Quanti ricordi…….
You made be believe
The day you surrendered to me
The memory will never die
The love that you gave
I'll never throw it away
The memory will never die
[The Deafault – The Memory Will Never Die]
Già…...i nostri ricordi, la nostra memoria, quella non muore mai…….
Jessica: "Allora hai preso tutto?"
Max: "Aspetta c’è ancora questo baule…"
Jessica: "Oddio, ma sono tre ore che invece di mettere da parte le cose resti lì impalato ad osservarle."
Max: "Sono dei miei cimeli, voglio essere sicuro che ci sia tutto…."
Jessica: "Uhm…non lo so, sembra quasi che non ti piaccia l’idea di trasferirti nella nuova casa…."
Max: "Jessy, io adoro la nostra nuova casa, sarà il nostro nido d’amore, la casa dove cresceranno i nostri figli….è solo che è un po’ dura per me lasciare questo luogo……"
Jessica estrae da uno scatolone una vecchia foto di Max e scoppia a ridere……Max gliela strappa subito di mano…
Jessica: "No!!!! Quello eri tu!!!! Non ci credo!!! Tutto bello panciuto; gli occhiali da secchione e pieno di acne!!!!"
Max: "Dai qua!!! Non mi va che tu veda le mie vecchie foto!!!"
Jessica: "Ma che ti prende????"
Max: "Jessica ci sono cose del mio passato di cui non vado fiero, c’è stato qualcosa che è accaduto tempo fa……una cosa che ho promesso di dirti prima del matrimonio……siediti….."
Max e Jessica si siedono a terra e il wrestler di Seattle comincia il suo racconto….
Il maestro Kazawa mi diceva sempre…..”
Tu hai un animo troppo buono e nobile, questa non è una cattiva cosa….ma in certi momenti bisogna svegliare la tigre che c’è in ognuno di noi e farle estrarre gli artigli”. Il maestro passò la sua vita ad insegnarmi tutto ciò che sapeva sul wrestling, ma quando tornai dal Giappone abbondai tutti gli allenamenti, ero ancora un ragazzino e volevo pensare solo al calcio, l’unica via di fuga dalla campana di vetro che mia madre aveva costruito intorno a me. Con il divorzio divenni tutto per mia madre, non mi staccava gli occhi di dosso, ero diventato il suo pupetto. Anche quando i miei tornarono insieme lei non smise di comportarsi da madre troppo apprensiva con me e questo mi causò gravi problemi nel legare con le altre persone. Era davvero difficile quando ero un adolescente, mi sentivo brutto e poco amato, avevo problemi con tutti, non riuscivo a guardare in faccia una ragazza senza restare in imbarazzo e poi come diceva il mio maestro ero troppo buono. Ricordo che ogni volta che i bulli facevano solo un passo verso di me, già gli porgevo tutti i soldi che avevo in tasca e quante volte ho passato il test di matematica agli altri, prendendomi pure le ramanzine dal professore…..ero un perfetto COGLIONE!
Qualcosa poi cambiò, era estate e come tradizione vuole, mia madre mi mandò in campeggio. Qui accadde qualcosa che rivoluzionò totalmente la mia vita. C’era una ragazza, si chiamava Francine, era bellissima, così bella che erano pochi gli aggettivi per descriverla. Ricordo che parecchi ragazzi gli andavano dietro, ma lei non se li filava per niente. Ricordo una sera…eravamo nel locale adibito al campeggio…io come al solito, mentre tutti si divertivano…..restavo da solo seduto in un angolo…..mentre ero immerso nei miei interminabili pensieri…..sentii una mano appoggiarsi dolcemente sulla mia spalla, in quel momento mi sembrò il tocco di un angelo…..era lei!!!
Francine: "Ciao!"
Max: "Ciii—a—o!!!" (Io imbarazzato a morte)
Francine: "Senti, la strada per ritornare al campeggio è buia e a quest’ora soprattutto girano brutti tizi…non è che mi accompagneresti?"
Max: "Ceeertoo!" (Ancora più imbarazzato)
Questa sorta di locale, anche se faceva parte del campeggio, era esterno ad esso, e vi si accedeva tramite una strada buia e tortuosa, infatti, ci raccomandavano sempre di andare e tornare in gruppo….
