ascoltarlo, ma ciò permette a Kolme di riprendersi giusto quanto basta per rialzarsi almeno sulle ginocchia. Bluebird torna per afferrarlo ma Kolme si aggrappa ai suoi pantaloni e con forza e furbizia lo sbatte contro il turnbuckle! Poi school boy pin:
1…
2…
NIENTE!
I due si rialzano e si vengono incontro, capocciata in faccia a Kolme da parte del Bluccello!
Taggart: “Io Bluebird non l’ho mai visto così arrabbiato”
Kokone: “Lo sarei anche io se…”
Taggart: “…se mi chiamassi Bluccello. Lo hai già detto”
Kokone: “Volevo dire ‘se fossi tedesco’”
Taggart: “Ah…”
Kolme barcolla dal dolore facendo l’errore di dare la schiena al suo avversario che lo prende in consegna e…THE BALANCING ACT a segno!
Backdrop Driver violentissimo e Kolme pare nel mondo dei sogni!
Bluebird lo sistema schiena a terra e va col pin:
1…
…………………….
………………………………………………
LE LUCI VANNO VIA PER QUALCHE SECONDO…
……………………..
……………………..
Le luci tornano e Bluebird è sempre in posizione di pin sul suo avversario MA AL POSTO DI KOLME C’È GAIJIN!!!
BLUEBIRD STA SCHIENANDO GAIJIN, COMPARSO DAL NULLA!
Bluebird ha un colpo per lo scambio di avversario avvenuto dal niente, il corpo sul quale era poggiato è cambiato in un altro mentre c’era il buio totale nell’arena. Com’è possibile?
Gaijin intanto intrappola Bluebird nella WARRIOR’S BREATH!!!
WARRIOR’S BREATH!!!
Koji clutch applicata dallo Straniero che ha sul volto la maschera triste, è dunque in Bard Mode!
L’arbitro intanto fa suonare la campanella per sospendere il match, vista la sparizione di Kolme, il tutto mentre Bluebird è intrappolato nella morsa letale di Gaijin!
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VINCITORE: No Contest
Gaijin non vuole mollare la presa, Bluebird è impossibilitato a liberarsi dalla mossa finale del lottatore mascherato, cerca allora disperatamente di avvicinarsi alle corde anche se non stanno combattendo un match ufficiale.
La presa dura un minuto…
…ma Bluebird CE LA FA!
Afferra la corda più bassa e si trascina fuori dal ring portandovi pure Gaijin che nel frattempo non ha mollato la presa!
Alla fine lo fa, una capriola all’indietro e poi sale sul ring!
GAIJIN ATTENDE BUEBIRD SUL QUADRATO!
PER LUI IL LORO MATCH DI THE LAST WAR NON SI È CONCLUSO E DEVE RIPRENDERE ADESSO!
Bluebird è incredulo e allo stesso tempo incacchiato come una biscia, urla qualcosa che suona come un “CHE C***O HAI IN QUELLA FO**UTA TESTA, FIGLIO DI PU***NA?!?”
Poi sale sul ring, i due sono in piedi uno di fronte all’altro distanti un paio di metri, Gaijin ancora in Bard mode ed in posizione da combattimento.
L’arbitro e il timekeeper sono confusi dalla situazione, si confrontano…e decidono infine di far partire un nuovo match!
WBFF RULES MATCH: Gaijin vs Bluebird
Bluebird parte come una furia ma Gaijin, molto più calmo, lo sorprende con un drop toe hold per poi chiuderlo in una armbar.
Kokone: “WTF?!? Un nuovo match dal nulla?”
Taggart: “Non un nuovo match, lo stesso match di The Last War! Pare che per Gaijin il tempo si sia fermato in queste settimane e che il match non sia mai stato interrotto! Quest’uomo vive in un’altra dimensione fuori dallo spazio e dal tempo!”
