FREE BIRD
Spot Jack Leone x Survivor Of The Ring 2007
Il musicista, un inventore, un innovatore oppure un tradizionalista. Quanti aggettivi per questo termine così usato. Chi non ha mai parlato di musicisti nella propria vita? Uomini che amano la musica, vivono per essa, sono pronti a sacrificare ogni cosa pur di farcela. E qualcuno senza di essa non può vivere, si emargina dalla vita sociale per esserne parte. Un saggio o forse uno stolto, difficile a dirsi, ma su uno strumento con migliaia di ore sulle spalle egli è sovrano di una terra prolifica, come il pastore cammina felice nei pascoli, il musicista dà il meglio di sé. E lo fa con il proprio stile, legato dalle catene di una carriera basata sui viaggi, ma nonostante questo si sente libero. La libertà, il desiderio di ogni uomo, è qui di fronte ai propri occhi, si può scrivere una nuova pagina nella musica. E forse vi chiederete cosa c’entri tutto questo con me, sappiate che io, a modo mio, sono un musicista.
Concepire l’essenza della perfezione,
calibrare la fantasia verso nuovi orizzonti,
scalare una vetta e toccare la cima,
divenire un’icona, porre il marchio nella storia.
Amavo la musica country e sapevo suonare il banjo, per questo motivo tutti mi ridevano addosso. Un banjista che vuole battere un bassista sul suo campo di battaglia, assurdo? Ma l’irrazionalità di una sfida già persa in partenza è la cosa che mi stimola di più. Io sono nato perdente, ho fallito in tante cose e per ogni soddisfazione che mi sono tolto sono avvenute tante altre delusioni. Come l’araba fenice, io risorgo, mi avvicino alla sommità per precipitare di nuovo, poiché questo è il mio destino. Ma ci provo, verso le mie gocce di sudore nell’obiettivo da me prefissato. Essere divino, farmi accettare da Dio e pregare per il suo perdono. Questa è la mia scelta e non si può tornare indietro. Nella musica ripongo le mie speranze di successo, perché tanti anni di lavoro possono portarmi al mio capolavoro finale che mi proietterà nell’immortalità.
Echi sparsi nella valle degli eroi,
privati del soffio della vita, ma non del loro successo.
Sono fra loro, posso assaporare la magnificenza dei loro doni,
così grandi sulla Terra, ma tanto vicini nella mia mente.
Questa sera suonerò con loro, umilmente, ma con grinta.
Mi hanno accettato, ora evocano il mio nome,
afferro il mio strumento mentre essi mi guardano,
inciderò la storia, il mio assolo sta per avere inizio.
Libero di volare verso la gloria. Nessuno potrà fermarmi in questo mio egocentrismo finale. Assaporo ogni secondo di questa mia malattia, poiché il cervello si trasforma in uno strumento magico che mi fa viaggiare fra dimensioni parallele, scambio passato con il presente, vedo quello che di me non è mai stato. Sono a Nashville a suonare il banjo seduto su una sedia di legno, la gente batte le mani per me, li rendo felici, riesco ad intrattenerli. Sono un eroe, la musica mi ha salvato dalla perdizione. Non devo fare del male a nessuno, posso semplicemente accarezzare le corde per fare il mio lavoro. E quando esse si spezzano, le sostituisco con cura, poiché anche lo strumento merita di essedere accudito da colui che lo usa. Sì, ora sono davvero un musicista, posso competere con te e batterti, il mio viaggio dimensionale mi rende forte, dona nuova linfa alle mie speranze. Vivo, almeno stasera, vicino a te, contro la tua rabbia, con la mia speranza. Colpiscimi, abbattimi, ma non potrai mai togliermi la libertà.
Visione celeste di un deserto fatto di fiori,
se li calpesto, essi si rigenerano.
Sono già in paradiso?
L’irriverenza di chi ambisce troppo lontano,
il desiderio di essere immortale.
Scriverò una storia che rimarrà incisa…
Per sempre!
L’assolo mi dona forza, più è difficile eseguirlo, meglio mi adeguo alla situazione. Scateno ogni singolo muscolo del mio corpo perché esso sia speciale, unico, indistinguibile. Ho sempre avuto dei desideri, ma mi accorgo di avere già tutto quello che sogno. Sono un campione, ho amato, ho sorriso. La vita non può più darmi altro se non il successo. Prima o poi tutto questo avrà fine, ma voglio godere ogni singolo secondo di questo ultimo assolo di gloria. Per questo mi batto con orgoglio, desidero che tutti si ricordino di me. E nella libertà, incido le mie parole, il mio testamento lo dedico a coloro che ho amato… ed anche a te, Bruce. Due storie così collegate da un leggero filo sempre sul punto di rompersi. Ti ho permesso di sfiorare la gloria per distruggerti con il mio egoismo. Questo fa di me un campione, la libertà di scelta.
Devi saperlo, un bassista non potrà mai reggere il confronto con una prestazione immortale. Mi godrò questo assolo dorato fino all’ultimo secondo.
In questo secondo di pazzia, quello che userò per dominarti sarà uno strumento letale: la mia stessa vita.
[Modificato da cell in the hell 21/05/2007 15.22]