Così decisi di accompagnarla, ero al settimo cielo, ma allo stesso tempo non potevo fare a meno di chiedermi, perché tra tanta gente aveva scelto me. Uscimmo dal locale, la strada era molto buia e quasi a metà notai un’auto ferma con il motore acceso….appena ci mettemmo in cammino, dall’auto scesero tre persone, mentre la quarta restò al volante e mise in moto per spostarsi più avanti. Ero forse davvero un emerito coglione, ma non al punto da non riuscire a capire quello che stava accadendo. Avanzammo come se nulla fosse, lei ad un certo punto cominciò a tenermi per mano. Andavamo con andatura regolare, mentre osservavamo i tre avvicinarsi…..noi avanzavamo…loro pure….il cuore batteva così forte che sembrava un motore da 300 cavalli…..eravamo vicinissimi… riuscivo a sentire la paura che attanagliava Francine………i tre arrivarono quasi a contatto con noi, ma…..
……passarono oltre……
……tirai un grandissimo sospiro di sollievo, ma…
….avevo cantato vittoria troppo presto.
I tre ci oltrepassarono, ma poi si fermarono…il più grosso mi diede un calcio da dietro e mi fece cascare, l’altro prese Francine e con un coltello le accarezzava il viso, mentre il terzo uomo mi prese il portafogli…..
Num3:”10 MISERI DOLLARI!!!!!”
Num2:”Prendigli qualcos’alto!!!!”
Num3:”E che cosa???? Questi due non hanno niente!!!!”
Num1:”Ok Ok…lasciali stare….ci è andata male!!!!”
Num3:”Dannazione, tanto casino per nulla!!!!!
Num2:”Aspetta, aspetta….la ragazzina qui, la vedo già tutta bella che sviluppata…che ne dici Hoz….le insegniamo qualcosina sull’educazione sessuale?????
Num3:”Già….che bel bocconcino…..le ragazzine sono quelle migliori….
Num1:”Mi fate vomitare, io vado in macchina ad aspettare con Chris, fate alla svelta……
Num3:” Capo, non metterci fretta, abbiamo tanto da divertirci con questa qui…
Max: "NOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!"
Cercai di dimenarmi in qualche modo, ma uno dei tre, non ricordo quale, mi diede una botta in testa che sembrò quasi che mi fosse passato addosso un carroarmato……svenni ……….
Mi risvegliai in una camera d’ospedale, era notte perché dalle finestre non filtrava un filo di luce…..tuttavia tra l’oscurità riuscii a scrutare mia madre che si era addormentata sulla sedia accanto a me. Scesi dal letto cercando di fare meno rumore possibile, ma fu quasi un’impresa epica perché a malapena mi reggevo in piedi, sembrava che avessi i postumi di una sbornia…barcollavo come uno zombie. Il corridoio era deserto, doveva essere davvero notte fonda. Appoggiandomi alle pareti scrutavo le cartelle cliniche fuori della porta per cercare la stanza di Francine….su e giù…avanti e in dietro…..ma niente….lei non c’era…..lei….non era lì……continuai a cercare, l’ospedale mezzo vuoto dava un senso di angoscia terrificante….scesi una piccola scala e mi ritrovai una stanza buia e tetra…..tanti tavoli con sopra cadaveri coperti da lenzuola bianche…..ero finito nell’obitorio! Feci subito due passi indietro, pensavo:”perché sono qui….lei…è impossibile che sia morta….lei è ancora viva….”
Stavo per risalire la scala, poi mi fermai…..dovevo essere sicuro che lei non era lì…..passavo fra i vari tavoli dell’obitorio e siccome non avevo le palle per alzare direttamente i vari lenzuoli, mi limitai a leggere i cartellini attaccati agli alluci….
…Marty Rosemberg, 21 Anni, Causa Del Decesso: Overdose.
…Juan Alfonso, 33 Anni, Causa Del Decesso: Trauma Cranico.
…Erika Strawberry, 26 Anni; Causa Del Decesso: Soffocamento.
……………………..lessi i cartellini di tutti i cadaveri, lei non era lì……
All’improvviso si accesero le luci della stanza, un uomo di colore, sulla quarantina con un camice bianco insanguinato attivò l’interruttore e scese le scale….
