Bloody Desperation 10x06 - 03/03/2017

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
GregorHeavans
00venerdì 3 marzo 2017 21:54
Esterno dell'arena ... è notte profonda.
L'immagine che ci viene in contro non è per nulla nitida, pessima, quasi non si nota nulla se non le poche cose a bassissima risoluzione illuminate da una luce giallastra.
Ma riconosciamo il volto ... è Harold Hog.

HH: "Jack Leone avrebbe dovuto far abortire le sue donne, avrebbe evitato al mondo del wrestling cani del livello di Danny Leone o Alfonso.
...un vecchio cane che ancora non si arrende. Ahah cazzo che immagine orribile.
Fottuti porci ..."

L'immagine continua ad esser pessima, ma possiamo intuire che siamo all'aperto ora.

HH: "Tre fottuti mesi che quel porco di Otis è stato schiacciato insieme al so fottutissimo camper.
Cosa che Danny Leone non è stato mai capace. Odiare il padre? Ah!
Queste non sono altro che cazzo di chiacchiere; Io sto facendo quello che Jack avrebbe dovuto fare anni e anni fa e quello che Danny avrebbe dovuto fare già da tempo: Eliminare quel porco ed eliminare anche il suo seme; una volta per tutte.
...
Mentre voi due. Ah! Non siete altro che chiacchieroni..."

La Iena del sonora potrebbe dire di più, molto di più. Ma la registrazione viene chiusa di netto.




Locandina

[10x06] Bloody Desperation: 03/03/2017 [@Cedar Rapids (Iowa)]


Match 1: Leone’s Family (Jack & Denny Leone) vs Hog Family (Eugene & Harold Hog) [If Leone’s Family win, they are added to the World Tag Team Championships match at WBFF Maniacs IX]
Match 2: Inter-roster Chamber match: Team BD (Chadwick Ellis & Dustin O’Malloran) vs Team EH (Beatrice & Ava Misfit w/ Cami Bucket)
Main Event: Aaron Kirk & Crystal Houghton vs Drago & Gaijin vs Sheenan & Sophitia [Three Way Tag Team Steel Cage match]
Contract Signing: Bluebird & Daniel Stuart & Paul DeSade - Cage of Death match IX


Taggart: SIAMO IN RITARDO! IL NETWORK CI FARA' LA PELLE!
Kokone: Niente aneddoti allora?
Taggart: Temo di no...



Drago: "E' permesso?"
Deenny Leone: "Prego, mister Vesely! Mi stupisco del suo autocontrollo, la sua gentilezza è quantomeno sospetta. Sta andando in analisi?"
Dr: "Ma quale cazzo di analisi! Sto benissimo!"
De: "Vede, parole come cazzo non le avrebbe mai utilizzate se non fosse un qualcosa di diverso da come..."
Dr: "MI STAI ROMPENDO I COGLIONI! E non fare la predica sul mio comportamento innaturale, quando tu mi stai dando del lei! Cos'è, ti sono cascati i coglioni? Ancora nessuno sa se Skyblue sia schiattato oppure no, cos'è provi rimorso? Se quella merda mascherata è deceduta, tanto meglio per te, no?! In fondo, ti stava sui coglioni, ed era un personaggio scomodo all'interno della WBFF! Noi siamo la realtà, siamo quello che puoi toccare con mano, con i nostri pregi ed i nostri difetti..."
De: "La tua capacità analitica mi sorprende, devo constatare che, forse, sei davvero in pieno controllo della situazione."
Dr: "Ahahahahahahah! Non ho mai detto di essere in pieno controllo della situazione! Ho detto di aver scelto consapevolmente di trovarmi in questa situazione, il che è ben diverso. Essere 'mostro' significa liberarsi da ogni schema che la coscienza morale mi imponeva di rispettare. Essere 'mostro' significa lasciarsi andare, non riflettere su quello che si sta per fare, agire di impulso, non curarsi del bene altrui ma solo soddisfare il proprio ego, effettuare gesti che mai avrei pensato di fare..."

CRASH!

Dr: "...tipo scaraventare a terra la foto di Denny Leone, dalla scrivania di Denny Leone, davanti a Denny Leone...sputandogli poi in faccia!"

PTUH!

Dr: "...e non provare alcun rimorso nel farlo, nonostante non ce ne sia bisogno! L'ho fatto anche con Kirk sette giorni fa, anche se quello sputo aveva un significato decisamente diverso."
De: "Sputare addosso a qualcuno significa mancargli di rispetto...con questo tuo gesto, mi stai forse mancando di rispetto?"
Dr: "Pensala come vuoi! Nessuno ti ha chiesto un parere, non mi pare di udire la folla gridare 'dai lezioni di morale a Drago' perchè non è proprio il caso, soprattutto da un pezzo di merda come te che si atteggia a buon samaritano, arrivando addirittura a far coppia con il padre...CON JACK LEONE! Ci stiamo rendendo conto?!"
De: "Non devo..."
Dr: "AHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHA"
De: "Non ridermi in faccia!"
Dr: "Perchè, altrimenti cosa mi fai? Mi uccidi come hai fatto con Skyblue?"
De: "Io...io..."
Dr: "Il possente Denny Leone non è neanche in grado di finire una frase! Che delusione, boss! Giocate pure ad incularella tu e tuo padre, io vado a giocare ad incularella con Artemis, anche se non sono convinto che a lei piacerà molto perchè sicuramente vincerò io! Così come vincerò a WBFF Maniacs contro Kirk e Sheenan! Buona serata, boss!"



Filmato registrato, bande tipiche da VHS.

Un molto più giovane Jack Leone appare felice nella sua abitazione, una casa modesta, ben lontana dagli sfarzi di ricchezza esibiti fino a poco tempo fa.
Con lui c'è Sylvia Madison, ai tempi Sylvia Leone, anch'essa più giovane, ma con la sua bellezza sempre eterna quasi non si vede la differenza a 30 anni di distanza.

Leone: "Ehi, Sylvia, senti qui che idea ho per il mio nuovo personaggio. Un uomo ispirato al Grande Occhio del Signore degli Anelli, chiamato Sauron. Grande, grosso e possente, va sul ring, annienta tutti, e noi ci facciamo tanti bei soldoni!"
Sylvia: "Ma Jack... non pesi nemmeno 100 kg, prima devi mettere un po' di muscoli per diventare questo Dinosauro."
Leone: "No, guarda, si chiama Sauron e basta. Non suona bene?"
Sylvia: "Sì, suona bene, ma sai com'è, ti basi su un libro, non è che tutti lo conoscono. Se facessero un film sarebbe diverso, ma Il Signore degli Anelli? Non può sfondare, caro. Non può avere successo."
Leone: "Ho bisogno di una personalità forte. Un carattere lontano da quello di tante altre persone. D'altronde qui ognuno ha una gimmick, o va a fare l'ultratecnico in un circuito professionistico, solo che io preferisco l'underground, la violenza, il divertimento. Si guadagna di meno, ma... funziona!"
Sylvia: "Perché non provi a essere te stesso?"
Leone: "Perché sono un coglione! No, dico sul serio, sono un pezzo di merda, non potrei mai sfondare. Io ho 'carattere', e il carattere non serve a molto nel Wrestling. Preferisco dipingermi la faccia di rosso e spacciarmi per un nativo americano."
Sylvia: "Non farlo."
Leone: "Okay, non è che volessi farlo sul serio."

CUT...

Leone: "È il sesto mese di pancione, che bello! Come vogliamo chiamarlo? Ho già in mente un paio di nomi. Fritz? Gerald? Anzi, senti qui, e se lo chiamassimo Sean come Sean Connery? Magari da grande diventerà una spia internazionale. Pa-pa-pa-pan, pa-pa-pan! Il suo nome è Sean, Sean Leone, spia!"
Sylvia: "Ah, ah, ah, mi fai morire dalle risate. Perché non gli diamo un nome un po' particolare? Bruce?"
Leone: "Non voglio un figlio di nome Bruce!"
Sylvia: "Aaron?"
Leone: "Aaron Leone? Sembra un antidepressivo da farmacia."
Sylvia: "Hulk?"
Leone: "E che siamo, un fumetto della Marvel? DANNAzione!"
Sylvia: "Non male come nome."
Leone: "Un figlio di nome Dannazione? E il prossimo come lo chiamiamo Pentimento? Miseria? N.E.R.D.?"
Sylvia: "Denny!"
Leone: "Danny? Suona strano."
Sylvia: "Denny, non Danny."
Leone: "E dov'è la differenza?"
Sylvia: "D-E-N-N-Y. Ora capisci?"
Leone: "... mi piace!"
Sylvia: "Possiamo sempre chiamarlo Michael."
Leone: "No, Denny mi piace di più. Riesco già a immaginarlo questo piccolo Denny che gira per la casa."
Sylvia: "Ah, ah, ah, la casa che fra tre mesi ci verrà confiscata e gireremo nudi per la strada."
Leone: "Beh, con il mio corpo prendo pomodori, ma con il tuo... uhm!"
Sylvia: "Ehi, non vado a dar via il mio corpo per soldi! E poi ti ricordo che stiamo registrando questi filmati per farli vedere a nostro figlio quando avrà 12 anni."
Leone: "Ormai è diventato un discorso 18+..."
Sylvia: "Sei proprio un bastardo!"
Leone: "Sarò anche un bastardo, ma almeno lo ammetto."

CUT...

Leone: "Ta-dan. Che te ne pare?"
Sylvia: "Cos'è sto schifo?"
Leone: "Un vestito da cowboy, un po' di seconda mano, ma ci siamo capiti. Sarò un Cowboy... un Cowboy di New York."
Sylvia: "E a che serve? Non ha alcun senso logico."
Leone: "Mi hai suggerito di essere me stesso, io sono di New York, mi piacciono i film western, e sono l'uomo con la 'pistola d'oro'."
Sylvia: "Ma quella è una citazione a James Bond!"
Leone: "Eh, che ti devo dire. Comunque dovrebbero pagarmi anche gli arretrati, così potremo divertirci."
Sylvia: "Sono le tue promesse che mi hanno spinto a non abortire, almeno cerca di condirle con un po' di realtà."
Leone: "Ehi, quella parola è proprio brutta, non mi piace sentirla."
Sylvia: "REALTA'?"
Leone: "ABORTIRE!"
Sylvia: "Ma Jack, cerca di essere realistico, con che soldi sfamiamo nostro figlio? Siamo in povertà assoluta!"
Leone: "Con il tuo latte se la caverà per mesi. E poi troveremo qualcosa, dai, vedrai che mi pagano."
Sylvia: "Che padre premuroso. Piuttosto, oggi parlavo con la signora Locker, sai, la nostra vicina."
Leone: "Quella della villa?"
Sylvia: "Sì, è un po' strana, ha un paio di tic isterici che mi danno sui nervi, e niente, mi ha detto che le piacerebbe così tanto avere un figlio."
Leone: "E che ci vuole ad avere figli?"
Sylvia: "I SOLDI!"
Leone: "Già..."
Sylvia: "Sai, mi ha detto che sono così fortunata. Sarebbe disposta a PAGARE per avere un figlio."
Leone: "Ci sono associazioni che si occupano di queste cose."
Sylvia: "Pagare... noi!"
Leone: "Ma dai, che cagata. Non pensarci nemmeno, non lo accetto. Questo è NOSTRO figlio, è Denny... Denny Leone!"
Sylvia: "Sì, lui è Denny, ma almeno gli vuoi bene? Lo vuoi veder crescere in una famiglia senza soldi o sotto una famiglia che gli voglia bene e si prenda cura di lui? Pensa all'istruzione che riceverebbe."
Leone: "Non se ne parla. Comunque spegni il filmato, non sono cose da registrare queste!"
Sylvia: "Okay. Jack, pensaci, in un modo o nell'altro, è una questione di sacrificio. Quanto sei disposto a sacrificare per tuo figlio?"
Leone: "... io non lo so!"
...
Leone: "Non ne ho la minima idea."


