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Porter - Lui sì che capisce le donne

Ultimo Aggiornamento: 30/08/2007 19:01
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Nick Porter/Kastriotis
30/08/2007 00:36
 
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Vi aspettavate che cominciasse tutto col solito suono della sveglia, eh?
E invece la mia peggiore nemica può starsene a farsi benedire sul comodino, infatti finalmente sono in ferie, per una settimana precisamente a partire da oggi. Adesso solo gli impegni con la WBFF mi tengono occupato ma non sono un problema: non dover sentire più Runnels sbraitare, non dover andare a fotografare luoghi di alcun interesse per il sottoscritto, potermi alzare all’ora che voglio…questo per me è il paradiso, quindi ben vengano quei pochi show settimanali di wrestling!
Ho deciso di passare vacanze di tutto riposo, niente mare o montagna ma semplicemente casa mia, l’importante è essere libero di fare ciò che mi va quando e come mi va senza essere governato da quella maledettissima svegl…

DRIIIIIIIIIIIIIIIIN

Tranquilli, e’ solo il campanello…ma chi potrà essere lo scocciatore?
Apro la porta per scoprire chi mi si presenta sulla soglia…

“Nick, mi serve il tuo aiuto!”

SLAM!

Cyril Myers, il mio collega.
Gli ho sbattuto la porta in faccia, non voglio scocciature di alcun genere soprattutto che provengano dal mio posto di lavoro. Sono in ferie, cazzo!

Cyril: “Ti prego Nick, apri la porta!”
Nick: “Non ci sono!”
C: “Ma se mi stai parlando!”
N: “E’ il televisore”
C: “Ti prego, ho bisogno del tuo aiuto!”
N: “Sono in ferie, dì a Runnels che prenda una polaroid e se le faccia da solo le foto!”
C: “No, Runnels non c’entra nulla…sono io che ho bisogno di un favore!”
N: “Fa lo stesso, puzzi di lavoro”
C: “Apri!”
N: “No!”
C: “Allora prenderò a testate il muro fino a che non mi aprirai!”
N: “Fai pure, ma che sia quello del vicino. E’ anche più duro”


Sarò anche uno stronzo, ma non mi interessa. Finalmente posso godermi le ferie in assoluto riposo e non voglio che nessuno si permetta di rovinarle, che si tratti di lavoro o meno. E poi il solo rivedere il faccione tremolante di Cyril mi fa tornare in mente la redazione e l’ufficio del capo, i suoi sbraiti…no, non aprirò.

Tum…

Ma che fa? Prende il muro a testate sul serio?

Tum…

Naaaaaaaa…sta bluffando…

Tum…

E anche se lo fa che importa? Se è cretino sono fatti suoi.

Tum…

Ma questo è cretino sul serio. E’ capace di prendere il muro a testate veramente…

Non sento più il tonfo. Che gli è successo?

Apro la porta e grido “Cyril!!!”

C: “Son qui, dimmi”
N: “Mi hai preso in giro!”
C: “Dovevo trovare un modo per farti aprire!”

Si è fatto troppo risoluto per i miei gusti…
C: “Allora, posso entrare?”
N: “E va bene…ma se si tratta di lavoro ti sbatto fuori!”


E così a malincuore cedo e gli permetto di introdursi nella mia umile dimora. Che strazio dover vedere nuovamente un collega di lavoro, avevo deciso di tenermeli tutti alla larga per tutta la durata della vacanza: il lavoro va tenuto lontano in tutte le sue anguste forme.

N: “Allora, che vuoi?”
C: “Ecco, si t-tratta di…”

Eccolo che balbetta, deve trattarsi di qualcosa di cui si vergogna molto.
N: “Dai, ti ho già detto che non dirò a nessuno del fatto che facevi danza classica in tutù”
C: “Non si tratta di questo! E poi non ero in tutù! Comunque…e-ecco, il pro-problema riguarda…”

Secondi di silenzio.
N: “…riguarda??”
C: “…le donne”

Eccolo, il tema scottante! E’ venuto a chiedere consigli proprio dalla persona più inutile del mondo in questo campo, quello che le donne non le ha mai capite e mai ci riuscirà. Ma la ragione intrinseca qual’è?
N: “E io che dovrei dirti sulle donne?”
C: “Non d-dovresti dirmi niente, dovresti f-farmi…”
N: “Fuori di qui, sporcaccione!”
C: “No! Non hai capito niente! Voglio che tu mi aiuti a trovare una donna!”

