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Bloody Desperation at the Beach 11x12

Ultimo Aggiornamento: 29/06/2017 18:53
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29/06/2017 18:52
 
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WBFF Wrestling presents...
Bloody Desperation at the Beach 11x12
Giovedì 29 giugno 2017
[@Miami (Florida)]
BD#349 Event#673






DRIIIIIN!

È arrivata l'ospite, il Luckyman si toglie la parannanza e, pur controvoglia, indossa la camicia con i quadrupedi, legandosela in vita con la cintura da King of Luck.
Siamo all'interno di casa Jax-Habermann.
Mentre le bambine sono sedute alla tavola apparecchiata, intente a giocare a qualche stupido gioco da bambine, Garet Jax sta cucinando con indosso solamente un paio di calzoncini corti ed una parannanza floreale con su scritto il più classico “Kiss The Chef”... in araldica.
L'abbigliamento del Luckyman è probabilmente dettato dal caldo eccessivo, all'esterno dell'abitazione ci saranno almeno 41° ed il condizionatore borbotta dalla fatica, probabilmente è acceso ininterrottamente da giorni.
Tra il rumore delle risate delle piccole ed il fritto di bacon e uova, la telecamera si sofferma su un dettaglio, un biglietto sul frigorifero, calligrafia femminile.

“Oggi passerà a casa la nostra vicina, Karen, a pranzo da noi. Ha bisogno di tutela legale, in quanto sta avendo problemi con alcuni parenti che non hanno accettato il suo cambio di fede. È mormona, quindi vedi di non fare battute strane come tuo solito. Ed è una bella donna, quindi non fare il cretino. Ti ho messo una bella camicia rosa con gli elefantini sulla sedia. Baci”

-Rosa con gli elefantini... spero scherzi... il grigio di quegli elefantini è fuori moda almeno dal 2009...- bofonchia tra sé e sé Garet Jax.

DRIIIIIN!

È arrivata l'ospite, il Luckyman si toglie la parannanza e, pur controvoglia, indossa la camicia con i quadrupedi, legandosela in vita con la cintura da King of Luck.
Si avvicina quindi, apre a Karen, i due si salutano e la lascia accomodare a tavola.
Inizia quindi a servire i piatti, senza perdere ulteriore tempo, quando la porta suona nuovamente.

DRIIIIIN!

Con un cenno di scuse, Jax si alza, quindi si avvicina e prova ad osservare dallo spioncino, che però risulta tappato.

-Chi è?
“MORMONI!”

Faccia basita del Luckyman.

-Karen, per caso dovevano venire altri tuoi parenti?
-No Garet, io sono l'unica credente in famiglia, magari sono alcuni amici della parrocchia venuti a darmi supporto morale.

Il Luckyman storce un po' il naso, non si aspettava di sicuro un traffico del genere in casa sua, ed in cuor suo teme che l'apres-midi possa trasformarsi in una pesantissima discussione sull'Altissimo... visto da Joseph Smith.
Ma deve adeguarsi, in fondo si tratta di una cliente della moglie, quindi ogni cortesia è d'obbligo se può servire a metterla a suo agio.
Si avvia dunque ad aprire la porta, ma invece dei Mormoni, di fronte a sé, trova Sophitia.

<< Hai 45 minuti per parlare della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni? >>

Jax richiude la porta di botto, tenendola chiusa appoggiandovisi con la schiena.

-Chi era?- chiede Karen.
-Sicuramente, non dei Mormoni.
-Ma ho sentito che voleva dialogare a riguardo di Gesù, potrebbe entrare comunque a farci compagnia!
-No, fidati che non vuole parlare di Gesù.
-Oh...- e Karen abbassa la testa in un moto di dispiacere, visibilmente delusa dal comportamento poco ospitale del padrone di casa; Jax nota il fatto, e per non risultare inospitale riprende il discorso.
-Però magari vuole parlare di qualcos'altro, adesso provo a riaprire e a vedere!

E subito il viso di Karen si illumina nuovamente in un sorriso.

-Questo è un fottuto incubo...- bofonchia tra sé e sé Jax, prima di aprire nuovamente la porta, e non trovarvi nessuno.

-Ma che cazz...
<< CUCU'!!!! >> -urla Sophy, spuntando alle spalle del King of Luck e facendolo sobbalzare in avanti per lo spavento.
-Come… come hai fatto ad entrare?
<< Potremmo stare qui a parlare di come io faccia ad avere le tue chiavi di casa e quanto siate adorabili te, tua moglie e le bambine mentre dormite, ma credo ci sia un’ospite che ci attende nell’altra stanza>>

Garet vorrebbe, piuttosto, soffermarsi sul punto trattato con nonchalance, ma ob torto collo si trova a concordare con Sophitia: urge raggiungere Karen. Nell’accompagnarle le sussurra comunque tra i denti.
-Non far stronzate… chiaro?

Sono nel salotto in tre. Hanno preso posto e Karen sorride alla bizzarra ragazza allungandole la mano per presentarsi. Sophitia ricambia, ma durante la stretta, ecco sbucare dalla chioma della giovane, il fido animaletto che sfreccia lungo il suo braccio fino a raggiungere quello di Karen che resta impressionata.

<< Oh, pare tu sia simpatica a Malvasio. Di solito è un timidone. Vero Malvo?>>

L’Aralda gratta il mento del peloso animaletto e prende posto alla tavola volgendo lo sguardo sorridente, e forse beffardo, verso Garet Jax e quindi verso l’altra ospite.

<< Allooora, come mai sei qui, Karen? La scusa del Mormone è stra-usata per intrufolarsi in casa di altri. Anche tu sei, come me, l’amante di Garet? Io sono la numero 7. Tu da quanto conosci il vecchio volpone? Ah? Ci siamo conosciuti sul posto di lavoro. Sai che lavoro fa? Viene pagato per pestare a sangue la gente. Talvolta anche in gruppo. E’ un lavoro divertente ahaha..
Tu come ti guadagni da vivere, Karen? Dico a parte andare a letto con Garet, insomma?>>

Jax tossisce infastidito come a voler deragliare il discorso verso altri binari.

- Ah la nostra Sophitia, sempre desiderosa di scherzare. Adora inventare storie. VERO Sophitia?- e nel frattempo, fa un eloquente cenno a Karen, cercando di farle capire con la mimica ed il labiale che Sophitia è un po' picchiatella.

<< Ohhhhh si si. Verissimo. Io faccio da babysitter alle sue bambine e loro adorano le mie storie. Le loro preferite sono quelle in cui il papà viene mangiato dal drago. Pare che abbiano una avversione verso il babbo. Sarà che le tratta male e insegna loro le parolacce. E’ verissimo, Garet. Chiedi anche a loro. Gliele ho raccontate l’altro ieri sera… che bella serata … >>

Un ghigno fintamente bonario compare sul viso della biondina che si arriccia il piccolo codino, facendo bella mostra di un paio di chiavi allacciate al nastro per capelli. Dettaglio che fa gelare il sangue al Lucky Man per un attimo.
Dato che solitamente quando piove, grandina, Frida sta per scoppiare a piangere, appena sentito che il papà sta per essere mangiato da un drago, o qualunque altra cosa possa aver capito.

- Posso immaginarlo. Sei una babysitter fantastica. Sei già vestita da pagliaccio per farle divertire.- proferisce Jax con fare nervoso, prima di accarezzare la piccola, cercando di tranquillizzarla.
<< Ti ringrazio dell’ottimo complimento. A loro piaccio. E io piaccio a loro. Ero venuta proprio per finire di concordare quanto ci eravamo detti, no? Il fatto che io potessi spostarmi da voi per un paio di mesi per terminare gli studi. Non ho dove stare e non ho abbastanza soldi per un appartamento tutto mio. Alla fine è tutto confermato?>>
-Certo che è tutto confermato, ma a una condizione: mi lasci due minuti per parlare con Karen?

Sophitia annuisce, quindi Jax fa un cenno alle bambine per far capire loro di andare in camera di sopra, perciò prende sottobraccio Karen e le spiega qualcosa mimando ampi gesti delle braccia, prima di accompagnarla alla porta e probabilmente invitarla a ripassare in un momento/giorno più sereno; quindi, vediamo il King of Luck rimettersi a tavola, faccia a faccia con l'Aralda del Caos.

-Senti, per quello che mi riguarda, puoi restare qui, parlarmi di Gesù Cristo, scroccarmi la colazione, riempirmi casa di topi, spacciarti per la mia amante e tormentare me, mia moglie e le mie figlie, ma a una condizione: che ti conquisti questo diritto NEL MIO CAMPO.
<< Ovvero?!?!?!? >> chiede eccitata Sophitia.
-Testa o croce?
<< TESTA, TESTA, TESTA, ADORO VEDER CADERE LE TESTE!>>
-E sia.

Jax estrae dalla tasca sinistra una moneta, lanciandola quindi in aria.
Attimi di rotazione interminabile.
Quindi, viene afferrata al volo da Sophitia, che la riversa sul dorso della mano.

<< Oh, no, è uscita croce...>>
-Queste quindi me le riprendo...- e con un gesto felino, Jax strappa dalle mani di Sophitia la moneta e pinza via le chiavi dal nastrino ai capelli.
<< Posso andare a salutare Alma e Frida?>>
-No. E adesso fuori.

Sophitia fa per avviarsi e apre la porta con un moto di tristezza. E’ sul punto di uscire quando si lascia quasi svenire contro lo stipite, con la guancia pressata, e le braccia penzoloni. E con una voce sotto le scarpe commenta mestamente.

<< S-scusami se ti ho importunato, Garet. E’.. è davvero una bella famigliola la tua. Te lo dico senza malizia o cattiveria. Io… io non ricordo più neanche come era la mia. Ma ricordo che eravamo due sorelline. Ehehe… Alma mi ricorda un po’ me…>>

Sophitia si morde stretta il labbro inferiore, e con i capelli che le cadono davanti agli occhi, rotea leggermente il muso verso il padrone di casa, pur restando sull’uscio.

<< Mi… mi manca tanto vivere in una vera famiglia. Non ho più ricordi della mia. Non so nemmeno se sono ancora vivi. Non ho più notizie di loro… e voi… sembrate così carini e sereni al contrario dei Leone…prima scherzavo, ma a costo di essere l’amante o la babysitter, un po’ mi farebbe piacere respirare l’aria di una famiglia normale come la vostra>>

La ragazza abbassa lo sguardo, con fare da cane bastonato e prende fiato socchiudendo le palpebre.
<< …e invece temo di averti rovinato la serata. Posso andare a parlare con Karen, se vuoi e scusarmi…>> fa lei giocherellando con gli indici, in un moto di imbarazzo
- Lascia stare. Preferisco pensarci io…
<< Capisco… posso… non posso proprio andare a salutare Alma e Frida prima di uscire?>>
- No.

Il tono è fermo, ma non categorico. E il LuckyMan chiude la porta in faccia a Sophitia, senza sbatterla. Le ultime parole di Sophitia l’hanno leggermente addolcito e gli hanno impedito di mostrarsi troppo duro.
Jax quindi richiude a chiave la porta e si siede al tavolo.
Lancia una schicchera alla moneta, che inizia a roteare su se stessa, mantenendosi in equilibrio sul tavolo.
Riusciamo ad intravedere lati con solo la cosiddetta "croce".
Ma dato che si tratta di un effetto ottico, non ne abbiamo la certezza.



Jimmy Lover: La spiaggia, il mare, il sole, il colore azzurro del cielo ma che è anche nel cuore… benvenuti a Napoli, la città dei fan della WBFF Wrestling.
John Taggart: Siamo a Miami, Florida!
El Kokone: Napoli? Ci facevo le missioni ad Assassin’s Creed Brotherhood, bei tempi! Dobbiamo garantire ai fan di Miami uno spettacolo degno della loro insulsaggine, infatti c’è Derrick Mortimer. Ma anche Cami. Vi sentite trollati? Pensate che questo sia un gioco? È la realtà, ciofeche!
Fans: Booooooo. Kokone sucks!!!
Taggart: Meglio passare alla card dell’evento.

Line-up dell'evento
* Match 1: King of Luck Championship: Garet Jax (c) vs Derrick Mortimer [Find the Hidden 'Treasure' match]
* Match 2: Crystal Houghton & Paige vs Silen Rose & Cami Bucket [Bikini Tag Team match]
* Contract Signing: Angerfist & Sheenan [w/ Daisuke Kobayashi]
* Main event: Claudio Cazador & James McFist vs Paul DeSade & King "Pimp" Caesar VI [Tag Team Extreme Beach Brawl match]


Lover: Cazador e McFist insieme nel main event! Che coppia adorabile! Dall’altra parte DeSade e Caesar, sento tanta cattiveria, non mi piacciono, tiferò contro di loro.
Taggart: Tifa per chi vuoi, ma non ho la minima idea di chi avanzerà in questa sfida fra i semifinalisti del Survivor of the Ring.
Kokone: E la prossima settimana ci sarà Extreme Desperation.
Lover: E poi?
Kokone: E poi per me vacanza, tu tornerai a sgobbare in JLW, vabbe’ che tanto non capisci nulla.



Siamo dietro le quinte di un servizio fotografico dai toni decisamente estivi: Paige è la protagonista degli scatti e posa completamente a suo agio con un bikini rosso fuoco, la mora si mette in posa sorridendo e tra un flash e l'altro chiacchiera animatamente con il fotografo che continua a revisionare il suo lavoro sullo schermo del portatile poco distante.

"Manca poco e abbiamo un sacco di ottimo materiale!"
Paige: "Non c'è problema, lo trovo divertente."
"Dovresti dedicarti di più a questo lavoro, sei davvero straordinaria."
Paige: "Uhm, sai che non mi dispiacerebbe?"

Crystal dietro di loro ride di gusto mentre continua a giocare con il suo cellulare, la lottatrice della Carolina non è altrettanto provocante e sfoggia una t-shirt oversize con una grossa stampa che riporta a caratteri cubitali 'Fuck Off!'.

Cray: "Brava! Cambiare mestiere mi sembra una fantastica idea: come lottatrice sei davvero penosa, magari se riesci a tenere la bocca chiusa potresti sfondare tra le decerebrate che si spogliano per le riviste patinate."
Paige: "Sei sempre molto gentile."
Cray: "Dove hai lasciato il tuo tirapiedi?"

La mora fa una smorfia alzando gli occhi al cielo.

Paige: "A Nathan non piacciono queste cose, è andato in palestra questa mattina presto."
Cray: "Lui per lo meno prende sul serio il suo lavoro."

Le due restano in silenzio guardandosi con astio mentre l'uomo alle loro spalle si schiarisce la voce evidentemente a disagio.

"Facciamo quindici minuti di pausa Paige."
Paige: "Vedi, fai scappare le persone."