….”Tu che diavolo ci fai qui ragazzino!!!!!”
Max non disse una parola……
…..”Ah ho capito tu devi essere uno dei due ragazzini coinvolti nella rapina……sei stai cercando la tua amichetta….eccola qui….
Il tizio aprì uno sportello della parete e come se stesse tirando fuori qualcosa da un frigo-bar estrasse una passerella con sopra un corpicino bianco……io mi avvicinai lentamente….
…”Brutta storia, solo 15 anni…..l’hanno stuprata, le hanno rovinato il volto e poi per finire un bel taglio alla gola da parte a parte”
Non potevo fare a meno di notare il sadismo del tizio, forse, quando si fa per tanti anni questo tipo di lavoro, si perde la concezione del peso di alcune espressioni….mi ricordava Tony Todd in Final Destination, quando interpretava un imbalsamatore…..
…”Lo so che non dovrei farti vedere certe cose, ma questo ti servirà di lezione, la prossima volta che ti intrufoli in questo posto, faccio finire anche te sottozero…..
Spaventato a morte corsi di sopra e cominciai a vomitare….litri e litri di vomito fuoriuscivano dalla mia bocca, niente pianti, niente lacrime….solo vomito…….
Quell’esperienza cambiò totalmente la mia vita, decisi da quel momento che era finita con il “Max bravo ragazzo”, quello che si faceva inculare da tutto e tutti, basta con “Max il coglione”…..Ripresi gli allenamenti, giorno e notte a calciare e a prendere a pugni un maledetto sacco. Passavo l’intera giornata nella mia stanza, un letto, un paio di attrezzi ed una parete piena di foto di Francine……
…per non dimenticare…
…per continuare ad alimentare con il dolore e la sofferenza la tigre che si era svegliata……
…addio vecchio Max…
…No More Mister Nice Guy….
No more mister nice guy
No more mister clean
No more mister nice guy
[Alice Cooper – No More Mister Nice Guy]
Alice Cooper, non solo un cantante di musica Rock, ma anche un poeta che sembra si sia ispirato a me per scrivere le sue canzoni le canzoni. Ero davvero cambiato, la mia vita ormai si riduceva a quella stanza, calci, pugni e una cazone rock come sottofondo. Finì il liceo per il rotto della cuffia e mia madre riuscì a convincermi nell’iscrivermi al college…
..ed è qui che accade quello che fino ad oggi ho sempre avuto paura di dirti…..
Dividevo la stanza con certo Timmy Vanhauten, un ragazzo strano, però divertente, ci teneva sempre a vestirsi bene e spesso mi rompeva dandomi consigli su cosa indossare, un tipo attivo e spesso troppo invadente. Una sera tornammo da una festa di una confraternita, Timmy aveva bevuto molto e lo portai in spalla. Lo misi a letto e io andai a dormire. Anche io avevo bevuto, ma soprattutto avevo mangiato molto e non riuscivo a dormire per via della cattiva digestione. Erano le 3 di notte, chiusi gli occhi e mi misi di lato sperando di riuscire a dormire almeno un po’. Sentii Timmy alzarsi dal letto, molto probabilmente doveva andare in bagno e così fu…..al ritorno stranamente si infilò nel mio letto e….
…..cominciò a toccarmi…….
Mi alzai di scatto dal letto e gli urlai…..
Max:”Che cazzo stai facendo!!!!!”
Timmy:”Come che sto facendo, quello che da tempo desideriamo sia io….che te!!!!”
Max:” Ma che diavolo ti sei messo in testa!!!”
Timmy:”Dai l’ho capito fin dall’inizio che tu sei come me……e non vuoi altro che questo!!!!”
Timmy si buttò addosso a me…..io mi sentivo…..non lo so come mi sentivo…so solo che presi una mazza da baseball sullo scaffale e colpì con tutta la forza che avevo………Timmy rimase a terra immobile….non era morto…sentivo ancora il suo polso. Lo legai ad una sedia ed aspettai che si risvegliasse….
Timmy riprese conoscenza…..aveva un ematoma in testa grosso come una casa….
