| | | OFFLINE | | Post: 5.327 Post: 467 | Registrato il: 14/10/2006 | Età: 36 | Sesso: Maschile | Power Handler | King Of Fight | Drago / Denny Leone | Over the God | |
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22/04/2007 14:04 | |
Trasgredisci Jacques, comincia a comportarti alla stregua di coloro che se ne fregano del quieto vivere!
No, non posso, non ci riesco. Io non sono nato per seminar zizzania, non vivo nella continua ricerca del successo se non esclusivamente ottenuto con le mie capacità. Detesto coloro che, con ogni mezzo, cercano di ritagliarsi una fetta importante nel libro della vita anche a costo di apparire a se stessi persone meschine.
Cosa importa? Non vedi che il mondo accetta solo coloro che sanno imporsi? I posteri non ricorderanno di certo una persona che non ha ottenuto. Non si vive di buoni propositi, Jacques, devi imparare ad accettarlo. Il mondo che vuoi tu altro non è che un utopia, svegliati finchè ne hai la possibilità. Non lasciarti passare alle spalle gli anni migliori della tua vita, quelli nei quali puoi ancora modificare il corso degli eventi. Agisci, Jacques, finchè sei ancora in tempo.
Per quale motivo non dovrei esser in grado di cambiare il corso degli eventi senza dover necessariamente ricorrere a mezzi che non entrano nel mio sano ideale di rettitudine e correttezza. Non riuscirei mai a sentirmi vincitore nel caso in cui...
IN CUI COSA? E' giunto il tempo di crescere e di agire! Non vivere nell'ombra dei tuoi folli principi, esci allo scoperto, dimostra a tutti di essere un vero uomo, pronto a tutto pur di emergere in mezzo ad una folla di perdenti che perseguono la giustizia, proprio come fai tu ad oggi, senza risultati apprezzabili!
La realtà è ben diversa da quella che tu descrivi, poichè un successo celebrato dalla folla mi interessa poco. Ho dedicato un'intera infanzia al tentativo di compiacere chiunque stesse accanto a me, chiunque dimostrasse un pizzico di interesse nei confronti del mio operato, ed in cambio ne ho solo ricevuto vergogna, frustrazione ed insoddisfazione, anche quando, all'apparenza, quanto da me appena fatto poteva apparire come un successo. E, come ti dicevo, la realtà non è questa.
(Breve excursus temporale: Jacques Perrier è stato, sin da piccolo, un genio del pianoforte e un prodigio della lotta greco-romana. La continua ricerca della perfezione provocò in Jacques una serie di squilibri mentali che lo portavano a dialogare con un essere che si può definire, grossolanamente, come la sua coscienza. Tutt'ora questa coscienza si manifesta nei momenti più inaspettati, soprattutto alla vigilia di eventi importanti o in prossimità di problemi da risolvere. Da bambino, Perrier non era in grado di tener testa a quella "voce" che sussurrava quello che il giovane prodigio avrebbe dovuto fare. Importante è considerare come i genitori di Jacques non abbiano mai voluto che il figlio si facesse carico di preoccupazioni più grandi di lui. Queste allucinazioni, quindi, sono additabili alle continue pressioni che la carta stampata francese ha esercitato sul ragazzo, il quale, proprio a causa di questi agenti esterni, ha deciso di abbandonare la madre patria in cerca di successi e, al tempo stesso, di una tranquillità mai avuta. Comunque, non vi sono referti medici che possano spiegare con la massima certezza quali siano le cause di questi fenomeni, sono solo supposizioni, più o meno corrette)
Con questo vorresti dirmi che non rimpiangi nulla del tuo passato? La stampa, la critica, gli ammiratori...avevi una nazione ai tuoi piedi! Avrebbero continuato a sostenerti anche a fronte di sconfitte, se avresti avuto le palle per reagire.
Avere le palle per reagire è per te sinonimo di truffa, imbrogli, doppiogichismo?
Si
Sono quindi fiero di non aver mai avuto le palle per reagire. Il mio temere il prossimo, il mio rispettare il rivale mi porta ad avere soddisfazioni che sono inimmaginabili anche per il n°1 assoluto, se quest'ultimo ha raggiunto la vetta con l'inganno. Sostenere ciò che non è eticamente corretto non farà mai parte del mio essere, questo è certo, e se dabambino potevo aver dubbi a riguardo, oggi le mie sono certezze solide sulle quali consilidare quello che sarà un futuro roseo, indipendentemente dai pensieri altrui. Sono sicuro che saprai fartene una ragione.
Non ci sono speranze, quindi?
Non ci sono speranze, io ero, sono e sarò un cultore della giustizia.
Fino a quando il mondo non stroncherà le tue ambizioni.
(Finisce qui il dialogo tra Jacques e la sua coscienza, che esce ancora una volta sconfitta dal confronto con il suo protetto. Questi continui tormenti fortificano lo spirito del ragazzo, conscio che il futuro è nelle sue mani. La forza di volontà che lo spinge a procedere sicuramente non manca, così come non manca l'appoggio della famiglia, degli amici, dell'amata Lucy e di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Bloody Desperation è il luogo ideale dove mettere a nudo i propri principi, poichè l'hardcore qua non è di casa, i più tecnici sopravvivono. Jacques ha diverse frecce al suo arco, il bersaglio è molto distante, ma con impegno e costanza qualsiasi risultato si può ottenere.)
Ho deciso di essere quello che sono.
Ho deciso che, se fallirò, sarò in grado di rialzarmi.
Ho deciso di perseguire il mio ideale, per non trovarmi, in un futuro, a rimpiangere le mie scelte.
Ho deciso di vivere. E vivrò a modo mio. Vivrò da Enfant Prodige
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