Miss Congeniality si stringe nelle spalle sistemandosi una ciocca di capelli dietro le orecchie, con noncuranza si dondola sulla sedia che oscilla pericolosamente.

Paige: "Se continui così finirai per terra."
Cray: "Ok mamma."

L'inglesina sospira profondamente sedendosi accanto alla sua interlocutrice che canticchia sul motivetto del gioco che la tiene impegnata.

Paige: "Hai pensato alla mia offerta?"
Cray: "Ho pensato che non me ne frega un cazzo, tu stai cercando disperatamente di riportare Nathan il più vicino possibile ad una cintura.
Avete fallito contro Hades e adesso vorresti l'Iron Man servito su di un piatto d'argento: hai cercato di fregarmi ed io non ho nessun bisogno di averti tra i piedi."
Paige: "Ti sbagli."

Cray si stiracchia annuendo.

Cray: "Ovviamente, ma nel dubbio non voglio aver niente a che fare con te."
Paige: "Hai paura di Alcide."
Cray: "Sei seria?"

La compagna di Nathan annuisce studiando con estrema attenzione le sue lunghe unghie laccate, resta in silenzio per qualche secondo prima di riprendere la parola.

Paige: "Si, sono seria.
Se non lo temi dagli una possibilità: se lo batterai vorrà dire che meriti di avere quella cintura attorno alla vita."
Cray: "E questo lo avresti stabilito tu?! Non me lo hanno regalato quel titolo stronza.
E... lui, lui cos'ha fatto per meritarsi ciò che mi stai chiedendo?"
Paige: "Questa è una domanda stupida."
Cray: "Mi stai facendo perdere tempo."

La rossa si alza di scatto avviandosi verso la porta.

Cray: "Sorprendimi Paige, se il tuo cucciolo farà qualcosa degno di nota forse e dico FORSE avrà la mia attenzione."
Paige: "Potrebbe aiutarti contro Hades, ma in realtà è del mio aiuto che hai bisogno e parlo di Gaijin."
Cray: "Mi viene voglia di prenderti a calci quando fai così quindi probabilmente è meglio che me ne vada."

Crystal evidentemente infastidita lascia la stanza.

"COME HAI POTUTO?"

Passi frettolosi di qualcuno sempre più vicino, da un angolo sbuca fuori una chitarra a precedere un uomo dall'aspetto inutile, la sua identità conferma la peculiarità del suo aspetto. Si tratta del...

WWE: "CRAY! Come hai potuto?!?"
Cray: "Come ho potuto non spaccarti la faccia!?"
WWE: "Come hai potuto baciare lo Straniero?!?"

Crystal sgrana gli occhi, apre la bocca restando senza parole di fronte al WWE che ripete insistentemente la sua domanda.

WWE: "Come hai potuto baciare lo Straniero?!?"
Cray: "Di cosa cazzo stai parlando?!"

Stringe i pugni avanzando minacciosamente verso Derrick Mortimer.

Cray: "Non ho baciato proprio nessuno! Quello Stronzo mi ha colta di sorpresa.
E poi, TU! TU che cazzo vuoi da me?!"

L'ex-Kolme fa un passo indietro, memore della violenza dei colpi della rossa, ma il suo spirito non cede.

WWE: "Io ti ho dato il mio cuore! Io ti ho dedicato una canzone! Io ti ho fatto dono della mia melodia!"

Si esibisce in un arpeggio con lo strumento.

Cray: "Smettila subito!"
WWE: "Io ti ho donato l'arte! Ho fatto l'amore con te..."
Cray (quasi ringhiando): "MH?"
WWE: "... platonicamente!"
Cray: "Aaaah."
WWE: "E tu mi spezzi il cuore baciando non una persona qualsiasi ma Gaijin! Il mio mentore! Il mio migliore amico!"
Cray: "Senti coso, io non so come tu abbia saputo..."
WWE: "Allora è vero! Lo hai baciato!"
Cray: "Fammi finire! Non so chi ti abbia raccontato quello che Gaijin ha tentato di farmi ma sappi che non è successo niente tra me e quel cretino di Gabe e comunque non sono cazzi tuoi!"
WWE: "Lo chiami addirittura con un nomignolo! Sei cotta di lui, traditrice fedifraga spezzacuori!"
Cray: "Io ti spezzo le ossa!"

Crystal alza le braccia infuriata, non accorgendosi che dietro di lei è comparsa Paige che, con un ghigno sadico sulle labbra, afferra dal basso la larghissima t-shirt di Cray e con un colpo degno di un prestigiatore gliela sfila via lasciandola in bikini, anteprima del match di stasera.
Crystal d'istinto si copre il petto con le braccia, Derrick Mortimer strabuzza gli occhi mentre la mascella gli cede lasciandolo con la bocca spalancata di fronte a un sogno che si avvera.



Lover: Nelle puntate precedenti abbiamo scoperto il segreto di Derrick Mortimer: fa schifo al cazzo. Garet Jax può battere ogni superuomo, ma può resistere all’uomo medio? La spiaggia può essere l’ideale per lui, per dargli un’occasione di sconfiggere chi gli è nettamente superiore.
Taggart: Bisogna trovare il tesoro nascosto, la cintura di King of Luck Champion sepolta nella sabbia. Dove sarà?
Kokone: Cioè sti due potrebbero impiegare 3 ore per trovarla, io non ho tutto questo tempo.

Match 1: King of Luck Championship: Garet Jax (c) vs Derrick Mortimer [Find the Hidden 'Treasure' match]

Sulla spiaggia, Derrick Mortimer fa il tipico cafone, mostrando di avere un bel fisico e dei pettorali sviluppati, ma la gente gli ride addosso. Povero uomo, non è poi messo così male!
Invece “Il Diamante” Garet Jax sfoggia una quantità di patonza devastante, belle donne al suo fianco e tanta goduria, ha il fisico da spiaggia adatto, e anche se non è playboy come Oregon McClure, chiaramente le fan impazziscono per lui.

Mortimer lo minaccia di prendere la cintura prima che possa trovarla lui, si sente fortunato. Ceeeeeeeerto, gli crediamo tutti.
CHOP!
Chop! Chop! Chop! Chop! Chop!
Il Luckyman comincia a menare l’avversario come il peggiore rivale giapponese in circolazione, il petto dell’ex membro dell’UnStable si fa subito rosso, visto che Jax lo sta praticamente martoriando.
Mortimer da vigliacco quale si nasconde dietro a un bambino piccolo e lo usa come scudo fra i fischi del pubblico.
Boooooooooooo.
Jax non ha problemi, sa benissimo che non sarebbe così sfortunato da colpire una povera creatura innocente, perciò ‘disarma’ Derrick e connette con una DDT sulla spiaggia.
ED OVVIAMENTE MORTIMER COLPISCE UNA PIETRA, sembra KO.

Kokone: Worst Match Ever! Mi sa che non durerà più di un minuto.
Lover: Non essere negativo, magari ora Mortimer si riprende.

Garet Jax scava alla ricerca del tesoro, pensa di aver trovato il punto giusto e getta via un telo… dove c’è una ragazza in topless. Boato dei fan lì presenti, anche il fortunello di Las Vegas non pare affatto dispiaciuto dalla scoperta.

Lover: Jax non ha trovato un tesoro, ne ha trovati due.
Kokone: Per fortuna che il buon Mike Fregna non ha accesso agli show, altrimenti cadremmo in quantità di trashismo degne del periodo al potere di Cith & Vale.
Taggart: Io non voglio ricordare quel periodo, perché me ne hai ricordato l’esistenza? Stupidi General Manager tossicomani!

Jax torna alla ricerca del tesoro, ma ecco che Derrick Mortimer è tornato in azione, ed ha afferrato un altro bimbo del pubblico… CHE USA PER COLPIRE L’AVVERSARIO CON UN DROPKICK, facendo in modo che i suoi piccoli piedi colpiscano il campione.
Booooooooooooo.
Che tattica vigliacca, Mortimer è veramente scatenato, sa benissimo di non poter urtare il suo nemico, quindi si approfitta di tutto ciò che ha intorno.
Il lottatore afferra un salvagente e glielo lancia addosso, ma ha una mira così scarsa che colpisce il bagnino.
E IL BAGNINO S’INCAZZA!
Clothesline del bagnino ai danni di Mortimer, che finisce al tappeto, o meglio, con la testa sulla sabbia. Garet Jax sale sulla postazione del bagnino e si toglie via la maglia, poi arriva la SWANTON BOMB!
Swanton Bomb su Mortimer, che viene affossato per il boato dei presenti.

Taggart: Mortimer non è in grado di reggere il confronto con il campione, ma è anche vero che trovare la cintura nascosta non sarà facile per nessuno di loro.
Kokone: Potrebbero volerci delle ore!

Jax raggiunge i camerini e capisce che la cintura potrebbe essere lì dentro, perciò li spalanca tutti a calci (almeno quelli aperti).
C’è una coppia che sta limonando! I due si accorgono della presenza di Jax e rimangono sorpresi.

Il Luckyman comincia a diventare paranoico, dov’è quella cintura? Dove è stata posizionata?

Derrick Mortimer intanto si riprende e si approfitta della distanza dal suo avversario per cercare la cintura sotto a un castello di sabbia.

Lover: Ehi, quel castello è il Castello dell’Amore, ho aiutato dei ragazzi e ragazze a crearlo, abbiamo passato tutto il pomeriggio per renderlo pieno di sentimenti positivi ed energia buona.

SPLAT!

Lover: Noooooooo, Mortimer ha schiacciato il castello, non è un uomo, è una merda umana.
Kokone: E lo hai capito adesso?
Taggart: Se Jimmy Lover perde fiducia in un essere umano, siamo davvero alla fine dei tempi!

Mortimer scopre che la cintura non è nel castello, allora si sfoga prendendolo a calci, davanti a bimbi che piangono per la distruzione del loro lavoro. Se dopo questa non vince il premio di heel dell’anno, non sappiamo chi possa vincerlo!

Ma ecco tornare Garet Jax da lui… Shining Wizard.
Poi arriva THE LAST LUCK!
Double Underhook Piledriver che seppellisce sulla sabbia Derrick Mortimer e stavolta è veramente KO.

Il Luckyman continua a cercare mentre un uomo con il look da fan del Reggie balla sulla spiaggia con la sua folta cresta di capelli. Con modo di fare sospettoso, balla vicino a Jax… che lo afferra per i capelli… CHE ERANO FINTI!
LA CINTURA ERA NASCOSTA LI’, PIEGATA SOTTO AL TRUCCO!!!

Jax afferra la cintura e la conquista, sollevandola al cielo, è la sua QUARTA DIFESA. La slot machine segna il suo nuovo successo, gli manca una vittoria per ottenere la quinta difesa che gli darà una title shot al Desperation Iron Man Championship… e può ottenerla direttamente a Extreme Desperation contro Sophitia!!! Ma non sarà facile superare la New Age Eris, determinata a vincere il suo primo titolo singolo in federazione.

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Venditore: Cocco Fresco, Cocco Bello.
Kokone: Questo è un fuori programma, mandate via quell’uomo.
Taggart: Ma dai, è lì per fare il suo lavoro!
Lover: Sono contento che Mortimer sia stato sconfitto, ben gli sta, non vincerà mai nulla in carriera.



“Non chiudere gli occhi.”

Rainer accarezza il cemento, lasciando tracce di sangue. Il telefonino è a pochi metri da lui, Rainer allunga un braccio nel vano tentativo di raggiungerlo, e quello è tutto lo sforzo che riesce a fare.

“Pronto? 911, avete chiamato il 911…”

Rainer continua a cullarsi per tenersi sveglio. “Non chiudere gli occhi” biascica.
La telecamera assume il punto di vista di Rainer, che vede il grigio dello spiazzare il cui Stuart l’ha lasciato varsi via via più vivido. I colori si mischiano tra di loro fino a scomparire, tutto si fa bianco.

In tutto quel bianco si staglia una porta rossa. Una targhetta d’oro porta la scritta “DENIAL”
Rainer timidamente si avvicina alla porta, la apre. Dietro la porta un salotto a lume di candela, sulla parete di fronte a quella della porta una libreria imponente piena fin quasi a scoppiare. Sul parquet in mogano un tappeto Ferahan rosso decorato con bordi neri e fiori dorati. Appoggiato ad uno scrittoio, a fumare una pipa, Felix Owens. L’ex lottatore è vestito in jeans e camicia, la seducente barba incolta che un tempo portava ha lasciato il posto ad un lungo barbone crespo nero come il carbone, gli occhi verdi sembrano fari in mezzo ad una selva di capelli neri che Felix non scosta dalla faccia. Mentre si accende una pipa, Felix apostrofa così il nuovo arrivato.
“Eccoti.”
“Mi… mi aspettavi?”
“Certo. Cioè, non adesso, ma sapevo che prima o poi saresti passato per di qua.”
“E com’è possibile?”
“Tutti passate per di qua.”
“E tu?”
“Io ci sono rimasto. È comodo qui, di là non mi fanno fumare la pipa.”
“Mica li hai letti tutti quelli?” Rainer indica la libreria alle spalle di Felix
“Certamente. Io sono un uomo di cultura, mica come quel fesso di Skyblue.”
“Che c’entra Skyblue?”
“NIENTE!”
Felix getta la pipa per terra, poi la calpesta per spegnerla come si fa per le sigarette e quella, inaspettatamente, si spegne per davvero.

“Qui non stiamo parlando di me” prosegue Owens “piuttosto sarebbe il caso di parlare del… problemuccio che ti affligge.”
“Che problemuccio?”
“Come che problemuccio? Sei morto!”

Rainer ingoia saliva. “Ehm… no. Mi hanno solo drogato.”
“Ti hanno drogato? Dio, che schifo. Questa è la roba che va in onda in WBFF oggigiorno?”
“A quanto pare…”
“C’era tutta un’altra qualità quando ero campione io.”
“Ma tu non…”
“ZITTO! Stiamo parlando di te!”

Rainer raccoglie un libro dalla libreria per sfogliarlo, nota che le pagine sono in realtà degli specchi.
“Che roba è questo libro?”
“Oh, quello? Un’ideuzza che mi è venuta, praticamente ci insegna che la realtà è come uno specchio d’acqua cristallina, inizia sempre dalla riflessione su se stessi.”

Rainer getta via quel libro. “Perché dici che sono morto?”
“Perché non hai più polso e non respiri più. È quello che di solito fa la gente morta.”
“La tua tesi ha una piccola falla, genio.”
“Sarebbe?”
“STAI PARLANDO CON ME! Che diavolo ci faresti tu a parlare con la gente morta?”
“Ho fatto un feud intero con Skyblue…”
“CHE C’ENTRA SKYBLUE?!?”
“Non urlare con me, ok? Non mi piace questo tono da ragazzina petulante, piuttosto vai a rompere le scatole a qualcun altro.”
“Dove?”