Max: Allora caro Timmy….volevi incularmi eh…figlio di puttana…tu non sai con chi hai a che fare!!!! Io ti ammazzo!!!!
Timmy: Max ti prego (piangendo), io pensavo che tu…
Max:”Ed hai pensato male!!!!!!!!!!!!
Timmy:”Mai io non volev…."
Max:”Le chiacchiere stanno a 0, troppe volte in passato ho buttato giù il boccone amaro senza reagire, ma quello era il vecchio me, ora sono una persona nuova."
Presi dal portafoglio una foto e la mostrai a Timmy….
Max:”Sai chi è questa ragazza Timmy???? Si chiama Francine…era un fiore….ora ti mostrerò quello che le hanno fatto ma prima….."
Presi un cd dalla libreria….Billion Dollar Babies di Alice Copper, del 1973….lo inserii nel lettore e mentre partiva “No More Mister Nice Guy” andai in bagno e presi il rasoio…….
Sembravo Michael Madsen nel film “Le Iene” e mentre le note di Alice scorrevano come musica di Beethoven per me, cominciai a sfregiare più volte il viso di Timmy! Era quasi come se sentissi il rumore dello squarcio di una vena e il conseguente fuori uscire di sangue. Timmy continuava ad urlare di smetterla, ma per i miei orecchi non c’era spazio che per le parole di Alice Cooper…..
No more mister nice guy
No more mister clean
No more mister nice guy
Decisi di farla finita, la faccia di Timmy sembrava un puzzle da ricomporre proprio come la bella Francine dopo che la stuprarono…..taglio netto alla gola da parte a parte proprio come lei e bye bye Timmy. In meno di dieci minuti avevo già messo il corpo in un lenzuolo e pulite le tracce di sangue. Portai il corpo nell’orto botanico dove i ragazzi del corso di Botanica facevano i loro studi e seppellii il corpo. Con il cadavere misi anche una valigia con tutti i suoi vestiti in modo da far sembrare che Timmy fosse scappato via. Tornai in stanza ed utilizzando il suo indirizzo e-mail scrissi i motivi della sua fuga per rendere il tutto ancora più credibile.
Anche se nei mesi seguenti nessuno sospettò di quel terribile ed atroce crimine, decisi comunque di abbandonare il college perché mi resi conto che ormai la mia vita stava andando a rotoli. Andai in Messico dove per placare la sete di sangue della tigre che era dentro di me, m’iscrissi in una federazione backyard di wrestling Ultraviolent. Qui lottavo con il nome di Bloody Mask, portavo una maschera da hockey ed ogni sera mi davano in pasto barboni e vagabondi che lottavano per un pezzo di pane. La mia mossa finale era una sorta di Ganso Bomb sul filo spinato. In pratica se l’avversario non moriva per il collo rotto, sarebbe morto dissanguato in seguito. Incontro dopo incontro, volavano litri e litri di sangue……un giorno uno strano tizio chiamò la mia mossa…Friday 13th….io gli chiesi il perché del nome….lui rispose che non aveva mai visto un uomo commettere così tanta violenza…secondo lui guardare me era come guardare un film della serie Friday 13th, dove un’omicida con la maschera da hockey proprio come la mia, mieteva vittima dopo vittima con la mia stessa ferocia….e io gli risposi:”Sai vecchio….MI PIACE!!!!”
Un giorno salì sul ring un tipo davvero minuscolo, un tizio mingherlino, sembrava quasi un midget, ricordo che ero così infuriato dal fatto che uno così avesse solo osato sfidarmi che dopo averlo quasi spezzato in due con una martellata dietro la schiena, gli ruppi il collo con la Friday 13th eseguita sull’asfalto
……Jerry Morrison…..
……aveva solo 18 anni…..
Dopo un match, nello spogliatoio mi venne a trovare qualcuno…qualcuno che tu conosci bene, diceva di chiamarsi Jack Leone, era tuo padre….aveva passato alcuni anni in Giappone ed aveva conosciuto il maestro Kazawa e gli aveva parlato di me……
Jack:”Ti ho cercato in lungo in largo, so tutto di te, del tuo passato, voglio darti un’occasione unica, quella di dare un taglio netto con i ricordi che ti tormentano. Ti ho contattato perché il maestro Kazawa ha detto che sei il lottatore che fa per me, ma ho visto come combatti, forse mi sono sbagliato….