CUT...




Backstage

David Barriage è in piedi, solo, nella zona interviste e, appena inquadrato, inizia subito a parlare.

DB: "La società civile definisce folli quegli individui che, tra le altre cose, compiono azioni che mettono a serio repentaglio la loro incolumità.
I folli sono anche coloro che sono 'piccoli di cervello' o anche ritardati...

... questi due sinonimi perfettamente definiscono chi sia, in realtà, quello sporco yankee-irlandese di Dustin O'Malloran!

That's right Dustin! David Barriage non dimentica quello che è successo e come tu ti sia comportato, oltre che da folle, da codardo e sappi, che capiti a Maniacs o capiti stasera, che David Barriage si prenderà la sua vendetta!
Hai scherzato con qualcosa più grosso di te, mate e capirai il tuo errore quanto prima...

... e sappi che quest'errore potrebbe anche costarti lo Scent of Glory Match!"

Barriage si ferma per qualche secondo prima di riprendere a parlare.

DB: "Vedi, Dustin, per te lo Scent Of Glory non sarà altro che come una serata tra VIPs in cui ti sei imbucato grazie ad un biglietto trovato in un pantalone.
Se pensi di avere anche solo una chance contro gente a cui tu puoi solo allacciare gli stivali... well... you're wrong mate!
So chi sono gli uomini da temere e tu non rientri nemmeno lontanamente tra loro per cui goditi questi giorni tra l'Olimpo perchè David Barriage sta per buttarti giù dalla montagna a calci nel culo!"

****CAMERA FADES****




Kokone: La Hog Family è una stable complicata da comprendere, i rapporti interpersonali tra i protagonisti sono decisamente complessi...
Taggart: Anche se, forse, non sono loro quelli più strani da capire quest'oggi sul ring...
Kokone: Effettivamente, Denny e Jack Leone fianco a fianco, questa sera, fanno uno strano effetto...
Taggart: Riusciranno a collaborare?

- Match 1: Leone’s Family (Jack & Denny Leone) vs Hog Family (Eugene & Harold Hog) [If Leone’s Family win, they are added to the World Tag Team Championships match at WBFF Maniacs IX]

DING DING

Sul ring partono Denny Leone ed Harold Hog.
Fase di studio brevissima, ma è Denny il primo a prendere l'iniziativa e colpire Harold con una CLOTHESLINE.
Denny rialza il rivale e lo colpisce con un calcio allo stomaco...GHETTO IMPACT! Una powerbomb micidiale!
Denny si volta verso il padre e sorride, camminando verso di lui...ed ottenendo il cambio!
Jack entra sul ring ma si guarda le spalle da una possibile ritorsione di Denny, che non avviene...CON HAROLD CHE NE APPROFITTA ED HA IL TEMPO DI RIALZARSI! Harold volta verso di se Jack Leone e SNAP DDT con annesso tentativo di schienamento!

1...
2...

Jack alza la spalla!
Harold porta Jack al suo angolo e dà il cambio ad Eugene!
I due si accaniscono su Jack Leone, con una serie di FOOT STOMP a terra...Jack Leone è in difficoltà, Harold torna al suo angolo e Eugene prova lo schienamento!

1...
2...

Kick Out!
NERVE HOLD di Eugene su Jack Leone, il quale fatica a liberarsi...ma dopo qualche istante, riesce ad avere la meglio e colpire con una gomitata Eugene, che finisce in ginocchio!
Jack è dolorante e allunga il braccio verso Denny, il quale non fa molto per prendersi il tag...al punto che Eugene riesce a portare Jack a centro ring e con un DELAYED SCOOP SLAM nuovamente lo mette al tappeto!
Denny Leone scuote la testa, Jack è in netta difficoltà e viene rialzato da Eugene...ma Jack reagisce con un calcione allo stomaco al quale fa seguito una DDT!
Jack schiena Eugene!

1...
2...

Niente da fare!
Jack si avvicina a Denny e sembra avere qualcosa da dirgli, ma Denny lo invita a prendersi il tag...Jack sembra restio, e Eugene ne approfitta per arrivare alle sue spalle con una INSIDE CRADLE!

1...
2...

....INTERVIENE DENNY CON UN FOOT STOMP LIBERA IL PADRE DAL CONTO DI TRE! Il modo di fare dei due sta comportando una grossa serie di rischi!

...

MA ATTENZIONE!!

IL PUBBLICO RUMOREGGIA!!!!

...

OREGON MCCLURE E ROBERT DUMAS SBUCANO TRA LA FOLLA E AGGREDISCONO ALLE SPALLE HAROLD HOG CHE ERA AL SUO ANGOLO E NON SI ERA ACCORTO DI NULLA!
OREGON ARMATO DI STEEL CHAIR COLPISCE HAROLD RIPETUTAMENTE ALLA SCHIENA!!!!
E Eugene, sul ring, si volta giusto in tempo per vedere Robert Dumas arrivare di gran carriera con una STEEL CHAIR e colpire in pieno volto lo stesso Eugene!
Eugene Hog crolla a terra, Jack è appoggiato alle corde...e DENNY SI PRENDE IL TAG DOPO ESSERE TORNATO AL SUO ANGOLO!
Jack non sembra d'accordo, Harold Hog è fuori dal ring e viene colpito da una raffica di sediate da Oregon, mentre Denny attende che Eugene si rialzi, mentre Dumas rotola fuori dal ring...

ETERNAL PAIN DI DENNY LEONE SU EUGENE HOG!!!

1...
2...

3!!!!!!!

Denny Leone e Jack Leone, in qualche modo, riescono a spuntarla e faranno fronte comune in quel di WBFF Maniacs!

VINCITORI





Due settimane fa.
Siamo fuori l'arena WBFF di Sturgis.
Dumas è in attesa del suo tag team partner Oregon McClure, in ritardo come suo solito.
Prende un pacchetto di gomme e ne mastica una.
Dopo pochi secondi, vede arrivare Oregon McClure a perdifiato, di corsa.

-AHOOOOOOOOOOOOOO, E' SUCCESSA NA COSA, DOVEMO CORE!

Persino Dumas sembra allarmato dallo stato di Oregon.

“Cosa succede?”

-NUN C'E' TEMPO PE LE SPIEGAZIONI, PIA BETSY E COREMO!

“ Quale Betsie?”

-LA TUA ORCHIDEE, T'HO DETTO CHE NUN C'E' TEMPO, DOVEMO DA CORE!

Dumas non riesce a replicare, tramite un rapido montaggio vediamo i due correre verso la macchina, clic, la portiera che si apre, i due salgono, la chiave gira, VROOOOOOM!, sgommata, la Lamborghini del Bastardo sfreccia tra le strade montagnose del South Dakota.

“Oregon, adesso puoi dirmi cosa succede?”

-Ah, sì, e niente, oggi nun me andava popo de fa un cazzo e volevo scappà er più lontano possibile dao show.

SCREEEEEEK!

La macchina del Bastardo inchioda.

“Io faccio retromarcia e...

BUMP
FSSSSSS...

La Lamborghini prende qualcosa, dal motore esce del fumo.
Dumas scende dalla sua vettura: a terra, nota una scia di olio.
La coppa dell'olio si è squarciata su una radiciola di pino fuoriuscita dall'asfalto.

-Orchidee, pare che Betsie s'è rotta, tanto vale che s'annamo a divertì mentre aspettamo er carro attrezzi!

Dumas si guarda intorno.
È in piena foresta.
La città più vicina è ad almeno 45 km.
Il suo sguardo funesto si abbatte su Oregon.

Stacco.
Una settimana fa.
Siamo di fronte il Palalottomatica di Roma.
Dumas è fermo al capolinea degli autobus, in attesa del suo tag team partner.
Ad una certa, vediamo arrivare una Peugeot 206 di almeno 15 anni, nera e con una croce celtica enorme disegnata sul cofano.
Da questa, dal sedile posteriore, scende Oregon McClure, tutto allegro e con una camicia nera.

-AHO', BELLA REGA', SE SEMO TAJATI, NU NFAMO CHE NUN SE BECCAMO PIU'!
-DUCEEEEEEEEEEE!- è la risposta all'unisono da parte dei componenti della vettura, che ripartono alzando alle stelle l'autoradio mentre è intenta a sparare un canto del quale riusciamo ad ascoltare solo il ritornello:

2BELLA RAGAZZA CON LA FICA BENE IN VISTA
VIENI A DARLA ALLA GIOVENTU' FASCISTA
PO PO PO PO PO PO PO PO!”

Dumas è confuso di fronte a quanto assistito.

“Oregon, chi erano quei... 'signori'?”

-Gioventù locale, Robè, nun poi capì quante cose c'avemo in comune... tu pensa, noi a Jackson ogni tanto annamo a dà foco ai negri coi cappucci bianchi in testa pe nun facce riconosce, loro invece...

“Ho capito l'antifona, basta così...”

-Solo che so strani, c'hanno er culto de un pelato che lo chiamano in un modo ma lo scrivono in un altro...

“Ho detto basta...”

-Lo chiamano Duce ma lo scrivono Duper...

“...”

-Vedi...- Oregon estrae un foglietto dalla camicia -Ce sta scritto: “D – U – X”... DUPER! Ma nun capisco perché lo chiamano Duce. Che poi, viva er Duper sona un botto meglio...

“Andiamo...”

-Ah, aspè: oggi ho scoperto pure che loro c'hanno na tradizione locale molto simile a una nostra de Jackson: fa sega ar lavoro!

Dumas afferra per un orecchio Oregon, trascinandolo.

“Tu oggi LOTTI contro Crystal Houghton, lei verrà aiutata da Harold Hog, tu da Sophitia, se hai bisogno d'aiuto sappi che sono dietro le quinte per entrare al momento giusto per aiutarti...”

-E me lo potevi dì che c'era tutta sta fregna, cor cazzo che pensavo de fa sega...

Stacco.

Oggi, Cedar Rapids, arena WBFF.
Troneggia il cartello “No Way To Escape”.
Dumas e Oregon sono arrivati insieme stavolta, scendono da Betsie.
Dumas osserva la scaletta, schifato.

“Non c'è il mio nome... questa sarà sicuramente una puntata mediocre...”

-A Robè, famo sega?

“Stavolta mi hai convinto.”

I due rientrano all'interno di Betsie, mettono in moto, si avviano verso l'ignoto.

Camera fades.



Harold: "Buttana parla!"

Ci troviamo in un piccolo ambulatorio ben tenuto; non certo il massimo; le pareti ricoperte di gomma sono verdemare, pavimento di gomma a bolle nero; scrivania d'acciaio, sedia scolastica da insegnante e altra roba tipica di un ufficio.

"I-Io non so co-come aaaiutarvi! Ve lo giuro! Dopo i tre mesi non ci sono medicinali per abortire. Dov"

Harold: "NON mi interessa un cazzo Betsy!
Parla chiaro Betsy!
Trovami subito una soluzione Betsy...
O ti apro come una cosa, capito?! Cazzo!!"

La dottoressa è praticamente premuta sulla sua scrivania con la mano di Harold sul collo.

Betsy: "Io-io non posso fare davvero niente! Serve un medico qualificato!"