Felix indica la libreria. Rainer si appressa a questa per ispezionarla, vi trova un libro rilegato in cuoio con su scritto “ANGER”, lo muove. Un passaggio si apre tra i libri, Rainer si volta verso Felix. “Posso… ?”
“Vai, vai vai” Felix lo scaccia come si fa con le mosche, Rainer si infila in quel passaggio, entra in una piccola casa di montagna tutta di legno, col camino spento e la luce della luna ad illuminare quel poco la sagoma di James McFist, rannicchiato con la schiena poggiata al muro.
“NON MI ROMPERE I COGLIONI!” Lo accoglie James.
“Ma che cazzo… ?” Rainer non trova neanche le parole.
“Sei venuto a prenderti gioco di me, faccia di merda? ‘Ottima idea il turn heel, James, sicuramente rilancerà la tua carriera’ VAFFANCULO!”
“Non incazzarti con me, ok? Sono già bello incazzato di mio, sai cos’ha detto quel coglione di Owens? Ha detto che sono morto!”
“MORTO HAI DETTO?! NON TI AZZARDARE A PARLARMI COSI’ CHE TI MANGIO LE DITA DEI PIEDI!”
“Sai che c’è? Vattene affanculo! Uno c’ha i problemi suoi…”
“NON ME NE FREGA UN CAZZO DEI TUOI PROBLEMI!” James si alza e preme la testa contro il petto di Rainer. “Certo che per essere un morto non smetti mai di parlare…”
“MORTO A ME? Pure tu?!” Rainer tira un manrovescio poderoso a James, lasciando sulla guancia i segni delle nocche. McFist strabuzza gli occhi, abbranca Rainer per la Anvil’s Treason prima che questi possa rendersene conto. Rainer barcolla fino ad una porta, varcata questa comincia a ruzzolare per una gradinata.

È vuoto e buio tutt’intorno ai gradini, il rumore delle culate sul tufo produce eco. Alla fine della gradinata un vecchio ring polveroso, sul mat i contorni di un giovane Jack Leone che solleva la cintura mondiale.
“James?” Rainer si guarda intorno.
“Ragazzo.” È la sagoma di Ol’ Jack a parlare.
“Chi è?”
“Qui sotto.”
Rainer si guarda i piedi. “Non è il disegno sul ring a parlare, vero?”
“È proprio il disegno sul ring a parlare.”
“Ho preso troppe botte…”
“In tutti i sensi.”
“Non ti ci mettere anche tu, c’era McFist nell’altra stanza e Owens in quella prima…”
Jack ridacchia. “Una delle cose positive dell’essere bloccato qui, è che non devo avere a che fare con Owens e McFist.”
“Quei pazzoidi mi ha detto che sono morto.”
“Oh, certo, tu SEI morto.”
“Come no. E tu ti sei ritirato.”

Rainer si siede sul paletto, si accende una sigaretta.
“Sei morto per davvero, ragazzo. Ma puoi rallegrarti: io ho l’opportunità di riportarti in vita. In fondo cos’è che si fa con il latte scaduto? Lo fai bollire con l’aceto e lo rendi una bella ricottina.”
“Io sarei il latte scaduto?”
Jack ridacchia un’altra volta. “Fa uno strano effetto, eh?”
“Ma come… come… come sono morto?”
“Non hai sparato al coniglio. Il coniglio però ha fiutato bene il pericolo ed ha pensato bene di difendersi. È stato Daniel Stuart a farti fuori.”
“E… non si può proprio… ? Hai detto che sei in grado di far tornare tutto indietro? Io, io posso essere più atttento, sai? È stato un piccolo, PICCOLO errore, Jack! Non commetterò più errori, guarda, guarda io sono pronto.”
“Vieni qui.”

Rainer si alza dal paletto e si avvicina al faccione di Jack, che apre la bocca e lo inghiottisce.
Rainer allora comincia a cadere in quel vuoto nero e buio che circondava il vecchio ring. Prova ad urlare, ma il suono della sua voce non si propaga.
La sua caduta si interrompe bruscamente. Rainer alza la testa e si trova in un corridoio del backstage di un’arena. Davanti ai suoi occhi la porta di un camerino, la targa d’ottone non reca un nome, ma la parola “DEPRESSION”. Rainer sospira, apre la porta.
Il camerino è quello di Cazador, completamente spoglio tranne che per la scrivania ed il singolare ritratto che raffigura l’ex campione, con la mano infilata nella giacca in posa napoleonica.
“Ho finito le cartine.” Fa il quadro di Claudio. A muoversi sono soltanto le labbra del dipinto, che per il resto rimane immobile.
“Sei un quadro, non puoi fumare.”
“Razzista.”
“Eh?”
“Secondo il galateo del joint…”
“Risparmiatela. Non ho niente. Poi diavolo, a quanto pare è stata la droga ad uccidermi…”
“No, in realtà è stata la tua stupidità.”

Rainer si mette a sedere sulla scrivania.
“Forse è meglio che tu sia morto.” Prosegue Claudio. Rainer non ribatte, sebbene appaia infastidito, ma si limita ad ascoltare con la testa bassa. “Le rotture di cazzo le lasci ad altri, no? Tu sei morto da campione, capace che qualcuno di piange pure. Forse tua sorella, perfino. Hai visto quello che abbiamo passato io, Garet, Aaron Kirk… hai voglia di mettere su famiglia, o di scappartene per andare a girare qualche filmaccio di serie b? Diavolo, spero per te di no. Invece così te ne vai con quel poco dignità, e lasci le rotture di cazzo allo stronzo che ti ha tradito e allo stronzo che ti ha ucciso. Eh? Morire al top, MAGARI fosse capitato a me. Dovevamo tutti fare la pensata di Skyblue?”
“Ancora Skyblue?”
“Skyblue, certo. Quel genio lì ha finto la sua morte e adesso si sta godendo la pensione a Cuba. Tu purtroppo morirai sul serio, ma questi sono dettagli.”

Rainer sospira. “Sai? A volte mi chiedo cosa lotto a fare…”
“QUESTO è lo spirito!”
“Già… botte in testa, sangue, tutto per inseguire questa vana sensazione di essere il migliore anche solo per un attimo. Eppure gira e rigira è come se fossi sempre in debito.”
“Proprio quello che dicevo io. A cosa serve sbattersi quando puoi sfondarti di canne e farti schifo da solo? Addirittura tu hai la possibilità di levarti proprio dai coglioni, coglila, e che diamine!”
“Ho… è che ho paura, Claudio.”
“La paura va bene, amico. Siamo così abituati a correre in questa ruota dei criceti che il solo pensiero di trovare un po’ di pace ci sembra così lontano…”
“Datemi almeno una degna sepoltura.” Conclude Rainer prima di alzarsi dalla scrivania.

Rainer esce dall’ufficio di Claudio, ma all’esterno di questo non trova il corridoio da cui è entrato, ma un giardino. Il prato è pefettamente tagliato, un sentiero di selciato conduce alla soglia di una deliziosa villetta. Sotto al campanello la targhetta ha incisa la parola “ACCEPTANCE”. Rainer bussa al campanello.
“Buonasera.” È Garet Jax alla porta. Il fortunello indossa un grembiule da casalinga sopra una sobria camicia bianca con le maniche piegate.
“Come sei vestito strano, Garet…”
Garet si fa una risata. “Neanche la morte ti ha tolto la vena comica, eh? Vieni in casa, ho fatto i biscotti e il caffè con la moka, in culo a chi dice che in America non usiamo la moka. Se non usiamo la moka com’è che io l’ho fatto il caffè con la moka?”

Rainer entra. Attraversa l’ingresso, attento a non scivolare su un pavimento in marmo talmente lucido da riflettere le immagini come uno specchio, arriva in sala da pranzo.
“Come stai?” Chiede Garet.
“Non ne ho idea.”
“Io sto da favola.”
“E chi te l’ha chiesto?”
“Te lo dico perché Claudio ti ha detto che dovresti temere di fare la mia fine. Io ti dico che a fare la mia fine non c’è nessun problema, sai?”
“Secondo te cos’è che dovrei fare?”
“Niente. Ci fanno con una data di scadenza, e questo è quanto. Lo sai da quando sei nato, perché te ne preoccupi proprio ora?”
“È che… insomma, sembra sempre così lontano il momento. Finché non arriva.”
“Io ho messo nero su bianco che quando muoio voglio donare tutti i miei organi. Mi piace pensare che il segreto della mia fortuna sia nascosto lì da qualche parte, così magari un tizio che ha avuto il mio fegato o il mio cuore potrà avere la mia stessa fortuna. Che te ne pare?”

Rainer si accascia sul divano. “Difficile fare progetti che non puoi controllare. Voglio dire, come lo sai che il tuo cadavere non verrà trafugato e stuprato da qualche necrofilo?”
“E se pure fosse? Avrò dato un po’ di gioia a quel malato. Tanto che me ne importa, sarò morto.”
“A me importa! Chi mi garantisce che se lascio andare tutto…”
“Nessuno ti garantisce niente” Garet si siede accanto a Rainer “ma devi venire a patti col fatto che non tutto dipende da te. Morire a posto con la coscienza è un gran bel modo di andartene. Tu sei a posto con la coscienza?”
Rainer non risponde subito, riflette per qualche istante. “Sì.” Risponde poi sorridendo, come sorpreso dalla propria stessa risposta.
“E questo è tutto quello che conta. Non sei più grande del modo, e il mondo sta per ingoiarti adesso che è arrivata la tua ora, ma la vita è soltanto un giro di giostra socio, se dura troppo cominci a sentirti male ed hai un sacco di gente dietro che vorrebbe il tuo posto. Non vuoi andartene così, giusto?”
“Hai ragione, sai?”
“Certo che ho ragione.” Garet sorride.
“Ho… ho passato così tanto tempo a preoccuparmi di quello che avrei lasciato. Questa chiacchierata mi ha fatto bene, Garet. Dovremmo farlo più spesso.”
Rainer si alza dal divano.
“Buona fortuna.” Lo saluta Garet, mentre tutt’intorno ricomincia a farsi bianco.

Stacco.

Rainer riapre gli occhi, due paramedici sono al suo capezzale.
“Bentornato.” Lo accoglie uno dei due, mentre tira fuori una siringa dal suo braccio.
[Modificato da cell in the hell 30/06/2017 12:53]
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Ava Misfit
The Boss
29/06/2017 18:53
 
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Sulla spiaggia di Miami, una coppia di fidanzati cammina fianco a fianco nella vicinanza del mare. Mentre l’inquadratura si fa sempre più definita, si può notare che non sono due fidanzati, ma un uomo e una donna che si odiano apertamente: Ava Misfit e Beatrice. Il Dope Show tuttavia quest’oggi ci appare diverso da come lo conosciamo, molto più solare (insomma, tutto bianco sotto al sole di 38 gradi), con un costume rosso.
Uno strano modo di darsi ‘appuntamento’, specialmente perché è chiaro che non c’è alcun tipo di relazione fra loro.

Ava: “Io sono contrario alla violenza, penso che parlare riesca a risolvere ogni problema. Voglio dire, non commetterei mai atti di violenza su di te fuori dal ring, perciò non ti preoccupare, possiamo anche stare a braccetto se lo desideri.
L’Ava Misfit che conoscevi ha lasciato posto a un Ava Misfit che ti sorprenderà. E non ti dico nemmeno com’è andata a finire in Olanda nel mio match con Fucktard e lo Shit Taker perché proveresti un brivido d’eccitazione!”

Beatrice lo ascolta in silenzio… ma non si avvicina a lui, continua la camminata sulla spiaggia, mentre la Golden Witch non rinuncia al suo vestito formale da signora di Rokkenjima, un’eleganza imponente, e la sua pipa dorata vicina alla bocca. Ava continua a parlarle insieme.

Ava: “La vita va spesso in direzioni che nemmeno ci aspettiamo. A volte apriamo il rubinetto per farci una doccia e ci sentiamo rinfrescati, a volte la ditta dello spurgo inverte per errore i tubi e quando apriamo il rubinetto ci troviamo sommersi dalla merda delle fogne. Va bene così, è un’esperienza di vita.
Di solito dico a una donna di usare la sua bocca per soddisfare le aspettative di un uomo, ma con te farò un’eccezione, anche perché altrimenti mi sradicheresti le palle per giocarci a flipper!
C’è un detto che ho compreso nella mia vita e lo trovo poetico.
| Tutte le donne amano Ava. Ava ama tutte le donne. | (Ava Misfit, 2017)
Non lo trovi poetico? Nel Survivor of the Ring ci siamo ammazzati a vicenda e siamo usciti entrambi, mentre quello sciupafemmine di King Caesar ha superato il turno.
Ora io sono un uomo solo… e tu sei una donna sola, è la natura delle cose. Perciò è inutile odiarci, lasciamoci trasportare dal mistero del domani… e diamoci dentro oggi, con un bel piano d’azione.

La Golden Witch si accorge del termine ‘piano’ e la sua attenzione viene finalmente catturata dal Narcisistic Hollow.

Ava: “Lord Hades affronterà Crystal Houghton per il Desperation Iron Man Championship e il Deadly Shiver Championship. Chi vince prende tutto, e non è un film di Ethan Joel Simond!
Crystal è alleata con Alcide e Paige, sinceramente non so la ragione, ma è così, sarà che il Lupo ha sempre il suo fascino, mentre David Wolff fa schifo come uomo, quindi tutte le donne amano il Lupo ribelle, Alcide.
Ma se c’è qualcosa che mi dà fastidio è proprio questa coppia, Alcide e Paige? Sono la coppia perfetta, mi irritano, mi viene da vomitare! Io e Cami siamo diversi, io la maltratto, lei mi tradisce, quella è una coppia, così tanti problemi che mi rendono soddisfatto.
Ma per battere Alcide e Paige io ho bisogno di una donna perfetta.
Beatrice, io ti desidero al mio fianco in questa battaglia. Tu ed io… la soluzione definitiva per rovinare una coppia. Ho imparato a credere nella tua magia, voglio dire, ho anch’io i miei trucchi magici, perciò ci sta. Ti va di unire le forze per annientare quei due fidanzatini?
Li voglio pestare di botte, sarò uno stronzo e magari un grande figlio di puttana, ma credimi, posso anche diventare una pessima persona alla giusta occorrenza!”

Beatrice osserva Ava con un'espressione beffarda.

Beatrice: Perché dovrei accettare? Dopotutto io e la coppia di sposini ci siamo già alleati in precedenza e loro non mi hanno tradito ... cosa mi offri in cambio?

