“ I passeggeri del volo 36661 in partenza da Miami diretto ad Amsterdam con scalo a Roma sono pregati di recarsi all’ingresso L5, ripeto L5”
“ Che seccatura. Guarda che sbattimento devo farmi per difendere la mia cintura contro due che si credono addirittura due demoni…”
È Kamikaze a pensare quelle parole, il Pure Violent Champion deve farsi qualche oretta di viaggio per raggiungere l’arena in Olanda in cui si svolgerà l’atteso PPV made in EEWF: Fear Is Near.
I suoi avversari li ha già sconfitti singolarmente, e non crede che farà differenza affrontarli insieme, lo reputa un incontro assolutamente inutile e noioso, but that’s the Businness.
Kamikaze si alza dalla comoda poltrona dell’aeroporto e si avvia per fare tutte quelle cazzo di formalità presenti in ogni aeroporto, come se non lo conoscessero con tutte le volte che ha preso l’aereo in quel posto. E poi, domanda da un milione di Dollari, perché uno come lui dovrebbe portarsi delle armi quando queste si possono trovare tranquillamente sul ring?
È semplice, eppure tanti stolti non ci arrivano.
Come al solito è tutto a posto, perciò Mr.Kaboom si presenta al Check-In e successivamente può salire sull’aereo, finalmente.
I sedili si riempiono con facilità, c’è davvero un sacco di gente, chissà quanti morti ci sarebbero se quell’aereo precipitasse… nah, meglio di no.
I portelloni si chiudono, e immancabile è l’arrivo delle hostess che spiegano ogni santa volta le misure di sicurezza, che Kamikaze è riuscito a imparare a memoria da tutte le volte che le ha sentite.
“ Signori passeggeri vi diamo il benvenuto. Vi ricordiamo che per qualsiasi vostra richiesta potete chiedere a noi. Durante il decollo sarà obbligatorio allacciare le cinture di sicurezza, mentre quando la luce sopra la vostra testa sarà verde sarete liberi di slacciarle.
In caso di avaria troverete le mascherine per l’ossigeno nel vano sopra di voi, e i giubbotti salvagente si trovano…”
“ … Sotto il vostro sedile.”
Ripete Kamikaze all’unisono con la hostess.
“ Il comandante vi augura buon viaggio e vi ringrazia…”
“ … Per aver scelto la nostra compagnia.”
Bwa, idioti. Evidentemente non sanno che in caso di disastro la gente farà l’opposto di quello che gli è appena stato detto, ma dopotutto è il loro lavoro ripetere all’infinito cose inutili.
Trovandosi in sezione non fumatori Kamikaze è costretto a non fumare, perciò decide di concedersi una dormita, la classica quiete prima della tempesta, dove in questo caso la tempesta è rappresentata dall’incontro di Fear Is Near.
Anche in quando è in procinto di addormentarsi la sua mente è pervasa da mille pensieri, in quest’occasione pensa a quello che gli sta succedendo: gli sembra di essere in un film televisivo, dove tutto è collegato come in un puzzle.
Prendiamo per esempio il numero del suo volo:
36661.
3, come il numero dei partecipanti al match con in palio il suo Pure Violent Title: lui, Gardred e Devilish, meglio conosciuti come Lost Souls. Due demoni le cui anime sono perse in quel mondo di eterna sofferenza a cui corrisponde il nome di Inferno, e il numero 666. Ma nonostante tutti gli sforzi che i Lost Souls e Kamikaze possano compiere numero di chi vincerà l’incontro è riportato dall’ultima cifra del numero del volo: 1, il numero uno, ovvero Kamikaze.
Anche l’ingresso dove si è imbarcato gli ricorda i suoi avversari: L5, curvando un po’ le linee del 5 viene fuori LS, Lost Souls.
“ Bwa, pure coincidenze.”
Pensa Mr.Kaboom prima di immergersi in un sonno profondo.
“ Torre di controllo rispondete! Torre di controllo rispondete! Il reattore sinistro è andato a fuoco. Chiediamo autorizzazione per un atterraggio di emergenza!”