Harold: "Ti ho detto di darmi una fottuta buona notizia!
Dannatissima puttana!
Sheri DEVE abortire! Mi sono spiegato? Eh Troia???"


[Stacco]



Chadwick Ellis si aggira per i corridoi del Backstage. Questa sera avrà un match molto importante e sembra piuttosto determinato.
Il wrestler originario di boston si guarda in giro, come se fosse alla ricerca di qualcosa.
Dopo qualche istante il detective becca un addetto ai lavori che sta armeggiando con alcuni attrezzi.

Ellis: “Ehy! Sì, dico a te. Amico hai per caso visto in giro Dustin O'Malloran?”

Lo staffer si gira e guarda da capo a piedi il detective.

“Sei uno sbirro?”

Ellis: “Ma che diavolo di risposta è? Eppure lavori qui, ci vedi in giro che ci scazzottiamo e ci alleniamo... L'hai visto o no?”

Lo staffer rassegnato fa spallucce.

“volevo il mio momento di gloria, sai vorrei fare l'attore... ci ho provato, non puoi biasimarmi, credi che voglia fare questo lavoro di merda per tutta la vita? Comunque no, nessuno l'ha visto ancora in giro!”

Ellis non lascia finire neanche la frase che si lancia nuovamente alla disperata ricerca di O'Malloran.

Ellis: “Se quel maledetto crede di potermi rifilare lo stesso trattamento che ha riservato a Barriage si sbaglia di gr...”

Girato l'ennesimo angolo Ellis si imbatte proprio in Dustin O'Malloran che sembra essere appena arrivato.

Ellis: “Allora sei qui!”

Dustin, poggiato contro un muro, con le braccia incrociate sul petto, osserva Ellis. Non sembra stupito, sembra anzi divertito.

DoM: "Forse dovrei chiederti se mi cercavi, o qualcosa del genere... ma perchè fingere? Credo che ti abbiano sentito fino all'altra parte della città."

O'Malloran allunga le braccia, intrecciando le dita e scrocchiandole.

DoM: "I detective privati me li immaginavo più silenziosi, più cauti. Però forse mi confondo con i ninja... non lo so, è quel tipo di sciocchezze che già da un po' non mi interessano più."

La Perfect Execution fissa quindi Ellis, con i suoi occhi di ghiaccio.

DoM: "Non sono offeso per la poca fiducia che hai nei miei confronti, Ellis. La comprendo. Non mi conosci, come io non conosco te e, come un buon detective deve fare, ti fai un'idea valutando gli indizi. Quelli che mi riguardano ti suggeriscono di un lottatore che non si fa problemi ad abbandonare un partner durante un tag-team match."

Dustin sospira.

DoM: "E' vero, l'ho fatto. Non posso dire molte altre cose a mia discolpa, ma posso farti una domanda: tu, Chadwick Ellis... ti reputi come David Barriage?"

La domanda sembra spiazzare Ellis che, sul momento, non risponde. O'Malloran allora continua.

DoM: "Io non ti vedo come lui, ed è per questo che non dovresti temere, da me, lo stesso comportamento che ho avuto con lui. Parliamoci chiaro... Barriage è uno stronzo, fatto e finito. L'unica cosa che rimpiango, dell'averlo abbandonato, è che quella vale come come sconfitta anche per me. Ora... non voglio perdere di nuovo. e voglio poter pensare che tra noi, almeno stasera, almeno finchè un match più importante non ci porrà come avversari, possa esistere una collaborazione."

Dustin fa un passo verso Ellis e... gli porge la mano.

DoM: "Tu cosa ne pensi, Chad?"

Chadwick alza il sopracciglio destro e guarda il suo interlocutore per un attimo, poi rassegnato gli stringe la mano.

Ellis: “Che io sia dannato, ma il mio istinto mi dice che non farai la stessa mossa stupida. In effetti Barriage è quel che è, per quanto io possa disprezzare quello che tu hai fatto settimana scorsa non posso certamente biasimarti più di tanto, molti al tuo posto avrebbero agito allo stesso modo.”

Il detective poi cambia totalmente espressione e svicola il discorso precedete.

Ellis: “Adesso lasciamoci alle spalle tutta questa storia sulla fiducia e concentriamoci su altro. Stasera non sarà affatto facile, magari potresti sottovalutare Beatrice, ma credimi ci sono stato sul ring con quella ragazza e anche se non abbiamo combattuto puoi star certo che farà del suo meglio per metterci alle strette...”

Poi il wrestler bostoniano si sfrega le mani.

Ellis: “Quanto ad Ava dovremmo stare attenti a Cami, ma credo che tu sia perfettamente in grado di occuparti di quello squattrinato fuori di testa.”

Chadwick cerca adesso un contatto visivo con O'Malloran.

Ellis: “So perfettamente che poi ci troveremo l'uno contro l'altro, ma stammi a sentire. Questo match ha una storia a sé, vedilo come un'opportunità di far capire a tutti i fan di Bloody Desperation che il loro show è il migliore, quello con i talenti più cristallini e con i wrestler più in gamba del globo.
Facciamo capire a la gente lì fuori che Blody Desperation è la WBFF!”

Camera Fades.



Siamo nel bagno maschile dell’arena. Come riconoscerlo? Semplicemente dai pappagalli in sporgenza sullo sfondo. Qualcuno pare usare beatamente uno di questi pappagalli, non è preoccupato dalla presenza della telecamera vicina.

“We all live in a yellow submarine.
Yellow submarine, yellow submarine.
We all fuck in a yellow submarine.
Full of piss and shit, yellow submarine.”

La tonalità del brano cantato dall’uomo mostra il suo divertimento nell’alterare il testo di un noto brano musicale, dopo aver finito di ‘espellere i suoi bisogni impellenti’ l’uomo si volta verso la telecamera.
Ne riconosciamo l’aspetto, viso pallido, capelli tinti di rosso, lisci, che gli arrivano fino ad oltre le spalle, e occhiali da sole arancioni anche se è sera. Si tratta del “Dope Show” Ava Misfit del roster di Extreme Hell, che stasera sarà impegnato in un tag team match inter-roster nel team del suo show contro la squadra di Bloody Desperation.

Ava: “Ah, vedo che sei arrivata! Fossi venuta qualche secondo prima ti avrei lasciato l’onore di ‘reggere lo scettro’, ma ormai ho finito. Sai, sono affascinato dalla tua storia, dici di essere la Strega Dorata, perciò ti ho invitato in un Regno Dorato. Chiazze di piscio ovunque, sentiti libera di accaparrarti di tutto “l’oro” che trovi, ma ti prego poi di lavarti le mani, visto che dovrò darti il tag più tardi… Beatrice.”

La figura nella stanza è proprio la Strega Dorata Beatrice che, non particolarmente contenta del modo in cui è stata interpellata, risponde con una poderosa ginocchiata nelle parti basse e con un pestone al piede con il tacco della sua scarpa.

Beatrice: Sei una creatura disgustosa monsieur Misfit! Devi ringraziare il buon senso di Jack Leone se non ti ho fatto squartare come un quarto di vitello dai miei ragazzi ....

Lo afferra per i capelli e lo costringe ad abbassarsi per farsi guardare dritto negli occhi da lei.

Beatrice: Tu oggi mi servi quindi comportati bene in mia presenza se non vuoi subire un'altra delle mie "lezioni" capito? E ora usciamo da questo porcile disgustoso.

Molla la presa sui capelli del Dope Show e lo spintona fuori dal bagno.

Ava: “Fammi male, fammi sentire il tuo impeto dominante. Ahhhhhhh, queste sono le cose che amo delle donne come te. Ti ho giudicata male perché sei un’italiana che parla francese, probabilmente perché vorresti avere una baguette fra le gambe a soddisfarti! D’altronde le zitelle sono sempre le torturatrici più incallite. Ma ti dirò di più, BeAtroce, non ti ho chiamata qui per umiliarti o trattarti male.
Voglio proporti un accordo fra un uomo e una donna che si odiano dal profondo del cuore. C’è una cosa che funziona benissimo in queste occasioni, c’è un termine bello e poetico che trovo alquanto suggestivo.”

Il Narcisistic Hollow infila di nuovo la testa all’interno del bagno degli uomini, spinge con il viso ricordandoci involontariamente la nota scena di Shining… sapete quale!

Ava: “Hate Sex. Ah, che termine magnifico, penso che sia stato coniato dalle divinità del cielo. Perciò, visto che abbiamo ancora qualche minuto a disposizione…”

Mr. Wrong Soul interrompe la sua frase, facendo l’occhiolino alla bella lottatrice bionda che farà squadra con lui.

Beatrice, in modo inspiegabile, sorride in modo malizioso e invitante.

Beatrice: Monsieur Misfit ... posso farti una piccola piccola domanda?

Il Dope Show ovviamente annuisce alla richiesta.

Ava: Puoi farmi una domanda, e anche qualcos’altro se lo desideri!

"The Golden Witch" continua a sorridere.

Beatrice: Bene ...

Con una stretta d'acciaio stringe i testicoli del suo tag team partner in una morsa d'acciaio, costringendolo in ginocchio.

Beatrice: Ci tieni a queste vero? CI TIENI?? Se sì ti prego cortesemente di usare un tono educato quando ti rivolgi a me: non sono mica quella lurida sgualdrina che ti segue come un cagnolino! Un'ultima cosa ... fammi un'altra di quelle frasi schifose che chiami avances e io ti trasformo in Madame Misfit, d'accordo MONSIEUR??

Il Dope Show improvvisamente cessa di ridere e il suo ghigno arrogante svanisce.

Ava: Madame Beatrice, hai mai pensato di diventare una dominatrix? Non ce ne sono mai abbastanza al mondo! E questo non era un insulto, puoi levare questa testicular claw, visto che non posso esserti d’aiuto con le palle a terra nella nostra sfida.

Beatrice sa che ha bisogno di un partner per il match contro il team di Bloody Desperation e molla la presa.

Ava: Ora va meglio, mi sono sempre sentito più Pippo di Topolino, ma con quella pressione stavo per ricredermi. Agyo!

Il Re dei Disadattati cerca di strappare una risata alla compagna ‘di squadra’ con un verso buffo, ma non ci riesce.

Ava: Ti lascerò il controllo e la gestione della sfida, ultimamente quando salgo sul ring insieme a una donna poi finisce che vinco, chissà se stasera andrà allo stesso modo. In ogni caso non è che Cocksucker Ellis e Dustin O’Boring siano più virili di te! Andrà tutto alla grande, e poi potremo festeggiare.
Come fanno i cani quando ricevono l’osso!

Ava si tappa la bocca prima di fare una battuta che gli causerebbe pentimento immediato.

Beatrice lancia un'occhiata raggelante a Misfit ma si calma riprendendo la sua flemma.

Beatrice: Comunque ... hai parlato di Ellis e Dustin. Il signor Ellis lo conosco ed è un piccolo omino convinto che il suo roster vincerà la Chamber quando sono realmente in netto svantaggio numerico e qualitativo e alla fine se n'è andato dopo la pesca dei nomi offeso ritenendo "che la meritocrazia non esiste"! PUAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH.

Scoppia in una fragorosa risata.

Beatrice: Illuso ... nient'altro che un illuso! Avrà pure battuto quel pazzo di Angerfist al suo debutto ma ciò non vuol dire che sia il miglior lottatore del mondo, quindi gli faremo abbassare la cresta oppure morirà per la sua spavalderia. Ma quell'altro nome, quel Dustin O' Malloran ... dimmi tutto ciò che la tua testolina vuota sa su di lui! E fai in fretta, ogni secondo sprecato è un danno.