Ava: Sono un nullatenente, potrei offrirti appagamento fisico, ma dubito che in questo momento ti potrebbe interessare!
Pensala così, ovunque sei stata, Alcide e Paige ti hanno sorpassato, perché non sei tu a possedere il Deadly Shiver Championship? I due fidanzatini hanno ‘collaborato’, Paige come vittima e Alcide come carnefice, e solo grazie all’abilità di Lord Hades ora Alcide non ha più la cintura.
Potevi essere tu la campionessa, ma è per loro che non lo sei.
Io voglio vederli distrutti, tu vuoi umiliarli, abbiamo la stessa identica missione.
Et Voilà, madame Beatrice, ammazziamoli con gusto!

La Strega non risponde subito, rimugina sulle parole appena dette dal Wrong Soul.

Beatrice: ... E va bene! Accetto la tua proposta ma bada: niente azioni meschine oppure le tue gonadi abbelliranno le pareti della mia cantina ... intesi? Dì pure al tuo Lord Hades che per ora siamo alleati ma deve stare attento perché io ho la Stink of Thief e potrei decidere di "fargli visita" ufficialmente.

Il Dope Show ride all’impazzata, ama quella risata ma tutti la odiano.

Ava: Non ti tradirò, ho nobili intenzioni. Sinceramente più ti combatto, più perdo la volontà di affrontarti. Un po’ come mi è successo con Hades, solo che per lui si tratta di rispetto per il suo carisma. Con una donna non mi è mai successo di provare qualcosa del genere. Di certo non provo rispetto, ma il carisma ce l’hai ed è pure intenso.
Anche se a me interessa di più il tuo culo!

Ava si tappa da solo la bocca, ha cercato di non essere volgare e sboccato per tutto il tempo e ha praticamente svelato il suo interesse materiale per la Strega Dorata.

La Golden Witch tira un'occhiataccia al Dope Show.

Beatrice: Se ti dimostrerai bravo farò finta di dimenticare quest'ultima affermazione. Ora va' e non infastidirmi ulteriormente!

La Strega fischia in direzione dei maggiordomi capra che accompagnano Ava lontano da lei.



Da Titantron un collegamento di passa qualità in verticale, registrato da telefonino, compare. Trattasi di Gregor Heavans che solleva gli occhiali da sole sulla fronte. Si inquadra su un bordo piscina, in compagnia dell'immancabile stuolo di donzelle. Tutti in costume da bagno. Anche il Piccolo Montezuma e Priscilla.

Gregor << Ehylà, idioti! Come ve la passate ancora a lavorare sotto il sole? ahaha "Impegnati Gregor, impegnati!" ahaha. Hai visto che succede a lavorare sode, Jacquelyn? Ti ritrovi a combattere fino a inizio luglio. Io, invece, non ho fatto un cazzo, ho fatto il minimo sindacale, McFarry è sparito di punto in bianco, ho infranto una promessa fatta al circuito EWW, e ho ottenuto addirittura di terminare prima il mio periodo lavorativo ahaha. Ci vediamo a settembre idioti.
Divertitevi, divertitevi a lavorare: bravi!>>

Si gratta la barba e sghignazza con gusto.

Gregor << Ora potrei farvi un bel discorsone carico di Pathos e di energia, su quanto voi siate degli stakanovisti infelici, e io abbia sempre il mio angolo di paradiso, ma onestamente questo vorrebbe dire metterci impegno ed entrare in contraddizione. Quindi, CARI amici, cercate di passare un bel tour-de-force frutto del vostro duro impegno e tanti saluti. Io tra poco vado a fare acqua gym con una bellissima animatrice...>>

Gregor, a cui viene porto un aperitivo dalla florida Kimberlee Jane che ammicca in camera, comincia a ridere, quando la stessa MrsJane mostra una maglietta dello Staff di Animazione, sottolineando come sia lei l'istruttrice in questione.

Stacco.



Siamo nei camerini della spiaggia di Miami Beach, Florida. La bella e formosa Cami Bucket è all’interno di un cabinato, vediamo in cima appesa una maglia gialla (no, non sta partecipando al tour de France), poi segue il reggiseno bianco.

Cami: Sarebbe tutto più semplice se fossimo in una spiaggia nudista. Poi pensi che ci sono contratti televisivi, e WBFF Network permette la violenza, ma impedisce ogni sorta di nudità. Bambini che seguono lo show, moralisti, e la prospettiva che a nessuno piacerebbe vedere Derrick Mortimer barzotto mentre combatte!
Insomma, è tutto un prendere o lasciare, dunque è arrivato il tempo di vestirsi seriamente, visto che siamo al mare.

Arrivano anche le mutande bianche appese alla cima del cabinato. In questo momento, Cami è nuda, priva di vestiti, coperta da quattro sottili strati di legno per ogni lato.

Cami: Crystal ha un corpo perfetto, è una donna, e che gran donna! Paige ha quel fascino da ragazza dolce, ma sotto la veste di Cappuccetto Rosso si nasconde proprio una tro… una trovatella! Come un’orfana smarrita in questo mondo, che ha bisogno di Alcide come sua guida.
So che si potrebbe dire lo stesso di me e Ava, ma in realtà io sono una donna indipendente, sono stata a letto con il suo nuovo peggiore nemico, Xion, e ci siamo proprio divertiti. È appagante avere una relazione con un uomo quando sai che al tuo non gli importa niente.
Uff… avrei dovuto fare la pornoattrice, ma sono un po’ timida!

Cami esce dal cabinato… completamente nuda? No, indossa un costume Slingshot, ovvero un sottile ‘filo’ che la copre a malapena, esponendo quasi completamente le sue forme. L’ultima forma di vestiario, anche se è a malapena ciò che definiremmo tale. La ragazza si appoggia sullo sdraio lì accanto e come in un anime della Gainax vediamo un po’ di gainaxing, ovvero il seno si muove sopra e sotto.
Fisica.
Pensavamo che potesse succedere solo nei cartoon, e invece è di fronte ai nostri occhi.
Ad ascoltarla, ed è sempre stata lì, c’è Silen Rose, anche lei posizionata su uno sdraio.



La bella guardia dell’Obscure Savior indossa un bikini nero, con alcuni motivi colorati ed uno scenico pizzo, proprio di fronte al seno, troneggia un fiocco nero. (Bella l’estate eh?!)

Rose: Io non dovrei combattere e non dovrei trovarmi in questa situazione. Farei di tutto per il maestro, ma non posso non sentirmi imbarazzata a dover salire sul ring vestita così, con gli occhi di tutti puntati addosso… il mio compito dovrebbe essere quello di servire il Master Hades, non quello di dare spettacolo.

Inutile dire che Silen Rose non sembra contenta di ritrovarsi in un bikini match.

Rose: Hai pensato che né io né te siamo lottatrici professioniste?
Abbiamo poche possibilità di vittoria, ti va di provare a vincere, o preferisci pensare al tuo squallido ragazzo e ai suoi nemici?

La giovane Cami si volta verso di lei, ponendosi su un fianco.

Cami: Il mio ‘squallido ragazzo’ crede nel tuo maestro, sa che Lord Hades è un uomo che sa arrivare ai suoi obiettivi e ne è rimasto affascinato. Ho scoperto delle cose sul suo passato che mi hanno lasciato da riflettere, credevo di conoscere Ava, credevo di sapere tutto di lui, e invece non sapevo nulla. Tutto quello che ora so è che ho bisogno di distrarmi, e questo match in bikini è l’ideale.
È vero, noi non siamo abili lottatrici, non dobbiamo metterci sullo stesso livello di Paige e Crystal, ma in questa sfida abbiamo le nostre speranze di sconfiggerle.
Voglio avere la meglio, e per farlo dovremo collaborare.

La ragazza non sembra particolarmente tesa in vista della sfida.

Cami: Mi viene facile pensare che stiamo combattendo noi le guerre dei nostri ‘uomini’, mettendoci al loro posto questa sera. Ma va bene così, Crystal e Paige ci sottovaluteranno, penseranno di avere un match facile quando poi si accorgeranno di non essere così brave come credono, non su una spiaggia, dove non hanno alcun vantaggio con le loro tecniche.
E credimi, le mie sberle fanno male, e conosco anche metodi peggiori, anche se di solito funzionano solo con gli uomini!

Il leader dei Dark Warriors incrocia le braccia al petto, o meglio, proprio sotto al seno.

Rose: Sai, non sei… male.
Per essere la ragazza che va in giro con Ava Misfit.
Quando lui apre bocca, sento come se la grandezza del mio maestro venisse sporcata dai suoi modi rozzi e volgari, ma tu, non mi fai lo stesso effetto.

Lo sguardo di Silen Rose cerca quello di Cami.

Rose: Ciò che hai detto probabilmente corrisponde a verità. Noi non siamo lottatrici e per questo verremo sottovalutate, soprattutto da una lottatrice affermata come Crystal.
Sfruttiamo a nostro vantaggio tutto il possibile e, giochiamo di squadra, avrai da parte mia tutto il supporto possibile.

Cami appare felice di aver trovato un dialogo con Rose, considerato che nei mesi precedenti si sono parlate in rare occasioni e mai lontane dai ‘loro’ uomini.

Cami: Farò come dici, e insieme vinceremo.
O almeno proveremo a vincere.

La ragazza con i capelli chiari sembra pronta a seguire le direzione del leader dei Dark Warriors.



Il cielo grigio si riflette sul mare, e vi dona un bagliore argentato così intenso da dare il mal di testa. Le onde si infrangono su uno scoglio isolato, coperto di prato, e fanno schizzare delle gocce verso l’alto.
Un dito talmente pallido da sembrare bianco nello scenario grigio, si contrae, presto seguito dal resto della mano.

Aaron Kirk, in costume a slip bianco a fiori blu, prova a rimettersi a sedere, ma non appena fa uno sforzo si ritrova ancorato al terreno. Stringe i corti fili d’erba sulla roccia, se ne ritrova qualche pezzo in mano. Tossisce, chiude gli occhi, mentre inspira a pieni polmoni l’aria salmastra.

“Oh, l’hai ammazzato davvero, eh?”
Kirk riapre gli occhi, l’inquadratura assume il suo punto di vista: una donna sulla trentina, talmente magra che a momenti il vento se la porta via, uno degli occhi castani leggermente pigro e più chiuso dell’altro, i capelli castani lunghi al punto da riversarsi a cascata sul nostro sguardo.
AK: “Harmony. Che cazzo ci fai qua?”
H: “E dove sarebbe qua?”
AK: “Mi dispiace, la tua faccia mi blocca la vista.”
H: “Stai evitando la domanda? Gli hai detto che mi ami?”
AK: “Oh, sta’ zitta. Non è morto. Adesso devo… ma siamo in Scozia? Per quanto ho dormito?”
H: “Nove anni.” Harmony fa l’occhiolino “È morto. Lascialo andare. L’hai sfruttato per strafarti di… qualunque merda ci fosse in quelle pillole, sei caduto così in basso. Dovevo saperlo. È la cosa che fai, sempre.”
AK: “Cosa faccio sempre?”
H: “Conosci qualcuno, lo sfrutti, ti godi la botta… e poi lo abbandoni a se stesso. O lo azzoppi, o lo ammazzi, o la prendi a schiaffi, o la abbandoni per andare a fare film.”
AK: “No. Zitta. Ora vedo se riesco a strisciare.”
H: “Cadrai dallo scoglio e morirai. Il danno l’hai fatto. Ma puoi darci un taglio. Eh? Che dici? Un taglio netto. Mandi a fanculo il film, a fanculo il wrestling. Vieni con me. A casa.”

Kirk ignora le parole della donna, si mette prono e inizia a strisciare. Il suo volto viene colpito da uno schizzo d’acqua, prova ad alzare il collo. E vede Chris Bickford-Smith III che ancora si dibatte cercando di stare a galla.

AK: “Brutta pu… mi hai mentito!”
H: “Morirai.”
AK: “Vaffanculo.” Kirk rantola mentre striscia sui gomiti.

Harmony sorride.
H: “Hai scelto. Magari è meglio così. Ma quello che ti aspetta… è l’inferno.”

Luce accecante.

Aaron Kirk si rotola sul pavimento a bordopiscina, tossisce.
Poggia il pugno per terra, lentamente si rimette in piedi, la musica di sottofondo di “I Can Go the Distance” del film Hercules della Disney.
Aaron alza la testa, osserva Chris che si dibatte nell’acqua.
Ma un’ombra nera discende dal cielo, veloce come una stella cadente e agile come un furetto. Un guerriero ombra del Sol Levante impugna un nunchaku.

Ninja: “Wattah!”

Il ninja si getta addosso a Kirk per colpirlo con dei calci in stile judo, l’ultimo calcio colpisce Kirk così forte da proiettarlo come un missile attraverso tutte le sedie sdraio, che vengono rovesciate e mandate all’aria.
Il ninja in un balzo è sullo scozzese, lo afferra per la gola e lo lancia contro il muro dell’albergo che contiene la piscina.
Kirk urla “NOOOOOOOOOOO” mentre vola via, riesce a carpiare in volo, poggiare i piedi contro il muro, prendere spinta e partire come un missile.
Aaron afferra un ombrellone lungo la strada, lo solleva. È sul ninja. E lo impala, conficcando l’ombrellone nel cemento. Aaron si rialza, sospira, si toglie un po’ di polvere da dosso, riprende ad avanzare arrancando verso la piscina.
Ma un verso animalesco lo fa voltare. Il ninja emette fumo dai vestiti, stringe l’ombrellone con cui è stato impalato, i vestiti si afflosciano progressivamente, fino a toccare il pavimento.
E da questi emerge una creatura ricoperta di scaglie, la testa di coccodrillo, e una criniera di leone.
La bestia trapassa Kirk da parte a parte con una mano artigliata.

Luce accecante.

Harmony aggrotta le sopracciglia.
H: “Te l’ho detto che saresti morto. Hai rovinato tutto!”
Kirk si guarda intorno, è di nuovo sullo scoglio.
AK: “NO!”
Kirk si getta in mare.

Uno sfondo totalmente nero, Aaron Kirk è una sagoma bianca, disegnato in stile fumetto. Cade nel vuoto, lentamente, come se affondasse in acqua con un peso addosso, prova inutilmente a portarsi verso l’alto.
Aaron chiude poco a poco gli occhi, può respirare ma la caduta sembra senza fine.
Finché non tocca il fondo. È sempre tutto nero, semplicemente ha smesso di cadere. Kirk sorride. E chiude finalmente gli occhi.

E ora Aaron apre gli occhi. La bestia è a terra, senza testa. Aaron la stringe nella mano destra, tenendola per la criniera. Aaron crolla in ginocchio, avanza verso i tre scalini che portano alla piscina come può.
Ma quando rialza lo sguardo, sul primo scalino sorge un cancello che sembra invalicabile.
Kirk crolla, la faccia poggiata sullo scalino.
E, nella sua testa, osserviamo un suo capello staccarsi e cadere, posandosi sullo scalino. Il nostro sguardo si stringe sul capello, che si avvicina man mano, fino a trasformarsi in un minuscolo Aaron Kirk.

