Nessuna telcamera, nessun microfono e nessun intervistatore, non oggi, non per SIN.
Stasera c’è solo una stanza buia, una vecchia poltrona e una birra che stà per essere finita di scolare.
Il gigante si trova nel suo camerino, come al solito, assorto nei suoi pensieri.
«Una decina di gioni fa sei stato buttato contro un muro di lightubes e poi ti è stata spillata in faccia la tua stessa maschera. Giovedì sera ti hanno colpito con una mazza coperta di vetro e sale poi ti buttato contro un tavolo infuocato e per finire è venuto fuori che un uomo invisibile ti stà facendo della pubblicità di cui non hai bisogno.
In mezzo a tutto questo, il pivello di turno ha creduto che fosse una buona idea colpirti alle spalle e lanciarti una sfida per vedere chi è il più duro.
Avrebbe dovuto tenere a mente il detto “non svegliare il can che dorme” o ancora meglio il detto “non infastidire il cane già sveglio, sopratutto se è incazzato nero”. »
SIN continua stà finendo di bere la birra quando di colpo sente dei passi avvicinarsi alla porta.
Da sotto l’uscio filtra una luce in cui distinguiamo l’ombra di un uomo che si ferma davanti alla porta.
Un attimo dopo una lettera viene fatta scivolare sotto la porta ed i passi tornano ad allontanarsi.
SIN fissa la busta, beve un sorso di birra ed i passi si fanno distanti.
SIN beve un altro sorso e i passi oramai sono quasi indistinguibili.
SIN finisce di bere la birra, i passi sono spariti, ma la cosa sembra non importargli.
Il gigante posa con tranquillità la bottiglia a terra, si dirige verso la lettera e la apre:
“Non sarai popolare come McFist ne attraente come Lohane, ma grazie alla pubblicità che IO ti stò facendo sei riuscito a guadagnare un pò di grana extra col tuo merchandise.”
Breve, diretta, la lettera si conclude così, senza essere firmata. Dentro al busta SIN scorge un piccolo mazzo di banconote.
Saul rimette la lettera nella busta assieme ai soldi, tira fuori il suo zippo e dà fuoco a tutto quanto, poi si mette una sigaretta in bocca e usa la busta in fiamme per accenderla, dopodichè la getta a terra, dove soldi e messaggio finoscono di bruciare diventanto cenere.
SIN non se ne cura, i suoi pensieri sembrano diretti verso altre questioni. Il gigante si sposta verso una parete coperta di foto dei wrestler che ha sconfitto, ma la peculiarità è che tutte le foto ritraggono i lottatori coperti di sangue o in preda alle fiamme o ancora in mezzo a mucchi di filo spinato, vetri rotti o tavoli spezzati.
Prende una boccata di fumo dalla sua sigaretta e poi espira.
“Piccolo Cody, tra non molto anche tu entrerai nel mio personale Wall of Pain”
Il Greek Warrior John Kratos è nel suo spogliatoio, quando all’improvviso entra l’intervistatore Cactus Mike.
Mike: “ehi, John, fra pochi minuti dovrai combattere una sfida importantissima, avrai un confronto con Ivan Filitov, ti senti pronto?”
Kratos: “mi sento pronto ad essere disgustato dal suo cambio di rotta. Ho chiesto un Death match per mostrargli quanto posso essere duro, invece mi ritroverò ammanettato con tanti avversari pronti a massacrarmi”
Mike: “quindi diserterai la sfida?”
Kratos: “DISERTARE? No, questo mai!!! Sono qui per combattere, il guerriero deve essere in grado di gettarsi contro ad una legione di cinquemila soldati, questo è lo spirito”
Mike: “io lo chiamerei suicidio…”
Kratos: “no, basta credere nelle proprie capacità. Possono ammanettarmi, volendo possono anche spaccarmi le ginocchia, strapparmi i muscoli delle braccia, accecare i miei occhi. Continuerò a rialzarmi perché questo vuol dire combattere. Se avranno la meglio sul mio corpo, non l’avranno di certo sul mio spirito, perché è forte e temprato, pronto alla battaglia”
Mike: “ok, quindi concludo l’intervista. Il Greek Warrior è pronto a combattere, linea al ring”
Kratos: “no, ancora una cosa, Mike. Voglio assicurare ad Ivan Filitov che tutte quelle persone non saranno in grado di proteggerlo. Io lo urterò, gli farò provare dolore, soffrirà, scoprendo che non può fermarmi. Nessuno potrà proteggerlo, perché se voglio qualcosa, l’otterrò”
Il greco apre la porta dello spogliatoio a Cactus Mike, che bruscamente viene intimato di uscire.
