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Post: 6.227 | Registrato il: 12/07/2006 | Città: VERCELLI | Età: 39 | Sesso: Maschile | CITH - Boss WBFF | Wrestler of the Decade | Ava Misfit | The Boss | |
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  27/08/2007 16:04 | |
LA MOSSA
Spot John Kratos x Gates Of Hell 2007
“Il mio stile? Io non ho nessuno stile” (Anatolij Karpov)
Io pianifico la mia futura sfida contro Hannibal Meat giocando a scacchi. Infatti, sulla scacchiera pongo la mia carriera, nelle mie future mosse si deciderà il risultato dello scontro a cui presto dovrò prendere parte. Così, in attesa di fare la mia mossa, dispongo le pedine.
Pedoni: essi sono i fans della federazione, persone che concordano con la filosofia del Violence Club. Non c’è distinzione di razza, sesso o qualunque altra divergenza, ognuno è accettato, tutti possono condividere il nostro obiettivo. Loro ci supportano sempre, inneggiandoci a compiere atti violenti per dimostrare la nostra volontà di ferro. Io li considero come politici, persone abili ad inserirsi in una determinata circostanza. I più fedeli possono essere mossi in battaglia, posso gettarli e loro potranno solo gettarsi avanti a spada tratta contro i nostri nemici. Non hanno talento nella lotta, ma solo determinazione e vogliono sfruttarla per portare il Violence Club al successo. Il popolo va guidato con grande tempra, io mi ergo a sovrano e mi ungo di pieni poteri, con poche alleanze a tante rivalità, senza alcuna paura di finire vittima della morte. Ed i pedoni saranno i primi a cadere, osserverò loro venire uccisi senza alcun rimorso. Ma questo è il loro compito, diventare vittime sacrificali in un piano vincente.
Torri: le torri sono agli estremi del territorio dove si trova l’elite della battaglia, esse mirano a proteggere ogni assalto posto dai nemici. Le mie torri sono rappresentate dagli Hardcore Boyz, che possono preparare una difesa fatta di tavoli, sedie e scale. Se qualcuno cerca di sormontare gli ideali del Violence Club, loro sono i primi a buttarsi nella mischia, proteggendo le proprie ambizioni. Duri da scalare o gettare fuori dal tavolo di gioco, possono ripulare improvvisamente pedine importanti. La loro è una missione complicata, ma superabile con grande abilità. Provate a superare le torri, voi che credete che la violenza non sia necessaria a rinnovare il mondo. Andate a predicare la pace a coloro che vogliono solo guadagnare soldi con le guerre. Non è il vostro mondo questo, pacifisti, non lo è mai stato, il sangue continuerà a scorrere per il resto della nostra esistenza.
Cavalli: è bizzarro paragonare creature divine a cavalli, eppure solo gli Dei mi vengono in mente in questo momento. Può sembrare un concetto forzato, ma quando si pensa che loro possono utilizzare uno schema in battaglia anticonvenzionale si capisce che davvero sono gli unici a poter utilizzare tattiche lontane dalle capacità umane. Gli Dei ci hanno permesso di vivere e solo loro possono continuare a farlo. Essi osservano le nostre battaglie ed allungano la mano verso i fedeli. Zeus, Athena, ho scelto voi come miei punti di riferimento. Potere e saggezza, i doni migliori per colui che deve guidare una squadra al successo.
Alfieri: il Re e la Regina sono sempre sorvegliati dai migliori guerrieri. Essi sono Bass ed Avernus, uomini che seguono regole dettate da loro e non dalla società. Ribelli per natura più che per scelta, destinati a combattere per diventare delle stelle. Sanno di essere al servizio dei comandanti, ma sono rispettati e possono continuare il loro lavoro. Non li vedrete mai avanzare in linea retta, le loro sono leggi fatte in diagonale, uno stile che si addice alla loro personalità. Bass sarà felice di rappresentare l’immagine della vostra rovina, rendere eterno il vostro fallimento, mentre Avernus sarà la vostra ombra, vi copierà fino a farvi impazzire e gettare la spugna. Nulla potete contro i migliori cavalieri, coloro che ergono verso il cielo la bandiera del Violence Club. E come fulmini in tempesta, essi colpiranno fino a che non vi saranno più avversari, dediti alla violenza.
Regina: Sara Slaughter, la mia donna e per alcune notti, la mia dea. Lei è l’unica creatura di cui io mi sia innamorato, solo per lei il mio cuore ha provato l’emozione dell’amore. Mi sono lasciato andare, sono stato debole perché Sara era la mia forza. Sempre al mio fianco, delicata mano al mio fianco, dolci labbra su cui porre la mia esistenza. È passato un anno dal giorno in cui non sono stato in grado di proteggermi, mai potrò perdonare quella disfatta, ma voglio dirti una cosa. Io ti amo ancora, percepisco la tua anima di fianco a me. Ed anche se sei caduta in battaglia, impiegherò il doppio delle mie forze perché possa essere un buon sovrano. Ti amerò per sempre e renderò fede alla tua memoria. Arrivederci, so che un giorno noi due saremo ancora assieme, ma adesso ho una missione da portare avanti, non ti deluderò… mai.
Re: ogni persona è il Re del proprio mondo. Ma nel mio caso, questo è un regno speciale, fatto di persone fidate su cui posso porre le mie speranze e convinzioni. Io sono John Kratos, il Re del Violence Club, il punto di riferimento per un’arte perduta e ritrovata. La mia mossa può essere di qualunque tipo, ma deve essere decisa. Si dice che il Re non sia in grado di lottare, abbia bisogno di un esercito per vincere le proprie battaglie. Ma io impugno la spada senza temere la disfatta, poiché ho fede. Gli Dei mi hanno scelto come loro rappresentante, come eroe della battaglia. Ho perso il mio unico fratello per volere del fato ed ancora lo rimpiango. Potevamo essere entrambi sovrano nel nostro mondo, ma sono io colui rimasto per lottare. Con spada e scudo nelle mani, urlo per dare ai miei uomini la speranza di trionfare.
Ho fatto la mia mossa, un passo avanti verso il successo, un fendente con la spada macchiato di sangue. E così sarà anche la mia mossa successiva, altro sangue cadrà, altre persone crolleranno. Dovrò lasciarmi molte vittime alle spalle, ma la violenza è un moto inarrestabile. Fino al termine della mia vita, combatterò e su questa scacchiera ormai tinta di rosso ripongo il mio destino.
Il vostro Re,
John Kratos.
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