Lo scozzese si guarda intorno. Il mondo microscopico dello scalino è ben diverso da quello che immaginava, vediamo verde estendersi a perdita d’occhio, il sole alto nel cielo, gli unici rumori sono il vento e il canto degli uccellini.
All’orizzonte si staglia il cancello, oltre cui sta ancora affogando Chris Bickford-Smith III



The meadowlark and the chim-choo-ree and the sparrow
Set to the sky in a flying spree, for the sport over the pharaoh
A little while later the Pharisees dragged the comb through the meadow
Do you remember what they called up to you and me, in our window?


“Straniero, cosa ti porta da queste parti?”

La musica si interrompe. Un giovane si avvicina a Kirk a cavallo, indossa un farsetto azzurro e porta i capelli castani lunghi fino alle spalle. Una spada è legata alla sua cintura, e appesa al collo ha una chiave.

“Sono il custode del cancello.” Proferisce il giovane con amarezza.
AK: “Non ti pagano abbastanza, eh?”
Il giovane scuote la testa.
“Un tempo ero il principe di queste terre. Finché mio cugino Balthazar non ha usurpato il trono di mio padre e sposato la mia sorellina. La povera Emily… era così pura. Era promessa a me!”
AK: “Oh. Senti, mi dispiace molto per te, ma c’è un tizio che sta morendo oltre quel cancello, quindi prendi quella chiave e renditi utile. Ho già avuto una serata di merda senza che ti ci mettessi anche tu.”

Il custode si para davanti ad Aaron.

“Sei TU.”
AK: “Aye, è quello il pronome che cercavi.”
“Hai sconfitto il guerriero ombra. La vostra battaglia ha risuonato per tutto il regno. Quella bestia è stata il nostro terrore per gli ultimi duemila anni. È lo spauracchio con cui mio cugino si è impadronito del castello e ha imposto il suo regno del terrore. Ma sei hai sconfitto il guerriero ombra… allora c’è speranza! È proprio come diceva la profezia.”
AK: “Sicuro sicuro che era quel guerriero ombra? Mi sembra di averne visti un paio lungo la strada, non vorrei che…”
“Non essere sciocco. Non capisci? Sei destinato a riportare la pace in questo reame martoriato. Sei l’unico che può farlo.”
AK: “Fammi indovinare. Non puoi aprire il cancello finché non ci sarà pace nel reame.”
“La sai anche tu la profezia?”
AK: “Lascia stare.”

Emily di Joanna Newsom riparte, dal minuto 2:39.

And, Emily - I saw you last night by the river
I dreamed you were skipping little stones across the surface of the water
Frowning at the angle where they were lost, and slipped under forever,
In a mud-cloud, mica-spangled, like the sky'd been breathing on a mirror


Durante lo spezzone di canzone vediamo Aaron indossare un’armatura, e udiamo le parole del Custode.
“Per sconfiggere Balthazar non ti basta una comune spada. La lancia con cui hai colpito il guerriero ombra.”
Il Custode dà a Kirk una lancia che non assomiglia affatto a un ombrellone.
“È intrisa del sangue oscuro della bestia, ma questo può essere purificato. Possiamo farla diventare l’arma di un eroe. Ma per farlo devi usarla per fare del bene. C’è un drago che terrorizza i contadini delle montagne a nord. Prendi il mio cavallo. Cavalca a nord, affronta il drago, e trionfa.”

Emily riprende, da 5:59

Say, say, say in the lee of the bay; don't be bothered
Leave your troubles here where the tugboats shear the water from the water
Flanked by furrows, curling back, like a match held up to a newspaper
Emily, they'll follow your lead by the letter
And I make this claim, and I'm not ashamed to say I knew you better
What they've seen is just a beam of your sun that banishes winter


Mentre Kirk cavalca, lancia in resta, verso il drago.
Ma, mentre cavalca, un burrone si apre sotto di lui, e lo fa precipitare insieme al cavallo.
Kirk si ritrova intrappolato su un lampadario, nell’ampia sala del trono di un castello. Il cavallo è sparito.
Un omaccione grasso e imbolsito, leggermente somigliante al Custode, se ne sta sul pavimento, una donna meravigliosa con gli occhi azzurri e i capelli letteralmente dorati gli punta una spada alla gola.
“Emily, dovevo saperlo. Ci sei tu dietro questa stupida rivolta?” L’omaccione arretra, a questo punto possiamo immaginare si tratti di Balthazar.
E: “È finita. Alla fine della giornata avrò fatto ammazzare sia te che tuo cugino e tutto, tutto il regno, tutto quello che il sole tocca fino al cancello… sarà tutto mio. E non sarò mai più una pedina delle vostre schermaglie!”
B: “Non sei capace di uccidere, non hai lo stomaco.”
E: “Invece sì.”

Emily fa per colpire, ma si ferma, esita. Balthazar se la ride, ma il rumore del portone che si apre li fa voltare entrambi. Emily si getta a terra immediatamente, abbandona la spada.
Aaron Kirk entra nella sala, brandisce la sua lancia. L’Aaron Kirk sul lampadario trasalisce, vede se stesso da fuori.

E: “Mio eroe! Balthazar è accecato dalla rabbia, ha provato a violentarmi.”

Aaron si avvicina.

B: “Tutto questo è ridicolo. Ser McGunner, Emily ti sta imbrogliando, vuole solo prendersi il mio reame!”
AK: “Ce l’hai tu la chiave per quel cazzo di cancello enorme?”
B: “No…”
AK: “Allora vaffanculo, Balthazar. E non farmi il piagnone proprio adesso, dai cazzo. Vattene con dignità.”

Aaron impala Balthazar come fatto con il guerriero ombra.
Emily si getta immediatamente fra le sue braccia, gli scosta una ciocca di capelli dal viso e lo bacia.

E: “Quando ti rivedro?”
Aaron si volta verso l’orizzonte, guardando il nulla.
AK: “Devo andare, milady. Ho ancora una vita da salvare.”

Un attimo di nero, poi possiamo osservare Aaron Kirk attraversare il cancello.

Di nuovo alla piscina, Kirk si trascina sugli scalini strisciando, ma una mano fatta di nuvole lo prende per la collottola e lo riporta al primo scalino.
Aaron rantola. Alza una mano verso il cielo notturno, non riesce più a muoversi.
Ma vediamo ricomparire Harmony, con una pillola bianca stretta fra indice e pollice.

AK: “Che co…”
H: “Fai presto. Dura poco.”

Harmony ficca la pillola nella bocca di Kirk, che ingoia senza fare domande.

L’occhio di Aaron Kirk viene di nuovo inquadrato a tutto schermo. La sua pupilla si restringe fino a diventare un punto, l’iride ruota su se stessa ed emette raggi verdi, si illumina. Le mani di Kirk si stringono a pugno, praticamente ogni vena presente nel suo corpo si gonfia e diventa visibile.



Una serie di ruote verdi come le iridi di Kirk ruotano attorno allo scozzese, che ora è in piedi, circondato da cerchi di luce verde.
Kirk urla a pieni polmoni, supera i tre scalini in un balzo, afferra uno dei dischi verdi che svolazzavano e lo getta contro il muro dell’hotel, tranciandolo di netto a metà e facendo crollare tutta la struttura.

AK: “SONO POTENTE.”

Kirk dà un pugno al pavimento, penetrando lo strato di crosta terrestre e ne tira fuori una diamante grezzo grosso come un melone.

AK: “POSSO…”

Takyon si interrompe.

Aaron crolla in ginocchio. “Nooo…” dice con voce sempre più flebile mentre si accascia.
Finisce di nuovo prono. Ma ha superato gli scalini.
Chris può sentirlo. Lo chiama.

CB: “NEEEEEGROOOOOOO. NEEEEEEGROOOOOO!”

Kirk mormora “sto arrivando” troppo piano perché qualcuno possa sentirlo. Prova a coprire la distanza, ma deve arrendersi. Allunga il braccio, muove le dita.
Chiude gli occhi. Si rassegna all’idea che Chris possa morire. Morire per colpa sua.
Poi batte un pugno sul pavimento.

AK: “Non oggi, negro. Non oggi.”

Kirk si afferra il polso. E con un sonoro PLORP si stacca il braccio. Lo estende appena oltre la piscina. Una mano scura afferra il braccio, si arrampica.
Chris, in lacrime e bagnato fradicio, abbraccia Aaron ancora steso sul pavimento.

CB: “Ce l’hai fatta!”

Stacco.

Kirk apre gli occhi, è sul pavimento della piscina, mentre il sole sorge.
Chris, seduto su una sdraio accanto a lui, si asciuga una lacrima.

CB: “Adesso ti conosco davvero, Aaron. Forse dovevo darla davvero a Kelly questa roba.”

CAMERA FADES



Taggart: Ci attende un match tutto femminile, non ce ne sono molti in federazione.
Kokone: Eh, già, ma stasera abbiamo ben quattro ragazze sul ring!
Lover: Crystal e Paige sono favorite per la loro esperienza, mentre Rose e Cami sono salite poche volte sul ring. Ma tutto sarà unificato perché stasera sono tutte in bikini.
Kokone: E questo in che modo cambia le carte in tavola?
Lover: Bikini = più libertà di movimento.
Kokone: Non cambia niente…

Match 2: Crystal Houghton & Paige vs Silen Rose & Cami Bucket [Bikini Tag Team match]

Ingresso per Crystal e Paige, hanno avuto una conversazione divertente e ormai si possono considerare alleate almeno in vista di Extreme Desperation. Crystal dovrà affrontare Lord Hades, Alcide e Paige saranno contro Ava Misfit e Beatrice.
Ed ecco arrivare Rose e Cami, ci sorprende il look di Rose, sempre nascosta da un velo e stasera bella come ‘mamma l’ha fatta’.

Lover: Non sentite la nostalgia di Mike Fregna al commento in sfide come queste?
Taggart: Uhm, non proprio.
Kokone: Io no di sicuro! Odio Mike, peggiore commentatore di sempre…
Lover: Era così divertente con le sue battute sessiste.
Kokone: Ritiro quanto ho detto, tu sei il peggiore commentatore di sempre.

L’arbitro Bella Quesada indossa una divisa da referee formato bikini, la donna over 40 si trova a suo agio con quella veste e dà il via alla sfida mentre un fotografo baffuto, con baffi appuntiti e un cappello giallo, ridacchia all’esterno del ring, particolarmente intrigato da questo match.

DIN DIN DIN

Crystal scatta all’attacco e solleva Cami, Military Press Drop. Incredibile, con una sfida come questa può esibire una forza che mai avremmo immaginato che lei avesse! Paige non si fa aspettare e si accanisce su Rose con una manovra in corsa… ma la leader dei Dark Warriors scende dal ring e invita la Red Hood a seguirla. Paige ‘cade’ nella sua trappola, infatti Rose afferra un ombrellone e lo usa come ariete per travolgerla.
Crystal intanto continua a mazzulare di botte la povera Cami, Body Slam su di lei, poi va all’angolo e si getta di sotto con un Moonsault.
Tentativo di schienamento sulla compagna di Ava.
1…
2…
Solo conto di due.

Taggart: Cami non si arrende, mi è parso di capire che le piacerebbe diventare una lottatrice a tutti gli effetti, ma non ha mai trovato la persona adatta a insegnarle le basi.
Kokone: Ava di sicuro non perde tempo a insegnare ad un’altra persona, che fallito sarebbe uno che ti insegna qualcosa di utile?

All’esterno, Rose prende vantaggio di Paige e le applica una Cobra Clutch, stringendo con forza. Ottima presa, ma la ragazza riesce a evadere. Tornado DDT!
Direttamente sulla spiaggia, Rose non si fa del male come se fosse stata sul concrete floor.
Vooooooooola. Cami viene gettata fuori dal ring da Crystal, che poi le sferra una raffica di pugni, lei e Paige collaborano insieme.
Cami viene scaraventata su una sdraia dalla Redhead e si ritrova con la schiena appoggiata, Paige arriva dietro di lei e…
ZIIIIIIIIIIIP!
Il reggiseno viene slacciato.
OH MY GODDESS!!!
Il nostro fotografo baffuto non perde l’occasione per immortalare il momento con una foto.

Lover: “Waaaaaaaaaaaaah, che roba è?!?”

LO SLINGSHOT SI SPEZZA! CAMI SI RITROVA IN TOPLESS, boato del pubblico, era del tutto inaspettato.
Cami è sorpresa, ma Paige la colpisce con il RED CODE.
Super Kick a segno ai danni della ragazza.

Intanto Crystal tiene a bada Rose in modo che non possa intervenire mentre Cami viene schienata da Paige.


1…

2…

3!!!

Ci siamo, vittoria per il team di Crystal e Paige, le due lottatrici collaborando hanno portato a casa il successo.

Testo nascosto - clicca qui


Taggart: Un bel match combattuto, ma l’affinità fra Crystal e Paige è stata ottima.
Kokone: Eh, non si può dire che Cami e Rose siano buone amiche, ma almeno non si sono scannate.


[Modificato da GregorHeavans 29/06/2017 19:10]
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29/06/2017 18:53
 
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Siamo a Miami, Florida.
Sul tetto di una villetta in riva alla spiaggia.
Con le gambe a penzoloni, sono seduti Claudio Cazador e sua sorella Eliza, lui con il classico joint, lei con una bottiglia di desperados vuota per metà.
-Certo che in WBFF stanno facendo di tutti per farsi perdonare...- esordisce Eliza.
-...
-Sei sempre di molte parole, te, eh...
-E' che trovo inutile parlare, se non si ha niente da dirsi.
-...
-...
-Eppure da GM potevi...
-Basta!
Raramente in ambito familiare abbiamo visto Cazador così perentorio e nervoso. Fa calare immediatamente un silenzio agitato, rotto solamente dalle onde dell'oceano che si infrangono sulla spiaggia.
-Stai sprecando il tuo talento.- proferisce serafica Eliza.
-Eliza, posso farti una domanda?- chiede Claudio, con aria spiazzante; la sorella annuisce, prima che il Bounty Hunter proceda -Ma tu, esattamente, cosa cazzo ti aspetti da me?
Cala un silenzio imbarazzante, intervallato da qualche balbettio da parte della sorella del Cacciatore.
-Una volta vuoi che seguo la mia carriera, un'altra volta vuoi che torno a dare una mano all'agenzia di papà... o per meglio dire, LA TUA agenzia.
-Claudio, è che...
-Il problema è che stiamo diventando grandi. Io lo sto già facendo, sbagliando di continuo. Ma mettendoci la faccia. E tu?
-...
-Se hai bisogno di un aiuto, sai dove trovarmi. Ma non sperare che ogni volta che mi chiedi di parlare, io sia disposto ad accettare lezioni di vita che in realtà vorresti dare a te stessa.
Claudio spegne il joint sul cornicione, quindi si alza e se ne va.
-Devo andare a prendere a calci in culo un Re Pappone ed un Emo. Ci vediamo a cena.
La telecamera inquadra sul lato destro dell'immagine Eliza, impassibile ma con una lacrima a rigarle il volto; sul lato sinistro, Cazador in allontanamento.
Camera fades.



