Io le donne non le potrò mai capire.
E forse la colpa è solo mia che non sono abbastanza interessato a seguire questa missione, ho già abbastanza problemi per la testa e non ho intenzione di aggiungerne altri così futili. Pertanto continuerò ad avere rapporti di breve durata, mai nessuna storia seria, almeno avrò ancora del tempo libero fra le mie due mansioni.
Già essere un fotoreporter è impegnativo, immaginate quanto lo sia adesso che ho firmato un contratto con una federazione di wrestling che fa tappa in giro per il mondo…
E sono solo agli inizi, ancora non ho fatto niente di speciale a parte combattere si e no tre incontri di cui nessuno si ricorda nemmeno se io abbia partecipato oppure no, per ora questa cosa posso accettarla ma in futuro voglio che si parli di me, voglio sfondare in questo pazzo business, per questo scopo vale la pena sacrificare del tempo libero.
Per le donne invece no.
Difatti credo che metterò su famiglia una volta ritirato, e io non sono nemmeno uno che pensa tanto al futuro, mi piace vivere alla giornata, ecco tutto.
Ma forse per una fanciulla in particolare varrebbe la pena di compiere tale sacrificio…
Ma lasciatemi fare un’introduzione come piace a me, tramite racconti della mia vita quotidiana, anche se poi un’introduzione non lo è visto che implicitamente vi ho già parlato di lei.
Solita giornata di lavoro al Detroit News, tranne in questo breve momento di relax dove possiamo svagarci visto che il tirannosauro Runnels (sto parlando del mio capo, per chi non ci è arrivato) è uscito dall’ufficio, il motivo sinceramente non interessa a nessuno ma l’importante è approfittare di questo breve momento prima che il sergente di ferro torni a deliziarci coi suoi urli a squarciagola che ci ricordano quanto siamo inetti e incapaci.
Ad ogni modo, io approfitto di questo breve momento di relax per smerciare il risultato del mio lavoro, quello che preferisco: lo spione.
NP: “5 dollari? Non violo un’assurda legge per la tutela della privacy che potrebbe sbattermi in galera per una simile miseria!”
Bisogna sempre rifiutare la prima offerta se si vuole raggiungere un compromesso, simili foto non le vendo a meno di 20 dollari.
Collega: “Facciamo 10 e siamo pari”
NP: “Aggiudicato!”
Come mi piace smentirmi, ma del resto quando l’acquirente dimostra di non essere più interessato al prodotto è meglio accettare, o forse no…non sono mai stato bravo con gli affari.
Cyril Myers: “Voglio anche io le foto della Taylor mentre si cambia!”
NP: “Zitto idiota!”
Ecco.
Il mio paffuto collega vi ha appena svelato quale fosse la merce tanto ambita. Delusi, eh?
Dovete sapere che al Detroit News c’è un’abbondanza di spazio e soldi per le spese d’ufficio, e così a cosa ha pensato il nostro caro Runnels? Di dare alle donne uno spogliatoio dove cambiarsi.
Ora, probabilmente questa è stata l’idea più folle, insulsa e idiota che mente umana possa aver mai partorito, ma nessuno ha avuto il coraggio di riferirlo al nostro megadirettore galattico per paura di essere sbranato vivo, e le donne hanno annuito visto che a guadagnare in questa bizzarra situazione erano proprio loro. E probabilmente lo scopo del buon Derek Runnels era proprio quello di ingraziarsi le fanciulle, perché forse voi non lo sapete ma il nostro amato direttore è solito fare scappatelle amorose, ovviamente nascondendo il tutto alla moglie (che teme come la morte) che altrimenti lo lincerebbe.
Io ad ogni modo non mi sono lamentato, per il motivo che vi stavo illustrando raccontando questo aneddoto, basta nascondere una macchina fotografica a scatti preregistrati in posizione strategica all’interno dello spogliatoio ed ecco che io ottengo un hobby redditizio: vendere le foto ai miei arrapati colleghi.
Mi dovrei vergognare? Forse, ma un paparazzo deve pur allenarsi…
NP: “Vuoi forse farmi scoprire, brutto panzone?”
CM: “Eddai Nick, dammi queste foto. Ti pagherò bene!”
NP: “Cyril, già porti gli occhiali e quando ti muovi dondoli come un pinguino, vuoi diventare pure cieco?”
CM: “30 dollari bastano?”
NP: “Tieni la merce, caro collega”
A caval donato non si guarda in bocca, quindi anche Cyril può avere le sue foto.
“Cos’è questa pagliacciata?”
Ahia…beccato.
“TU! BRUTTO PORCO SCHIFOSO DI UN MANIACO!!!”
NP: “No, ascolta Stephanie…è un equivoco…”
POW!
L’equivoco mi ha provocato un calcio nelle palle così potente che a momenti ho rischiato di sputarle fuori. Sarà successo a tutti nella vita di provare almeno una volta questa brutta sensazione, sicuramente ancora vi ricordate del dolore provato quella volta.
Stephanie Taylor: “Io ti denuncio brutto porco, e tu dammi qua!”
CM: “No, le ho pagate care!”
STRAP!
Stephanie strappa le foto acquistate dal povero Cyril, che è talmente ebete che non pare nemmeno rendersi conto che la fiera feroce travestita da donna che ha accanto potrebbe riservargli lo stesso trattamento subito un istante prima da me, che adesso rantolo in terra senza fiato tenendomi i gioielli di famiglia.
Stephanie(voltando i tacchi e andandosene): “Aspettati una denuncia, brutto porco!”
Cyril: “Nick, hai ancora i negativi?”
Nick: “F-fanculo…”
Dell’idiozia di Cyril e del dolore ai testicoli parlerò in altra sede, adesso mi concentrerò su Stephanie. Come avrete compreso è lei la donna di cui parlavo prima, quando dicevo che per una certa persona sarei stato disposto a sacrificare il mio tempo libero.
Dopo questo episodio penserete che io non abbia speranze e che adesso dovrei essere in prigione, ma invece è proprio questo punto ad alimentare il mio pensiero sentimentale.
Infatti lei non mi ha affatto denunciato.
Avrebbe avuto ragione sicura e io avrei pagato, e meritavo di pagare per una cosa del genere (e anche per il fatto di non essermi accorto che mi era arrivata alle spalle mentre smerciavo le sue foto, ma mi sto completamente rincoglionendo?) ma ciò non è avvenuto. Perché?
Io la mia conclusione l’ho data pensando che in fin dei conti un po’ le piaccio. E non accetterò altre ipotesi seppur più plausibili di questa, perché quando si pensa di avere una possibilità non bisogna mai soffocarla con inutili giri di opinioni.
E se non sarà così, allora vorrà proprio dire che io le donne non le capisco.
E pensare che a una di loro devo la mia passione per il mio lavoro. Mia madre, la donna più importante della mia infanzia, adolescenza e vita contemporanea, mia fonte di ispirazione.
Non vi aspettavate che diventassi così sdolcinato, vero? Eppure la mia aspirazione per le fotografie è cominciata proprio con mia madre, defunta quando ero ancora un bambino.
Perdere una persona che ami e ti sta sempre vicino è duro, posso garantirlo, e altrettanto duro è non avere testimonianze concrete che raffigurino i momenti che hai passato con essa.
Le poche foto che ho di mia madre sono sul mio comodino, a vigilarmi mentre dormo.
Ma prima o poi giungerà il momento di avere al mio fianco un’altra donna che prenda le sue veci e vigili su di me al suo posto.
Quel momento non è ancora arrivato, a quanto pare.
[Modificato da Kurtangle86 25/04/2007 16.22]