Max:”Cose è che non va, io la conosco….la federazione che ha appena fondato non è la World Bloody Fight Federation? E se non sbaglio è una fed Hardcore e Ultraviolent….io sono quello che fa per lei, se vuole che mutili o faccia sputare litri e litri di sangue a qualcuno……io sono quello giusto!
Jack:” No, non sei quello che fa per me, avevo intenzione di assumere qualcuno che oltre ad esser capace di combattere match Hardcore sia capace di vincere i suoi incontri senza l’uso di mazze, sedie, filo spinato e altro…..uno che vinca i match solo con la tecnica e la forza delle sue braccia. Pensavo fossi tu, il maestro Kazawa mi aveva detto che eri capace di grandi cose, ma ora ho visto che sei solo uno dei tanti pazzi vogliosi di sangue e mi dispiace, ma ne ho già tanti…..
In quel momento mi sentii come se una scossa di 300 volt avesse oltrepassato il mio corpo.....il maestro Kazawa...lo avevo dimenticato....in pratica fu lui che cercò di spronarmi, fu lui che cercò di svegliare il mio istinto, certo non fino a queto punto......
Max:”No aspetti!!!!!! Mi metta alla prova!!!! Io e lei 1 vs 1, un match puro, senza armi, con tanto di regole dq e count out, mi metta alla prova…….
Combattemmo il match, io mi tolsi anche la maschera, la gente restò sorpresa quando vide che dietro quella maschera che fino a quel momento aveva portato solo morte....c’era la faccia acqua e sapone di un giovanissimo ragazzo. L’incontro fini in parità, fu uno dei match più belli che avessi mai combattuto. Senza utilizzare alcun tipo di oggetto contundente…le mie braccia erano le mie lame e le mie gambe erano le mazze piene di filo spinato che tanto mi piacevano usare……tuo padre rimase soddisfatto e mi fece entrare alla WBFF………
Tutto quello che ti ho raccontato, non si trova nelle mie biografie, se te ne sei mai accorta…c’è un vuoto dal mio ritorno dal Giappone all’assunzione di tuo padre in WBFF……dovevo dirtelo adesso, devi sapere tutto dell’uomo che stai per sposare…..
Jessica:”Tutti facciamo cose di cui non siamo fieri, anche cose che sono gravissime e talvolta davvero efferate, ma tu hai passato davvero un’esistenza difficile, costernata di traumi rilevanti che hanno portato a scatenare improvvisamente tutto quello che per tanto tempo era restato chiuso dentro di te per via del tuo animo nobile. Anche mio padre aveva un passato non felice, ma io l’ho perdonato e per questo voglio perdonare anche te……ma, io ti conosco bene, non è solo questo il problema, non vuoi solo scoprire tutti gli scheletri nell’armadio prima del matrimonio…c’è qualcos’altro, lo leggo nei tuoi occhi….
Max:”Il match del PPV…..quel tipo di match…non ne combattevo uno proprio dal match con tuo padre, da quando sono in WBFF ho combattuto solo match senza regole, questo perché la gente preferisce il sangue ai suplex eseguiti con perfezione…..non so se sarò in grado….Bruce Borghetti ormai è diventata un’icona di questa federazione, io l’ho battuto già una volta, ma dopo quel match ebbe il coraggio di risalire sul ring e sfidare 49 avversari…e vinse…..si può battere un uomo così tenace, servendosi solo della propria capacità di combattere…io non lo so…..
Jessica:”Guarda dentro di te….la tigre c’è ancora…vive ancora….ma ormai non hai più bisogno di alimentarla con il dolore, la sofferenza, il sangue….hai avuto un passato triste…ma ormai lei è viva…..vive dentro di te….e non vuole più tornare a dormire…non vuole più che mutili brutalmente i tuoi avversari…lei non vuole altro che tu scenda sul ring e combatta il miglior match della tua vita…….
…………………….della tua vita…………
…………………………………………………….Ti amo…………………………
[Modificato da maximilian8777 22/04/2007 21.25]