Ci troviamo in una delle tante spiagge di Miami Beach, il giorno che precede Bloody Desperation. James McFist sta camminando verso un ombrellone e una sdraio, probabilmente noleggiati, con una bottiglia di birra in mano. Un'inquadratura frontale ci permette di osservare la sua particolare t-shirt, nera con un logo stampato sul fronte. Una scritta stilizzata, quella di Bloody Desperation, modificata in "Bloody Desperation on the Bitch".
Prima di prendere posto sulla sua sdraio l'occhio di Hammer cade su una mora sdraiata prona con il bikini slacciato per prendere sole, dotata di un lato B "importante" che induce quasi spontaneamente il vecchio volpone ad un fischio da camionista.

Un ragazzo, che si trovava sdraiato affianco alla bella donna, se ne accorge e fa per alzarsi in piedi con aria minacciosa. Probabilmente si tratta del fidanzato.

Hammer: "Ma dai, sul serio?"

L'uomo, che forse ha appena riconosciuto il wrestler di Chicago, scuote il capo mostrandosi ancora irritato ma poi evita intelligentemente una possibile collisione con il lottatore professionista e si sdraia nuovamente, facendo finta di non aver sentito nulla.
McFist dunque, conclusasi la sua prima bravata della vigilia di Bloody Desperation on the Beach, fa per mettersi sulla sdraio e continua a sorseggiare la sua birra, quando ad un tratto...

Una pacca poderosa dritta sulla sua spalla destra, che lo scuote con violenza facendogli perfino sputare un po' di birra sulla sabbia.

Hammer: "Ma porc..."

McFist si alza e si volta dall'altra parte, pronto a prendere a pugni l'individuo che lo ha disturbato. Poi... Rimane immobile, come una statua marmorea, con gli occhi quasi sgranati.

Hammer: "Wow, da quand'è che hai cominciato ad abbronzarti tu? Da dicembre?!?"

La persona dall’altra parte, con il suo costume rosso, è una conoscenza nota ai fan della WBFF Wrestling, Angel Obike Lowe, o come si fa chiamare ora e com’era in principio, Alfonso Balwase.

Alfonso: “James, ero in missione segreta di tradimento della mia fidanzata Kim, ma come hai fatto a trovarmi! Ti vedo in forma, passare fra i malvagi ti ha reso più completo, sei la forma finale perfetta del lottatore rissaiolo. Fammi indovinare, stai puntando a vincere il Survivor of the Ring?”

Hammer non ha bisogno di rispondere a quella domanda.

Alfonso: “Ora che ci penso, dovresti essere ancora un po’ incazzato con me, ho avuto qualche crisi di personalità quando ero Angel, dopo essermi tolto la maschera di Time, a proposito l’ho rivista in JLW e non ho la minima idea di chi ce l’abbia ora.
Allora… ho notato che stai facendo squadra con Brutus, ricordi quando cercavamo di diventare campioni di coppia, i Super Heroes. Fra l’altro ogni tanto indosso ancora una maschera, ma continuano sempre a scoprire la mia identità, perfino quei dannati texani capitanati da Walter Simond sono riusciti a scoprirmi!
Tornando alla questione di coppia… be’, Brutus è forte, è una calamita per la violenza inaudita.”

SCIAF, SCIAF, SCIAF.
Alfonso schiaffeggia le chiappe della gentile signorina posizionata sulla sdraio.

Donna: “Ahi, mi stai facendo male!”

Alfonso: “Oh, non me ne ero accorto. Mi sa che il villain della situazione qui sono io… ma tornando a noi, James, provo un po’ di invidia perché hai trovato un buon partner, io invece sono circondato da Brad Smith e da ‘Big’ Al Esposito. Con quei due non vincerò un match nemmeno se mi pagano. A proposito sono pagato, ma poco, in Russia vieni pagato a pane e pesce… STO pesce!”

Il World Sexiest Human Being Champion ha con sé la cintura di uomo più sexy del mondo, difesa e mantenuta per tutto questo tempo, ora utilizzata come porta bibite dalla donna che è con lui.

Alfonso: “Però mi sono tenuto documentato su di te, ogni tanto cerco ancora di farmi prendere sotto contratto dalla WBFF Wrestling, tanto Kobayashi qui, Kobayashi là… il triste avvocato mi perseguita, ma niente da fare, se non riesco a riportare dal Texas la cintura europea della CWS in Russia, quello mi deporta in un campo di lavoro!
Almeno ti dai da fare, sei in squadra con Claudio Cazador, insomma, ti è andata bene perché se c’è uno che sa fare buoni match di coppia quello è lui.
Però non voglio infilare il dito nella piaga e ricordarti che perfino io ho vinto una cintura di coppia in carriera… con i fratelli Hog. Il peggiore momento della mia vita!”

L’Emotionless Pleasure non ha mai cambiato espressione facciale per tutto il suo discorso, lasciando Hammer ad interpretare ogni sua sensazione. McFist, inzialmente confuso per via dei numerosi argomenti presi dal wrestler mono-espressivo, inizia a fare uscire un po' di fumo dalle narici.

Hammer: "Punto numero uno, non sono io che ho trovato te, ma tu che sei venuto a turbare il mio momento di relax pre Bloody Desperation. Punto numero due, ho già un miliardo di pensieri per la testa e seguire la corrente del tuo fiume di parole mi ha bruciato qualche centinaio di neuroni, di cui la metà solo per capire quale fosse il tuo stato d'animo mentre parlavi.
Ho numerosi traguardi da raggiungere, il meno importante forse è la vittoria nel main event di domani sera. Ma ciò non significa che non combatterò al massimo del mio potenziale insieme a Cazador. Anzi, ora che ci penso devo andare a trovarlo, forse uno dei suoi joint può farmi passare il mal di testa che TU mi hai fatto venire."

McFist scuote il capo, poi per un attimo gli cade l'occhio sulla silhouette della donna sdraiata vicino ad Alfonso. Per non farsi cogliere con le mani nel sacco Hammer poi finge un colpo di tosse e torna a guardare il wrestler di colore dritto negli occhi.

Hammer: "Il secondo obiettivo della lista è sicuramente quello di tornare ad indossare la cintura da Undisputed WBFF Heavyweight Champion, e per arrivarci bisognerà che io vinca il Survivor of the Ring Tournament. Il primo in assoluto invece, al momento, è quello di vincere i titoli di coppia per scrivere il mio nome sul WBFF Bloody Wall of Legends. Un traguardo che mi sfugge da tempo e che sarei già riuscito a raggiungere da qualche anno, se solo TU NON TI FOSSI BEVUTO IL CERVELLO!"

James adesso si mette a braccia conserte, poi continua.

Hammer: "Domenica io e Brutus passeremo sui cadaveri di Sophitia e John Doe nell'ultima puntata della prima stagione di Horizon, poi dopo aver avuto l'ultima parola su di loro acquisiremo nuovamente credibilità e presto arriverà una seconda opportunità per i WBFF World Tag Team Titles.
E, se vuoi saperlo... SI, Brutus è un lottatore in gamba e credo in lui tanto quanto ho creduto in te in passato. Con la differenza che, questa volta, so per certo che NON VERRO' DELUSO."

Mr. Alfonsitude si gratta il mento, perplesso. Osserva l’ex compagno di squadra ed amico, cercando di comprendere come rispondergli, come può tirar fuori un discorso logico dopo quello che gli è appena stato detto?

Alfonso: “Non mi sono mai bevuto il cervello, solo che è sempre stato un po’… bruciato! Ci ho provato a vivere come le altre persone, serio, dietro a una maschera, irriconoscibile, ma non ero più io. Ho anche provato a credere che le lezioni di vita di Jack Leone potessero servirmi, ma lui è il peggiore strizzacervelli al mondo, più lo ascolti più ti rende scemo! Tu puoi vincere le cinture di coppia con Brutus, ma mi guardo attorno e ricordo chi erano i campioni di coppia a quei tempi, e chi sono ora… c’è sempre di mezzo la Hog Family. Quei due non vogliono saperne di mollare la presa, poi ci sono Oregon e Dumas, ahhhh, sta divisione di coppia fa impazzire.
In ogni caso… ecco qualcosa per te.”

Big Alf estrae un biglietto da visita che porta la scritta “Alfonso B. – pescivendolo della piazza.”

Alfonso: “C’è il mio numero di telefono, se tu e Brutus finirete a prendervi a testate a vicenda, be’, sai dove trovarmi. Sempre meglio che venirmi a cercare in Russia, là rischieresti di perderti.
A proposito, per il Survivor of the Ring faccio il tifo per te!”

Camera fades.



Contract Signing

"Hidden Fortress Theme" risuona nell'arena di Miami, e mentre il pubblico esulta per via della grottesca ma amata figura dell'uomo che sta per comparire sullo stage di Bloody Desperation, vediamo proprio l'Avvocato Daisuke Kobayashi sporgere il capo da dietro le quinte, con le palpebre socchiuse e un'espressione più che infastidita. Qualche secondo più tardi il penalista giapponese si fa coraggio ed esce fuori comparendo davanti alla platea, vestito come sempre in abiti eleganti e con la sua cartella piena di fogli sotto braccio.
Dopo una dozzina di secondi l'avvocato finalmente sale sul quadrato ed ottiene un microfono; notiamo, a pochi passi da lui, la presenza di un tavolo di legno che - per l'occasione - sarà adibito alla funzione di Signing Table. L'entrance music di Kobayashi viene interrotta e l'Avvocato fa per prendere la parola.

Kobayashi: "Destesto, DETESTO IL SOLE, IL MARE e tutta quella gente che gira seminuda da queste parti! Tra l'altro ho anche la pelle delicata, fortuna vuole che abbia spalmato la protezione 50 prima di uscir fuori."

Taggart: "L'Avvocato forse non si è accorto che il sole è ormai quasi tramontato del tutto. Oltretutto, di scoperto, ha solo mani e viso."

Mentre John Taggart fa la sua puntualizzazione, l'Avvocato si schiarisce la voce rivolgendogli un'occhiataccia.

Kobayashi: "Se sono qui, questa sera, non è di certo per darvi delle buone notizie."

Crowd: "#SadNewsKobayashi!"

Kobayashi: "Mi piacerebbe, si. Vorrei avere delle terribili notizie da darvi, ma in realtà sono qui solo per ufficializzare un match che si terrà ad Extreme Desperation. L'unica nota positiva, in tutto questo, è che i due uomini che sto per chiamare su questo ring sono due esseri talmente fuori di testa, amanti delle tenebre e sadici che non servirà neppure che io mi sforzi per mantenere l'atmosfera su livelli da depressione autolesionista. Questo sarà sicuramente il contract signing più TRISTE nella storia della federazione, un momento che mi godrò in prima fila e che avrò premura di far assaporare in pieno anche a voi, laggiù, che avete preso posto su quegli spalti.
E dunque cominciamo, che l'amara malinconia prenda largo su questo squared circle. Fatti avanti, SHEENAN!"

Nell'arena parte Rise of the Voodoo Ostinati: dopo qualche effetto scenico con la solita nube densa sullo stage attraversata da fasci di luce verde, compare davanti agli occhi degli spettatori la sagoma di Voodoo Doll. Al suo fianco, come sempre, è presente anche il suo manager Luis Riva, che di certo oggi avrà più voce in capitolo rispetto al solito per via dell'entità ufficiosa del contesto. I due avanzano rapidamente verso il ring, Kobayashi intanto si fa passare dagli operatori altri due microfoni per i suoi "ospiti".
Una volta dentro Sheenan raggiunge un Corner e vi si poggia di schiena, mettendosi a braccia conserte e con il capo lievemente inclinato verso il basso; i suoi dreadlocks scendono sul suo viso celandolo parzialmente. Riva, invece, si avvicina all'Avvocato Kobayashi e reclama uno dei microfoni ch'egli ha con sè. Dopo averlo ottenuto, dunque, inizia a parlare.

Nel frattempo Kobayashi poggia sul Signing Table la sua cartella ed estrae il contratto. Poi arrivano anche due penne.

Riva: "Lo sapete, Angerfist e Sheenan hanno già disputato due incontri conseguendo rispettivamente una vittoria e una sconfitta a testa. E' giunto il momento di sancire la sfida che chiuderà definitivamente la loro rivalità, l'atto finale, il match in cui uno di loro si ergerà vittorioso e l'altro sprofonderà nelle viscere della terra. Si tratta di uno dei match più attesi del prossimo evento in pay per view, e..."

Kobayashi interrompe Riva riprendendo in mano il mic.

Kobayashi: "Mr. Riva, lo ha detto perfino lei stesso... LO SAPPIAMO. Quindi facciamo così, il piano è il seguente... Sheenan si avvicina al tavolo, prende una penna, firma il contratto. Poi Angerfist si avvicina al tavolo, afferra a sua volta una penna, firma quel maledetto foglio, infine usciamo tutti quanti fuori da questo ring con il nostro match ufficializzato e le palpebre degli spettatori ancora aperte."

Luis sorride appena, abbassando per un attimo lo sguardo verso il basso.

Riva: "Avvocato, comprendo i suoi timori legati ad una possibile esposizione ai raggi solari in un frangente in cui, noterà anche lei, è già calata la sera. E capisco anche quanto lei sia un uomo molto pratico, che non ama perdere tempo e che vuole arrivare subito dritto al dunque. Ma...!?!"

Riva viene interrotto di nuovo, stavolta non da Kobayashi. Sheenan, che fino a questo momento era rimasto immobile quasi in torpore poggiato ad uno dei quattro corner, raggiunge il suo manager e gli strappa letteralmente il microfono di mano. Poi si rivolge frontalmente verso lo stage...

Sheenan: "ANGERFIST, porta la tua lurida faccia impiastricciata di sperma bovino su questo ring insieme al tuo culo, RIGHT HERE... RIGHT NOW!"

Crowd: "WOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!"

Il pubblico si esalta per via dell'atteggiamento del Tribal Warrior, che accende l'atmosfera e promette fuoco e fiamme. Il presentimento è quello che questo contract signing possa sfociare in una rissa selvaggia, un antipasto da PPV.

Risuona "The Deadfaced Dimension" e la BloodCage si presenta sullo stage. Il vincitore di Last War arriva sul ring guardando dritto negli occhi Sheenan in maniera famelica.