Kokone: “Anche le palle del Bluccello stanno girando così vorticosamente da aver aperto un varco dimensionale”
Taggart: “Bluebird è infuriato ma dovrà cambiare umore e strategia se vorrà liberarsi, lo Straniero è infatti nella sua modalità più tecnica”
Kokone: “Pare averti ascoltato”
Bluebird si libera con una capriola in avanti, Gaijin si fionda sull’avversario per un’altra presa ma il tedesco, schiena a terra, lo colpisce con un calcio di punta in faccia!
Gaijin si mette le mani sul volto dando la schiena a Bluebird, lo stesso errore commesso prima da Kolme!
THE BALANCING ACT DI BLUEBIRD!!!
NO!
Gaijin si libera con una capriola in aria e con un ulteriore salto all’indietro raggiunge uno dei quattro angoli!
La sua maschera è sorridente, adesso è in Juggler Mode! La sua modalità flyer!
Il calcio di Bluebird ha infatti spostato la maschera dello Straniero e la sua personalità è cambiata di conseguenza!
La finisher schivata unita a quel sorriso sulla maschera rappresentano per Bluebird il danno e la beffa, facendolo infuriare ancora di più! Si scaglia verso l’angolo ma Gaijin è rapido e agilea evitarlo fiondandosi tra le corde per poi colpire con un PENDULUM KICK!!!
Calcio subito in faccia pure per Bluebird, mentre Gaijin salta sul paletto e gli si lancia addosso!
LOW BLOW IN VOLO!!!
Colpo scorretto da parte di Bluebird!
Gaijin rotola sul ring tenendosi i gioielli di famiglia per il dolore provocato dal colpo subito, Bluebird si avvicina per afferrarlo ma…non ci riesce!
Gaijin rotola ancora come una trottola impazzita rendendo impossibile la cattura!
Bluebird dopo alcuni tentativi sembra sul punto di prenderlo ma Gaijin rotola sotto le corde e abbandona il ring!
Der Wanderer non si arrende e scende pure lui ma subisce un eye poke!
Chi di colpo scorretto ferisce di colpo scorretto perisce e Bluebird è costretto ad indietreggiare subendo il colpo subito ai bulbi oculari, nel frattempo Gaijin è salito sulle transenne ma curiosamente non si scaglia sul rivale preferendo camminarci sopra come un equilibrista.
Ripresosi, Bluebird va per afferrarlo alle gambe ma con un balzo Gaijin è tra il pubblico e sale le tribune!
Gaijin fugge!
Bluebird è incredulo ma per lui non finisce qui e va a rincorrere il fuggitivo ma una volta tra il pubblico…non riesce a trovarlo!
Guarda in faccia ad uno ad uno gli spettatori della zona in cui si trovava Gaijin ma non riesce a trovare il suo avversario!
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Vincitore: No Contest
Kokone: “Ma no! Un altro no contest?”
Taggart: “Già, ma abbiamo capito una cosa da questi due incontri: tra Gaijin e Bluebird non è ancora finita”
Kokone: “Qualcosa però è finito. E non si sa dove”
Taggart: “Cosa?”
Kokone: “Kolme”
Taggart: “Ah già, quello…”
Bluebird riesce infine a trovare Gaijin, o meglio, soltanto la sua maschera dal ghigno beffardo. Sul volto di un bambino tra il pubblico. Cerca di interrogarlo su come sia riuscito a procurarsela, ma il piccolo non sa la risposta.
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Backstage dell'arena di Wichita, la telecamera inquadra due lottatori che ultimamente hanno condiviso parecchie volte la scena: da un lato Paul DeSade, dall'altro Joseph Roux. Il figlio del più famoso Morgan sta seduto su una panca di legno mentre la rockstar francese sta appoggiato al muro di fronte, ma è l'atleta di Cambridge a parlare per primo.
PDS: "Qualcuno deve avere un notevole senso dell'umorismo lassù..."
Roux alza gli occhi al cielo... E trova il soffitto.
PDS: "Sto parlando della dirigenza, Joseph. Sto parlando di coloro che nel momento in cui io decido di perseguire la mia strada in totale autonomia, decidono di complicare la mia esistenza facendomi tornare nuovamente qui, di fronte a te, nell'attesa di affrontare un match insieme."