Il Dope Show allarga le spalle come in segno di ignoranza totale nei confronti del lottatore.

Ava: “Dustin è un piccolo uomo, e se mi chiedi perché lo so, pensa alla tuta da combattimento che indossa, sai, quelle a pezzo unico che ti fanno capire se hai il ‘bagaglio’ o il pistolino. E lui non ha il set completo! Ma poi guardalo, c’avrà sì e no 20 anni e ha già perso i capelli.
Però è un wrestler tecnico. Oh, che paura, ‘ehi, sono un genio della tecnica. Kamehameha!’
Sai cosa ce ne facciamo in questa federazione di uomini duri di un lottatore che ti applica prese altamente tecniche con esecuzione perfetta. La mia esecuzione preferita è una testa appoggiata a terra e una lama che la passa da una parte all’altra. FATALITY. Ahhhhh, la prossima volta che trovo una Free Wi-Fi vado a vedermi un video sulle esecuzioni di Thrill Kill.”

Con una vagonata di citazioni alla cultura popolare, Mr. Wrong Soul arriva a confondere la sua compagna di team.

Ava: “Dici bene sulla tua rivalità con Chadwick Ellis, lui si è portato dietro tre scelte, ha la sua crew di Bloody Desperation, tu hai dalla parte di Extreme Hell ben cinque compagni. Una donna e cinque uomini, qui ci starebbe bene un buk…”

Per ragioni che possiamo comprendere, il Dope Show si blocca all’improvviso, probabilmente ricorda il dolore che la Strega Dorata gli ha inferto in precedenza.

Ava: “Penso che non ci sia ombra di dubbio che stasera usciremo vincitori, è così semplice vincere quando dall’altra parte trovi due persone senza motivazioni. Nel loro team manca la giusta tensione sessuale, non aspettano solo di concludere la sfida per farsi una scopata priva d’affetto. Mentre noi… oh, sì, noi vinceremo e poi ci daremo dentro con… no, niente. Forse è meglio che me lo tengo per me.”

Arriva la risata sgradevole e ad alto volume del Narcisistic Hollow, quella che di solito spinge le persone a irritarsi della sua presenza, come se il resto del discorso non fosse già sufficiente.

Beatrice sorride deliziata.

Beatrice: Mi hai dato un'enorme mole di informazioni in mezzo a cotanta volgarità. A quanto pare non ho bisogno di Ronove questa volta, nè dei miei ragazzoni; quest'oggi bastiamo io e te a far vedere che Extreme Hell è un leone affamato mentre Bloody Desperation è semplicemente una gazzella zoppa, che noi sopprimeremo e divoreremo.

Fuma dalla sua pipa mentre lo strano duo cammina nel corridoio.

Beatrice: Il match comincia tra poco monsieur Misfit. Lotta bene e se ti dimostrerai buono potrei dimenticare per dieci secondi il disgusto che provo per te per darti un bacio sulla guancia.

Se ne va ridacchiando con il suo tono stridulo.



Senza troppi indugi, uno alla volta, tutti i wrestler coinvolti fanno il loro ingresso sul ring. Sarebbe stato assurdo se fossero entranti insieme, anche perché non sono certo lottatori che faranno coppia fissa in seguito o almeno si presume che sia così.

Pare che partiranno prima Beatrice e Chadwick Ellis, i due sono stati protagonisti dell'estrazione della settimana scorsa con non poche scintille sul ring per quanto riguarda un discorso d'appartenenza ai due roster diversi della WBFF!

Match 2: Inter-roster Chamber match: Team BD (Chadwick Ellis & Dustin O’Malloran) vs Team EH (Beatrice & Ava Misfit w/ Cami Bucket)

I due si chiudono in un clinch a centro ring, ma la forza fisica e la prestanza nettamente superiore di Ellis hanno la meglio sulla Golden Witch, che però ha dalla sua l'agilità e dopo essere stata chiusa in un headlock riesce a sgusciare da dietro e a colpire con un Dropkick la nuca del detective! Che manovra incedibile da parte di Beatrice che si libra in volo e riesce a raggiungere un'altezza assurda!
Ellis barcolla in avanti e sbatte contro le corde, tornando indietro verso la strega che prova a colpirlo nuovamente, questa volta però sembra intenzionata a connettere un running bulldog che però non va a segno, grazie alla prontezza di riflessi di Ellis che stende la sua avversaria con un neckbreaker!
Una partenza davvero lampo che permette però di provare lo schienamento da parte di Ellis.

1...

Colpo di reni immediato, come era prevedibile. Siamo appena agli inizi ed era praticamente fuori da ogni logica che il match fosse già concluso.
Beatrice si aiuta con le corde per rimettersi in piedi, mentre Ellis prova ad afferrarla per un braccio, la la Golden Witch è scaltra e molto attenta e riesce a colpire il suo avversario con una gomitata allo stomaco che piega il detective... One-Winged Bird da parte di Beatrice!! Shiranui connesso alla perfezione che stende di fatto Chadwick Ellis! Una manovra davvero molto rischiosa e spettacolare che porta nuovamente in vantaggio la strega che adesso si fionda sul suo avversario per provare a schienarlo!

1...

2...

Nulla di fatto, ma le cose iniziano a farsi davvero molto interessanti!

Beatrice rialza il suo avversario e lo lancia all'angolo dando di fatto il cambio ad Ava che colpisce in pieno volto Ellis con un pugno a mano chiusa. L'arbitro lo invita ad adeguarsi a un comportamento diverso, ma Ava non sembra molto intenzionato a farlo, anzi sale sulla seconda corta e inizia a colpire ripetutamente il volto di Ellis mentre il pubblico inizia a contare!

1
2
3
4
5
6
7
8
9...

Ava sta per colpire per la decima volta, ma poi ci ripensa lasciando il pubblico con l'amaro in bocca. Inutile descrivervi la bordata di fischi successiva!

Ellis barcolla in avanti, pare che non abbia neanche idea di dove si trovi in questo momento, ma proprio quando Ava, dopo essersi pavoneggiato verso il pubblico, torna all'attacco il detective rinsavisce e schiva un braccio teso in extremis, lanciandosi all'angolo opposto per dare immediatamente il cambio a O'Malloran che fremeva da qualche istante.

Il wrestler dell'Ohio è piuttosto gasato, schiva un colpo di Ava per poi dirigersi verso Beatrice, ma sembra bloccarsi di botto, sbeffeggia la Golden Witch e si lancia contro Misfit stendendolo con un German Suplex!
O'Malloran sembra essere subito entrato con confidenza nel match, invita il Dope Show a rialzarsi, per poi stenderlo ancora con un German Suplex! È indemoniato e a desso prova a chiudere i giochi con lo schienamento

1...

2...

Colpo di reni! Siamo ancora in partita, ma O'Malloran è davvero galvanizzato e non si farà placare molto facilmente.
Ava si rialza lentamente e barcolla vistosamente, O'Malloran lo aspetta... Guts No More!! Pumphandle Gutbuster a segno! Che botta ragazzi! Dustin però vuole che sia Ellis a schienare l'avversario, forse per dimostrare al detective che tutta quella storia su Barriage era vera e che il Perfect Execution è tutto fuorché un volta spalle!
Ellis entra sul ring sorpreso, ma proprio mentre il detective si avvicina a Ava qualcuno colpisce O'Malloran alle spalle! Si tratta proprio di David Barriage che stende il pover Dustin per poi sorridere all'indirizzo di Ellis che a quanto pare è rimasto solo!
Per la seconda volta di fila O'Malloran lascia da solo il suo tag team partner, anche se a onor del vero questa volta non è colpa sua!
Ava è giunto all'angolo amico e nel frattempo Beatrice è entrata sul ring, con Ellis ancora distratto dalla presenza di Barriage... Beatrice stende Chadwick con un superkick in corsa, poi non frenando quest'ultima si lancia verso il paletto... Tsubasa!! Tsubasa a segno! Double-jump Moonsault eseguito alla perfezione, la Golden Witch non perde un istante e passa immediatamente al pin...

1...

2...

TRE!!! Match finito! Beatrice porta a casa la vittoria per Extreme Hell! Ancora una volta un tag team match con O'Malloran diventa un handicap match, anche se qui la colpa è solo di David Barriage!


GregorHeavans
00venerdì 3 marzo 2017 21:55
Il tonfo sordo e inconfondibile del sughero che fugge dallo champagne.
Un educato – ma deciso – “oooh” di esultanza, i commensali già sollevano la coppa. Lena Habermann tiene per il collo un Bollinger Vieille Vignes, continua a versarlo a chiunque si presenti da lei con la coppa vuota. Accanto a lei Kobayashi tiene le braccia incrociate sul tavolo, la schiena dritta, osserva la tavolata con la sua solita espressione indecifrabile. Sono tutti lì, Tim Sunner, Filitov padre e Filitov figlio, Vitalij Petrov, Adam Picker, Sylvia Madison, Nicholas Faimberg, siedono tutti lì. E hanno tutti perso.

Stacco

Siamo a casa Habermann-Jax.
Il wrestler di Las Vegas ha un dito fasciato, segno che i recenti lavori di ristrutturazione alla Sniper Scope Company non sono stati molto semplici, perlomeno per un tipo come lui.
E' seduto ad un tavolo a giocare con le bambine, lui da una parte, loro dall'altra.
-Allora, adesso è il mio turno... Alma, obbligo o verità?
“Obbligo!”
-Ah, abbiamo una bambina coraggiosa qui... allora devi dare un bacino sulla guancia a Freda!
“NOOOO!” urlano entrambe all'unisono, ma Jax fa cenno che devono procedere, in una scena talmente smielatamente familiare che mi rifiuto di continuare a descrivere.
“Adesso tocca a me!” fa Alma “Garet, obbligo o verità?”
-Verità!- risponde furbescamente il Luckyman.
Negli occhi delle due bambine, cambia l'espressione, si fa più cupa, si lanciano un segno solo fissandosi rapidamente negli occhi.
“Perché mamma ultimamente piange tanto?”
Una secchiata d'acqua gelata colpisce la schiena di Jax; balbetta, prima di schiarirsi la voce e rispondere.
-Beh, la mamma sono mesi che lavora ad un suo progetto per dimostrare che è all'altezza dei suoi colleghi, se non più brava, ed è stata scavalcata da un suo collega, semplicemente più lesto e scaltro di lei. È felice perché i suoi sforzi hanno raggiunto il loro scopo, ma è triste perché non è stata lei a potersene prendere il giusto merito. Mi seguite?
Le bambine fanno cenno di sì con la testa.
Dal fondo del corridoio, Lena Habermann fa capolino. Nonostante il suo solito modo di vestire sobrio e professionale anche in occasioni di festa come quella di stasera, appare radiosa in volto, grazie anche ad un trucco che le illumina il viso, costituito da un mascara celeste ed un rossetto rosso molto sgargiante.
La curvature delle sopracciglia, però, lascia intendere un corrucciamento interiore.
“Adesso è ora di andare a dormire. Non voglio danni a cose o persone mentre mi levo questo dente.” Ordina con tono secco.
Alma e Freda si scambiano un’occhiata complice.
“Vai tranquilla.” Fa Alma.
E mentre Alma e Freda si dirigono verso la toilette, Jax e Lena si scambiano un malinconico sorriso.
-Posso guidare la Porsche?
“No.”

Stacco

Lena batte il coltello contro la coppa di champagne per richiamare l’attenzione di tutti. In pochi istanti tutto tace, Lena comincia il discorso con un sorriso.

