Il festino per i rientranti Johnson e Roman

Brock osserva la rossa allontanarsi.
Sà che non può lasciar andar via così, un pò per orgoglio.
Un pò per qualcos'altro...

"Ehi...Cray.
Non sto parlando di NDS, o di WBFF, di Fargas, di stelle o di cinture o gloria che rimane rinchusa fra queste mura.
E non provare a fare la tipa sprezzante con me come fai con i nuovi arrivati.
Lo sai che non hai segreti per me. Lo sai che i pianti sulle spalle di Bruce non ci hanno messo troppo tempo a venir a conosscenza di tutti.
E...Lo so che mi hai appena attaccato perchè ti stai mettendo sulla difensiva.
Liberati Cray, dividi il personale da questo posto e sì sincera con te stessa, prima di esserlo anche con me.
Ed ora girati pure e ridimi in faccia dicendomi che sto dicendo tutte stronzate, che non ti cambia minimamente la vita il mio ritorno, che non hai versato nemmeno una lacrima di dolore quando hai saputo che fine avevo fatto e ancor più non ne hai versata nemmeno una di gioia quando hai saputo che ero tornato.
Fallo, altrimenti non ti riconoscerei.
Ma cin incotreremo da soli, e lì non avrai niente da dimostrare a nessuno..E io sò cosa farai...E lo sai anche tu, vero?"

Brock osserva Cray che rimane voltata di spalle.
Il suo volto è come una maschera, e non lascia trasparire nessun tipo di emozione.
Ha portato la cosa sul personale, Brock, quando Cray cercava di allontanarla, forse infastidita da mostrarsi debole di fronte a dozzine di persone che rappresentano la sua quaotidianeità.