Angerfist: Che hai Sheenan? Due sconfitte di fila ti hanno reso così impaziente di subirne una terza? Se Paul DeSade è stato qualificato al prossimo girone ...

Si avvicina con il viso.

Angerfist: ... È solo colpa tua. Quindi ti consiglio di abbassare la voce se non vuoi che ti stacchi le corde vocali, ci siamo capiti?

Il Tribal Warrior ha stampata in faccia un'espressione da fiera della giungla alle prese con la caccia notturna, abbiamo la sensazione che possa scagliarsi addosso ad Angerfist da un momento all'altro. Eppure, in qualche modo, Voodoo Doll mantiene la sua posizione.

Sheenan: "Se non ti ho già spedito dritto nell'oltretomba è solo perchè ti priverei delle forze che ti servono per apporre la tua firma su quel maledetto contratto."

Il wrestler di origini brasiliane, infatti, si avvicina al tavolo e prende con sè una penna. E mentre il pubblico si scalda nuovamente, Sheenan firma il foglio del contratto! Poco dopo poggia con forza la penna sul signing table ed inizia a provocare Angerfist con dei gesti delle mani, invogliandolo ad avvicinarsi.

Sheenan: "Forza Mr. BloodCage, facciamola finita. Vieni qui, firma quel foglio e rendi ufficiale il nostro match ad Extreme Desperation, così subito dopo potrò divertirmi un po' con te. Voglio colpirti fino a quando non avrò raggiunto lo stremo delle mie energie, voglio scaraventarti addosso a questo tavolo e conficcarti nella carne ogni fottuta scheggia di legno che cospargerà il mat.
FIRMA, ORA! E preparati ad avere un assaggio di ciò che ti terrò in serbo per Extreme Desperation, oppure togliti quella falsa maschera da impavido temerario e fuggi il più lontano possibile da qui, perchè ciò che sto per compiere su questo squared circle va ben oltre le più perverse fantasie orrorifiche che aleggiano nella tua mente."

Il mascherato prende la penna e con un gesto quasi esasperato firma il contratto e ... punta l'oggetto alla gola di Sheenan.

Angerfist: Ferisce più la penna che la spada Bambola Voodoo ... ricordatelo!

Sheenan ride come un perfetto schizzato e irrigidisce i muscoli, preparandosi al confronto! Fa un passo indietro, per sottrarsi dall'oggetto che Angerfist gli punta alla gola, poi AFFERRA IL TAVOLO E LO FA RIBALTARE A LATO! Non c'è più nulla a separare i due da un imminente scontro, i due atleti sono pronti per dare il ring di Bloody Desperation in pasto alle fiamme dell'inferno!

Crowd: "WE WANT BLOOD! WE WANT BLOOD! WE WANT BLOOD!"

E SCATTANO L'UNO VERSO L'ALTRO!

Kobayashi: "FERMI! Vedo che siete ben felici di pestarvi a sangue sul ring di Miami, forse c'è bisogno di qualcosa che vi faccia cambiare umore. Come ad esempio... UNA TRISTE NOTIZIA!"

Crowd: "#SadNewsKobayashi!"

I due atleti si fermano, ma continuano a fissarsi in cagnesco. Intanto Riva e Kobayashi ne approfittano per porsi in mezzo a loro, in modo da costituire una sorta di temporanea barriera umana.

Kobayashi: "Avete firmato il contratto, bene, ma ancora non conoscete LA STIPULAZIONE che è stata stabilita per il vostro match. Una stipulazione che attualmente ignorate ma che, con la vostra firma, avete appena ufficializzato. Negli ultimi due match che avete disputato abbiamo visto una stipulazione a favore di Sheenan e l'altra a favore di Angerfist, dunque era necessario pensare a qualcosa che accontentasse entrambi e costituisse un terreno di scontro neutro, mirato a soddisfare entrambi i vostri stili di lotta.
Perchè è una triste notizia? Perchè si tratta del match più ASSURDO, VIOLENTO, CRUENTO E MASSACRANTE che sia mai stato partorito in seno alla WBFF Wrestling. E' un match destinato a passare alla storia, ve lo assicuro, un'indicibile tortura prolungata fino all'inverosimile che creerà qualche timore perfino in due personalità controverse, perverse e poco timorate come le vostre. Un match INFERNALE, che porta il nome di uno dei fiumi dell'Ade.

...

ACHERON DEATHMATCH!"

Crowd: "WOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!"

Il nome già a dice lunga ed entusiasma a dovere la platea. L'Avvocato giapponese si schiarisce la voce e continua.

Kobayashi: "Le corde saranno sostituite dal FILO SPINATO, sul mat saranno presenti 500 THUMBTACKS e 250 CHIODI, all'esterno del ring inoltre saranno presenti 125 TUBI AL NEON pronti per l'utilizzo. Su ogni maledetto turnbuckles saranno piazzate altrettante CARICHE ESPLOSIVE, e dunque 12 per la precisione, 3 per Corner.
Già questo dovrebbe bastare a farvi capire verso cosa state andando incontro, ma vi dirò di più. Ciò che destabilizzerà le vostre menti adesso e martorierà i vostri corpi in quel fatidico giorno sarà... LA MODALITA' DI VITTORIA.

...

Per vincere bisogna prima mettere KO l'avversario e permettere al Referee di eseguire un CONTO DI DIECI, come in un normale Last Man Standing. POI BISOGNERA' PERFINO SCHIENARE O SOTTOMETTERE CON SUCCESSO L'AVVERSARIO, e qualora il tentativo non sortisse esiti positivi sarete costretti a ripartire da zero, dalla fase dei Ten Counts. Tutto questo, ovviamente, non farà che prolungare le tempistiche della sfida, mettere a DURISSIMA PROVA le vostre abilità fisiche e sconvolgere la vostra concentrazione e - più in generale - il vostro equilibrio psichico.
Che ne dite, siete in grado di uscire vivi dal fiume infernale? Sarete OBBLIGATI A FARLO, dato che non potete più tirarvi indietro!"

Crowd: "#SadNewsKobayashi!"

Angerfist e Sheenan, com'era prevedibile, non sono per niente spaventati da ciò che li attende, anzi... Tutto questo li ha galvanizzati ancora di più, TANT'E' CHE STANNO PER CIMENTARSI DI NUOVO IN UNA RISSA!

Kobayashi: "Vi consiglio di risparmiare energie e forma fisica per quella data, vivamente. Non dovrei neppure dirvelo, credo che possiate capirlo benissimo da soli."

I due atleti, che rimangono pur sempre due esseri umani nonostante le loro mostruose sembianze, tengono troppo a vincere quest'ultima sfida e trovano nelle parole dell'Avvocato qualcosa di sensato. Decidono quindi di risparmiarsi l'antipasto pre Extreme Desperation e si allontanano verso due sponde rispettivamente opposte del ring. Riva scende e raggiunge il suo assistito, sussurrandogli qualcosa all'orecchio per tenerlo buono ed evitare che compia uno dei suoi soliti azzardi. Angerfist si avvicina al suo rivale, TROPPO... Ma poi anche Kobayashi scende dal ring e gli dice qualcosa, forse per fargli capire che ha una grande opportunità per fare un salto di qualità in carriera e che non può permettersi passi falsi. E su questa sorta di stare down a distanza tra i due rivali la linea torna nuovamente alla regia.

Camera fades.



Sulle note di SHUT YOUR MOUTH dei Pain ecco arrivare in classico attire da biker il German Lone Wolf, David Wolff. Durante il suo percorso lungo la rampa le luci sono abbassate, a simulare una notte di luna piena. Arriva nel ring, l’illuminazione torna normale e si fa passare un microfono.

Wolff: Eccoci qua pubblico WBFF. Immagino che molti saranno contenti di quanto successo a WBFF Bloody Desperation Medieval. Ancora una volta tra James McFist e il sottoscritto è stato il cowboy a prevalere. Un’altra tacca sul fucile dello yankee. Chiariamo un paio di cose. La prima, praticamente ovvia: non mi fermerò a dare la caccia a McFist finchè non sarò riuscito a prendermi la rivincita su di lui. La seconda, altrettanto ovvia: ho dimostrato di essere dannatamente pericoloso.
Forse l’emulo di John Wayne non l’ha notato, ma sto diventando più brutale di settimana in settimana. Di match in match. Nella mia città natale, Norimberga, ho dimostrato di saper rasentare il genocidio. Ho distrutto McFist e Jack Leone. Non ho vinto, è vero. Ma ho fatto in modo, come avevo promesso, che non uscissero come erano entrati.
Il caro Old Jack non sarà mai più quello di prima. Forse non potrà mai più lottare un match a regole estreme. E sapete di chi è la colpa? Mia! Io l’ho schiantato su quella pila di automobili. Ho dimostrato che nemmeno un badasser come Mr Attitude è immune dai colpi e dall’aggressività del sottoscritto. McFist dovrebbe iniziare a temere il nostro prossimo scontro.

Piccola pausa per Wolff, nel mentre rigira il microfono tra le mani

Wolff: E onestamente credo di essermi fatto una fama tale agli occhi della dirigenza da meritare qualcosa. Una title shot. Me ne frega un cazzo a quale titolo. Ma pretendo mi venga dato un match titolato.

Subito dopo il soliloquio di David Wolff, a compiere il suo ingresso è l’ altri bad asser Zed: giacca impolverata e corpetto rigido: l’eroe della mezzanotte. Il nativo di Brooklyn percorre la rampa a bordo della sua rombante Harley, osannato dalla folla che lo incita. L’ ex King Of Ring Champion scende velocemente dalla moto, varca i gradoni e prima di passare per l’ apron si ferma ad osservare la reazione dei presenti. Poco dopo oltrepassa la terza corda con un balzo e si palesa dinanzi al predatore con recto agognato.

Zed: “Mi sa che la tua battuta di caccia deve essere rimandata, prima del nostro match tu mi facesti una promessa, garantendomi un macabro spargimento di sangue dove io ero la vittima. Dopo la tua vittoria avvenuta in modo avventizia io sono comparso qui con carenza debole , ma sapevo che sarei tornato a farmi vivo, perché tu Wolff credi che io abbia timore di te, ma dietro la tua accecante congettura non riesci a vedere che io sono qui e sono pronto per un altro match, con risultato differente e con la tua testa sul mio camino.”

L’ ovazione aumenta, ma Zed con un sogghigno ampio riprende a discorrere con timbro altero.

Zed: “La cintura? Può andare in altre mani, ma la mia firma sulla tua carcassa no. Sarò franco, io non vengo qui a combattere, io verrò a ridurre il tuo culo a brandelli.”

I due accorciano le distanze tra loro, venendo quasi alle mani.

Zed ha appena finito di parlare, quando sentiamo le prime note di una nuova theme-song... sono quelle molto anni'80 di "You're the Best around" di Joe Esposito... e compongono la nuova opening-theme di... DUSTIN O'MALLORAN!

La "Perfect Execution" compare in scena, ben accolto dal pubblico di Miami. Il nativo di Sandusky risponde con un sorriso timido, ed agitando una mano in segno di saluto. Raggiunge quindi il ring, con una certa celerità e limitando al minimo i fronzoli, com'è nel suo stile. Prima di entrare, un road-agent gli passa un microfono.

DoM: "Good Evening... Miami."

Ovvio face-pop, Dustin sorride, passandosi una mano sulla nuca. Si guarda intorno.

DoM: "Vedo il ring già bello affollato... e temo che potrà diventarlo ancora di più but, first of all, ci tengo a dire che non ho nulla contro David Wolff o Zed."

I due, che lo guardavano un po' minacciosi, sembrano calmarsi anche se restano comunque infastiditi dall'arrivo sul ring di O'Malloran.

DoM: : "Non ho nulla contro di loro e, molto onestamente, penso di poter dire di non aver nulla contro nessuno nello specifico. Ho però notato una cosa: in WBFF, ma forse un po' ovunque nel mondo del pro-wrestling, quasi tutti amano riempire i loro discorsi cianciando sui traguardi conquistati, i risultati raggiunti, gli... scalpi che hanno ottenuto. Lo fa chiunque, forse è una prassi. Il punto è che molto spesso, tante parole non vengono supportate... dai fatti."

Pausa teatrale di Dustin.

DoM: "Ciò che un wrestler ha fatto è di certo importante... ma un risultato CHE E' STATO, è davvero indicativo ciò che potrà essere? Io non lo so. Non ho questa certezza. L'unica sicurezza di cui dispongo è sulla voglia che ho di dimostrare il mio valore. Io, che forse sono l'ultima ruota del carro. Io, il cui palmares è poca roba rispetto a tanti altri wrestler con più esperienza... ecco, io, a differenza di tutti gli altri, non voglio stare a rimbambirvi con mille chiacchiere. Voglio che i fatti parlino per me, e tutto ciò che chiedo è di dimostrare il mio valore... in un VERO match di wrestling, su un ring e non in un deposito di macchine."

O'Malloran non fa in tempo a finire di parlare che le luci dell'arena si spengono, black out totale. Passano alcuni secondi ed ecco che le luci ritornano. Al centro del ring è comparso Dante, in gilet scuro e tenuta da combattimento, seduto a terra a gambe incrociate. Egli giocherella col microfono, con gli occhi dei nemici puntati su di lui. Lo scozzese comincia il proprio monologo.

"Io ho fatto questo, io ho fatto quest'altro... sembra una filastrocca. Com'è strano l'uomo. Farebbe di tutto pur di risultare superiore agli altri, anche allungare il brodo, approfondire le cose fino ad ingigantirle. Qui dentro chi è che è stato davvero capace di tenere testa al campione?
Io.
Non me ne sarei fatto nulla dell'aver tenuto testa a Jack Leone, non me ne farei niente di mettere KO tutti i contendenti al titolo eccetto il campione, quando ci ritroveremo a battagliare per la cintura. Sono al centro di questo ring con la certezza di avere stoffa da vendere e di non aver ancora dimostrato niente, se non di aver fatto capire di essere abbastanza bravo da poter schienare Gaijin, non una volta sola. Uno come lui vi fermerebbe senza problemi. Tranne me, per l'appunto, l'unico in grado di tenergli testa per 20 minuti. Sono un pesce piccolo nell'oceano della WBFF... ma sono affamato. Affamato proprio di soggetti come voi, che vi scannate fra voi dimenticando quale sia il premio più ambito."

Dante si alza molto lentamente, partono alcuni cori in favore della Presenza.

"Non avrò l'esperienza di David Wolff, i riflessi di Zed e l'astuzia di Dustin... ma ho la certezza di essere sopravvissuto alla morte. Sono scampato alla fine e, parallelamente, sono scampato a Gaijin. Quando combatterò per un titolo, il campione sarà la morte. Non ci vorrà troppo a fotterla nuovamente.
Questo perché Dante non è il tizio qualunque che tanto disprezzate o non considerate. Dante nasconde tanto talento. Dategli solo del tempo per scongelarlo..."