“Grazie a tutti quanti di essere qui.”

Lena appoggia la coppa ed il coltello sulla tavola.

“È stato divertente avervi come compagni di viaggio in quest’avventura, questa folle, folle avventura. Abbiamo dimostrato a chiunque ci guardi, a chiunque giudichi voi tutti dei freddi burocrati, che al di là dell’opportunità, al di là della ragione, perfino, esiste la responsabilità. E noi, tutti noi, abbiamo la responsabilità di impedire ad un capo di vessare i suoi dipendenti, di impedire ad un uomo di vessare un uomo più debole. Sono diventata avvocato perché non credo nel karma, non credo in Dio, ma credo nell’uomo, e nell’impegno che ci mette per aggiustare le cose. Stasera abbiamo fatto un piccolo passo, quindi godiamocelo.”

Lena solleva la coppa, i commensali fanno altrettanto.

“Salute!”

Stacco

“Avevo un sogno.” Si confida Lena nella Porsche, mentre Garet guida. L’auto è molto probabilmente oltre il limite di velocità, Garet tiene lo sguardo fisso sulla strada con l’espressione soddisfatta.
“Ma sono una donna, Garet, e forse a noi non è permesso. E lo so che cosa stai pensando, che questo è il solito discorso vittimista che si crea degli alibi, ma non c’è altra spiegazione. Cosa ho sbagliato? Garet, cosa ho sbagliato? Ho lavorato così duramente…”
-Conta il risultato. No? Niente più roster di serie b per me, più potere per te! Cosa te ne importa di chi si prende il palcoscenico?
“È solo che… è qualcosa di grande, quello che abbiamo fatto. Vorrei solo che mi fosse riconosciuta, tutto qui. Dovevo esserci io, lì, a dire a tutti che… ho vinto. Lena Habermann ha vinto.”

Lena si lecca le labbra, come per assaporare il gusto delle parole appena pronunciate.

“Di tutti quelli che stasera festeggeranno, nessuno era pronto a darmi appoggio. Adesso vogliono tutti una fetta della torta. È… tremendo.”

Garet accelera a tavoletta.

Stacco

Daisuke Kobayashi osserva tutti i presenti brindare, mentre giocherella col suo bicchiere vuoto fra le mani. Il capo della WBFF Wrestling Economic Conglomerates Nicholas Faimberg, succeduto proprio all’avvocato giapponese destituito dal consiglio ormai quasi un anno fa, gli si avvicina.
“Niente brindisi?”
Kobayashi risponde con un’occhiata.
“Mi dispiace per com’è andata. Sapevo che avessi ragione fin da subito.”
“Non avrei voluto niente di tutto questo.”
“Me l’hanno detto che non sei un tipo da feste.”
“Denny Leone, tu, Lena. È andato tutto storto.”
“È una tua vittoria, Kobayashi. Goditela.”
Faimberg tira una pacca sulla spalla del giapponese, e si allontana fischiettando, fino a salutare e accogliere con un sorriso qualche altro invitato.
Nel vociare, Kobayashi si abbandona sulla sedia e guarda davanti a sé, Lena sta conversando con Tim Sunner, l’uomo di Jack Leone nel consiglio, non si riesce a capire cosa dicono, quindi Kobayashi si alza e fa per avvicinarsi, ma poi ci ripensa, si volta e si dirige a passi veloci verso la porta.
Un secondo dopo, il giapponese è appoggiato accanto alla porta, appena fuori al locale, in completa solitudine ad osservare le auto che passano.
Un piccolo e fugace sorriso compare sul volto dell’avvocato, per un secondo, prima di scomparire nella solita




Veduta esterna della casa di Aaron Kirk, lo scozzese è seduto in sala da pranzo con entrambi i gomiti sul tavolo, fradicio di sudore per aver appena fatto esercizio, asciugamano dietro il collo e testa appoggiata sui pugni.
Seduto al tavolo, di fronte a lui, l’avvocato Daisuke Kobayashi.

AK: “Quindi è fatta.”

Kobayashi conferma restando in silenzio.

DK: “Ho risparmiato il tuo contratto dalla bonifica che sta avvenendo, ma non ti aspettare di poter prendere cifre del genere ancora per tanto tempo.”
AK: “Come?”

Kobayashi inarca le sopracciglia, e inclina leggermente il volto, chiedendo spiegazioni.

AK: “Come li hai riuniti? Avevi me, l’uccellino e la puttana. Come hai convinto Jack Leone?”
DK: “Jack Leone non è l’unico da convincere.”
AK: “E ora eviti le domande. O gli hai dato la tua verginità anale, o è appena successo qualcosa di davvero grave.”
DK: “Concentrati sul Desperation Iron Man Championship.”
AK: “Ero concentratissimo sul Desperation Iron Man Championship prima che la persona che ha appena riunito i roster della WBFF entrasse in casa mia.”

Kobayashi si alza.
AK: “Sei basso anche in piedi, Koba, non serve.”

Il giapponese raggiunge Kirk e poggia una mano sulla sua spalla.

DK: “Hai fatto morire la pianta che ti ho dato.”
AK: “Non si poteva fumare, quindi non me ne facevo un cazzo.”
DK: “Mi hai deluso.”
AK: “Vaffanculo, ho fatto anche più di quello che dovevo, hai usato il mio nome per i tuoi scopi, mi sono fatto fuori da solo dal Survivor of the Ring, a quest’ora ero Undisputed Champion.”
DK: “I nostri scopi.”
AK: “No, io volevo togliere di mezzo McFarry, volevo massacrare Denny Leone quando ero ancora in tempo, volevo impedire tutto il circo che si è creato e solo tu me l’hai impedito.”

Kobayashi abbassa lo sguardo per un secondo.

DK: “Michael McFarry. Ho provato a parlargli, ma non torna.”
AK: “Significa che non dovrò cacciarlo un’altra volta.”
DK: “Mi hai chiesto che cosa gli dovevo.”
Kobayashi si schiarisce la voce.


DK: “McFarry è l’uomo che ha salvato la WBFF. È il mio capo. Quello che io penso di lui non è mai stato un fattore, perché finché lasciamo che a comandare sia solo chi va a genio a una nostra personale visione del mondo, non c’è giustizia. Solo ciò che va a genio a chi riesce a imporsi. McFarry era il capo legittimo. E ora chiunque proverà a comandare sarà un capo ingiusto, messo alla sua posizione da una guerra, da un braccio di ferro con Denny Leone, dal compromesso, dalla violenza. Ho perso qualunque motivo per continuare a battermi.”
AK: “Quindi perché conutinui?”

Kobayashi si ferma a pensare per qualche secondo.

DK: “Perché lo devo a te. E a Rainer, e a Lena. Perché tu hai chiesto il mio aiuto e io te l’ho promesso.”

Kirk si alza a sua volta. E tende la mano a Kobayashi.

AK: “Voglio solo mettermi tutta questa merda alle spalle, Koba. Non sono un dirigente, non me ne frega niente di chi comanda finché non mi mette i bastoni fra le ruote. Con Sheenan e Drago mi sto divertendo, sono pazzi e sono esseri spregevoli, ma per la prima volta in un anno ci siamo solo noi, un ring e una cintura, non ci sono pubblicità di mezzo, poteri, tutta quella merda. È questo il mio lavoro.”
DK: “Aaron, Denny è diventato debole. Ci sono poche persone abbastanza forti da prendere le decisioni, io penso che tu sia fra queste. Lo so che sei stanco, lo so che non è quello per cui sei arrivato. Ma è quello che devi fare, è il tuo compito, come il mio era proteggere McFarry.”
AK: “Non puoi importunare il campione?”
DK: “Non eri tu il campione

Kirk sorride.

AK: “Sono solo l’unico coglione che ancora ti sta a sentire.”

CAMERA FADES



"Le vele sono state alzate, la nave si muove sull'oceano. Non è più possibile invertire la rotta."

La fiammella di una candela fa luce sul volto deturpato del Desperation Iron Man Champion, Sheenan. Il Tribal Warrior viene inquadrato in primo piano mentre regge l'oggetto con la mano destra: senza quella candela l'ambiente in cui si trova risulterebbe inghiottito dalle tenebre più fitte.

"Una rotta che ho scelto io, perchè sono colui che detiene il controllo del timone.
Drago, Kirk, siete saliti su questa imbarcazione e giungerete entrambi verso la meta che ho prefissato per voi. Un luogo che i diavoli dell'inferno ritengono sia peggiore dell'inferno stesso. Avete una sola ed unica possibilità per eludere il percorso che ho tracciato per voi...
Gettarvi in mare e affogare per privarmi di questa soddisfazione. Scendere giù verso il fondo dell'abisso e lasciare che il mondo dimentichi il vostro nome, prima che il mondo vi ricordi per sempre come le vittime del più efferato massacro che abbia mai preso piede su un ring di wrestling."

Un tic deforma la palpebra sinistra di Voodoo Doll, il quale adesso sorride appena.

"Tu, Drago, ormai hai perso definitivamente il controllo della tua vita, di te stesso. Non sarei sorpreso se ti distruggessi con le tue stesse mani prima di concludere questo viaggio, con un bel salto dall'asse... Sei la prova dell'inversione dell'evoluzione umana, della regressione pura. Hai scelto di attraversare le nebbie dell'occulto privandoti dell'unica vera guida che avrebbe potuto indirizzarti verso il potere, verso la gloria. E hai iniziato a combattere una guerra contro fantasmi che non puoi scalfire. Sei l'unico uomo che ho visto scavare la terra con le unghie dopo aver toccato il fondo, così masochista da perdere OGNI COSA per raggiungere un misero obiettivo che potrebbe anche sfumare nel giro di un niente."

...

"E tu, Kirk, tu sei colui che spera di prendere quel timone e appropiarsi della nave, quello che con il carisma spera di dar vita ad un ammutinamento contro il Capitano. Sei astuto, godi di una forte autostima e credi di poter riuscire a compiere qualsiasi cosa. Sei ostinato, credi sempre di poter controllare la rotta in maniera del tutto indipendente.
Eppure quando metterai le tue mani sul timone e userai la tua forza per manovrarlo, quando il brivido di quell'azzardo proibito ti farà sentire il padrone dell'oceano, quando crederai di avermela fatta...
Scoprirai di essere salito a bordo di una nave maledetta, che segue le regole di un mondo che non conosci e che non puoi capire, le MIE REGOLE. Verrai assalito dalla frustrazione e crederai di non aver girato quel timone con la forza necessaria, ignorando che può essere gestito solo dall'energia oscura di chi è in grado di canalizzarla."

Sheenan compie un respiro profondo, l'aria che esce dalla sue narici deforma la sagoma della fiammella rischiando di spegnerla.

"Le mie regole le conoscerete molto presto. Io sono il Capitano della nave e sarò io a stabilirle. Presto conoscerete la forma della stipulazione che regolerà il nostro ultimo scontro.
E quando saremo giunti sul ring di Maniacs capirete che, prima o dopo, sul fondo degli abissi ci saresti finiti ugualmente. Che la vera differenza stava nel farlo a modo vostro o a modo mio, che siete condannati alla dannazione. Che sotto il livello del mare esiste un mondo sommerso che non potrete mai conoscere perchè annegherete nel giro di pochi istanti... Perchè non avete lasciato che io vi insegnassi come respirare sott'acqua."

Voodoo Doll si alza in piedi e avanza verso la telecamera.