PDS: "Come faccio a dimostrare di meritare un posto nel Survivor of the Ring se continuo a lottare al tuo fianco? Come posso far vedere a tutti che merito un posto nel torneo se sono chiamato a lottare in scontri impari contro avversari che non possono resisterci?"
Lyon Noir accenna un sorriso e allo stesso tempo anche un sospiro di sollievo, poi inizia a parlare.
Roux: "Innanzitutto ti ringrazio per non aver pensato che nell'incontro di questa sera ci sia stato di mezzo il mio zampino. E' la prima cosa che mi è venuta in mente non appena letta la Card. "Cazzo, chissà come la prenderà Paul?" .. immaginavo che la tua reazione sarebbe stata questa, ma non pensavo proprio che l'avresti presa, alla fin fine, così alla leggera. Questo è un bene, e mi fa piacere."
Piccola pausa per il Frontman dei Chain Reaction.
Roux: "Per quanto riguarda l'incontro beh, dimostriamolo insieme! Ok, è un Handicap Match ma abbiamo comunque l'opportunità di battere uno dei migliori atleti in circolazione qui in WBFF o sbaglio? Felix Owens, io lo ritengo un grandissimo atleta che sarà sicuramente in grado di tener testa ad entrambi perciò dire che prima di tutto, non bisogna assolutissimamente abbassare la guardia. Dobbiamo combattere come abbiamo sempre fatto finora, pensare che sia un normale Tag Team Match e vincere l'incontro. Una vittoria che sicuramente sarà anche un buon trampolino verso i titoli .. anche se so che tu preferiresti aspettare di parlare dei titoli di coppia .."
DeSade replica a Roux.
PDS: "Non si tratta di avere maggiori possibilità verso i titoli di coppia... E' l'idea di infierire contro una persona che mi ha dato tanto qui dentro che mi infastidisce. Lui solo contro di noi, lui che alla fine è stato l'unico a credere in me e che purtroppo non sono riuscito a ripagare a dovere... Adesso dovrà subire anche questa umiliazione..."
DeSade scuote la testa.
PDS: "Non immaginavo di poter provare sentimenti del genere per qualcuno che alla fine è poco più che uno sconosciuto... Nemmeno per mio padre ho avuto pensieri del genere all'inizio!"
DeSade sorride.
PDS: "Eppure forse hai ragione tu... Forse è una tappa necessaria quella di stasera: che sia per entrare nel Survivor of the Ring o che sia per dimostrare ancora di più di meritare una shot ai titoli di coppia della WBFF, questa sera io e te dovremo mettere da parte ogni possibile pensiero positivo nei confronti di Felix Owens e annientarlo come il peggiore dei nemici. Ed è così che farò."
PDS: "Ma prometto di essere rapido e indolore."
Sorriso stampato sul volto della Rockstar Francese, contento di sentire queste parole da parte del figlio di Morgan DeSade.
Roux: "Era proprio quello che volevo sentirti dire!! Let's Rock, Paul! Let's Rock!!"
DarkPussy apre la bocca, tira fuori la lingua ed esegue il gesto delle corna con le mani. DeSade si allontana e la stessa cosa fa il Francese di Lione.
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James McFist si trova nel grande atrio dell'arena, nei pressi di uno stand che distribuisce bevande alcoliche e analcoliche. Il titolare, non appena lo vede, gli serve subito una bottiglia di birra bionda da 66cl. Hammer sgancia la grana sul banco e si allontana, iniziando a mandar giù diversi sorsi, fino a quando non è costretto a fermarsi a causa dell'arrivo di qualcuno.
La Huntress Queen, Artemis. La donna si impone sul cammino di James e rimane immobile davanti a lui, a braccia conserte, senza dire una parola.
Hammer: "Jana, gira voce che io e te potremmo avere una relazione segreta, così facendo non aiuti nè me nè te stessa."
§Artemis§ Dici sul serio??
Hammer: "No, ovviamente."
§Artemis§ Sei un ipocrita, James McFist..
Hammer rimane interdetto, non è abituato a ricevere accuse di questo tipo dalle persone che ritiene sue amiche.