E qui cade un velo di imbarazzo. Poi viene sostituito da un sottile velo d’ira. Dannazione, non riesco a trovare una donna io e ora devo pensarci pure per lui?
N: “Non posso esserti di aiuto, esci!”
C: “Dai Nick, tu hai successo con le donne, devi aiutarmi!”

Ma dove lo ha visto questo successo? Ha guardato un film di John Travolta ai tempi d’oro e ha messo la mia faccia al posto di quella del protagonista?
N: “Ho detto fuori!”
C: “Nick, ti ho salvato la vita! Per ben due volte!”

Ha trovato il modo di forzare il lucchetto di sanità mentale che mi impediva di offrirgli il mio aiuto. Se ha deciso di usare questo stratagemma per questo scopo significa che ci tiene veramente. E io non posso rifiutarmi, no…gli devo la vita.
N: “E va bene, qual è il tuo problema?”
C: “Voglio trovare una ragazza, tutto qui.”

Hai detto poco…
N: “E io come posso esserti utile?”
C: “Aiutandomi a conquistarne una”
N: “Hai messo gli occhi su qualcuna in particolare?”
C: “Stephanie Taylor!”
N: “Cambia obbiettivo”

Voleva puntare proprio su quella che piace a me, dannato Cyril…
C: “Ma…non saprei”
Già capito, basta che respiri.
N: “Direi di puntare su canoni estetici più bassi”
C: “Assolutamente no! Voglio una donna attraente!”
N: “Cyril, ma chi pensi di essere? Richard Gere?!?”
C: “Senti, ci sono attori di Hollywood più bassi e brutti di me che hanno mogli bellissime!”
N: “Ma quelli sono milionari, Cyril!”
C: “Le donne non guardano al portafogli”
N: “No, guardano direttamente il conto in banca!”
C: “Insomma, o bella o niente! L’ho promesso a mio padre!”
N: “Ci sarà molto da lavorare…”


Vi risparmio il resto della conversazione, atta solo a trovare la possibile partner per Cyril stillando una lista tra le nostre colleghe di lavoro (sigh, ancora quella parola…). Alla fine riusciamo a trovare quella più idonea e che pare rientrare nei parametri di ricerca: Natalie, che lavora in redazione. E’ bella come la vorrebbe Cyril ed è la più oca tra tutte, quindi quella con maggiori probabilità di successo (comunque molto basse). Ovviamente a Cyril non ho accennato alla storia dell’oca e delle probabilità altrimenti si sarebbe lagnato come una bimba.

C: “E ora?”
N: “Ora si parte con lo stratagemma migliore: quello dell’amante anonimo”
C: “Ma lei sa come mi chiamo”
N: “No, stupido! Le mandiamo mazzi di rose rosse con un biglietto senza firma”
C: “Funzionerà?”
N: “Funziona sempre”

Ho appena preso il metodo più vecchio e usato nei film, ai limiti del ridicolo. Ma voi che avreste fatto avendo a che fare con uno come Cyril?
E così andiamo dal fioraio, Cyril cerca di convincermi a pagare una parte del costo delle rose e io mi rifiuto categoricamente facendolo demordere. Una volta spediti i fiori, non rimane che attendere la prossima mossa.

C: “Adesso che facciamo, Nick?”
N: “Domani uscirai allo scoperto!”
C: “C-come?”
N: “Con un altro mazzo di rose con tanto di bigliettino, ma stavolta firmato!”
C: “Ma non potevamo farlo subito?!? Queste rose costano una cifra!”
N: “Primo: no, dovevamo circondare la tua figura con una nube di mistero, perché il mistero affascina! E nel tuo caso ce ne vuole parecchio…secondo: vuoi dare un prezzo all’amore?”
C: “No, ma non voglio nemmeno rimanere al verde!”
N: “Tze, comunque nel prossimo biglietto fisserai un appuntamento per dopodomani sera, una cena romantica a lume di candela direi che sarà l’ideale, e per galateo dovrai pagare anche per lei, è chiaro!”
C: “Ancora spese?!? Ma poi non sono sicuro di essere pronto già dopodomani…non potevamo sviluppare la cosa più lentamente?”
N: “No, bisogna battere il ferro finchè è caldo!”
In realtà, non ho alcuna intenzione di dedicare tutta la mia settimana di vacanza ai problemi sentimentali di Cyril, tre giorni bastano ed avanzano.
N: “Adesso però dobbiamo lavorare sul tuo aspetto fisico”
C: “Cos’ho che non va?”
N: “Ma ce l’hai uno specchio a casa??? Hai una pancia che ti arriva ai piedi!”
C: “Non è pancia, è un difetto della maglietta”
N: “Allora tu ne hai una collezione di maglie difettate! Vieni con me!”