"Non vi ho mai chiesto di credere, nè di seguirmi. Solo di non prendervi gioco di una dimensione alternativa solo perchè convinti della sua non esistenza, solo di non sfidare i Signori del Male. Eppure lo avete fatto, e loro useranno me come tramite per scagliarvi addosso la loro ira, per punirvi con un supplizio senza fine.
Non importa cosa vedete adesso, ma ciò che vedrete dopo essere stati portati fuori dal quel maledetto ring.
Non importa cosa crediate, perchè dopo Maniacs IX non crederete mai più a nulla, semplicemente perchè sarete privati della possibilità di farlo.
Non importa quali sono le sensazioni che provate, perchè quando il vuoto riempirà i vostri cuori non riuscirete neppure a farne riemergere il ricordo.
Non importa chi siete, perchè a breve non sarete più nessuno. Siete già due morti che camminano, vi serve solo del tempo per prenderne coscienza."

Il Tribal Warrior soffia sulla fiamma della candela, spegnendola: schermata nera.

Camera fades.



Lui cammina lungo una strada, non importa sapere quale, tanto la foschia intervallata dal pallido cerchio di alcuni lampioni la rende impossibile da identificare.
Lui cammina, due maschere sulla testa, la terza se l'è presa qualcuno che ne ha molto meno bisogno.
Lui cammina, e mentre lo fa una figura femminile gli si affianca, sbiadita come il flebile chiarore dei lampioni. Questa essenza di donna gli gira attorno parlando a un apparecchio telefonico tenuto all'orecchio.

Donna: "Per me è molto dura da quando non c'è più mio marito, sai? Poi perderlo in quel modo. Guarda, non dirlo! Lo so che la vita è così, l'ho ripetuto più volte a me stessa come un mantra. Ormai l'ho assimilato, ma se me lo dico io è un conto, quando invece lo dicono gli altri... mi sembra vana compassione. Non ce l'ho con te, eh!"

Lui prosegue il suo cammino, l'essenza femminile prosegue a parlottare al telefono ronzandogli intorno come una fastidiosa zanzara fuori stagione.

Donna: "E quell'altro che fa? Se ne va! Sparito, puf! Nel momento di maggior bisogno! Dici che è stato un duro colpo anche per lui? E allora? Passiamolo insieme, resistiamo, confortiamoci! Bell'egoista! Ho messo al mondo un egoista!"

Lui va incurante del fastidio, quella continua a ronzare.

Donna: "Ha mollato tutto! Tutto! Per cosa poi? Sarà in qualche sperduto angolo del mondo a proseguire con quei combattimenti... ma ti rendi conto? Doveva solo essere uno sport, un'attività per farlo crescere sano... quando cominciano non puoi immaginare che un giorno diventeranno degli invasati!"

Lui va, quella non molla.

Donna: "Mi avesse mai portato una ragazza perbene a casa! O anche una poco di buono... giusto per non avere dubbi sulla sua sessualità! No dai, credo sia un po' viveur, come suo padre da giovane. Colpa nostra che lo abbiamo viziato, dici? Ma neanche per sogno! Io gli ho insegnato a rispettare la madre, la donna più importante nella vita di un uomo, quello che fa con le altre beh, sono robe sue..."

Lui, quella sempre intorno.

Donna: "Ha un problema con le donne, te lo dico io. Lo ha sempre avuto! Adesso pare che sia dietro a una e che questa lo ricambi pure, a suo modo, almeno come interesse... ma dietro ce ne sta un'altra gelosa, di chi non si sa, è un triangolo pazzesco. E quella gelosa gli ha portato via la faccia! Una donna gli ha fatto perdere la faccia mentre l'altra lo tiene per le palle!"

Lui, lei.

Donna: "È UN CAZZO DI BUONO A NULLA CHE SI FA SOTTOMETTERE NON DA UNA MA DA DUE DONNE CONTEMPORANEAMENTE! UN RELITTO UMANO! È FECCIA! E IO MI VERGOGNO DI AVERLO MESSO AL MONDO!"

Lui si porta la faccia arrabbiata sul volto e colpisce con un pugno l'essenza femminile, poi un calcio, poi la sua celebre gomitata. Ma quella donna è solo spirito e si dissolve nella bruma.
I cerchi dei lampioni si spengono.
La nebbia rimane.
E lui è solo, con due facce.



Siamo nel backstage e la porta della palestra si spalanca rumorosamente: Crystal accenna un sorriso in direzione della telecamera mentre si aggiusta il borsone sulla spalla destra.

Cray: "Hey!"

La rossa si sistema una ciocca di capelli dietro le orecchie mentre avanza lungo il corridoio, sembra piuttosto stanca e senza fretta raggiunge la porta del suo camerino: Accende la luce guardandosi attorno con diffidenza, accatasta le sue cose in un angolo e dedica la sua attenzione ad un divanetto scuro che si trova al centro della stanza.

Cray: "sono stanchissima, non ho avuto un secondo di tregua nell'ultimo periodo."

Si abbandona pigramente tra i cuscini.

Cray: "E come se non bastasse questa sera mi tocca salire sul ring con quella testa di cazzo di Kirk!"

Cray si stropiccia gli occhi sbadigliando scompostamente e con un gesto distratto estrae il cellulare dalla tasca dei pantaloni, lo schermo si illumina provocando un moto di stizza nella lottatrice della Carolina che lo spegne immediatamente.

Cray: "Erica mi stà facendo la ramanzina, sono giorni che mi perseguita per questa storia di Gaijin e onestamente inizio a trovarla irritante."

Si mordicchia il labbro inferiore con espressione assorta.

Cray: "Trovo irritante anche Sophitia ora che ci penso: Ha sparato un sacco di stronzate sul mio conto.
Parla come se mi conoscesse ma davanti agli occhi ha un'immagine distorta che ha modellato nella sua testa cazzata dopo cazzata! Tutto ciò che ho fatto l'ho fatto per me stessa, non ho costruito nessun personaggio per compiacere la gente o la dirigenza.
Io sono Crystal Houghton e non ho bisogno di nascondermi dietro una maschera o di giustificare la mie azioni fingendo di essere pazza.
Sophy ama fantasticare di queste cose ma non capisce quello che ho costruito... Se nessuno si ricorda del mio regno a me non importa."

Getta la testa all'indietro facendo ondeggiare la lunga chioma vermiglia.

Cray: "Se da domani NESSUNO si ricordasse più del mio nome io sarei comunque fottutamente soddisfatta perchè la strada che ho fatto l'ho fatta sulle mie gambe senza l'aiuto di nessuno."

Si raddrizza di scatto.

Cray: "Ma immagino che allo Straniero queste cose non interessino ed io... io inizio a sentirmi osservata."

Crystal si alza lentamente muovendosi con cautela lungo la stanza, tende l'orecchio come fosse in attesa di qualcosa.

Cray: "Io voglio lasciarti con il culo per terra Gaijin, mi senti? Voglio delle spiegazioni e VOGLIO sapere cosa ti porta nella mia direzione: C'è qualcosa che mi manca, un cazzo di pezzo mi è sfuggito durante il nostro gioco ed intendo rimediare al più presto."

La luce si spegne, la rossa resta in silenzio.

Cray: "Devi dirmi chi sei."

Le immagini vengono interrotte bruscamente dopo le parole della ragazza e riusciamo solo a cogliere quello che sembra un lamento lontano prima che tutto si spenga.



Siamo nel camerino di Sophitia. La ragazza indossa la maschera Bard di Gaijin sull’orecchio destro e sorride alla sua telecamera.

Sophitia << Trovo… trovo triste e affascinante al medesimo tempo quanto sta accadendo in WBFF.
Ci si vuole illudere che la guerra sia finita. Si vuole sotterrare l’ascia, far finta che tutto ciò non sia mai accaduto e andare avanti. …io non ho assolutamente NULLA contro la gente di Extreme Hell: questa “guerra” non mi è mai appartenuta, ma mi chiedo sinceramente chi i generali vogliano prendere in giro.
Quello che è nato tra il padre e il figlio è un muro, un muro cresciuto di mattone in mattone, parola dopo parola, insulto dopo insulto, torto dopo torto: una muraglia che non è possibile ignorare semplicemente scavalcandola: il muro è ancora lì, anche se entrambi passate da un lato della barricata.
E non potete farlo saltare per aria senza fare vittime.
Simili bastioni possono essere eliminati solo con sudore e pazienza. Collaborando e togliendo ogni mattone con calma. E riciclando ognuno di essi per costruire case, chiese, ospedali, scuole, orfanotrofi...
Il Male non lo si annienta con l’impeto. Il Male lo si converte con la dedizione.
…E voi, Jack e Denny, ci state e vi state prendendo ampiamente per il culo…>>

Una Sophy assai più lucida dell’ordinario, quella che stiamo notando da un po’ di tempo a questa parte. Si gratta il capo e si sfila la maschera triste, che viene mostrata alla telecamera quasi con disinvoltura

Sophitia << Le guerre non terminano in un attimo senza prese di coscienza autentiche. E anche dopo esse, i terreni calpestati dai carri armati non daranno frutti per lungo tempo. Ma la cenere fa da concime naturale. Si dia tempo alla natura. Non la si forzi. E le cose potranno migliorare…>>

Fissa la maschera, come se volesse interloquire con quella stessa, o forse col vecchio proprietario.

Sophitia << La mia guerra è un’altra. E le cose non sembrano voler migliorare. Stasera avremo un’anticipazione di Maniacs quando noi tre potremo farci a pezzi nella gabbia. Saranno solo le avvisaglie prima dell’ultima atroce battaglia.
La vera domanda per me, Crystal e Gaijin è…. Vogliamo davvero rimuovere quei mattoni quando tutto sarà finito?
…Onestamente io non so ancora cosa pensare. Ci sono giorni in cui vorrei vedervi bruciare all’inferno. Altri in cui mi piacerebbe tornare ai tempi in cui ero felicemente con uno di voi due.
Oggi torneremo a saggiare un po’ della nostra collera, e credetemi… ne ho così tanta da sfogare.
Non mi risparmierò affatto.
La mia guerra non termina oggi. La guerra in effetti non termina mai.
Siamo uomini. Gli uomini sono fatti per imbastire guerra a ogni occasione.
La pace ci annoia. Ammiriamo la tempesta per ore, la quiete del mare ci causa sbadigli.
Vogliamo le onde agitate, desideriamo gli uragani, le eruzioni vulcaniche. Quelle sono le cose che ci danno i brividi lungo la schiena.
La mia guerra non termina oggi. E non termina neanche quella dei Leone.
Stanno solo pronti a sbranarsi nuovamente in un cantuccio più piccolo, ma a me non fregherà un cazzo di loro. L’unica preda di cui mi interessa ha una criniera rossa, e come le ho dette due settimane fa… è la Leonessa. La Regina della foresta.
Ma la domatrice di Leoni oggi si chiuderà in gabbia con lei ed è pronta far schioccare la frusta e infilarle un pugno fin giù per la gola. Crystal NON USCIREMO DA QUESTA GABBIA COME CI SIAMO ENTRATE, sappilo!>>

La collera scema in un istante. Sussurra ora con fare complice alla telecamera.

Sophitia << Però settimana prossima tieniti libera che dobbiamo parlare di una cosa…
Ok? Cià cià!>>

Stacco




Kokone: La gabbia sta venendo calata, mentre tutti i contendenti del match si stanno addentrando nella struttura metallica. Un match a sfide incrociate, tra i futuri membri dei due Triple Threat di Maniacs che oggi potranno mettersi le mani addosso.