Hammer: "Parli della presunta relazione tra...!?!"
§Artemis§ No, non c'entra un accidenti, per me quello è un discorso che non è mai stato aperto, non è necessario che venga articolato e poi concluso, ha poco senso a priori..
Hammer: "E allora di che parli?"
Lady Dizziness scuote il capo, poi sbuffa
§Artemis§ Chiunque qui dentro sarebbe pronto a scommettere una grossa cifra sul fatto che tu sia del tutto spontaneo e sincero, fa parte del tuo personaggio o credi di esserlo davvero?? Perché sai, da un po' di tempo a questa parte mi sto rendendo conto che....la tua profonda etica non è soltanto assurda, sta cominciando ad essere anche fastidiosa e discutibile.. Chi è il vero James McFist?? L'uomo deluso che in preda alla frustrazione ha calciato la mano di Drago tesa in suo aiuto, o l'uomo che poco dopo ha abbracciato con fervore il detentore di quella cintura che sarebbe potuta essere sua??
McFist tracanna birra a più non posso, per il momento non risponde.
§Artemis§ Rispetto?? Stima?? Saresti in grado di dirmi, qui e adesso, che per te conta molto di più avere tra le braccia un amico piuttosto che il titolo di campione indiscusso della Wbff??
Stavolta James interrompe il suo silenzio e si tuffa all'interno della stramba questione.
Hammer: "Si chiama in un solo modo tutto questo, sportività. Ma mi rendo conto di aver dimenticato, qualche settimana fa, di propinarti adeguatamente tale concetto."
§Artemis§ Sportività?? Non preoccuparti, so cosa significa, ma qui siamo di fronte a qualcosa di ben diverso!! Anch'io so essere sportiva con chi riesce a guadagnarsi il mio rispetto sul ring, ma quando desidero fortemente qualcosa, quando voglio raggiungere un traguardo che per me è di vitale importanza, quando in quell'impresa ci impiego tutta me stessa, non esiste più la mera sportività.. Sono disposta a travolgere tutto e tutti per spianarmi la strada.. Quando vuoi fortemente qualcosa la sportività lascia spazio all'agonismo, se mantieni il buonismo ti aspetta solo l'agonia..
McFist allunga la bottiglia di birra verso la lottatrice, la quale la afferra pur rimanendo spiazzata.
Hammer: "Perchè sei qui, Jana? Perchè volevi dirmi a tutti i costi ciò che pensi di me o forse... Perchè dopo The Last War ti sei avvicinata all'alcool più di quanto tu sia disposta ad ammettere? Bello stand quello alle mie spalle, vero? Ottima birra. Dicevamo?"
§Artemis§ Touché..
Hammer afferra la bottiglia che aveva appena dato ad Artemis e gliela strappa di mano, poi la getta a terra con noncuranza.
Hammer: "Puoi fingere di aver trovato migliaia di benefici dalla tua sconfitta di The Last War, puoi apparire come una donna più forte, più saggia e più determinata di prima, ma tu sai bene come stanno le cose. Puoi attaccarmi all'infinito, Jana, ma so che non pensi davvero ciò che è contenuto nelle tue affermazioni, oppure che lo pensi davvero ma solo perchè sei condizionata dal periodo negativo che stai attraversando. Se mi concedi un'ultima lezione da apprehensive daddy... Concentrati su ciò che conta davvero per te, su ciò che ti sta a cuore. E fai tesoro delle esperienze fatte, cogliendone i lati positivi e non solo quelli negativi. O vuoi forse dirmi che in questo frangente per te è più importante stringere tra le braccia un titolo di questa federazione piuttosto che il tuo Petr Vesely?"
La Huntress Queen non risponde.
Hammer: "Ultimamente tu e Petr litigate spesso, ho notato. Lui non ha colpe o influenze sulla tua carriera professionale, così come tu non ne hai sulla sua. Ascoltalo di più e fai in modo che anche lui ti ascolti di più, supererai questo momento alla grande, ne sono certo. E, nel caso in cui non te ne fossi ancora accorta, negli ultimi mesi sei già migliorata, a vista d'occhio, oggi sei una donna e una lottatrice migliore di quella che i tuoi occhi scrutano allo specchio."