Ed è così che porto Cyril in palestra, spaesato come un porcello dal macellaio, abbigliato di una tuta arancione con chiazze umide nella zona ascellare. Andiamo bene, ancora non ha cominciato ed è già sudato…

N: “In tre giorni non possiamo fare certo miracoli, ma almeno cerchiamo di diminuire questa panza di qualche metro”
C: “E basta con questa storia della panza!”
N: “Su, sali qui”
C: “Che devo fare?”
N: “Direi che non c’è niente di meglio di quattro ore di tapis roulant alla massima velocità per mettere giù panza”

E premo il pulsante di accensione.
C: “Come quattroooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!”

Ed è così che ha inizio il duro allenamento di Cyril: sessioni di allenamento in palestra, corse nel parco (ovviamente io mi limito a seguirlo in bicicletta, io devo faticare il meno possibile) e altre estenuanti esercitazioni fisiche, estenuanti soprattutto per lui che fatica persino a fare un passo alla volta.
La particolarità di questa attività fisica è che si tiene solo in questi due giorni, perciò occupano tutto il tempo libero di Cyril, ma il vero martire sono io che devo anche seguirlo. Potrei piantare baracca e burattini e godermi le ferie, ma lui mi ricorderebbe che gli devo la vita, per ben due volte, e non voglio sentirmelo ripetere un’atra volta…

Finalmente giunge il momento di uscire allo scoperto: inviare un nuovo mazzo di rose a Natalie con allegato un biglietto firmato dal mio paffuto amico ed un invito a cena per la sera dopo. Immagino già cosa accadrà dopo: lei non si presenterà e io dovrò sorbirmi i piagnistei di Cyril…e temo che ciò comporterà la rovina delle mie vacanze dato che se non gli stessi vicino in quel momento di dolore mi sentirei in colpa. Sono troppo buono…
Il piano ha zero come percentuale di riuscita, anche se Natalie è un’oca è pur sempre troppo bella per il suo corteggiatore. Ma ormai non possiamo tirarci indietro, andiamo dal solito fioraio e spediamo un altro mazzoli rose.

C: “Nick…”
N: “Dimmi”
C: “Sei sicuro che uscirà con me?”
N: “Certo, fidati del tuo maestro!”

Altre cazzate per sviare da una certa delusione, meglio che i piagnistei non giungano prima del tempo.

Abbiamo fissato l’appuntamento al Royal, ristorante di lusso, alle 21.00 e ora attendiamo che lei arrivi, nascosti in una siepe a pochi metri di distanza. Per lo meno se non si presenterà il morale di Cyril sarà un po’ più alto ripensando al fatto che non ha dovuto pagare un conto stratosferico…

C: “Nick!”
N: “Eh? Che c’è?”
C: “Eccola! Non è bellissima?”


Ed eccola scendere da un taxi. In effetti è veramente bella col suo fare aggraziato, i biondi capelli raccolti in una crocchia e un abito suadente con un piacevole stacco-coscia. Se non fosse per il fatto che un tacco le si pianta nell’incastro di una mattonella facendola inciampare, sarebbe perfetta.

C: “S-sono nervosissimo, N-Nick!”
N: “Tranquillizzati, già il fatto che sia venuta è tanto”

In effetti, è insolito che sia venuta sul serio ad un appuntamento con un simile corteggiatore…

Il giorno prima…

“Un mazzo di rose per la signorina Natalie!”

Il commesso di un fioraio entra nella redazione di una famosa testata giornalistica di Detroit, pare conoscere già la destinataria infatti si rivolge subito al suo banco dove è impegnata con numerose scartoffie.

Natalie: “Ancora?”
Collega: “Hai un ammiratore insistente. Dicci che c’è scritto nel biglietto”


La ragazza afferra il biglietto, strappa la busta e per errore anche parte del suo contenuto, ma il messaggio resta comunque chiaro.

