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“Il fotografo e il ballerino – Una storia moderna” (Spot LCH per UtP)

Ultimo Aggiornamento: 30/09/2007 14:24
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18/09/2007 15:11
 
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Salve, immagino che sei stai leggendo queste righe, hai dunque mostrato interesse verso il mio scritto e ti sei deciso a comprarlo magari incuriosito dall’insolito titolo, ammetto che “Il fotografo e il ballerino – Una storia moderna” possa non essere tanto originale, ma così come l’abito non fa il monaco, il titolo non deve per forza rappresentare l’essenza del libro.

Se invece stai leggendo queste righe di nascosto, col libro ancora in mostra sugli scaffali del negozio, tenendo sempre un’occhio sul vecchio e canuto propietario affinchè non ti scopra, bè, allora forse stai esagerando. Suvvia! metti mano al portafoglio compra questa piccola fiaba per bambini, di certo non andrai fallito.

Stiamo per iniziare,e non farò pause fino alla fine, perciò vedi di essere pronto.
La storia racconta le vicende di due bambini, così distanti nello spazio come nei loro caratteri, ma accomunati dallo stesso destino che un giorno li porterà...
Ma forse stò andando oltre, non vorrei guastarti il finale.
Si parte!


C'era una volta, in una terra lontana lontana, bè forse non poi così lontana, diciamo Detroit, nel Michigan.
Comunque, stavo dicendo, c’era una volta un bambino che viveva in un posto fatto di povertà e violenza.
Con se non aveva grandi sogni, perchè i sogni non trovavano spazio nelle vie sporche di sangue, e così sperava solo di poter vivere solo e contento con sua madre, tanto gli bastava per essere felice...

C'era una volta, in una terra lontana lontana...
Sì, lontana lontana, stavolta per davvero, così lontana che molti di voi lettori non sapranno nemmeno dove sia, e così ci pensa il vostro amico narratore a illuminarvi.
Il posto è Harmansdorff in Austria, e anche qui viveva un bambino.
Era nobile e ricco, così ricco da non sapere nemmeno cosa fare di tutti i suoi soldi.
E così come aveva tanto denaro, così aveva tanti sogni, ma il fato è beffardo e vuole che l’unica cosa che i soldi non possono comprare sono propio i sogni...


Purtroppo il bambino; ma perchè continuo chiamarlo bambino? Ormai è cresciuto, è già un giovanotto!
Dicevo, purtroppo il ragazzo vive in un ambiente davvero poco raccomandabile, e così deve combattere tutti i giorni, combattere sul serio, non in senso metaforico!
Così accade che il giovane inizia il cammino verso la violenza, ma non giudicatelo male, dovete sapere che nell’ambiente in cui si trova l’unica alternativa è la morte.
Combatte, dun que, per poter vivere e un giorno diventare adulto e raggiungere il suo sogno.
Ah già dimenticavo, lui non ha sogni...

Così il piccolo bambino ricco cresce e vede il mondo diventare triste e grigio, o forse è lui che passa troppo tempo nel suo mondo di sogni e colori?
Fatto stà che crescendo si ritrova spesso a dover combattere, non contro uomini in carne ed ossa, ma contro le idee della gente, che lo insulta, lo emargina e lo schernisce.
Così il ragazzo rimane ferito, non nella carne ma nello spirito, perchè un delinquentello armato di coltello può cavarsela in un mondo di criminali, ma un ragazzo armato solo di sogni non può nulla contro la cattiveria umana...


Un bel giorno o forse sarebbe più giusto dire un brutto giorno, vista la situazione, la madre del ragazzo muore lasciandolo solo e disperato, e lui rimpiange i giorni trascorsi assieme a lei.
Così inizia per la prima volta ad evere un’ambizione, quello di diventare fotografo, in modo da poter immortalare le cose per poterle rivivere.
C’è da chiedersi perchè qualcuno voglia vivere nel passato, ma questo succede spesso quando non si spera abbastanza nel futuro.
O così o pomì, il ragazzo decide di intraprendere la carriera del reporter, ma c’è un problema, dove sono i soldi?
Risposta: non ci sono.
Così il giovane si butta nella mischia (anche stavolta parlo in modo letterale e non figurato) e, con la speranza di raccimolare il necessario per pagarsi li studi, si dà al wrestling.
Cos’è il wrestling? Il wrestling è...

...bè, è lotta, spettacolo e... insomma credo sia giusto che ognuno abbia la sua visione delle cose al riguardo e io non voglio certo imporvi la mia.
Scusate per la digressione, stavamo dicendo...a si!
Il ragazzo inizia a fare wrestling non per passione o altro, ma solo per denaro, denaro che serve a inseguire la sua vocazione, poi , con la pratica continua, il ragazzo si infatuerà anche della lotta, ma questa è un’altra storia...

Accade così che il giovane inizia a sperare nel futuro, perchè il passato è stato triste e del presente nemmeno a parlarne!
Lui vuole fuggire, sì, fuggire e dimenticare iniziando una nuova vita, e per lui la “nuova vita” sembra possa essere trovata in una cosa chiamata “wrestling”. Così, per la prima volta nella sua vita, i soldi si dimostrano utili perchè è propio grazie ad essi che può praticare la disciplina.
Il wrestling, come già detto, può essere molte cose, e per questo giovane la lotta sembra rappresentare l’eleganza e la bellezza, come una magnifica danza, e questa “danza” gli piace così tanto che inizia a pensare di non voler fare altro perchè ha finalmente trovato la sua dimensione...