Artemis annuisce e si avvicina un po' di più a James, poi distende le braccia in avanti e poggia con tocco morbido le mani sulle spalle dell'uomo..
§Artemis§ Tempo fa ti ho ringraziato per avermi insegnato cosa fare in qualsiasi situazione, oggi ti ringrazierò per qualcos'altro.. Per avermi insegnato cosa EVITARE, cosa NON fare per nessuna ragione al mondo, in quasiasi contesto.. Come ad esempio portare la stima e il rispetto sul ring senza pensare di lasciarli fuori, lasciando che ti rendano più docile e che ti pongano ad anni luce di distanza dagli obiettivi che vuoi raggiungere, com'é successo a te la scorsa settimana.. O fare l'eroe da quattro soldi bucati e salvare qualcuno dalla nocività degli alcolici, pur sapendo di essere una persona che continua a bere fiumi di birra nonostante il rischio di cirrosi epatica scampato per miracolo nel corso degli anni, come stai facendo tu adesso.. Oppure comprendere di essere caduti nel ridicolo se si è pensato, anche per pochi istanti, che la situazione di chi non è riuscita ad avere la sua opportunità sia più grave di quella di chi, al contrario, ne ha ottenute due fallendole entrambe, una dopo l'altra....Come accadrà a te Hammer, tra poco, non appena sarò andata via..
La lottatrice di Praga si allontana da McFist, lasciandolo pensieroso.
Hammer: "Touché."
James sorride continuando a seguire Artemis con lo sguardo.
Camera fades.
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Carson City, Nevada. Monday July 31th, 18:37 pm.
Esistono soltanto due città in cui Justin Delaware può essere acclamato come un beniamino, e non tenuto alla larga come un malato di peste. Una di queste è senz'altro Manaus, la sua città natale in Brasile, l'altra... La residenza americana in cui ha trascorso la maggior parte della sua vita, Carson City.
Un gruppo di curiosi è venuto a conoscenza del ritorno di Sheenan in città dopo un periodo d'assenza piuttosto lungo. Una ventina di persone, tra cui ragazzi e adulti di entrambi i sessi, si è accalcata a pochi metri dalla dimora del Tribal Warrior. Il cameraman inquadra la porta della casa, che è appena stata aperta, poi con un zoom in ci permette di distinguere chiaramente la sagoma di Sheenan. Il lottatore, com'era prevedibile, non è in ring attire e non presenta alcun body o face paint.
La gente inizia a scaldarsi non appena lo vede e Voodoo Doll, dopo qualche istante trascorso a studiare ognuno di loro dalla soglia della porta, si fa avanti e con passi molto lenti li raggiunge.
Sheenan: "Perchè siete qui?"
Unknown Man: "Perchè sei tornato a casa, e perchè Carson City è anche la nostra casa!"
Sheenan: "Capisco."
Il wrestler mantiene un'aria del tutto indifferente, apatica. Non mostra un briciolo di entusiasmo.
Sheenan: "Quindi non siete qui perchè credete nel lottatore che sono o perchè i concetti che elaboro sono arrivati dritti alla vostra anima, ma perchè io e tutti voi viviamo, o siamo vissuti, a Carson City."
Non arriva nessuna risposta da nessuno dei fans del Tribal Warrior.
Sheenan: "Patriottismo americano. Siamo nel ventunesimo secolo e la maggior parte della gente crede ancora che siano bandiere, luoghi, stereotipi e usanze a costruire gran parte delle individualità. No, non sono in collera con voi, non è colpa vostra. Posso capirvi, avete vissuto la vostra intera esistenza all'interno di una grande campana di vetro. Se ognuno di voi avesse visto ciò che hanno visto i miei occhi, capirebbe che esiste qualcosa di più grande, di più variegato, di meno effimero."
Sheenan continua ad osservare i volti dei presenti, uno dopo l'altro, concedendosi una lunga pausa.