Main Event: Aaron Kirk & Crystal Houghton vs Drago & Gaijin vs Sheenan & Sophitia [Three Way Tag Team Steel Cage match]

Sono tutti dentro e il gong SUONA!
Non si perde tempo: Drago carica contro Kirk spingendolo con tutta forza contro la parete metallica; Gaijin invece punta su Sophitia per strapparle via la maschera che tiene dietro la nuca mentre lui è in Juggler Mode. Crystal passa in mezzo e prova a stendere lo Straniero con un calcio rotante, ma questi rotola sotto e va di Pelé Kick sulla Rossa.
Sophitia intanto torna e affonda un Big Boot sull’ex-Three Faced Demon che cade al tappeto.

Sheenan tenta una ginocchiata alla schiena di Drago, ma questi assorbe il colpo e, imbufalito, si volta e assesta una gomitata al volto del Voodoo Doll. Kirk ne approfitta per sorprenderlo, ma Drago è vigile e scaglia Aaron contro lo Sciamano facendo una carambola.
Sophitia tenta di vendicare il compare con cui tempo fa fece un patto di sangue – che non ha portato a un cazzo, se non a un taglio sulla mano – e assesta una Buzzsaw Kick all’indirizzo del Fighter di Liberec che non cade ma anzi ride di gusto. Sophitia lo guarda e prende a ridere anche lei, quasi per nervosismo. E BECCA UNA GINOCCHIATA ALL’ADDOME CHE LA PIEGA IN DUE: E SUBITO DOPO VOOOLA CONTRO LA GABBIA!
Che botta!
Sheenan e Kirk si obbligano a fare incredibilmente fronte comune con un affondo alle ginocchia di Petr. E parte una compilation di calci da parte di Sheenan che infine stendono il Fighter! Kirk prova a sorprendere proprio il Voodoo Doll con un caricamento in BrainBuster, ma questi si difende piantando i piedi per terra e andando di Neckbreaker!
Attende guardingo che Kirk si rialzi… ma CRYSTAL STA PER EVADERE GABBANDO TUTTI!
Scatto felino di Sheenan che raggiunge la terza corda e afferra Crystal per una gamba cercando di tirarla giù. Gaijin sale anche lui sulla terza corda in bilico e afferra l’altra gamba della rossa: i due si fissano. Sheenan e Gaijin… si rinnova l’aria di faida tra due che mai si sono affrontati come si deve… Houghton prova a reagire spintonandoli via approfittando della situazione, ma tornano concentrati e la tirano giù facendola impattare con la schiena al tappeto.
Gaijin e Sheenan iniziano adesso a scazzottarsi tra di loro.
Enziguri del Demone: a vuoto!
Yakuza Kick di Sheenan: fuori bersaglio.
Entrambi di calcio rotante: si scontrano.
E Drago allora torna e senza troppe cortesie li stende entrambi con un doppio braccio teso!!

Kirk però si avventa su di lui provando come una Sleeper Hold mentre anche Sophitia va a risollevare una Crystal dolorante per la brutta caduta e la scaglia contro la parete laterale premendola con lo stivale dietro la nuca: prende ora la rincorsa e va di Big Boot: ma Crystal si scansa!! Sophy sbatte con la gamba contro la parete e zoppica.. TORNADO DDT DI CRYSTAL!
Cray nota Kirk impegnato con Drago e va di Superkick sul Fighter per stenderlo… questi subisce ma non molla. E’ solo in ginocchio… E ANZI DISARCIONA KIRK E METTE A SEGNO UN POLISH HAMMER SU CRYSTAL!
Tenta il pin su di lei… ma Sheenan lo ferma prima che possa cominciare con un double axe handle!
Drago rabbioso con una spinta lo scaglia contro la gabbia e tenta di strozzarlo premendo le mani contro il collo di Sheenan.
Sophitia intanto battaglia con lo Straniero: si sbattono entrambi il capo contro la gabbia alternativamente, ma Sophy sta avendo la peggio. Barcolla.
Lo Straniero la sta incastrando con le braccia alle corde per impedirle di muoversi e carica la traiettoria. Scalcia per terra: PASSA IN BERSEKER MODE: LA SECONDA MASCHERA CHE GLI E’ RIMASTA.
VA DI WARRIOR’S BREATH IN ARRIVO (Roaring Elbow)… MA CRYSTAL INTERVIENE AL SALVATAGGIO CON UN BIG BOOT CONTRO LO STRANIERO CHE VIENE STESO KO.
Sophitia guarda incredula Crystal: le ha appena salvato il culo! Resta immobile, incredula, quasi grata, a fissare la Rossa senza provare a liberarsi, e questa la scavalca senza curarsi di lei, ma si da a scalare.
Sheenan intanto è vittima ancora del soffocamento di Brutus che sprizza furia da ogni poro e Kirk nota la situazione e si dà alla fuga anche lui raggiungendo la Houghton.
I due sono quasi sulla cima… ED ESCONO! SONO FUORI!

Vincitori

Vittoria del duo costituito da Kirk e Crystal. Il gong suona e Drago si accorge solo ora dell’accaduto. Per la rabbia sbatte al tappeto in SpineBuster Sheenan e mentre la gabbia viene sollevata se ne va. Sheenan ha problemi di respirazione, Gaijin si risistema la maschera Juggler cercando di dileguarsi, mentre Sophitia solo ora si libera dalla forbice delle corde, ma se ne resta in ginocchio ancora un po’ scossa, ferma a fissare Crystal là fuori con fare compiaciuto.
Kirk e la Crystal andranno verso Maniacs col morale bello alto!





Ci troviamo all'interno del camper della Hog Family; Sheri è seduta accanto ad Harold ... come sempre è notte.

Harold: "Non c'è stata una cazzo di possibilità ..."

La ragazza sembra dispiaciuta, china il capo mentre Harold la fulmina con lo sguardo.

Harold: "Non potevi dirmelo prima eh??"

Sheri: "Ma ti ho già dato una motivazione Har-"

Harold: "Zitta! Il Fatto che quel figlio possa essere mio come anche di quel porco di mio padre non mi fa portare nessun rispetto per te né tantomeno per quel bastardo che sta nascendo ... ora vai a dormire!
Presto risolveremo tutto, stanne certa. Presto però abbiamo da che fare in WBFF."

[Stacco]



9:00 a.m.
Si chiude una porta, s'apre un portone … Beh, in questo caso non proprio.
Chiusa la porte alle spalle, eccoci nel tumultuoso, caotico ma per certi versi rassicurante traffico della città. Un uomo, chiusa con una certa attenzione una porta di servizio alle proprie spalle, esce da un edificio grigio, triste, apparentemente disabitato che però, non si sa come, s'affaccia su una strada mediamente trafficata. Il nostro soggetto viene inquadrato meglio dalle nostre telecamere: jeans lunghi, stretti sulle caviglie, strappati sulle ginocchia; timberland che – originariamente – dovevano essere di color marroncino: ora paiono nere; canotta nera e emblematica folta barba raccolta all'estremità in un codino …
Signori, Brutus “Cheek” Rotten.

La War Machine inizia a camminare di buon passo sul marciapiede, tenendo un portamento vivace che però è in contrasto con gli occhi socchiusi e le labbra bloccate in un'apparente smorfia di disappunto, quasi la città, il traffico e la luce del giorno non gli appartenessero.

Squilla il telefono. Sì, anche Brutus Rotten ha un telefono … Come riuscire a reperire i migliori venditori clandestini di birra, se no?

“Chi è?”
- “Sono io, B-Bello! Sono Mike! Psycho Mike! Stasera è stato uno sballo.”
“Già, ehm … Che cazzo vuoi?”
- “Eh?”
- “Cosa cazzo vuoi Mike? Te ne sei andato senza dire un cazzo.” - piccola pausa.

- “Ce ne siamo andati tutti senza dire una minchia, Brutus, era un cazzo di festino!”
- “Per festeggiare cosa, eh? Il fatto che è stata la prima volta che ti sei fatto sentire dopo che ho lasciato la WBFF? Che sei diventato sempre più infido e puttaniere di prima? Che dovresti essere il mio maestro e, invece … Invece … Non so anch'io chi cazzo sei!”
- “Ma io sono il tuo maestro, kid! Non dimenticare chi ti ha portato fuori da quella merda e ti ha fatto arrivare qui … Non dimenticarlo! Ho solo bisogno di staccare un attimo ...” - in sottofondo qualcuno, anzi, qualcuna pare chiamare insistentemente il manager di Brutus.

- “Vai, che la tua nuova troietta ti sta chiamando. Comunque, hai lasciato la tua felpa nel locale.
- “Tienila! Considerala un regalo … Un pegno, per quando tornerò a darti una mano.”
- “Vaffanculo.”
- “Brut...” tu … tu … tu.

Tempo scaduto.

BCR: “Era pure XXL ...”

Detto questo, The Appaling Scar mette via il telefono, senza tentare di nascondere la propria viscerale rabbia, e continua a camminare con passo ancora più spedito.

17:00 a.m.
Ormai il cielo non è più limpido. Un sottile strato di nuvole copre il tramonto e noi possiamo vederlo dall'alto di un capannone: seduto sopra il cornicione, con le gambe sospese nel vuoto, troviamo ancora Brutus Rotten, che guarda il cielo di fronte a sé con una parvenza di … tristezza.

Ancora il telefono. Questa volta è il brusio di un messaggio. Un rumore sentito già una decina di volte. E infatti …

“Mike – 13 messaggi.”

BCR: “Cosa cazzo vuole …”

“Senti … Ho sbagliato.”
“Tornerò.”
“Ricordati chi ti ha tirato fuori dalla merda”
“Ricordat...”

Basta. Evidentemente il nostro Brutus ne ha abbastanza. Con foga butta da parte a sé il telefono cellulare, il suo sguardo è diventato ancor più scuro di quel che già era.

BCR: “Mi sono rotto il cazzo. Di tutto, di tutti. Non che prima fossi soddisfatto di cosa, o chi, mi circondava. Sono qua, dall'alto di un capannone, e se abbasso lo sguardo … vedo formiche.
Poi, scendo in strada e cosa vedo? Formiche, checcazzo! Uomini fatti con lo stampino, omologati, che sudano come maiali e tornano correndo a casa perché non vedono l'ora di vedere il nuovo programmino del cazzo condotto dal figlio di puttana sorridente di turno sulla televisione della quale devono ancora finire di pagare le rate mensili, per poterne usufruire 2 ore al giorno.”

Pausa. Rotten si porta una mano sul capo, tirandosi indietro i capelli.

BCR: “Sono stanco di essere giudicato per come parlo, per come mi vesto, per i tatuaggi che ho, per le cicatrici sul mio corpo …
No … Devono essere i fatti … A parlare per me … E a far parlare di me.”

Rotten, voltando di 90° il volto, può così guardare dritto negli occhi lo spettatore attraverso la telecamera che lo inquadra. E' fottutamente serio.

BCR: “E' tempo di tornare. E' … tempo … di … tornare. L'orizzonte è sempre più vicino.
Sbranare omuncoli, disseminare cadaveri, spolpare l'animo dei più deboli e abbeverarsi del loro sangue. Uccidere. Sono … Nato … Per questo.
Fight.
Bleed.
Kill.
TILL … I … DIIIIIIIIIEEEEEEEE!”

L'ultima parola pronunciata da Rotten viene quasi storpiata da egli in un ruggito, una sorta di segnale … Un segnale forte e chiaro.
La Macchina da Guerra tornerà … presto.

Coming Soon.