Sul grande schermo compare una schermata multicolore che presto lascia spazio ad un immagine ultra satura di Mr.Smith.
Come sempre solo dalle spalle in su e con movimenti scattosi, l'uomo digitale guarda il ring dall'alto in basso.

Mr.Smith: "Hey Ankle-Bitters!
Quante chiacchiere buttate al vento di fronte a gente che preferirebbe non ascoltarvi.
Ventidue non si lamenta ma io si ... che noooooia.
...
Crociati qua e là
Il Soggetto può andare a visitarli, quelli veri.
Perché l'osservatore guarda oltre il tempo e lo spazio, No sweat!
...
Vorrei tanto parlare di uno di voi alla volta ... ma tanto tanto
No, sto mentendo. Minorati e Poppanti non c'è tempo per discutere
Perché mentre voi morite ed invecchiate, il soggetto osserva tutto per far sopravvivere questa specie.
Lui sopravvive al tempo, nulla ferma l'osservatore, né 22 né quelli passati né quelli futuri."

Beeep
Lo schermo si chiude.

All’improvviso il buio.

La situazione dura pochi secondi, quando la luce torna nell’arena, in mezzo ai contendenti si trova una cintura, poggiata a terra.

Taggart: E’ la cintura Survival!
Kokone: Gaijin sfida i presenti sul ring a combatterlo mettendo in palio il proprio titolo, e tutto questo senza palesarsi!

La luce sparisce di nuovo.
Quando torna la cintura non c’è più, i litiganti sul quadrato si guardano tra loro, adesso hanno un valido motivo per combattere l’uno contro l’altro.



Taggart: “E’ arrivato il momento del Main Event. Il tepore non so se sia aumentato o attenuato, perché non ho capito se sia sera o mezzogiorno. Indosso gli occhiali da sole e non intendo toglierli”
Kokone: “Ho lo stesso problema quindi ci affideremo alle nostre temperature”

“Hammer Smashed Face” dei Cannibal Corpse viene fatta risuonare attraverso le casse in tutta la spiaggia. La gente esulta e McFist e Cazador sono i primi, in costume da bagno a farsi avanti.

E un altro brano degli stessi autor, “Evisceration Plague”, fa da musica di ingresso per un Paul De Sade, invece, in inguaribile tuta da combattimento. Al suo fianco, di tutt’altra specie, l’attire odierno del Pimp Ceaser che ha un costumino aderente con tanta di fodera che fa da protuberanza sul lato A. Quasi un taschino per gli attributi che gli mette in evidenza l’organo di cui fa più vanto.

Main event: Claudio Cazador & James McFist vs Paul DeSade & King "Pimp" Caesar VI [Tag Team Extreme Beach Brawl match]

Ora che sono tutti e quattro sul ring, quasi si fa da parte Paul di qualche passetto come a voler sottolineare che non ha nulla a che spartire col suo tag team partner, e il GONG SUONA!
Regole estreme e allora ci si lancia subito in una battaglia Tornado in cui De Sade mette all’angolo McFist con una serie di ganci ben piazzati e delle ginocchiate. Lo sta marchiando e adesso lo scaraventa di nuovo con la spalla contro il corner. James McFist è stato colto alla sprovvista…
Cazador, invece, squadra King Pimp Ceasar quasi provando disgusto, mentre questi agita la propria protuberanza. Claudio è al quanto inorridito ma si fa avanti per colpire. Caesar protende il bacino in avanti anche lui, e Cazador, rivoltato si fa indietro per poi andare di Running Reverse Neckbreaker con cui travolge Pimp che rotola fuori dal ring. De Sade allora lascia andare il texano e punta l’altro nemico…
…ma Claudio è distratto. Vorrebbe tirare su nel ring Caesar VI, ma questi impugna della sabbia e gliela tira negli occhi.

Kokone “Saggio, il nostro Don Scarface!”

Cazador, accecato, si volta e Clothesline di De Sade che travolge il nemico, cadendo con lui fuori dal quadrato. La sabbia attutisce la caduta e sono già tutti e tre in piedi a darsi battaglia allontanandosi dal ring. Cazador si trova circondato tra due fuochi, ma riesce a divincolarsi assestando un paio di gomitate. King gli si avvicina

Claudio “Ahhharg!”

Disgusto per quel costume! Afferra De Sade e lo lancia come arma impropria contro Pimp Caesar, e intanto cerca di rifugiarsi altrove per elaborare un piano di battaglia. Ma ecco tornare De Sade. Claudio risponde prontamente con un forearm smash, parato! Gut kick.
Tentativo di Suplex su di un lettino da sdraio, ma Claudio sei aggrappa al volo al tessuto dell’ombrellone al suo fianco, e impedisce il compimento della manovra, aggiungendoci anche una doppia ginocchiata al volto. De Sade è frastornato e viene scagliato di peso contro il palo di sostegno dell’ombrellone che tracolla sotto il suo peso.
Cazador si volta, ma c’è già King Pimp Casear: che si è armato della ceneriera in ceramica fornita dal lido sotto ogni ombrellone e la lancia per fare centro: fortunatamente si scansa Claudio – anche se la ceneriera colpisce un passante, ma vabbé – questi acciuffa il perverso Pimp King chiudendolo in un belly to belly, ma snapmare di questi che si libera: corre… FLAPJACK DI CAZADOR con caduta sul lettino che si ribalta.
Va a tentare un Pin!
Uno!
DUE!

DeSade interrompe! Paul fa per sollevare il nemico, ma questi lo respinge e Paul incoccia contro il petto di un bagnante… no: è McFist! James li ha raggiunti ed ha con sé dei giocattoli da spiaggia: sbatte in testa al nemico un secchiello pieno di sabbia che ostruisce la vista del figlio di Morgan DeSade e con una paletta giocattolo bella lunga percuote prima il secchio stesso stordendo il nemico, e quindi la schiena. Ma non lo lascia cadere: prima gli somministra una DDT al suolo che deve certamente far male considerando che Paul “indossa” ancora il secchiello.

Cazador e James decidono allora di occuparsi di King Pimp Caesar, ma questi… si è dileguato. Non si sa che fine abbia fatto: forse è scappato. Tanto vale restare concentrati su De Sade in tal caso.
Claudio e James collaborano. Il secondo lo solleva in Samoan Drop. E il primo è pronto a un Big Boot al volo.. ma scivola all’ultimo istante disponibile Paul, e parte una carambola: Cazador travolge col suo “Boom Headshot” il compare, e subisce un Victory Roll.

UNO!

DUE!

NO!

Si rialza subito Cazador, MA RIMEDIA UNA SASSATA IN PIENO VOLTO. Sulla fronte subito appare un segno rosso, cortesia di Paul che tenta un Fisherman Suplex che va a segno.
Sa di non avere una posizione di vantaggio e preferisce prendere fiato, dirigendosi verso la riva per rinfrescare rapidamente il volto. Il sole cocente non fa bene alla salute di questi ragazzi per i quali ogni piccola mossa richiede un dispendio di fiato enorme.
McFist però si è già ripreso e alle sue spalle arriva scagliandolo in acqua e tuffandosi con lui. Una macchia bianco e nera si spande intorno a loro. Tutto il facepaint va in malora e infetta il lido mentre James tenta addirittura di annegare il nemico, con un arbitro che si tuffa anche lui con boccaglio per verificare se Paul voglia cedere.
Ecco però arrivare una pallonata al volto di James che spezza la presa!
Chi è stato?!
Ohhh eccolo! Anche Caesar è a mare, circondato dalla squadra di pallavolo femminile del lido che ha prestato soccorso al King Pimp e al suo compagno. James nuota all’inseguimento di Caesar che in questo match sta principalmente facendo da distruttore e Paul prova a riprendere fiato e conoscenza.
Le ragazze provano a murare e distrarre James, ma Hammer non ha tempo – ADESSO – di badare a loro ed ha occhi – PURTROPPO – solo per il rachitico avversario che raggiunge la spiaggia e cerca di scappare, onde poi rubare una pistola ad acqua ad un bambino, con cui prova a schizzare McFist al suo inseguimento, ma questi, ovviamente, se ne strafotte di un paio di schizzi.
E ALLORA LA RICEVE IN FACCIA CON TUTTA LA CATTIVERIA.

TUNF!

Questo non se l’aspettava affatto Hammer, che ora becca il Pimpercut e subito dopo S6X Kick (Harlem Sidekick) con cui viene fatto barcollare. Ruba un bastone da passeggio a un nonnino nelle vicinanze in mancanza del proprio e Russian Leg Sweep con tanto di bastone??
NO!
James ha la lucidità di caricarsi sulle spalle il nemico, ma questi sfugge ancora e dà una bastonata alla schiena al nemico per poi darsela a gambe levate verso il lido attrezzato con tanto di bar.
Cazador, che s’è ripreso, pur presentando un ematoma sulla fronte, aiuta James a mettersi in piedi e i due raggiungono il bar a loro volta.
Attenzione però … a loro insaputa sta tornando anche Paul, e si è armato con una sedia di legno pieghevole recuperata dai tavolini esterni al bar.

Noi però con le telecamere andiamo dentro dove James e Claudio fan partire un’autentica rissa contro Caesar. La gente è nel panico e si rifugia negli angolini abbandonando i propri pasti, ma resta comunque per filmare coi telefonini la scena. Il bar tender è scioccato.
James riesce ad afferrare la testa di Caesar e a sbattergliela sul vetro in plexiglas sotto il quale sono esposte pizzette, croissant e leccornie varie. E in compagnia di Claudio ora vorrebbe intentare un Doppio Suplex con caduta su un tavolino… MA SEDIATA IN LEGNO DA PARTE DI PAUL!
Paul colpisce la schiena di Claudio.. e ora affonda nello stomaco di James.
Spalanca la sedia e va di DDT sul “sedile” della seggiola. A segno.

UNO!

DUE!

E solo conto di due.
Cazador, frattanto, ansima a quattro zampe, mentre lo Sweet Daddy lo guarda in cagnesco dall’alto in basso. Lo tira per i capelli e gli assesta una ginocchiata alla mascella di puro sdegno.
E ora un’altra!.... E una terz.. sgambettato. Sbatte col muso contro un tavolo… E caricamento in SpineBuster…. MA PREFERISCE CORRERE CONTRO IL BANCONE!
Paul prova a intervenire ma viene scagliato OLTRE il banco direttamente contro gli scaffali.
Di nuovo è Claudio ad aiutare James a rimettersi su… ma nel locale cala un silenzio strano.
Le cameriere si voltano verso il duo e…

Kokone: “Ma… ma sono… sono io o hanno un aspetto familiare?”

E invece sono proprio Giacomina Bianco, Glory Wild Jane, Kim Fuckart, Roxanne “LeCunt”, Crystal Swallow e Georgia State, quest’ultima come cliente intenzionata a mangiare a sbafo. Parte della Crew del Pimp VI si arma di piatti in ceramica e di bottiglie di vetro di fortuna… e guardano con aria minacciosa i due. Sono finiti nella tana del lupo. Anzi, delle lupe!

E VANNO ALL’ASSALTO! La gente scappa davvero adesso. Bottiglie vanno in frantumi, e volano pezzi di vetro. Hammer e Cazador riescono a bloccare Fuckart e Glory Wild Jane e rompono sulle loro schiene, senza ritegno, le bottiglie di vetro di acqua frizzante. Kim Fuckart prende il mic del karaoke e prova a strangolare col suo filo James McFist ma Cazador la purga con un irish whip contro la parete e BIG BOOT! BOOM HEADSHOOT.
Restano solo Giacomina, Crystal e Georgia State. La Swallow e la prima a farsi avanti, pur minuta, salta sul bancone e in corsa si tuffa in lou thesz press su Cazador.
McFist non fa in tempo a intervenire che si vede travolto da 100 Kg in corsa in forma di Georgia State che si siede addosso iniziando a percuoterlo con dei cazzotti. Giacomina se ne resta in un angolo a fare la conta dei danni che dovranno pagare al locale…

Caesar e DeSade hanno avuto modo di recuperare grazie allo stratagemma ordito da Don Scarface e riscavalcano.. ma Hammer con un’abilissimo monkey flip, pur non facendo “volare” Georgia, riesce a disarcionarla e a farle perdere l’equilibrio: la grassa ragazza travolge De Sade che perde l’equilibrio.
La Swallow viene tramortita da una ottima testata di Claudio. Questi si alza e la usa come arma impropria scagliandola contro l’addome di DeSade. Va allora al suo assalto anche James. ma FLAP JACK SUL BANCONE!!
Si volta Paul e rimedia uno sgabello in metallo in pieno volto usato a mo’ di ariete da parte di Claudio! Caesar prova a gabbare da dietro il nemico, con un braccio teso, questi si scansa, e per poco King non colpisce l’indifesa Giacomina che si tira indietro spaventata: il Don Scarface se ne avvede e si blocca all’ultimo istante, si gira… e becca un calcio agli addominali, cortesia del Cazador e CARICAMENTO IN CORSA VERSO LE VETRATE DEL LOCALE: QUESTE VANNO IN FRANTUMI E I DUE ATTERRANO NEL BAR ESTERNO!
Claudio è praticamente svenuto, così come l’avversario, ma lui è SOPRA King Caesar, e può essere effettuato il pin.

UNO!

DUE!

TRE!!

Taggart: “E’ andata. Match più intenso e hardcore di quanto non ci si aspettasse. Hanno rimediato non pochi tagli superficiali con tutto quel vetro e una sassata. Non è stato facile come ci si aspettava. Insomma, una trashata, ma anche una godibile per chiudere la stagione di Bloody Desperation, non trovi?”
Kokone “Non potrei essere più d’accordo. Il trash di quello violento”

Testo nascosto - clicca qui


Il braccio di Claudio viene sollevato, e questi, pur affaticato, riesce a rimettersi all’in piedi.
Viene quindi raggiunto, da un comunque claudicante, James McFist, che inizialmente sorride alla vittoria… ma ora l’alleanza termina. A breve questi due potrebbero doversi incrociare in PPV.
E tra i due parte uno sguardo di sfida che si trasforma in uno sguardo in cagnesco.
Monta della tensione nell’aria… ma nessuno dei due fa per attaccare.
Sembra sia la quiete PRIMA della tempesta….

Kokone: “Da questa stagione televisiva credo sia tutto, signori. Noi ci rivediamo a Extreme Desperation. Dopodiché TUTTI al mare, a goderci l’estate. Da Kokone…”
Taggart: “E da Taggart… ciao a tutti”





Crediti:
Cith (Match 1, Match 2, assemblaggio)
Greg Heavans(Main Event)
Utenti (promo dei lottatori)

[Modificato da cell in the hell 30/06/2017 12:52]
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