Natalie: “Non ci credo! E’ Cyril! Mi ha invitato a cena fuori!”
Collega: “Ahahahahah!”
Natalie: “Non ci andrò mai!”
Collega: “Ti prego, se ci fai ti offro io non una ma ben due cene dove vuoi!”
Natalie: “Uhm…”



Nel presente…


N: “Allora Cyril, sei pronto?”
C: “N-no…”
N: “Vabbè, comunque mettiti questo nell’orecchio. E’ una ricetrasmittente munita di microfono che mi permetterà di sentire ciò che vi dite e di suggerirti cosa dire. Con i miei consigli non puoi fallire!”
C: “Ma dove la trovi questa attrezzatura da agente segreto?”
N: “Ricordati che non sono un semplice paparazzo, sono una sorta di spia!”
C: “Ma non credi che noterà questo aggeggio?”
N: “Non dire stronzate, è grande quanto una pulce! Tienilo nel tuo orecchio e vedi di non incrostarlo di cerume, che questa roba costa! Allora, sei pronto?”
C: “Sì!”
N: “Pancia in dentro, soldato!”
C: “Ma è già dentro!”
N: “Glom…”

Ore di palestra e corsa buttate al vento.
N: “Vai!”
C: “Sì!”

E si avvia, ma quando è ad un metro da me mi ritorna in mente un avvertimento molto importante.
N: “Aspetta, un’altra cosa!”
C: “Cosa?”
N: “Non parlare di giochi di ruolo, musica finlandese o altre cazzate del genere!”
C: “Ma…”
N: “Niente ma! Ripeti solo quello che ti dico! Ora vai!”


Questa ammonizione andava fatta, sono certo che avrebbe tentato di raccontarle le sue passioni, e queste fanno veramente schifo…
E finalmente l’operazione conquista ha inizio, Cyril si siede al tavolo e da ciò che vedo dalla vetrata del ristorante è il suo mostruoso imbarazzo, che lo rende più impacciato che mai, come prevedibile. Se avessimo scelto un “bersaglio” più sveglio adesso sarebbe solo a quel tavolo.

Natalie: “Non avrei mai pensato che esistessero ancora dei corteggiatori che usassero il metodo dell’anonimato”
C: “Che devo dire, Nick?”

Ma quanto è stupido!
Natalie: “Come hai detto, scusa?”
N: “Dille che sta proprio bene vestita così!”
C: “E-ecco…”
Natalie: “Cos’è quella cosa che hai nell’orecchio?”
Se ne è accorta! Come ha fatto? Credevo fosse impossibile da notare.
N: “Rispondi con una battuta!”
C: “E-ecco…è una radiolina, ci…ci sento la partita mentre stiamo qua”

Che stronzata…
Natalie: “Eheheh, simpatico…”
Finge o le è piaciuta davvero?
Natalie: “…dai fammi vedere quel coso”
Dannazione…

Cyril si toglie la ricetrasmittente dall’orecchio e la passa a lei, ma a quell’imbranata scivola di mano e il mio timpano viene violentato da un fischio assordante. La ricetrasmittente è caduta nel suo bicchiere d’acqua! Adesso non posso più né sentire ciò che dicono, né dare consigli a Cyril. E’ finita…

Natalie: “Oh, mi spiace…”
C: “Non importa…”
Natalie: “Di cosa stavamo parlando?”
C: “Ehm….a te piacciono i giochi di ruolo?”



E ora sono costretto ad attendere, mi rifiuto persino di vedere il resto della scena, assistere alla distruzione dei sogni sentimentali del mio amico mi farebbe attorcigliare lo stomaco…

“Nick!”

N: “Cyril? Già di ritorno?!?”
C: “Sì…”
N: “Mi spiace per come è andata, non era la donna per te…”
C: “Puoi dirlo”
N: “Non mi sembri avvilito, come mai?”
C: “Proprio perché non è la donna per me, l’ho lasciata io!”
N: “COSA?!?”
C: “Certo! Dai, una che non riesce a sconfiggere il terzo boss del miglior RPG online attualmente sul web non può essere degna di me!”



E fu così che capii che il mio amico era realmente la persona più imprevedibile al mondo…



[Modificato da Kurtangle86 30/08/2007 00:39]
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Nick Porter/Kastriotis
30/08/2007 00:42
 
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Avvertimento:

dal prossimo mese Porter si shippuudenizzerà, e sono certo che in pochi capiranno questo termine, ma meglio così...
Inizierà una sorta di saga che se mi metto d'impegno, credo potrà essere molto interessante.
Per ora, godetevi Hitch [SM=g27828]
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Città: VERCELLI
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CITH - Boss WBFF
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Ava Misfit
The Boss
30/08/2007 19:01
 
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ahahahah, finale mitico. [SM=x1183768]
Mi è piaciuta la storia, divertente. Buonissimo lavoro.
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