“The Hidden Fortress” risuona a pieno volume qui in questa edizione speciale di Bloody Desperation – No Way to Escape.
L’avvocato Daisuke Kobayashi, ex General Manager e attuale ‘tirapiedi’ della dirigenza, fa il suo ingresso con una valigia 24 ore. Sul ring è allestito un tavolo, ma non ci sono poltrone. Siamo in un ring di Wrestling, si fa tutto in piedi e nessuno ha bisogno di riposarsi, specialmente con una cella che rimane sospesa sopra al ring, utilizzata in precedenza nel main event.

Kobayashi: “Egregio pubblico della World Bloody Fight Federation Wrestling, è giunto un momento che aspettavate da tempo, avere la certezza assoluta anche nei vincoli legali che tre lottatori della federazione mettano la loro firma al contratto del main event di WBFF Maniacs IX, dove sarà in palio l’Undisputed WBFF Heavyweight Championship.
Tuttavia ho delle TRISTI notizie per loro… non importa il percorso che è stato fatto, se arrivano alla sfida vincendo uno dei due Extreme Rumble match, o difendendo la cintura contro Claudio Cazador, saranno in tre ad ambire alla gloria, ma due di loro ne usciranno sconfitti, perché non ci sarà alcuna pietà sul ring, quella sera avremo un solo campione e sarà uno dei tre partecipanti. Gli altri due potranno consolarsi con un buon premio in denaro, ma proveranno sulla pelle l’onta della sconfitta.”

Le tristi notizie di Kobayashi stavolta sono più ovvie che mai, il deprimente avvocato giapponese non cambia la sua espressione mentre posiziona la valigia sul tavolo, la apre e da essa estrae un contratto bianco con delle scritte nere, qualcosa di classico. Poi emerge una penna elegante, di quelle usate per stipulare contratti nel mondo degli affari.

Kobayashi: “È giunto il momento dell’arrivo dei tre partecipanti alla sfida. L’Undisputed WBFF Heavyweight Champion Bluebird, il vincitore del 15 men Extreme Rumble match di Bloody Desperation Daniel Stuart, il vincitore del 15 men Extreme Rumble match di Extreme Hell Paul DeSade. Chiedo a loro la cortesia di presentarsi qui per la stipulazione del contratto.”

Al centro del ring c’è una tavola apparecchiata. Non con un pasto, ma con la promessa di un cenone succulento: il contratto che sancirà il Cage of Death a Maniacs. Kobayashi, fresco dei risultati ottenuti dalla sua alleanza con Jack Leone e Lena, sta presso il tavolo con le braccia conserte. Aspetta che i tre main eventers di Maniacs facciano il loro ingresso e appongano la loro firma sul contratto, così come tutta l’arena.

E' "Evisceration Plague" dei Cannibal Corpse la prima theme che si sente nell'arena! PAUL DESADE IS HERE! Il lottatore di Cambridge compare sullo stage in abiti civili, pantaloni lunghi neri e un giubbotto di pelle allacciato fino all'ultimo bottone, e poi avanza lentamente verso il ring applaudito dal pubblico presente, quindi sale all'interno del quadrato in attesa dei suoi futuri avversari.

Poco dopo risuonano le note di "The Rains of Castamere" in versione orchestrale... The Nobleman entra in scena, indossando un elegante completo grigio chiaro, sotto il quale indossa solo una semplice maglietta nera, attillata, con uno scollo a "V". Inutile specificare che l'accoglienza nei confronti dello scozzese è ben diversa da quella che il pubblico ha appena riservato a Paul DeSade: fischi, tanti fischi, e non pochi insulti. Stuart però si dirige verso il ring, con le mani nelle tasche dei pantaloni, con la nonchalance di chi si sta andando a fare un cicchetto al bar.

Entrambi i lottatori si appoggiano alle corde, attendendo l’ingresso del campione. Secondi d’attesa, che si fanno sempre più lunghi e snervanti, ma del campione nessuna traccia. Adesso il pubblico prova anche a battere le mani per incoraggiamento, come si fa quando uno spettacolo teatrale tarda a cominciare… ma niente.

DS: “Sembra che il “favorito” abbia voluto lasciare la discussione ai veri uomini…” dice dopo aver raccolto un microfono. La frase è seguita da una risatina.

Le luci si spengono. I fans, finalmente sollevati dalla snervante attesa, si lasciano andare ad un urlo liberatorio.
Fasci di luci colorate si accendono lungo tutta la rampa, parte Race For The Prize dei Flaming Lips.
Non appena la sviolinata della canzone parte, si sollevano dai lati della rampa nuvole di coriandoli, Rainer Habermann fa capolino e si ferma sullo stage, con la testa bassa ed il titolo alla vita. Veste un paio di jeans strappati e una camicia a quadri nera e rossa.
La musica si ferma, le luci si riaccendono. Rainer, che è rimasto sullo stage, stende le braccia verso l’alto e chiude entrambi i pugni, in un gesto teatrale per richiamare l’amore della folla.
“Late at niiiight…” Urla senza microfono, lasciando che sia il pubblico a completare la strofa di McCartney.
“When the wind is still, I’ll come flying through your door… and you’ll know what love is for. I’m a bluebird, I’m a bluebird, I’m a bluebird, I’m a bluebird…”

Bluebird percorre lentamente la rampa sulle note di questo coro, con un larghissimo sorriso stampato sul volto. Si fa passare il microfono, è ai piedi del ring.
BB: “Volete davvero togliere il titolo ad un campione con questo stile?”

PDS: "Spero che tu valga qualcosa oltre queste pagliacciate.”
BB: “Spero che tu valga abbastanza da scoprirlo.”

Il pubblico applaude questo botta e risposta. Daniel invita Rainer a salire sul quadrato, il tedesco finalmente raggiunge i suoi avversari. Paul DeSade è il primo a prendere la parola.

PDS: “E' tutto estremamente interessante: soltanto sette giorni fa ci trovavamo fuori da un ring uguale a questo e ci scambiavamo le nostre manovre migliori... O meglio, ero io quello che riservava la sua After Life Restraint ai danni del qui presente Daniel Stuart, il quale per ripicca poi faceva più o meno lo stesso contro Bluebird..."

DeSade ridacchia per la sua battuta infantile.

PDS: "Ora invece siamo qui, come se fosse l'ora del tè delle 17, a parlare cordialmente prima di apporre le nostre firme sul contratto che ci legherà indissolubilmente fino a Maniacs. Quindi eccoci qui: lo sfidante che deve ancora dimostrare a tutti di essere degno di calcare gli scenari più importanti di questa federazione e per farlo ha bisogno di una vittoria importante. La leggenda che ha nel mirino soltanto l'oro più prestigioso di tutti e non accetta nulla che possa valere anche solo un'oncia di gloria in meno. E infine il campione che cerca ancora di legittimare uno status che probabilmente nemmeno lui riesce a riconoscere a se stesso."

DeSade continua a sorridere.

"Storie interessanti, storie uniche, storie tragiche, storie che si intersecano tra punti di incontro e di scontro. Storie che iniziano da punti diversi ma che tendono a concludersi in un unico punto: Maniacs e il match valido per il WBFF Undisputed Heavyweight Title. Cos'altro hanno da aggiungere queste storie alle nostre vite? Di quanti altri eventi potranno arricchirsi le nostre esperienze prima che esse giungano alla parola fine?"

"Questo è ciò che vedremo nel futuro più prossimo, ma prima che ognuno di noi sancisca la sua volontà di arrivare alla fine di queste storie apponendo la sua firma su un pezzo di carta, chiedo che mi sia permesso di fare una piccola aggiunta a quanto è stato precedentemente disposto. C'è una tradizione a Maniacs che sembra abbiate tutti dimenticato... Ed è curioso che la ricordi io che sono colui con meno esperienza in assoluto, ma tanto vale che me ne faccia carico. Parlo di una tradizione relativa al match più importante, una tradizione che impone a coloro che lottano il match su cui sono puntati gli occhi di tutto il mondo di gettare il cuore oltre l'ostacolo e di sforzare il proprio corpo oltre i limiti delle umane capacità. Io, Paul DeSade, chiedo che il nostro match venga combattuto secondo le regole di una stipulazione speciale, brutale e violenta."

"Io, Paul DeSade, chiedo di affrontarvi all'interno della Cage of Death."

Vediamo Stuart deglutire. Lo scozzese cerca di essere una maschera di impassibilità ma appare più che mai evidente che la richiesta di Paul DeSade gli abbia messo una certa agitazione. Quando si accorge che gli occhi di Paul, di Bluebird, e di Kobayashi, sono rivolti verso di lui, prende la parola con fare sprezzante.

DS: "Beh, cosa avete da guardare?"

Provando a non perdere contegno, Stuart si dirige verso la scrivania dove è posato il contratto da firmare.

DS: "Ho sentito parecchie stupidaggini finora, e non c'è da stupirsi visto che abbiamo fatto prendere la parola, per primo, ad un post-teenager con tendenze emo. Delle tante sciocchezze dette però da DeSade Jr. UNA non lo era."

Stuart fissa prima Paul, poi Rainer.

DS: "Le tradizioni vanno rispettate, è il retaggio delle tradizioni che differiscono una Federazione da un'altra... ed è il "Cage of Death" a 'Maniacs che rende la WBFF tale. Non sarò certo io a tirarmi indietro... quando arriveremo a quel giorno, la CORONA finirà sul capo dell'uomo più degno... ed è inutile farvi notare che quell'uomo solo io. Un'incoronazione presuppone un cerimoniale da seguire... in WBFF questo cerimoniale si chiama "Cage of Death"... allora ben venga la tua proposta, Paul."

Daniel va a mettere la sua firma sul contratto.

DS: "Facciamo le cose così come vanno fatte."

Rainer si lecca le labbra. “Tocca a me?” chiede, come se fino a quel punto fosse stato distratto.
BB: “Prima di tutto, voglio ringraziare il folletto qui presente, che ha dovuto sorbirsi assieme a me i discorsi di ‘sti due senza fare una piega. Kobe, io scordo tante cose, ma mai da dove vengo… grazie.”

Rainer si inchina, come usanza giapponese, Kobayashi risponde con un sorriso imbarazzato.

BB: “Siamo tre bei lottatori, noi tre. Perché? Perché quando abbiamo cominciato le nostre carriere, nessuno ci ha mai detto che saremmo stati dei fenomeni. Ma… ma io non provo nessun risentimento, y’all, e come me neanche voi. Sapete? Questa non è la storia di un campione che cerca di legittimarsi, di un tizio che ha deliri di onnipotenza o di un bambino che deve dimostrare che ormai gli crescono i peli là sotto… questa è arte. Questa è bellezza! Un incrocio così perfetto tra una stella affermata, un giovane affamato ed un bulletto di periferia che cerca il riscatto, tra tre persone che sanno leggersi dentro… mi hai davvero fatto incazzare, Daniel, lo sai! Con Marlon Dune, e mia sorella, e sono… cazzo, sono felice! Kirk, Jax, anche loro mi hanno fatto incazzare, ma non nel modo stupendo in cui l’avete fatto voi. Voi siete sottili, voi siete perfetti… davvero non ci pensate mai? Davvero credete che il vostro cazzo di bisogno di sentirvelo duro sia più importante? Più immediato? Forse… forse davvero non siete pronti per questa cintura.”

Rainer raccoglie la penna dalla scrivania e firma, senza staccare lo sguardo dai suoi sfidanti.

BB: “Non quanto lo sono io, almeno. Voi avete una bella responsabilità. Pensateci, cazzo!”

CAMERA FADES



CREDITI:
- Greg Heavans (main event, assemblaggio)
- RentoPortento (match 2)
- Wordlife85 (match 1)
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 13:41.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com