SBANG!
Mike: “ok, penso che la situazione sia chiara. Buona visione del match a tutti”
Taggart: “ladies and gentlemen, la prossima sfida rischia di essere un Ratings breaker. Ivan Filitov scende sul ring con tutta la sua ciurma per fronteggiare John Kratos. Il Greek Warrior non ha mai avuto una sfida così difficile alle spalle, ce la farà?”
Kokone: “spero proprio di no. La Royal Ownage è geniale e lo dimostra anche l’ingresso di Jack Leone, che può fare grandi cose a favore del gruppo”
Taggart: “non sottovalutiamo Kratos, sono certo che avrà qualche carta da giocare a suo favore”
Royal Ownage (leader: Ivan Filitov) vs John Kratos (Handicap Handcuff match)
E’ tempo di un match molto importante. Ivan Filitov è pronto a scendere in campo contro il Greek Warrior… accompagnato ovviamente dalla Royal Ownage per intero. Il Chairman di Bloody Desperation sale sul ring, scortato da tutta la squadra. Possiamo notare al suo fianco Michael McFarry, Matt Lohane e Jack Leone, i tre avversari per il Desperation Iron Man Title, mentre dietro di loro vi sono invece Eddie Evans, Alfonso, Wizard e The Jackal. Risuona “Youth Gone Wild” degli Skid Row, l’atmosfera anni ’80 accompagna l’ingresso di John Kratos. Il wrestler spartano sa di essere circondato da nemici, ma non se ne cura ed anzi pare pronto all’offensiva. Il referee Eric Adams ammanetta Ivan Filitov, è lui a voler dare l’esempio ed essere il primo a farsi ammanettare. L’arbitro provvede con cura ed il Chairman mostra alla telecamera di essere completamente immobilizzato. E’ poi il turno di Kratos, la Royal Ownage attende con trepidazione di vederlo con le mani legate. Il lottatore porge le mani unite fra di loro all’arbitro, ma… NO!!!!! Kratos spinge via il Referee e si lancia contro Filitov, che viene però protetto da The Jackal, che risponde al suo attacco. Pugni consecutivi del Greek Warrior ai danni dello sciacallo, che si difende a piene forze. Da dietro interviene Michael McFarry, che sferra un Dropkick alla schiena del rivale. Kratos perde l’equilibrio e Matt Lohane lo atterra con una DDT. PESTAGGIO ALL’AMERICANA!!!!!!!!!! Il Greek Warrior è travolto dagli attacchi dei rivali. Vediamo che Filitov chiede all’arbitro di mettere le manette al greco, che ha una nuova reazione e prende per la gola Wizard… CHOKESLAM IN ARRIVO SUL VEGGENTE, ma la mossa viene fermata, il Master Of Wind Eddie Evans interviene e sferra una gomitata al rivale, interrompendo la sua mossa. Il wrestler sfrutta le corde e si getta per una SPRINGBOARD DDT… DEVASTANTE!!!!!!!!! Kratos è a terra e vediamo che è The Jackal ad attendere che si rialzi. BULLET!!!!!!!!! BULLET, BULLET, BULLET!!!!!!!!!!!!!! La mitica Spear del rivale va a segno, c’è da notare che i due lottatori hanno avuto diversi contrasti in carriera. Michael McFarry si prepara ad applicare una Clutch ai danni del lottatore greco, ma Jack Leone interviene, gli chiede spazio. McFarry non pare intenzionato a concederglielo ed anzi gli dà uno spintone. Mr.Attitude pare far finta di niente ed anzi non reagisce, così McFarry può tornare ad attaccare Kratos.
SCIAF!!!!!!!!!!!!!
SCHIAFFONE DI LEONE AL VOLTO DI MCFARRY!!!!!!!!!
CLAMOROSO, Mr.Attitude non porge l’altra guancia ed anzi dimostra tutta la sua determinazione. Ivan Filitov cerca di placare la situazione, ma tutto questo dà vantaggio a Kratos, che aggredisce McFarry, ma Matt Lohane si mette in mezzo. Il lottatore prova ad eseguire la CODEBREAKER sul Greek Warrior, tuttavia aspetta… aspetta che il greco esegua una devastante CLOTHESLINE su McFarry. Lohane perde un po’ troppo tempo ed infatti Kratos si prepara ad attaccare anche lui.
SPEAR OF THE FEAR!!!!!!!!!!!!!!