È questo il vociferare che si sente nella cabina di pilotaggio, e inevitabilmente tutti i passeggeri vanno nel panico più totale, ma quel che è peggio, destano Kamikaze dal suo sonno. Che ci mette una manciata di secondi per capire che qualcosa non va con l’aereo. L’unica differenza è che non si allarma come tutti i passeggeri, rimane seduto sul suo comodo sedile guardando fuori dal finestrino, dove si vedono le fiamme consumare il reattore dell’aeroplano.
“ È inutile agitarsi tanto, se è questo il momento di lasciare questo mondo ben venga. Agitarsi e urlare come marmocchi non cambierà certo la situazione.”
Esclama Kamikaze, peccato che le urla della gente sommergano ogni sua sillaba.
“ Chiediamo ai signori passeggeri di rimanere più calmi possibile e di allacciarsi le cinture, il comandante tenterà un atterraggio di emergenza. Mi raccomando: mantenete la calma.”
Diciamo che qualche buon anima si calma e se ne sta seduta in silenzio, mentre altra gente, seppur seduta, continua a fare un chiasso infernale.
È proprio un giorno fortunato per i passeggeri del volo 36661: difatti anche l’altro reattore incomincia a prendere fuoco, causando la caduta in picchiata dell’aereo.
“ MAY DAY! Stiamo precipitando! MAY DAY! Tenetevi forte e preparatevi all’impatto imminente!”
L’aereo precipita, schiantandosi su quella che sembra essere un’isola deserta, fortunatamente. Fortunatamente è una parola grossa vista la gravità della situazione: sangue ovunque, decine di feriti, lamiere contorte, un puttanaio, detto in termini poco consoni.
E Kamikaze?
Seppur ferito è sopravvissuto, qualche osso rotto, profonde ferite e sangue che fuoriesce ad una velocità impressionante: si sente al settimo cielo.
I pochi sopravvissuti tentano in ogni modo di uscire da quella “camera della morte” quando arriva l’ennesima disgrazia della giornata, visto che non bastava già che l’aereo sia precipitato.
Un turbine di fiamme incandescente avvolge quello che rimane dell’aereo. Le fiamme divorano ogni cosa che trovano sul loro cammino, anche i corpi dei passeggeri, bruciandoli fino a ridurli a un ammasso di cenere.
“ D-Dove sono? Cos’è tutto questo caldo?”
Kamikaze si guarda intorno con un’espressione di puro terrore dipinta sul volto: fiamme che ardono, corpi che bruciano, grida che si possono tradurre in immane sofferenza. Tutto questo può significare una sola e semplice cosa: Mr.Kaboom è finito all’Inferno.
Prima che possa rendersene conto viene nuovamente gettato un braciere, dove le fiamme divorano il suo corpo, e visto che è giù passato a “miglior” vita non può fare altro che soffrire, soffrire e soffrire.
La cosa non gli dispiace affatto.
In quel mare di fiamme gli sembra di scorgere i volti di Gardred e Devilish, coloro che provengono da questo luogo dannato, e che avrebbe dovuto affrontare, se non fosse morto.
La morte non ha mai spaventato Kamikaze, nemmeno l’Inferno lo spaventa, anzi, lo fa sorridere come un bambino.
“Se questo è l’Inferno i miei match cosa sono? L’Apocalisse”
“ Informiamo la gentile clientela che lo sportello 1C è riaperto, vi preghiamo di mettervi in coda.”
La voce dell’altoparlante sveglia Kamikaze da un sonno profondo, che prontamente si mette in fila per acquistare il suo biglietto d’aereo, cosciente del fatto che fino ad ora ha avuto un incubo, o un sogno.
Anche se il numero dello sportello è nuovamente collegato alla sua vita, precisamente al vincitore del suo match a Fear Is Near: 1C, 1 Champion, Kamikaze.
Finita la coda tocca a lui, che con un sorriso sornione si rivolge all’impiegata dietro lo sportello:
“ Un biglietto per l’Inferno, grazie.”[Modificato da RiKy3:16 18/05/2007 19.26]