Accade così che il ragazzo diventa uomo, un uomo grande e grosso, di quelli che quando sei in fila alle poste gli cedi il posto per timore di essere picchiato.
L’uomo sembra avere tutto ciò che sognava dalla vita, è un reporter di successo ed un grande wrestler, ma non si rende conto che queste cose non sono che una brutta copia di ciò che potrebbero essere.
Cosa sono le foto, se non un modo per rivivere vecchi momenti, emozioni passate che non torneranno? Cosa sono le foto se non la copia sbiadita di una vita che fù?
E cosa è un fotografo se non un stolto che crede di creare qualcosa, ma che non fa altro che riprodurre la realtà, senza aggiungere ne togliere niente, e non importa quanto l’artista possa essere bravo, una foto non potrà mai essere superiore al soggetto reale.
E il combattimento? Questo giovane non è nato wrestler, non l’aveva nel sangue, si è solo dedicato ad esso per interesse economico, e poi si è appassionato, certo, ma purosangue non lo si può diventare, solo nascere, e lui non è che la tentata imitazone di campione.
Infine, persino la sua personalità è una copia della realtà.
In che modo, mi chiedete?
Bè, diciamo solo che quella videocamera con tanto di cavalleto e quel “Porter Paparazzi Production” mi ricordano qualcuno...

Giunse quindi il giorno in cui il nostro potè dirsi pronto per calcare il ring di una vera federazione, e guardandosi allo specchio scopì che di strada ne aveva fatta davvero tanta.
E propio rimirandosi per ore ed ore allo specchio si accorse che nessuno al mondoera più bello e perfetto di lui, e così come egli si vedeva bello nell’aspetto, decise che anche la sua danza mortaledoveva risultare una cosa del tutto elegante e perfetta in ogni movimento.
Così fu che l’uomo iniziò a studiare le propie mosse allo scopo di utilizzare solo quelle più belle non per deliziare il pubblico, ma solo il propio ego...


Arrivò così il giorno in cui entrambi i nostri atipici eroi calcarono lo stesso ring, per affrontarsi a duello nella loro danza della morte e decidere così chi, alla fine dei giochi, sarebbe stato incoronato campione.
I due danzarono ed i loro movimenti erano bellezza per se stessi e dolore per l’altro.
Solo che uno dei non aveva mai danzato così forte e cadde e rimase ferito, e allora si rese conto che davanti a se non aveva la copia di un opera d’arte, bensì un capolavoro originale e per la prima volta nella sua vita capì che sarebbe stato bello avere un sogno ed impegnarsi per realizzarlo, al fine di creare qualcosa di unico ed autentico.
Ma la lezione, per lui, era arrivata troppo tardi...

Questa è la fine del racconto, le storie sono partite lontane nel tempo e nello spazio fino ad arrivare allo stesso crocevia.
E come questo è un racconto atipico, atipico sarà il finale perchè non starò qui e dilungarmi su inutili morali.
Il destino dei due uomini, mi chiedete? Volete saperlo?
Bene, uno dei due ha triofato e adesso la sua vita e cinta dall’alloro che ha inseguito con forza e dedizione.
L’altro in questo momento è solo, chiuso nel buio della sua stanza, chino sopra un album fotografico a riguardare quelle immagini sbiadite che lo ritraevano come campione, consapevole che, ancora una volta, i suoi momenti felici fanno ormai parte del passato.


FIN
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18/09/2007 15:18
 
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Pensavo che due pagine e mezzo di word occupassero più spazio una volta postate...

L'idea di questo spot mi è balenata in mente una notte verso le due, contrappone Porter e Hubmann, vedendoli entrambi nelle stasse situazioni ma in modo quasi opposto (Porte povero, Lloyd ricco ecc...) mi sono basato sulla bios del mio rivale per scriverla e da un'immagine più seria e triste di come non appaia il suo pg durante i suoi spot, tenete conto che essendo un racconto non riporta fedelmente la realtà, ma ne dà una visione personale (infatti arriva a narrare fin dopo Unleash the Power con l'ipotetica vittoria di Christophe).
Ho preso spunto dai vecchi libri di quando ero piccolo per lo stile (frasi e modi di dire, il fatto che il narratore parla con il lettore ecc...)

Punta molto sull'idea di base, perciò se l'idea della favola non vi piace credo che vi farà schifo.
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19/09/2007 17:26
 
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Re:
The Painmaster, 18/09/2007 15.11:


Infine, persino la sua personalità è una copia della realtà.
In che modo, mi chiedete?
Bè, diciamo solo che quella videocamera con tanto di cavalleto e quel “Porter Paparazzi Production” mi ricordano qualcuno...




Bastardo! [SM=g27828]


Comunque lo spot è ottimo e l'idea sagace anche per il fatto che porta l'ideatore a leggersi la bio dell'avversario.
Complimenti, cercherò di fare del mio meglio [SM=g27811]


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27/09/2007 13:59
 
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Bello spot, però rileggere fa bene a volte, è pieno di errori di battitura soprattutto verso la fine... fa più attenzione [SM=g27811]
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27/09/2007 22:03
 
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bellissima la rivalità narrata sotto forma di storia. Il ballerino batte il fotografo secondo lo scritto, ad Unleash The Power sarà una battaglia memorabile, ne sono certo.
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28/09/2007 21:21
 
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cioè...stavo commentando, mia mamma spegne la luce in cucina e salta tutta la corrente!?!?!? ma che cavolo!

non mi ricordo più cosa avevo scritto...vabbè...cmq bello lo spot!
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30/09/2007 14:24
 
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mi piace molto l'ieda della contrapposizione ella storia dei due avversari, ed è scritta in maniera molto bella, cmq andrà complimenti!
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