JACK LEONE TRAVOLGE KRATOS. Il Desperation Iron Man Champion salva Matt Lohane, che non riesce a credere ad un intervento a suo favore da parte dell’avversario. Leone cerca di far capire che è parte della Royal Ownage e riceve qualche fischio da parte del pubblico. I fans speravano che lui si opponesse al regno di terrore della dirigenza, invece Leone fa la sua parte ed è lui ad ammanettare Kratos. Il Greek Warrior non può farci niente. La sfida ha inizio.
DIN DIN DIN DIN DIN
Inizio del match ovviamente dalla parte della Royal Ownage, che si approfitta dell’avversario ammanettato. Ivan Filitov ordina ai suoi di gettare a terra Kratos. Alfonso lo solleva… POWERSLAM. Grandissima prova di forza da parte del leader delle bodyguards. Lohane prende la rincorsa ed è LIONSAULT. McFarry solleva l’avversario e si prepara a chiamare la BUSINESS CLASS, ma attacca Leone. C’è un’altra sfida all’interno di questo match ed è quella fra i contendenti al Desperation Iron Man Title.
PUGNO DI MCFARRY
CHOP DI LEONE
PUGNO DI MCFARRY
PUGNO DI MCFARRY
CHOP DI LEONE
Matt Lohane esegue una CLOTHESLINE verso Leone, ma colpisce in pieno McFarry. Che sorpresa! Mr.Attitude solleva Lohane ed arriva il LIONBUSTAH!!!!!!!!
Taggart: “questa Royal Ownage è un po’ disunita”
Kokone: “ma no, sono le classiche schermaglie fra ragazzi”
Taggart: “beh, quel ragazzino ha 43 anni…”
Intanto, Kratos si rialza stoicamente ad ogni colpo subito da Evans e dagli altri membri. The Jackal lo paralizza con una SLEEPER HOLD, così Filitov arriva davanti a lui, vuole che lo guardi negli occhi. Il Chairman inizia a pronunciare insulti in lingua russa, di cui non riusciamo a comprendere il significato.
LOW BLOW!!!!!!!!!! Kratos sferra un calcio nelle parti basse di Filitov, che pare sofferente, di certo non si aspettava una sua reazione. JUDO THROW di Kratos ai danni di The Jackal, il Greek Warrior è ancora a piede libero e questa volta si accanisce su Filitov, iniziando a colpirlo a testate, visto che non può usare le braccia. Alfonso e Wizard bloccano il lottatore, trascinandolo via in un’azione che ricorda la loro permanenza nel tag team meno duraturo della storia: il World Sexiest And Magician Tag Team. Eddie Evans sale all’angolo e si tuffa su Kratos con la GENETICALLY END!!!!!!!!!!! Shooting Star Press del wrestler texano!!! Clamorosa tecnica a segno. Filitov vuole essere l’uomo a dare il colpo di grazia a Kratos, tanto che fra McFarry, Leone e Lohane cessa la battaglia, i tre lottatori decidono di risparmiarsi per il prossimo round. Filitov mostra il dito medio, anche se per farlo deve assolutamente unire le mani ammanettate.
RUSSIAN STUNNER!!!!!!!!!!!!!!
ONE!!!!!!!!!!!!!
TWO!!!!!!!!!!!!
NOOOOOO, KRATOS C’E’ ANCORA!
Il Greek Warrior emana un urlo, ma Jack Leone lo stende con la SPEAR OF THE FEAR. Mr.Attitude va allo schienamento proprio davanti agli occhi di Filitov.
1……………
2……………
3!!!!!!!!!!!!!!!
Leone ruba praticamente la vittoria dalle mani di Filitov, che osserva la scena spazientito. Mr.Attitude gli fa cenno di essersi occupato di lui ed esulta, ma nessuno pare contento. Leone ha avuto quello che voleva, la gloria finale in quella che doveva essere la sfida speciale per la Royal Ownage. Intanto Kratos ha ancora le forze per rialzarsi e raggiungere il backstage senza aiuti.
Vincitori: Royal Ownage
Taggart: “Kratos ha subito un vero massacro, ha fatto il possibile per resistere, ma la Royal Ownage ha vinto un’altra battaglia”
Kokone: “questo sarà un monito per chiunque cerchi di ostacolare la dirigenza”
Taggart: “tuttavia, sono convinto che Jack Leone stia pensando più ai propri interessi che a quelli della squadra”
Kokone: “questo è indubbio, ma avrà gli occhi puntati, quindi di sicuro gli sarà impedito di agire a suo piacimento”