Sheenan: "Ma non è mai troppo tardi, mai. Non è colpa vostra se siete finiti dentro a quella campana, ma sarà colpa vostra se non farete nulla per uscirne fuori. Se provaste a concentrarvi, ad allontanare tutto ciò che è inutile dalla vostra quotidianità, forse riuscireste a condividere le mie idee e a capire il mio mondo. Un mondo che è anche il vostro, nonostante voi ne percepiate solo una minima porzione. Se riusciste a vedere con i miei occhi, ve lo assicuro, capireste che non può esistere un luogo tanto confortevole da essere chiamato casa se avete suscitato la collera dello spirito sbagliato. Se foste in grado di uscire da quella campana, dico proprio a voi, capireste quanto siano intuili le vostre ossessioni o dispute di carattere territoriale, poichè l'intero mondo sarebbe di vostra proprietà, TUTTO."
La gente appare un po' frastornata, il Tribal Warrior infatti dà un taglio netto al discorso.
Sheenan: "Ma per questo c'è tempo. Chi di voi vuole vedere Sean?"
I fans iniziano a fare un gran baccano, presi dall'entusiasmo. Sheenan fa marcia indietro e torna verso la porta, seguito dalla gente armata di estrema curiosità. Il primo ad entrare in casa dopo il Voodoo Doll è il cameraman della WBFF, che cattura in un angolo del salotto... Sean X, con un aspetto orribile e soprattutto... Rinchiuso letteralmente all'interno di una campana di vetro!
L'ex Nelja è completamente immobile, in apparente stato di quiete, come se quello fosse davvero il suo posto. Ma non appena la gente inizia ad entrare in casa cambia tutto, Sean sgrana gli occhi e spalanca le fauci, poi si scaglia contro il vetro nel tentativo di azzannarli, ma senza successo. La base della campana di vetro è fissata ad una piattaforma, a terra, che impedisce alla struttura di muoversi nonostante i vigorosi movimenti di Sean. Alcuni dei fans iniziano a manifestare fin da subito qualche timore.
Unknown Woman: "Non è pericoloso, no? Cioè, chiuso lì dentro non ha alcuna possibilità di venirci addosso, giusto?"
Il Voodoo Doll sorride.
Sheenan: "Sean è vissuto all'interno di una campana di vetro per tutta la sua vita, vuoi scherzare? Ora è diverso, i veri uomini e le vere donne prima o poi ESCONO SEMPRE dalle proprie campane di vetro."
Sean urta contro il vetro, con forza sempre maggiore. Ha visto carne, carne da afferrare, carne da ingurgitare. Dopo l'ennesimo colpo compare una lunga e pericolosa lesione sul vetro!
Sheenan: "Oggi vi sto offrendo i rudimenti per iniziare a distinguere con esattezza la forma delle vostre campane di vetro, poi starà a voi capire come uscirne."
Non lo ascolta più nessuno, la gente impaurita inizia a precipitarsi fuori dall'abitazione di Sheenan.
Unknown Kid: "Sei un folle!"
Sheenan: "Non sono stato io ad entrare in casa vostra, Sean sarebbe rimasto sereno e al suo posto senza voi tra i piedi."
SCRAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAASH! Vetro in frantumi, the zombie is unleashed!
La gente però ormai è fuori casa, probabilmente Sean non raggiungerà nessuno di loro. L'inquadratura si fa traballante, il cameraman non sa bene come agire: da una parte vorrebbe fuggire anch'egli, ma quando l'obiettivo finisce casualmente sul volto esterrefatto e incredulo di Sheenan qualcosa lo blocca.
La telecamera viene spostata verso l'uscita, sul varco della porta appare la sagoma di un uomo di colore che non sembra per niente spaventato da ciò che sta accadendo.
LUIS RIVA! E' PROPRIO LUI! LUIS RIVA!
Riva: "Salve, Justin."
Quando il cameraman torna ad inquadrare in direzione di Sheenan ci vengono mostrate le ultime immagini confuse della scena, un ringhio famelico e il volto deturpato di Sean X che si fa sempre più vicino all'obiettivo, poi un tonfo sordo.
Camera fades.